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PLAY OFF 2016-2017 le foto di Juve Stabia vs Catania (0-0)

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Juve Stabia vs Catania PLAY OFF LEGA PRO 2016-2017

Guarda le foto di Juve Stabia vs Catania realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci racconta così il pareggio delle vespe con l’elefantino nel primo turno ad eliminazione diretta dei Play Off di Lega Pro 2016-2017.

Scarsa l’affluenza di pubblico, per l’occasione è stato riaperto il settore distinti, mentre nel settore curva ospiti massiccia presenza di ragazzini delle scuole calcio invitate dalla Juve Stabia per l’occasione.

Lo 0-0 contro il Catania sorride alla Juve Stabia, che stacca il pass per il secondo turno di questi playoff di Lega Pro. La gara disputata dagli uomini di Carboni forse non è stata tra le più spettacolari della stagione, ma proprio in questo aspetto c’è la nuova anima delle Vespe.

Juve Stabia 4 – 3 – 3 : Russo, Cancellotti, Morero, Camigliano, Liviero, Mastalli, Capodaglio (Izzillo 71’), Matute, Lisi (Atanasov 89’), Ripa, Kanoute (Cutolo 75’).

A disposizione: Bacci, Santacroce, Marotta, Manari, Giron, Salvi, Esposito, Rosafio, Paponi.

Allenatore: Guido Carboni.

Catania 4 – 3 – 3 : Pisseri, Parisi, Gil, Marchese, Djordjevic, Bucolo, Scoppa (Tavares 84’), Mazzarani, Di Grazia (De Rossi 40’), Pozzebon (Barisic 60’), Manneh.

A disposizione: Martinez, Rizzo, Natale, Di Stefano, Baldanzeddu.

Allenatore: Giovanni Pulvirenti.

Arbitro: Fabio Piscopo di Imperia

Assistenti: Antonio Santoro di Roma 1 e Antonello Mangino di Roma 1

Spettatori: 1908 per un incasso di 24.686,00

Ammoniti: Cancellotti (Js) Scoppa, Marchese, Gil (Ct)

Espulsi: Parisi (Ct)

Juve Stabia, tanti auguri ad Alfonso Todisco!

Juve Stabia, tanti auguri ad Alfonso Todisco!

Oggi è un giorno di festa per il settore giovanile della Juve Stabia, è il compleanno di Alfonso Todisco, dirigente accompagnatore degli Under 15 di mister Alfonso Belmonte. Dal presidente Andrea De Lucia, al direttore Alberico Turi, al responsabile Saby Mainolfi e tutti gli staff e le squadre vanno i più sinceri auguri di buon compleanno ai quali si associano anche Ciro Novellino, Mario Vollono e la redazione di ViViCentro.it.

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Nuova Ischia:”Il sogno per l’Eccellenza si infrange nei supplementari,passa il Mons Prochyta

Di Simone Vicidomini

Monte Di Procida. Il sogno dei gialloblù per continuare a sognare l’Eccellenza si infrange nei tempi supplementari. La compagine isolana dice così addio ai play-off ,con un calcio di rigore “regalato” al Mons Prochyta nel secondo tempo supplementare siglato da Palma. Un penalty che ha fatto discutere anche tanto. Possiamo dire che l’Ischia si è ritrovata ancora una volta penalizzata da una decisione arbitrale in una partita che valeva l’accesso al prossimo turno per i play-off di Eccellenza. Se vogliamo dirla tutta però di certo ieri allo stadio “Vezzuto Marasco” non si è persa una partita ma un’intera stagione,dopo aver terminato il girone di andata in testa alla classifica per poi arrivare a perdere punti per strada anche troppi con squadre molto inferiori rispetto alla formazione isolana. Una sconfitta che racchiude l’insieme di un’intera stagione che sembrava potesse terminare con un esito completamente differente,da quanto si era pronosticato ad inizio campionato.

La Sintesi. Isidoro Di Meglio deve sopperire all’assenza per squalifica di Chiariello e sceglie una linea difensiva formata a quattro da Errichiello e Materese esterni con Del Deo e Di Costanzo al centro. In cabina di regia a centrocampo Ciro Saurino con Camorani e Marano. In avanti Trani e il giovane Filosa con Saurino unica punta che rientra dopo la squalifica. Una partita nel primo tempo che ha visto le due formazioni annullarsi nella metà campo. Al 4′ ci provano i padroni di casa con Marigliano che ci prova dalla distanza di destro. Al 10′ Di Costanzo commette fallo dal limite dell’area e punizione per il Mons Prochyta. Di Matteo va alla battuta con la sua conclusione che supera la barriera e termina fuori. Al 27′ ancora padroni di casa in avanti con Marigliano che da fuori area cerca di sorprendere l’estremo difensore Mennella,che devia in corner. Al 34′ si fanno vedere i gialloblu con Gianluca Saurino che tenta di sorprendere Casolare, ma il portiere neutralizza la possibile conclusione dell’attaccante isolano. Al 44′ ci prova Del Deo con una percussione in avanti,saltando un avversario in area ma recrimina un calcio di rigore per essere stato atterrato dal difensore dopo il dribbling. Il primo tempo si chiude sul risultato di 0-0. Nella ripresa si riparte con gli stessi uomini del  primo tempo da entrambe le parti. Al 5′ ci prova Gianluca Saurino che cerca di sorprendere Casolare ma senza alcun esito. Al 18′ ci prova Camorani con un tiro dai 25 metri,che termina di poco fuori. Al 21′ si sblocca il match:calcio d’angolo per gli ischitani battuto da Camorani e stacco di testa di Ciro Saurino che salta più in alto di tutti e deposita in rete alle spalle di Casolare e fa esplodere i circa 50 tifosi gialloblu presenti nel settore ospiti. I padroni di casa cercano di reagire e ci provano con Colandrea che arriva a tu per tu davanti a Mennella ma non riesce nel tap-in vincente. Al 34′ ci prova Arcobelli che riceve un pallone dal limite dell’area,controlla e tenta un tiro con la sfera che termina di poco a lato. Dopo un giro di lancette il bomber di casa, Palma lancia a rete Petrone ma la sua conclusione è debole. Al 42′ arriva la beffa per i gialloblu. Calcio d’angolo per i montesi con Lubrano che anticipa tutti di testa e deposita in rete il gol del pareggio facendo esultare il pubblico di casa. Dopo i 5′ di recupero concessi dal direttore di gara si va ai tempi supplementari. Al 2′ del primo tempo supplementare,calcio di punizione sul versante sinistro in zona d’attacco isolana,con Camorani che scodella la sfera nell’area piccola con Ciro Saurino che colpisce la traversa. Al 4′ ancora Ischitani vicino al vantaggio Arcobelli innesca Gianluca Saurino,ma l’ex Real Forio manda alto sopra la traversa. Al 13′ si fanno vedere i montesi in avanti con Palma che tutto solo in area conclude verso la porta ma cicca il pallone. Nel secondo tempo supplementare al 2′ ci prova Di Matteo da calcio piazzato con la sfera che termina poco a lato. All’8 episodio clou e doccia fredda per i gialloblu: Del Deo interviene semplicemente in un semplice contrasto Palma che si lascia cadere in area di rigore,l’arbitro ritiene falloso l’intervento del difensore ,estraendo così il secondo cartellino giallo per poi essere espulso, concedendo il penalty sulle proteste dell’intera squadra isolana. Dagli undici metri va lo stesso Palma che non sbaglia e trova il gol del 2-1 che vale la qualificazione al prossimo turno dei play-off. Nel finale di gara espulso anche Gianluca Saurino che lascia anzitempo il terreno di gioco, rimediando la quarta espulsione diretta mettendo un punto definitivo al suo campionato davvero al di sotto delle sua aspettative. E’ l’ultima nota da segnare prima del triplice fischio finale dell’arbitro, con il Mons Prochyta che può festeggiare mentre la Nuova Ischia torna a casa con una sconfitta,non solo per il risultato ma l’ennesima dopo una stagione vissuta tra alti e bassi. L’ultima occasione era questa per credere ancora nell’Eccellenza,ma se vogliamo dire è l’ennesimo passo falso da parte dell’intera squadra.

 

MONS PROCHYTA: Casolare ’00, De Luca, Del Giudice M., Lubrano ’97, Tizzano, Zinno (31’pt D’Auria), Caputo, Marigliano (30’st Caccavale), Colandrea ’00(33’st Petrone ’00), Di Matteo K, Palma. A disposizione: Del Giudice G., Rotta, Durazzo ’00, Arborino ’98. Allenatore: Salvatore Ambrosino.

NUOVA ISCHIA: Mennella, Errichiello ’99, Matarese(43’st Di Spigna), Marano(19’st Arcobelli), Del Deo, Di Costanzo, Trani ’97, Saurino C., Saurino G., Camorani, Filosa ’00(37’st Di Massa ’98). A disposizione: Telese ’98, Paradiso, Cuomo ’97, Muscariello ’97. Allenatore: Isidoro Di Meglio.

RETI: 66’st Saurino C. (NI), 90’st Lubrano, 113’Palma rig. (MdP)

AMMONITI: Arcobelli, Saurino C., Del Deo, Trani, Camorani, Marigliano, Caccavale, De Luca.

ESPULSI: Di Costanzo, Saurino G.

ANGOLI MONS PROCHYTA: 8.

ANGOLI NUOVA ISCHIA: 2.

RECUPERI: 1’PT, 6’ST.

 

EDITORIALE – Juve Stabia, alla ricerca della tempesta perfetta..

Lo 0-0 contro il Catania sorride alla Juve Stabia, che stacca il pass per il secondo turno di questi playoff di Lega Pro. La gara disputata dagli uomini di Carboni forse non è stata tra le più spettacolari della stagione, ma proprio in questo aspetto c’è la nuova anima delle Vespe.

Un famoso passo di Haruki recita: “Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio, ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.” È esattamente quello che è successo alla squadra ora di Carboni, che ha cambiato completamente la sua natura, consapevole di non poter più contare su quelle che a lungo sono state le sue prerogative.

La squadra spumeggiante, spettacolare ed a tratti leziosa della prima parte di stagione non c’è più; le Vespe sono uscite dalla propria personale tempesta, fatta delle tante settimane difficili, dimenticando l’apparenza e la bellezza, dando invece precedenza ad altri aspetti: la concretezza e l’essenzialità.
Così le Vespe sono diventate una squadra cinica, concreta, che mette nel mirino il proprio obiettivo, da raggiungere con le unghie e con i denti.

La nuova Juve Stabia affronta le partite senza fronzoli e, soprattutto, giocando come un unico elemento.
Così Ripa lascia l’area di rigore, il suo “regno”, per coprire le sgroppate dei terzini; Capodaglio al fioretto affianca la sciabola tipica di un mediano; Lisi macina kilometri in qualsiasi zona di campo; i centrali difensivi si aiutano a vicenda ringhiando sugli attaccanti avversari.

È questo il vero risultato centrato da Carboni: aver non solo ridato certezze e sicurezze alla sua squadra, ma anche aver mutato il modo di affrontare le partite. Il gioco potrà forse essere meno spumeggiante del passato, ma è certo che la Juve Stabia “aggredirà” la partita. Ai leziosismi, ora, si preferisce il coltello tra i denti.

Questa nuova anima delle Vespe è palpabile anche nelle reazioni post gara dei gialloblù; in conferenza, sui social, via sms, tutti gli stabiesi mettono l’accento sull’unità, sulla compattezza, sulla grinta e sulla comunione di intenti che regnano ora nel gruppo.

La Juve Stabia così trasformata dalla tempesta si prepara ad affrontare la Reggiana; l’obiettivo è mettere in campo un’altra tempesta perfetta, ma a tinte gialloblù, per avvicinarsi ancora di più al sogno fiorentino.

Raffaele Izzo

Ferri: “Diverbio con Sarri? Non è la prima volta che risponde con maleducazione”

L’ex calciatore e allenatore, oggi opinionista televisivo, Riccardo Ferri ha parlato a TMW Radio dei temi salienti del 36° turno di Serie A:

“Sfogo in tv di Sarri? La mia domanda era pertinente e maleducata. Non è la prima volta che Sarri risponde con maleducazione, ma questo è un problema suo. Credo che la Lega dovrebbe mettere dei paletti e far sì che certi personaggi usino un linguaggio consono allo sport. Juventus? Allegri è un vero fuoriclasse, che si è messo addosso il vestito della Juve e lo sta gestendo nel migliore dei modi a 360°. Napoli? Ha fatto un campionato strepitoso, così come la Roma, e non deve avere rimpianti o rimorsi. Nelle prossime campagne acquisti dovranno cercare entrambe di migliorare le proprie rose e diventare ancora più competitive. Nessuno si sarebbe mai aspettato questa bella lotta, i giallorossi ieri hanno meritato contro la Juve. Inter? Perdere ci sta, ma dipende come. Purtroppo l’Inter in questo momento è una squadra e una società anarchica”.

 

Da tuttomercatoweb.com

Insigne, l’agente: “Il Napoli gioca in maniera spettacolare. Lorenzo è cresciuto molto grazie al lavoro degli allenatori”

Antonio Ottaiano, agente di Lorenzo Insigne, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

“Il Napoli gioca un calcio spettacolare, tutti gli addetti ai lavori lo stanno ammettendo. Gli azzurri stanno facendo una stagione incredibile, purtroppo è molto difficile che Roma e Juventus possano subire un crollo in questo momento. La squadra ha giocato un girone di ritorno alla pari dei bianconeri, non è assurdo ipotizzare che l’anno prossimo si possa lottare per lo scudetto fino alla fine.
Insigne? E’ cresciuto tantissimo, il merito va a Sarri ma anche agli altri allenatori. Influenza di Sarri sul rinnovo? E’ stata una scelta della società, poi che l’allenatore lo stimi moltissimo è risaputo”.

Sondaggi per Pavoletti dall’Inghilterra e dalla Francia: due club sull’attaccante

Novità sul futuro di Leonardo Pavoletti, attaccante di casa Napoli, raccolte da Tuttomercatoweb.com. L’ex Genoa avrebbe estimatori in Inghilterra e Francia. Sarebbero infatti arrivati sondaggi per Pavoletti da parte di Olympique Marsiglia e West Ham in vista dell’estate.

Sky – Rinnovo Mertens, la clausola rappresenta l’ultimo nodo da sciogliere: i dettagli

Lotta per il secondo posto ancora apertissima. Un punto separa Roma e Napoli in questo duello per che si fa sempre più entusiasmante e ricco di colpi di scena. Obiettivo gironi di Champions ma non solo per gli azzurri, dal momento che un altro traguardo da tagliare riguarda il rinnovo di Dries Mertens.

L’ultimo nodo da sciogliere è la clausola di risoluzione: il calciatore belga vorrebbe che non fosse molto alta, in modo da avere una via d’uscita nel caso in cui il ciclo attuale dovesse interrompersi. L’intenzione del classe ’87 è quella di rimanere in questo Napoli targato Maurizio Sarri che, da parte sua, potrebbe teoricamente lasciare il club azzurro nel caso in cui una società pagasse nel 2018 la clausola di 8 milioni prevista nel suo contratto. Proprio per questo motivo, Mertens vorrebbe tenere bassa la sua di clausola. Questa rappresenterebbe una sorta di garanzia, proprio perchè il belga vuole restare, ma con questo ciclo e con questo progetto tecnico. Il Napoli continua a lavorare al rinnovo di Dries Mertens: il nodo è legato alla clausola. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky ed esperto di calciomercato, tramite il proprio profilo ufficiale.

Da gianlucadimarzio.com

Rai – Novità su Ghoulam, Napoli pronto a rinnovargli il contratto: si pensa a una clausola

Ciro Venerato, giornalista Rai esperto di calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc durante ‘Si Gonfia la Rete’. Ecco quanto evidenziato:

“Ci sono delle novità sul futuro di Faouzi Ghoulam. Il Napoli è spesso in contatto con il fratello dell’algerino che ne cura gli interessi. La società sarebbe pronta ad offrirgli il rinnovo contrattuale qualora non dovessero arrivare offerte soddisfacenti da qui alla fine del mese. Ci sarà anche l’inserimento di una clausola che dovrebbe aggirarsi intorno ai 30-40 milioni. Il calciatore avrebbe l’occasione di mettersi in mostra giocando la Champions in modo da attirare estimatori per la stagione successiva”.

Corsa del Mito, Scarpitta e Cerretani: i campioni si raccontano

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Scarpitta: ”Camerota stupenda”. Cerretani: ”Esempio di come fare turismo”

Luca Cerretani è arrivato sul porto di Marina di Camerota (SA) insieme a Pasquale Sorrentino in rappresentanza della Provincia di Salerno. Ad attenderli c’era Mario Scarpitta, presidente dell’associazione ‘Tuttinsieme’ che ha organizzato la Corsa del Mito. Da buon padrone di casa Scarpitta ha fatto aprire il talk show ‘I campioni si raccontano’, proprio a Cerretani che lo ha ripagato con delle splendide parole: «Eccolo qui, un ottimo esempio di come fare turismo quando ancora nel Cilento l’estate non è ancora arrivata – ha dichiarato Cerretani dinanzi al pubblico della Corsa – Mario Scarpitta è una di quelle persone che ha capito come portare benessere al proprio paese e come riempire le strutture ricettive e i locali quando l’inverno è stato ormai superato e per alcuni superato con fatica».

«E’ proprio questo uno degli obiettivi della Corsa del Mito – sottolinea Scarpitta -. Destagionalizzare è una delle nostre parole d’ordine. Nel week end abbiamo portato a Camerota migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia. Mille atleti in gara, tantissimi con le famiglie e con i bambini che hanno partecipato alla MiniMito. Una esperienza straordinaria e una manifestazione che ogni anno diventa sempre più grande e organizzata». Sono stati infatti circa mille gli atleti che dal porto di Palinuro hanno raggiunto correndo quello di Marina di Camerota. Dopo quindici chilometri di mare, natura e posti meravigliosi, i podisti sono arrivati a Camerota trascinati dall’entusiasmo della folla. Alla fine sul podio sono saliti tre ragazzi africani. Tre top runner: i keniani Kanda e Sammy Kipngetich e il ruandese Primien Manirafash.

Più di trecento, invece, i bambini che hanno preso parte alla MiniMito. Ottima la partecipazione del pubblico anche al Talk Show ‘I campioni si raccontano’ con gli ospiti speciali di questa edizione della Corsa: Alessandro Renica, Bruno Giordano, Giuseppe Bruscolotti, Davide Tizzano, Alberico Di Cecco e Imma Cerasuolo. Riuscito il convegno ‘Disabilità e competizione: puntare oltre i limiti’, dove i presenti hanno ascoltato testimonianze forti dalle bocche di diversi atleti paralimpici.

«E’ doveroso ringraziare tutta la macchina organizzativa, partendo dai ragazzi dell’associazione, dai giovani di Marina di Camerota e da tutte quelle persone che si sono impegnate notte e giorno per far si che questo evento riuscisse nel migliore dei modi – aggiunge Scarpitta -. E’ importante sottolineare come in tempi rapidissimi il porto di Camerota e tutto il percorso sono stati ripristinati e liberati dall’immondizia. Devo ringraziare anche la Rai, la stampa locale, le mamme dei bambini che sono stati fantastici, le attività di Camerota e gli sponsor che hanno contribuito a rendere avvincente questa ottava edizione. Ultimi ma solo in ordine di lista ci sono i corpi dei vigili urbani di Camerota e Centola, la Protezione civile, la Polizia, le istituzioni che hanno permesso tutto. E ancora le associazioni sportive che hanno organizzato la parata dei bambini e i loro presidenti e poi i barcaioli del porto turistico di Marina di Camerota che con le gite in barca hanno deliziato gli ospiti della Corsa».

Festival di Cannes 2017: donne forti e periferie nelle pellicole italiane (Debora VELLA)

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Le donne forti che resistono e la periferia: questi i temi affrontati dai nostri registi italiani per il Festival di Cannes (17-28 maggio). È un cinema quanto mai realistico e sempre più affine alla cronaca.

I FILM ITALIANI IN GARA

Sono sei in tutto i film presentati al Festival di Cannes 2017: Fortunata, L’intrusa, Sicilian ghost story, Cuori puri, A Ciambra e Dopo la guerra. Su sei film presentati, cinque sono storie vere di lotta e sopravvivenza con protagoniste le donne. L’unica eccezione è Dopo la guerra di Annarita Zambrano con Barbora Bobulova, Giuseppe Battiston, Charlotte Cetaire e Jean Marc Barr: dramma di una famiglia borghese ambientato durante i violenti anni ’70. Tuttavia nessuno di questi sei film è in gara per la Palma d’Oro.

IL RITORNO DI CASTELLITTO CON FORTUNATA

Il film di Castellitto, interpretato da una splendida Jasmine Trinca, gareggerà per la categoria Un Certain Regard. Fortunata è una donna di borgata che si affatica di lavoro dalla mattina alla sera. È troppo giovane e confusa per crescere la figlia e incapace di resistere ad un marito violento che non si rassegna al fallimento del loro matrimonio. Per trovare la propria indipendenza economica Fortunata apre un negozio di parrucchiera, ma non tutto filerà come lei sogna…

L’INTRUSA E CUORI PURI

L’intrusa di Leonardo Di Costanzo racconta di Giovanna (Raffaella Giordano), fondatrice di un’oasi per sottrarre i bambini al degrado. Nella sua oasi accoglierà anche Maria, moglie di un killer camorrista intenzionata a sfuggire al ‘sistema’ della famiglia.

Cuori Puri segna invece l’esordio del regista Roberto De Paolis. La trama ruota attorno ad Agnese (Selene Caramazza), diciottenne schiacciata da una madre che vorrebbe farle prendere il voto di castità. Una storia d’amore e di periferia tra integralismo religioso, campi Rom e coatti romani di Tor Sapienza.

SICILIAN GHOST STORY E A CIAMBRA

Sicilian Ghost Story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia è ispirato alla tragica storia di Giuseppe Di Matteo, il bimbo sciolto nell’acido dai corleonesi di Brusca. Luna (Julia Jedlikowska) una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al clima di omertà e complicità che la circondano e pur di ritrovarlo è disposta a discendere nel mondo oscuro che lo ha inghiottito.

A Ciambra è l’opera seconda del regista di Mediterranea, Jonas Carpignano. Il progetto “‘A Ciambra” è nato sull’onda del successo dell’omonimo cortometraggio che ha incantato esperti e addetti ai lavori di tutto il mondo. I protagonisti del film sono attori non professionisti e sono gli attuali abitanti della Ciambra, comunità rom stanziale di Gioia Tauro in Calabria.

DOPO LA GUERRA DI ANNARITA ZAMBRANO

Unica eccezione a quest’Italia delle periferie è Dopo la guerra, racconto di un dramma nato all’interno di una  famiglia borghese lacerata dalla violenza degli anni ’70, tra fuoriusciti accolti dalla Francia e parenti in  Italia costretti a fare le spese della giustizia. Con Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Charlotte Cetaire e Jean Marc Barr nel cast.

Debora VELLA

Manifestazione Pugilistica organizzata da ASD IMPERIUM TEAM BOXE il 20/05/’17 (Diana Marcopulopulos )

Sono passati solo pochi mesi , 4 Febbraio 2017, dalla prima manifestazione pugilistica organizzata dalla ASD IMPERIUM TEAM BOXE e  tra pochi giorni Sabato 20 maggio ci sarà la seconda riunione pugilistica sempre Organizzata Dalla ASD Imperium squadra boxe con i Maestri Francesco Cecoro e Giovanni Pitrolo e  in collaborazione con la Muay Thai di Brescia . Vedremo sul ring della palestra popolare di Via Francesco Nullo al numero 12 a Brescia pugili Bresciani contrapposti ad avversari provenienti da fuori provincia.
L’imbattuto mediomassimo Lorenzo Zacco (ASD Imperium team Boxe) di Gussago si confronterà con Yacu Paul  (Nuova Olimpia boxe), sicuramente vedremo un incontro  spettacolare tra due picchiatori , Hemmadi Raschid (Iperium team boxe ) giovane pugile , solo 16 anni, categoria Yuoth all’attivo 6 match, vincitore del torneo regionale esordienti 2016, affronterà Paladina (Nuova boxe Olimpia) anch’egli 16 anni , i due si sono incontrati a Giugno dello scorso anno in un match molto combattuto ,vinse ai punti  il nostro Hemmadi  .
All’esordio tre pugili della scuderia Iperium team boxe Brescia .
Tra i kg 69  abbiamo il laureando in Ingegneria presso l’Università di Brescia Claudio Zanetti che affronterà il Cremasco Torraco della società Boxe Rally Crema , Alex Reghenzi  ( Imperium team boxe ) kg 69 incontrerà il milanese Kevin Capogrosso ( SPS Pugilistica ) , nei kg 73 Herbert Brunelli  Ingegnere elettronico si confronterà con Stefano Binetti bresciano della boxe Bovezzo .
Il combattivo Cherri Arlid (boxe Ruzze )  naturalizzato Bresciano kg 75 contro Stefano Rizzo (pugilistica Brianza)altro match tachicardico. Francesco Piardi (boxe Mariani) contro il bergamasco Marco Persico (Bergamo boxe).
Il colosso Valtrumpinio Stefano Richiedei kg 82  della Boxe Lumezzane ,un ragazzo che sta migliorando continuamente sul ring , fisico statuario con un’altezza di 1,90,incontrerà Pabel della USL Lombarda .
Camara kg 64 boxe Lumezzane incrocerà i guantoni con Luca Cervilli ( USL Lombarda). Incontri senz’altro molto equilibrati , la manifestazione avrà inizio alle ore 16,30  sabato 20 Maggio in  Francesco Nullo n. 12 a Brescia .
Diana Marcopulopulos

Play Off 2017 – Juve Stabia e Reggiana definiti gli orari degli incontri

La prima fase dei Play Off 2016-2017 di Lega Pro è terminata non senza sorprese. Le eliminazioni di Arezzo,  Gubbio, Padova e Siracusa  che potevano sfruttare il fattore campo e il doppio risultato grazie al miglior piazzamento in classifica al termine della stagione regolare.

Ieri sono state disputate Juve Stabia – Catania e Reggiana – Feralpi Salò. Le vincenti secondo la griglia Play Off si dovranno incontrare nel secondo turno eliminatorio con gare di andata e ritorno. Entrambe le partite sono finite con un pareggio, e precisamente 0-0 la prima e 2-2 la seconda.

In virtù di questo risultato la Juve Stabia dovrà incontrare la Reggiana prima a Reggio Emilia al Mapei Stadium – Città del Tricolore e poi al Menti.

In considerazione della concomitanza della partita di Serie A tra il Sassuolo (proprietario dello stadio di Reggio Emilia) e il Cagliari che verrà disputata domenica 21 maggio, la lega ha deciso di anticipare la partita tra la Reggiana e la Juve Stabia a sabato 20 maggio alle ore 20:30, mentre il ritorno è previsto mercoledì 24 maggio con inizio alle 20:30.

A conferma il programma ci ha pensato anche la S.S. Juve Stabia che sul proprio profilo facebook ha pubblicato la notizia:

 

S.S. Juve Stabia

29 min ·

? UFFICIALE
? Sabato 20 maggio h 20,30 al “Mapei Stadium-Città del Tricolore” di Reggio Emilia #ReggianaJuveStabia ??
? Mercoledì 24 maggio h 20,30 al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia #JuveStabiaReggiana ??
#BeWasps

Hamsik: “Partita dominata, ma non mi aspettavo potesse finire con questo risultato”

Le sue parole

Marek Hamsik ha commentato il successo del Napoli a Torino sul suo sito ufficiale: “Nel primo tempo abbiamo letteralmente dominato, ma siamo andati al riposo solo con un gol di vantaggio. Nella ripresa il copione non è cambiato e siamo riusciti a finalizzare di più facendo poi tanti gol. Non mi aspettavo un risultato così ampio, il Torino è una squadra di qualità e l’ha dimostrato nel derby pareggiato contro la Juve una settimana fa. Siamo stati grandi, chi è venuto allo stadio si sarà divertito”

Mertens e il gesto a fine partita, la firma è imminente

Mertens e il gesto a fine partita, la firma è imminente

Spettacolo puro, numeri da sballo. 54 reti per soli tre nomi: José Maria Callejon, Dries Mertens e Lorenzo Insigne. 16 per lo spagnolo, 25 per il falso 9 e 11 per lo scugnizzo partenopeo. Numeri da paura, che rilanciano e rendono accattivante il paragone con la Magica. Nel post partita poi è stata grande la festa per l’ennesimo show, con in particolare il talento belga scatenato felice anche per la corsa al titolo da capocannoniere. Ha festeggiato a lungo con i tifosi, saltando, ballando e battendosi la mano sul cuore. Altri segnali di amore e fedeltà: la firma del rinnovo è sempre più imminente. Lo riporta Il Mattino.

Zielinski nel mirino di Real Madrid e Liverpool

Zielinski nel mirino di Real Madrid e Liverpool

C’è stata anche la sua firma nella cinquina a Torino, per una nuova prestazione di spessore malgrado la panchina iniziale. Piotr Zielinski, il dodicesimo uomo destinato presto a diventare un titolre a tutti gli effetti. 45 presenze e 6 gol quest’anno tra le varie competizioni, un vero valore aggiunto con un futuro da top player. Un vero affare, tra l’altro, se si considerando i ‘soli’ 15 milioni di euro utilizzati dal Ds Giuntoli per strapparlo alla concorrenza per una cifra nel frattempo già esponenzialmente cresciuta. Sulle sue tracce, riferisce l’edizione odierna de Il Mattino, ci sono Real Madrid e Liverpool ma è uno di quelli su cui la società intende costruire il progetto vincente dei prossimi anni.

Il volontariato non può essere ordinato e dire che non è ‘naja’. Traslando, sarebbe come dire: è stato ‘suicidato’!

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L’eventuale ridenominazione della ‘naja’ in ‘Servizio Civile’ nulla cambia sul sentore di ritorno al passato perché, mutatis mutandis, di fatto tale è dal momento che, obbligare al ‘volontariato’ appare come il dire ‘è stato suicidato’. E la cosa non piace nemmeno all’editorialista della stampa Alberto Mingardi che scrive: “Chi ha a disposizione opportunità migliori sarebbe condannato a rimandare l’appuntamento, sperando che lo aspettino. La leva civile assomiglia a una imposta: ti obbligo a lavorare, prelevo il tuo salario e lo trasferisco al tuo datore di lavoro. Difficile sostenere che sia un aiuto per il lavoratore obbligato, anche se il datore di lavoro è non profit”.

Il volontariato non può essere un ordine
Un «momento unificante» per i giovani. Questo sarebbe, secondo il ministro della Difesa Pinotti, il servizio civile obbligatorio.

La naja serviva anche per «fare gli italiani», o perlomeno per costringerli a conoscersi gli uni con gli altri.

Ora si vorrebbe far svolgere lo stesso compito al volontariato. Le 300 mila associazioni non profit del nostro Paese provano la vivacità della società italiana nell’organizzarsi da sé, in vista di scopi avvertiti come importanti.

Il servizio civile obbligatorio garantirebbe a queste realtà un’ampia disponibilità di manodopera a titolo gratuito.

E’ un po’ curioso che in un Paese nel quale si è fatto fuoco e fiamme per abolire i tirocini non retribuiti ora si pensi di reintrodurli, per il solo mondo del non profit. Chi faceva uno stage senza averne in cambio un compenso sperava in realtà di trarne benefici di carattere diverso: di imparare cose che avrebbero potuto essere utili nel prosieguo della vita lavorativa, di arricchire il proprio curriculum. A torto o a ragione, si è pensato che quella prassi generasse continui abusi.

Ora vorremmo imporre stage nel terzo settore, gratuiti e obbligatori. Chi ha a disposizione opportunità migliori sarebbe condannato a rimandare l’appuntamento di qualche mese, sperando che lo aspettino: eventualità rara, quando ancora non si ha, in senso proprio, una professionalità. Riducendo la libertà di scelta, diminuirebbe anche la probabilità di trovare un’occasione non di guadagno ma almeno di crescita nelle proprie competenze.

Il volontariato acuisce il senso di responsabilità, aiuta a simpatizzare con chi sta peggio di noi. Ma ciò avviene in larga misura perché è «volontariato»: perché le persone ci mettono per propria autonoma decisione tempo e fatica.

Il terzo settore vive grazie ai volontari, e a un più modesto nucleo di persone che invece ne ha fatto una professione. Per costoro la prospettiva di avere più collaboratori senza doverli pagare è allettante. E tuttavia non è detto che faccia bene alle loro associazioni. Potere usufruire di «lavoro regalato» è un po’ come avere a disposizione un flusso regolare di fondi assicurato dalle tasse. L’una cosa e l’altra ridurranno la pressione a cercare nuove risorse, quattrini o lavoro donato volontariamente.

Attraverso questo processo – la ricerca di fondi e volontari – una associazione non profit ottiene conferma della bontà delle proprie scelte e del fatto di essere al servizio di uno scopo condiviso da altre persone. Ridurre questo stimolo non può far bene al terzo settore. I sussidi possono produrre aziende autoreferenziali, che esistono solo per percepirli. Lo stesso può fare il ricorso alla manodopera gratuita: tenere in vita associazioni che servono solo per impiegarla.

E’ sorprendente la leggerezza con cui si parla di tornare alla coscrizione, per quanto de-militarizzata.

In Italia l’abolizione della leva obbligatoria è stata una riforma davvero bipartisan, nata durante il secondo governo Amato (ministro della difesa Carlo Scognamiglio) e accelerata nei tempi dal governo Berlusconi (ministro della Difesa Antonio Martino). Si riconosceva alle persone giovani il diritto di fare quel che desiderano della propria vita.

La leva civile assomiglia a una imposta: ti obbligo a lavorare, prelevo il tuo salario e lo trasferisco al tuo datore di lavoro. Difficile sostenere che sia un aiuto per il lavoratore obbligato, anche se il datore di lavoro è non profit.

Twitter @amingardi

vivicentro.it/opinione
vivicentro/Il volontariato non può essere ordinato. Traslando, sarebbe come dire: è stato ‘suicidato’!
lastampa/Il volontariato non può essere un ordine ALBERTO MINGARDI

Sarri vuole Napoli, ma spunta la richiesta sui diritti d’immagine

Sarri vuole Napoli, ma spunta la richiesta sui diritti d’immagine

De Laurentiis-Sarri, ora sono due le vie percorribili dopo anche le ultime frecciatine a distanza. Da una parte la possibilità di chiamare il tecnico e proporgli un nuovo contratto per riavvicinare le parti, dall’altra la tentazione di lasciare tutto com’è per poi riparlarne eventualmente tra 12 mesi. Secondo Il Mattino, in caso di chiamata del patron, oltre a un ingaggio maggiore il tecnico parlebbe anche di diritti di immagine e dei tanti che l’hanno avvicinato per offrirgli dei contratti di sponsorizzazione. Il mister, infatti, punta a una gestione diretta. Considerando l’età avanzata, sa fin troppo bene che certi treni passano una sola volta e che non ha ancora tantissime stagioni di altissimo livello davanti a sé. Tuttavia, è solo un discorso economico da chiarire. Perché è questa la città che sente sua ed è qui che vuole per provare a vincere qualcosa.

De Laurentiis-Sarri, il rapporto non è per niente idilliaco, diversi gli aspetti sui quali non convergono

De Laurentiis-Sarri, il rapporto non è per niente idilliaco, diversi gli aspetti sui quali non convergono

La Gazzetta dello Sport scrive sulla polemica a distanza tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis: “Avranno capito male in tanti considerato che tutti i media hanno titolato sulla presunta diatriba Sarri-De Laurentiis, alla vigilia della trasferta di Torino. Il confronto a distanza tra lui e il presidente è continuato perché, al di là di quelli che sono gli argomenti di facciata, tra i due il rapporto non è per niente idilliaco, sono diversi gli aspetti sui quali non convergono. E, probabilmente, quello di voler guadagnare più soldi è soltanto la punta di un iceberg”.

Sarno, si lascia divorare dalle fiamme dopo una lite in famiglia. Morto il 42enne

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Non è riuscito a superare la notte Domenico Cordella, il pizzaiolo 42enne di Sarno che nella serata di ieri ha deciso di togliersi la vita dandosi fuoco.

Erano intorno le 17:00 quando, in seguito ad un litigio in famiglia, si è allontanato con la sua auto, ha raggiunto la zona periferica dei “Tre Valloni” e in via Bracigliano ha deciso di compiere l’irragionevole gesto: ha preso una tanica di benzina, ha cosparso di carburante il suo corpo e, con un fiammifero, si è dato fuoco.

A chiamare i soccorsi è stato un passante impressionato dalla scena: Domenico correva lungo la strada mentre le fiamme lo consumavano.

È giunta sul posto un’ambulanza del 118; i medici del Villa Malta di Sarno, constatata la gravità delle bruciature, hanno deciso il trasferimento dell’uomo al centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli.

Domenico, però, aveva il 90% del corpo ustionato e non è riuscito a superare la notte.