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Il Pungiglione Stabiese – Riprende il cammino verso il sogno

Il Pungiglione Stabiese programma sportivo in onda su ViViradioWEB

Questa sera c’è il consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi. Come sempre alla conduzione ci sarà Mario Vollono. Collegatevi oggi 16 gennaio 2017 dalle ore 20:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè. Avrete due modi per seguire la puntata:

DIRETTA

DIFFERITA (dopo 2 ore dalla diretta)

In questa puntata in studio ci saranno in studio Salvatore Sorrentino (ViViCentro) e Mario Di Capua (Radio S.Anna)

Ci collegheremo telefonicamente con il l’ex capitano Roberto Amodio per fare un bilancio di questo inizio di calciomercato e per parlare delle ripresa del campionato.

Presenteremo il prossimo match casalingo con il Monopoli che segna la ripresa ufficiale del campionato dopo la lunga sosta invernale.

Avremo come ospite telefonico per la prima volta al Pungiglione Stabiese, Domenico Dicarlo di Canale 7 collega di Monopoli.

Ci collegheremo telefonicamente con Alberico Turi Direttore responsabile del settore giovanile della Juve Stabia.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

La fine del centrodestra. Salvini: ”Berlusconi sta con la Merkel, io con Trump”

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Il leader della Lega Nord Matteo Salvini dichiara “finito” il centrodestra. Annuncia in un’intervista che è pronto a correre da solo senza cercare un’intesa con Forza Italia e aggiunge: “Berlusconi sta con la Merkel, io con Trump”.

Matteo Salvini: “Il centrodestra è finito, siamo pronti a correre da soli”

MILANO – Il leader leghista: “Silvio come Merkel, io come Trump. Molti suoi elettori ci voteranno”

Renzi e Berlusconi tornano a mandarsi segnali e si sente subito odore di Nazareno-bis. Salvini, che ne pensa?  

«L’effetto è curioso».

Curioso?  

«Sì, sembra che entrambi siano fuori dal tempo. Evidentemente pensano che nel 2016 nel mondo non sia successo nulla, che non ci siano stati la Brexit o Trump. Sono ancora lì a parlare di legge elettorale e di inciuci».

Renzi che impressione le fa?  

«Ammettere gli errori fatti è segno di intelligenza, ma che fossero errori gliel’avevano già detto al referendum 20 milioni di italiani. Non so quanto sia sincero sulla manfrina di lasciare la politica, anzi no. Prendo invece per buono che voglia andare a votare. A differenza di Berlusconi».

Berlusconi sostiene che, se si vota e nessuno fra centrodestra, centrosinistra e grillini ha la maggioranza, allora l’accordo con il Pd è inevitabile.  

«Berlusconi dice adesso quel che io so da mesi. Peraltro, lo dice anche Alfano. Beh, io del loro accordo non farò parte».

Però Berlusconi almeno in teoria, è un suo alleato.  

«Ma non è che aspettiamo Berlusconi per andare avanti. Trump ha vinto parlando di dazi doganali, flat tax, stop all’immigrazione, lotta al terrorismo insieme con Putin. È il programma della Lega. Berlusconi parla di centro liberale, cattolico e moderato. In pratica, la Merkel. Io invece sto con Trump. E voglio votare subito».

Senza legge elettorale?  

«Noi avevamo proposto che le Camere lavorassero fra Natale e Capodanno per scriverla, senza aspettare il 24 e la Corte Costituzionale. Il referendum c’è stato il 4 dicembre, quindi si è già perso un mese e mezzo. Mi auguro che la Consulta faccia il suo lavoro senza pressioni, inciuci e rinvii e consegni al Paese una legge elettorale».

Potendo, lei cosa sceglierebbe?

«Il Mattarellum è un buon compromesso fra rappresentatività e governabilità. E quando era in vigore hanno vinto sia il centrodestra che il centrosinistra».

Allo stato attuale, però, a votare ci andrebbe solo con la Meloni.  

«E con Fitto, e con tanti elettori di Forza Italia, che dopo aver letto Berlusconi non credo abbiano voglia di votare per un inciucio con il Pd. Io sento tutti i giorni molti amministratori locali di Fi. Non mi sembra che siano proprio entusiasti di riproporre oggi la ricetta del ’94. Sono passati 23 anni, ventitrè! Se finalmente si andrà alle urne, mi creda, non saremo soli. Ricordo ancora che siamo nel ’17. E anche quest’anno ci saranno molte novità, in Europa».

Quali?  

«Si vota in Olanda, e Geert Wilders è favoritissimo. Si vota in Francia, e lì magari la partita sarà più dura, ma Marine Le Pen se la può giocare. E si vota in Germania, dove finalmente corrono delle forze eurocritiche. Sabato sarò a Coblenza per sostenere l’AfD».

A proposito, per la presidenza del Parlamento europeo per chi voterà? Pittella o Tajani?  

«Nessuno dei due. Sono due facce della stessa medaglia. Si tratta del classico contentino all’Italia, perché per colpa di Renzi in Europa non contiamo nulla e abbiamo rinunciato a vere posizioni importanti per mettere la Mogherini a rappresentare una politica estera che non c’è. Ma poi per me il popolare o il socialista pari sono. Tajani se lo voti la Merkel»».

Umanamente, Berlusconi che impressione le fa?  

«Berlusconi ha cambiato l’Italia e ha segnato la storia degli ultimi 25 anni. In politica, ma anche nell’economia, nei media, nello sport. Spero che la Corte di Strasburgo faccia giustizia e gli ridia la dignità. Ma se crede di essere il leader del centrodestra per diritto divino, si sbaglia. Il leader, semmai, lo sceglieranno le primarie».

Esiste ancora, il centrodestra?  

«Così, no».

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lastampa/Matteo Salvini: “Il centrodestra è finito, siamo pronti a correre da soli” ALBERTO MATTIOLI

Maradona si perde Napoli-Pescara per ‘colpa’ di De Laurentiis

Maradona si perde Napoli-Pescara per ‘colpa’ di De Laurentiis

Come riposta Il Corriere dello Sport, Maradona e De Laurentiis si sono incontrati a Roma a casa del presidente del Napoli. Un incontro programmato da tempo per starsene un po’ da soli e magari parlare di un ruolo da ambasciatore di Diego per il Napoli in futuro. L’asso argentino però, per andare da De Laurentiis a Roma, non si è potuto godere Napoli-Pescara proprio perchè subito dopo è dovuto ritornare a Napoli per partecipare alla conferenza stampa con Alessandro Siani per presentare lo spettacolo “Tre volte 10” che andrà in scena stasera al teatro San Carlo.

Il Pibe de oro ha confermato l’incontro, un colpo di teatro in gran segreto. Si stanno gettando le basi per un sempre più probabile incarico di ‘rappresentanza’: “Ho parlato con De Laurentiis e abbiamo fatto il primo passo per un accordo di lavoro con il Napoli dopo aver risolto i miei problemi in Italia. I napoletano sono ovunque. Dobbiamo fare le cose bene e gli ho detto che voglio una squadra vincente e che possa giocare alla pari con tutti e questo l’ha capito subito. Il presidente dopo 10 anni al Napoli è diventato un esperto di calcio.

L’amministrazione comunale è con Manniello. Le parole di Iovino (Pd)

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Le parole di Iovino (Pd) nel merito del “caso” scoppiato a Castellammare di Stabia per la proposta ventilata di far disputare le gare del Torneo Viareggio al Menti:

“Avevamo accolto positivamente l’idea che il Torneo di Viareggio potesse far tappa in città. Avevamo accolto positivamente l’idea che la nostra città potesse ospitare giovani di belle speranze di diversa estrazione culturale ed etnica. Avevamo raccomandato esclusivamente che si coniugassero tutte queste positive energie alle esigenze della nostra amata Juve Stabia. La risposta piccata e livorosa nei confronti di Franco Manniello purtroppo ha fatto scivolare il tutto in una sterile polemica politica che, purtroppo, lascia intendere altro. È’ evidente che il comunicato di Prima Stabia non ha aiutato un percorso virtuoso. Alle legittime perplessità del Presidente Manniello, giustamente interessato al bene della Juve Stabia, la squadra della nostra città lanciata verso un campionato di vertice, si sarebbe potuto rispondere in maniera più pacata e comprensiva. Invece la ragione della politica, della mera bega politica, ha avuto la meglio sull’obiettivo di organizzare la tappa del Torneo di Viareggio ed ancor più sul bene della città”.

Così Francesco Iovino capogruppo del Partito Democratico si schiera dalla parte del presidente della Juve Stabia Franco Manniello, attaccato pesantemente dai consiglieri comunali di centrodestra Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro e Massimo De Iulio.

“Bisognava chiedere un parere alla Juve Stabia in segno di rispetto dei migliaia di tifosi che grazie ai grandi sacrifici del presidente Manniello stanno sperando di realizzare un sogno. Questa amministrazione è sempre stata e continuerà ad essere al fianco della squadra della nostra città. La promozione della cultura sportiva e la possibilità di ospitare grandi eventi a Castellammare di Stabia ci sta a cuore, tant’è vero che al Romeo Menti accoglieremo le gare delle Universiadi del 2019. In questo momento però riteniamo opportuno stringerci intorno alla Juve Stabia e anche come amministrazione dare il nostro pieno sostegno al presidente Franco Manniello che ha già realizzato una volta il sogno degli stabiesi e speriamo possa ripetersi”.

fonte: metropolisweb

Nell’area ex Cirio un progetto di Housing House per gli stabiesi. Presto il bando

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L’ingegnere Antonio Elefante, nel dare nota di un progetto di Housing Sociale messo in campo dal suo studio di ingegneria per conto del Comune di Castellammare, scrive due righe dirette proprio agli stabiesi al fine di informarli del progetto ed esortarli a trarne beneficio.

Queste le parole scritte dall’ing. Elefante (sopra il plastico dell’opera che sarà realizzata):

Miei cari amici di Castellammare, la prossima settimana sarà pubblicato il bando per la selezione di aspiranti all’ acquisto degli alloggi di housing sociale nell’ambito del progetto di rigenerazione e riconversione dell’area ex Cirio redatto dalla mia società di ingegneria.. Si tratta di una opportunità unica e irripetibile per poter accedere ad acquisire un appartamento a basso costo, convenzionato con il Comune, per le persone che hanno requisiti specifici e che trovano difficoltà economica ad acquisire sul libero mercato.

L intervento prevede di realizzare 330 alloggi di cui 110 di housing sociale unitamente a spazi commerciali , uffici , attrezzature di servizio, verde attrezzato in un complesso ad alta sostenibilità ambientale e in un contesto fortemente connotato dalla presenza di un lago artificiale con le acque movimentate dalla energia prodotta dalla torre fotovoltaica.. Insomma una occasione unica , sia per i cittadini che per la citta , di veder rinascere una area da tanti anni versante in uno stato di totale abbandono e degrado

A “garanzia” di esperienza nel settore specifico dell’Housing Sociale va citato che l’ingegnere Elefante ha firmato anche il progetto di Housing Sociale del Comune di Sant’Agnello (operazione già oltre la fase di solo progettazione e bando per cui è ora in fase avanzata e si è già alla verifica le domande presentate) e quello per Sorrento nell’area ex apreamare.

Un Elefante darà una mano anche alla nostra Città per “ripulirsi” e modificare in positivo il suo territorio? Si spera! Intanto attendiamo il bando e poi vedremo come il tutto evolverà.

Juve Stabia, lo sfogo di un genitore: “Caro presidente, noi facciamo km per difendere i colori della Juve Stabia”

La sua lettera

Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di un genitore di uno dei ragazzi dell’attività di base del settore giovanile della Juve Stabia: “Che peccato, che tristezza, dire di essere sconcertato è il minimo dopo le ultime dichiarazione del Presidente Stabiese, il Sig. Manniello, sui giovani calciatori stabiesi e su un evento di caratura Nazionale come la Viareggio Cup. Tacere, significherebbe per me, da genitore di un ragazzo che veste i colori gialloblu, vergognarmi. Invece io non taccio ed esprimo il mio disappunto e grande rammarico al modo di vedere, e sopratutto di pensare del Presidente Manniello, su un settore (quello Stabiese), che tanto lustro e tante vittorie ha dato alla Citta’ di Castellammare.

Caro presidente, Lei non riconosce il settore giovanile? Lei sa che tanti genitori come me fanno enormi sacrifici per accompagnare i propri figli ai campi di allenamento distanti anche centinaia di km da dove si abita, lasciando i posti di lavoro, le mogli, per difendere i colori Stabiesi? Lei sa che ogni ragazzo ha stampato sulla pelle i colori della citta’ Stabiese? Lei non lo sa, e forse non le interessa nemmeno saperlo, perche’ non si e’ mai interessato dei ragazzi del settore giovanile e quindi, di conseguenza, le viene facile screditare l’operato del direttore Turi, del talent scout Saby Mainolfi. Il Sig. Andrea De Lucia ci fa sentire come in una famiglia: e’ una risorsa inestimabile per il mondo del calcio, una persona che crede nei sani valori dello sport, e questi sani valori li inculca quotidianamente all’intero staff dirigenziale e tecnico, affinche’ gli stessi, li si trasmettino ai giovani stabiesi.

Lasci da parte per un solo momento la sua rabbia, ripensi da grande imprenditore e persona saggia qual è, sull’importanza di una competizione (Viareggio Cup,ndr) che porterebbe tanto fascino e sopratutto immagine alla Juve Stabia, alla citta’, alla sua persona e al Sig. De Lucia. I ragazzi stabiesi meritano tutto questo, meritano di confrontarsi con altre realta’ e son sicuro,Caro presidente, che questi ragazzi non la deluderanno. Io, per il bene del settore giovanile stabiese, metto a disposizione il campo (gratuitamente) di Succivo (CE), il venerdi dalle 15.00 alle 16.30 ai gruppi 2003 e 2004.

Un papa’ arrabbiato, Salvatore Russo”

 

Hamsik: “Siamo molto felici di aver fatto la terza vittoria del 2017”

Le sue parole

Marek Hamsik, dopo la vittoria 3-0 contro il Pescara dove ha segnato anche un gol, ha scritto un messaggio sul proprio sito ufficiale: “Siamo molto felici di aver fatto la terza vittoria del 2017 tra campionato e Coppa Italia. Nel primo tempo non abbiamo giocato come volevamo, ma nella ripresa abbiamo aumentato il ritmo segnando subito due reti. Dedico il mio gol alla piccola Melissa”.

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Napoli-Pescara

Gli scatti di Giovanni Somma

Il Napoli ha battuto il Pescara per 3-1 nel match giocato ieri allo stadio San Paolo. La redazione di Vivicentro.it vi racconta in scatti la partita, grazie a Giovanni Somma.

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Italia bocciata su crescita e sviluppo: va al ventisettesimo posto

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Il rapporto del “World Economic Forum” sulle maggiori economie mondiali boccia l’ Italia: nella classifica di trenta Paesi, il nostro è ventisettesimo. L’analisi dell’organizzazione che riunirà molti leader globali Davos, in Svizzera, ha nel mirino le crescenti disuguaglianze e bacchetta l’Italia perché non riesce a crescere e ad essere abbastanza inclusiva.

Crescita e sviluppo: vince il Nord Europa, il rapporto di Davos boccia l’Italia, posto 27 su 30

Il nostro Paese penalizzato da infrastrutture, disoccupazione giovanile e qualità della scuola

Immaginate una classifica dei trenta Paesi più ricchi del mondo con cui misurare insieme qualità delle istituzioni, opportunità d’impresa e sicurezza sociale. L’ha fatta il World Economic Forum, e l’Italia ne esce male, appena ventisettesima. Si chiama “Inclusive Growth and Development Report”: nell’era dei populismi, delle diseguaglianze e della stagnazione secolare occorre aggiornare le parole d’ordine. All’ultimo G20 i cinesi hanno lanciato il mantra della globalizzazione inclusiva, un messaggio che sarà fatto proprio anche dal G7 made in Italy. La “crescita inclusiva” è da qualche anno il concetto chiave al Forum di Davos, l’appuntamento più atteso dalla politica e finanza mondiale che inizia domani fra le montagne svizzere.

La classifica per il 2017 è il trionfo di quelle che una volta chiamavamo le socialdemocrazie nordiche. L’indice di “sviluppo inclusivo” incorona come migliore fra le vecchie economie ricche la Norvegia, seguita da Lussemburgo, Svizzera, Islanda, Danimarca e Svezia. Oggi quei Paesi vincono per ragioni in parte diverse da quelle che negli anni settanta e ottanta ne facevano un modello. Non solo perché si tratta di Paesi con (ancora) i migliori standard di sicurezza sociale, ma perché nel frattempo sono diventate economie dinamiche e in grado di attrarre capitali esteri. Educazione, servizi di base, infrastrutture, livello di corruzione, lavoro. Ad eccezione di Australia e Nuova Zelanda (rispettivamente ottava e nona) i primi dodici Paesi con il miglior mix di sviluppo imprenditoriale e sicurezza sociale sono tutti a nord delle Alpi. La Germania è tredicesima, la Francia diciottesima, la Spagna ventiseiesima seguita dall’Italia. Fanno peggio di noi Portogallo, Grecia e Singapore. Fuori dalla classifica dei trenta Paesi Ocse – con un indice a parte – svettano la Lituania, l’Azerbaijan, Ungheria, Polonia e Romania.

Il capitolo dedicato all’Italia è un concentrato di problemi noti: fatta eccezione per alcuni parametri, il Belpaese risulta molto spesso in coda alla classifica. Ventinovesimi per “servizi di base e infrastrutture”, ventottesimi alla voce “corruzione”, ventinovesimi in “imprenditorialità” e “intermediazione finanziaria”. Talvolta emergono forti contraddizioni, come nel caso dell’educazione: quattordicesimi per diritto all’accesso, solo ventottesimi per qualità della scuola. O alla voce occupazione: ventinovesimi in produttività, noni in “compensazioni salariali e non”. Detta in una battuta: l’Italia non è un gran posto dove aprire un’impresa ma i diritti di chi lavora sono piuttosto tutelati. Siamo undicesimi al mondo per numero di possessori di prima casa, ma anche per la pressione fiscale sulla proprietà immobiliare.

Qua e là emergono aree di eccellenza, più o meno note: tredicesimi per i costi necessari ad avere una linea a banda larga fissa, undicesimi nei test Pisa di matematica, ottavi nella spesa sanitaria in percentuale al Pil, quarti nel garantire una buona aspettativa di vita a tutti i cittadini, ricchi e poveri. Al di là della qualità della spesa, siamo il settimo Paese fra quelli che spendono di più per la sicurezza sociale, il primo nel garantire la sanità pubblica a tutti.

Per i giorni di assenze dal lavoro per maternità siamo quarti al mondo, settimi per i giorni di congedo parentale, ancora settimi per “densità sindacale”, ovvero per il numero di sindacalisti in percentuale ai lavoratori attivi. Nella classifica a trenta siamo al nono posto per la percentuale di lavoratori garantiti da contratti di lavoro collettivo. Una buona notizia per chi vive al Sud (dove il costo della vita è più basso) non un grande viatico per chi crede in un sistema più inclusivo e meritocratico: siamo ultimi per salari legati alla produttività, penultimi nel tasso di partecipazione delle donne al lavoro, terzultimi per tasso di occupazione giovanile.

Twitter @alexbarbera

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lastampa/Crescita e sviluppo: vince il Nord Europa, il rapporto di Davos boccia l’Italia, posto 27 su 30 ALESSANDRO BARBERA

Nel calcio i sogni esistono, Saby Mainolfi e la storia che non tutti conoscono

Il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi, ha parlato ieri ai microfoni di Vivicentro della questione relativa al torneo di Viareggio, che almeno per il girone delle Vespette, si dovrebbe giocare allo stadio Menti (CLICCA QUI). Ha toccato diversi punti, esaltando, ovviamente, il lavoro egregio fatto fin qui da tutto lo staff, ma continuando a regalare ai propri ragazzi la speranza di raggiungere un sogno.

Non molti sanno, però, che nel novembre del 1992, Saby Mainolfi è stato uno dei più giovani ad esordire in Serie C, in un Pavia-Casale di Coppa Italia. Un Pavia che in rosa vantava Schwoch, Scalzo, Di Marco, Baldo. Aveva appena 17 anni. Giocò 25 minuti alla grande, ma alla fine della partita, dopo la riunione tecnica, all’uscita dallo Stadio Fortunati, un’impazzita auto lo investì procurandogli fratture multiple, legamenti, caviglie e ginocchia rotte. Era in prestito dal Milan, con cui aveva fatto Giovanissimi Nazionali, Allievi Nazionali e Nazionale Under 15 e 16. Era nella Nazionale di Serie C e gli addetti ai lavori lo ritenevano grande promessa, ma quell’incidente ha forse deciso diversamente.

Saby Mainolfi non si è mai arreso, è sempre rimasto nel calcio ed è orgoglio del settore giovanile della Juve Stabia. Perchè nel calcio, i sogni, esistono e vanno cullati, non fermati. Sognare nel calcio si può, soprattutto per i giovani.

a cura di Ciro Novellino

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Sognare tra le note della musica, è ancora possibile? And the waltz goes on!

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“And the waltz goes on!” – In una fredda serata invernale tanto caratteristica nelle ultime settimane, ne ho approfittato per rimanere in silenzio sdraiato in un angolo del mio salottino.
Così, fantasticando tra i miei progetti futuri alla ricerca di un istante tutto mio, lontano dalla routine e dal caos che ci circonda, ho avviato dallo smartphone la ricerca di musica classica, dissociandomi per una volta dalle note del gruppo da me tanto amato, made in UK.

Per caso, tra i milioni di video musicali presenti sul “tubo”, mi sono imbattuto nella musica di Sir Anthony Hopkins… Si avete capito bene! Proprio lui… Quell’eclettico maestro della recitazione, figlio del talento, della gavetta e delle migliori Accademie di recitazione rinomate tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti d’America.

Non sapevo, l’ho scoperto dopo aver approfondito leggendo la biografia di Hopkins, che prima di esordire nella recitazione avesse studiato musica, divenendo, tra le tante cose, un eccellente pianista.

Nel 2011 Hopkins ha telefonato al noto Andrè Rieu, direttore d’orchestra e compositore olandese per proporgli di suonare un valtzer da lui composto cinquant’anni fa.
Rimasto inedito per tutti questi anni, Sir Anthony ha scelto proprio Rieu per far conoscere a tutti la sua musica, lui stesso in precedenza non aveva avuto il coraggio di ascoltarla…

Ma Rieu, data la sua notorietà, riceve proposte del genere quotidianamente, molto raramente invece da una star di Hollywood! E chi poteva garantirgli che un ipotetico rifiuto non avesse trasformato Anthony Hopkins in uno dei suoi personaggi di maggior successo, ad esempio il Dott. Annibal Lechter?

Scherzi a parte, Rieu è rimasto senza parole quando con il loro primo incontro ha visionato gli spartiti e suonato le prime note. Una melodia senza tempo, una sinfonia avvolgente, calda, romantica, che si sposa volendo ad un grande colossal cinematografico.

https://youtu.be/h8QmV8wxEeE

Per me è stata una grande sorpresa ed una grande emozione ascoltare “And the waltz goes on”, questo il titolo del Valtzer composto da Hopkins. E mi auguro sia lo stesso per voi, ripropongo nel testo il collegamento a questo meraviglioso video. Vi invito anche ad osservare l’espressione di Hopkins che, emozionato come un bambino, ascolta per la prima volta le sue note suonate da musicisti di tale portata.

In questi pochi minuti del video è stato come volare, rapito da tanta bellezza e potenza che solo la musica sa regalare. Perché è proprio vero, in questo mondo troppo spesso offeso dall’agire dell’uomo, c’è ancora tanta bellezza!

 

VIDEO ViViCentro – Tonelli: “Contento per il gol, peccato per il rigore”

Queste le sue parole

Al termine del march vinto dal Napoli allo stadio San Paolo contro il Pescara con il risultato di 3-1, in mixed zone, ai nostri microfoni, è intervenuto colui che ha sbloccato il match: Lorenzo Tonelli.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Allievi regionali, Luigi Vitale-Juve Stabia 1-2: il tabellino del match

Allievi regionali, Luigi Vitale-Juve Stabia 1-2: il tabellino del match

Vince la Juve Stabia, vincono i ragazzi allenati da mister Macone. Gli allievi regionali portano a casa il risultato contro la Luigi Vitale, in trasferta, a Casoria: 2-1 grazie ai gol stabiesi di Arno e Daniele.

Così in campo:

LUIGI VITALE – Torino, Perella, Di Santillo, Curcio, Caiazzo, Viscovo, Pappacena, Sarracino, Pome, Giacco, Pirozzi. A disp. Saltamacchia, Sollo, Penza, Venza, Dattilo, Coppola, Russiello

JUVE STABIA – Todisco, Arno, Vilardi, Marrone, Daniele, Loffredo, Capasso, Ruocco, Pistola, Scalera, Fontanella. A disp. La Rocca, Esposito, Cantore, Guadagno, Spavone, Di Maio, De Cicco. All. Macone

a cura di Ciro Novellino

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Mainolfi a Vivicentro: “Nel calcio non contano le “vox populi”, ma i risultati: i nostri ragazzi devono avere obiettivi!”

Le sue parole

Di quanto accaduto in questi giorni, riguardo alla polemica scaturita per la possibilità di vedere un girone del Torneo di Viareggio a Castellammare di Stabia, allo stadio Menti, ne ha parlato, ai microfoni di Vivicentro.it, anche il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi: “Ho voluto in queste ore il confronto con il presidente De Lucia ed il direttore Turi, poiché in questo momento bisogna solo pensare ai nostri obiettivi da raggiungere, arrivare piu’ in alto possibile con le squadre nazionali, cercare di preparare le rose future nell’attivita’ di base. Il mio “parlare” e’ stato condiviso dal dott. De Lucia, al quale va il ringraziamento di tutti coloro che sono da me rappresentati: tecnici, staff, atleti, famiglie, per l’enorme sacrificio economico sostenuto. Non sono cittadino di Castellammare, non so i riferimenti extra/calcistici di questa discussione, ne tanto meno voglio saperlo, quello che so e che Abbiamo portato circa 150 atleti da tutte le province ad indossare la maglia di questa citta’, ed ognuno di loro quotidianamente si allena onorandola. E mi sento in obbligo di garantire ai ragazzi ed alle loro famiglie che fanno enormi sacrifici, (tanti si onorano di 150-200km al giorno) di tutelarli fino all’ultimo minuto in cui saranno con noi. Ho avuto dal direttore Turi l’incarico di coordinare tecnicamente l’attività’ di base e il settore, quindi dico ai tecnici, ai ragazzi, agli osservatori, ai dirigenti, allo staff sanitario, di stare tranquilli e lavorare come fatto fino ad oggi, sono certo che il settore giovanile Juve Stabia e’ presieduto e diretto da uomini, che manterranno gli impegni presi con ognuno di noi. Il calcio e’ bello proprio perché variegato, ognuno e’ libero di fare ciò che vuole con i propri giocattoli, ma quando si parla di giovani, le parole possono pesare tanto. Ogni ragazzo, che vive il sogno di poter un domani calcare un prato verde importante, non può essere apostrofato con un “aggettivo” che rappresenta “il fare una cosa senza averne le possibilità o le capacità”. Questo lascia un po’ perplessi, soprattutto nei confronti di quei ragazzi provenienti da province diverse, che hanno sposato il progetto Juve Stabia e hanno rinnegato il tifo per la squadra della loro citta’ in favore dei colori giallo-blu. “Velleitario” per i nostri giovani  non è il confronto con societa’ di categoria superiore. Far pensare questo significa che il mio lavoro di coordinamento e di scelta di tecnici, atleti e staff e’ stato negativo, quindi da oggi devo guardarmi intorno, insieme a me dovranno farlo i tecnici, gli atleti e tutti i tesserati del settore giovanile; ripeto Noi rispetteremo l’impegno indicato dal Dott. De Lucia, ma come detto prima nel calcio i cambiamenti sono improvvisi, soprattutto nei momenti di calcio/mercato aperto.

Le vicissitudine legate all’ambiente calcistico, devono solo servire a crescere caratterialmente e far capire ai ragazzi, che il mondo del calcio, non e’ solo quello delle tv, ma e’ anche quello dei cambiamenti in un momento, dei trasferimenti in altre societa’ in un’ora, degli imprevisti e infortuni improvvisi. Ripeto, non voglio entrare in una discussione che non c’entra con il calcio giocato, ognuno ha la sua mentalita’ di vedute ed ognuno sceglie per se’, dico solo che il Venezia primo in Lega-Pro, a giorni siglera’ un accordo con l’Anderlecth per il settore giovanile, con uno scambio di tecnici, giovani e idee, cosa fortemente voluta dal presidente Tacopina, dal DG Perinetti e da mister Inzaghi, per loro i giovani sono il futuro e non la destabilizzazione. In estate, sono stato l’ultimo a dire ok al progetto Juve Stabia Giovani, il dott. De Lucia, aveva praticamente quasi chiuso altre soluzioni, ma il direttore Alberico Turi per amore della sua citta’ e della sua squadra del cuore, ha voluto riprovare, portandolo ad investire a Castellammare di Stabia. E’ oggi la persona piu’ ferita al mondo, ora tocca a noi risollevarlo e dimostrare (se ancora ce ne fosse bisogno, dopo i successi da Agosto ad oggi) il nostro valore.

Nel calcio non contano le “vox populi”, ma i risultati: siamo una delle poche squadre di Lega/Pro ad avere licenza per avere in prova calciatori da fuori regione ed Under 12, siamo una delle poche ad avere ragazzi scelti secondo meritocrazia e che non pagano un euro, siamo con le tre squadre Nazionali nei primi posti, non abbiamo Scuola Calcio a pagamento, annoveriamo tra i ragazzi atleti provenienti da tutte le province campane, abbiamo 4 societa’ affiliate, 5 cittadine campane che ci ospitano negli allenamenti, abbiamo gia’ pronte le rose per gli under 15, under 16, under 17 e Berretti (o Primavera) per la prossima stagione, noi in tutti i momenti portiamo in alto il nome Juve Stabia. Di piu’ non possiamo fare.

Spero in un prossimo fine settimana positivo, tutti dovranno dare il massimo. Da oggi al 30 giugno, bocca chiusa e testa agli allenamenti e partite, concentrati e pronti ad eventuali convocazioni in nazionali (a breve novita’ in merito) e fino al 31 gennaio a movimenti di mercato”.

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia, Montalto con la testa a Trapani?

Spesso in ambito sportivo si parla dei rischi che si nascondono dietro all’utilizzo non attento dei social da parte di atleti e calciatori.
L’ultimo episodio in tal senso sarebbe avvenuto in casa Juve Stabia con protagonista la punta Adriano Montalto.
L’attaccante ex Trapani sarebbe stato protagonista di una conversazione virtuale con alcuni tifosi amaranto nel corso della quale avrebbe confidato senza mezze misure la sua voglia di tornare in Sicilia ed anzi di essere concentrato già da ora sulla salvezza della squadra amaranto.
Ricordiamo che la sua situazione non permette a Montalto facili trasferimenti di mercato. L’attaccante ha infatti giocato in questa stagione sia con il Trapani, in Coppa Italia, che con le Vespe. Alla luce delle presenze ufficiali maturate con le due squadre, soluzione obbligata per Montalto sarebbe un ritorno al Trapani, a questo pare soluzione molto gradita al calciatore. Possibilità secondarie e probabilmente remote sarebbero poi la rescissione con la Juve Stabia, la discesa in Serie D o l’inserimento nei fuori lista, ovvero nella lista dei calciatori in rosa ma non facenti parte dei 16 over di cui la squadra intende avvalersi.
Considerazioni di mercato a parte, il commento di Montalto non rappresenta nessuno scandalo, per carità, ma ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso da un calciatore tesserato a tutti gli effetti da una diversa società a cui, non solo per colpa sua ovviamente, è riuscito a dare poco senza ripagare la fiducia concessagli in estate.

Partono dal 2016 le traversie sui diesel della Fiat Chrysler

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(di Virginia Murru)

L’EPA (Environmental Protection Agency), dopo avere scagliato i suoi fulmini sulla Volkswagen, punta ora le sue frecce sulla Fiat Chrysler Automobiles (FCA) US, con le medesime accuse: la Casa automobilistica italiana avrebbe dotato i modelli Jeep Grand Cherokee e i Dodge Ram, con motore 3 litri diesel, di un software ‘truccato’, con l’obiettivo di alterare i test e farla franca con i parametri fissati dalle norme in vigore. Il software permette di modificare i livelli di emissioni quando l’auto viene testata, e questi sono gli estremi contenuti nell’avviso di violazione emanato dall’Epa.

Contravvenire alle norme sul ‘Clean Air Act’, è un reato contro l’ambiente, e come tale va sanzionato, secondo l’Authority.
Sarebbero 104 mila i veicoli in circolazione negli States, ad essere stati dotati di questo dispositivo illegale. L’ammenda è stata già comminata, si tratta di 44.539 dollari per auto, per un totale di 4,63 mld.
La Casa automobilistica, tramite il suo portavoce, l’Ad Sergio Marchionne, rigetta le accuse e cerca di spegnere le fiamme di questo scandalo, che ha già lasciato il suo segno nell’anno appena iniziato. Marchionne dichiara che la Fca non ha commesso nulla contro le norme in vigore sull’ambiente, e per addolcire lo spirito degli americani, sostiene d’essere pronto a collaborare.

“Non abbiamo mai avuto tra i nostri fini quello di creare le condizioni per falsare i test, non abbiamo una sola persona in grado di compiere azioni così scellerate, non apparteniamo a quel genere di criminali” – si difende l’Ad di Fca, in una conferenza stampa, dopo la diffusione del comunicato EPA. Ma sarà dura obbligare gli americani a ‘seppellire’ l’ascia di guerra. Alla Casa automobilistica italiana ora l’onere di difendersi nelle sedi opportune.

L’Authority americana che si occupa di protezione dell’ambiente, ha comunque lanciato le accuse contro i veicoli testati, sostenendo che le suddette automobili contravvengono alle norme che stabiliscono i limiti sulle emissioni nelle auto diesel.

Un altro contenzioso è ormai in corso, ma la miccia era accesa già dallo scorso anno, ne scriveva infatti l’Agenzia Reuters fin dai primi giorni del settembre scorso. Anche se, il rimpallo di responsabilità tra le autorità del governo tedesco e italiano, vanno ancora indietro nel tempo, esattamente ad un anno fa. Eppure tutto si era svolto, fino ad allora, in un terreno neutro di confronti, anche aspri, ma senza nulla di definitivo, fino a che non ci si è trovati davanti allo spartiacque Epa, che ha definitivamente espresso parere negativo anche sui modelli diesel italiani.

La Jeep Renegade è uno dei veicoli ad essere stato implicato nella disputa tra Germania e Italia sulla questione del software manipolato. Secondo l’articolo scritto da Michael Nienaber su Reuters (settembre 2016), il governo tedesco aveva accusato la Fiat Chrysler di usare il ‘cheat device’, ossia il dispositivo manipolato, per spegnere il sistema dei gas di scarico. In una lettera trasmessa da Berlino alla Commissione europea e al ministro dei Trasporti italiano, si sottolinea che in Germania si è constatato un insolito aumento delle emissioni su 4 veicoli Fiat Chrysler.

La scoperta, secondo le autorità di Berlino, proverebbe l’uso illegale del dispositivo per spegnere il sistema di trattamento dei gas di scarico, usando dispositivi  di riduzione delle emissioni sui suoi motori turbodiesel, attraverso sistemi non conformi alla normativa in vigore.
Prima che l’esecutivo dell’Unione europea fosse stato informato, Il Ministero dei Trasporti tedesco aveva già espresso preoccupazioni sui veicoli Fca, rivolgendosi, nei primi mesi dello scorso anno, alle autorità italiane, le quali però, in quella circostanza, avrebbero negato tali implicazioni rigettando le accuse.  E infatti, sempre secondo l’articolo di Nienaber riportato da Reuters, un portavoce della Fca avrebbe dichiarato che i veicoli sotto accusa erano assolutamente conformi alle norme di tutela verso l’ambiente, e non sarebbero stati dotati di alcun software truccato.

Mentre la Commissione europea, in quella circostanza, difese le competenze delle autorità italiane, le sole in grado di porre rimedio alle presunte violazioni.
“It is first and foremost a dialogue between the two member states concerned, with an obligation to keep the Commission informed and the possibility for the Commission to facilitate a solution if no agreement can be found.” The Commission said in a statement.
( E’ prima di tutto ed essenzialmente una questione di dialogo tra i due stati membri interessati, resta il vincolo di tenere informata la Commissione, e la prerogativa, per la Commissione stessa, di rendere possibile una soluzione, qualora nessun accordo possa essere trovato. Questo è ciò che ha espresso la Commissione in una dichiarazione).

Il test tedesco (sulle auto italiane) ha rilevato uno speciale catalizzatore per ossido di azoto, che si è spento dopo pochi cicli di pulizia.
“The German tests found a “special nitrogen oxide catalyst which is being switched off after a few cleaning cycles”.

Secondo un settimanale diffuso in Germania, il ‘Wirtschafts Woche’, è proprio la prova dell’arresto irregolare del sistema di ricircolo dei gas di scarico, ad avere suscitato lo sdegno dei tedeschi. Che pure, in questo ambito – aggiungiamo noi – non si erano rivelati esattamente dei santi..

La lettera di protesta partita dalle autorità di Berlino, alla volta di Bruxelles, sarebbe stata trasmessa proprio nell’agosto scorso. Dopo il caso ‘Dieselgate’, è la prima volta che un Ente Governativo si esprime apertamente sul presunto comportamento illegale di una Casa automobilistica, che avrebbe violato le norme sui limiti delle emissioni, e non stupisce se il destinatario delle accuse sia italiano. Le indagini e i relativi test, sarebbero stati eseguiti dall’Autorità Federale per i trasporti della Germania (KBA), su ordine del Ministero. L’osso duro del test deriverebbe dall’arresto del ricircolo dei gas di scarico, insieme ad un catalizzatore speciale per ossido di azoto, che si spegnerebbe dopo alcuni cicli di pulizia.

In difesa l’Autorità di omologazione e la Motorizzazione italiana, la quale replica alle accuse sostenendo che l’arresto del sistema viene utilizzato per ragioni di protezione del motore. Il Ministero tedesco non accetta queste giustificazioni. Ma è lo stesso ministro dei Trasporti Delrio a ribadirlo, dichiarando che le spiegazioni sarebbero tutt’altro che superficiali.

Secondo la KBA tedesca (Kraftfahrt- Bundesamt, che rilascia omologazioni di veicoli e componenti, valide in Germania e in Europa), si erano già testate a maggio le Fiat 500X, Fiat Doblò, e Jeep Renegade, e sui risultati, a suo tempo, fu inviata al nostro ministero dei Trasporti una richiesta di chiarimenti.
Secondo le conclusioni alle quali è pervenuta la KBA, per ogni veicolo sottoposto a test, si è riscontrata la presenza di un aumento, in termini di qualità, simile alle emissini di NOx (Ossidi di azoto e miscele). I livelli arriverebbero fino a 15 volte il limite consentito.
Sotto l’articolo comparso su Reuters, sono piuttosto interessanti ed eloquenti alcuni commenti, qualcosa vale la pena riportare:

“NEDC allows to switch off emission control during regen cycles and also allows thermal windows to protect the engine. FCA switches emission control off after 22 minutes, when the regen cycle starts, while VW never switches it on, unless you put it on a roller test bench. If they repeat the NEDC on the road, FCA would pass it, VW would fail. That’s the reason why the US has fined VW and not FCA”.

(Il NEDC (New European Driving Cycle – Nuovo ciclo di guida europeo, che tra le diverse funzioni ha anche quella di valutare i livelli di emissioni inquinanti dei veicoli), permette di spegnere il controllo delle emissioni durante i ‘cicli regen’, inoltre permette alle ‘thermal windows’ di proteggere il motore. La Fiat Chrysler spegne il controllo delle emissioni 22 minuti dopo, quando comincia il ‘regen cycle’, mente la Volkswagen non lo accende mai, a meno che non si installi un dispositivo per il test. Se essi ripetessero il NEDC su strada, La Fiat Chrysler passerebbe il test, la Volkswagen no. Questa è la ragione per la quale le autorità americane hanno multato la VW e non la FCA).

(Bisogna precisare che il commento all’articolo di Reuters risale a un paio di mesi fa, quando ancora non era ufficiale il verdetto dell’Epa).

I mercati non potevano essere indifferenti al nuovo scandalo piombato su FCA, ieri si è verificato un autentico crollo del titolo in borsa, negli USA e a Piazza Affari in particolare, oggi, dopo le rassicurazioni e la conferenza stampa di Marchionne, tutto è rientrato, e il titolo in mattinata è addirittura schizzato: +3,6%. In graticola ora c’è la Renault, dopo la notizia sulle indagini già avviate da 3 giudici, volte ad accertare la regolarità dei dispositivi sui motori diesel. Intanto il titolo è crollato.

A dimostrazione di quanto i mercati siano obiettivi ipersensibili, quando circolano notizie in grado di condizionare l’andamento in positivo o in negativo dei titoli nelle contrattazioni. Contenziosi aperti dunque, anche se Marchionne ha assicurato che la FCA, quand’anche la sanzione fosse confermata, non riuscirebbe a mettere in serie difficoltà la Casa automobilistica.

Promozione-Nuova Ischia,mister Di Meglio:” Ci è mancato quel pizzico di cattiveria sotto porta”

Mister Isidoro Di Meglio

La Nuova Ischia inciampa contro il Rione Terra,e non approfitta del passo falso della Sibilia Bacoli,che nella giornata di oggi,ha pareggiato 0-0 nel derby contro la Puteolona. Allo stadio “Mazzella il match contro il Rione Terra termina a reti bianche. I gialloblù sprecano così un occasione d’oro per portarsi a più in tre in classifica,dalla squadra flegrea in vista dello scontro diretto di domenica prossima. Al termine del match mister Isidoro Di Meglio,nonostante il pareggio e le varie occasioni da gol non concretizzate, è soddisfatto della prova in campo dei suoi ragazzi. “La squadra la prestazione in campo l’ha fatta. La partita ha avuto gli sviluppi come l’avevamo preparata. Alla squadra non posso rimproverare nulla,forse quel pizzico in più di cattiveria sotto porta,che ci ha portato a discutere oggi di questo pareggio a reti bianche”. Al di là del rammarico per l’occasione persa per allungare in classifica,oggi a condizionare la gara è stato qualche episodio arbitrale che lascia discutere. “ Io mi metto anche nei panni di questi ragazzi,che alle loro prime esperienze vengono ad arbitrare in queste categorie,purtroppo non è facile nemmeno per loro. Questa non è una scusa a cui dobbiamo appellarci per il pareggio,e nemmeno me la sento. Ci è mancata la giusta cattiveria sotto porta. La prestazione vista in campo,mi lascia ben sperare per la partita di domenica prossima”. Più volte il terreno di gioco dello stadio “Mazzella” ,dove in questi periodi con questo clima,ha messo in difficoltà non solo le squadre ospiti ma anche quelle di casa,costringendole ad avere grandi problemi nell’impostare il gioco. “Noi lo sappiamo sin dall’inizio dell’anno da quando abbiamo incominciato a giocarci. Potrei usare questa giustificazione,se la mia squadra non avesse mai tirato in porta. Invece siamo arrivati cinque-sei volte sotto porta senza però concretizzare al meglio le occasioni”. Il tecnico dei gialloblù però tiene a precisare che queste decisioni arbitrali,stiano un po degenerando dovuto alla squalifica inflitta a Mazzeo della Sibilia Bacoli. L’attaccante ex Ischia infatti ha rimediato tre giornate di squalifica e non sarà presente nel big-match di domenica prossima. “Anche a noi oggi,hanno espulso Ciro Saurino per un brutto fallo che ha commesso, infatti sono dispiaciuto perchè forse attualmente è il giocatore che gode di un ottimo momento anche a livello di importanza in mezzo al campo,ed infatti non è facile sostituirlo,visto che ricopre molti più ruoli per l’intero arco dei novanta minuti. Però se poi ci si mette anche l’arbitro con delle decisioni assurde,proprio come il calcio di rigore non fischiato su Gianluca Saurino, perchè erano passati oltre venti secondi dai cinque minuti di recupero concessi,però concedi il calcio d’angolo mi sembra un po controsenso. Però ripeto di certo non stiamo qui a piangerci addosso, purtroppo questi sono gli arbitri e mi auguro che a Bacoli non continuino a fomentare gli animi,in vista della partita di domenica,perchè poi a pagare sono sempre gli altri. A vincere il campionato lo deve vincere la squadra più forte, se lo saremo noi lo dimostreremo con i risultati sul campo “. Il risultato della partita tra Puteolana-Bacoli forse ha condizionato l’approccio in campo da parte della squadra nel primo tempo. “E’ mancata la cattiveria,come ho detto prima. Se io ricordo bene il Rione Terra non è riuscito ne a fare un tiro in porta,ma a stento due passaggi di fila sulle trequarti. Ho effettuato quel cambio inserendo Oratore proprio per questo motivo. E’ una squadra che è venuta su questo campo a difendersi con undici uomini dietro la linea della palla,con un terreno di gioco che li ha avvantaggiati. Le occasioni le abbiamo avute ma non le abbiamo sfruttate. Adesso facciamo passare il nervosismo per questa partita e da martedì partiremo più forti con la giusta mentalità,anche perchè mancano 14 partite alla fine del campionato e non c’è solo il Bacoli ma anche il Monte Di Procida che si sta avvicinando e se faremo più punti vinceremo il campionato”.

A cura di Simone Vicidomini

FOTO ViViCentro – Attività di base, Juve Stabia-San Giorgio 2-0: il tabellino del match

Attività di base, Juve Stabia-San Giorgio 2-0: il tabellino del match

Vince l’attività di base, categoria 2004 della Juve Stabia e lo fa al Menti contro il Castel S.Giorgio 2003. Finisce 2 a 0 per le vespette. Nel primo tempo c’è stata una partita equilibrata con risultato di 0 a 0. Nel secondo tempo si intensifica il pressing delle vespette che passano in vantaggio con rete di Prisco su assist di Cavaliere. I ragazzi di mister Petrillo, sotto gli occhi attenti del direttore Turi e il responsabile Mainolfi, chiudono la partita definitivamente con assist di Prisco che consente a Minasi di realizzare il 2 a 0.

Così in campo:

Arrichiello (Sacco), Mamhoud, Noviello, Marino, Ferraiuolo, Lettera, Prisco, Russo (Orefice), Miele (Cavaliere), Di Serio (Minasi),  Montella (Tarantino)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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Maradona: “A distanza di 30 anni i napoletani provano lo stesso affetto. Ho parlato con Adl…”

Diego Armando Maradona ha rilasciato alcune dichiriazioni nel corso di Sky Calcio Show. Ecco quanto evidenziato:

 
“I napoletani provano un affetto immenso nei mie confronti, dopo trent’anni non è cambiato nulla. Ieri ho avuto un colluquio con il presidente De Laurentiis, abbiamo parlato di un accordo di lavoro con il Napoli. Gli ho chiesto una squadra vincente, capace di lottare con tutte e ci siamo subito trovati. Del resto dopo dieci anni al Napoli, il presidente è diventato un esperto. Provo una gioia immensa tutte le volte che torno a Napoli e sapere di essere ancora importante per questa gente è davvero fantastico”.

Tonelli: “Bravi a non disunirci. Nessuna gerarchia con Maksimovic, gioca chi sta meglio”

Lorenzo Tonelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport nel post partita di Napoli-Pescara:
“Il gol per quanto mi riguarda è una cosa in più, il mio compito è di non farli subire. oggi non ci siamo riusciti nonostante avessimo fatto una buona prestazione. Dobbiamo migliorare, nelcorso del primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà. Siamo stati bravi a non disunirci sapendo che chiunque viana a giocare qua da il 100%. Maksimovic? Non esistono gerarchie, oggi il mister ha scelto di farmi giocare. Sarri valuta sempre in allenamento le nostre condizioni, chi stameglio gioca”.