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Ugolini: “Stasera non ci sarà Jorginho. Albiol ancora fuori”

Le parole di Massimo Ugolini

Massimo Ugolini, giornalista e inviato di SKY Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Goal trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli: “Albiol? Sta recuperando dall’infortunio subito contro il Benfica, i medici stanno a ciò che sente lui, non credo che stasera possa giocare anche in vista della sfida di sabato contro la Juventus. Stasera in difesa ci saranno Maksimovic e Koulibaly, mentre a centrocampo è stato scelto da Sarri il tridente Allan, Diawara, Zielinski, mentre in attacco ci saranno i due esterni soliti e il ‘falso nueve’ con Mertens. Jorginho? Non penso che giocherà stasera, anche se io lo avrei fatto giocare per dare spazio a Diawara nella partita di sabato a Torino”.

Juve Stabia-Cosenza, parte la prevendita: costi e dettagli

Questi i dettagli

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili in prevendita, fino alle ore 18,30 del 30 ottobre, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Cosenza, che si disputerà domenica 30 ottobre alle ore 18,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, valevole per l’11a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/2017.

Inoltre, S.S. Juve Stabia rende noto che per la gara Juve Stabia-Cosenza NON saranno rilasciati accrediti.

Di seguito i prezzi dei tagliandi:

Curva San Marco € 12 + € 2 diritti di prevendita

Tribuna Varano (distinti) €15 + € 2 diritti di prevendita

Tribuna Quisisana (scoperta) € 18 + € 2 diritti di prevendita

Tribuna Monte Faito (coperta) € 23 + € 2 diritti di prevendita

Tribuna Panoramica VIP € 98 + € 2 diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati  che qui di seguito riepiloghiamo:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza

Bar Gialloblù – Viale Europa

Light Break – Corso Vittorio Emanuele

Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito

Agenzia B2875 Via Tavernola 113

Asa Gaetano Musella Via G.Cosenza 293

Per la gara Juve Stabia-Cosenza, saranno messi in vendita, in numero limitato, tagliandi RIDOTTI per bambini di età compresa da 0-12 anni al costo simbolico di 5€ comprensivi di diritti di prevendita.

S.S. Juve Stabia

I tecnici del governo lavorano per convincere la Commissione UE ad accettare la legge

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I tecnici del governo sono al lavoro per rendere più solidi i provvedimenti e convincere la Commissione ad accettare la legge. Hanno 48 ore di tempo per rispondere.

Il governo tiene il punto sui saldi ma il Colle suggerisce prudenza

Testo ancora in ritardo: tecnici al lavoro per rendere più solide le coperture e convincere la Commissione ad accettare la legge

ROMA – Ci sono due registri nella risposta del governo all’ultima lettera di richiamo della Commissione europea sui conti italiani. Quello politico è duro e apparentemente senza compromessi: niente modifiche ai grandi numeri per il 2017. «La manovra sarà mantenuta», dice Pier Carlo Padoan ospite di Gianluca Semprini a “Politics”. Le divisioni dei giorni scorsi fra il premier e il suo ministro sembrano un lontano ricordo. La linea di Matteo Renzi è condivisa dal Tesoro perfino nei toni. Mentre il premier minaccia il veto europeo sul bilancio comunitario, il ministro gli dà manforte per difendere la richiesta italiana di maggiore flessibilità: «Senza le spese per terremoti e migranti il nostro deficit sarebbe inferiore al due per cento, una cifra bassissima». Di più: «Se l’Europa ignora il problema dei migranti e tollera i muri sì che avrà problemi di sopravvivenza».

C’è poi il registro tecnico, quello necessario a evitare la rottura, e che spiega il ritardo nella presentazione dell’articolato in Parlamento. «Modifiche utili a difendere le nostre ragioni», spiega una fonte del Tesoro. Alla Camera sono convinti che un testo definitivo non arriverà prima di giovedì. Gli indizi di modifiche in corso sono evidenti nel decreto fiscale parallelo alla manovra e già pubblicato in Gazzetta: per dargli copertura sono stati previsti 2,5 miliardi di tagli alla spesa corrente, 400 dei quali a carico dei ministeri. Stessa cosa avverrà per le poste della legge di bilancio: se nelle prime ipotesi le voci una tantum valevano circa la metà di ciò che non verrà coperto da disavanzo, il testo definitivo conterrà numeri più solidi e cercherà di argomentare meglio la natura di alcune misure. Quelle anti-evasione in materia di Iva, ad esempio: «Altro che una tantum, sono entrate strutturali», dice un esponente politico di via XX settembre. Il governo cercherà di precisare l’impatto che alcune voci possono avere sulla crescita potenziale, così da fugare i timori su un eventuale peggioramento del saldo strutturale. Questo è il punto decisivo per Bruxelles, perché segnala l’andamento dei conti al netto di interessi sul debito e una tantum e certifica la volontà di tenerli in ordine: doveva essere dello 0,6 per cento, la Commissione aveva concesso lo 0,1, ora il governo punta allo zero. Le voci raccolte a Palazzo Chigi insistono: «Finora la Commissione ha visto solo i grandi numeri – il Documento programmatico di bilancio, ndr – ora discuteremo nel merito dei dettagli. Se poi saranno necessarie altre modifiche le faremo». La risposta scritta alle obiezioni della Commissione sarà meditata e non a caso sarà resa pubblica a valle della bozza definitiva della manovra completa della relazione tecnica, probabilmente giovedì. Proprio perché le distanze sono più di principio che nei numeri, il governo vuole dalla sua argomenti inattaccabili.

Il confine invalicabile resta quello dei numeri. «Occorre tenere il punto», sintetizzano al Tesoro. «Lo impone soprattutto la ragion politica». La scadenza del 4 dicembre con il voto sul referendum costituzionale costituisce ormai lo spartiacque della politica italiana e persino dei suoi rapporti diplomatici con Bruxelles. Se Renzi avrà la meglio potrà imporre la sua linea, se perdesse lo scenario si complicherebbe non poco. Un punto da non sottovalutare e che in queste ore preoccupa il Quirinale. Chi lo frequenta nutre dubbi: perché un conto è rompere su grandi questioni, altro è aprire uno scontro con Bruxelles per frazioni di punto percentuale. A venirsi incontro bisogna essere in due, e la Commissione Ue in parte lo sta facendo, ragionano al Colle. Inoltre ai piani altissimi ci si chiede se faccia bene a esporsi in prima linea Padoan, colui che finora aveva incarnato la linea mediana del governo e retto con perizia il filo del dialogo con Bruxelles recitando la parte del “poliziotto buono” mentre Renzi interpretava il cattivo. Due obiezioni di natura tattica. Ma il momento è delicato, e lo scontro sugli zero virgola con l’Europa rischia di sommarsi alle forti tensioni politiche interne. Mattarella è costretto a prendere sul serio tutti gli scenari, e ritiene che dopo il 4 dicembre la vita debba continuare. Guai a causare nel frattempo danni irreversibili.

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lastampa/Il governo tiene il punto sui saldi ma il Colle suggerisce prudenza ALESSANDRO BARBERA, UGO MAGRI

Castellammare, riprogrammazione interventi “PIU Europa”. De Luca – Pannullo: intesa per 6,4 milioni

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Il sindaco Pannullo: “E’ un atto fondamentale per poter proseguire nel realizzare il cambiamento in corso a Castellammare” – Il governatore De Luca: “Proseguiamo nel realizzare modelli di operatività e concretezza sulla base della piena collaborazione istituzionale con i Comuni della Campania”

NAPOLI – Lunedì scorso, nella Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, hanno sottoscritto l’intesa, nell’ambito del piano “PIU EUROPA”, che sblocca circa 6,4 milioni di euro destinati al completamento di interventi programmati.

L’atto aggiuntivo all’Accordo di Programma, ratifica la proposta di rimodulazione, approvata dalla Cabina di Regia: la Regione Campania, attraverso la “reimputazione contabile” consente il completamento di 7 interventiper un ammontare di € 6.390.964,14.

“Proseguiamo – ha dichiarato il Presidente De Luca – nel realizzare modelli di operatività e concretezza sulla base della piena collaborazione istituzionale con i Comuni della Campania. C’è grande soddisfazione per la firma di un atto che consente di completare opere di grande rilievo per Castellammare, dal waterfront alla biblioteca, agli edifici scolastici”.

“E’ un atto fondamentale – ha dichiarato il sindaco Antonio Pannullo – per poter proseguire nel realizzare il cambiamento in corso a Castellammare, e per il quale ringraziamo della straordinaria attenzione il Presidente De Luca e gli uffici regionali.”

Ecco i finanziamenti previsti:

  • Riqualificazione Borgo di Pozzano (122.653,53 euro)
  • Riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del waterfront – Tratto banchina Zi Catiello – Hotel Miramare: (3.117.824,74 euro)
  • Riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione del waterfront – Tratto Hotel Miramare – Porto Turistico Marina di Stabia (1.070.886,32 euro)
  • Adeguamento statico e funzionale del palazzo ex Casa del Fascio da adibire a sede biblioteca comunale(836.938,57 euro)
  • Cittadella degli uffici comunali – Palazzo Ancelle (998.154,15 euro)
  • Completamento ed adeguamento Scuola ex Panzini (147.876,79 euro)
  • Lavori di manutenzione straordinaria scuole Stabiae – Seminario (96.630,04 euro)

TOTALE: 6.390.964,14 euro

Cammaroto: “C’è il gradimento di Sarri e del club per Muriel in vista di gennaio”

Le sue parole

Emanuele Cammaroto ha rilasciato alcune dichiarazioni a Napolimagazine.com sul mercato degli azzurri per gennaio: “Il Napoli guarda già a gennaio e i giochi per la punta da acquistare sono apertissimi. Non c’è ancora un prescelto e su questo mi sbilancio al 101%. Intanto, si fa strada l’idea di vendere già a gennaio Gabbiadini, che ha fallito pure la chance avuta con l’infortunio di Milik. L’ex sampdoriano non ha mai convinto Sarri e sta facendo riflettere anche ADL e Giuntoli. Resta da decidere se Gabbiadini verrà dato via subito in via definitiva o se, invece, si tenterà di cederlo in prestito per poi sperare di rivalutarlo a fine stagione. Il Napoli vorrebbe ricavare almeno 20 milioni da una cessione di Gabbiadini e il rischio concreto è che i prossimi due mesi possa abbassare ulteriormente il valore del suo cartellino. Per questo si stringono i tempi. Il rinnovo non cambierà le sorti di un rapporto, quello Napoli-Gabbiadini, che sta arrivando ai titoli di coda. Mi risulta che ci siano un paio di club esteri pronti a tornare alla carica a gennaio. In particolare, il giocatore continua ad avere mercato in Inghilterra, con almeno 2 club in attesa di sviluppi della situazione. Come detto, tutto è ancora in discussione per quanto riguarda chi arriverà. Sarri ha detto “no” a nomi di possibili attaccanti che necessiterebbero di un lungo periodo di ambientamento e preferirebbe un elemento proveniente dal campionato italiano o che vi abbia già giocato. Sento ancora parlare di Pavoletti, ma ad oggi non c’è niente di concreto, il Napoli non prenderà qualcuno tanto per farlo, De Laurentiis vuole un bomber che faccia davvero la differenza. Senza dimenticarci che Milik potrebbe rivedere il campo a fine gennaio. Pavoletti quindi potrebbe pure arrivare, ma non può essere considerato una prima scelta: un giocatore che non accetta subito il Napoli e mostra delle titubanze, e le ribadisce di nuovo nelle dichiarazioni del post Genoa-Milan, è un rischio già in partenza. Un nome che piace è quello di Muriel della Sampdoria, il colombiano ha il gradimento di Sarri e della società e non si può escludere venga messo in piedi uno scambio proprio con Gabbiadini”

Martusciello ritrova l’amico Sarri: “Sarà una gara particolare: affronto un pezzo di cuore”

“Sarà una gara particolare: affronto un pezzo di cuore”

Giovanni Martusciello è stato collaboratore di Maurizio Sarri all’ Empoli e lo avrebbe voluto inserire nel suo staff a Napoli. Oggi penultimo in classifica e atteso al San Paolo per un confronto tra due tecnici amici, in quanto allenatore dell’Empoli: “Sarà una gara particolare per me: sono napoletano, gioco contro la squadra della mia città e affronto un pezzo di cuore, ritrovando Sarri, Calzona, Sinatti e Bonomi. A Sarri auguro di poter vincere qualcosa di importante, casomai partendo da domenica prossima”.

Insigne, è deluso per il mancato rinnovo: aveva chiesto 4mln, ma il no di De Laurentiis…

…L’ha turbato: con l’Empoli per tirarsi su!

La Gazzetta dello Sport scrive su Lorenzo Insigne: “L’opportunità l’ha avuta, contro il Besiktas, in Champions League, ma il rigore da lui battuto gli è stato respinto dal portiere turco. Una maledizione, dalla quale il ragazzo non riesce a liberarsi e che ne sta condizionando parecchio il rendimento. Adesso, però, è giunto il momento di lasciarsi tutto alle spalle, compresa la delusione per il mancato rinnovo del contratto. In effetti, il suo calo è cominciato nel momento in cui De Laurentiis ha chiuso ogni tipo di discussione dinanzi alla richiesta di 4 milioni a stagione, sparata dai suoi procuratori. Il no del presidente lo ha incupito, l’ha bloccato psicologicamente ma, tutto questo non può giustificare l’involuzione che sembra inarrestabile”

Rog, il mistero di questa lunga fase della stagione

Rog, il mistero di questa lunga fase della stagione

Scrive Il Corriere dello Sport: “Marko Rog è il mistero di questa lunga fase della stagione: all’Europeo con la Croazia, leader dell’Under 21, però sempre in panchina nel Napoli e neanche un minuto. E’ costato qualcosa come diciotto milioni, uno dei colpi del mercato estivo, un riferimento tecnico e tattico della nuova generazione dei centrocampisti: però le Nazionali qualcosa gli hanno tolto, perché durante le soste Rog non ha mai potuto allenarsi con il Napoli e dunque capirlo. Ma si avvicina il momento del debutto anche per lui”.

San Paolo nuovo rinvio, il progetto del Comune è incompleto

San Paolo nuovo rinvio, il progetto del Comune è incompleto

Non c’è pace per il San Paolo, non c’è sbocco per cominciare i lavori. I tempi continuano a dilatarsi e l’impianto di Fuorigrotta continua ad avere problemi su problemi. Ancora una volta slittati i tempi per avviare i cantieri all’impianto, casa del Napoli. L’edizione odierna de Il Mattino riporta le dichiarazioni dell’assessore allo sport del comune di Napoli, Ciro Borriello: “I tecnici hanno inviato il progetto cartaceo al Coni senza il supporto informatico. Appena sarà€ pronto, questione di giorni, lo spediremo. Dopo l’approvazione del Coni la Napoli servizi bandirà€ le gare”. Insomma, la sensazione che se ne riparlerà€ a fine anno è€ netta, anche se Borriello è€ fiducioso che si possa fare prima. Tormentata, comunque la si voglia vedere, la vicenda dello stadio. Sembra davvero incredibile l’errore, anche se umanamente comprensibile, che i tecnici di Palazzo San Giacomo non si siano preoccupati di inviare un progetto da ben 25 milioni anche su supporto informatico come è€ di prassi. Ma non è solo questo il punto: infatti, è paradossale venire a conoscenza del fatto che alla riunione della Commissione Sport, al primo punto, c’è la convenzione ponte da stipulare col club di De Laurentiis, ma con l’assenza del club. Ci sono state diverse idee ma non c’era la controparte. Il tutto prevede una convenzione fino al termine dei lavori e poi un’altra più lunga, di circa 30 anni.

Jackson Martinez in fuga dalla Cina, ora sogna il Napoli

Ultime dal mercato

Un cambio di rotta, l’approdo in Cina per Jackson Martinez, attaccante, per esplorare nuovi campionati in crescita. Un passaggio a dir poco faraonico al Guanghzou Evergrande per 42 milioni di euro dall’Atletico Madrid, come ricorda l’edizione odierna de Il Mattino. Ha messo a segno soltanto 4 gol e ciò lo ha fatto uscire un po’ fuori dai radar di mercato e della Nazionale della Colombia. Da lì la voglia matta di cambiare aria e tornare protagonista nel calcio che conta per dimostrare di essere ancora quel bomber implacabile dei tempi del Porto. L’infortunio di Milik ha aperto nuove piste al Napoli che ora cerca un altro attaccante, visto anche cosa è accaduto a Gabbiadini, con le due giornate di squalifica e un ruolo che proprio non riesce a cucirsi addosso. Un dato però rischia di compromettere tutto in partenza e riguarda l’ingaggio di 12 mln di euro all’anno, anche se si vocifera che possa scendere a 5 mln. Non è nuovo in casa Napoli il suo nome: infatti, nell’era Benitez, nel 2013, nonostante l’arrivo di Higuain, De Laurentiis pensava ad un altro grande colpo che corrispondeva proprio a Jackson Martinez.

I Venti Caldi Della Democrazia (Mauro Lo Piano)

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I venti caldi della Democrazia, non sempre sono riusciti a migliorare le condizioni di vita dei Popoli sottomessi alla tirannia, la Storia lo ha sempre insegnato. Non parliamo di diritti umani, se per anni erano stati calpestati, oggi sono totalmente scomparsi
Tutte le guerre vengono messe in atto solo ed escusivamente per avvantaggiare la propria egemonia sia militare che economica, ha poca importanza se poi e’ sempre la popolazione inerme a soffrire e pagare un prezzo sempre troppo alto in vite umane. Cio’ che sta accadendo in Medio Oriente ne e’ la prova piu’ lampante. dietro il paravento della Democrazia si nasconde sempre un desiderio di espandere i profi confini.
Basti pensare ancora come e’ ridotta la Libia a distanza di 4 anni dalla destituzione del colonnello Gheddafi, dal (1/9/69), giorno in cui ci fu’ il colpo di Stato alla sua morte (20/10 2011). L’immenso territorio libico e’ tuttoggi conteso tra decine di fazioni spesso in lotta fra loro, le alleanze fra le varie tribu’ si saldano e si sfaldano con rapidita’ impressionante  sotto il sole cocente del deserto.
 
La Libia e’ terra di nessuno, anche se e’ stato riconosciuto dalle Nazioni Unite un Governo provvisorio, quello di Tobruk, il Paese e’ diventato una valle di profughi, i trafficanti di esseri umani.hanno trovato l’oro nero. In questi gioni saranno consegnate alla Libia 10 nostre motovedette per tentare di arginare le traversate, sara’ tutto inutile.
Sarebbe stato meglio non aver destabilizzato la Libia e gran parte del Medio Oriente, i morti nei vari conflitti non si contano piu’, intere Citta’ sono state rase al suolo, milioni di persone sono gia’ in fuga, dove andranno? e’ facile immaginarlo.
Wuinston Churchill  scrisse :
I gradini per coloro che intendono portare la Democrazia all’inizio sono ampi e bassi, coperti da una guida, alla fine si sbiciolarono sotto i loro piedi, non si sbagliava.
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Bilancio. La lettera dell’Ue contiene una richiesta di chiarimenti al governo italiano

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La lettera dell’UE è giunta anche in Italia, è lo stesso ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a renderlo noto.

Il documento, come già si sapeva, contiene una richiesta di chiarimenti da parte della Commissione Europea, sulla manovra riguardante il 2017. L’UE precisa che la risposta dovrebbe pervenire a Bruxelles entro giovedì. Commenta il ministro:

 “E’ arrivata la lettera dell’Ue, ma è normale, per noi e gli altri Paesi che l’hanno ricevuta. Ci vengono chieste delucidazioni su aspetti centrali delle misure, in particolare terremoto e migranti”.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, non intende apportare modifiche alla manovra, le linee sulle strategie del governo intende farle rispettare a tutti i costi, e non si lascia impressionare dall’ennesimo sermone della Commissione europea. Ne ha parlato in modo esplicito anche qualche giorno fa a Bruxelles, dove, a proposito di migranti, ha dichiarato:

“Troppi paesi in Europa non fanno la propria parte nell’accogliere i rifugiati. L’Italia da anni si è impegnata senza riserve in questo ambito, tanti paesi europei si defilano con cinismo.”

Il premier lo ha ribadito nel corso del suo intervento alla prima giornata del Vertice UE dei capi di stato e di governo. All’incontro era presente anche Theresa May.

Renzi, incontrando sempre a Bruxelles, gli europarlamentari del Pd, ha sottolineato l’esigenza di procedere ad “una svolta sui parametri economici”, che sono l’assillo di tanti governi in Europa, e su questi parametri si esplica la sorveglianza sulle politiche di bilancio esercitata dalle autorità dell’Unione.

Il premier resta tuttavia inflessibile sulle perplessità espresse da Bruxelles, per esempio la contestazione sulle ‘una tantum’, che sarebbero tante per garantire la tenuta del bilancio. Mentre la Commissione europea concorda quando si tratta di estrapolare gli oneri relativi alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma il 24 agosto, ma non è sulla stessa linea quando si parla della messa in sicurezza di tutte le aree a rischio nel territorio italiano.

La replica di Renzi negli ultimi giorni è sempre la stessa: tenere un atteggiamento di fermezza  dato che all’Italia non vengono pienamente riconosciute tutte le ragioni implicite nella richiesta di flessibilità. Ma l’UE replica che il rapporto deficit/pil del 2,3% , supera i limiti di tolleranza.  E secondo le norme vigenti sull’adeguamento al Patto di stabilità e crescita, si rischierebbe una procedura d’infrazione, proprio per essere venuti meno al rispetto dei parametri. La legge di bilancio e le manovre per il 2017, comunque sono state già approvate, e Renzi è irremovibile, chiede maggiore elasticità per via della spesa sui migranti, se si prendesse atto di questo, secondo il premier, il gap sarebbe inferiore a quello attuale.

C’era inoltre un’intesa tra il governo italiano e le autorità di Bruxelles sul divario deficit/pil, che non doveva andare oltre il 2,2%. Comunque sarebbe stato più alto di quello concordato nei primi mesi del 2016, che era stato dell’1,8%, ossia 0,4% in più, e non si tratta di noccioline, dato che in termini di valore reale si tratta di quasi 6 miliardi e mezzo di euro.

La richiesta di chiarimenti contenuta nella lettera dell’Ue, tuttavia, come ha precisato il ministro Padoan, è pervenuta anche ad altri 6 paesi europei ( Belgio, Cipro, Spagna, Lituania, Portogallo, Finlandia), e comunque secondo il ministro, se l’UE non approvasse la manovra italiana, rischierebbe la fine. L’Italia è diventata il perno di una questione delicatissima, l’Unione, per tante ragioni, si regge su equilibri molto vulnerabili.

La brexit ha innescato la miccia di un ordigno che in un futuro non molto lontano potrebbe deflagrare, i movimenti antieuropeisti sono mine vaganti, e sono più forti proprio nei paesi chiave, che hanno sempre espresso una forza economica non indifferente nell’Unione Europea. L’Italia potrebbe essere tra questi. Il ministro sottoscrive le dichiarazioni del premier in materia di deficit, e dichiara: “se la spesa sui migranti e la catastrofe del sisma di agosto non avessero gravato in modo così pesante sul bilancio, il decificit sarebbe stato inferiore al 2%, come si era stabilito la scorsa primavera”.

Anche per queste ragioni, la Commissione europea, difficilmente potrà dare corso ad una procedura d’infrazione, qualora il governo italiano decidesse, come di fatto sta già avvenendo, di ignorare le richieste.

Intanto chiede chiarimenti sulle spese ‘straordinarie’ sostenute per il terremoto e i migranti, non sono chiari gli importi sulle uscite riguardanti questi capitoli di spesa. Oltre al fatto che il saldo strutturale va in negativo, al di sotto dello 0,6%  del Pil, che è il dato di riferimento  indicato dal Consiglio. La lettera inviata al governo mette bene in evidenza questo punto.

Il documento fa dunque riferimento alla mancanza di ‘compliance’, ossia mancanza di osservanza delle regole che l’Ue esige dai paesi membri. Prima di arrivare a ‘bocciare’ la bozza che contiene la manovra decisa dal governo italiano, è previsto, secondo accordi intrapresi, un dialogo costruttivo, per valutare gli scostamenti rispetto ai parametri previsti.

La Germania intanto esercita un pressing non indifferente sull’Unione perché vorrebbe trasferire i poteri di vigilanza della Commissione (e di Juncker), ad una sorta di ‘arbitro’ che dimostrasse d’essere inflessibile, come sempre sono stati gli intendimenti del governo tedesco in materia di austerity.  E’ il ministro Schauble che vorrebbe trasferire al fondo ESM ( o European Stability Mechanism – conosciuto come fondo salva-stati, nato come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria) il controllo inerente i bilanci pubblici. Il fine della proposta è chiaro da sempre: i tedeschi portano notevoli risorse nell’Unione, e hanno il diritto di controllare i bilanci nazionali degli altri paesi.. Ma sono anche strategie politiche volte ad egemonizzare il ruolo della Germania, e anche questo non è mai stato un mistero, soprattutto ora che con la brexit, il Regno Unito è praticamente fuori gioco.

E Schauble lo dice forte e chiaro che vuole un mastino da guardia, che non sappia solo ringhiare, nei confronti dei paesi poco virtuosi in ambito di conti pubblici e  politiche di bilancio, ma anche aggredire, se necessario. Qualora non ce ne fossimo accorti, i tedeschi eserciteranno tutto il loro potere economico e finanziario sull’Unione, e non lasceranno molti margini al dialogo in tema di conti pubblici.

Serie B. Avellino – Ternana 1 – 0, Lasik buca le Fere (VIDEI)

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Un’ inzuccata di Richard Lasik decide la sfida serale infrasettimanale fra Avellino e Ternana.

Avellino, 25/10/2016  Un’ inzuccata del centrocampista irpino Richard Lasik regala la terza vittoria casalinga consecutiva all’Avellino di mister Domenico Toscano che, nel tuesday night di serie B, ha avuto la meglio di misura sulla Ternana.

I lupi, che in casa non sbagliano un colpo, centrano l’ennesimo successo dinanzi al pubblico amico grazie a D’Angelo e compagni che continuano il saliscendi dovuto ai negativi risultati acquisiti fuori casa e, difatti, conquistano 3 punti fondamentali in uno scontro diretto fondamentale per la salvezza.

Tabellino

Avellino – Ternana 1 – 0 (28′ pt Lasik)

Avellino: Frattali; Gonzalez, Djimsiti, Perrotta, Crecco; D’Angelo (Cap.), Paghera (20′ st Omeonga), Lasik; Verde (19′ st Belloni), Castaldo, Soumaré (43′ st Donkor). A disp.: Radunovic, Migliorini, Asmah, Camarà, Mokulu, Ardemagni. All.: Domenico Toscano.

Ternana: Di Gennaro; Zanon, Valjent, Meccariello (Cap.), Di Noia (36′ st Della Giovanna); Defendi, Bačinovič (30′ st Battista), Petriccione; Falletti; Avenatti, La Gumina (40′ st Surraco). A disp.: Aresti, Masi, Sernicola, Contini, Palumbo, Palombi. All.: Benito Carbone

Arbitro: Marco Serra di Torino

Assistenti: Michele Grossi di Frosinone e Andrea Tardino di Milano

IV Ufficiale: Ilario Guida.di Salerno

Ammoniti: Defendi, Meccariello, Avenatti, Zanon e Falletti (T); Perrotta, Soumaré e Gonzalez (A)

Angoli: 7 – 10. Rec.: 0′ pt, 4′ st

vivicentro.it/sport/serie-b –  Serie B. Avellino – Ternana 1 – 0, Lasik buca le Fere

Kalinc, l’agente: “Napoli? Nikola sta bene a Firenze”

L’agente di Kalinc ai microfoni di Firenzeviola

Ai microfoni di Firenzeviola.it, è intervenuto Tomislav Ercegagente di Nikola Kalinic, molto vicino al Napoli quest’estate, il quale ha dichiarato: “Nikola è sempre stato sereno. Lui è un tipo molto tranquillo nella vita di tutti i giorni e interpreta il calcio allo stesso modo. Non viveva la mancanza del gol come un peso, stava giocando bene e sapeva che sarebbe arrivato presto. Adesso deve confermarsi, serve sia a lui che alla squadra la giusta continuità. Napoli? Non voglio parlare di mercato. Ho già detto più volte che Nikola sta benissimo a Firenze”.

Rog, futuro lontano da Napoli: la situazione

Marko Rog-Empoli, l’ipotesi

Possibile futuro in prestito per Marko Rog, che non ha trovato molto spazio in questi primi mesi azzurri alla corte di Maurizio Sarri. Per giocare di più, i partenopei sarebbero disposti a lasciarlo sei mesi altrove. L’Empoli, con cui il Napoli giocherà domani, appare una valida opportunità sia per il ragazzo, che andrebbe a farsi le ossa in una piazza giovane come Empoli, che Sarri ben conoscete, e per il Napoli. A lanciare la news, calciomercato.com.

Martusciello: “Con Sarri ci siamo sentiti, a Napoli un pezzo di cuore”

Martusciello in conferenza stampa

In conferenza stampa, è intervenuto il tecnico dell’Empoli Martusciello, il quale ha dichiarato: “Sono napoletano, torno a casa. Non è una partita qualsiasi, anche perché di là ci sono pezzi di cuore. Con Sarri, Calzona, Bonomi e Sinatti ho condiviso anni di gioie. E’ una grande emozione, una sensazione bellissima. Con Sarri Abbiamo sempre cercato di migliorare quello che avevamo e siamo cresciuti tutti di pari livello. Sono stati anni meravigliosi, li abbiamo vissuti tutti. Sono sensazioni che porto dentro, quando ti trovi bene in un contesto lavorativo vivi al meglio anche tutto il resto. l Napoli ha molti campioni e abbina qualità all’ organizzazione. Sulla carta il divario è enorme, ma possiamo compensarlo. Dentro dobbiamo metterci quello che ci abbiamo messo col Chievo, ma dobbiamo essere anche più positivi e propositivi. Un anno fa il Napoli era lanciatissimo. Anche stavolta affrontiamo una squadra forte, ma sono due campionati completamente differenti. Partimmo bene, poi fummo travolti. Mi auguro che non accada più. Abbiamo apportato delle modifiche, ma più per indirizzare in un certo modo il Napoli.  Sarri? Avrò piacere di salutarlo e abbracciarlo, spero che possa vincere qualcosa di importante ma partendo da domenica prossima. In settimana non ci siamo sentiti”

Analizzando l’avversario – Vincere con l’Empoli per dare continuità

Analizzando l’avversario – Vincere con l’Empoli per dare continuità

Vittoria poco convincente con il Crotone, uno striminzito 1-2 che però può essere giustificato dall’espulsione di Gabbiadini che ha penalizzato i partenopei per più di un’ora di gioco. In ogni caso si è sentita la mancanza di un attaccante di ruolo, e il falso nueve non è ancora del tutto rodato, ma l’importante era vincere per i tre punti e quindi si può considerare  archiviata la pratica Crotone. Il match di domani vede impegnati al San Paolo Napoli ed Empoli, partita ideale per far rifiatare i giocatori in vista della partita di sabato contro la Juventus. L’Empoli di questa stagione è il meno brillante degli ultimi anni, è stato un brutto inizio per i ragazzi di Martusciello che ora occupano la diciottesima posizione. L’Empoli ha l’attacco peggiore del campionato, soli due gol in nove partite.  I toscani stanno facendo difficoltà ad esprimere il loro gioco e quest’anno saranno messi a dura prova per rimanere in Serie A, i bookmakers vedono ampiamente favoriti gli azzurri di Sarri, che però peccano di sufficienza nei match come questi, quindi sarà fondamentale mantenere alto il livello di concentrazione.

Martusciello schiererà il seguente 4-3-1-2: Skorupski, Veseli, Bellusci, Costa, Pasqual, Tello, J.Mauri, Croce, Saponara, Pucciarelli, Maccarone.

L’anno scorso l’incontro tra le due squadre al San Paolo si concluse con un 5-1 in rimonta dopo un gol fortunoso dei toscani.

a cura di Andrea Bosco

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Napoli-Empoli, i convocati di Sarri: ancora out Albiol

Oggi seduta pomeridiana per il Napoli a Castel Volturno.

La squadra ha svolto la prima parte di attivazione con attrezzi bassi. Di seguito partitina a metà campo. Chiusura con seduta tecnico tattica.

Differenziato per Albiol, parte in campo e poi in palestra. Milik prosegue nella sua tabella di riabilitazione al Centro Tecnico con terapie e palestra.

I convocati: Reina, Rafael, Sepe, Chiriches, Tonelli, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Maggio, Strinic, Jorginho, Allan, Diawara, Hamsik, Rog, Zielinski, Callejon, Giaccherini, Lorenzo Insigne, Roberto Insigne, El Kaddouri, Mertens.

Da sscnapoli.it

Diawara: “Sono in un grande club, voglio vincere con questa maglia”

Amadou Diawara ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli alla vigilia della sfida contro l’ Empoli. Ecco quanto evidenziato:
“A Crotone è arrivata la vittoria dopo un periodo buio che può capitare a qualsiasi squadra. Continuiamo a lavorare per sbagliare il meno possibile. Sono felice per la vittoria di domenica, ero molto dispiaciuto quando non arrivavano i risultati anche stando in panchina. Voglio sempre la vittoria per la mia squadra, esordire al San Paolo è sempre un’ enorme emozione”.
Jorginho? “Lui è un grande giocatore, io sono giovane e mi metto a disposizione del mister. Ogni volta che vuole io sono a disposizione della squadra. Ci sono tanti buoni giocatori in organico”

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Espulsione Gabbiadini? “Ci sono altri giocatori che possono fare la prima punta, tutti stiamo lavorando e alla fine sceglierà il mister chi giocare. Manolo ha chiesto scusa a tutti, dobbiamo stare tranquilli e non mollare”.
Ciclo difficile? “Ragioniamo partita dopo partita, siamo concentrati sull’Empoli. Abbiamo avuto un calo, ora speriamo di commettere meno errori”.
Sogni nel cassetto? “Sono in un grande club, il sogno è vincere qualcosa con la maglia azzurra”.
Numero di maglia? “Il 42 è il numero che indossa il mio idolo Yaya Tourè, questo il motivo della mia scelta”.
Hai imparato qualche parola in dialetto napoletano? “Si ne ho imparata qualcuna: “Chitestramuort” (ride ndr). Mi piace molto la pasta e la pizza”.
Domani sera giochi? “Non lo so, decide il tecnico”.

Sassuolo-Roma, Spalletti: “A Roma c’è bisogno di vincere, Strootman gioca dall’inizio”

NOTIZIE AS ROMA (SASSUOLO-ROMA) – Sta diventando veramente interessante il campionato dei giallorossi. Dopo la bella vittoria di domanica sera all’Olimpico contro il Palermo, i ragazzi di Spalletti sono saliti a -2 dalla vetta della classifica e considerando che questo decimo turno prevede, tra le varie sfide, anche lo scontro diretto tra Juventus e Napoli, il pensierino che i partenopei potrebbero fare uno sgambetto alla vecchia signora è più che legittimo. Per approfittare di un eventuale passo falso dei bianconeri ed agguantare così il primato in classifica, però, la Roma dovrà superare uno scoglio duro: battere il Sassuolo di Di Francesco domani sera al Mapei Stadium. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti incentrate proprio su questo tema. Queste le dichiarazioni del tecnico di Certaldo:

“Mario Rui ha ancora tempo, Vermaelen deve fare dei passaggi per fare una scaletta, Peres e Perotti siamo fiduciosi per Empoli, tutto sta procedendo bene, Seck ci vuole una settimana e lo prendiamo in considerazione per Bologna, Rüdiger è con noi e ha detto il Dott. Del Vescovo che è a disposizione. Tirare in ballo la libertà di stampa in funzione di quello che è successo centra ancora meno delle galline del Cioni. Io avrei accusato di manovre opache il giornalista, però in generale mi è parso di notare un’interpretazione personale degli episodi. Quando abbiamo preso El Sharaawy abbiamo visto dei titoli tipo A che serve il Faraone. Ho visto partite giocate male e bene e leggo Ciao Dzeko, ma diamogli il tempo di far parte di una squadra. Nainggolan dice spero che i tifosi tornino allo stadio e poi leggo il ninja se la prende con i tifosi della Roma. Non è un’interpretazione soggettiva? Basta saperlo. La libertà di stampa guai a chi me la tocca”.

Campionato più equilibrato?
“È ancora presto per dirlo, ma ora c’è un equilibrio che non può che far bene. Ci saranno così tanti duelli d’alta classifica. Forse senza tutti questi punti non avrebbe avuto quell’aiuto dello stadio, ecco perché noi facciamo richiamo a questo. Sono una spinta particolare, io l’ho vissuto l’Olimpico pieno. Essere molte squadre che si giocano la partita a viso aperto è bello, rende il campionato interessante e vivo”.

Il Sassuolo?
“Loro sono la difficoltà. Perché allenata bene ed è una società forte che prende giocatori da far crescere e migliorare, cosa che non possono far tutti. I talenti ci sono ma è difficile collocarli in alcune realtà. Ma a loro gli viene facile. Poi l’altra difficoltà è la velocità degli attaccanti, sono tanti bravi. Di Francesco li fa girare e si fida di tutti. Qualsiasi formazione metterà sarà temibile, lo abbiamo visto lo scorso anno”.

Nel 2005  lei e Di Francesco stavate in panchina insieme…
“Era già allenatore. Quando gli davo la formazione per fare le fotocopie e non si capacitava di alcune mie scelte. E poi era uno di campo, faceva il Team Manager ma si discuteva di calcio. Era già un allenatore. Ora sta facendo vedere che ha personalità, che tocca i tasti giusti. E poi ha un po’ modificato quello che è interpretare il passaggio da ex calciatore ad allenatore. Può far male a tutti”.

Sulla nota dell’Ordine dei giornalisti dopo la conferenza stampa post Roma-Palermo?
“Malafede no. Oggi sono stato più chiaro. Ma c’è interpretazione personale su alcune cose. La Roma vince? Dite che la Roma ha vinto. Io torno volentieri dentro a questa cosa ma dopo. Oggi penso alla Roma e ascolto solo chi dice Forza Roma”.

 Sulla politica del Sassuolo di puntare sui giovani talenti italiani…
Loro sono venuti a prendere giovani nostri che secondo me erano forti. Anche in estate nel calciomercato, ma a questa domanda dovrebbe rispondere Sabatini, mi sono trovato a discutere di alcune posizioni. Io scelgo il titolare, poi ci metti accanto altri calciatori che però se non giocano non ci vogliono stare, vogliono sentirsi chiamati in causa tutte le volte. Perché l’hai fatto partire? Perché non ha la testa di mettersi in discussione, di lavorare forte per mettersi in discussione. Iago Falque è un ragazzo splendido, sta facendo benissimo ora. Lui voleva giocare. Ha passato pomeriggi ad allenarsi da solo quando non lo facevo giocare. C’è quello che ha mercato e da cui prendi due soldini e allora nel dubbio di tenere quello che ha valore o tenere quello che ha mercato difficile e non prendi niente. Ljajic aveva mercato, era uno di quelli che ci chiedevano, non ci ho neanche parlato con lui, con Iago sì. Se Ljajic non lo fai giocare sempre perde quelle qualità. Quando ne hai due bravi nello stesso ruolo lasci fuori qualcheduno. La cessione di alcuni di questi ragazzi, per esempio di uno come Ricci, che fa vedere che ha numeri, qualità e torna che ha valore, se fa la riserva arriviamo di nuovo a fine anno e non ha valore di niente. In una società che fa attenzione anche a questo, bisogna guardare queste cose. Falque mi può dire ‘Mister, guarda un po’’ e io gli dico ‘Bravo, hai ragione’”.

Juan Jesus come sta? Strootman?
“Ha un risentimento al polpaccio, ma è nelle condizioni di stare dentro. Strootman gioca dall’inizio.

Iturbe e Gerson possono andare via a gennaio?
Sono valutazioni che si fanno su tutti i giocatori utilizzati poco quando si arriva a dicembre. Non è il momento, ti dico di sì e poi magari lo uso. Gerson si è mandato l’anno scorso a giocare e poi è rientrato. Qui non lo conoscono, si rimanda laggiù e si aspetta un attimo. Poi si arriva a dicembre e si rifà il checkup.

Non le bastano 20 vittorie su 28 partite per dire ‘sto facendo bene e rinnovo’?
“La penna del mio contratto ce l’hanno i calciatori. Abbiamo la necessità di vincere, si picchia su questo. L’ambiente è perfetto per lavorarci. Roma ha bisogno di vincere ed è forte. Quando vieni qui abitui l’anima alla bellezza e tornare indietro è difficile. Abituarsi a non vincere mai è difficile. Vincere non è solo portare a casa un titolo ma mandare un messaggio sulla professionalità, si ha voglia di metterci le mani. Fino a quando vuoi ballare balliamo. Questo è un messaggio da mandare forte alla città, c’è bisogno di vincere. I tifosi della Roma ne hanno visti di calciatori, hanno visto Totti per vent’anni. Diventano critici perché hanno visto Falcao e noi abbiamo l’imposizione di sopportare il peso che abbiamo sulle spalle altrimenti si va a casa, io compreso”.

È più sorpreso dalla partenza ottima del Milan o da quella molto negativa dell’Inter?
“Il lavoro fatto da Montella è da guardare perché eccezionale. Dall’Inter in generale mi aspetto di più ma De Boer mi sembra una persona molto seria ed ha professionalità. Hanno cambiato diversi allenatori e calciatori, come noi. Anche loro hanno un nome scomodo da portare”.

Quanto manca a Ruediger per tornare in campo?
“Il ragazzo è sano, in questo momento è un leoncino, arriva sempre sui contrasti con impeto e irruenza ma non ha ancora i 90 minuti. Comincia e lì poi si vede dove arriva ma domani non parte titolare”.

 Una volta che la Roma avrà la difesa titolare, che margini di miglioramento può avere?
“Tanti. Perché puoi creare una concorrenza: è giusto avere quello che ti fa le scarpe. Questo alza sicuramente un livello. Allenarsi, anche se Marchizza è un calciatore forte che io vorrei portare con me, con una difesa fatta come quella di domani o con una difesa con Peres, Manolas, Vermaelen e Mario Rui alza il livello dell’allenamento. Se voi veniste con me dentro ad allenare, avreste in mano altre questioni, si eleva tutto e sono giocatori forti che non hanno il timore di prendere gol quando si trovano nella situazione di difficoltà, ne hanno vissute tante, contro attaccanti di livello quindi ci darebbero un vantaggio enorme”.

Diretta testuale di Claudia Demenica