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Gelo di Bruxelles sulla manovra

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La manovra economica del governo Renzi incontra in Europa una gelida reazione. “Non sono questi i numeri che ci aspettavamo”, dice una fonte comunitaria a Marco Bresolin. In particolare la Commissione tiene d’occhio il rapporto deficit/Pil. La partita è appena iniziata: oggi verrà formalmente inviato a Bruxelles il testo con i numeri.

“Non sono i numeri che aspettavamo”. Riparte il duello sul deficit con l’Europa

Stamane la manovra arriva a Bruxelles. Sul giudizio pesa l’incognita referendum. Renzi attacca: basta con gli egoismi, l’Ue ci dia una mano su migranti e terremoto

BRUXELLES – «Non sono questi i numeri che ci aspettavamo». A Bruxelles sono rimasti sorpresi quando hanno sentito le cifre sventagliate sabato da Matteo Renzi. Una in particolare, quel 2,3% nel rapporto deficit/Pil che negli uffici del Palazzo Berlaymont nessuno dà per scontato, anzi. «Secondo le regole – fa notare una fonte comunitaria – è chiaro che non ci siamo». Ma il premier tira dritto per la sua strada con il solito atteggiamento di sfida: «L’Ue vuole forse discutere delle nostre spese sull’immigrazione? Inizino a darci una mano, visto che stanno prevalendo gli egoismi. Appena lo faranno le spese si abbasseranno».

Per Bruxelles comunque il giudizio resta sospeso. Prima di tutto perché «dobbiamo ancora vedere cosa c’è esattamente dietro quelle cifre», si fa notare. Oggi arriverà a Bruxelles il «Draft Budgetary Plan» e sui numeri ci sarà un po’ più di chiarezza. Ma il verdetto rischia di restare in sospeso anche dopo la metà di novembre: «Non vogliamo che la nostra decisione condizioni la campagna elettorale» ripetono dall’esecutivo comunitario.

Il piano d’azione  

Nell’immediato si cercherà di convincere il governo a fare qualche piccolo aggiustamento. Ma su questo c’è poco ottimismo. Ci sarebbe dunque un’ulteriore strada: tecnicamente, la Commissione può rimandare indietro la manovra tout-court nel giro di due settimane. Manca però la volontà politica: Bruxelles fa il tifo per Renzi in vista del referendum e nessuno vuole accendere uno scontro.

Si arriverebbe dunque al 16 novembre, il giorno delle pagelle della Commissione. Se il giudizio sarà positivo, il verdetto verrà emesso subito. Idem se i conti saranno «evidentemente inaccettabili». Il caso Italia probabilmente non rientrerà in nessuna delle due categorie, per questo ci sono i margini per uno slittamento. Tutto dipenderà poi dall’esito del referendum. In caso di vittoria del “Sì”, il sostegno che Bruxelles avrà assicurato a Renzi fino a quella data potrebbe ridimensionarsi. Non va dimenticato che il 5 dicembre, all’indomani del voto, si riunirà l’Eurogruppo. E i falchi del rigore non aspettano altro per poter dire al governo italiano tutto quello che in questi mesi hanno dovuto tenere sotto censura. A Bruxelles – e soprattutto a Berlino – si sentono usati come un punchball da Renzi. La pazienza però ha un limite: quello temporale scade il 4 dicembre.

I nodi tecnici  

Fin qui la strategia. Ci sono però alcuni aspetti tecnici da chiarire e questo potrebbe aiutare ad “oliare” il percorso della manovra tra gli stretti canali delle regole europee. «È importante che i numeri trovino una giustificazione nella manovra» fa notare una fonte, che indica come “esempio virtuoso” il piano Industria 4.0. Lo scorso anno, ricorda, l’attivazione della clausola investimenti scattò su un piano molto più “vago” di questo, che viene considerato “ordinato e preciso”. “Vedremo se anche il resto della manovra lo sarà” aggiunge la fonte.

Spese straordinarie

Per ora, infatti, sui numeri non c’è molta chiarezza. Per quanto riguarda le spese eccezionali, il governo dice che spenderà lo 0,2% del Pil (pari a 3,2 miliardi) per la gestione dell’immigrazione. Cifre in linea con quelle del 2015, che però non furono scontate interamente. Più ambiguo il calcolo delle spese per il terremoto. Sono 4,5 miliardi in tre anni (quest’anno circa lo 0,1% del Pil), ma Bruxelles intende attenersi alle regole e dunque scontarne solo una piccola parte. Certamente quelle per ricostruire i paesi colpiti dal recente sisma nel Centro. Non quelle per il piano di prevenzione Casa Italia.

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lastampa/“Non sono i numeri che aspettavamo”. Riparte il duello sul deficit con l’Europa MARCO BRESOLIN – INVIATO A BRUXELLES

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Foggia 4 – 1

Una Juve Stabia stratosferica asfalta il Foggia con un roboante 4 a 1 . Le Vespe annichiliscono i Satanelli in un Menti finalmente pieno e festante.

Il Podio Gialloblù

PODIO

Medaglia d’oro: a Matteo Liviero, tornato padrone della fascia sinistra. Già la scorsa settimana avevamo constatato la crescita del terzino sinistro rientrato dopo l’infortunio all’esordio stagionale di Livorno. La prestazione di ieri conferma come lo sfortunato inizio di stagione sia solo un brutto ricordo e come l’ex Lecce sia già un punto di riferimento della squadra. Il sinistro di Liviero è “arrogante” quando c’è la palla da scaraventare in rete, come in occasione della rete che sblocca il match, ed è poi morbidissimo quando la priorità è servire i compagni, come conferma Spider Ripa. Liviero sovrasta e quasi irride gli avversari sulla sua fascia con una netta superiorità tecnica e fisica e mai i pugliesi riescono a impedirgli la giocata. Semplicemente perfetto.

Medaglia d’argento: a Spider Ripa, che lancia un’altra ragnatela. La trasferta di Reggia ha rappresentato solo un episodio negativo della saga del super eroe gialloblù, che ha steso con il colpo del K.O. il Foggia. Ancora di testa, ancora con la specialità della casa, Spider fa esplodere il Menti, dimostrando che la tripletta di due settimane fa non è stata solo frutto di una piacevole serata positiva. Ripa partecipa a tutta la manovra della squadra, non limitandosi a sgomitare nell’area foggiana ma dando un contributo importante anche svettando a difesa della porta di Russo sui calci piazzati per gli ospiti. Ripa propizia inoltre la rete di Sandomenico con un tentativo di acrobazia; anche la giocata spettacolare é nelle corde di Spider..che il super eroe stia preparando una nuova mossa?

Medaglia di bronzo: a Nicolas Izzillo, ormai maturo e costante a 360 gradi. La menzione la meriterebbe anche Sandomenico, autore della terza rete gialloblù, ma scegliamo di premiare Nicolas. L’ex centrocampista dell’Ischia apre le danze con la serpentina, con doppio dribbling annesso, che spalanca la via del gol a Liviero. Il numero 19 è protagonista sia nella spada che nel fioretto, facendosi quindi trovare pronto sia nella fase di rottura del gioco avversario come nella costruzione di quello stabiese. Da applausi è la sintonia con cui Izzillo, Capodaglio e Mastalli si cercano e si trovano, facendo così girare tutta la squadra. Sempre più in crescita.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ai “saluti” non proprio amichevoli tra i tifosi delle due squadre alla fine del match. Sembra infatti che sul Viale Europa ci siano stati lanci di bottigliette e tensioni tra i tifosi della Juve Stabia e del Foggia. In una serata che ha visto le Vespe in tutti i suoi elementi eclissare il Foggia, annichilito in campo e con la Curva Sud che ha dato spettacolo avanti ai tifosi rossoneri arrivati a Castellammare, non ha senso farsi prendere dalla tensione rischiando di rovinare una serata perfetta.

Medaglia d’argento: all’ingenuità di Zhivko Atanasav che ha portato alla rete dal dischetto Mazzeo. Che il rigore per i Satanelli sia dubbio è abbastanza palese, ma le giocate del difensore bulgaro, soprattutto nella ripresa, hanno a volte fatto tirare il fiato ai tifosi stabiesi. Da contraltare la fa sempre la grande generosità messa in campo dal bulgaro.

Medaglia di bronzo: agli infortuni di alcuni elementi che inizano a diventare cronici. Ancora una volta Zibert ed Amenta non sono stati della gara per noie fisiche. Sicuramente l’organico allestito dalla Juve Stabia per questa stagione è in grado di sopperire alla grande a molte defezioni, ma non vedere in campo un calciatore che suscita attese e curiosità come Zibert non può che destare rammarico.

Raffaele Izzo

Juve Stabia- Foggia, le pagelle delle vespe

Vittoria schiacciante della Juve Stabia, al Menti, contro il più quotato Foggia.

Le vespe passano subito in vantaggio grazie al gol di Liviero che mette in discesa il match. Ripa firma il 2-0, risultato su cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa Mazzeo riapre il match su rigore ma l’espulsione di Loiacono taglia le gambe ai satanelli che subìscono il 3-1 firmato da Sandomenico. Allo scadere è Montalto a calare il poker.

Ecco le pagelle delle vespe:

RUSSO 6.5: Il Foggia, rigore a parte, non si vede mai.

CANCELLOTTI 6.5: È ovunque. Chiude in fase difensiva e dialoga bene con Marotta.

ATANASOV 7: Partita maschia per lui. Un guerriero.

MORERO 6.5: Mezzo voto in meno per il fallo su Padovan in occasione del rigore, anche se sembra molto generoso.

LIVIERO 7.5: Partita perfetta per lui. Sblocca subito il match, serve l’assist del 2-0 a Ripa e si concede anche qualche numero ubriacante sul povero Riverola.

IZZILLO 7: Centrocampista moderno, ennesima prova maiuscola.

MASTALLI 7.5: Funge sia da difensore aggiunto in fase difensiva sia da attaccante aggiunto in quella offensiva. Recupera tanti palloni e per poco non trova la rete.

CAPODAGLIO 7.5: Che geometrie! Dal suo piede partono lanci precisi per tutti. Recupera palla e fa ripartire, è il cervello del centrocampo. Professore.

MAROTTA 6.5: Prova a segnare ma non ci riesce, costante pericolo per Rubin.

SANDOMENICO 6.5: Prova positiva per lui, condisce la sua gara con il gol del momentaneo 3-1.

RIPA 7.5: Un gol e l’ennesimo fallo da espulsione procurato. Sempre meglio fisicamente. Spider è tornato.

LISI 6: Entra nel finale e aiuta a gestire il risultato.

KANOUTE: SV

MONTALTO 6: Al posto giusto nel momento giusto. Prima gioia stabiese per lui e 4-1 per le vespe allo scadere.

Fontana: “Guai a distrarsi ora, ma grande prestazione” (VIDEO)

Al termine della roboante vittoria della sua Juve Stabia abbiamo ascoltato Gaetano Fontana, tecnico delle Vespe.

Ecco le sue parole

Questo risultato è frutto del nostro lavoro e del nostro impegno. Il merito è dei miei ragazzi che stanno lavorando in modo incredibile. Abbiamo sfruttato bene la sconfitta di Reggio, andando a prendere il meglio dagli errori commessi in Calabria.

Non dimentichiamo che abbiamo affrontato un avversario fortissimo, quindi continuiamo a lavorare bene perché ci saranno momenti difficili.

In avanti ho tre giocatori fortissimi e ho l’imbarazzo della scelta. Ripa e Montalto sono calciatori che fanno la differenza, così come Del Sante.

Vorrei dedicare questa vittoria al nostro direttore, Clemente Filippi, per il lutto che ha colpito la sua famiglia. Tra questo brutto evento, la nascita di mio figlio Tommaso e l’anniversario della scomparsa del fratello di Fabio Caserta, è stata una settimana di alti e bassi quindi preparare questa gara è stata davvero dura.

Quello che conta è non perdere lucidità facendosi ingannare da questo risultato. Guai a pensare che la strada è in discesa

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Capodaglio: “Non montiamoci la testa, la strada è lunga” (VIDEO)

Capodaglio: Grande prestazione ma non abbiamo fatto ancora niente.

Ecco le parole del capitano della Juve Stabia, Paolo Capodaglio.

Siamo contenti per la bella serata, abbiamo superato meritatamente una grande squadra. La nostra voglia di aggredire la partita da subito ha fatto la differenza. Guardiamo avanti con fiducia.

Siamo un gruppo compatto, che rema in tutti i suoi elementi nella stessa direzione. Siamo felici di aver dato questa grande gioia ai tifosi.

Inutile ora gasarci troppo o montarci la testa. Siamo solo alla nona giornata e avanti a noi c’è una strada lunghissima.

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Stroppa: ”Il gol a freddo ci ha tagliato le gambe: irregolare quello di Sandomenico” (VIDEO)

Al termine del match vinto dalla Juve Stabia al Menti per 4-1 contro il Foggia, si è presentato in sala stampa il tecnico dei satanelli Giovanni Stroppa.

Ecco le sue parole:

“Il gol subito a freddo ci ha subito freddato. Abbiamo subìto un gol evitabile e questo ci ha fatto male. Ci stavamo riprendendo ma le vespe ci hanno fatto il 2-0 tagliandoci fuori dal gioco. Nella ripresa l’abbiamo riaperta ma poi la Juve Stabia ha segnato un gol a mio avviso irregolare che ha cambiato la gara. L’espulsione ci ha tagliato ulteriormente le gambe e gli episodi ci hanno penalizzato. Avevamo assenze importanti ma chi li ha sostituti ha fatto bene, mi auguro di ricominciare subito la marcia dalla prossima gara.”

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Sandomenico: “Partita perfetta, felice per la rete” (VIDEO)

Abbiamo ascoltato Salvatore Sandomenico, autore del terzo gol della Juve Stabia.

Ecco le sue parole:

Sono felice che sia arrivato finalmente il gol, però la cosa che più conta è il risultato della squadra. È una vittoria che ci carica tantissimo.

La dedica va a tutti coloro che mi sono stati e che mi sono vicini. Il merito della vittoria va al Mister, che ha preparato perfettamente la gara.

Ora archiviamo subito questa gara e pensiamo prima alla Coppa Italia e poi alla Paganese

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Clemente Filippi: “Ringrazio tutti per l’affetto ricevuto” (VIDEO)

Dopo Juve Stabia – Foggia si è presentato ai nostri microfoni il D.G. della Juve Stabia, Clemente Filippi, ecco le sue parole.

Sono qui per ringraziare tutti coloro che in questi giorni sono stati vicini a me ed alla mia famiglia in questo momento di dolore. Mai come oggi mi sono commosso, e porterò lo striscione della Curva dedicato a mia madre nel cuore. Questa è l’ennesima conferma che per me la Juve Stabia è una famiglia.

Raffaele Izzo

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Juve Stabia vs Foggia 4-1: tabellino e cronaca

La Juve Stabia cerca riscatto dopo la deludente sconfitta di Reggio , contro il Foggia di Stroppa. Per le Vespe partita difficile contro l’avversario forte più forte del campionato.

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Liviero, Capodaglio, Atanasov, Marotta, Sandomenico, Morero,Izzillo, Mastalli, Ripa.

A disposizione di Fontana: Bacci, Amenta, Kanoute, Del Sante, Camigliano, Liotti, Salvi, Petricciuolo, Esposito, Lisi, Rosafio, Montalto.

Foggia 4 – 3 – 3: Sanchez, Angelo, Agnelli, Loiacono, Quinto, Letizia, Empereur, Padovan, Mazzeo, Rivierola, Rubin.

A disposizione di Stroppa: Tucci, Chiricò, Sainz Mazà, Martinelli, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Coletti, Gerbo.

Spettatori: 2832 di cui 2060 paganti

Ammoniti: Izzillo (JS), Empereur (F) doppio giallo, Agnelli (F), Riverola (F), Martinelli (F), Capodaglio (JS),

Primo Tempo

Prima dell’inizio della gara minuto di silenzio in memoria della madre del D.G. delle Vespe, Clemente Filippi, scomparsa in settimana. La Curva Sud si unisce al dolore della Famiglia Filippi.

Minuto 2: GOOOOOOOOOLLL JUVE STABIA! Vespe subito in viaggio con Matteo Liviero. Grandissima azione sulla destra di Izzillo che salta due uomini e mette in mezzo, il sinistro di prima intenzione di Liviero è perfetto. 1 a 0 Juve Stabia.

Minuto 7: Palo quasi casuale di Sandomenico che cerca il cross con la trivela, ma centra il legno della porta di Sanchez.

Juve Stabia vs Foggia - Gol di RipaMinuto 20: GOOOOOOOOLLL JUVE STABIA!!! Raddoppio della Juve Stabia con Spider Ripa. Punizione dalla trequarti battuta da Liviero; la palla al centro è perfetta per la testa di Ripa che supera il portiere ospite con la sua classica inzuccata. 2 a 0 per le Vespe.

Minuto 27: Sinistro dalla distanza di Capodaglio; palla di poco alta oltre la traveresa.

Minuto 38: Vespe vicine al tris ancora con Ripa che si avvita di testa sul cross di Marotta. Miracolo di Sachez.

Secondo Tempo

Minuto 3: GOL FOGGIA. Calcio di rigore per il Foggia per Fallo di Atanasov su Riverola. Dal dischetto Mazzeo spiazza Russo; 2 a 1.

Minuto 8: Cartellino Rosso per Empereur per spinta da ultimo uomo su Ripa involato verso la porta. Punizione per le Vespe e Foggia in 10 uomini.

Minuto 16: GOOOOOOOOLLLL JUVE STABIA!!! Le Vespe ristabiliscono le distanze con Sandomenico, che gira da distanza ravvicinata una palla toccata in acrobazia da Ripa.

3 a 1 Juve Stabia. Dopo la rete espulso Stroppa per proteste.

Minuto 23: Marotta vicinissimo al gol con un sinistro morbido a giro destinato alla rete ma deviato in corner da Martinelli.

Minuto 24: Tra le fila dei gialloblù esce Sandomenico ed entra Lisi.

Minuto 29: Standing ovation per Ripa che lascia il posto a Montalto.

Minuto 33: Mastalli sfiora il quarto gol per la Juve Stabia; la sua conclusione da distanza ravvicinata è troppo centrale e quindi respinta da Sanchez.

Minuto 34: Ultimo cambio gialloblù; esce Izzillo ed entra Kanoute.

Minuto 43: Juve Stabia in pieno controllo del gioco tra gli olè del Menti.

Minuto 46: Tuffo di testa di Kanoute su cross di Cancellotti; palla che sfiora il palo.

Minuto 47: GOOOOOL JUVE STABIA!!!! Quarta rete della Juve Stabia con Montalto che appoggia in rete il cross di Marotta. 4 a 1.

Termina così la gara. Una Juve Stabia praticamente perfetta annichilisce il Foggia lanciando un segnale pesantissimo al campionato. Si replica mercoledì, a Foggia, in Coppa Italia.

Raffaele Izzo

Hamsik: “Potevamo pareggiarla ma non ci siamo riusciti”

Le sue parole

Marek Hamsik, ha commentato il match perso contro la Roma sul suo sito ufficiale: “Abbiamo iniziato bene la gara, l’iniziativa era nostra, ma non siamo riusciti a segnare. Poi, però, abbiamo subito gol ad un minuto dalla fine del primo tempo. Nella ripresa nuova rete subita ma poi abbiamo raccorciato le distanze. Potevamo pareggiarla ma non ci siamo riusciti. Ora pensiamo alla gara di mercoled in Champions dove vogliamo ottenere i tre punti”.

Eccellenza- Barano: Una doppietta di Sogliuzzo trascina gli aquilotti alla prima vittoria in trasferta 1-2 al Real Albanova

Real Albanova- Barano

Il Barano trova la prima vittoria stagionale in trasferta, grazie a una doppietta di Mario Sogliuzzo. Gli aquilotti dopo essere stati eliminati dalla Coppa Italia in settimana sul campo del Virtus Volla, si rialzano alla grande,portando a casa tre punti fondamentali contro il Real Albanova, e volano nella zona calda della classifica a 12 punti.  La squadra di Mister Billone Monti scende in campo con la divisa granata. Un’inizio di partita con alti ritmi gioco, le due compagini in campo si studiano a vicenda lottando su ogni singolo pallone. Al 5′ minuto il primo tentativo è degli ospiti con capitan Ferrari che tira da fuori area mettendo il pallone alto sopra la traversa. La risposta dei padroni di casa non tarda ad arrivare,con Ferraro al 9′ su calcio di punizione dal limite dell’ area impensierisce il portiere ospite che si supera con una gran parata deviando in angolo. Al 14′ ci provano gli aquilotti con un tiro sbilenco di Savio che finisce abbondantemente fuori. Il vantaggio del Barano arriva al 26′ minuto: calcio d’ angolo dalla destra e stacco di testa da parte di Sogliuzzo con Navarra che para proprio sulla linea di porta, con la sfera che forse era già entrata in porta. Si accende qualche discussione in campo,e dopo le varie proteste dei padroni di casa, l’ assistente di gara dopo ben 4′ minuti a gioco fermo decide di assegnare il goal. La Real Albanova subisce il colpo e alla mezz’ora di gioco, i bianconeri trovano il gol del raddoppio: Sogliuzzo entra in area di rigore, dribbla un avversario e scarica un tiro potentissimo che si insacca alle spalle del portiere. Il numero 10 degli aquilotti colleziona così un altra doppietta. Il primo tempo si conclude con le due squadre che vanno negli spogliatoi sul risultato di 0-2 per la squadra di Billone Monti. La ripresa comincia con un piglio diverso rispetto alla  prima parte di gara, la squadra di mister Potenza entra  in campo più determinata alla ricerca del goal che potrebbe riaprire la gara. Al 54′  episodio dubbio: i biancoazzurri protestano per un calcio di rigore non assegnato per un atterramento in area di rigore di Ferraro, l’arbitro lascia giocare. Al 56′ a provarci è  l’ex Forio,Guarracino con un tiro a giro dal limite dell’ area che non impensierisce più di tanto D’ Errico che blocca senza problemi. Al 64′ arriva il gol dei padroni di casa che accorciano le distanze: fallo di mano in area di rigore dei granata, il direttore di gara decreta il penalty. Dal dischetto va Pignalosa che non sbaglia e spiazza D’ Errico per l’1-2.  Al 70′ lo stesso Pignalosa per poco non trova il gol del pareggio, colpendo di testa su un cross dalla destra, con la sfera che termina di poco alta sopra la traversa.  Al 75′ il Barano sfiora il terzo gol, Silvestro compie un intervento miracoloso salvando la sfera sulla linea dopo un errore di Navarra nel tentativo di bloccare la sfera. Passa un minuto, Guarracino a sfiora il goal del pareggio dopo un affondo in area dalla sinistra, D’ Errico con un intervento straordinario devia il tiro in corner.  All’ 85 ci prova anche Cuomo ma il suo tiro cross dalla sinistra termina fuori. Nel finale ci prova ancora Ferraro da fuori area ma il suo rasoterra finisce fuori. Dopo 5′ minuti di recupero l’ arbitro fischia la fine dell’incontro sul risultato finale di 1-2. Il Barano porta a casa la prima vittoria stagionale in trasferta, ottenendo così la sua seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta la settimana scorsa contro il Volla, grazie ad un immenso Sogliuzzo che ancora una volta riesce a trascinare la sua squadra alla vittoria. Gli aquilotti si portano a 12 punti in classifica a pari punti con il San Giorgio,che nella giornata di ieri ha espugnato lo stadio “Calise ” del Real Forio vincendo sul risultato di 1-0. Nel prossimo turno la squadra di Mister Billone Monti affronterà allo stadio “Don Luigi Di Iorio ” il Portici.

Ulisse a Ischia. Citara terra di mostri e di Feaci

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La rinomata spiaggia dell’isola d’ Ischia, culla di storia e ritrovamenti scientifici.

Il libro dello studioso francese Philippe Champault: ”Phéniciens et Grecs d’après l’Odyssée” edito a Parigi nel 1906 è volto a dimostrare che Scheria, la terra dei Feaci s’identifichi con Ischia per la sua posizione e i suoi caratteri generali. Esaminando attentamente gli scritti omerici, lo Champault osserva che Ulisse, nel suo peregrinare nel mediterraneo, giunge presso i Feaci, dopo circa dieci anni dalla partenza da Troia. Attraversato l’Egeo e doppiato il capo Malèa a sud della Grecia, con l’intento di tornare a Itaca, il vento di Borea lo spinge verso sud ovest. Approda così sulle coste libiche, nel paese dei Lotofagi. Si dirige quindi a nord, e visita l’isola dei Ciclopi, dove affronta Polifemo, cui trafigge, con un espediente, l’unico occhio, e sfuggitogli, raggiunge l’isola di Eolo, dio dei venti, la terra dei Lestrigoni antropofagi, e l’isola di Eéa abitata dalla maga Circe. Raggiunge quindi i Cimmeri, nel paese dei Mani, e di qui torna nuovamente da Circe e, dopo averla lasciata, sfugge alle seduzioni delle Sirene, passa tra gli scogli di Cariddi e Scilla, tocca la Trinacria, ed è risospinto dalla tempesta a nord di Cariddi. Su un relitto procede fino all’isola lontana di Calipso da cui riparte per approdare a Scheria popolata dai Feaci. Secondo ciò che Ulisse apprende da Alcinoo, re dei Feaci, Scheria, terra molto fertile, si trova nella regione di Cuma Campana. Ischia raccoglie in sé tutte le caratteristiche indicate: Scheria è un’isola montagnosa, vulcanica, con fenomeni eruttivi nei tempi omerici. Essa, suppone Philippe Champault, non può essere Corfù, principale antagonista per questa posizione storica, poiché non è di origine vulcanica e, con ricerche incrociate sui poemi omerici e altri storici come il geografo, cartografo e navigatore dell’antica Grecia Scilace, lo studioso omerico francese Victor Bèrard, e Paul Decharme autore di Mythologie de la Grèce antique, ma è Ischia. Possiamo inoltre ipotizzare, in base non solo alle indicazioni dello scrittore francese, ma anche dalla certezza dei ritrovamenti archeologici che datano la presenza di colonie greche a circa 750 anni a.c. sull’isola d’ Ischia, che la baia di Citara possa essere stata un punto di riferimento dei Feaci. Citerea è inoltre l’appellativo della dea della fertilità Afrodite. È possibile quindi che il nome del luogo sia stato attribuito per le caratteristiche terapeutiche delle abbondanti acque termali ivi presenti. Lo storico isolano Giuseppe D’Ascia riferisce di un tempietto dedicato ad Apollo. «L’acqua di Citara nella spiaggia meridionale di Forio, commendata fin nei più remoti tempi, come appalesa un’iscrizione trovata sul luogo, dalla quale si rileva che ai tempi di Augusto una tal Cappellina bagnandosi in queste acque rinforzò la sua capellatura, per lo che consacrò un monumento votivo alle ninfe che erano a tutela di quel fonte. Ranieri Solenandro parlò così di tale acqua: Nulla fu rinvenuto più grazioso del marmo di Cappellina. A dritta compariva Apollo che tiene con una mano un plettro, e coll’altra appende la lira ad un albero su cui posa un corvo. Di due ninfe che gli son d’appresso la prima, tiene 1’anfora donde versa l’acqua salutare; la seconda prepara a vezzosa giovane larga conca, dove costei bagna le sue lunghe trecce. Questo basso rilievo è deposto nel Museo Nazionale – Nella sala del supportico degl’Imperatori col n. 85».

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Apollo Citareo

Ma Citara, oltre che essere un punto di riferimento per le migliaia di turisti che visitano l’isola d’ Ischia, e frequentano le rinomate spiagge e le stazioni termali tra cui primeggia il parco dei Giardini Poseidon, è stata protagonista di un eccezionale avvenimento accaduto il 23 aprile 1770. Il D’Ascia riporta succintamente, nella Storia dell’isola d’ Ischia, quanto appreso da un cronista dell’epoca dello spiaggiamento «a questa spiaggia arenò un pesce–mostro, che chiamarono Cachelotto, la mattina di Lunedì 23 Aprile 1770, che poi comunemente fu detto il pesce di Citara. Si spesero dall’incaricato dell’università di Forio ducati 306.56 1/2 per distruggerlo – Furono impiegati 637 persone per giorni 17. Si estrassero de’ disegni, e si fecero dipinte figure di questo pesce mostro per le autorità dell’isola, che le richiesero a spese dell’università – Il pittore Foriano Gennaro Migliaccio fu applicato per molti mesi a tal uopo».

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L’osso di Capodoglio spiaggiato a Forio nel 1770

Il cronista dell’epoca era l’arcidiacono Vincenzo Onorato, che nel suo Ragguaglio istorico topografico dell’isola d’ Ischia (Biblioteca Nazionale, San Martino n. 439, e 1820, foglio 86 r. e v) racconta: «Nella divisata spiaggia a 23 aprile del 1770 un pesce di gran mole morto, tra quella sabbia, ed arena, e più passi distante dal lido si fermò, e si li diede la denominazione di Cachelot: ma la parte verso la coda era totalmente liscia, e senza elevazione di alcuna parte, e l’ala della coda era orizzontale, e piana, lo che non si osserva nel Cachelot. Verso la coda si osservò una lunga, e larga piaga cancrenata, e fu quella, che lo portò a morte; ed a ragione si opinò, che fusse tale piaga derivata da palla di cannone tiratigli: mentre in quel tempo dall’Oceano entrò nel mare Mediterraneo un’armata navale moscovita ad oggetto di condursi nell’Oriente, e nelle parti di Costantinopoli contro la potenza Turca; e con tale incidenza ci si ebbe ad accompagnare quel gran pesce. Io avendone esaminata la lunghezza, la larghezza del corpo grande voluminoso, che il peso di alcuna particella di quella carne, portai a calcolo di ascendere a cantaja italiane mille, e duecento. Ogni mola pesava 60 once, e li denti di avanti erano uncinati, ma tutti di un finissimo avorio; la bocca portava una grande apertura atta ad ingoiare pesce di molte cantaja, e nel ventre si li trovò per intiera la pelle di un grosso bue marino. In quel tempo mio padre si trovò eletto, ed amministratore, ed in tale occorrenza mi presi la cura di farne da un pittore dilettante di Forio tirarne, e formarne un ritratto, come avvenne, ma sotto l’occhio, la direziono, ed il colore del pittore Spigna; ed il medesimo riuscì in perfezione il migliore di tutti quelli, che poterono comparire. Io mi presi anche la pena farne con una iscrizione una ben distinta descrizione relativa alla di lui forma, e figura, a tutte le di lui parti, ed al di lui peso; ma in tempo delle vicissitudini un tale mobile, con altri, scomparve nella casa decurionale publica, e non se n’è tenuta notizia dell’involazione. L’amministrazione di Forio per tagliarlo, sotterrarlo, e levarlo all’in tutto, onde nò avvenisse alcuna infezione, ci spese assai: se ne tirarono da due botte d’olio, ma molto se n’avrebbe potuto ricavare, e ne fu cagione l’inespertezza di quelli naturali, e pescatori. L’ale della bocca, o siano le mascelle rimasero, ed esistono nella torre di Santa Anna, detta di Michelangelo di tal comune, ma le mole, e li denti furono trasportate nel Museo reale. Tale pesce era maschio; e fu negli anni successivi assicurato, che la femina s’imbattè tra li banchi di sabbia sotto al mare di Puglia e se ne morì».

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Un esemplare in immersione

Come si evince dal testo dell’Onorato è una descrizione molto accurata e verosimile, esclusa la parte inerente alla flotta moscovita, e per la pelle di bue marino (il pranzo preferito dai capodogli sono i calamari). Un’animale di tal mole per perdere l’orientamento aveva bisogno di un agente esterno e a quel tempo l’inquinamento era vicino allo zero. E oggi possibile visionare l’unico reperto superstite, presso il Museo Civico Giovanni Maltese, al Torrione di Forio d ‘Ischia consistente nella parte superiore della mandibola, assistiti dalla guida del museo. L’osso del Physeter macrocephalus presenta evidenti i segni del tempo e dell’incuria cui, purtroppo, è stato sottoposto. Tuttavia è il primo documento di spiaggiamento censito in Campania. Si possono chiaramente osservare la classica costituzione delle celle a nido d’ape di questo enorme particolare anatomico, e rilevare immediatamente che esso è la parte mascellare superiore, poiché è ben visibile il foro per l’alloggio del ganglio di Gassner. Il cardine comprende il nervo trigemino che è il più grande di tutti i nervi cranici e una a parte delle sue fibre è di natura motoria, adatta per i muscoli della masticazione.

Queste e altre notizie saranno reperibili anche sul sito www.iltorrioneforio.it

Luigi Castaldi

 

Bruscolotti: “Questo Napoli mi preoccupa. In estate c’era una possibilità…”

Le parole di Giuseppe Bruscolotti

Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli e bandiera storica del club azzurro, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’emittente televisiva Canale 21, soffermandosi sulla situazione attuale del club partenopeo, in vista della sconfitta subita in casa contro la Roma: “Questo Napoli a livello caratteriale è molto debole, sono preoccupato. Alla squadra manca un leader, che in questi momenti è di fondamentale importanza per alleggerire la tensione. E’ stato un vero peccato non prendere Ciro Immobile in estate, è stata un’occasione sfumata”. 

Chiariello: “C’è una novità importante sulla Champions League…”

Le parole di Umberto Chiariello

Umberto Chiariello, giornalista e presentatore televisivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Canale 21, soffermandosi, tra le tante cose, sulla situazione attuale del Napoli: “Ci sono importanti notizie sul futuro della Champions League. Com’è già noto a tutti ci saranno 4 squadre italiane qualificate alla prossima edizione del torneo internazionale per club. Ma la novità non è questa, il progetto finale prevede di realizzare, nei prossimi anni, un vero e proprio campionato europeo  per squadre di club”. Questo sarà molto vantaggioso per il Napoli che avrà l’opportunità di giocare, con maggior frequenza, gare internazionali.

Alvino: “Non voglio fare la vittima, ma l’arbitro ci ha messo del suo”

Le parole di Carlo Alvino

Il giornalista napoletano, Carlo Alvino, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’emittente Tv Luna, parlando, tra le altre cose, della sconfitta del Napoli contro la Roma: “Non voglio fare la vittima, ma il Napoli è stato danneggiato a livello arbitrale anche contro la Roma. Juan Jesus, infatti doveva essere espulso e la Roma doveva finire il match in dieci uomini, ma purtroppo Orsato non ha ritenuto di dover cacciare il cartellino rosso. Per me, lo ripeto, il direttore di gara ha preso una decisione sbagliata”.

MotoGp Giappone: Marquez conquista il campionato del mondo!

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A Motegi in Giappone, le cadute ed uscita di pista di Valentino Rossi e Lorenzo concedono la conquista del quinto titolo mondiale a Marquez, si tratta del terzo nella massima categoria MotoGP.

Sul podio, oltre Marquez anche Dovizioso arrivato secondo e terzo Vinales.

Per Valentino la gara di oggi, nonostante si trattasse di uno dei suoi circuiti favoriti, sarà sembrato un incubo. La caduta al settimo giro ha seriamente compromesso la gara ed il suo sogno di vittoria del campionato. Dopo essere stato aiutato dai commissari è rientrato ai box per il cambio moto ma il ritardo accumulato rispetto alle posizioni di testa è stato abissale.

Valentino sperava nella conquista del decimo titolo, era secondo in gara in un continuo di staccate e sorpassi al limite con Marquez. E invece no, la sua caduta ha matematicamente consegnato il titolo allo spagnolo. Dopo qualche giro è caduto anche Lorenzo, suo compagno di squadra.

Per Marquez doppia vittoria quindi, il GP di oggi ed il mondiale piloti, con i suoi 23 anni è al quinto titolo mondiale. Sia chiaro, nulla di regalato. E’ stato agguerrito e costante, freddo e calcolatore, per tutta la stagione ed alla fine i risultati sono arrivati. In classifica è a 273 punti con un vantaggio di settantasette punti su Rossi (196), terzo Lorenzo a quota 182.

Rimangono ancora tre gare, Phillip Island, Sepang e Valencia, ma Marc Marquez ha già vinto tutto.

I tifosi italiani si sono accontentati del secondo posto di Dovizioso sulla Ducati, una moto che sta crescendo sempre più, si spera per la prossima stagione!

Forza campioni quindi e complimenti a Marquez, campione del mondo!

 

Ag. Milik: “Sta recuperando, ritornerà prima del previsto”

Le parole del procuratore di Arek Milk

Nella partita di ieri contro la Roma si è avvertita la mancanza di Arek Milik, lo ricordiamo il polacco si è infortunato durante una partita con la sua nazionale valevole per le qualificazioni ai mondiali russi del 2018. A sostituirlo nel suo ruolo ieri, c’era Manolo Gabbiadini che non ha dato il meglio di se, anzi ha dato l’impressione di essere estraneo al gioco del Napoli. A questo proposito, David Przemyslaw Pantak, agente del calciatore dell’attaccante polacco, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Polsat Sport durante la trasmissione Cafè Futbol: “Arkadiusz si è infortunato l’8 ottobre ho parlato con la società e so che stanno monitorando la situazione al meglio. Per quanto riguarda il suo ritorno a gennaio, sembra sia possibile, Sarri e i medici del Napoli sono molto fiduciosi. Se così sarà il Napoli non avrà bisogno di prendere nessun attaccante durante il mercato invernale. Non voglio fare pronostici sul suo rientro, ma lo staff medico del Napoli è molto soddisfatto di come è andata l’operazione di Arek”.

FOTO ViViCentro – Amichevole, Asd Sporting Atellana-Juve Stabia 1-4: in gol Arzaniello, Gaudino, Costanzo e Pulcino

Vittoria in amichevole per l’Under 15

La gara di campionato con la Casertana è stata rinviata al 23 ottobre, ma la Juve Stabia di Alfonso Belmonte non si ferma e in amichevole ha affrontato a Succivo l’Asd Sporting Atellana, affiliata del club stabiese, squadra del presidente Salvatore Russo, scuola calcio dalla quale Saby Mainolfi ha “pescato” giovani di prospettiva come Di Serio 2005, Russo 2004 e Criscio 2003.

Il risultato finale è di 4-1 per la Juve Stabia e in gol sono andati Arzaniello, Gaudino, Costanzo e Pulcino.

a cura di Ciro Novellino

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FOTO ViViCentro – Attività, Sporting S. Prisco-Juve Stabia 0-2: gli scatti del match

Questi gli scatti del match

Amichevole questa mattina per l’attività di base della Juve Stabia che ha avuto la meglio, per 2-0, dello Sporting S. Prisco. Le Vespette hanno giocato un importante match, portando a casa la vittoria. In gol sono andati Cioffi e Dello Iacono.

Foto Minasi

a cura di Ciro Novellino

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Corbo: “Dopo Higuain è mancato il coraggio di nuove idee”

L’editoriale di Antonio Corbo su La Repubblica

Più che la sconfitta, preoccupano le facce di Sarri e Gabbiadini. Il Napoli riparte se i due superano lo sgomento di queste ore, se riflettono su errori che vanno oltre l’1-3, se rinunciano ad atteggiamenti vittimistici. Higuain se n’è andato il 13 luglio, mica ieri. Né un infortunio può giustificare una sbandata: Milik non garantiva da solo i 36 gol del bomber spergiuro. Accade quello che poteva accadere: senza il miglior cannoniere d’Italia da 64 anni in qua, si sapeva che la bellezza del gioco sarebbe diventata fragile come un’illusione, che andavano studiate soluzioni alternative a meccanismi risaputi, magari cercando nuove idee, energie tra acquisti purtroppo murati vivi. Gabbiadini ha fallito la prova, ma cosa ci si aspettava? Di lui si sa tutto: è prezioso se va in campo e segna, altrimenti svanisce. Come tutti i bomber per caso, non dialoga, non tesse ricami nel merletto di Sarri, non minaccia i campagni che lo trascurano. Sarri era dinanzi ad una scelta: ricominciare dopo Milik con un finto attaccante o inserire Gabbiadini. Gli è andata male. Gabbiadini è punta da secondo tempo, quando si allargano le distanze e si abbassano i ritmi. Higuain teneva in allarme le difese, le colpiva poi con estemporanea ferocia. Con Gabbiadini no, i difensori della Roma non tremano, possono persino distrarsi, bere un caffè in area o leggere il giornale. Sanno pure che Insigne, Hamsik e Callejon non lo cercheranno, i tre cercano ormai il gol personale. Né sono puntuali gli accordi: la palla arriva dove lui è lontano, colpa sua o intesa scadente? Per Sarri l’analisi è più ampia. In Italia il suo Napoli non ha perso solo ieri, ma ha realizzato appena un punto su 9 ( pari con il Genoa) nei confronti con chi studia gli avversari: Juric, Gasperini, Spalletti. La Roma non rischia quasi mai, aspetta e rispetta il Napoli al punto da bloccarne nei punti vitali. Sulla destra ostruisce la temibile “catena di sinistra” piazzando un ambivalente Florenzi, pronto a chiudere Insigne con Manolas, lo stesso Florenzi scivola in avanti, rafforzando la linea mediana e vietando con l’insidioso Salah le scorribande di Ghoulam. Una fatica mostruosa. La difesa intanto accetta l’uno-contro-uno: Manolas su Insigne, Fazio per Gabbiadini, Juan Jesus in attesa di Callejon. Non finisce qui. Nainggolan soffoca Jorginho da tempo già in affanno, Paredes dà libertà a Hamsik solo fino alla trequarti, Perotti a sinistra impegna Allan e Hysaj. Inferiore per fisicità, al Napoli basta sentirsi bello. Gioca, gioca e non conclude. Basta un eccesso di vanità di Koulibaly per finire nelle fauci di Salah e Dzeko. La storia del bel gioco è il più perfido degli inganni.