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Hamsik sicuro: “Nel 2016 voglio vincere con il Napoli e la mia nazionale”

Ai microfoni di un noto giornale slovacco, Pravda, Marek Hamsik rivela: “Nel 2016 ho due obiettivi: voglio aiutare la nazionale agli europei e contribuire al sogno di tutta Napoli: vincere il campionato. Ogni partita all’Europeo sarà una grande festa, la squadra è molto impaziente ma dovremo stare attenti sin dall’esordio. Serie A? Siamo a metà stagione, ma siamo felici di essere a stretto contatto con la prima in classifica. Abbiamo una squadra abbastanza forte, daremo tutto per lottare fino alla fine per il campionato. Cosa mi auguro? Soprattutto la salute, è la cosa più importante. Senza salute un atleta non può fare sport. Tutti gli atleti slovacchi devono continuare a crescere, portando risultati ai tifosi e per la reputazione della Slovacchia all’estero”.

L’allarme del Quirinale e le scelte del governo in materia fiscale. (Carlo Di Foggia*)

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Dallo scudo ai contanti: la finta lotta di Matteo.

Inaccettabile evasione fiscale”. Nel suo discorso di fine anno il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha citato l’assioma secondo cui “le tasse sarebbero più basse, se tutti le pagassero”. Ma si è dimenticato che l’operato renziano in materia fiscale nell’ultimo anno ha in sostanza depenalizzato buona parte di ciò che chiamavamo elusione e evasione fiscale. Un breve riassunto per punti.

Soglie. Sono passate rispettivamente da 50 a 150 e 250 mila euro quelle per gli omessi versamenti di ritenute e Iva, da 50 a 150 mila euro quelle per “dichiarazione infedele” (l’evasione fiscale). Nei mesi scorsi, il Fatto ha raccontato che 1 fascicolo su 3 nelle procure andrà al macero (più di 9 mila procedimenti): solo per l’Iva, la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione di 1.200 fascicoli.

Si aggiungeranno quelli sulle ritenute e le migliaia già a dibattimento. Totale: 3.500. “Prima inseguivamo gli evasori per farli pagare, ora per restituirgli i soldi”, ha detto il procuratore di Udine, Antonio De Nicolo. Per accertare l’evasione, poi, non basterà che siano stati inseriti elementi “fittizi”, dovranno essere proprio inesistenti. La frode “mediante altri artifici”, invece, non è più reato se si sottrae al fisco meno di 1,5 milioni (prima era 1).

Abuso del diritto. Le condotte che, pur nel rispetto formale delle norme, garantiscono vantaggi fiscali indebiti alle imprese, non sono più reato: un colpo alla lotta all’elusione fiscale che ha effetti anche sulle condotte “fraudolente”. Il processo contro Emilio Riva e due ex manager Ilva per una frode da 52 milioni, ad esempio, s’è concluso con un’assoluzione: “Il fatto non è più previsto dalla legge come reato”.

Falso in bilancio. Con Berlusconi era un reato finto (perseguibile a querela di parte). Renzi l’ha riformato, ma si è “scordato” di prevedere le “valutazioni”. Peccato che nei bilanci quasi tutto, eccetto la cassa, sia frutto di valutazioni (le rimanenze di magazzino, per dire). Appena approvata, la legge ha assolto l’ex sondaggista Luigi Crespi. Discorso simile per le “poste valutative”: la delega fiscale ne ha eliminato la punibilità penale. “Significa – ha spiegato l’avvocato tributarista Angelo Vozza – che il cardine della lotta all’elusione col transfer pricing (spostare i costi dove si pagano più tasse e gli utili dove le imposte sono basse) è stato cancellato”.

Raddoppio dei termini. Prima il Fisco aveva a disposizione 4 anni per perseguire gli evasori, 8 in caso di denuncia penale. Con la delega fiscale, se la denuncia non arriva nei primi 4 anni, non scatta nemmeno l’extra-time.

*ilfattoquotidiano

Mattarella, il presidente non urla ma alza la voce (Antonio Padellaro*)

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Questa volta Beppe Grillo ha avuto troppa fretta nel definire “un ologramma”Sergio Mattarella, perché se prima di registrare il suo contromessaggio avesse avuto la pazienza di ascoltare il messaggio del capo dello Stato, vi avrebbe trovatomolti temi familiari ai Cinquestelle. Infatti, era dai tempi di Carlo Azeglio Ciampi, e forse anche di Sandro Pertini, che al Quirinale, nell’ultimo giorno dell’anno, non si alzava la voce (tenendola bassa com’è nello stile del nuovo inquilino) contro le metastasi del malaffare che stanno divorano l’Italia.

L’evasione fiscale giunta a livelli “inaccettabili”: 122 miliardi, come ha ripetuto due volte vista l’enormità dello scandalo. “L’illegalità di chi ruba, di chi corrompe e di chi si fa corrompere”. L’attacco frontale contro “chi sfrutta, e chi in nome del profitto calpesta i diritti più elementari, trascurando la sicurezza e la salute dei lavoratori”. La “riconoscenza” ai magistrati e alle forze dell’ordine che conducono “una lotta senza esitazioni contro le mafie”. Che differenza di linguaggio dal suo predecessore Giorgio Napolitano, che parlava dei magistrati preferibilmente quando c’era da sgridarli per il loro “protagonismo”. Non è forse su queste battaglie che il M5S ha raccolto il suo crescente successo elettorale e costruito l’unica opposizione credibile alla vecchia partitocrazia? Perché non rivendicarle, invece che sbattere Mattarella nel mazzo abusato del “sono tutti uguali”?

Quanto a Matteo Renzi, al di là degli apprezzamenti rituali può dirsi davvero soddisfatto da un discorso che tocca i nervi scoperti di un’azione di governo che l’evasione fiscale pensa di combatterla alzando a tremila euro il limite del pagamento in contanti? Impedendo la tracciabilità dei versamenti in nero, che rappresentano il mare, anzi l’oceano dell’evasione sommersa? Dall’attacco di Mattarella contro una certa imprenditoria rapace esce poi malconcio un altro concetto caro al premier, quello secondo cui basta creare posti di lavoro, non importa come e a che prezzo, per meritarsi la medaglietta di Palazzo Chigi.

Nessun antagonismo, ci mancherebbe altro, con il governo Renzi a cui ha riconosciuto (senza mai nominarlo) il miglioramento della condizione economica. Però, rispetto al trionfalismo sui mirabolanti risultati del Jobs act, il presidente preferisce ricordare come i troppi giovani senza lavoro rappresentino per la nazione un disastro morale, prima ancora che sociale.

Infine, la Costituzione. Non una parola sulle cosiddette riforme e sul referendum confermativo che Renzi usa in modo ricattatorio per farsi campagna elettorale. Per l’uomo del Colle, invece, “rispettare le regole vuol dire attuare la Carta, realtà viva di principi e valori”. Messaggio coerente con la sua storia di cattolico di sinistra, quello di Mattarella non può esser il solito pistolotto natalizio ma deve tradursi in un impegno solenne con il Paese. Poiché il presidente rivendica, giustamente, il suo ruolo di arbitro lo aspettiamo alla prova dei fatti: quella delle leggi sbagliate da respingere e delle leggi giuste da pretendere.

*ilfattoquotidiano

L’Anno del Gufo (Marco Travaglio*)

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Ai tempi di B., il miglior modo per mettere in crisi un elettore o un simpatizzante berlusconiano era domandargli a bruciapelo: “Dimmi tre sue riforme che ti abbiano cambiato la vita in meglio”. Seguivano lunghi attimi di panico, esitazioni, “dunque… vediamo…”. Il più delle volte, per disperazione, venivano fuori la patente a punti e la legge Sirchia contro il fumo nei locali pubblici, almeno fra i non automobilisti e i non fumatori. Per il resto niente, encefalogrammi piatti. Chi si azzardava a dire “le grandi opere” veniva subissato di risate e fischi, visto che lo sapevano tutti che quasi nulla s’era mosso (e per fortuna, visto che la famigerata Legge Obiettivo prometteva il Ponte sullo Stretto).

Matteo Renzi, dopo quasi due anni di governo, è messo un po’ meglio di B. dopo vent’anni. Può vantare gli 80 euro, che hanno lievemente migliorato la vita a milioni di famiglie; l’assunzione di migliaia di precari della scuola, anche se molti han dovuto emigrare lontano da casa; gli incentivi del Jobs Act alle imprese, che se non hanno creato nuovi posti di lavoro (appena 2 mila nuovi occupati fissi in un anno), hanno almeno garantito a migliaia di precari un contratto un po’ meno instabile (chiamare “stabile” quello a tutele crescenti, dopo l’abolizione dell’articolo 18, è troppo); e la prudenza nella politica estera, che tiene l’Italia lontano dal salto nel buio dei bombardamenti anti-Isis, tanto inutili sul piano militare quanto imbarazzanti i regimi tirannici alleati, e dannosi per le rappresaglie terroristiche a cui ci esporrebbero.

Eppure, anziché insistere sulle poche scelte di governo che hanno cambiato in meglio la vita di alcuni italiani, Renzi ha detto a fine anno che, in quello nuovo, punterà tutto sulle “riforme” elettorale e costituzionale di Boschi & Verdini. Arrivando a legare la sua permanenza a Palazzo Chigi alla vittoria del Sì nel referendum confermativo che dovrebbe tenersi in ottobre. Una scelta bizzarra e incomprensibile, per varie ragioni. 1) Il nuovo Senato, così come l’Italicum, non sposterà di un millimetro la vita degli italiani. 2) Le due “riforme” sono talmente invecchiate, a furia di passaggi e ripassaggi da una Camera all’altra, che la gente non vuole più neppure sentirne parlare. 3) Le leggi elettorali e le riforme della Costituzione, come sa qualunque studente di educazione civica alle medie, non sono materia di governo: sono affare del Parlamento, trattandosi di regole del gioco che tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, devono concorrere a scrivere.

In che senso dunque Renzi dice che, se al referendum di ottobre dovessero vincere i No, “considererei fallita la mia esperienza politica” e si ritirerebbe a vita privata? Noi, che pure l’abbiamo criticato spesso, cioè tutte le volte che pensavamo lo meritasse, e continueremo a farlo nel 2016,non abbiamo mai detto che il suo governo fosse illegittimo e dovesse andare a casa: finchè gode di una maggioranza parlamentare, per quanto raccogliticcia, cangiante, trasformista e viziata dal peccato originale del premio di maggioranza del Porcellum che ha drogato i numeri del Pd alla Camera e al Senato ed è stato cancellato dalla Consulta, Renzi ha il diritto-dovere di governare. Il fatto che non si sia mai presentato agli elettori con un suo programma di governo, ma sia andato a Palazzo Chigi con una manovra di palazzo, dovrebbe semmai indurlo a un surplus di prudenza quando mette mano alle regole, ma non gli toglie la legittimità a governare, che gli conferisce la fiducia delle Camere. Quindi non ci sarebbe nulla di male se Renzi restasse a Palazzo Chigi anche in caso di vittoria del No al referendum. Ma a un patto: che il premier e il suo governo restino neutrali nella campagna elettorale, com’è loro dovere per motivi costituzionali e anche igienici.

Se invece, come Renzi ha sciaguratamente annunciato, intende truccare la bilancia gettando sul piatto del Sì la spada del suo strapotere, è naturale che dovrebbe andarsene a casa se prevalessero i No. E questo basta a mostrare l’assurdità di un’invasione di campo che ancora speriamo non definitiva (potrebbe farglielo capire il presidente Mattarella, che di Costituzione se ne intende e infatti, con qualche silenzio di troppo, sta ripristinando la Repubblica dopo 9 anni di monarchia assoluta). Perchè mai l’Italia dovrebbe ritrovarsi senza governo fra 10 mesi se gli italiani bocciassero un Senato senza poteri, imbottito di nominati (dai consigli regionali, cioè dai partiti) e regolato da norme così confuse da innescare raffiche di conflitti di competenze con la Camera e con gli enti locali? Che c’entra il governo del Paese col sacrosanto No a una controriforma che peggiora la politica, elimina i poteri di controllo e degrada la democrazia?

*ilfattoquotidiano

Il plebiscito senza quorum nel paese dove regna Don Chisciotte. EUGENIO SCALFARI*

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La mossa di Renzi di chiedere un referendum sulla sua riforma costituzionale potrebbe peggiorare la situazione. Una consultazione di tale importanza, che può essere valida senza un’affluenza minima di votanti, è molto pericolosa per la democrazia.

Il nuovo anno è cominciato politicamente con il messaggio agli italiani del presidente Mattarella trasmesso su tutte le reti televisive alle 20.30 del 31 dicembre scorso. Era il primo messaggio del nuovo Presidente ed è stato eccellente nella sostanza e nella forma. Non si è occupato di politica (così ha detto lui) che spetta al Parlamento e ai partiti rappresentanti del popolo sovrano; si è occupato delle regole costituzionali e soprattutto dei problemi che condizionano la vita degli italiani e qui è apparsa la sostanza di quel messaggio che sinteticamente riassumiamo. Ha detto: “Senza un Mezzogiorno risanato economicamente e socialmente l’Italia non esiste; senza un tasso d’occupazione nettamente maggiore di quello attuale l’Italia non esiste; senza il rispetto della condizione femminile l’Italia non esiste; senza un recupero sostanziale dell’evasione fiscale e la corruzione che l’accompagna e la determina l’Italia non esiste; e infine l’Italia non esiste senza che i giovani abbiano speranza nel futuro e adeguata educazione nel presente”.

Non si potevano indicare con maggiore efficacia i problemi del Paese ai quali ha aggiunto quello dell’immigrazione, l’importanza di rafforzare l’Europa e la presenza italiana nelle istituzioni internazionali. Ha ricordato l’importanza della predicazione di papa Francesco che – ha detto – rappresenta il pilastro fondamentale della morale e della fraternità degli individui, delle comunità e dei popoli. Ha anche fornito cifre significative, la principale delle quali è stata quella dell’evasione fiscale che ammonta a 122 miliardi di euro. Basterebbe secondo lui recuperarne in breve tempo almeno la metà per ripianare la finanza dello Stato con essenziali ripercussioni sulle intollerabili diseguaglianze, sugli investimenti, sui consumi e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.

Anche altri suoi predecessori inviarono analoghi messaggi a cominciare da quelli di Scalfaro, di Ciampi e di Napolitano e prima ancora di Sandro Pertini, ma questo di Mattarella è particolarmente utile perché fa chiarezza in una fase di tempi estremamente cupi, di guerra e d’un terrorismo che non si era mai visto di tale ampiezza da sconvolgere il mondo intero. Un messaggio tanto più necessario per accendere una luce di speranza e di fiducia.
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Ma gli italiani come la pensano? Quali sono i loro timori e le loro speranze? Qual è il loro giudizio sulle istituzioni e sulle persone che le rappresentano? Un sondaggio di Ilvo Diamanti fornisce cifre estremamente significative. Ne ricordo qui alcune che bene inquadrano i sentimenti popolari che sono un elemento essenziale di una democrazia. Anzitutto i partiti e la democrazia: il 45 per cento degli interpellati pensa che senza i partiti la democrazia muore, ma il 48 per cento pensa esattamente il contrario. Ecco un giudizio che spiega l’ampia astensione e la crescente indifferenza dei cittadini verso la politica. Quanto alle istituzioni e alle persone che le rappresentano la classifica del 2015 è la seguente: al primo posto c’è papa Francesco con l’85 per cento dei voti; seguono le Forze dell’Ordine con il 68, la Scuola con il 56, il presidente della Repubblica col 49, la Magistratura con il 31, l’Unione europea col 30, lo Stato col 22, il Parlamento col 10, i partiti con il 5. Infine, richiesti se il 2016 sarà migliore o peggiore dell’anno appena concluso, il 41 per cento pensa che sarà migliore, il 42 che sarà eguale e il 15 per cento che sarà peggiore. C’è quindi un certo aumento della fiducia nel futuro, è ancora fragile questa fiducia ma c’è e questo è indubbiamente un dato positivo.

Ci sarebbero ora molti altri argomenti da trattare: le banche, i risparmiatori, la riforma della Rai che contro il parere di ben tre sentenze della Corte costituzionale che affidano al Parlamento la responsabilità di guidare la politica radiotelevisiva, di fatto la mette invece nelle mani del governo; il contrasto tra Italia e Germania, le multinazionali che imboscano i loro profitti nei paradisi fiscali, le immigrazioni. Ed il referendum confermativo.
Su quest’ultimo tema i pareri degli esperti politologi sono alquanto diversi. Angelo Panebianco sostiene che in democrazia prevale la ricerca del meno peggio, cioè il compromesso che però è particolarmente difficile in una situazione politica tripolare se non addirittura quadripolare come è attualmente quella italiana. È proprio questo che spinge Renzi a trasformare il referendum confermativo in una sorta di plebiscito: se la maggioranza dei votanti voterà per lui tutto procederà verso il meglio, ma se sarà sconfitto non resterà al governo neppure un minuto di più. Secondo lui, in mancanza di valide alternative di Palazzo Chigi, sarà lui a vincere e allora potrà tranquillamente governare come ha già dato prova di poter fare con qualche successo all’insegna del cambiamento, parola fatata, unita all’altra altrettanto fascinosa della rottamazione.

Diverso il parere e le previsioni di Piero Ignazi. Secondo lui nei referendum confermativi chi detiene il potere ha sempre perduto, hanno vinto i no perché la gente comune che va a votare per il sì o per il no senza alcun vincolo di partito esprime sempre un voto negativo esprimendo in questo modo la sua antipatia per le caste, quali che siano gli interessi generali del Paese. Quindi, stando alle previsioni di Ignazi suffragate da tutte le precedenti esperienze a cominciare da quella sul divorzio e l’altra sul finanziamento pubblico dei partiti, potrebbe vincere il no. Sarebbe un no che esprime antipatia viscerale contro lo Stato, contro le istituzioni politiche, insomma contro il potere anche se talvolta (ma molto di rado) il potere non mira a rafforzare se stesso ma interpreta (una tantum) l’interesse dei cittadini. Perciò Renzi  –  secondo Ignazi  –  è molto a rischio e la trasformazione da lui tentata dal referendum in un plebiscito sulla sua persona non basta, anzi può perfino peggiorare la sua situazione.

Sia Angelo Panebianco sia Piero Ignazi (l’uno sul Corriere della Sera, l’altro suRepubblica di ieri) non considerano tuttavia un dato di fatto estremamente importante: i referendum confermativi non prevedono alcun “quorum” di votanti. Al limite, se andassero a votare soltanto tre elettori e il risultato fosse determinato da due di loro che votano allo stesso modo, il risultato sarebbe tecnicamente valido. Ovviamente non è mai così, ma non c’è dubbio che da tempo l’affluenza alle urne è drasticamente diminuita, sia nelle elezioni politiche e sia in quelle amministrative. È già da qualche anno che non sono stati indetti i referendum ma l’indifferenza degli elettori è enormemente aumentata, i partiti hanno negli ultimi sondaggi un tasso di adesione che arriva con difficoltà al 5 per cento degli interpellati. La gente comune insomma non esprime più né amore né odio ma semplicemente un totale distacco, salvo alcune frange innamorate del leader di turno o rabbiose contro lui, ma si tratta di una piccola parte del Paese. Il resto rimane a casa o va al mare o in montagna, ma alle urne no. Salvo se sono in gioco amicizie e interessi para-mafiosi.

Supponiamo che su centomila elettori, sessantamila non vadano a votare, il che è assai probabile, e supponiamo che su quarantamila che voteranno, trentamila voteranno in un modo e diecimila in un altro. Questo significa che meno di un terzo del corpo elettorale determina l’andamento politico del Paese, confermando il leader in carica o buttandolo giù dall’arcione. Sembra piuttosto una scena del Don Chisciotte che l’esercizio della democrazia. La conclusione è quella di stabilire un “quorum” per i referendum confermativi che dovrebbe aggirarsi attorno ai due terzi del corpo elettorale. D’altronde, per i referendum abrogativi esiste il quorum del 50 per cento, tanto che molti sono caduti nel vuoto per mancanza di elettori. Il referendum confermativo non dovrebbe fare eccezione. Senza una variazione costituzionale di questo tipo la democrazia è morta; non è importante chi vince o chi perde; senza un “quorum” quale che sia il risultato, la democrazia non c’è più. Che cosa allora bisogna fare?

Secondo me occorre che la Corte costituzionale sia interpellata. Non credo che possa cambiare la Costituzione ma può esprimere il parere che su questo punto sia opportunamente meditato. In quel caso 150 membri del Parlamento o 5 Regioni o cinquecentomila firme di cittadini elettori potrebbero proporre un referendum che chieda un quorum di due terzi degli elettori affinché il referendum confermativo sia valido. Credo che questo sarebbe il solo rimedio disponibile. È comunque incredibile che un referendum o plebiscito che sia possa essere validamente deciso se anche soltanto tre, dico tre, cittadini vadano a votare e tutti gli altri se ne freghino. Un Paese così, carissimo presidente Mattarella e carissimi emeriti Ciampi e Napolitano, cessa di essere democratico e può oscillare soltanto tra la tirannide e l’anarchia. Allora è meglio emigrare o tapparsi in casa e lasciare il Paese in mano ai migranti, alla faccia di Salvini. Sarebbe comunque una soluzione.

*larepubblica

Nuoro, fallito assalto a portavalori

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Furgone con i soldi transita sulla carreggiata opposta.

NUORO, 2 GEN – Fallito assalto a portavalori con sparatoria sulla Ss 131 Dcn a 3 km da Nuoro. Due persone con una Jeep hanno bloccato il traffico vicino alla galleria di Pratosardo in direzione Cagliari. I malviventi hanno incendiato una Fiat Panda per sbarrare la strada quindi hanno cosparso la sede di chiodi. L’assalto non è riuscito perché il furgone della vigilanza è transitato sulla carreggiata opposta verso Nuoro. I malviventi, visto sfuggire il bottino sulla corsia opposta, per intimorire le guardie giurate e cercare di fermare il portavalori, hanno anche sparato in aria con armi d’assalto, forse kalashnikov e sono poi fuggiti. Sul posto si sono formate lunghe colonne di auto in entrambi i sensi di marcia e la statale è stata chiusa. I malviventi pensavano di aver preparato il colpo a dovere, e infatti chiodi sono stati trovati anche sulla Ss 129, la strada parallela alla Ss 131 Dcn in direzione Sassari. Ma il furgone è transitato sull’altra strada. Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile di Nuoro e sono dirette dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro. Intanto in tutta la provincia nuorese è caccia ai malviventi: sono in corso battute della Polizia anche nelle campagne circostanti il capoluogo barbaricino con l’ausilio di un elicottero.

E’ CACCIA AI BANDITI – Dopo il fallito assalto al portavalori, questa mattina sulla Ss131 Dcn a tre chilometri da Nuoro, è caccia ai banditi in tutto il nuorese da parte delle forse dell’ordine. Mentre le indagini sono coordinate dal pm della procura di Nuoro Giorgio Bocciarelli. Intanto i dirigenti della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto, Fabrizio Mustaro, stanno interrogando i due vigilantes della Vigilpol di Sassari che erano a bordo del portavalori, ed il conducente della Fiat Panda poi incendiata dai malviventi. L’assalto è fallito perché il furgone è transitato nella corsia opposta della statale ed è passato nel momento esatto in cui è stata incendiata la Panda, ma nessuno l’ha fermato. I vigilantes hanno detto di non essersi accorti di qualcosa di anomalo, se non dell’auto in fiamme nella corsia opposta, un evento che hanno segnalato alle sale operative delle forze dell’ordine collegate con i furgoni come “incidente”. Il monitoraggio dei portavalori, che partono dall’istituto sassarese, da parte delle sale operative delle forze dell’ordine è, infatti, costante lungo tutto l’itinerario che percorrono.

Calciomercato – Juve Stabia: Lunedi arriva un nuovo attaccante, ecco i dettagli

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Primo colpo di mercato nel 2016 per la Juve Stabia di patron Manniello e del D.S. Logiudice.

Le vespe, con un blitz di quest’oggi da parte di Manniello, si sono assicurate le prestazioni di Stefano Del Sante, ex bomber del Lamezia, negli ultimi 6 mesi al Pavia, dove ha collezionato 8 presenze e 1 gol.

L’attaccante, nato a Perugia nel 1987, arriverà a titolo definitivo alla corte di mister Zavettieri.

Per l’ariete, autore di 10 reti in maglia biancoverde la passata stagione, è pronto un contratto di 18 mesi a 80.000 euro circa.

L’arrivo in Campania è previsto per la giornata di lunedì.

Catello Cuomo

Castellammare di Stabia: I cittadini scendono in strade per ripulire la città dopo…

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Veglione di capodanno lontano già due giorni, ma dove sono finiti gli spazzini?

botti strada capodannoLe strade ancora sporche, con polvere da sparo e residui di botti ancora sull’asfalto di molte strade cittadine, hanno fatto scattare la protesta dei cittadini stabiesi che a fronte di tasse comunali sempre più care rivendicano, giustamente, un servizio di smaltimento rifiuti e pulizia urbana nettamente più efficiente.

Dinanzi a questo scenario di menefreghismo ed incuria, in primis da palazzo Farnese per poi passare ai tanti “cittadini” stabiesi che, incuranti di cosa possa essere il rispetto ed un bene comune, si disfano di qualsiasi cosa da tasche e mani, c’è una parte di volontari non appartenenti ad alcuna associazione che con scope e palette stanno pulendo alcuni viali della città.

Un senso di appartenenza e un esempio a cui i tanti giovani della città dovrebbero trarre i migliori esempi per poter risollevare in parte una città ormai allo sbando.

Stefano Sorrentino

Mafia, arrestato latitante sfuggito operazione «Attila»

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BARI – E’ stato arrestato a Cassano delle Murge dai carabinieri Teodoro Frappampina, il macellaio di 47 anni, presunto affiliato al clan Di Cosola, destinatario, insieme ad altre quattro persone dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione di stampo mafioso emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’operazione «Attila» e sfuggito al blitz del 31 dicembre scorso. Quella mattina furono arrestati sono Luigi Guglielmi, di 33 anni, Giovanni Martinelli, di 48, Carlo Giurano, di 31 e Alfredo Sibilla, di 29. Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere di stampo mafioso aggravata dall’uso delle armi.

In occasione del blitz, Frappampina, gambizzato davanti alla sua macelleria nel novembre scorso a seguito di una guerra per il predominio sul territorio in corso tra due distinte fazioni del clan Di Cosola, non era stato rintracciato. 
Le indagini su tutto l’entourage del ricercato sono state focalizzate dagli investigatori sui movimenti della moglie. Ieri sera la donna è stata notata in compagnia di un uomo a bordo di una station wagon. I militari hanno deciso d’intervenire bloccando il veicolo e identificando l’uomo risultato essere Teodoro Frappampina.

/lagazzettadelmezzogiorno

Pressione fiscale giù; nel 2016 scende dello 0.6

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Nel 2016 ci sarà finalmente un allentamento della pressione fiscale che scenderà dello 0,6 per cento, grazie soprattutto alla riduzione delle imposte sugli immobili.

Nel 2015, infatti, l’incidenza di imposte, tasse, tributi e contribuiti previdenziali sul Pil si è attestata al 43,7 per cento, mentre per il 2016 è previsto che scenderà al 43,1 per cento.

Tuttavia il Governo Renzi avrà l’arduo compito di trovare 15,1 miliardi di euro per “disinnescare” la clausola di salvaguardia introdotta con la legge di Stabilità 2015, altrimenti dal 2017 subiremo un forte incremento dell’Iva.

Il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo , osserva che “tuttavia, il carico fiscale rischia di tornare a crescere nelle regioni in disavanzo sanitario che, per sanare i conti, potrebbero essere tentate ad aumentare la tassazione locale”.

I contribuenti italiani potranno comunque beneficiare dell’abolizione della Tasi sulla prima casa e della cancellazione dell’Imu sugli imbullonati e sui terreni agricoli, in attesa poi della riduzione dell’Ires e dell’Irpef, previsti però solo a partire dal 2017.

Per quanto riguarda invece il delicato tema del sostegno alle imprese, nella legge di stabilità spicca il superammortamento al 140 per cento. Questa misura, assicura alle imprese che investiranno in beni strumentali, la possibilità di disporre di una riduzione di imposta, che si stima di 580 milioni.

“Questa misura – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre Zabeo – va nella direzione auspicata. Tuttavia, rimane un dubbio: come faranno le nostre imprese ad investire se i prestiti bancari alle imprese sono scesi nell’ultimo anno di oltre 21 miliardi di euro, sebbene la domanda di credito sia aumentata di quasi 3 punti percentuali?”

Si ritorna quindi al gravoso problema della liquidità alle imprese, che coinvolge pure un’ altra questione rimasta al momento ancora irrisolta: i debiti della Pubblica Amministrazione vero le imprese fornitrici.

“Nonostante gli sforzi e le risorse economiche messe a disposizione dagli ultimi 3 Governi che si sono succeduti – sottolinea il segretario della Cgia Renato Mason – al netto dell’importo ceduto in pro soluto, secondo le stime della Banca d’Italia sono 61 i miliardi di debito che la nostra Pubblica amministrazione deve alle imprese fornitrici.

Una cifra imponente che fatica a diminuire, poiché la Pubblica Amministrazione continua a liquidare le fatture con forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla Direttiva europea introdotta nel 2013, che invece prevede che le aziende pubbliche paghino il saldo fattura entro 30-60 giorni”.

Francesco Alfano

Due “Cipolle” bloccano la Circumvesuviana

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Ercolano.  Inizia non nel migliore dei modi l’anno per i pendolari della Circumvesuviana, una linea ferroviaria stimata come le peggiori d’Italia.

 

Questa mattina   è stato bloccato il trasporto ferroviario in direzione Napoli e Sorrento poiché sono stati trovati sui binari ben due  maxipetardi non esplosi, di circa 300 grammi ciascuno posizionati a pochi metri di distanza. Il tutto alla stazione di Ercolano Scavi sul binario in direzione Napoli. Prontamente sono state avvisate le forze dell’ ordine che hanno provveduto a mettere in sicurezza tutta l’area. Tanta paura per i passeggeri alla luce anche degli episodi terroristici che si 

sono verificati in Europa.  Fortunatamente era una conseguenza della notte di  capodanno ormai alle spalle. I turisti in visibile stato di disagio, erano per la maggior parte diretti a Sorrento e a Pompei, alcuni per visitare le nuove domus inaugurate poco tempo fa da Renzi nel sito archeologico. Per ovviare a tale problema e cercare di limitare i disagi tutti i pendolari sono stati accompagnati gratuitamente da vari bus di “Vesuvio Express” nelle varie località prefissate. E’ stata un’organizzazione repentina e efficiente che nonostante l’inconveniente ha permesso il transito dei pendolanti e non.

 

E’ stato necessario l’intervento  degli  artificieri che  hanno fatto brillare gli ordigni esplosivi. Dopo circa un’ ora e mezza è stato ripreso il traffico ferroviario. 

Sull’ accaduto è intervenuto anche il sindaco di Ercolano. “ Il tempestivo intervento della Vesuvio Express è una dimostrazione della generosità della gente del Sud – commenta il sindaco Ciro Buonajuto – Ringrazio a nome della città gli operatori per aver ridotto i disagi ai turisti in visita nella nostra città in questi giorni di festa”.

 

Emilio D’Averio

Carlo Ametrano: Mercedes favorite, la Ferrari dovrà lavorare ancora tanto

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Senna per sempre nel cuorePer la prima puntata di “4-2 Fantasia” il nuovo programma radio targato ViViRadioWEB in cui si parla non solo di calcio, come ospite telefonico abbiamo avuto Carlo Ametrano, scrittore, sportivo Doc, appassionato di Formula Uno e grande tifoso di Senna.

– Parlaci del tuo primo libro

Il libro è stato un successo. A Sorrento la presentazione fu stupenda e stiamo avendo richieste anche dal mercato estero.

– Grande successo, ma si può sapere una stima sulle copie vendute?

Il primo mese 350 copie. Ma presto sarò ad Imola e prevedo un’impennata con le vendite.

– Esiste un nuovo Senna nella nuova F1?

Assolutamente no. Senna è unico. Un personaggio inimitabile.

– Senna non ha mai corso nella Ferrari ma era amato da tutti gli Italiani. Che cosa aveva Senna di particolare?

Era magico. Solo se lo guardavi ti regalava emozioni forti. Io penso che Senna entrava nel cuore degli sportivi.

– Come è nata questa passione per la F1?

Da piccolo. Ho sempre seguito la F1 poi Senna mi è entrato dentro come un grande amore.

– Un giudizio sulla F1 attuale?

Vedo sempre la Mercedes favorita. La Ferrari dovrà sudare per il titolo.

ESCLUSIVA – Daniele Ancione: La Juve Stabia può ancora dire la sua

Daniele AncioneRecord di ascolti per la prima puntata di “4-2 Fantasia” il nuovo programma radio targato ViViRadioWEB. Ospite telefonico di questa puntata prima puntata è stato Daniele Ancione ex centrocampista della Juve Stabia dell’era Cesarano con in panchina Eziolino Capuano:

– Ciao Daniele stai seguendo il campionato delle Vespe?

Sono sempre informato. Questo campionato finora è stato poco esaltante, ma la Juve Stabia secondo me può dire ancora la sua.

– Oggi stati giocando in serie D in Toscana,  un tuo pensiero sulla tua ventura con la maglia della Pianese:

Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo. Mi trovo bene dal punto di vista di personale.

– Tu sei stato a Castellammare nell’anno in cui ad allenare la Juve Stabia c’era Eziolino Capuano, che tipo è il Mister?

Capuano è un personaggio particolare: Esuberante, preparato e focoso.

– Come è stata la tua esperienza alla Juve Stabia.

Positiva, anche perché quella squadra era formata da molti giocatori forti.

– Chi ricordi con affetto?

Castaldo ma non solo. Era un bel gruppo., ricordo anche Sannibale e Caputo. Ho un bel ricordo insomma.

– Possiamo dire che una delle tappa fondamentali della tua carriera è stata la tua Messina?

Emozioni grandi. E’ la mia squadra del cuore. Nessuno può regalarti emozioni simili.

– In maglia giallorossa ha segnato 8 goal in quella stagione:

Emozioni che non si possono dimenticare. Esultare sotto la curva non ha prezzo.

– Il giocatore più forte che hai visto giocare nella tua carriera?

Buonocore del Messina.

– Pronostico sulla massima serie?

Si sono rinforzate tutte. Il Napoli e Fiorentina fanno un grande gioco. Da uomo del Sud dico Napoli

ISCHIA, DOMANI LA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI

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Dopo il mini-ritiro svolto sull’isola di quattro giorni, dove la squadra si è allenata allo stadio “Monti di Meglio di Casamicciola domani i gialloblu riprenderanno gli allenamenti al Kennedy,per preparare al meglio l’impegno casalingo al Mazzella contro il Cosenza in programma il 9 gennaio. Mister Bitetto da una parte può tirare un sospiro di sollievo dove recupererà Nicola Mancino,Yaye Kanoute e Nicolas Izzillo . Da monitorare invece ancora le condizioni di Filosa e Patti. L’ex Nocerina nell’ultimo allenamento dell’anno non è sceso in campo con i compagni ad allenarsi,per quanto riguarda Patti fermo ancora ai box a causa  dell’infortunio muscolare subito nella trasferta di Catanzaro. Come dichiarato da Mister Bitetto, gennaio sarà un mese importante e tutti dovranno dare il massimo in campo e non solo.

AVVISO: Maltempo con NEVE o mista neve anche a Milano e Torino e Piacenza

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Da Sabato 2 a Mercoledì 6 vero e proprio treno di perturbazioni, maltempo, Sabato NEVE al Nord fino al piano tra Torino e Milano e Piacenza, copiosa su Alpi e Appennini.  Perturbazioni almeno fino alla Befana.

Situazione ed evoluzione generale
Per i prossimi tre giorni il tempo cambia radicalmente per l’arrivo di una serie di perturbazioni atlantiche che porteranno le piogge e anche le nevicate sui rilievi e, oggi sabato 2 gennaio, anche in pianura al Nordovest. Tempo quindi compromesso dapprima al Nord, poi soprattutto al Centro-Sud, specie tra Lazio, Campania e Calabria tirrenica. Piogge sparse anche sul resto delle regioni, ma più deboli. Neve sulle Alpi a quote molto basse, sopra i 1300/1400 metri in Appennino.
 
Sabato 2 Gennaio 2016
Perturbazione atlantica. Al Nord, pioggia diffusa su tutte le regioni. Possibile neve fino in pianura su Piemonte e Lombardia con 2-6 cm di accumulo. Neve sulle Alpi. Al Centro, piogge sparse sul Lazio, Marche, Abruzzo e Molise, assenti in Sardegna. Neve in Appennino sopra i 1200 metri, ma in calo. Al Sud, peggiora con piogge e temporali su Campania e Calabria e piogge sul Gargano.

NORD

Piogge da Ovest verso Est. Neve possibile fino in pianura su Piemonte e Lombardia. Neve sull’arco alpino a partire dai 300/500 metri. Accumuli nevosi intorno ai 2-6 cm.

Temperature

Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA

Piogge sparse su Lazio, Marche, Abruzzo e Molise. Neve sopra i 1200 metri circa. Asciutto in Toscana e soleggiato in Sardegna.

Temperature

Stazionarie.

SUD e SICILIA

Peggiora in Campania e Calabria tirrenica con piogge e anche temporali. Piogge in arrivo sul Gargano. Più asciutto altrove.

Temperature

Stazionarie.

 
Domenica 3 Gennaio 2016
Piogge che si concentrano al Centro-Sud, dapprima su Lazio, Umbria, Marche e Toscana interna, poi sempre su Campania, Puglia e Calabria. Non mancheranno dei temporali su Campania e Calabria tirrenica. Neve in Appennino sopra i 1200 metri. Migliora al Nord con ultime piogge o nevicate al mattino. Più sole sulle due isole maggiori. In serata nuova perturbazione atlantica con piogge e neve in pianura sul Piemonte.

TEMPERATURE
Sostanzialmente invariate.

NORD

Al mattino ancora possibili nevicate sino in pianura tra Lombardia ed Emilia occidentale. Neve debole sui monti del Nordest. Altrove migliora. In serata/nottata nuovo peggioramento da Ovest con neve in pianura sul Piemonte.

Temperature

Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA

Piogge sparse su gran parte delle regioni, ma con tendenza a miglioramento nel corso della giornata. Più sole in Sardegna.

Temperature

Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA

Piogge e locali temporali su Campania e Calabria tirreniche. Piogge sparse sul Gargano, più asciutto e talvolta soleggiato altrove.

Temperature

Stazionarie.

 
Lunedì 4 Gennaio 2016
Nuova perturbazione atlantica. Neve debole o mista a pioggia al Nord, piogge diffuse al Centro-Sud, più moderate sulle regioni tirreniche. Neve in Appennino sopra i 1200 metri.

NORD

Neve debole o mista a pioggia sulla Pianura Padana, assente sui monti od occasionale. Pioggia in Emilia Romagna e basso Veneto. Migliora nel pomeriggio.

Temperature

Senza variazioni.

CENTRO e SARDEGNA

Piogge diffuse su Toscana, Lazio, Sardegna e Umbria, deboli altrove. Migliora dal pomeriggio, eccetto sul Lazio. In serata nuove piogge in Sardegna. Neve sopra i 1300/1400 metri.

Temperature

Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA

Molto nuvoloso con precipitazioni soprattutto su Campania, Calabria e Sicilia, deboli e sparse sul resto delle regioni. Neve sopra i 1600 metri. Maltempo che continua sulla Calabria tirrenica.

 
Martedì 5 Gennaio 2016
Nuova perturbazione. Al Nord, piovaschi al mattino su basso Veneto ed Emilia Romagna orientale, ma migliora. Al Centro, piogge diffuse e anche temporali in Toscana e Lazio. Migliora dal pomeriggio. Neve dai 1200/1500 metri. Al Sud, inizialmente piogge un po’ ovunque, eccetto in Sicilia, ma forti sulla Calabria tirrenica anche con temporali. Migliora nel pomeriggio con maltempo ancora in Calabria.

Mercoledì 6 Gennaio 2016
Maltempo al Centro-Sud con precipitazioni diffuse, più moderate e anche con temporali sulle regioni tirreniche. Forte maltempo tra Calabria e Sicilia tirreniche, anche con nubifragi. Piogge sparse in Sardegna. Più asciutto il Nord. Neve in Appennino sopra i 900/1100 metri.

Giovedì 7 Gennaio 2016
Piogge che si concentrano sull’alta Toscana, lungo gli Appennini, al mattino ancora forti tra Reggino e Messinese tirrenici. Più soleggiato sul resto del Centro-Sud. Qualche nebbia al Nord. In nottata nuove piogge e nevicate sull’Appennino centro-meridionale e piogge in Campania e Calabria.

Giovedì 7 Gennaio 2016
Piogge che si concentrano sull’alta Toscana, lungo gli Appennini, al mattino ancora forti tra Reggino e Messinese tirrenici. Più soleggiato sul resto del Centro-Sud. Qualche nebbia al Nord. In nottata nuove piogge e nevicate sull’Appennino centro-meridionale e piogge in Campania e Calabria.

 

De Magistris sfida Galletti e ordina il blocco del traffico per sei giorni Ma ora le polveri inquinanti rischiano di finire nei fiumi. (PAOLO GRISERI*)

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LE prime piogge e l’arrivo di aria più fredda fanno scendere i livelli di inquinamento ma non fermano i provvedimenti di limitazione del traffico. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris annuncia il blocco quasi totale del traffico per sei giorni, nonostante la bocciatura che il provvedimento ha ottenuto dallo stesso ministro Galletti al termine del vertice con gli enti locali del 30 dicembre scorso. Non si esclude comunque che le piogge previste nelle prossime ore anche a Napoli possano portare a una revoca. A Roma il commissario Tronca blocca la circolazione dei mezzi più inquinanti, gli euro 0,1 e 2 diesel, dalle 7,30 alle 20,30 all’interno della Fascia Verde che comprende gran parte del territorio cittadino nell’anello del Gra.
Le centraline di rilevamento delle grandi città segnalano che la situazione dell’aria sta comunque migliorando. A Milano, dopo 101 giorni, gli inquinanti sono tornati sotto i limiti di legge anche in assenza di ulteriori blocchi del traffico. I sindaci di Roma e Napoli confermano le limitazioni a 18 gradi del riscaldamento negli edifici pubblici e privati con l’eccezione di ospedali, cliniche e scuole.
 
Il meteo dà un mano. Prevede piogge al Centro e al Sud e addirittura nevicate al Nord anche a quote basse. Un cambio improvviso dopo molte settimane di aria relativamente calda e stagnante. Tanto che i meteorologi lanciano l’allarme prime piogge. Le precipitazioni delle prossime ore laveranno l’aria e ci faranno respirare meglio ma finiranno per scaricare nei nostri fiumi acqua particolarmente inquinata: «Il fenomeno delle prime piogge dopo un lungo periodo di siccità è particolarmente temuto per gli effetti sull’ambiente», dice il metereologo Daniele Olivetti di 3Bmeteo. «Un effetto immediato — spiega Olivetti — sono le difficoltà che incontrano i gestori degli impianti di depurazione. L’arrivo di acqua piovana inquinata oltre i livelli consueti finisce per danneggiare i batteri che garantiscono la depurazione». Rischio che sale in aree geografiche come la pianura Padana dove in condizioni di alta pressione gli inquinanti si accumulano nell’atmosfera entro i primi 500 metri di altezza. «Le prime piogge contengono metalli pesanti e altri inquinanti i cui tempi di decadenza sono relativamente lunghi », aggiunge il meteorologo. Nelle prime ore di precipitazioni cade infatti a terra l’acqua di lavaggio dell’aria. «A questo effetto — conclude Olivetti — si aggiunge quello del dilavamento degli inquinanti accumulati in queste settimane sul terreno». Il suolo reso impermeabile dalla siccità di queste settimane ha difficoltà ad assorbire le piogge che, al contrario, tendono a scivolare via raggiungendo rapidamente gli alvei dei fiumi. «Non sempre questo è un male — osserva il meteorologo — perché impedisce che acque particolamente inquinate penetrino nel terreno e raggiungano la falda».
 
*larepubblica

Brescia, 30enne all’ottavo mese di gravidanza muore in ospedale: quinto caso in pochi giorni

Quinto caso di partoriente morta.

Dopo i drammatici casi di Torino, Verona, Bassano del Grappa e Foggia questa volta la tragedia ha colpito Giovanna Lazzari, una donna 30enne mamma di altri due bimbi piccoli (rispettivamente di un anno e mezzo e quattro) e incinta all’ottavo mese di gravidanza, che è morta agli Spedali civili di Brescia con la bimba che aveva in grembo e questo nonostante che lo Spedale Civile di Brescia sia un luogo di cura rinomato come, per altro, lo erano anche i due nosocomi torinese e vicentino dove, solo pochi giorni fa, hanno perso la vita altre due giovani gestanti e le loro piccole.

La donna, bresciana residente a Rezzato che proprio ieri avrebbe compiuto 30 anni, è arrivata in ospedale mercoledì notte in condizioni gravi con febbre alta ed evidenti sintomi di gastroenterite.

La signora Giovanna è stata tenuta sotto osservazione per tutta la notte finché la situazione è poi precipitata alle otto del mattino di giovedì mattina per cui i medici hanno deciso di iniziare il parto cesareo: il feto però era già morto e la madre, trasferita nel reparto di rianimazione, è deceduta poco dopo.

La Procura di Brescia ha aperto un’ inchiesta disponendo l’autopsia sul corpo della giovane mamma e sul feto per capire i motivi della morte.

I precedenti

Prima di Giovanna Lazzari, appena qualche giorno prima, la stessa sorte è toccata a:

  1. VERONA – Il 25 dicembre una 34enne di Meledo di Sarego, nel vicentino, Anna Massignan, è morta nell’ospedale di San Bonifacio, in provincia di Verona, dopo che l’antivigilia di Natale era caduta in casa. Sottoposta ad un cesareo d’urgenza è morta sotto i ferri, mentre il neonato è deceduto successivamente in un altro ospedale.
  2. TORINO – Nella notte del 26 dicembre è morta per arresto cardiocircolatorio in sala parto all’Ospedale Sant’Anna di Torino, Angela Nesta, di 39 anni, incinta al nono mese di una bimba. Poco prima aveva dato alla luce la sua primogenita, nata morta. Secondo l’ospedale si è trattato di una “complicanza rarissima e imprevedibile”. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta.
  3. BASSANO DEL GRAPPA – Il 29 dicembre, all’ospedale di Bassano del Grappa, è morta Marta Lazzarin, blogger di 35 anni ricoverata nel pomeriggio alla 27esima settimana di una gestazione che non le aveva mai dato problemi. Era arrivata al pronto soccorso con forte febbre e dolori addominali. Si era perforato il sacco amniotico e il feto era morto, probabilmente da un paio di giorni. Marta è entrata in coma dopo un arresto cardiocircolatorio durante il travaglio per espellere il feto. Vani i tentativi di rianimarla.
  4. FOGGIA – Quello stesso 29 dicembre una ragazza di 23 anni, incinta di nove mesi di una bambina, è morta in casa a Foggia per cause da accertare. In pochi minuti, il corpo è stato portato agli Ospedali Riuniti della città pugliese. I medici, con un cesareo post-mortem, hanno tirato fuori la piccola, rianimandola. La neonata è in discrete condizioni.

Arabia Saudita, giustiziati 47 terroristi. Saudi Arabia has executed 47 people convicted of terrorism

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Tra i condannati anche il leader religioso Nimr al-Nimr. Tutti sono stati accusati di aver complottato nella realizzazione di attacchi terroristici che hanno colpito civili e militari in Arabia Saudita e all’estero.

acaf mediumL’Arabia Saudita ha giustiziato 47 persone condannate con l’accusa di terrorismo. Lo ha riferito il ministero dell’Interno annunciandolo oggi in un comunicato. Secondo il canale televisivo di informazione Al-Arabiya, le 47 persone giustiziate sono state condannate per aver complottato nella realizzazione di attacchi terroristici che hanno colpito civili e militari in Arabia Saudita ma anche all’estero. Tra i giustiziati figura, tra gli altri, anche il leader religioso Nimr al-Nimr e un presunto leader di al Qaeda in Arabia Saudita, Faris Zahrani.

Saudi Arabia has executed 47 people convicted of terrorism, the country’s Interior Ministry announced in a statement Saturday. According to the Al-Arabiya news channel, all of them were convicted of plotting and carrying out terror attacks that targeted civilians and military in Saudi Arabia and abroad. Among those executed were prominent cleric Nimr al-Nimr and an alleged al-Qaeda leader in Saudi Arabia, Faris Zahrani.

/velinointernational/agv news

CAIStabia: variazione escursione 3 gennaio e Calendario escursioni 2016

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La prevista escursione del 3 gennaio, Sorrento-Malacoccola-Torca-S.Agata di Dorina d’Andrea, è spostata a mercoledì prossimo 6 gennaio. Seguirà scheda dell’escursione.

Questo è il calendario delle escursioni ed attività programmate dal CAI di Castellammare di Stabia per l’anno 2016:

GENNAIO

06                    Monti Lattari
Sorrento – Malacoccola (489m) – Grotta del Brigante – Torca – S. Agata E/EE
                                   Dorina D’Andrea (328 9027801)

10                    Monti Lattari
Gragnano – Caprile – Aurano – Botto dell’acqua – Acquedotto di Lettere (568m) – Casola – Gragnano EE
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

17                    a) Parco Nazionale d’Abruzzo. Lazio e Molise
Monte Cavallo (2039m) da Prati di Mezzo F
                                   Raffaele Luise (339 2040444)
b) Monti Lattari
Sorrento – Bagni della Regina Giovanna – Montecorbo (225m) – Massa Lubrense – Sorrento E/EE
                                   Dorina D’Andrea (328 9027801)

24                    Monti Lattari
Belvedere di Monte Faito (1030m) da Vico Equense per Capodacqua E
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Mario Scippacercola (338 8825028)

31                    a) Monti Lattari
Da Massalubrense alla Cala di Mitigliano per Termini (270m) E
                                   Dorina D’Andrea (328 9027801)

b)Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Monte Altare (2174m) da Barrea per il Lago Vivo PD
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Ciro Balzano (348 0575720)

FEBBRAIO

07                    Monti Lattari
Bomerano – Paipo – Croce della Conocchia (1360m) – Piazzale dei Capi di Monte Faito (1030m) EE
                                   Raffaele Luise (339 2040444)

14                    Monti Lattari
Il Monte Comune (877m) da Seiano: Seiano – Fornacelle – Pacognano – Ticciano – Monte Comune (877m) – Arola – Seiano E
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

21                    a) Monti Lattari
Il Sentiero degli Dei: da Bomerano a Nocelle con proseguimento per Montepertuso e discesa a Positano E
                                   Liborio Liguori (340 6667259)

  1.                b) Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
    Intersezionale con la sez. CAI di Napoli
    Monte Meta (2242m) – Via degli Scontronesi AD
    Maurizio Caccioppoli (339 2038819); Pio Gaeta (335 6339741)

28                    a) Monti Lattari
Monte Falerio (684m) da Dragonea EE
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Mario Scippacercola (338 8825028)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Monti Lattari: La Valle del Pericolo e Monte Muto (668m) E

                                   Pio Gaeta (335 6339741); Ciro Di Martino (333 7184174)

MARZO

6                      a) Monti Ernici
Pizzo Deta (2041m) per il Vallone di Peschiomacello AD
                                   Maurizio Caccioppoli (339 2038819); Raffaele Luise (339 2040444)

  1.                b) Napoli
    Trekking Urbano Storico-Culturale
    Viaggio tra Castelli, Chiese e Cimiteri di Napoli T
    Raffaele D’Arco (333 7686127)
  2.                c) Escursione di Alpinismo Giovanile
    Monti del Matese: Ciaspolata sui Piani di Arvaneto EAI
    Pio Gaeta (335 6339741); Ciro Di Martino (333 7184174)

13                    a) Monti Lattari
Escursione a tema sulla difesa del suolo – Da Gragnano alla chiesa di Pino (576m) per la Valle dei Mulini di Gragnano ed il Borgo di Castello E
                                   Liborio Liguori (340 6667259)

  1.                b) Monti del Matese
    La Gallinola (1923m) – Via dello Zappatore PD
    Maurizio Caccioppoli (339 2038819); Pio Gaeta (335 6339741)

20                    a) Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
La cima del Monte Cervati (1898m) dagli scanni dei Vallicelli EAI
                                   Massimo Cesaro (338 9264905); Raffaele Luise (339 2040444)
b) Monti Lattari
Da Agerola a Santa Maria ai Monti E

Liborio Liguori (340 6667259)

26                    Monti Lattari
Meta – Arola – Alberi – Montechiaro – Meta E
                                   Giuseppe Ercolano (339 4273868); Paola De Simone (328 8745210)

27-29               Parco Nazionale dell’Appennino Lucano
Monte Raparo (1761m) dalla Croce di Raparo E
Sentiero “Apprezzami l’asino” da Sapri E
                                   Raffaele Luise (339 2040444)

APRILE

03                    Monti Lattari
Intersezionale Campana a cura della sez. CAI di Cava de’ Tirreni
Aria del Grano (933m) dalla Badia di Cava EE
Programma dettagliato in sede e su www.caistabia.it

10                    Media Valle del Calore
Intersezionale con la sottosez. CAI di Nusco con pranzo sociale
Irpinia nascosta: Fontanarosa – Gesualdo T
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Giovanni Rosato (333 1502209)

16                    Napoli
Trekking Urbano Storico – Culturale
Le Catacombe di San Gennaro ed il Rione Sanità T
                                    Riccardo Ballo (331 3237166)

17                    a) Monti Lattari
Traversata dalla Badia di Cava de’ Tirreni a Maiori per la Sella della Croce (897m) E
                                   Massimo Cesaro (338 9264905); Giuseppe Ercolano (339 4273868)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Organizzata dalla sez. CAI di Benevento Taburno – Camposauro
Le doline di Monte Pugliano: “I Puri”. Il torrente Grassano E
                                   Pio Gaeta (335 6339741); Ciro Di Martino (333 7184174)

22-25               Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Monte Porche (2233m) e Palazzo Borghese (2145m) dagli impianti sciistici del Monte della Prata EE
La Sibilla (2174m) dal Parcheggio Valleria dell’Infernaccio EE
                                   Raffaele Luise (339 2040444)

23-27               Monti Lattari
Intersezionale con la sez. CAI di Borgomanero
Tra Agerola, Amalfi e Positano E
                                   Ciro Di Martino (333 7184174); Matteo Pisacane (334 7056734)
Programma dettagliato in sede e su www.caistabia.it

24                    Monti Lattari
Intersezionale con la sez. CAI di Isernia e la sottosez. CAI di Boiano
Sentiero degli Dei: da Bomerano a Nocelle per il convento di San Domenico E
                                   Giuseppe Ercolano (393 4273868)

MAGGIO

01                    Monti Lattari
Il circuito del monte Tre Calli (1122m) da Bomerano di Agerola E
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

07                    Monti Lattari
Da Orsano (440m) a Ravello (365m) EE
                                   Riccardo Ballo (331 3237166)

08                    Monti Eremita-Marzano
Intersezionale con le sez. CAI di Salerno e Cava de’ Tirreni in occasione del trentennale della sezione di Salerno
Monte Eremita (1579m) da Laviano E
                                   Referente per Castellammare: Liborio Liguori (340 6667259)

14                    Monti Lattari
Monte Candelitto (1201m) da Agerola E
                                   Ciro Di Martino (333 7184174)

15                    Monti Lattari
Intersezionale con le sez. CAI di Piedimonte Matese
Traversata Monte Miletto – Gallinola – Monte Mutria EE
                                   Pio Gaeta (335 6339741)

21                    Monti Lattari
La Sorgente dell’Acqua Santa (1297m) dal Belvedere per il Castellone e Casa del Monaco E
                                   Ciro Di Martino (333 7184174)

22                    a) Monti Picentini
Anello del Pizzo Mai (1607m) da Calvanico EE
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Domenico Ognissanti (335 1294875)

  1. b) Escursione di Alpinismo Giovanile
    Organizzata dalla sez. CAI di Salerno
    Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni:
    Alla scoperta delle grave carsiche degli Alburni
    Ciro Di Martino (333 7184174); Pio Gaeta (335 6339741)

28                    Monti Lattari
Colle delle Vene (1135m) da Agerola E
                                   Ciro Di Martino (333 7184174); Pio Gaeta (335 6339741)

29                    Monti Lattari
Intersezionale con la sez. CAI di San Donato Val di Comino
Traversata Gragnano – Amalfi:
Gragnano – Santa Maria ai monti (1039m) – Scala – Amalfi EE
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

GIUGNO

05                    Monti Picentini
Monte Calvello (1579m) da Lago Laceno E
L’Avanfossa Bradanica e i formaggi della podolica
                                   Ciro Di Martino (333 7184174); Matteo Pisacane (334 7056734)

11                    Monti Lattari
Dai Colli San Pietro (310m) ad Amalfi EE
                                   Riccardo Ballo (331 3237166)

12                    a) Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Monte La Nuda (1702m) da Postiglione EE
                                   Massimo Cesaro (338 9264905); Giuseppe Ercolano (339 4273868)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Organizzata dalla sez. CAI di Benevento
Monti del Matese: Le Forre di Lavello
Percorso avventura + Il ponte di Annibale e le Forre di Lavello
                                   Ciro Di Martino (333 7184174); Pio Gaeta (335 6339741)

19                    Monti Lattari
Da Massalubrense alla baia di Capitan Cook E
                                    Raffaele D’Arco (333 7686127)

26                    Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Agropoli – Baia di Trentova – Punta Tresino E
                                   Liborio Liguori (340 6667259)

LUGLIO

03                    Monti Lattari
Belvedere di Monte Faito (1034m) dalla Galleria di Agerola per Colle Sant’Angelo E
                                   Lello Girace (339 1733468); Mario Scippacercola (338 8825028)

10                    Monti Picentini

Circuito Acernese: Costa S.Donato (1351m) E
                                   Liborio Liguori (340 6667259)

17                    Monti Lattari
Da S.Maria del Castello a Positano per il Vallone Pozzo E
                                   Raffaele D’Arco (333 7686127)

23-24               Parco Nazionale del Pollino
Serra Dolcedorme (2267m) e Serra del Prete (2181m) E/EE
                                   Massimo Cesaro (338 9264905)

31-01               Monti Lattari
“Il Cammino dell’Angelo”
da Castellammare al Santuario di S.Michele (1238m) al Monte Faito E
con pernottamento al Rifugio S. Michele
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

AGOSTO

13-22               Parco Nazionale degli Alti Tauri (Austria)
Giro del Grossglockner (3798m) EE
Trekking di rifugio in rifugio in 8 tappe
Numero massimo partecipanti: 13. Saranno ammessi a partecipare i soli soci con comprovata capacità nel camminare, zaino in spalla, per più giorni su tutti i tipi di terreni e su percorsi ripidi ed esposti.

28                    Monti Lattari
Da Agerola al Fiordo di Furore E
                                   Raffaele D’Arco (333 7686127)

SETTEMBRE

04                    Monti Lattari
Circuito del Monte Faito per la Croce della Conocchia (1360m) E
                                   Massimo Cesaro (338 9264905); Giuseppe Ercolano (393 4273868)

10                    Monti Lattari
Da San Lazzaro (640m) ad Amalfi e ritorno E
                                   Riccardo Ballo (331 3237166)

11                    Monti Lattari
Termini – Monte San Costanzo (486m) – Nerano – Marina del Cantone E
                                   Paola De Simone (328 8745210); Giovanna Lombardo (349 6750299)

18                    a) Monti Lattari
Alla Valle delle Ferriere da Agerola EE

                                   Raffaele D’Arco (333 7686127)

  1. b) Escursione di Alpinismo Giovanile
    Colline Orientali di Cava
    Avvicinamento all’arrampicata a S. Liberatore III
    Ciro Di Martino (333 7184174); Pio Gaeta (335 6339741);     Stefano Troiano (342 6406123)

25                    Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Escursione Intersezionale Campana a cura della sez. CAI di Salerno
Interregionale con Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria
Monte Gelbison (1705m) da Montano Antilia E
Programma dettagliato in sede e su www.caistabia.it

OTTOBRE

02                    Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
La cresta del Monte Mutola (1743m) dalla Fontana d’Inverno EE
                                   Massimo Cesaro (338 9264905)

09                    Monti Lattari
Da Sorrento alla Baia di Ieranto per Sant’Agata E
                                   Paola De Simone (328 8745210); Giovanna Lombardo (349 6750299)

16                    a) Monti Lattari
Da Bomerano a Praiano per il convento di San Domenico E
                                   Liborio Liguori (340 6667259)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Parco Nazionale del Vesuvio:
Il Gran Cono del Vesuvio e la Valle dell’inferno E
                                   Pio Gaeta (335 6339741); Ciro Di Martino (333 7184174)

22                    Campi Flegrei
Il Monte Nuovo (133m) ed il Lago d’Averno T
                                   Riccardo Ballo (331 3237166)

23                    Monti Lattari
Santa Maria ai Monti (1039m) da Scala EE
                                   Massimo Cesaro (338 9264905)

30                    Monti Lattari
I sentieri della Cisterna Menatora e Villa Notari E
                                   Pio Gaeta (335 6339741); Mario Vollono (366 3486278)

NOVEMBRE

28-02               Isola dell’Asinara E
Massimo 15 partecipanti con precedenza ai soci che hanno partecipato al Corso di birdwatching del 2015
                                   Raffaele Luise (339 2040444)
                                   Programma dettagliato in sede e su www.caistabia.it

06                    Monti Lattari
Intersezionale con la sez. CAI di Piedimonte Matese
Da Scala ad Amalfi per il fic’a noce e la Valle delle Ferriere EE
                                   Pio Gaeta (335 6339741)

12                    Campi Flegrei
Piscina Mirabilis e Capo Miseno T
                                   Riccardo Ballo (331 3237166)

13                    a) Monti Lattari
La Colline di Sorrento da Est ad Ovest E
                                   Paola De Simone (328 8745210); Giovanna Lombardo (349 6750299)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Monti Lattari: Il sentiero delle tre sorgenti e Monte Rotondo (1023m) E
                                   Ciro Di Martino (333 7184174); Pio Gaeta (335 6339741)

19                    Monti Lattari
Da Castellammare di Stabia a Vico Equense E
                                   Giuseppe Ercolano (339 4273868); Mario Vollono (366 3486278)

20                    Monti Lattari
Anello del M. Finestra Nord (1138m) per il Sentiero Sergio Rosa EE
                                   Raffaele Luise (339 2040444); Domenico Ognissanti (335 1294875)

27                    Monti di Venafro
Monte Sammucaro (1205m) da Radicosa di San Vittore E
                                   Raffaele Luise (339 2040444)

DICEMBRE

04                    Monti Lattari
Monte Faito da Moiano per il Pistillo e la Croce della Conocchia (1360m) EE
                                   Lello Girace (339 1733468)

07-11               Parco Nazionale dell’Aspromonte E
                                   Raffaele Luise (339 2040444)
programma dettagliato in sede e su www.caistabia.it

11                    a) Monti Lattari
Il circuito del monte Muto (668m) da Casola di Lettere E
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)
b) Escursione di Alpinismo Giovanile
Monti Lattari: Il Sentiero di Abu Tabela E
                                   Pio Gaeta (335 6339741); Ciro Di Martino (333 7184174)

18                    a) Napoli
Trekking urbano e visita ai presepi artistici di Napoli T
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Antonio Ruocco (339 4809930)

  1. b) Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
    Monte a Mare e Metuccia (2105m) dal Piano “Le Forme” (1350m) F
    Raffaele Luise (339 2040444); Ciro Balzano (348 0575720)

29                    GRAN BRINDISI DI FINE ANNO SUL MOLARE (Monte Faito) E
Con S. Messa di ringraziamento al Santuario di San Michele e benedizione di corde e piccozze
                                   Antonio Matrone (346 2416866); Maurizio Caccioppoli (339 2038819)

 

 

Pompei: concerto di capodanno con Sal Da Vinci

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Nell’ambito della rassegna degli eventi natalizi che si sono tenuti nella città di Pompei, nella serata di capodanno s’è tenuta l’esibizione canora del cantante partenopeo Sal Da Vinci.

Due ore d’intenso spettacolo che ha visto Sal unitamente al suo coreografico corpo di ballo esibirsi sul palco della città mariana a pochi passi dal Santuario della Vergine del Rosario.

In tanti hanno sfidato il freddo pungente cantando e ballando nella piazza intitolata al Beato Bartolo Longo fondatore del Santuario mariano; dopo i primi brani più recenti, s’è passato a pezzi come “Meraviglioso” (scritto a fine anni sessanta dal compianto Mimmo Modugno) a“Via” (scritto da Baglioni ad inizio anni ottanta) “Tu si na cosa grande”, e la canzone che lui ha dichiarato d’aver scritto e aver dedicato a se stesso: “Il mercante di stelle”; successivamente c’è stato il tributo al grande Renato Carosone per poi passare ad un medleydi canzoni come “Fai come vuoi” e “Vera”, lo spettacolo è proseguito con “Anema e core”, il tributo al grande Raffaele Viviani con “La rumba de scugnizzi” per poi passare al suo cavallo di battaglia, ovvero il medley di “C’era una volta…Scugnizzi” che lo ha visto protagonista dal 2002 al 2007 e per concludere il brano “Yes i know my way” che ha ricordato il grande Pino Daniele a pochi giorni da un anno della sua scomparsa.

Nell’ultima parte di spettacolo, Sal è stato coadiuvato dal cantante Rosario Miraggio reduce dalla serata di fine anno a piazza della Repubblica a Bari insieme al più famoso cantautore Gigi D’Alessio ed insieme hanno interpretato il brano che Sal portò nel 2009 a Sanremo “Non riesco a farti innamorare” per poi concludere la serata con i pezzi “A città e Pulecenella” e“Napule” che nel 2004 interpretò insieme a Gigi D’Alessio, Gigi Finizio e Lucio Dalla.

La serata s’è conclusa con i ringraziamenti da parte del sindaco Nando Uliano che ha letto una dedica che Sal Da Vinci aveva voluto omaggiare alla cittadina mariana.

Giovanni MATRONE