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Allievi regionali, Luigi Vitale-Juve Stabia 1-2: il tabellino del match

Allievi regionali, Luigi Vitale-Juve Stabia 1-2: il tabellino del match

Vince la Juve Stabia, vincono i ragazzi allenati da mister Macone. Gli allievi regionali portano a casa il risultato contro la Luigi Vitale, in trasferta, a Casoria: 2-1 grazie ai gol stabiesi di Arno e Daniele.

Così in campo:

LUIGI VITALE – Torino, Perella, Di Santillo, Curcio, Caiazzo, Viscovo, Pappacena, Sarracino, Pome, Giacco, Pirozzi. A disp. Saltamacchia, Sollo, Penza, Venza, Dattilo, Coppola, Russiello

JUVE STABIA – Todisco, Arno, Vilardi, Marrone, Daniele, Loffredo, Capasso, Ruocco, Pistola, Scalera, Fontanella. A disp. La Rocca, Esposito, Cantore, Guadagno, Spavone, Di Maio, De Cicco. All. Macone

a cura di Ciro Novellino

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Mainolfi a Vivicentro: “Nel calcio non contano le “vox populi”, ma i risultati: i nostri ragazzi devono avere obiettivi!”

Le sue parole

Di quanto accaduto in questi giorni, riguardo alla polemica scaturita per la possibilità di vedere un girone del Torneo di Viareggio a Castellammare di Stabia, allo stadio Menti, ne ha parlato, ai microfoni di Vivicentro.it, anche il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi: “Ho voluto in queste ore il confronto con il presidente De Lucia ed il direttore Turi, poiché in questo momento bisogna solo pensare ai nostri obiettivi da raggiungere, arrivare piu’ in alto possibile con le squadre nazionali, cercare di preparare le rose future nell’attivita’ di base. Il mio “parlare” e’ stato condiviso dal dott. De Lucia, al quale va il ringraziamento di tutti coloro che sono da me rappresentati: tecnici, staff, atleti, famiglie, per l’enorme sacrificio economico sostenuto. Non sono cittadino di Castellammare, non so i riferimenti extra/calcistici di questa discussione, ne tanto meno voglio saperlo, quello che so e che Abbiamo portato circa 150 atleti da tutte le province ad indossare la maglia di questa citta’, ed ognuno di loro quotidianamente si allena onorandola. E mi sento in obbligo di garantire ai ragazzi ed alle loro famiglie che fanno enormi sacrifici, (tanti si onorano di 150-200km al giorno) di tutelarli fino all’ultimo minuto in cui saranno con noi. Ho avuto dal direttore Turi l’incarico di coordinare tecnicamente l’attività’ di base e il settore, quindi dico ai tecnici, ai ragazzi, agli osservatori, ai dirigenti, allo staff sanitario, di stare tranquilli e lavorare come fatto fino ad oggi, sono certo che il settore giovanile Juve Stabia e’ presieduto e diretto da uomini, che manterranno gli impegni presi con ognuno di noi. Il calcio e’ bello proprio perché variegato, ognuno e’ libero di fare ciò che vuole con i propri giocattoli, ma quando si parla di giovani, le parole possono pesare tanto. Ogni ragazzo, che vive il sogno di poter un domani calcare un prato verde importante, non può essere apostrofato con un “aggettivo” che rappresenta “il fare una cosa senza averne le possibilità o le capacità”. Questo lascia un po’ perplessi, soprattutto nei confronti di quei ragazzi provenienti da province diverse, che hanno sposato il progetto Juve Stabia e hanno rinnegato il tifo per la squadra della loro citta’ in favore dei colori giallo-blu. “Velleitario” per i nostri giovani  non è il confronto con societa’ di categoria superiore. Far pensare questo significa che il mio lavoro di coordinamento e di scelta di tecnici, atleti e staff e’ stato negativo, quindi da oggi devo guardarmi intorno, insieme a me dovranno farlo i tecnici, gli atleti e tutti i tesserati del settore giovanile; ripeto Noi rispetteremo l’impegno indicato dal Dott. De Lucia, ma come detto prima nel calcio i cambiamenti sono improvvisi, soprattutto nei momenti di calcio/mercato aperto.

Le vicissitudine legate all’ambiente calcistico, devono solo servire a crescere caratterialmente e far capire ai ragazzi, che il mondo del calcio, non e’ solo quello delle tv, ma e’ anche quello dei cambiamenti in un momento, dei trasferimenti in altre societa’ in un’ora, degli imprevisti e infortuni improvvisi. Ripeto, non voglio entrare in una discussione che non c’entra con il calcio giocato, ognuno ha la sua mentalita’ di vedute ed ognuno sceglie per se’, dico solo che il Venezia primo in Lega-Pro, a giorni siglera’ un accordo con l’Anderlecth per il settore giovanile, con uno scambio di tecnici, giovani e idee, cosa fortemente voluta dal presidente Tacopina, dal DG Perinetti e da mister Inzaghi, per loro i giovani sono il futuro e non la destabilizzazione. In estate, sono stato l’ultimo a dire ok al progetto Juve Stabia Giovani, il dott. De Lucia, aveva praticamente quasi chiuso altre soluzioni, ma il direttore Alberico Turi per amore della sua citta’ e della sua squadra del cuore, ha voluto riprovare, portandolo ad investire a Castellammare di Stabia. E’ oggi la persona piu’ ferita al mondo, ora tocca a noi risollevarlo e dimostrare (se ancora ce ne fosse bisogno, dopo i successi da Agosto ad oggi) il nostro valore.

Nel calcio non contano le “vox populi”, ma i risultati: siamo una delle poche squadre di Lega/Pro ad avere licenza per avere in prova calciatori da fuori regione ed Under 12, siamo una delle poche ad avere ragazzi scelti secondo meritocrazia e che non pagano un euro, siamo con le tre squadre Nazionali nei primi posti, non abbiamo Scuola Calcio a pagamento, annoveriamo tra i ragazzi atleti provenienti da tutte le province campane, abbiamo 4 societa’ affiliate, 5 cittadine campane che ci ospitano negli allenamenti, abbiamo gia’ pronte le rose per gli under 15, under 16, under 17 e Berretti (o Primavera) per la prossima stagione, noi in tutti i momenti portiamo in alto il nome Juve Stabia. Di piu’ non possiamo fare.

Spero in un prossimo fine settimana positivo, tutti dovranno dare il massimo. Da oggi al 30 giugno, bocca chiusa e testa agli allenamenti e partite, concentrati e pronti ad eventuali convocazioni in nazionali (a breve novita’ in merito) e fino al 31 gennaio a movimenti di mercato”.

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia, Montalto con la testa a Trapani?

Spesso in ambito sportivo si parla dei rischi che si nascondono dietro all’utilizzo non attento dei social da parte di atleti e calciatori.
L’ultimo episodio in tal senso sarebbe avvenuto in casa Juve Stabia con protagonista la punta Adriano Montalto.
L’attaccante ex Trapani sarebbe stato protagonista di una conversazione virtuale con alcuni tifosi amaranto nel corso della quale avrebbe confidato senza mezze misure la sua voglia di tornare in Sicilia ed anzi di essere concentrato già da ora sulla salvezza della squadra amaranto.
Ricordiamo che la sua situazione non permette a Montalto facili trasferimenti di mercato. L’attaccante ha infatti giocato in questa stagione sia con il Trapani, in Coppa Italia, che con le Vespe. Alla luce delle presenze ufficiali maturate con le due squadre, soluzione obbligata per Montalto sarebbe un ritorno al Trapani, a questo pare soluzione molto gradita al calciatore. Possibilità secondarie e probabilmente remote sarebbero poi la rescissione con la Juve Stabia, la discesa in Serie D o l’inserimento nei fuori lista, ovvero nella lista dei calciatori in rosa ma non facenti parte dei 16 over di cui la squadra intende avvalersi.
Considerazioni di mercato a parte, il commento di Montalto non rappresenta nessuno scandalo, per carità, ma ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso da un calciatore tesserato a tutti gli effetti da una diversa società a cui, non solo per colpa sua ovviamente, è riuscito a dare poco senza ripagare la fiducia concessagli in estate.

Partono dal 2016 le traversie sui diesel della Fiat Chrysler

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(di Virginia Murru)

L’EPA (Environmental Protection Agency), dopo avere scagliato i suoi fulmini sulla Volkswagen, punta ora le sue frecce sulla Fiat Chrysler Automobiles (FCA) US, con le medesime accuse: la Casa automobilistica italiana avrebbe dotato i modelli Jeep Grand Cherokee e i Dodge Ram, con motore 3 litri diesel, di un software ‘truccato’, con l’obiettivo di alterare i test e farla franca con i parametri fissati dalle norme in vigore. Il software permette di modificare i livelli di emissioni quando l’auto viene testata, e questi sono gli estremi contenuti nell’avviso di violazione emanato dall’Epa.

Contravvenire alle norme sul ‘Clean Air Act’, è un reato contro l’ambiente, e come tale va sanzionato, secondo l’Authority.
Sarebbero 104 mila i veicoli in circolazione negli States, ad essere stati dotati di questo dispositivo illegale. L’ammenda è stata già comminata, si tratta di 44.539 dollari per auto, per un totale di 4,63 mld.
La Casa automobilistica, tramite il suo portavoce, l’Ad Sergio Marchionne, rigetta le accuse e cerca di spegnere le fiamme di questo scandalo, che ha già lasciato il suo segno nell’anno appena iniziato. Marchionne dichiara che la Fca non ha commesso nulla contro le norme in vigore sull’ambiente, e per addolcire lo spirito degli americani, sostiene d’essere pronto a collaborare.

“Non abbiamo mai avuto tra i nostri fini quello di creare le condizioni per falsare i test, non abbiamo una sola persona in grado di compiere azioni così scellerate, non apparteniamo a quel genere di criminali” – si difende l’Ad di Fca, in una conferenza stampa, dopo la diffusione del comunicato EPA. Ma sarà dura obbligare gli americani a ‘seppellire’ l’ascia di guerra. Alla Casa automobilistica italiana ora l’onere di difendersi nelle sedi opportune.

L’Authority americana che si occupa di protezione dell’ambiente, ha comunque lanciato le accuse contro i veicoli testati, sostenendo che le suddette automobili contravvengono alle norme che stabiliscono i limiti sulle emissioni nelle auto diesel.

Un altro contenzioso è ormai in corso, ma la miccia era accesa già dallo scorso anno, ne scriveva infatti l’Agenzia Reuters fin dai primi giorni del settembre scorso. Anche se, il rimpallo di responsabilità tra le autorità del governo tedesco e italiano, vanno ancora indietro nel tempo, esattamente ad un anno fa. Eppure tutto si era svolto, fino ad allora, in un terreno neutro di confronti, anche aspri, ma senza nulla di definitivo, fino a che non ci si è trovati davanti allo spartiacque Epa, che ha definitivamente espresso parere negativo anche sui modelli diesel italiani.

La Jeep Renegade è uno dei veicoli ad essere stato implicato nella disputa tra Germania e Italia sulla questione del software manipolato. Secondo l’articolo scritto da Michael Nienaber su Reuters (settembre 2016), il governo tedesco aveva accusato la Fiat Chrysler di usare il ‘cheat device’, ossia il dispositivo manipolato, per spegnere il sistema dei gas di scarico. In una lettera trasmessa da Berlino alla Commissione europea e al ministro dei Trasporti italiano, si sottolinea che in Germania si è constatato un insolito aumento delle emissioni su 4 veicoli Fiat Chrysler.

La scoperta, secondo le autorità di Berlino, proverebbe l’uso illegale del dispositivo per spegnere il sistema di trattamento dei gas di scarico, usando dispositivi  di riduzione delle emissioni sui suoi motori turbodiesel, attraverso sistemi non conformi alla normativa in vigore.
Prima che l’esecutivo dell’Unione europea fosse stato informato, Il Ministero dei Trasporti tedesco aveva già espresso preoccupazioni sui veicoli Fca, rivolgendosi, nei primi mesi dello scorso anno, alle autorità italiane, le quali però, in quella circostanza, avrebbero negato tali implicazioni rigettando le accuse.  E infatti, sempre secondo l’articolo di Nienaber riportato da Reuters, un portavoce della Fca avrebbe dichiarato che i veicoli sotto accusa erano assolutamente conformi alle norme di tutela verso l’ambiente, e non sarebbero stati dotati di alcun software truccato.

Mentre la Commissione europea, in quella circostanza, difese le competenze delle autorità italiane, le sole in grado di porre rimedio alle presunte violazioni.
“It is first and foremost a dialogue between the two member states concerned, with an obligation to keep the Commission informed and the possibility for the Commission to facilitate a solution if no agreement can be found.” The Commission said in a statement.
( E’ prima di tutto ed essenzialmente una questione di dialogo tra i due stati membri interessati, resta il vincolo di tenere informata la Commissione, e la prerogativa, per la Commissione stessa, di rendere possibile una soluzione, qualora nessun accordo possa essere trovato. Questo è ciò che ha espresso la Commissione in una dichiarazione).

Il test tedesco (sulle auto italiane) ha rilevato uno speciale catalizzatore per ossido di azoto, che si è spento dopo pochi cicli di pulizia.
“The German tests found a “special nitrogen oxide catalyst which is being switched off after a few cleaning cycles”.

Secondo un settimanale diffuso in Germania, il ‘Wirtschafts Woche’, è proprio la prova dell’arresto irregolare del sistema di ricircolo dei gas di scarico, ad avere suscitato lo sdegno dei tedeschi. Che pure, in questo ambito – aggiungiamo noi – non si erano rivelati esattamente dei santi..

La lettera di protesta partita dalle autorità di Berlino, alla volta di Bruxelles, sarebbe stata trasmessa proprio nell’agosto scorso. Dopo il caso ‘Dieselgate’, è la prima volta che un Ente Governativo si esprime apertamente sul presunto comportamento illegale di una Casa automobilistica, che avrebbe violato le norme sui limiti delle emissioni, e non stupisce se il destinatario delle accuse sia italiano. Le indagini e i relativi test, sarebbero stati eseguiti dall’Autorità Federale per i trasporti della Germania (KBA), su ordine del Ministero. L’osso duro del test deriverebbe dall’arresto del ricircolo dei gas di scarico, insieme ad un catalizzatore speciale per ossido di azoto, che si spegnerebbe dopo alcuni cicli di pulizia.

In difesa l’Autorità di omologazione e la Motorizzazione italiana, la quale replica alle accuse sostenendo che l’arresto del sistema viene utilizzato per ragioni di protezione del motore. Il Ministero tedesco non accetta queste giustificazioni. Ma è lo stesso ministro dei Trasporti Delrio a ribadirlo, dichiarando che le spiegazioni sarebbero tutt’altro che superficiali.

Secondo la KBA tedesca (Kraftfahrt- Bundesamt, che rilascia omologazioni di veicoli e componenti, valide in Germania e in Europa), si erano già testate a maggio le Fiat 500X, Fiat Doblò, e Jeep Renegade, e sui risultati, a suo tempo, fu inviata al nostro ministero dei Trasporti una richiesta di chiarimenti.
Secondo le conclusioni alle quali è pervenuta la KBA, per ogni veicolo sottoposto a test, si è riscontrata la presenza di un aumento, in termini di qualità, simile alle emissini di NOx (Ossidi di azoto e miscele). I livelli arriverebbero fino a 15 volte il limite consentito.
Sotto l’articolo comparso su Reuters, sono piuttosto interessanti ed eloquenti alcuni commenti, qualcosa vale la pena riportare:

“NEDC allows to switch off emission control during regen cycles and also allows thermal windows to protect the engine. FCA switches emission control off after 22 minutes, when the regen cycle starts, while VW never switches it on, unless you put it on a roller test bench. If they repeat the NEDC on the road, FCA would pass it, VW would fail. That’s the reason why the US has fined VW and not FCA”.

(Il NEDC (New European Driving Cycle – Nuovo ciclo di guida europeo, che tra le diverse funzioni ha anche quella di valutare i livelli di emissioni inquinanti dei veicoli), permette di spegnere il controllo delle emissioni durante i ‘cicli regen’, inoltre permette alle ‘thermal windows’ di proteggere il motore. La Fiat Chrysler spegne il controllo delle emissioni 22 minuti dopo, quando comincia il ‘regen cycle’, mente la Volkswagen non lo accende mai, a meno che non si installi un dispositivo per il test. Se essi ripetessero il NEDC su strada, La Fiat Chrysler passerebbe il test, la Volkswagen no. Questa è la ragione per la quale le autorità americane hanno multato la VW e non la FCA).

(Bisogna precisare che il commento all’articolo di Reuters risale a un paio di mesi fa, quando ancora non era ufficiale il verdetto dell’Epa).

I mercati non potevano essere indifferenti al nuovo scandalo piombato su FCA, ieri si è verificato un autentico crollo del titolo in borsa, negli USA e a Piazza Affari in particolare, oggi, dopo le rassicurazioni e la conferenza stampa di Marchionne, tutto è rientrato, e il titolo in mattinata è addirittura schizzato: +3,6%. In graticola ora c’è la Renault, dopo la notizia sulle indagini già avviate da 3 giudici, volte ad accertare la regolarità dei dispositivi sui motori diesel. Intanto il titolo è crollato.

A dimostrazione di quanto i mercati siano obiettivi ipersensibili, quando circolano notizie in grado di condizionare l’andamento in positivo o in negativo dei titoli nelle contrattazioni. Contenziosi aperti dunque, anche se Marchionne ha assicurato che la FCA, quand’anche la sanzione fosse confermata, non riuscirebbe a mettere in serie difficoltà la Casa automobilistica.

Promozione-Nuova Ischia,mister Di Meglio:” Ci è mancato quel pizzico di cattiveria sotto porta”

Mister Isidoro Di Meglio

La Nuova Ischia inciampa contro il Rione Terra,e non approfitta del passo falso della Sibilia Bacoli,che nella giornata di oggi,ha pareggiato 0-0 nel derby contro la Puteolona. Allo stadio “Mazzella il match contro il Rione Terra termina a reti bianche. I gialloblù sprecano così un occasione d’oro per portarsi a più in tre in classifica,dalla squadra flegrea in vista dello scontro diretto di domenica prossima. Al termine del match mister Isidoro Di Meglio,nonostante il pareggio e le varie occasioni da gol non concretizzate, è soddisfatto della prova in campo dei suoi ragazzi. “La squadra la prestazione in campo l’ha fatta. La partita ha avuto gli sviluppi come l’avevamo preparata. Alla squadra non posso rimproverare nulla,forse quel pizzico in più di cattiveria sotto porta,che ci ha portato a discutere oggi di questo pareggio a reti bianche”. Al di là del rammarico per l’occasione persa per allungare in classifica,oggi a condizionare la gara è stato qualche episodio arbitrale che lascia discutere. “ Io mi metto anche nei panni di questi ragazzi,che alle loro prime esperienze vengono ad arbitrare in queste categorie,purtroppo non è facile nemmeno per loro. Questa non è una scusa a cui dobbiamo appellarci per il pareggio,e nemmeno me la sento. Ci è mancata la giusta cattiveria sotto porta. La prestazione vista in campo,mi lascia ben sperare per la partita di domenica prossima”. Più volte il terreno di gioco dello stadio “Mazzella” ,dove in questi periodi con questo clima,ha messo in difficoltà non solo le squadre ospiti ma anche quelle di casa,costringendole ad avere grandi problemi nell’impostare il gioco. “Noi lo sappiamo sin dall’inizio dell’anno da quando abbiamo incominciato a giocarci. Potrei usare questa giustificazione,se la mia squadra non avesse mai tirato in porta. Invece siamo arrivati cinque-sei volte sotto porta senza però concretizzare al meglio le occasioni”. Il tecnico dei gialloblù però tiene a precisare che queste decisioni arbitrali,stiano un po degenerando dovuto alla squalifica inflitta a Mazzeo della Sibilia Bacoli. L’attaccante ex Ischia infatti ha rimediato tre giornate di squalifica e non sarà presente nel big-match di domenica prossima. “Anche a noi oggi,hanno espulso Ciro Saurino per un brutto fallo che ha commesso, infatti sono dispiaciuto perchè forse attualmente è il giocatore che gode di un ottimo momento anche a livello di importanza in mezzo al campo,ed infatti non è facile sostituirlo,visto che ricopre molti più ruoli per l’intero arco dei novanta minuti. Però se poi ci si mette anche l’arbitro con delle decisioni assurde,proprio come il calcio di rigore non fischiato su Gianluca Saurino, perchè erano passati oltre venti secondi dai cinque minuti di recupero concessi,però concedi il calcio d’angolo mi sembra un po controsenso. Però ripeto di certo non stiamo qui a piangerci addosso, purtroppo questi sono gli arbitri e mi auguro che a Bacoli non continuino a fomentare gli animi,in vista della partita di domenica,perchè poi a pagare sono sempre gli altri. A vincere il campionato lo deve vincere la squadra più forte, se lo saremo noi lo dimostreremo con i risultati sul campo “. Il risultato della partita tra Puteolana-Bacoli forse ha condizionato l’approccio in campo da parte della squadra nel primo tempo. “E’ mancata la cattiveria,come ho detto prima. Se io ricordo bene il Rione Terra non è riuscito ne a fare un tiro in porta,ma a stento due passaggi di fila sulle trequarti. Ho effettuato quel cambio inserendo Oratore proprio per questo motivo. E’ una squadra che è venuta su questo campo a difendersi con undici uomini dietro la linea della palla,con un terreno di gioco che li ha avvantaggiati. Le occasioni le abbiamo avute ma non le abbiamo sfruttate. Adesso facciamo passare il nervosismo per questa partita e da martedì partiremo più forti con la giusta mentalità,anche perchè mancano 14 partite alla fine del campionato e non c’è solo il Bacoli ma anche il Monte Di Procida che si sta avvicinando e se faremo più punti vinceremo il campionato”.

A cura di Simone Vicidomini

FOTO ViViCentro – Attività di base, Juve Stabia-San Giorgio 2-0: il tabellino del match

Attività di base, Juve Stabia-San Giorgio 2-0: il tabellino del match

Vince l’attività di base, categoria 2004 della Juve Stabia e lo fa al Menti contro il Castel S.Giorgio 2003. Finisce 2 a 0 per le vespette. Nel primo tempo c’è stata una partita equilibrata con risultato di 0 a 0. Nel secondo tempo si intensifica il pressing delle vespette che passano in vantaggio con rete di Prisco su assist di Cavaliere. I ragazzi di mister Petrillo, sotto gli occhi attenti del direttore Turi e il responsabile Mainolfi, chiudono la partita definitivamente con assist di Prisco che consente a Minasi di realizzare il 2 a 0.

Così in campo:

Arrichiello (Sacco), Mamhoud, Noviello, Marino, Ferraiuolo, Lettera, Prisco, Russo (Orefice), Miele (Cavaliere), Di Serio (Minasi),  Montella (Tarantino)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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Maradona: “A distanza di 30 anni i napoletani provano lo stesso affetto. Ho parlato con Adl…”

Diego Armando Maradona ha rilasciato alcune dichiriazioni nel corso di Sky Calcio Show. Ecco quanto evidenziato:

 
“I napoletani provano un affetto immenso nei mie confronti, dopo trent’anni non è cambiato nulla. Ieri ho avuto un colluquio con il presidente De Laurentiis, abbiamo parlato di un accordo di lavoro con il Napoli. Gli ho chiesto una squadra vincente, capace di lottare con tutte e ci siamo subito trovati. Del resto dopo dieci anni al Napoli, il presidente è diventato un esperto. Provo una gioia immensa tutte le volte che torno a Napoli e sapere di essere ancora importante per questa gente è davvero fantastico”.

Tonelli: “Bravi a non disunirci. Nessuna gerarchia con Maksimovic, gioca chi sta meglio”

Lorenzo Tonelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport nel post partita di Napoli-Pescara:
“Il gol per quanto mi riguarda è una cosa in più, il mio compito è di non farli subire. oggi non ci siamo riusciti nonostante avessimo fatto una buona prestazione. Dobbiamo migliorare, nelcorso del primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà. Siamo stati bravi a non disunirci sapendo che chiunque viana a giocare qua da il 100%. Maksimovic? Non esistono gerarchie, oggi il mister ha scelto di farmi giocare. Sarri valuta sempre in allenamento le nostre condizioni, chi stameglio gioca”.

Oddo: “A Napoli si può perdere. Espulsione? Gli allenatori delle piccole squadre subiscono trattamenti diversi”

Massimo Oddo ha parlato ai microfoni di Premium Sport nel post partita di Napoli-Pescara. Ecco quanto evidenziato:

 
“Espulsione? Credo che ci sia un metodo di giudizio differente per gli allenatori delle grandi e piccole squadre. Ho solo detto che c’ era un fallo, l’ arbitro non è venuto neanche ad espellermi di persono. Gli arbitri possono sbagliare, ma servirebbe maggiore unanimità di giudizio tra gli allenatori.
A Napoli  la sconfitta ci può stare, l’ importante è che la squadra dia risposte sul campo. Crediamo nella salvezza, oggi avevamo diverse assenze. Credo che abbiamo fatto una buona gara, è chiaro che alla primadisattenzione una squadra forte come il Napoli ti punisce”.

Eccellenza- Il Real Forio pareggia 1-1 con la Sessana,i biancoverdi sbagliano un rigore nel finale con Costagliola

Il girone di ritorno inizia con un pareggio per il Real  Forio. In quel di Vitulazio, contro la Sessana, i biancoverdi non vanno oltre l’1-1. Anche al “Calise” finì in parità, ma in quell’occasione il pari fu molto più rocambolesco (ricorderete l’incredibile 5-5). Tanto è cambiato dalla prima di campionato per entrambe le compagini e, così come nella gara di andata, anche in quella di ritorno il pareggio va sicuramente più stretto agli isolani soprattutto per gli episodi degli ultimi minuti, oltre che per la bella prestazione esibita dai ragazzi di Impagliazzo. Pesa come un macigno, infatti, il rigore sbagliato da Lorenzo Costagliola a 3′ dalla fine quando si era sull’1-1. Riuscire a portare a casa i tre punti sarebbe stata un’impresa, ma anche il pareggio può essere considerato un ottimo risultato in ottica salvezza diretta. Resta, tuttavia, il rammarico per non essere riusciti a sfruttare le importante occasioni che si sono presentate nonostante l’inferiorità numerica.

LE FORMAZIONI. Mister Impagliazzo conferma il 3-5-2 e lascia in panca i fratelli Costagliola. In attacco viene preferito il giovane Castagna supportato dall’altro giovane, De Felice. Davanti a Sollo si sistemano Conte (al posto dell’infortunato Iacono  C. e dello squalificato Calise), Di Dato e Mora. A centrocampo Vitagliano e Iacono F. sugli esterni con Trofa, Sannino e Fanelli interni. Mister De Michele sceglie il classico 4-3-3, ma deve rinunciare allo squalificato Palumbo e agli indisponibili Masturzo e Grieco.

LA PARTITA. Nonostante il freddo e il gelo, le due squadre non si risparmiano e danno vita ad una bellissima gara, equilibrata e combattuta fino all’ultimo minuto. La prima occasione è per la Sessana dopo appena quattro minuti: Maraffino prova a sorprendere Sollo, ma il portiere ex Casalnuovo risponde con una grande parata. Poco dopo si rende pericoloso anche il Real Forio: Castagna si invola a tu per tu con il portiere non riuscendo clamorosamente ad inquadrare lo specchio. Le palle-gol si susseguono una dopo l’altra e la Sessana appare in un buon momento: il tiro di Gracco termina sull’esterno della rete dando solo l’illusione del gol, qualche minuto più tardi Bonavolontà prova a fare tutto da solo ma Sollo devia in angolo. Al 39′ si sblocca la gara ed a passare in vantaggio sono i padroni di casa: sulla destra Gracco va sul fondo e crossa il pallone al centro per l’arrivo a rimorchio di Maraffino che insacca un incolpevole Sollo. Il primo tempo termina sull’1-0. Nella ripresa è il Real Forio a fare la partita pur non avendo affatto demeritato nella prima frazione, eccezion fatta per la disattenzione in occasione del gol dell’1-0. Si rende subito pericoloso Castagna che trova, però, la risposta in due tempi di Maiellaro. Tanto possesso palla per i biancoverdi che non riescono,  tuttavia, a creare grossi pericoli al netto di una mischia in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Vitagliano prima e Iacono F. poi che non riescono a calciare da pochi metri. Al 77′ arriva la fiammata decisiva di Castagna, il quale tira una gran botta dal limite dell’area e riporta in equilibrio il match. Pochi minuti prima del gol, mister Impagliazzo aveva mandato in campo sia De Luise M. che Costagliola L. (all’esordio con il Forio). Negli ultimi 10′ spazio anche all’altro Costagiola (Tony), pure lui all’esordio con la maglia biancoverde. Dopo il pareggio, gli isolani si ritrovano in dieci uomini in virtù dell’espulsione di Conte per doppia ammonizione. Ciononostante i ragazzi di Impagliazzo sprecano due grossissime occasioni per vincere la partita. A tre minuti dalla fine, Lorenzo Costagliola si procura un calcio di rigore in seguito al fallo commesso da Lenci. Sul dischetto si presenta proprio l’attaccante procidano, il quale si fa  ipnotizzare da Maiellaro che para e salva i suoi. In pieno recupero, arriva l’altra grande chance: Trofa riesce ad entrare in area e calcia verso la porta avversaria, il gol sembra già fatto ma Maiellaro compie un vero e proprio miracolo. La partita termina sull’1-1, un risultato che fa sicuramente comodo al Forio in ottica salvezza diretta. Resta, però, il rammarico per non aver portato a casa l’intera posta in palio, missione non impossibile tenuto conto soprattutto delle due chance nel finale. I tre punti sarebbero stati oro puro in una giornata in cui tutte le dirette concorrenti per la salvezza hanno steccato. Resta comunque l’ottima prova della squadra allenata da mister Impagliazzo: tutti i calciatori chiamati in causa hanno dato il massimo dando vita ad un bel calcio e creando sempre occasioni pericolose. Il calendario, ora, permette al  Forio di disputare due partite consecutive in casa. La prima domenica prossima con il Casalnuovo, l’altra – sempre di domenica – con la Neapolis.

SESSANA  1

REAL  FORIO  1

 

SESSANA: Maiellaro, Marino, Arigó, Cicala (57′ D’Abronzo) Zamparelli, Lenci, Esposito (61′ Paudice), Bonavolontà, Marraffino, Gracco, Fava. All. De Michele. A disp. Vrola, Razzino, Tommasino,Fiore, Attore.

REAL FORIO: Sollo, Conte, Mora, Iacono, Di Dato, Fanelli, Vitagliano (70′ De Luise M), Trofa, De Felice (78′ Costagliola A), Sannino (73′ Costagliola L), Castagna. All. Impagliazzo. A disp. Verde, Boria, De Luise V, Chiaiese,

ARBITRO: Castropignano di Ercolano( Ass. Castaldo  e Scuotto di Frattamaggiore)

RETI: 39′ Marraffino (SES); 77′ Castagna (RF)

NOTE: Calci d’angolo 4-1. Ammoniti Bonavolontà (S), Iacono, Conte, Costagliola L.(RF). Espulso Conte (RF) per doppia ammonizione. 0′ di recupero nel p.t., 3′ di recupero nel s.t.

SPETTATORI: circa 150

Sarri: “Napoli-Pescara? Abbiamo sofferto 0 minuti. Maradona? E’ il re della città”

Sarri: “Napoli-Pescara? Abbiamo sofferto 0 minuti. Maradona? E’ il re della città”

Ai microfoni di Premium, al termine di Napoli-Pescara, è intervenuto Maurizio Sarri, che ha dichiarato: “Sofferenza zero, il Pescara ha tirato solo una volta in porta. Nel primo tempo non siamo riusciti ad essere pericolosi come al solito, anche per merito loro. Era palese che stavano facendo una gara di grande dispendio di energie, era prevedibile che nell’ultima mezz’ora avrebbero mollato. Questo non succede solo a noi, è normale che si possa avere difficoltà nel sbloccare queste gara. Nell’intervallo ho chiesto alla squadra di muovere la palla velocemente e di attaccare le corsie esterne tenendo i ritmi alti. Dopo la rete abbiamo fatto 40’ di grande livello, creando tantissimo. Mi fa arrabbiare il rigore finale, in una gara in cui dimostri di poter difendere con grande facilità è un peccato prendere quel gol. A velocità normale mi era sembrato netto il fallo di Hysaj, rivedendolo sembra invece diversamente…”

SU MERTENS- Mertens a me sembrava molto bravo anche prima, è un ragazzo che anche dalla panchina riesce a spezzare le partite. Molto spesso veniva utilizzato per quello, ma Dries è un giocatore forte quando gioca da esterno e da seconda punta, ora sta dimostrando di essere fortissimo anche da prima punta. È un ragazzo che aveva dimostrato meno di quelle che sono le sue qualità”.

SU MARADONA- “Maradona è il re assoluto di Napoli, non la divide certo con me la città, Lui dovrebbe avere le chiavi dello Stadio, del Comune, della Città. È l’emblema di questa città, se avessi la fortuna di incontrarlo per me sarebbe emozionante”.

TRA NAPOLI E JUVENTUS- Della Juve non mi interessa, è una squadra che vince da tanti anni che ha costruito uno zoccolo duro a livello di grippo ed una grande mentalità. Ha la capacità di vincere le partire anche quando non esprime un grande spettacolo. Parliamo di una società tra le migliori d’Europa è normale che abbiano qualcosa più di noi, ma hanno qualcosa più di tutto”.

PAVOLETTI-GABBIADINI Non li ho inseriti perché la partita mi ha portato a fare altre scelte. Ci potranno essere situazioni in cui giochiamo con quattro punte, come fatto per certi spezzoni a Firenze e con la Sampdoria. Non lo puoi fare per 100 minuti avendo anche Zielinski ed Hamsik in mediana”.

Cinquanta volte Dries Mertens: traguardo importante

Stagione da incorniciare per Dries Mertens, capocanniere azzurro in campionato con dodici reti messe a segno. Con il gol rifilato oggi al Pescara, il folletto belga ha raggiunto quota cinquata reti con la maglia del Napoli. Un traguardo davvero importante per un calciatore dalle sue caratteristiche.

Commento Ssc Napoli: “Piovono reti al San Paolo, settimana da centravanti per Tonelli”

Il Napoli batte il Pescara 3-1,questo il commento della società tramite il proprio sito ufficiale:

“La settimana da centravanti di Tonelli, la scalata alla storia dei bomber di Hamsik, le nozze d’oro con il gol in azzurro di Mertens. Piovono reti al San Paolo. Ed è classe che non è acqua. Otto giorni da “falso nueve” per Lorenzo il massiccio, che dopo l’urlo al 95esimo contro la Samp adesso ci mette la testa per aprire la la porta del Pescara e la strada della gloria nel pomeriggio di Fuorigrotta. Poi Marek mette la firma numero 106 nell’albo dei marcatori della nostra storia e punta deciso al secondo posto di Attila Sallustro. E chiude Dries che infila la sua 50esima perla con la maglia azzurra. Il Napoli vince la sua terza partita consecutiva del 2017 tra campionato e coppa. Si ricomincia sabato sera alla Scala del Calcio. Angeli Azzurri contro Diavoli Rossoneri. La notte di San Siro che promette emozioni e spettacolo”.

Da sscnapoli.it

Maradona: “Napoli-Cremonese fu decisiva per me, dissi alla società che il Napoli meritava uno squadrone. Al San Carlo racconterò me stesso”

Maradona: “Napoli-Cremonese fu decisiva per me, dissi alla società che il Napoli meritava uno squadrone. Al San Carlo racconterò me stesso”

Maradona, ai microfoni della stampa, ai margini della presentazione dello spettacolo di Siani, Tre Volte Dieci, che sarà messo in scena domani sera al San Carlo, ha dichiarato: “Vorrei prima di tutto ringraziare Alessandro Siani, perché ha creduto in me, perché mi ha portato al San Carlo. Siamo a poche ore dallo spettacolo. Il San Carlo è il teatro più bello del mondo, e l’abbiamo solo noi, solo noi napoletani. Io mi sento felice per tutte quelle cose che si vedranno domani: non è un spettacolo tipico, è un racconto del Maradona “dentro”, prima di uscire dal campo. Il Maradona che è nella testa di ogni tifoso del Napoli. Nessuno ha mai pensato questo. Io giocavo al Barcellona: lì potevo vincere, pareggiare. Ma quando sono arrivato a Napoli, ho detto “qui non posso perdere, qui devo vincere”. Ho parlato con tanta gente, che mi spingeva a vincere, con la Juventus, con l’Inter, con il Milan. E l’abbiamo fatto. Un giorno giocavamo Napoli-Cremonese,  lì ho capito che il Napoli meritava una squadra da scudetto. L’ho capito perché in quella partita c’erano 80 mila persona, in una partita che non valeva nulla, con tutti il rispetto per la Cremonese. Ho pensato di dover giocare necessariamente per lo scudetto. Mi vergognavo di giocare davanti ad 80 mila persone per nulla. Per questo abbiamo fatto uno squadrone, che andava a Milano, a Torino, a Roma per vincere. Io davo la palla ai miei compagni e facevo gli assist, ma segnavo anche. 50 e 50. La gente era diversa quando facevo gol e non lo facevo. Al minuto 84 cantavano sempre “vogliamo gol, vogliamo il gol di Maradona”. Questa è solo una piccola parte che accadrà domani. Domani al San Carlo racconteremo tutto, tutto ciò che è presente nel mio cuore. So che il napoletano capirà tutto ciò che dico. E come ha detto Siani, noi continuiamo ad avere l’illusione dello scudetto, perché un giorno io ho detto ad un presidente, che il Napoli meritava una squadra da scudetto.”

Mertens a Sky: “Esultanza dedicata a mia moglie. Maradona? Speriamo di vederlo”

Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della gara contro il Pescara:
“L’ esultanza era per mia moglie che si trova in Belgio per un’operazione. Dobbiamo migliorare, non capisco perché il Pescara sia così in basso viste le loro qualità. Alla fine abbiamo espresso le nostre potenzialità.
Maradona è un personaggio iportante per tutta la città, speriamo si faccia vedere”.

FOTO CLASSIFICA – Napoli a meno 4 dalla vetta in attesa della Juventus

Il Napoli batte 3 a 1 il Pescara e resta alterzo posto in classifica alle spalle della Roma. Giallorossi distanti sempre tre lunghezze. Quattro invece i punti che separano gli azzurri della Juventus impegnata nel posticipo contro la Fiorentina.

 

Mertens: “Gara difficile ma abbiamo fatto ugualmente bene”

Dries Mertens ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport al termine della gara contro il Pescara:

 
“Non capisco perché il Pescara sia ultimo in classifica, gioca veramente bene ed ha giocatori di qualità. Oggi era una gara difficile ma alla fine abbiamo fatto bene. Sono felice per gol numero 50 con la maglia Napoli, oggi c’erano pochi spazi. Maradona? Per i napoletaniè importante la sua presenza in città, speriamo di vederlo”.

UDINESE ROMA 0-1|Nainggolan firma la vittoria al Friuli, Dzeko brucia un rigore

Udinese Roma 0-1. Nainggolan porta in vantaggio i giallorossi con un gol al 12′, per Dzeko non è giornata. In campo Totti nella ripresa, gara di qualità combattuta con tenacia dall’Udinese fino all’ultimo. 

Roma- La Roma affronta l’Udinese nella prima giornata di ritorno di Serie A Tim. Al Friuli Dacia Arena la squadra di Spalletti continua imperterrita ad inseguire “l’obiettivo vittoria”: dopo il successo contro il Genoa, mette a segno un’altra vittoria, si porta a casa altri 3 punti e congela il secondo posto in classifica in attesa del match serale tra la capolista Juventus e  la Fiorentina. Le occasioni-gol sprecate da Dzeko non hanno impedito ai giallorossi di mantenere il vantaggio contro una squadra che ha tentato di agguantare il pareggio fino alla fine del match. La Roma chiude in affanno ma ne esce vincente.

Primo Tempo

La Roma entra in campo contro l’Udinese con il piglio giusto, dopo 5 minuti confeziona la prima occasione gol con El Sharaawy che, servito impeccabilmente da Nainggolan, arriva a pochi passi da Karnezis e il suo tiro centrale viene deviato in extremis.

L’Udinese appare un po’ intimidita, non riesce a tenere palla né a creare spazi per rendersi pericolosi.

Al 12’ Roma in vantaggio su tiro di Nainggolan! Il Ninja, su assist brillante di Strootman, colpisce in rete con un tiro a giro.

Udinese Roma 0-1.

Al 16’ gran tiro di Dzeko che sul filo del fuorigioco scatta in avanti e arriva alla conclusione, palla a fil di palo, fuori di pochissimo!

Al 17’ rigore per la Roma! Faraoni tocca con mano una buona palla in area condotta dal El Sharaawy, l’arbitro senza esitare fischia il penality. Dzeko sul dischetto, calcia con potenza di esterno sparando la palla sopra la traversa, capitan Totti dalla panchina cala uno sguardo glaciale su questo bruttissimo tiro.

Dopo 18 minuti di dominio dei giallorossi, l’Udinese inizia a contrastare gli avversari creando pericoli in area giallorossa. Al 22’ doppia parata di Szczesny, sul primo tiro è quasi un miracolo, il portiere polacco riesce a neutralizzare il colpo di testa di Felipe e subito dopo devia in angolo un velenoso tiro a distanza ravvicinata di De Paul. L’errore di Dzeko conferisce vigore ai bianconeri che ora prendono coraggio e sono più aggressivi.

Al 27’ ancora Szczesny impegnato da De Paul che ci prova con un potente tiro dalla distanza, palla deviata in corner.

Al 36’ la Roma prova a reagire all’egemonia degli avversari. Nainggolan, su respinta di Samir, prova la conclusione dalla distanza, il suo bolide si spegne sopra la traversa. La gara si ravviva, le due squadre si tengono su ritmi molto elevati.

Al 40’ prima ammonizione della gara, giallo per Juan Jesus per fallo tattico su Zapata, già diffidato salterà la prossima gara all’Olimpico contro il Cagliari.

Nel finale del primo tempo, al 44’, Zapata a un soffio dalla porta arriva in ritardo su una buonissima palla sprecando una grande occasione. Non c’è recupero, questa prima frazione di gara si conclude con la Roma in vantaggio e un po’ affaticata verso la fine.

Secondo tempo

Nella ripresa nessun cambio per entrambe le formazioni.

La Roma è un po’ ingessata, mister Spalletti predispone la prima sostituzione per ravvivare un po’ la gara. Al 48’ Francesco Totti inizia il riscaldamento, si prepara al suo primo ingresso in campo del 2017.

Al 52’ entra Perica per l’Udinese al posto di Jankto, Delneri prova a rinforzare l’attacco mentre la Roma cerca di aumentare il pressing.

Al 53’ flebile tiro di Dzeko all’indirizzo di Karnezis che non ha difficoltà a bloccare.

Al 62’ è il momento di Francesco Totti che sostituisce El Sharaawy dopo una prestazione poco incisiva. Il Capitano bolla i 25esimi anno solari consecutivi in campo ed è alla sua 770esima gara con la Roma. E Totti subito crea un’occasione-gol verticalizzando per Nainggolan poco distante dalla porta, ma il Ninja per poco non ci arriva in sforbiciata.

L’Udinese risponde con un bel tiro al 65’, con Thereau che semina panico tra la difesa giallorossa, Szczesny riesce a bloccare la palla mettendoci su una pezza.

Dopo la sostituzione di Zapata con Hallfredsson, fioccano le ammonizioni per i padroni di casa: al 75’ giallo per Felipe e subito dopo per Fofana per fallo su Paredes. Molto agitato Delneri che incita i suoi a dare di più, un gol si può recuperare con le molteplici occasioni che i bianconeri riescono a confezionare.

All’80’ occasione-gol per Dzeko che viene ancora una volta bruciata: l’attaccante bosniaco si divora ancora una volta la possibilità di chiudere il match non riuscendo a deviare in porta una palla d’oro, tutto solo a due passi dalla porta, spedisce fuori sulla traversa la palla del ko. Dopo 2 minuti tenta il riscatto su cross di Paredes, ma non è serata per il bosniaco che stacca di testa ma fallisce il bersaglio.

Ci si avvia verso il recupero mentre entrambe le squadre spingono da una parte all’altra del campo.

Sono 3 i minuti di recupero, l’Udinese tenta fino all’ultimo di agguantare il pareggio. Se Delneri non è soddisfatto della prestazione dei suoi, anche Spalletti non appare affatto appagato, Totti cerca sempre Dzeko per la conclusione ma il raddoppio non arriva. Arriva invece il triplice fischio con cui si chiude la gara con la vittoria dei giallorossi che avrebbero potuto concludere con meno affanno questa bella partita di gran qualità.

FORMAZIONI

UDINESE (4-3-3): Karnezis; Faraoni, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Kums, Jankto; De Paul, Zapata, Thereau

Allenatore: Delneri

ROMA (3-4-1-2): Szczesny; Manolas, Fazio, Juan Jesus; Bruno Peres, Paredes, Strootman, Emerson; Nainggolan; El Shaarawy, Dzeko.

Allenatore: Luciano Spalletti

Arbitro: Damato di Barletta

di Maria D’Auria

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Napoli-Pescara, i voti di Vivicentro: è ancora Tonelli

Questi i voti di Vivicentro

Il Napoli raggiunge quota 41 punti in classifica e conferma il terzo posto in campionato. Gli azzurri superano con relativa semplicità il Pescara per 3-1. Tonelli, Hamsik e Mertens gli uomini del match. Questi i voti di Vivicentro:

Napoli(4-3-3): Reina 6, Hysaj 6.5, Tonelli 7, albiol 6.5, Strinic 6, Zielinski 6, Jorginho 6.5, Hamsik 7, Insigne 6.5, Mertens 7, Callejon 6.5 Allan 6, Giaccherini 6, Maggio sv

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Napoli-Pescara(3-1): Tonelli passione bomber, Hamsik e Mertens chiudono il match

Napoli-Pescara(3-0): Tonelli passione bomber, Hamsik e Mertens chiudono il match

Il Napoli si prende la sua rivincita, calcisticamente parlando, sul Pescara. Gli uomini di Sarri superano i ragazzi di Oddo 3-1, grazie ai gol di Tonelli, alla seconda rete consecutiva in serie A, Marek Hamsik, il quale ha siglato il sesto gol in stagione, e Dries Mertens, sempre più numero nove. Il Napoli vola a quota 41 punti e conferma il terzo posto, dietro la Roma e la Juventus. Segna per il Pescara, all’ultimo secondo, Caprari, che sul dischetto spiazza Pepe Reina.

IL TABELLINO

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Tonelli, Strinić; Zieliński( 65′ Allan), Jorginho, Hamšík; Callejón, Mertens, Insigne( 80′ Giaccherini). A disp.: Rafael, Sepe, Chiriches, Maksimović, Maggio, Allan, Diawara, Rog, Giaccherini, Gabbiadini, Pavoletti. All.: Maurizio Sarri
Pescara (3-5-2): Bizzarri; Crescenzi, Župarić, Coda; Verre(70′ Mitrita), Bruno(64′ Fornasier), Cristante, Memushaj, Benali; Caprari, Gilardino(71′ Cerri). A disp.: Fiorillo, Aldegani, Delli Carri, Fornasier, Maloku, Pompetti, Murić, Mitriță, Cerri, Pettinari. All.: Massimo OddoArbitro: Claudio Gavillucci di Latina

Marcatori: Toneli(Na), Hamsik(Na), Mertens(Na), Caprarsi(P).

Ammoniti: Tonelli(Na), Bizzarri(P), Coda(P), Benali(P)

Espulsi: nessuno.

A cura del nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino