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Roma-Torino: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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(Adnkronos) – La Roma è chiamata al riscatto.I giallorossi tornano in campo per la decima giornata di Serie A e oggi, giovedì 31 ottobre, sfideranno il Torino all'Olimpico.

Partita molto delicata per Juric, ancora a rischio esonero dopo la debacle di Firenze.Il tecnico croato si è mostrato tranquillo e fiducioso in conferenza stampa, ma un risultato diverso dalla vittoria potrebbe portare a una nuova inevitabile rivoluzione in panchina. Partita importante anche per il Torino, reduce dalla vittoria di misura contro il Como della scorsa giornata e che sta vivendo un periodo non molto felice, che ha fatto scivolare Vanoli di qualche posizione in classifica. La partita tra Roma e Torino è in programma allo stadio Olimpico oggi, giovedì 31 ottobre, alle ore 20.45.

Ecco le probabili formazioni: 
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Pisilli, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk.All.

Juric 
Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco; Lazaro, Vlasic, Linetty, Ricci, Masina; Sanabria, Adams.All.

Vanoli Roma-Torino sarà trasmessa in diretta esclusiva su Dazn, visibile dunque sia sulla piattaforma in streaming che tramite smart tv —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fitto verso Bruxelles ma non verrà sostituito: ipotesi deleghe a Palazzo Chigi

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(Adnkronos) – "Il mantra è: lasciare ogni cosa al suo posto.E, se proprio necessario, toccare il meno possibile".

Per lo stesso concetto caro a Giorgia Meloni -"squadra che vince non si cambia"- non c'è un 'dopo Fitto' nei disegni futuri del governo.Vale a dire che il superdicastero guidato da ministro salentino -Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr- "è stato cucito addosso a Raffaele, dunque non avrebbe senso mettere qualcun'altro al suo posto", tornano a confermare autorevoli fonti all'Adnkronos.

Anche perché "per fare un Fitto ne servirebbero tre", la battuta che rimbalza.  L'idea della premier Giorgia Meloni resterebbe quella di 'ripartire' il pacchetto di deleghe che fino ad ora Fitto ha gestito in solitaria puntando innanzitutto su Palazzo Chigi, dove la presidente del Consiglio può contare su due sottosegretari come Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con il primo in funzione di 'regista'.E giocando più avanti la carta di un sottosegretario ad hoc – due i posti venuti meno nel sottogoverno con le dimissioni di Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli – creandone uno agli Affari europei. A renderlo fattibile è la convinzione "che in futuro da Roma dovremo interfacciarci con Raffaele", destinato al ruolo di vicepresidente esecutivo con delega alla coesione e alle riforme, "sarà lui il nostro referente, dunque avremo la vita più facile di quanto l’abbia avuta lui in questo anno e mezzo”.

I dirigenti che attualmente lavorano per Fitto, impegnati in prima linea sul Pnrr e sui fondi di coesione, resterebbero al loro posto, spiegano le stesse fonti.Per loro ben poco cambierebbe, se non che, dopo il trasferimento del ministro a Bruxelles, a leggere lo spartito e dirigere l'orchestra sarà di fatto Palazzo Chigi.  Intanto Fitto, in vista dell'ultimo step prima dell'approdo in Europa – l'audizione del prossimo 12 novembre – ha scelto di tenere un profilo basso, lontano dai riflettori: poche uscite pubbliche, zero dichiarazioni.

Tanto che avrebbe deciso di passare il testimone del G7 Sviluppo urbano sostenibile, in agenda il prossimo 4 novembre a Roma, al responsabile del Viminale Matteo Piantedosi.  Quanto agli interrogativi che aleggiano sulla responsabile del turismo Daniela Santanché e Matteo Salvini, alle prese con i loro guai giudiziari, anche qui sembra prevalere la tenuta dello status quo. Fatta salva la posizione del vicepremier leghista – "semmai arrivasse una condanna per il processo Open Arms, per il governo sarebbe una medaglia al merito…", si dicono convinti nelle file dell'esecutivo -, più in bilico appare la posizione dell'imprenditrice e ministra in quota Fdi.Per lei sono due i filoni di inchiesta legati a Visibilia: quello sul dissesto della società, dove rischia un processo per bancarotta fraudolenta, e quello sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo Covid.

Se la prima non preoccupa più di tanto perché "non dovrebbe minare la sua permanenza al governo", riferiscono i beninformati, quella ai danni dell'Inps è la vera spada di Damocle sulla testa della responsabile del Turismo: "Se la situazione dovesse precipitare -il ragionamento- è inutile girarci intorno, con un'accusa simile Santanché non potrebbe mai restare al suo posto".Il rinvio a giudizio, dunque, resta la linea rossa per un passo indietro della ministra. Ma la 'mossa' giocata dalla difesa di Santanché di chiedere il trasferimento del processo a Roma, ammesso vada a dama, potrebbe 'congelare' la situazione, allungando i tempi e consentendo alla responsabile del Turismo di restare al suo posto. "Ci sono tutti i presupposti perché la richiesta della difesa venga accolta -la convinzione- in tal caso i tempi si allungherebbero e di parecchio, di certo consentendo a Daniela di vedere la fine della legislatura…".

Il mantra è sempre lo stesso: lasciare ogni cosa al suo posto o toccare il meno possibile.E, semmai dovesse accadere il peggio, "verrà ricalcato lo schema Sangiuliano-Giuli -riferiscono le stesse fonti-: tempi rapidissimi, un pedina sostituirà immediatamente quella uscita dallo scacchiere". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alluvione Spagna, proseguono le ricerche dei dispersi a Valencia: almeno 95 i morti

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(Adnkronos) – Riprendono oggi in Spagna le ricerche dei dispersi nelle gravi alluvioni che tra martedì e mercoledì hanno colpito la provincia di Valencia e quelle vicine di Castiglia-La Mancia e Malaga.Al momento si contano 95 morti, ma si teme che il bilancio possa aumentare, dato che il numero dei dispersi è imprecisato.

Alle operazioni di soccorso partecipano un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia.Delle vittime 92 state registrate solo a Valencia, uno a Malaga e due a Castilla-La Mancha. Il maltempo provocato dal ciclone Dana intanto si è spostato.

Questo giovedì, le forti piogge minacciano due aree in particolare: il nord-est (allerta arancione nel nord di Castellón e nel sud di Tarragona) e il sud-ovest (allerta gialla nelle province di Cadice, Huelva e Siviglia in Andalusia e in tutta l'Estremadura).  
Migliaia di utenti sono ancora senza elettricità nelle proprie case e i danni materiali sono incalcolabili.Ci sono ancora molte strade chiuse nella provincia di Valencia, dove migliaia di auto sono rimaste bloccate, spazzate via, e il servizio ferroviario ad alta velocità tra Madrid e la Comunità Valenciana e il corridoio mediterraneo per Barcellona è sospeso, così come la maggior parte dei treni suburbani. Dopo aver annunciato tre giorni di lutto nazionale e la dichiarazione della zona come “altamente colpita”, il presidente del governo, Pedro Sánchez, visiterà il centro di coordinamento delle emergenze nella capitale valenciana, a meno di 10 chilometri da Paiporta, la città più colpita dalla Dana, con 40 morti.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Houthi, il gruppo ‘esce’ dallo Yemen: con la Russia alle spalle è minaccia globale

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(Adnkronos) – Gli Houthi dello Yemen, che l'Iran è da anni accusato di sostenere, hanno tratto beneficio dalla 'discesa in campo' nel conflitto a Gaza.E' la conclusione di funzionari e analisti occidentali citati dal Wall Street Journal.

Da gruppo armato locale a "rock star" delle milizie.Ed è un quadro "allarmante", soprattutto per lo 'zampino' degli Houthi fuori dai confini yemeniti, ma anche per il "crescente coinvolgimento" di Mosca in Yemen con mosse russe che sembrerebbero essere in risposta al sostegno americano a Kiev. Dall'inizio del conflitto a Gaza, lo scorso anno dopo l'attacco di Hamas in Israele, gli Houthi hanno lanciato droni e missili contro più di 80 mercantili nel Mar Rosso.

E se nell'ultimo mese l'"asse della resistenza" ha sofferto una serie di duri colpi per le operazioni israeliane, con Hamas e Hezbollah che si sono ritrovati con leadership "decapitate", oltre alla risposta israeliana all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre, gli Houthi hanno continuato anche questa settimana ad attaccare navi nel Mar Rosso, ultima dimostrazione – secondo il giornale – di come l'escalation nella regione sembri rafforzare un attore, un tempo minore, sostenuto dalla Repubblica Islamica. Gli Houthi e i loro arsenali sono finiti nel mirino di operazioni di Usa e alleati, anche israeliane, ma i raid americani – scrive il giornale – non hanno fatto molto per annientare le capacità del gruppo.Così, secondo le fonti occidentali del Wsj, gli Houthi si stanno persino 'allargando' rapidamente all'estero, prestando manodopera per altri conflitti nel mondo e creando legami internazionali con una serie di attori in Medio Oriente, Africa e anche in Russia. "Una delle conseguenze sfortunate del conflitto a Gaza è che – sintetizza l'inviato speciale Usa per lo Yemen, Timothy Lenderking – gli Houthi hanno raddoppiato i contatti con gli attori maligni nella regione e oltre".

In un'intervista parla di un trend "molto allarmante" e assicura che gli Stati Uniti sono in contatto con i partner nella regione.No comment dagli Houthi, che dal 2014 controllano la capitale yemenita Sana'a. Gli sviluppi di dieci anni fa spinsero a intervenire l'Arabia Saudita e altri Paesi, la coalizione militare guidata da Riad.

Di fronte all''asse sunnita', l'Iran – patria dello sciismo – ha risposto con l'invio di altre armi e l'addestramento dei ribelli sciiti Houthi.Passati quasi dieci anni, evidenzia il giornale, gli Houthi facevano i conti con una crisi finanziaria in peggioramento e con il malcontento per il mancato pagamento di stipendi.

E quando è scoppiato il conflitto a Gaza gli Houthi hanno iniziato a lanciare missili e droni con l'obiettivo di colpire Israele e la navigazione internazionale nel Mar Rosso.Una mossa che – osserva Mohammed Albasha, analista che vive negli Usa ed è esperto di sicurezza in Medio Oriente – ha dato al gruppo "una rinnovata legittimità interna e nella regione", come "difensore di Gaza nel più ampio conflitto israelo-palestinese". E in terra yemenita il reclutamento è andato ad aumentare. "Gli Houthi si sono trasformati da combattenti in sandali a rock star", spiega Michael Knights, cofondatore della piattaforma Militia Spotlight, che studia le milizie sostenute dall'Iran in Medio Oriente.

Il Wsj cita un recente rapporto Onu, redatto da un gruppo di esperti, con prove della cooperazione degli Houthi con gruppi stranieri, in particolare centri operativi congiunti in Iraq e Libano, e con la conclusione che gli Houthi si stanno trasformando da "un gruppo armato locale con capacità limitata a potente organizzazione militare".Tra gli analisti c'è chi sostiene che l'attenzione della campagna militare israeliana concentrata su altri gruppi sostenuti dall'Iran abbia 'avvantaggiato' gli Houthi e, secondo Albasha, dopo l'uccisione dello storico leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un raid israeliano a Beirut il 27 settembre scorso, "gli Houthi si sono fatti rapidamente avanti per riempire il vuoto politico e militare all'interno dell'asse della resistenza". Non solo.

Secondo Lenderking, è "abbastanza estesa" la cooperazione degli Houthi con gli al-Shabaab della Somalia e i due gruppi, lancia l'allarme, parlano di come "minacciare" ulteriormente "la libertà di navigazione nel Mar Rosso".Stando al rapporto Onu citato dal giornale, gli Houthi hanno anche acconsentito al trasferimento di droni, ordigni esplosivi e altri armamenti ad al Qaeda nella penisola araba (Aqap) e con il gruppo parlano di attacchi congiunti al governo yemenita con sede ad Aden e contro obiettivi in mare.

Uno sviluppo che preoccupa Arabia Saudita, Oman e Gibuti, come evidenzia Lenderking. E gli Houthi stanno anche cercando di trovare nuove strade per forniture di armi e finanziamenti all'estero, anche da Mosca, scrive il Wsj che torna su Vitkor Bout, noto come "il mercante della morte".Nei giorni scorsi il giornale aveva scritto che sarebbe coinvolto in un traffico di armi con gli Houthi e il Cremlino aveva subito parlato di "fake news".  Bout, dal 2008 in un carcere americano, è tornato in Russia nel 2022 in seguito a uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti e, insiste oggi il giornale, sta cercando di vendere fucili d'assalto agli Houthi.

L'articolo parla del crescente coinvolgimento di Mosca in Yemen e, citando un funzionario della sicurezza occidentale, di una nave da guerra russa che ad aprile ha trasferito dal porto di Hodeidah un comandante dei Pasdaran iraniani responsabile per i programmi di droni e missili in Yemen.Sul comandante Abdul Reza Shahlai, accusato di aver complottato l'uccisione dell'ambasciatore saudita a Washington, c'è una taglia Usa da 15 milioni di dollari.

Non solo, come scrive ancora il Wsj citando fonti americane, la Russia ha fornito agli Houthi dati mentre attaccavano navi occidentali nel Mar Rosso e valuta la consegna di missili antinave.Mosca, conclude Lenderking, "usa lo Yemen come modo per vendicarsi degli Stati Uniti". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aritmie, tosse, cadute: un cerotto intelligente lancia l’alert sulla salute

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(Adnkronos) – Le nuove sentinelle della salute?Saranno di pochi centimetri, e hi-tech.

Cerotti 'intelligenti' dotati di sensori indossabili, flessibili e in grado di rilevare sintomi e alert di salute che vanno dalle aritmie cardiache alla tosse, e persino eventuali cadute.Questi dispositivi possono monitorare lo stato dell'organismo h24, fanno parte della macrofamiglia battezzata 'Iot', Internet delle cose, e sembrano promettenti.

Ma generano grandi quantità di dati, che devono essere elaborati per essere compresi.Il cerotto 'smart' realizzato da un team di ricerca giapponese supera anche il problema dei big data.

Il campo dell'informatica che si occupa dell'elaborazione di questi dati sul sensore o su un dispositivo a cui il sensore è collegato, anziché su un server remoto sul cloud, è chiamato 'edge computing' ed è un elemento chiave nella tecnologia dei sensori indossabili.Gli esperti hanno sviluppato un software che fa proprio questo: permette di utilizzare uno smartphone come dispositivo di edge computing.  I risultati del loro lavoro sono illustrati sulla rivista 'Device'.

Il cerotto con sensore intelligente viene abbinato a un telefono per rilevare cambiamenti in vari parametri, nonché aritmie, tosse e cadute. "Il nostro obiettivo in questo studio – spiega Kuniharu Takei dell'Università di Hokkaido, che ha guidato il team di ricerca con Kohei Nakajima dell'Università di Tokyo – era progettare un cerotto sensore multimodale in grado di elaborare e interpretare i dati utilizzando l'edge computing e rilevare le fasi iniziali di malattia durante la vita quotidiana". L'équipe ha realizzato sensori che monitorano l'attività cardiaca tramite elettrocardiogramma (Ecg), la respirazione, la temperatura cutanea e l'umidità causata dalla sudorazione.Dopo aver confermato la loro idoneità per un uso a lungo termine, i sensori sono stati integrati su una pellicola flessibile (cerotto sensore) che aderisce alla pelle umana.

Il cerotto sensore includeva anche un modulo Bluetooth per connettersi a uno smartphone.I ricercatori hanno prima testato la capacità del cerotto sensore di intercettare i cambiamenti fisiologici in 3 volontari, che lo indossavano sul petto. "Sebbene il nostro gruppo di prova fosse piccolo, abbiamo potuto osservare i loro segni vitali cambiare durante il monitoraggio delle serie temporali ad alta temperatura.

Questa osservazione potrebbe eventualmente portare all'identificazione dei sintomi di stress da calore in fase iniziale", prospetta Takei.  Il gruppo di ricerca ha poi sviluppato un programma di apprendimento automatico per elaborare i dati registrati e rilevare altri sintomi come aritmie cardiache, tosse e cadute. "Oltre a eseguire l'analisi su un computer", descrive Nakajima, "abbiamo anche progettato un'applicazione di edge computing per smartphone in grado di eseguire la stessa analisi.Abbiamo raggiunto un'accuratezza di previsione superiore all'80%". "Il progresso significativo di questo studio è l'integrazione di sensori flessibili multimodali, l'analisi dei dati di apprendimento automatico in tempo reale e il monitoraggio vitale in remoto tramite smartphone", conclude Takei. "Uno svantaggio del nostro sistema è che il 'training'" del sistema hi-tech "non poteva essere eseguito sullo smartphone e doveva essere fatto sul computer.

Tuttavia, questo può essere risolto semplificando l'elaborazione dei dati".Lo studio in definitiva permette un passo avanti sul percorso dei 'patch', cerotti intelligenti per la telemedicina o la telediagnosi. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scuola, oggi sciopero generale: stop di 24 ore di docenti e personale

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(Adnkronos) – Lavoratori della scuola in sciopero oggi, giovedì 31 ottobre, con lo stop generale di 24 ore di docenti e personale Ata.La mobilitazione, proclamata da Flc Cgil, sarà animata in tutta Italia da manifestazioni, presìdi e flash mob previsti in 40 città e riguarderà anche personale dell'università e degli enti di ricerca, accademie e conservatori e Istituti Aninsei. 
Alla base della protesta c'è la rivendicazione di "un contratto giusto e un lavoro stabile".

La legge di bilancio presentata in Parlamento nei giorni scorsi, infatti, "non prevede – si legge in una nota -risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali 2022-2024 e non risolve il problema del potere d’acquisto dei salari a fronte del 18% circa di inflazione.A questo si aggiunge l’annoso problema del precariato: un lavoratore su quattro fra ATA e docenti non ha un contratto stabile e questo arreca un danno non solo alle vite di lavoratrici e lavoratori, ma anche alla didattica e alle studentesse e agli studenti". “La Flc Cgil ha indetto lo sciopero anche per affermare un’idea di scuola democratica, in netta contrapposizione con le riforme regressive e autoritarie del ministro Valditara – dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Cgil –.

In queste due importanti date di mobilitazione ribadiremo la nostra opposizione alla filiera tecnologico-professionale che riduce l’offerta formativa consegnandola ai privati, e al liceo made in Italy che risponde a una visione aziendalistica dell’istruzione.Abbiamo più volte espresso preoccupazione per i nuovi strumenti di valutazione basati su criteri selettivi e punitivi e per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida dell’educazione civica ispirate all’individualismo e al culto della nazione e del profitto.

Per non parlare dell’istituzione di classi “differenziali” per alunni non italofoni.Il Governo e il Ministero dell’Istruzione e del Merito non hanno ascoltato le nostre ragioni.

Saremo in piazza il 31 ottobre e il 15 novembre con gli studenti e le studentesse per riaffermare il protagonismo di chi la scuola la vive e la attraversa quotidianamente”. 
ABRUZZO
 L’Aquila: presidio c/o Prefettura, Corso Federico II, dalle ore 10:30. Teramo: presidio davanti l’USP, Largo San Matteo, dalle ore 10:30. Chieti/Pescara: presidio davanti l’USP di Chieti/Pescara, Via Passolanciano, dalle ore 10:30. 
BASILICATA  Presidio regionale a Potenza presso l’Ufficio Scolastico Regionale, Via Don Minozzi, 39. 
CALABRIA
 Manifestazione presso l’Ufficio Scolastico Regionale, Lungomare Stefano Pugliese, 259, Catanzaro Lido, dalle ore 10:00 alle 12:30. 
CAMPANIA
 Presidio regionale a Napoli presso l’Ufficio Scolastico Regionale, Via Ponte della Maddalena, 55, dalle ore 10:00. 
EMILIA ROMAGNA
 Bologna: concentramento/manifestazione presso la Prefettura, Piazza Roosevelt, dalle ore 9:00. Ferrara: presidio presso la Prefettura, Corso Ercole | d’Este, dalle ore 11:00 alle 12:00. Forlì-Cesena: presidio presso la Prefettura di Forlì, Piazza Ordelaffi, dalle ore 9:30. Modena: presidio presso la Prefettura, Viale dei Martiri della Libertà, 34, dalle ore 10:00. Parma: Presidio presso la Prefettura, dalle ore 9:00. Piacenza: presidio presso la Prefettura, Via S.Giovanni, 17, dalle ore 10:00 alle 12:00. Ravenna: sit-in presso la Prefettura, Piazza del Popolo, dalle ore 10:30 alle 12:00. Reggio Emilia: Presidio/manifestazione ore 7:30, Polo scolastico di via Makallé, ore 9:00, Prefettura. Rimini: presidio presso la Prefettura, Via IV Novembre, 40, dalle ore 10:00 alle 12:00. 
FRIULI VENEZIA GIULIA
 Manifestazione regionale a Udine con Spi Cgil, Piazza Venerio, dalle ore 10:00. 
LAZIO
 Manifestazione regionale al MIM in viale Trastevere, Roma, dalle ore 10:00. 
LIGURIA
 Presidio regionale presso la Prefettura di Genova, Largo Eros Lanfranco, 1, dalle ore 10:30. 
LOMBARDIA
 Manifestazione regionale con presidio in Piazza Santo Stefano a Milano ore 9:30.

Contributo delle delegate e dei delegati FLC CGIL, intervento di Alessandro Pagano, Segretario generale CGIL Lombardia, conclusioni di Gianna Fracassi, Segretaria generale FLC CGIL. 
MARCHE
 Presidio regionale ad Ancona, Piazza Roma, dalle ore 9:30. 
MOLISE
 Presidio a Campobasso presso l’Ufficio Scolastico Regionale, Via Garibaldi, 25, dalle ore 9:30.Vista la concomitanza con la giornata della memoria in ricordo delle 28 vittime del terremoto nella scuola di San Giuliano di Puglia, una delegazione raggiungerà il luogo delle celebrazioni. 
PIEMONTE
 Manifestazione regionale a Torino con presidio presso l’Ufficio Scolastico Regionale, Corso Vittorio Emanuele 70, dalle ore 10:30. 
PUGLIA
 Manifestazione regionale a Bari con presidio all’Ufficio Scolastico Regionale, Via Sigismondo Castromediano, 123, dalle ore 10:00. 
SARDEGNA
 Nuoro, Piazza Vittorio Emanuele, dalle ore 10:00. Oristano, Piazza Roma, dalle ore 10:00. Santa Teresa Gallura, davanti all'istituto comprensivo, dalle ore 10:00. Villanovafranca, Piazza Risorgimento, dalle ore 10:00. 
SICILIA
 Presidio regionale a Palermo presso la Prefettura, Via Cavour, dalle ore 9:30 alle 13:30. 
TOSCANA
 Manifestazione regionale presso la Prefettura di Firenze, Via Cavour, con successivo spostamento presso Mandela Forum a manifestazione SPI Regionale. 
TRENTINO ALTO ADIGE
 Trento: campagna di assemblee per il rinnovo CCNI Provinciale con CGIL ed FP tra ottobre e dicembre.

Il 25 ottobre manifestazione per il clima, il 31 scuole chiuse. Bolzano: il 17 ottobre trattativa per contratto il Provinciale.Entro il 31 ottobre assemblea con i delegati, dal 28 ottobre scuole chiuse.

Settimana 4-8 novembre assemblee col personale per illustrare conseguenze su CCNI di Bolzano. 
UMBRIA
 Perugia: presidio in Piazza dell’Università, dalle ore 10:30 alle 12:30. Terni: presidio presso UST, Via Aurelio Saffi, 4, dalle ore 9:30 alle 12:00. 
VALLE D'AOSTA
 Assemblea provinciale presso CGIL Aosta per il personale in sciopero. 
VENETO
 Belluno, Piazza Duomo, dalle ore 11:00 alle 13:00. Padova, Piazza Antenore, davanti alla Prefettura, dalle ore 10:00. Rovigo, Piazza Garibaldi, 150 metri dal liceo Roccati, dalle ore 8:00 alle 12:00. Treviso, Piazza dei Signori/Piazzetta Aldo Moro, dalle ore 11:00. Venezia, Campo San Geremia, dalle ore 10:00. Verona, Piazzale Guardini, ingresso IT Marconi e IP Fermi, dalle ore 8.00 alle 12.00. Vicenza, Via Borgo Scroffa, 2 di fronte l’Ufficio Scolastico Territoriale, dalle ore 10:00 alle 13:00.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky in pressing su Usa e Nato: “Aiuti non arrivano”

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(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky alza la voce con gli Stati Uniti e con la Nato.In una fase cruciale della guerra con la Russia, mentre la Corea del Nord mette i propri soldati a disposizione di Vladimir Putin, l'Ucraina deve fare i conti con aiuti centellinati e divieti. Kiev, dice Zelensky, ha ricevuto solo il 10% degli aiuti militari statunitensi approvati dal Congresso all'inizio di quest'anno.

La Russia, che ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nel febbraio 2022, continua a compiere progressi sul fronte nel Donetsk mentre l'esercito di Kiev è surclassato in termini di armamenti.  "Prima del summit di Washington" a luglio, "i nostri partner hanno detto che non erano pronti ad accogliere l'Ucraina nella Nato ma avrebbero fornito 6 o 7 sistemi di difesa aerea per proteggere i nostri cieli.Non abbiamo ancora ricevuto questi sistemi e abbiamo avuto solo il 10% del pacchetto varato dal Congresso degli Stati Uniti nel 2014.

Non è questione di denaro ma di burocrazia e logistica", dice il presidente. "Riteniamo che la Russia riceva tra i 10 e 12 miliardi di dollari al mese" tra aiuti e operazioni che sfuggono alle sanzioni. "Se consideriamo il sostegno che l'Ucraina ha ricevuto durante la guerra da tutti i partner, vedrete che è inferiore a quello che ha ricevuto la Russia perché le sanzioni funzionano ma non al 100%", afferma.  C'è un motivo particolare, poi, che induce Zelensky a esprimere una dose di malcontento supplementare.Il New York Times ha diffuso la notizia secondo cui Kiev avrebbe chiesto invano agli Usa la fornitura di missili Tomahawk. "Era un'informazione riservata", dice.

La richiesta di missili Tomahawk con una gittata di 2.400 chilometri faceva parte del "pacchetto di deterrenza non nucleare" segreto incluso nel piano di vittoria dell'Ucraina. Le fonti hanno riferito al quotidiano che Washington non era convinta che l'Ucraina avesse bisogno di armi ed era riluttante a fornirle a causa del loro numero limitato. "Si trattava di informazioni riservate tra l'Ucraina e la Casa Bianca.Come interpretare questi messaggi?", si chiede. "Significa che tra i partner non c'è riservatezza". Secondo il presidente, l'Ucraina ha richiesto i missili per schierarli solo se la Russia si fosse rifiutata di porre fine alla guerra e di allentare la tensione. "Ho spiegato che questo è un metodo preventivo". "Mi è stato risposto che è un'escalation".

Kiev ha cercato di ottenere ulteriore assistenza dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden prima che lasci l'incarico a gennaio.Si teme che Washington possa ridurre il suo sostegno se il candidato repubblicano Donald Trump vincesse le elezioni il 5 novembre.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, pressing Usa: “Kim ritiri soldati”. E lui lancia un missile

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(Adnkronos) –
Kim Jong-un manda i soldati nordcoreani in Russia, per sostenere la guerra di Vladimir Putin in Ucraina, e intanto lancia un missile balistico nel Pacifico.Agli appelli finalizzati a scongiurare un'escalation, Pyongyang risponde con una nuova provocazione. Secondo l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, le forze militari hanno lanciato un missile balistico in direzione del Mar Giallo.

Il lancio rilevato dalle Forze armate della Corea del Sud è stato effettuato poche ore dopo la richiesta di Seul e Washington a Pyongyang perché ritiri le truppe che ha inviato in Russia per aiutare Mosca nella guerra in Ucraina.  
''Chiedo che ritirino le loro truppe dalla Russia'', ha dichiarato in una conferenza stampa il capo del Pentagono Lloyd Austin facendo eco all'appello del suo omologo sudcoreano Kim Yong-hyun.Il messaggio, però, è stato rispedito al mittente dalla Corea del Nord. La Defence Intelligence Agency sudcoreana nelle ultime ore aveva definito estremamente probabile il lancio e aveva indicato, dopo una serie di analisi, una deadline entro il 5 novembre, quando si terranno le elezioni per il presidente degli Stati Uniti. "I preparativi sembrano essere quasi completi per il lancio di un missile intercontinentale a lungo raggio, che includerà un vettore spaziale.

I preparativi per il lanciamissili sono completi ed è già stato dispiegato in una certa area", aveva spiegato l'agenzia al parlamento sudcoreano: le previsioni si sono rivelate corrette e non è stato necessario aspettare il 5 novembre. 
Kim, in sostanza, gioca su due tavoli costringendo in particolare gli Stati Uniti ad agire in due direzioni.Washington cerca di disinnescare l'effetto Corea del Nord nella guerra tra Russia e Ucraina.

Jake Sullivan, consigliere della Casa Bianca per la Sicurezza nazionale, ha ribadito che gli Stati Uniti hanno "parlato con la Cina della questione per chiarire che siamo preoccupati.Anche loro dovrebbero essere preoccupati per le azioni destabilizzanti dei loro vicini, Russia e Corea del Nord".

E' stato Austin, invece, a mandare messaggi rassicuranti a Seul davanti al rischio di un'escalation nella penisola: gli Stati Uniti, ha detto il numero 1 del Pentagono, sono pronti a difendere la Corea del Sud con tutte le armi, comprese quelle nucleari.  
L'Ucraina, intanto, si prepara ad affrontare un nuovo nemico nella guerra in corso da quasi 1000 giorni contro la Russia.Com'è noto, la Corea del Nord dovrebbe 'offrire' quasi 12mila uomini a Mosca.

Circa 3mila sono già stati dispiegati nella regione russa di Kursk, che le forze armate di Kiev hanno invaso sin dall'inizio di agosto. I soldati nordcoreani, riferisce il Financial Times, sono stati trasferiti dall'oriente russo con camion civili: spostamenti 'mascherati' per sfuggire agli occhi dei nemici.Ora, nel Kursk ci sono centinaia di uomini delle forze speciali nordcoreane e unità di truppe regolari, che si sono stabilite a circa 50 km dal confine ucraino in attesa di ricevere ordini. 
L'intelligence di Kiev evidenzia che i rinforzi asiatici sono formati in larga parte da elementi poco abituati ad un teatro di guerra: sono addestrati, ma non hanno mai lasciato il proprio paese prima d'ora e non hanno mai partecipato ad una guerra condotta con armi e strategie ultramoderne. "Non ci sono ancora informazioni precise sul fatto che le truppe nordcoreane dispiegate siano in prima linea", le news diffuse nelle stesse ore dall'intelligence della Corea del Sud.

La mobilitazione delle truppe verso i campi di battaglia sembra ad ogni modo essere imminente.Quando questo avverrà, i soldati nordcoreani "torneranno nei sacchi per cadaveri", è l'avvertimento lanciato dal vice ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu. "Se le truppe della Corea del Nord dovessero entrare in Ucraina a sostegno della Russia, tornerebbero sicuramente in sacchi per cadaveri – ha dichiarato Robert Wood al Consiglio di Sicurezza – Quindi consiglierei al presidente Kim di pensarci due volte prima di impegnarsi in un comportamento così sconsiderato e pericoloso".  
La Russia, intanto, fa spallucce e definisce "menzogne spudorate", attraverso le parole dell'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, le notizie relative ai soldati di Kim. "Queste dichiarazioni sulla presenza di soldati nordcoreani al nostro fronte non dovrebbero sorprendere nessuno, perché sono tutte menzogne spudorate", dice davanti al Consiglio di Sicurezza, accusando Washington e Londra di 'disinformazione'. "Queste dichiarazioni sui soldati nordcoreani al fronte sono palesi bugie e servono solo a distrarre l'attenzione dai problemi veramente importanti che minacciano la pace e la sicurezza internazionale", afferma il diplomatico, secondo cui, "anche se tutto ciò che i nostri colleghi occidentali dicono sulla cooperazione tra Russia e Corea del Nord fosse vero, perché gli Stati Uniti e i loro alleati cercano di imporre una logica fallimentare sostenendo di avere il diritto di aiutare il regime di Kiev, di mobilitare la difesa e l'intelligence della Nato, mentre gli alleati della Russia non hanno il diritto di fare lo stesso?".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, Iran prepara attacco prima di elezioni Usa

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(Adnkronos) –
L'Iran risponderà in modo "definitivo e doloroso" agli attacchi aerei di Israele del 25 ottobre e probabilmente agirà prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti in programma il 5 novembre, secondo lo scenario delineato da una fonte di alto rango alla Cnn. "La risposta della Repubblica islamica dell'Iran all'aggressione del regime sionista sarà definitiva e dolorosa", ha affermato la fonte.Sebbene la fonte non abbia fornito una data esatta per l'attacco, ha affermato che "probabilmente avverrà prima del giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti", che andranno al voto martedì per scegliere il presidente tra Donald Trump e Kamala Harris.  
Se ci fosse una rappresaglia dell'Iran per l'attacco subito da Israele, gli Stati Uniti sosterranno lo Stato ebraico, chiarisce la Casa Bianca. "L'Iran non dovrebbe rispondere alla rappresaglia israeliana", dice la portavoce Karen Jean-Pierre. "Se l'Iran sceglierà di rispondere, gli Stati Uniti affiancheranno Israele e sosterranno la sua difesa", aggiunge la portavoce. Dal Dipartimento di Stato, il portavoce Matthew Miller segue la stessa linea: Teheran, dice, "non dovrebbe rispondere".

L'Iran, aggiunge, non ha fornito indicazioni agli Stati Uniti sulle azioni che intende intraprendere prima del 5 novembre. "Non parlerò delle comunicazioni, reali o immaginate, tra i due governi.Come abbiamo chiarito pubblicamente, posso dire che l'Iran conosce chiaramente questo messaggio: non dovrebbero alimentare l'escalation nel conflitto". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atalanta-Monza 2-0, gol di Samardzic e Zappacosta

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(Adnkronos) – L'Atalanta batte 2-0 il Monza in un match della decima giornata di Serie A, disputato al Gewiss Stadium di Bergamo.A decidere l'incontro le reti di Samardzic al 70' e Zappacosta all'88'.

In classifica orobici terzi con 19 punti, 6 in meno del Napoli capolista e due in meno dell'Inter, mentre i brianzoli restano fermi a quota 8 in 17/a posizione con Venezia e Lecce.   Poche emozioni nella prima frazione di gioco, qualche tiro ma nessuna vera palla gol.Ci hanno provato da fuori Retegui, Lookman per i padroni di casa e Vignato per gli ospiti ma senza mai davvero impensierire i due portieri.

Più vivace la ripresa, al 14' gol annullato ai brianzoli.Vignato parte dalla sinistra del campo, sterza verso il centro e poi crossa in mezzo all'area dove c'è Djuric: l'attaccante biancorosso sfiora di testa con la palla entra in rete sul secondo palo beffando Carnesecchi.

Tutto inutile però perché l'arbitro segnala un fallo al centro dello stesso Djuric che ha disturbato l'azione del gol. Con il passare dei minuti aumenta la pressione della squadra di casa che trova il gol al 25'.Discesa di Zaniolo sulla sinistra, poi cross basso dal fondo che Retegui lavora al centro, spalle alla porta.

Proprio di Retegui l'assist per Samardzic a rimorchio: controllo e tiro piazzato da posizione centrale.Al 40' Monza vicinissimo al par.i Punizione dal limite di Kyriakopoulos molto defilata sulla destra: il suo mancino supera la barriera e scheggia il palo!

Complice anche una deviazione di Carnesecchi.Al 43' arriva il gol del raddoppio.

Zappacosta sterza verso il centro dalla sinistra e calcia col destro, palla angolatissima che sbatte sul palo e finisce in rete.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve-Parma 2-2, Motta frena ancora

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(Adnkronos) – Frena ancora la Juventus che non va oltre ad un pareggio per 2-2 in casa contro il Parma.All'Allianz Stadium i bianconeri devono addirittura rincorrere i ducali, due volte in vantaggio con Delprato al 3' e Sohm al 39' e raggiunti prima da McKennie al 31' e poi da Weah al 50'.

In classifica la squadra di Motta è quarta con 18 punti, 7 in meno del Napoli capolista e 3 in meno dell'Inter.Gli emiliani salgono a quota 9 in tredicesima posizione insieme a Verona, Como e Cagliari.   La prima chance del match arriva al 2' ed è per il Parma con Bonny che calcia in diagonale, Di Gregorio ci mette il piede e devia in angolo.

Al 3' gli emiliani passano in vantaggio con una bellissima azione corale.Cross di Bernabé, sponda di Balogh di testa per Delprato che sempre di testa batte Di Gregorio.

Al 13' padroni di casa a un passo dal pareggio: cross di Cabal, colpo di testa di McKennie e gran parata di Suzuki poi Vlahovic manda alto da due passi.  Al 20' Parma vicino al raddoppio, Bonny non arriva di un soffio su un assist da destra, era tutto solo davanti a Di Gregorio.Al 27' ancora ducali pericolosi con Bernabé che riceve da Bonny e calcia dal limite, palla alta non di molto.

Al 31' pareggio bianconero.Cross perfetto dalla destra di Weah per McKennie che sceglie il tempo giusto, colpisce di testa e batte Suzuki.

Al 34' gli ospiti vicini al nuovo vantaggio: cross dalla trequarti Gatti va a vuoto e Balogh sfiora appena a due passi da Di Gregorio.Al 39' nuovo vantaggio del Parma.

Transizione micidiale orchestrata da Bonny e Man che poi serve un pallone arretrato per Sohm che calcia di prima intenzione e batte il portiere bianconero.  Si riparte nella ripresa con un cambio nelle fila del Parma con Hernani al posto di Keita.Al 5' nuovo pareggio dei padroni di casa con un'azione condotta dai tre figli d'arte.

Percussione centrale di Thuram che allarga per Conceiçao, cross pennellato a centro area per Weah che batte Suzuki per il 2-2.All'11' ancora una bella giocata di Conceiçao che trova lo spazio per l'ennesimo cross, colpo di testa di Vlahovic alto di un soffio.

Al 14' doppio cambio per Motta con Yildiz e Savona in campo per Weah e Cabal.  Al 19' ennesima iniziativa di Conceiçao che prova la conclusione a giro leggermente alta.Al 23' ci prova ancora la Juve con Vlahovic e McKennie bravo Suzuki nella deviazione in angolo.

Al 24' doppio cambio anche per Pecchia: escono Mihaila e Bonny, entrano Almqvist e Charpentier.Al 26' scocca l'ora di Koopmeiners che entra per McKennie, mentre tra le fila del Parma si fa male Hernani, al suo posto Camara.  Al 38' Parma vicinissimo al nuovo vantaggio, Charpentier viene servito in profondità e a tu per tu con Di Gregorio si fa parare la conclusione.

Subito dopo entra Fagioli al posto di Thuram per i padroni di casa, mentre Cancellieri sostituisce Man tra gli ospiti.Al 4' di recupero grande chance per la Juventus con un tiro di Yildiz respinto sulla linea da Delprato.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Umbria, Schlein e Pd alle prese con stress test dopo Liguria

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(Adnkronos) – L'occasione è il voto, ancora una volta andato a vuoto, sul giudice della Consulta che riempie il Transatlantico di deputati e senatori.E dalle parti del Pd, dopo la sconfitta nelle elezioni regionali in Liguria, gli argomenti di conversazione non mancano nei conciliaboli tra divanetti e buvette.

Lì, al bancone, parlano a lungo Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. "Schlein si deve preoccupare?Siamo due persone di cui non si deve preoccupare mai nessuno", scherzano sollecitati dai cronisti.

Nelle chiacchiere di Transatlantico il riconoscimento alla segretaria per gli ottimi risultati in termini di percentuali è oggettivo.Anche da parte di chi al congresso non riteneva fosse la personalità adatta a guidare il Pd. "E' riuscita a prosciugare i 5 Stelle", osserva uno. "E pure troppo…", fa eco un altro.  Quello che si chiede semmai – in modo trasversale e a maggior ragione ora che i rapporti di forza nel centrosinistra sono evidenti – è di non cedere più a veti e controveti. "Ormai le cose sono andate così, concentriamoci sulle prossime sfide regionali dove spingiamo tutti nella stessa direzione", ha detto oggi Schlein in un intervista a chi le chiedeva se il veto che c'è stato in Liguria di Conte su Renzi sia destinato a ripetersi.

La segretaria misura le parole in vista del voto tra meno di tre settimane in Umbria e Emilia Romagna.L'appello di Marco Travaglio perchè i 5 Stelle mollino ogni alleanza organica con i dem non è passato inosservato.

L'appuntamento elettorale non consente di aprire polemiche in questo momento.Almeno da parte del Pd.

Quelle tra Iv e M5S restano quotidiane e costanti.  In Umbria "la partita è aperta", dicono i dem.Il centrodestra ha allargato la coalizione a Stefano Bandecchi che porta in dote 9mila preferenze alle europee che vanno ad affiancarsi alle 187mila raccolte dal centrodestra contro le 183mila del campo progressista.

Percentuali che non sono sovrapponibili alle dinamiche di un voto regionale, ma che danno l'idea di una sfida serrata.Come confermano gli ultimi sondaggi che danno testa a testa la presidente leghista uscente Donatella Tesei con la sfidante Stefania Proietti, sindaca di Assisi e sostenuta dalla coalizione formato extra large, compresa Iv. "Come va in Umbria? 1-X-2", risponde un parlamentare Pd che segue da vicino la sfida.

Insomma, impossibile sbilanciarsi.Il centrodestra fa la sua parte non solo con l'allargamento della coalizione a Bandecchi ma "c'è un via vai di ministri a elargire promesse", si riferisce.

Quanto alla candidata del centrosinistra dopo un avvio un po' a rilento, sembra aver ingranato la marcia giusta.Ci sono stati tre faccia a faccia di recente davanti ad associazioni di categoria e Proietti è riuscita a mettere in difficoltà più di una volta la presidente Tesei.

Uno stress test delicato, a cui si affianca anche la sfida in Emilia sebbene meno complicata, che Schlein indica come la priorità delle prossime settimane.  
E se arrivasse una nuova sconfitta?La segretaria rischia di finire nel tritacarne? "Ma no", è la risposta di un big non proprio vicino alla segretaria. "Il Pd va bene e andrà bene come percentuali anche in Umbria".

Il tema che agita la componente riformista dem è un altro: la competitività della coalizione che si sta cercando di costruire.Solo Alleanza Verdi e Sinistra si mostra un alleato 'in salute'.  
"Nessuno si aspettava un crollo così pesante dei 5 Stelle in Liguria", dicono i dem.

La stessa Schlein lo sottolinea: "Servono alleati solidi" e in Liguria "sebbene la coalizione fosse affiatata, alcune forze politiche non hanno avuto risultati in linea con quelli delle elezioni europee".Ma soprattutto manca uno sbocco centrista alla coalizione.

Un vuoto che per i riformisti dem, è imprescindibile colmare per battere la destra al prossimo giro.E che non può essere colmato da Iv o Azione. "Il Pd da solo riesce a intercettare solo in parte un elettorato moderato di centrosinistra", si spiega.

E quindi la necessità di un nuovo soggetto.Un'operazione che andrebbe costruita dal basso per essere credibile, altrimenti con le alchimie dall'alto si finirebbe con "un altro partitino del 2 per cento".

I prossimi mesi diranno se qualcosa si concretizzerà.Intanto la prossima tappa sono le regionali di novembre.

La segretaria a breve sarà, di nuovo, in giro per la campagna elettorale.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto oggi Usa, scossa magnitudo 6 al largo dell’Oregon

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(Adnkronos) – Un terremoto di magnitudo 6 della scala Richter è stato registrato oggi 30 ottobre al largo delle coste dell'Oregon, che si affaccia sull'Oceano Pacifico.Lo ha reso noto l'Usgs, secondo cui l'epicentro è stato localizzato circa 280 chilometri dalla città di Bandon. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maternità surrogata, 2 italiani fermati con bimba in aeroporto Buenos Aires

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(Adnkronos) –
Due uomini italiani sono stati fermati all'aeroporto di Buenos Aires mentre cercavano di salire a bordo di un aereo diretto a Parigi, per poi raggiungere l'Italia, con una bimba nata da una madre surrogata.E' quanto riferisce il quotidiano argentino 'La Nacion' precisando che il fermo è avvenuto venerdì scorso sulla base di un ordine federale che ha imposto ai quattro – anche alla madre surrogata – di non lasciare l'Argentina.

La piccola è nata in una clinica di Buenos Aires il 10 ottobre scorso e la madre surrogata sarebbe una donna di Rosario.E ancora, secondo quanto riferisce il quotidiano, uno dei due uomini, che hanno concordato la nascita della piccola con la 28enne senza lavoro e che versa in una situazione economica molto difficile, sarebbe un oncologo di Padova.  Secondo un funzionario che conosce la vicenda "si tratta di un caso molto delicato.

In Argentina – ha aggiunto – questa materia non è regolamentata e quindi non è chiaro di quale reato si tratti o chi sia il responsabile".Il fermo e' avvenuto sulla base di un ordine federale che ha imposto ai quattro, con loro vi era anche la madre, di non lasciare l'Argentina.

Nel mirino degli inquirenti tuttavia, sempre secondo il quotidiano, non sarebbero i due cittadini italiani, per i quali è stato comunque decretato il divieto di lasciare il Paese, né la madre della bambina.I tre sarebbero considerati piuttosto vittime di un'organizzazione che sfrutta donne in situazione di estrema vulnerabilità e di persone che desiderano avere un figlio.  Dal 16 ottobre l'Italia considera la maternità surrogata come un 'delitto universale' e la coppia fermata in Argentina rischierebbe quindi l'apertura di un procedimento penale anche in Italia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Serie A, Empoli-Inter 0-3: doppietta di Frattesi e gol di Lautaro

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(Adnkronos) –
Vittoria esterna per l'Inter che, nella decima giornata di Serie A, batte l'Empoli 3-0.A decidere la partita la doppietta di Frattesi, a segno al 50' e al 67' minuto, e il gol al 79' di Lautaro Martinez.

Partita indirizzata fin dal primo tempo, con l'Inter che vede annullarsi un gol di Darmian per fallo di mano e l'Empoli che al 30' rimane in dieci uomini a causa dell'espulsione di Goglichidze.Con questa vittoria Inzaghi consolida il secondo posto e sale a quota 21 punti, rimanendo a -4 dal Napoli capolista.

Fermo a 11 punti l'Empoli. L'Inter prende subito in mano il controllo del gioco, ma la prima occasione è dell'Empoli, con Solbakken che calcia addosso a Sommer da buona posizione.La risposta nerazzurra arriva con il colpo di testa di Bastoni, deviato da Ismajli, su cui Vasquez è strepitoso. È il preludio al gol dell'Inter: al 19' Darmian vince un contrasto in area e supera il portiere avversario in uscita, ma l'arbitro annulla per fallo di mano.

Al 30' arriva un altro episodio chiave del match: un brutto fallo a centrocampo di Goglichidze su Thuram costa il rosso al difensore dell'Empoli, che rimane quindi in dieci uomini.Sulla punizione seguente Dimarco calcia potente ma Vasquez respinge con i pugni.

Sul finale di tempo Lautaro sfiora il gol di testa, ma senza fortuna.Dopo i primi 45 minuti il risultato è fermo sullo 0-0. A inizio ripresa Inter ancora a segno: al 50' Frattesi raccoglie un pallone vacante in area e di sinistro batte Vasquez all'incrocio dei pali.

L'Empoli prova ad alzare il baricentro e a reagire, ma i nerazzurri controllano il ritmo e rischiano poco e nulla.Lautaro Martinez sfiora il raddoppio di testa ma trova un'altra bella parata di Vasquez, mentre sulla ribattuta Bisseck mette alto.

Il gol del 2-0 è solo rimandato: al 67' Lautaro fa la sponda per Frattesi, che incrocia il destro e firma la sua doppietta.Il tris arriva al 79' e lo firma proprio Lautaro Martinez, con un bel diagonale che non lascia scampo a Vasquez.

Termina quindi 3-0 per l'Inter. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Stellantis, Meloni: “Da Elkann mancanza di rispetto per Parlamento”

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(Adnkronos) –
"Temo che a John Elkann sfuggano dei fondamentali della Repubblica italiana".La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si esprime così dopo la decisione di John Elkann.

Il presidente di Stellantis non parteciperà all’audizione in Parlamento pur confermando "la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso", come ha annunciato lo stesso Elkann con una lettera inviata al presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Alberto Luigi Gusmeroli.Il 'no di Elkann è stato criticato da partiti di maggioranza e di opposizione. "Sono due cose completamente diverse, un tavolo a Palazzo Chigi, un confronto con il Governo e la richiesta di audizione, diciamo così, da parte del Parlamento e quindi una non esclude affatto l'altra.

Tra l'altro noi siamo una Repubblica parlamentare, questo lo dico da parlamentare, io sono stata una parlamentare per diversi anni, sono parlamentare e quindi, diciamo, questa mancanza di rispetto verso il Parlamento io me la sarei evitata", dice Meloni, ospite di Porta a Porta. Con Stellantis "c'è un dialogo che continueremo a fare come lo facciamo con tutti, senza sudditanze e senza condizionamenti, ciò non toglie che sarebbe stato più che sensato andare in Parlamento ad ascoltare che cosa il Parlamento della Repubblica Italiana, nazione che a quella che oggi è Stellantis ha dato moltissimo, avesse da dire all'azienda".   "In questi anni non c’è stato nessun disimpegno in Italia, c’è stato solo un grande sforzo per orientare la nostra attività verso il futuro con prodotti competitivi e innovativi", dice Elkann , che nel pomeriggio ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Nel corso del colloquio con la terza carica dello Stato, Elkann ha ribadito il rispetto del Parlamento spiegando che "la risposta al presidente della commissione attività produttive Gusmeroli nasce dall’osservanza della decisione della Camera di impegnare il Governo, attraverso le mozioni approvate dall’Aula, a identificare politiche industriali in linea con l’evoluzione del settore automotive". Durante la telefonata, Elkann ha ribadito "l'apertura al dialogo con tutte le istituzioni, come da sempre il gruppo fa in tutti i paesi in cui è presente, Italia in primis", osservando che Stellantis rispetta e si adatta alle ambizioni di politica industriale scelte dai paesi dove opera, e si impegna nel rispetto delle regole poste dal legislatore a raggiungere i suoi obiettivi aziendali, sulla base dei fondamentali di mercato, dove la domanda guida l’offerta. Una situazione, ha aggiunto Elkann, che "Carlos Tavares ha già rappresentato in modo chiaro in audizione lo scorso 11 ottobre" e di cui "stamattina hanno dimostrato di aver preso piena consapevolezza anche i sindacati come emerso dalle dichiarazioni di oggi".Stellantis è perciò "concentrata e determinata nell’affrontare la sfida epocale dell’evoluzione del settore automotive.

La transizione si costruisce e si realizza, non si rimanda". Elkann ha ribadito con forza che Stellantis "è un'azienda che opera nel mondo con forti radici in Usa, Italia e Francia, dove Fiat è il primo marchio tra gli altri 15.Stellantis e nata proprio per avere spalle più larghe in un contesto dove la pressione competitiva è aumentata esponenzialmente e dove sono necessari investimenti ingenti". Prova ne sia, ha tenuto a evidenziare Elkann al presidente Fontana, che "in questi decenni gli stipendi, gli oneri fiscali e previdenziali versati, la bilancia commerciale, gli investimenti fatti e le competenze cha abbiamo formato, hanno superato di gran lunga i contributi ricevuti in Italia.

E lo rivendichiamo con orgoglio, essendo la più importante realtà industriale che opera in Italia.Stellantis da quando è nata (2021, ndr) ha investito in Italia 2 miliardi di euro all'anno".   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Usa, Trump denuncia brogli in Pennsylvania: “Li abbiamo scoperti”

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(Adnkronos) –
Si avvicinano le elezioni del 5 novembre e Donald Trump denuncia brogli nel voto per la Casa Bianca.Secondo il candidato repubblicano, che sfida la vicepresidente Kamala Harris, la Pennsylvania "sta imbrogliando ad un livello visto raramente e l'abbiamo scoperti".

L'ex presidente, che di fatto non ha mai ammesso la sconfitta nelle elezioni del 2020, con un post su Truth Social, senza mostrare prove, denuncia brogli che starebbero avvenendo nella contea di Buck.Secondo la campagna repubblicana i funzionari elettorali locali starebbero "respingendo elettori" che chiedevano la scheda per votare per posta.   Intanto, i sondaggi negli stati chiave confermano il testa a testa all'ultimo voto.

Secondo un rilevamento della Cnn, la democratica viene data in vantaggio in Michigan e Wisconsin, nel primo di cinque punti – il 48% contro il 43% – e di sei punti nel secondo, 51% a 45%. Ma i due candidati sono dati alla pari, entrambi al 48%, proprio in Pennsylvania, lo Stato chiave con il maggior numero di delegati che tutte le analisi indicano come essenziale per il cammino verso la Casa Bianca.I tre stati un tempo facevano parte della cosiddetta "Blue Wall", cioè il muro di stati che hanno votato democratico dal 1992 al 2012.

Fino al 2016 quando Trump, a sorpresa, conquistò tutti e tre gli Stati, che così sono passati nel gruppo degli stati chiave.Joe Biden ha poi vinto nel 2020 in tutti e tre gli Stati.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dossieraggi, Meloni: “Mettere fine a questo schifo”

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(Adnkronos) – "Penso si debba mettere fine a questo schifo".Così la premier Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1, riferendosi ai casi di dossieraggio che hanno coinvolto imprenditori e politici. "Esiste un mercato delle informazioni, come si rubavano i gioielli, oggi accade con le informazioni.

Prima in banca, poi a Milano, poi a Roma….Avevamo già varato un tavolo, ma la cosa più importante è l'infedeltà dei funzionari, non sono degli estranei, ma funzionari italiani che usano il loro potere per fare altro con quelle banche dati, il problema non è l'hackeraggio", ha evidenziato la presidente del Consiglio. Sulla questione migratoria, Meloni ha scandito: "Se continuiamo così sarò io a dire che l'Italia non è un Paese sicuro, quando lo si dice per il Bangladesh parliamo di 180 milioni di abitanti a cui diciamo così 'venite tranquillamente in Italia'.

Per alcuni l'obiettivo è impedire di fermare l'immigrazione irregolare". "Io – ha aggiunto – farò tutto quello che gli italiani mi hanno chiesto di fare".Poi, sul Memorandum con l'Albania, ha messo in chiaro: "Io farò di tutto per farlo funzionare".

Meloni ha ricordato che per quel protocollo le sono arrivate "le prime minacce di morte". Quanto al Tribunale di Bologna che "chiede alla Corte di giustizia europea l'autorizzazione a disapplicare l'ennesima legge italiana, da molti è stata vista come un'argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale.L'argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole". Poi, parlando della legge di bilancio 2025 e dello sciopero di Cgil e Uil, la premier ha sottolineato: "Sciopero generale?

C'è un pregiudizio, Cgil e Uil lo convocano prima di incontrare il governo sulla manovra".  Tema riforme. "Noi siamo pronti per tutti i referendum.Sul premierato non cambio idea, perché sono convinta che sia la madre di tutte le riforme", ha ribadito la premier sollecitata sulla questione, con Bruno Vespa che le ricordava come oggi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha detto di essere pronto anche al referendum sulla riforma della giustizia. "Noi siamo sempre pronti per il voto dei cittadini", ha detto Meloni. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tredicenne morta a Piacenza, spinta giù da ex? “Ci sarebbe più di un testimone”

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(Adnkronos) – Secondo quanto appreso da Adnkronos ci sarebbero diversi testimoni che avrebbero visto l'ex fidanzato di Aurora spingerla dal balcone del palazzo di Piacenza da cui è precipitata lo scorso 25 ottobre, perdendo la vita.Fonti riferiscono che le persone che hanno portato testimonianza dell'accaduto avrebbero assistito alla scena da angolazioni diverse, consentendo al Nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza di raccogliere dettagli sempre più precisi in merito all'effettiva dinamica.

La situazione è in divenire, con le forze dell'ordine che stanno analizzando le informazioni ricevute in queste ore, mentre l'avvocata della famiglia di Aurora, Lorenza Dordoni, afferma di aver appreso la notizia dalla stampa. "Abbiamo ottenuto il via libera dal Tribunale per i minorenni di Bologna per riportare il cadavere di Aurora nella disponibilità della famiglia, che così potrà organizzare i funerali.Poi la salma verrà cremata" ha detto Lorenza Dordoni, avvocata della madre della ragazza. "Con questo provvedimento – prosegue Dordoni – tentiamo di dare un piccolo sollievo alla famiglia di Aurora, che in questo momento è letteralmente distrutta.

Proprio la scorsa notte ho ricevuto un lungo messaggio da parte della madre, che ha smesso di dormire da venerdì scorso.Teme di crollare, di non reggere più il dolore.

In questi giorni ho sempre visto una donna forte, ma ora sono preoccupata per la sua salute". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salumi richiamati per rischio listeria e salmonella

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(Adnkronos) – "Sospetto rischio microbiologico Listeria monocytogenes".Questo il motivo del richiamo di un lotto di salame a marchio Borgo Dora, il 348304, prodotto dal Salumificio Borgo Dora in uno stabilimento di Torino.

Le denominazioni di vendita sono 'Salame Mignon' (scadenza 8 aprile 2025, 90 grammi a pezzo e 720 g a fila) e 'Salame Il Torinetto' (scadenza 7 aprile 2025, 200 g a pezzo e 800 g a fila).L'invito ai consumatori è di restituire il prodotto al punto vendita.

Gli avvisi sono pubblicati sul sito del ministero della Salute. "Ritiro precauzionale per possibile presenza di salmonella" è il motivo di un altro avviso relativo al lotto P242420 di 'Friulani salame/soppressa' e 'Friulani salame/soppressa con aglio' (4.500, 600 o 300 g, date di scadenza 18 marzo 2025, 7 gennaio 2025 e 16 gennaio 2025) a marchio Salumi Luigi Vida, prodotti da Maggie in uno stabilimento di Torreano (Udine).Anche in questo caso si raccomanda di restituire il prodotto al punto vendita.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)