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Sarri: “Piccola flessione ad ottobre ma la squadra ha dato tutto. Siamo stati straordinari”

Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara contro la Sampdoria. Ecco quanto riporta la Ssc Napoli sul proprio profilo Twitter:

“Abbiamo avuto una piccola flessione ad ottobre. Ma siamo stati straordinari: la squadra ha dato tutto”.

Ssc Napoli: “Ci rivedremo la prossima stagione con un unico, grande,immenso sogno nel cuore”

La Ssc Napoli commenta sul proprio sito ufficiale la vittoria contro la Sampdoria al Ferraris:

“I quattro principi azzurri, i quattro Re del gol. Mertens, Insigne, Callejon, Hamsik. Il Napoli mostra il suo poker di assi e lo smeriglia a Marassi. E’ una cascata di record ed un torrente di spettacolo. Dries 34, Lorenzo 20, Calleti 17, Marek 15. Sono i gol segnati in stagione dai quattro moschettieri di Sarri. Il Napoli chiude l’anno con 115 gol e 86 punti e supera se stesso come primati storici. Oggi ne arriva un altro di record, l’ultimo di una stagione meravigliosa: le reti segnate in trasferta che sono 50 e che rappresentano il primato assoluto nella storia della Serie A (superata la Juventus del 1950 con 46 gol). Il Napoli finisce al terzo posto ma è leader assoluto nella passione di un intero popolo. Ci rivedremo nella prossima stagione con un unico, grande, immenso, sogno nel cuore”.

Da sscnapoli.it

Sampdoria-Napoli 2-4: il tabellino del match

Sampdoria-Napoli termina sul 2-4, il solito spettacolo al Ferraris di Genova. Una vittoria che però non basta agli azzurri per raggiungere il secondo posto in classifica. Gli azzurri disputeranno i preliminari per accedere alla prossima Champions League.

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Bereszyński, Silvestre, Škriniar, Regini; Barreto(66′ Palombo), Torreira, Linetty; Fernandes(54′ Praet); Schick, Quagliarella. A disp.: Krapikas, Hutvagner; Šimić, Dodô, Álvarez, Palombo, Praet, Cigarini, Djuričić, Budimir.   All.: Giampaolo
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiricheș, Koulibaly, Ghoulam; Zieliński(67′ Rog), Jorginho(71′ Diawara), Hamšík(84′ Giaccherini); Callejón, Mertens, Insigne. A disp.: Rafael, Sepe; Strinić, Giaccherini, Maggio, Leandinho, Zerbin, Rog, Albiol,Diawara, Tonelli, Milik.   All.: Sarri

Arbitro: Banti
Marcatori: Mertens(N), Insigne(N), Hamsik(N), Quagliarella(S), Callejon(N), Alvarez(S)
Ammoniti: Skriniar(S)
Espulsi: nessuno.

Il Napoli disputerà i preliminari di Champions League: le date delle gare

Al Napoli non basta la vittoria al Ferraris contro la Sampdoria. La squadra di Maurizio Sarri chiude il proprio campionato al terzo posto in classifica. Gli azzurri giocheranno così i preliminari di Champions League. Il sorteggio si terrà il 4 agosto. Le gare di andata si disputeranno il 15-16 agosto, ritorno previsto per il 22-23.

Mertens: “Ottimo girone di ritorno, dobbiamo partire da questo la prossima stagione. Ho rinnovato per vincere”

Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della gara contro la Samp:

“Abbiamo fatto più punti di tutti nel girone di ritorno e la prossima stagione dovremo ripartire da questo. Io gioco sempre per la squadra, oggi abbiamo fatto bene. Ho firmato il rinnovo per questo, perché voglio vincere qualcosa e continuando così riusciremo a farlo.
Scudetto? La voglia di vincerlo c’è sempre. Oggi abbiamo visto che stiamo giocando un calcio incredibile. E’ il secondo anno con il mister che è un grande. Fa piacere giocare per lui, speriamo di mantenere questo gruppo. Abbiamo fatto 86 punti e molti gol, dobbiamo imparare da qualche piccolo errore”.

De Laurentiis: “Stagione straordinaria, ringrazio tutti. Bravi!”

Il Napoli chiude la stagione al terzo posto nonostante abbia espresso un gioco spettacolare.  Arrivano comunque i complimenti del presidente Aurelio De Laurentiis su Twitter:

“Una stagione straordinaria! Ringrazio tutti, tifosi, allenatore, staff, calciatori, dirigenti e collaboratori. Bravi tutti”.

FOTO CLASSIFICA – Perotti salva la Roma al 90′, al Napoli non basta la vittoria: è terzo posto

Il Napoli travolge la Sampdoria con un sonoro 4-2. La vittoria non basta agli azzurri per agguantare il secondo posto in classifica. La Roma infatti supera il Genoa al 90′ minuto grazie a un gol di Perotti ed accede alla fase a eliminazione diretta della Champions League.

 

Un grave lutto oggi colpisce la famiglia Juve Stabia

La redazione sportiva di ViViCentro si associa al messaggio di cordoglio della S.S. Juve Stabia diretto al collaboratore addetto agli arbitri Giulio Vuolo Zurlo colpito in queste ore da un grave lutto. A Giulio, persona eccezionale, perbene e grande professionista vanno le nostre più sentite condoglianze per la perdita della cara madre Rita.

Pubblichiamo il messaggio della società:

Il Presidente della S.S. Juve Stabia, Francesco Manniello, il Direttore Generale Clemente Filippi, il Segretario generale Raffaele Persico, lo staff e l’intera squadra, i dipendenti e collaboratori si stringono intorno a Giulio Vuolo Zurlo, in questo momento di profondo dolore, a seguito della scomparsa della cara mamma Rita Cosenza. A Giulio va il nostro più forte e sentito abbraccio e alle famiglie Cosenza e Vuolo Zurlo le nostre più sentite condoglianze.

S.S. Juve Stabia

ROMA-GENOA 3-2- Giallorossi in Champions all’ultimo respiro con gol di Perotti

NOTIZIE AS ROMA – Ci siamo. Il triste giorno che tutti i tifosi avrebbero voluto non arrivasse mai è giunto. A meno di un’ora dal fischio di inizio di Roma-Genoa (ultima gara del campionato 2016/2017 ed ultima di Totti giocatore), il capitano non fa parte dell’11 titolare. Nessun dubbio, comunque, sul suo impiego. Il tecnico toscano, ha detto infatti ieri in conferenza che “Totti giocherà una cospicua parte di gara, la più importante”.

CRONACA SECONDO TEMPO:

50′ Termina il match

45′ Assegnati 4 minuti di recupero

44′ GOL DELLA ROMA CON PEROTTI ancora su assist di Dzeko. Si toglie la maglia e viene ammonito

40′ Il Genoa conquista l’angolo, il tempo scorre inesorabile e l’accesso diretto alla Champions al momento spetta al Napoli

36′ Lazovic di nuovo lasciato a tu per tu con Szczesny, colpisce il palo

34′ GOL DEL GENOA CON LAZOVIC, colpo di testa in mezzo a Fazio e Mario Rui con Szczesny che non esce in anticipo

28′ GOL DELLA ROMA CON DE ROSSI passaggio lungo sul palo più lontano, Dzeko arriva lucido su questo pallone, serve al centro dove c’è l’eterno fratello di Totti, che batte La Manna e forse guadagna l’accesso alla Champions con questo quarto gol stagionale

27′ Tiro alto di Biraschi, serve un guizzo alla Roma per guadagnare l’accesso diretto in Champions

24′ Esce Pellegri, autore del gol genoano ed entra Natcham, giocatore di proprietà del City

23′ Colpo di testa di El Shaarawy nel cuore dell’area di rigore su assist di Totti, La Manna para. Il tempo scorre e la Roma sembra aver perso un po’ il bandolo della matassa. Pochissimi gli interventi di La Manna in questi primi 25 minuti di secondo tempo

22′ Staffilata di sinistro che sfiora il palo di Strootman. L’olandese si aggiusta sul piede prediletto un pallone arrivatogli a seguito di uno scavetto del capitano

11′ Esce Cataldi tra le fila del Genoa, al suo posto in campo Hiljemark

9′ Sotto tribuna Tevere il capitano va a battere il corner guadagnato da Dzeko

7′ Entra in campo il capitano Francesco Totti al posto di Salah

5′ Esce Palladino ed entra Nctham

CRONACA PRIMO TEMPO:

47′ Termina il primo parziale di gioco

46′ Grande giocata di ruediger che serve El Shaarawy. Stephan, però, non riesce ad arrivqare sul pallone

45′ Assegnati 2 minuti di recupero

42′ Fallo su Manolas e calcio di punizione per la Roma dal limite dell’area. Sul pallone va Mario Rui che effettua un tiro non irresistibile, che infatti si infrange sulla barriera ed innesca il contropiede degli ospiti. Difesa vigile in questa occasione

39′ Rigore negato alla Roma e a Dzeko in particolare, arpionato da Gentiletti a 3 metri dalla porta difesa da La Manna

34′ El Shaarawy ci riprova: la mette sul primo palo ma il tiro è strozzato e La Manna riesce ad intervenire. Intanto, a Genova, Napoli in vantaggio. Al momento, partenopei secondi in classifica

29′ Quasi autorete di Veloso, ancor una volta sul servizio di Strootman che imbecca El Shaarawy. Roma ancora vicina al gol del 2-1

21′ Ci prova anche El Shaarawy, sempre su assist di Strootman. La palla sfiora il secondo palo e va fuori di un soffio

19′ Ancora un tandem Strootman-Dzeko potenzialmente molto pericoloso: l’olandese serve al bosniaco un passaggio filtrante col contagiri e lui, solo davanti a La Manna, tenta il tiro di destro ma si fa parare. Roma vicina al gol del vantaggio

18′ Salah stava per beffare Gentiletti. se gli avesse soffiato il pallone si sarebbe involato da solo verso la paorta

12′ Infortunio al ginocchio per Emerson Palmieri, si teme grave. Il brasiliano esce in barella, al suo posto entra Mario Rui

10′ GOL DELLA ROMA CON DZEKO grandissima palla a centroarea ricevuta da Strootman che beffa La Manna prima con il palo interno e poi con il gol segnato buttandosi di petto per mandarla dentro

8′ Uscita folle di Szczesny dai pali, con il Genoa che sbaglia il gol del 2-0

6′ Punizione per la Roma da posizione vantaggioso. De Rossi batte malissimo il cross dul secondo palo e la sfera si perde sul fondo

2′ GOL DEL GENOA CON PELLEGRI Involatosi verso Szczesny con una percussione centrale, approfitta di un erroraccio di Manolas che finge di accorciare verso la mediana, poi ci ripensa e perde il tempo. Si imbufalisce il portiere polacco.

Luciano Spalletti per quella che, presumibilmente, sarà anche l’ultima da allenatore giallorosso, ha scelto questa formazione:

ROMA (4-2-3-1): ​Szczesny; Rüdiger, Manolas, Fazio, Emerson Palmieri; De Rossi, Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.​
A disp.: Lobont, Alisson, Bruno Peres, Mario Rui, Vermalen, Jesus, Grenier, Gerson, Paredes, Perotti, Totti.
Marco Juric, tecnico del Genoa, ha invece scelto questi uomini:

Lamanna; Biraschi, Muñoz, Gentiletti; Lazovic, Miguel Veloso, Cofie, Laxalt; Hiljemark, Palladino; Pellegri.
A disp: Rubinho, Zima, Burdisso, Cataldi, Ntcham, Morosini, Beghetto, Ninkovic.

Arbitro: Paolo Tagliavento della sezione di Terni
Assistenti: Di Liberatore – Lo Cicero
Quarto Ufficiale: Peretti
Arbitri Addizionali d’Area: Di Bello – Pairetto

Dall’inviato Claudia Demenicacopyright-vivicentro

 

Vittoria, per KO, di Zacco Lorenzo (Imperium team Boxe) vs Persico Marco ASD Bergamo Boxe VIDEO (Diana Marcopulopulos)

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

Diana Marcopulopulos

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

L’incontro tra Zacco Lorenzo kg 81 della ASD IMPERIUM team Boxe, allenato dai tecnici F. Cecoro e G. Pitrolo,
e Persico Marco kg 80 della ASD Bergamo Boxe dura pochi secondi:

Zacco Lorenzo (in casacca rossa) vince per KO dopo solo 30”

Sampdoria-Napoli, le formazioni ufficiali: out Albiol, al suo posto Chiriches

Sampdoria e Napoli pronte a scendere in campo per l’ultima giornata di Serie A. Diramate le formazioni ufficiali. Gianpaolo recupera Quagliarella, sarà lui ad affiancare Schick in attacco. Tra le fila azzurre non c’è la fa Albiol che si accomoda in panchina, al suo posto Chiriches. Per il resto confermati gli uomini che hanno battutto la Fiorentina la scorsa settimana.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini; Linetty, Torreira, Barreto; Fernandes; Schick, Quagliarella.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Chiriches, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne.

GP Montecarlo F1 2017, trionfo Ferrari: Vettel primo, Raikonen secondo

GP Montecarlo F1 2017

La gara vede una prima fila tutta rossa che lascia ben sperare in un buon risultato finale per la Ferrari dal momento che,  partire davanti a tutti a Montecarlo, è spesso sinonimo di vittoria, a maggior ragione se si sono piazzate due macchine davanti a tutti. Chiaramente però c’è ancora tutta una gara da vivere e a Montecarlo, dove non si pagano solo i propri errori, ma anche quelli altrui, può succedere di tutto, ma non oggi: oggi è il giorno del trionfo Ferrari

LA GARA

Alla partenza, Kimi Raikkonen, che ieri ha conquistato la pole position del GP di Monaco 2017 (sesta prova del Mondiale di Formula Uno), scatta bene e conserva la testa della corsa, poi Vettel, poi Bottas, Verstappen e Ricciardo. Tutto liscio anche alla Sainte Devote e così il gruppo sfila verso il Casino senza che si sia registrato alcun contatto e poi è tutto e solo FERRARI con Raikonen e Vettel che si alternano al comando fino al traguardo dove Vettel giunge per primo, Raikonen secondo.

La Ferrari torna quindi alla vittoria nel Principato di Monaco dopo ben sedici anni. L’ultimo successo della Ferrari nel Principato risale al 2001: in quell’occasione ad imporsi fu il Kaiser, Michael Schumacher. Proprio come quel giorno di quasi due decenni fa, la Rossa ha totalizzato la doppietta Vettel – Raikkonen, davanti all’australiano della Red Bull, Daniel Ricciardo.

Per Vettel è il 3° successo stagionale, il 45° in carriera per il tedesco che rafforza la propria leadership in classifica. Maranello in testa anche alla graduatoria costruttori. Da segnalare il brutto incidente di Pascal Wehrlein al 60° giro nella curva all’ingresso del tunnel. Fortunatamente nessuna conseguenza per il teutonico della Sauber.

Sebastian Vettel vince e allunga la distanza in testa alla classifica generale del Mondiale 2017 di Formula Uno.

Patrizia Esposito

Questo l’ordine d’arrivo:

# PILOTA
1. Sebastian Vettel
2. Kimi Raikkonen
3. Daniel Ricciardo
4. Valtteri Bottas
5. Max Verstappen
6. Carlos Sainz
7. Lewis Hamilton
8. Romain Grosjean
9. Felipe Massa
10. Kevin Magnussen
11. Jolyon Palmer
12. Esteban Ocon
13. Sergio Perez
14. Lance Stroll
15. Daniil Kvyat
16. Stoffel Vandoorne
17. Marcus Ericsson
18. Jenson Button
19. Pascal Wehrlein
20. Nico Hulkenberg

Di seguito la classifica generale del Mondiale F1 2017.

POS DRIVER NATIONALITY CAR PTS
1 Sebastian Vettel GER FERRARI 129
2 Lewis Hamilton GBR MERCEDES 104
3 Valtteri Bottas FIN MERCEDES 75
4 Kimi Räikkönen FIN FERRARI 67
5 Daniel Ricciardo AUS RED BULL RACING TAG HEUER 52
6 Max Verstappen NED RED BULL RACING TAG HEUER 45
7 Sergio Perez MEX FORCE INDIA MERCEDES 34
8 Carlos Sainz ESP TORO ROSSO 25
9 Felipe Massa BRA WILLIAMS MERCEDES 20
10 Esteban Ocon FRA FORCE INDIA MERCEDES 19
11 Nico Hulkenberg GER RENAULT 14
12 Romain Grosjean FRA HAAS FERRARI 9
13 Kevin Magnussen DEN HAAS FERRARI 5
14 Pascal Wehrlein GER SAUBER FERRARI 4
15 Daniil Kvyat RUS TORO ROSSO 4
16 Jolyon Palmer GBR RENAULT 0
17 Lance Stroll CAN WILLIAMS MERCEDES 0
18 Marcus Ericsson SWE SAUBER FERRARI 0
19 Fernando Alonso ESP MCLAREN HONDA 0
20 Antonio Giovinazzi ITA SAUBER FERRARI 0
21 Stoffel Vandoorne BEL MCLAREN HONDA 0

Questa la classifica costruttori del Mondiale F1 2017.

1 FERRARI 196
2 MERCEDES 179
3 RED BULL RACING TAG HEUER 97
4 FORCE INDIA MERCEDES 53
5 TORO ROSSO 29
6 WILLIAMS MERCEDES 20
7 RENAULT 14
8 HAAS FERRARI 14
9 SAUBER FERRARI 4
10 MCLAREN HONDA 0

Qui ricordiamo quella che è stata la griglia di partenza:

# PILOTA
1. Raikkonen
2. Vettel
3. Bottas
4. Verstappen
5. Ricciardo
6. Sainz
7. Perez
8. Grosjean
9. Vandoorne
10. Kvyat
11. Hulkenberg
12. Magnussen
13. Hamilton
14. Massa
15. Ocon
16. Palmer
17. Stroll
18. Wehrlein
19. Ericsson
20. Button

Sorrento, congresso sulla storia di Napoli: ”L’economia delle due Sicilie”

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“L’economia delle due Sicilie tra capitalismo anglo-sassone e nascente socialismo”

Si è tenuto ieri pomeriggio il congresso sulla storia di Napoli, moderato dall’assessore Maria Teresa De Angelis, nella sala consiliare del Palazzo municipale di Sorrento.

Ad essere esaminata da diverse angolature è stata l’economia del Regno delle due Sicilie tra il capitalismo anglo-sassone e il nascente socialismo, un periodo in cui recenti studi hanno scoperto che il sistema produttivo del Regno era tra i primi al mondo come ha sottolineato il professor Vincenzo Gulí, presidente dell’Associazione Borbonici Attivisti.

Ad intervenire anche gli avvocati Ennio Apuzzo e Silvestro Oliva, il dottor Donato Sarno e Nicola Monacella. I discorsi hanno esaltato la ricchezza e il benessere del sud prima che si giungesse dell’unità d’Italia. Una Napoli produttiva, lussureggiante e capace di attirare persone da ogni dove, una Napoli del tutto diversa che faceva invidia al mondo.

Luisa Di Capua/vivicentro.it/

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Sarri-ADL, si programma il futuro: martedì l’incontro a Roma

Sarri-ADL, si programma il futuro: martedì l’incontro a Roma

Il Napoli programma il futuro: dopo il rinnovo di Mertens, potrebbe arrivare l’adeguamento per Maurizio Sarri. Il tecnico del Napoli, infatti, questa settimana, più precisamente Martedì, dovrebbe incontrare il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, a Roma, per discutere sul futuro azzurro ed un eventuale allungamento ed adeguamento del contratto. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Napoli su Donnarumma: si aspetta la mossa del Milan, intanto avvisato Raiola

Napoli su Donnarumma: si aspetta la mossa del Milan, intanto avvisato Raiola

La notizia del giorno è solo una: il Napoli è su Donnarumma. Arrivano conferme anche dal Corriere dello Sport, secondo cui gli azzurri avrebbero addirittura informato già il suo agente Raiola. L’investimento sarebbe di quelli pesanti: il Napoli sarebbe disposto a pagare caro il portiere rossonero. Prima di presentare un’offerta ufficiale, però, gli azzurri aspettano l’incontro tra il Milan e il ragazzo per discutere su un eventuale rinnovo. Questo meeting dovrebbe svolgersi settimana prossima. Dopodiché il Napoli farà le sue mosse.

FOTO TS- Napoli, idea Donnarumma! De Laurentiis ci prova

FOTO TS- Napoli, idea Donnarumma! De Laurentiis ci prova

Anche TuttoSport apre l’edizione odierna scrivendo in merito al possibile interesse del Napoli per Gigio Donnarumma. Gli azzurri potrebbero infatti approfittare del mancato rinnovo del portiere con il Milan per inserirsi nella trattativa. TuttoSport rivela: “Napoli, idea Donnarumma. ADL vuole provarci in caso di mancato rinnovo”.

FOTO CDS- Napoli, Donnarumma non firma con il Milan: ADL si inserisce

Napoli su Donnarumma: il portiere non firma con il Milan, gli azzurri si inseriscono

Il Napoli su Donnarumma: arrivano conferme anche dal Corriere dello Sport. Il quotidiano apre con queste parole l’edizione odierna: “Napoli su Donnarumma! Il portiere non firma col Milan, ADL pronto a inserirsi”.

Se l’egoismo globale ci tiene tutti prigionieri (EUGENIO SCALFARI)

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Prigionieri dell’IO globale.

Papa Francesco, che resta il solo a predicare l’apertura di ciascuno verso gli altri, disse che tanti “Tu” diventano “Noi” e quando questo avviene quel “Noi” universale determina la rivoluzione. Aveva ed ha perfettamente ragione, ma sta avvenendo l’inverso: il “Tu” regredisce all’“Io”. Un “Io” globale e cioè l’egoismo fatto persona

Ogni giorno che passa la confusione aumenta, ma quale ne è la causa? Forse la globalizzazione? Forse l’aumento dell’egoismo in ogni individuo, in ogni famiglia, in ogni tribù, in ogni istituzione, in ogni Stato? La risposta è affermativa: globalizzazione ed egoismo. Ma perché? Speravamo che la globalizzazione fosse un elemento di progresso, sempre che ciascuno si adeguasse a un mutamento così sconvolgente e salutare. Invece sta avvenendo il contrario e il motivo è evidente: la società globale era aperta, sollecitava una apertura che si estendesse a tutti i popoli e a tutte le comunità, a tutti gli interessi in concorrenza tra loro, a tutti i popoli che abitano la nostra Terra. E invece…

Invece improvvisamente la società globale ha trasformato se stessa: è diventata un elemento di chiusura. È difficile capire se quella chiusura provenga dall’aumento dell’egoismo o sia stata la globalità a determinarla provocando la chiusura di ogni persona, istituzione e interesse in se stesso.

Papa Francesco, che resta il solo a predicare l’apertura di ciascuno verso gli altri, disse che tanti “Tu” diventano “Noi” e quando questo avviene quel “Noi” universale determina la rivoluzione. Aveva ed ha perfettamente ragione, ma sta avvenendo l’inverso: il “Tu” regredisce all’“Io”. Un “Io” globale e cioè l’egoismo fatto persona.

E sicome le persone sono dovunque e operano dovunque, il loro se stesso come unico o prevalente segno di valore provoca la chiusura della società globale. La risposta sarebbe una resistenza positiva, l’ “Io” non è una soluzione ma una regressione terribilmente negativa e se vogliamo vederne l’eventuale progressione ci troveremo di fronte a una generale anarchia e al pericolo che ne deriva, cioè l’avvento delle dittature. I fatti raccontati dalla storia sono questi. Spesso li dimentichiamo o non li comprendiamo nella loro essenza ma li stiamo vivendo proprio in questi giorni ed è bene che lo comprendiamo.

Dal G7 non ci si aspettava molto: di quei Sette infatti solo gli Stati Uniti d’America hanno un’importanza mondiale. Gli altri Paesi contano poco o niente. Non vi partecipa la Russia né la Cina. C’è la Germania, che un peso ce l’ha e la Francia che l’aveva e spera ora di riacquistarlo; ma sono pesi e stazze d’importanza media. L’Italia nel caso attuale è l’ospite con funzione di mediatore e moderatore. Un compito che Gentiloni sta svolgendo meglio che può, ma come stazza siamo a quella di una macchinetta utilitaria. Gli Usa, come abbiamo detto, hanno una stazza di massimo livello, diciamo una Ferrari o una Volkswagen di lusso o un’Alfa Romeo, ma l’autista è privo di esperienza e di conoscenza della politica mondiale, dominato da un “Io” assai potente ma incapace di equilibrio istituzionale e politico. L’anno prossimo ci sarà un G20 e lì il palcoscenico ospita quasi tutti i protagonisti mondiali ed in più alcune grandi istituzioni politiche e bancarie. Il G20 potrà esaminare una situazione che va di male in peggio. Speriamo che lo faccia e assuma qualche provvedimento migliorativo.

Infine c’è — per guardare e intervenire nel mondo intero — l’Onu dove tutti i paesi esistenti come Stati sono rappresentati. Ma chi conta veramente all’Onu è il Consiglio di sicurezza con cinque rappresentanti permanenti e altri che li affiancano a turno. I Cinque, quelli sì hanno un peso, o meglio avrebbero un peso ma ciascuno di loro ha un diritto di veto che impedisce qualunque intervento o decisione che non piaccia a tutti e questo, salvo casi molto rari, non avviene quasi mai sicché il potere dell’Onu è puramente simbolico. Il “Noi” non c’è neanche lì e quindi non c’è alcuna linea di globalità aperta ma soltanto interessi protetti e chiusi.
Questa è la rassegna delle Istituzioni e questo è lo stato confusionale del mondo che abitiamo.

I popoli, quelli sì, potrebbero riaprire un’evoluzione sociale ed economica e sarebbe un loro interesse farlo; ma chi sono i popoli? Chi li guida, chi li educa, chi li dirige? Il Califfato musulmano dirige una specie di popolo che è viceversa un gruppo di criminali come raramente è esistito nel mondo, che uccide innocenti, donne, vecchi, bambini. Se ci fosse l’Inferno meriterebbero di essere distrutti tra le fiamme. Il mondo civile, quello che difende la sua natura, la sua visione ideale, i suoi valori, le sue religioni, dovrebbe dichiarare guerra al Califfato. Teoricamente l’ha dichiarata ma praticamente nessuno la fa salvo alcune interposte e affittate santerie. Ci vorrebbe invece una guerra vera ma nessuno vuole farla e anche qui prevalgono gli “Io” e non i “Noi”.

È vero che se quei comandanti del Califfato fossero presi e resi impotenti continuerebbero ad esistere le “periferie” del mondo, e continuerebbero purtroppo il loro lavoro che credono sia rivoluzionario ma è soltanto criminale. Ma quanto durerebbe questa situazione se i comandanti del Califfato fossero stati battuti e distrutti? Forse qualche anno ma non di più, soprattutto se le periferie del mondo fossero bonificate in tutte le nazioni con una politica sociale e culturale adeguata. E qui compare anche un’altra questione gigantesca che si chiama emigrazione e riguarda soprattutto l’Africa. È il continente del domani. Oggi, gran parte del suo territorio, giace nella miseria e nella schiavitù, della cui soluzione dovrebbero occuparsi le nazioni di più elevato benessere e civiltà. Il tema Africa e altri analoghi devono essere al più presto affrontati ma finora ben pochi ne parlano.

Qualcuno ha suggerito che per l’Africa ci vorrebbe una sorta di piano Marshall finanziato dall’Europa e dall’America. Quel piano Marshall africano trasferirebbe le migrazioni, darebbe lavoro e slancio alle varie comunità africane che ne hanno estremo bisogno e che sono i tre quarti del continente, con le sole eccezioni del Sudafrica, del Kenya e dell’Etiopia. I vantaggi per l’Africa e per il mondo sarebbero notevolissimi: la popolazione africana aumenterebbe in pochi anni ed avrebbe lavoro, educazione e civiltà e ci sarebbe perfino una immigrazione di segno contrario perché molti giovani, soprattutto energici, andrebbero a lavorare dall’Europa in Africa creando imprese ed altre attività positive. Inutile aggiungere che questo sarebbe un colpo mortale anche contro il radicalismo islamico e favorirebbe la fratellanza religiosa tra i vari monoteismi. Purtroppo però il presidente Trump ha già detto di no a questa proposta. Mentre il grande impero occidentale ha una politica protezionistica a tutti gli effetti. E questo è un guaio non da poco. Il piano Marshall africano potrebbe vararlo l’Europa, ma la Germania probabilmente non ci starebbe. E poi l’Europa non c’è e, se Macron non riesce a far cambiare il verso all’andamento generale, l’Europa non nascerà.

Per chiudere dovrei parlare di alcune novità che riguardano l’Italia e una serie di iniziative per fare la legge elettorale. Ne stanno parlando Renzi, Berlusconi, Salvini e Grillo e sembra che abbiano raggiunto un accordo sull’adozione del sistema elettorale tedesco, in parte proporzionale e in parte maggioritario. Ma qui ci sono alcune errori in partenza: il numero dei deputati alla Camera tedesca non è fisso come in Italia (630 deputati) ma variabile. Inoltre la Camera Alta (quella connessa con le Regioni) è in gran parte composta dai dirigenti dei Länder che non vengono eletti ma inviati dai Länder tra i propri dirigenti.

Comunque queste differenze non è difficile superarle e quindi il modello tedesco sarà probabilmente adottato. Si sta già formando una sorta di quadrumvirato tra il Pd di Renzi, il Movimento 5 Stelle di Grillo, Berlusconi e Salvini. Probabilmente, in vista di elezioni che avverrebbero tra la fine di settembre e i primi di ottobre, Berlusconi farà un’alleanza elettorale con Salvini e allora il quadrumvirato diventerà triumvirato. Le elezioni con questa nuova legge elettorale che sarà tra pochi giorni approvata dal triumvirato, collocherà ciascuno dei tre più o meno intorno al 30 per cento. Una situazione assolutamente ingovernabile che imporrà alleanze post elettorali. Ma tra chi? I grillini stanno da soli e se si alleassero con uno dei tre dopo poco il loro movimento sarebbe scomparso. Non resta dunque che l’alleanza tra il Pd renziano e il berlusconismo variamente rappresentato: dall’accordo con Salvini all’accordo con i moderati di Alfano. Ma si creerebbe una situazione di due contro uno e quindi alla fine l’alleanza non può essere altro che quella tra il Pd renziano e un Berlusconi almeno per metà salviniano. Grillo da solo. È governabile un Paese in queste condizioni? Io non credo.

Ci sarebbe in teoria un’altra soluzione che ho più volte indicato in queste mie uscite domenicali: una legge elettorale che prevede non più liste uniche ma, per chi lo vuole, liste di coalizione. A quel punto il Pd potrebbe coalizzarsi con una sinistra messa insieme da Pisapia e anche con un centro di moderati come quelli di Alfano ed altri della stessa natura: moderati non di destra ma del centro. Purtroppo manca una visione di sinistra e se quella non c’è è molto difficile concepirne la sua azione.

Quella visione fu propria di Romano Prodi e poi di Veltroni e poi di Enrico Letta e anche di Monti. E attualmente in qualche modo ce l’hanno Gentiloni, Minniti, Franceschini, e soprattutto il presidente Mattarella. Coraggio, provateci e probabilmente ci riuscirete e in quel caso, insieme ai francesi di Macron, si potrà costruire l’Europa. Sarebbe un avvenire molto auspicabile e se riuscisse canteremo tutti insieme la Marsigliese che non è una canzone della Francia soltanto ma dell’Europa e quindi di quel “Noi” che finalmente farebbe la sua positiva pacifica e splendida rivoluzione.

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repubblica/Se l’egoismo globale ci tiene tutti prigionieri di EUGENIO SCALFARI

Juve Stabia – Kanoute: “Ringrazio tutti dal presidente ai tifosi. Castellammare merita di più della Lega Pro”

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Kanoute ha manifestato la sua gratitudine alla grande famiglia gialloble, dai tifosi agli allenatori, dai collaboratori allo staff tecnico fino al presidente Francesco Manniello.

A campionato concluso si può dire che quello dell’attaccante stabiese non sia stato un anno privo di intoppi: la pulbagia che da gennaio non gli ha dato pace, la lesione del crociato avvenuta sbattendo contro il palo nella partita contro il Catania, cosi da non poter disputare le ultime due partite con la Reggiana. Infortuni che però non hanno condizionato quella che è stata la sua esperienza in maglia gialloble. Queste le sue parole:

“Purtroppo siamo arrivati a fine stagione nel modo in cui non avrei voluto.
A causa di questo infortunio non ho potuto aiutare i miei compagni nella doppia sfida con la Reggiana, ma che emozione vedere tutta quella gente applaudire i ragazzi a fine gara.
La nostra famiglia è stato un gruppo meraviglioso, eravamo tutti fratelli, abbiamo lottato l’uno per l’altro per un unico obiettivo “la serie B” …
È un’esperienza che mi ha arricchito e mi ha fatto maturare ulteriormente.
Questa città e questi tifosi non meritano la Legapro, molto ma molto di più.
Voglio ringraziare i tifosi, gli allenatori, i direttori, i collaboratori, lo staff tecnico e medico, Paky (Pasquale Martinelli) e tutta la famiglia delle Vespe, ma un abbraccio particolare va al Presidente Manniello, il primo tifoso della Juve Stabia.
FORZA STABIA, FORZA VESPE?”

 

Nicholas Allievi : A Castellammare ho avuto la possibilità di crescere e migliorarmi

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Per la Juve Stabia giunge al termine un altro campionato, mai come quest’anno ricco di emozioni che tra alti e bassi non ha portato al tanto sperato risultato.

Di seguito riportiamo le parole di Nicholas Allievi, uno dei pochi buoni acquisti fatti a gennaio, un calciatore che ha dimostrato di essere un serio professionista in grado di dare il massimo ogni qual volta venisse chiamato in causa.

Queste le parole di Nicholas Allievi:

Un altro anno finito..un anno fatto di vittorie e sconfitte,infortuni,sacrifici soddisfazioni e delusioni. Una stagione iniziata a Saló e che a gennaio mi ha dato la possibilità di conoscere una piazza che mi ha dato e mi darà l’opportunità di lavorare, crescere e migliorarmi in una città che vive di calcio come Castellammare. Un grande grazie alla società e ai tifosi per l’impegno e la passione che hanno sempre dimostrato sia nel bene che nel male, un enorme ringraziamento ai miei compagni con cui ho lottato insieme fino all’ultimo e che hanno condiviso con me gioie e dolori di questo campionato e di questi sfortunati play-off, e un ultimo ringraziamento a te che,a prescindere da tutto,sei sempre al mio fianco Michela Esile #forzavespe.

A cura di Andrea Alfano

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