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Zinchenko-Napoli, c’è l’ok del calciatore ma resta da definire l’accordo tra i club: i dettagli

Contatti continui tra Napoli e Manchester City per Zinchenko, ala classe 1996 del Manchester City. Accordo totale tra giocatori e azzurri ma serve quello tra i club. Si lavora per limare i dettagli per un prestito oneroso con opzione a 7-8 milioni. Con Giaccherini che resta in bilico per salutare il Napoli.

Da gazzamercato.it

Maggio: “Atletico e Bayern test importanti in vista del preliminare. Quest’anno possiamo toglierci tante soddisfazioni”

Christian Maggio, terzino del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tv Luna:

“Sono stati due test importanti contro due squadre di valore. Volevamo chiudere questo torneo con delle buone prestazioni e ci siamo riusciti. Abbiamo messo altra benzina nelle gambe per arrivare pronti al preliminare e nel miglior modo possibile”.

Atletico Madrid aggressivo? “Non mi aspettavo un atteggiamento del genere ma sono squadre abituate a giocare per qualcosa d’importante, vogliono sempre vincere. La squadra rispecchia l’allenatore, Simeone, sempre molto carico. Non mi aspettavo L’importante era giocarsela e ci siamo riusciti”.

Qual è l’aspetto migliore? “Non abbiamo cambiato modo di giocare. Bisogna continuare così ma sappiamo che non sarà facile perché le competizioni saranno sempre più difficili. Sono convinto che quest’anno possiamo toglierci qualche soddisfazione”.

I complimenti vi caricano? “Riceverli è sempre positivo ma a volte possono creare nervosismo e tensione, questo non deve succedere. Dobbiamo continuare per la nostra strada perché siamo reduci da due stagioni di grandi aspettative. Ora i tifosi si aspettano qualcosa di importante da noi, lavoriamo e speriamo già quest’anno e in futuro di poter dire la nostra. Ho 35 anni, non devo dimostrare niente a nessuno. Cerco di farmi trovare sempre pronto poi è chiaro che sarà sempre l’allenatore a decidere. L’importante è che, quando scendo in campo, sudo la maglia e do sempre il massimo. Inizia ora il decimo anno in azzurro, è un bel numero (ride ndr)”.

Sogno? “Non voglio dirlo… Ci può stare di diventare scaramantici “.

Playoff di Champions? “Dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi e a passare il turno. Lo merita Napoli e lo meritiamo noi”.

Femminicidi: Medioevo politico e sociale

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Perdita del dominio

La scorsa estate mi ero proposto nuovamente di riflettere sul tema dei femminicidi. Scrissi “Quei No che non sopportiamo”. La mancata educazione a reagire ai no, quelli di una donna, quelli della vita. Senza dubbio un tema, una questione profondamente culturale, è l’espressione di una cultura.

Oggi, una serie concatenata di cause mi ha fatto riprendere a scrivere. L’ennesimo femminicidio, un fiume in piena anche quest’anno, le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti del killer di Sara Di Pietrantonio del Gup di Roma e l’entrata in vigore della riforma del codice penale.
Intanto il Ministero dell’Interno ha fornito i dati di questi ultimi 8 mesi del 2017, 57 vittime (7 al mese) e delle donne uccise nell’arco del decennio 2006-2016: il 71,9% in famiglia, il 67,6% dal partner e il 26,5% dall’ex compagno.

Mi hanno fatto riflettere molto le motivazioni della sentenza di condanna nei confronti del killer di Sara Di Pietrantonio, il Gup di Roma ha proprio scritto che uccise perché aveva perso il dominio, il controllo nei confronti della ragazza.

Sara Di Pietrantonio

Mi sono chiesto cosa si può dire a quelle ragazze che denunciano un litigio, una preoccupazione e che non hanno la consapevolezza che questo poi purtroppo possa sfociare in follia e in ossessione omicida: riconoscere i comportamenti e ogni forma di violenza come reati gravi.

I centri antiviolenza e gli organismi delle istituzioni aiutano la donna a capire la gravità della situazione perché spesso la donna nega a sé stessa di stare con un violento, un orco e un potenziale omicida. Attenzione però, né assuefazione e né terrorismo: non pensare che sia soltanto l’ennesimo femminicidio ma neanche caricare la donna di troppi impegni perché si potrà sentire completamente persa, considerato che vive nella speranza che lui cambi. Quegli uomini hanno l’abilità di gettare confusione nella donna. La violenza non sempre è continua e costante.
Sono rari i casi in cui si ha a che fare con un uomo che dalla mattina alla sera, tutti i giorni, massacra di botte una donna. Un giorno ti riempie di botte e un altro ti riempie di regali.

E la politica cosa fa? Oggi ci regala una bella riforma. Entra in vigore la riforma del codice penale, in particolare la modifica dell’art. 162 ter che introduce la possibilità di estinzione del reato di stalking nelle fattispecie sottoposte però alla remissione della querela, in seguito al risarcimento delle vittime da parte dei persecutori.

Ditemi se non c’è il rischio che anche lo stalking più grave possa essere fattispecie?

È stata una lacuna grave e voglio sperare che non sia stata fatta con la consapevolezza delle conseguenze. Perché, in realtà, per come è stata scritta la norma è previsto che effettivamente con un risarcimento una serie di minacce, di fatti che prima comunque erano “reati spia” anche per lo stalking, possano venire estinti. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha detto che se ne farà carico. Sì, certo, aspettiamo.
Intanto, giusto per capirci, visto che ormai si parla di problemi che poi in realtà pochi conoscono nel profondo perché non c’è mai tempo per approfondire, impegnati tra un like e un selfie, e la politica, che insegue le peggiori voci del popolo, che legifera sempre sull’onda del panico e dell’emotività e che ha l’ansia di cancellare dei reati per rendere più snello il problema processuale, ha stabilito che quando si tratta di semplici molestie o comunque di certi tipi di minacce, vengono considerati fatti eliminabili, cancellabili con un risarcimento.

Sono reati gravissimi, perché sono reati da cui parte lo stalking e dallo stalking al femminicidio il passo è brevissimo.

Quindi o ci prepariamo a contare tra qualche anno le vittime o si cambia la norma.

Vedremo, per il momento faccio un appello, non sottovalutate le molestie e le minacce, a livello legislativo questa norma è scellerata, implica la depenalizzazione, perché con un pagamento di fatto c’è la possibilità di eliminare il reato, quindi le conseguenze del fatto.

Ministro Orlando focalizzi l’attenzione su questo tema e state attenti quando scrivete le norme.

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Vincenzo Vanacore

Somministra morfina a neonato: arrestata infermiera a Verona

VERONA- Una infermiera in servizio presso l’Asl locale è stata arrestata per aver somministrato una dose di morfina a un neonato.  La segnalazione è arrivata dopo che uno dei piccoli in terapia intensiva aveva avuto un’overdose e un arresto respiratorio. Nel sangue sono state rilevate tracce di oppioidi.

MORFINA PER TRANQUILLIZZARE I NEONATI

L’episodio risale alla notte tra il 19 e il 20 marzo. Quella notte di marzo il bambino stava bene, non era sotto effetto di farmaci e sarebbe stato dimesso il giorno dopo. Dopo mezzanotte invece aveva avuto una crisi e il quadro clinico era peggiorato. Proprio l’infermiera 43 enne aveva ordinato a una sua collega di somministrargli un farmaco antagonista della morfina e ne aveva indicato il dosaggio. Subito dopo il bambino aveva ripreso a respirare. Gli esami successivi hanno infatti confermato la presenza di oppioidi nel sangue e secondo quanto ricostruito dalla polizia, nelle ore precedenti alla crisi respiratoria, era stata proprio l’infermiera a tenere in braccio il bambino definendolo “rognoso”.

La donna avrebbe anche confidato alle sue colleghe di utilizzare la morfina (per via orale o nasale) solo per “metterli tranquilli”.

L’ARRESTO QUESTA MATTINA

La donna è stata arrestata questa mattina dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Livia Magri e su richiesta del pm Elvira Vitulli. L’accusa è di lesioni aggravate e cessione di sostanze stupefacenti. L’infermiera non ha reagito all’arresto, fredda e impassibile ha accettato le manette.

Juve Stabia, il gol di Berardi entra nella storia: ecco perchè

Il gol siglato domenica sera da Filippo Berardi nel corso di Juve Stabia- Bassano entra nella storia. La rete che ha sbloccato la gara valida per il primo turno della Coppa Italia 2017-2018, entra a far parte dell’ultracentenaria storia delle vespe. L’esterno d’attacco scuola Toro, nato a San Marino il 18 Maggio 1997, è il primo giocatore sammarinese ad aver indossato la casacca stabiese. Di conseguenza, Berardi è il primo giocatore di San Marino ad avere segnato con la maglia della Juve Stabia. Gli sono bastati poco più di dieci minuti di partita ufficiale per infrangere questo record, dopo aver fatto tanto bene nelle amichevoli precampionato. Nonostante la giovane età. il ragazzo in prestito dal Torino ha già debuttato nella Nazionale maggiore del suo paese lo scorso novembre durante la gara tra San Marino e Azerbaigian.

Giaccherini, l’agente: “Sparta Praga? Ecco perché l’affare non è andato in porto. In Italia c’è il Genoa ma…”

Furio Valcareggi, agente di Emanuele Giaccherini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

“Emanuele è un ragazzo per bene e pur avendo poco spazio si impegna al massimo. Quando c’è stato bisogno ha sempre risposto presente e lo ha fatto vedere anche contro il Bayern andando a segno. Emanuele sta benissimo a Napoli, vediamo cosa accadrà. Il mercato di Giaccherini si decide con squadre di livello, chi lo vuole sa che deve sborsare un ingaggio importante. La proprietà dello Sparta Praga ha scelto di non acquistarlo dopo gli ultimi risultati non esaltanti.  Per loro si trattava di un investimento importante. In Italia il Genoa è molto interessato ma credo che ci sarà lo stesso problema che si è posto con lo Sparta”.

A cura di Antonino Gargiulo

Eccellenza-Real Forio: tesserati 4 calciatori e riconfermati 7

L’ASD Real Forio 2014 comunica di aver tesserato i seguenti calciatori: Gabriele Sirabella (difensore classe ’98, ex Barano), Nicola Calise (difensore classe ’99 ex Nuova Ischia), Pasquale Savio (attaccante classe ’82, ex Barano), Daniele Cantelli (attaccante classe ’99 ex Barano). Ai nuovi arrivati si aggiungono le riconferme di: Giovanni Impagliazzo (portiere classe ’99, riconfermato), Diego Boria (difensore classe ’98, riconfermato), Christian Iacono (centrocampista classe ’96, riconfermato), Nicola Conte (centrocampista classe ’96, riconfermato), Davide Trofa (centrocampista classe ’88, riconfermato), Luigi Castagna (attaccante classe ’97, riconfermato), il capitano Francesco Chiaiese (attaccante classe ’78, riconfermato). La società si ritiene soddisfatta di aver riconfermato calciatori giovani che tanto hanno dato alla maglia biancoverde nella passata stagione insieme agli insostituibili Chiaiese e Trofa. La famiglia biancoverde, inoltre, è lieta di riabbracciare all’ombra del Torrione un foriano DOC qual è Pasquale Savio, insieme a Sirabella, Cantelli e Calise, giovani isolani molto promettenti. Nelle prossime ore saranno ufficializzati altri colpi di mercato altrettanto importanti che andranno a completare una rosa competitiva e al tempo stesso pienamente compatibile con il progetto giovani annunciato dalla società e fortemente voluto dal tecnico Flavio Leo.

Juve Stabia, mercato in fase di stallo. Vi spieghiamo perché…

Dopo settimane di annunci e trattative frenetiche, il mercato della Juve Stabia sembra vivere una fase di stallo. Le ragioni didi questa calma “forzata” sono da ricondurre prevalentemente a situazioni contrattuali non semplici di alcuni tesserati. Di Matteo Liviero abbiamo parlato nei giorni scorsi (CLICCA QUI); al terzino sinistro si aggiungono in questo senso Salvatore Sandomenico ed Urban Zibert.

L’esterno napoletano è tornato alla Juve Stabia dopo i sei mesi di prestito alla Viterbese, che ha scelto di non riscattare il calciatore. Già dopo poche gare della scorsa stagione, come confermato nei mesi scorsi da Roberto Amodio al Pungiglione Stabiese, Sandomenico aveva mostrato insofferenza e voglia di cambiare aria, cosa poi avvenuta con il prestito ai laziali.

Premesse diverse ma epilogo simile per Urban Zibert che, frenato da Mastalli e Izzillo, aveva preferito spostarsi con direzione Bassano. Ora il centrocampista è tornato alle Vespe, ovviamente non al top alla luce del brutto infortunio rimediato con la maglia del Bassano. Entrambi, come Liviero, hanno ingaggi pesanti e la società avrebbe chiesto ai calciatori di allungare e spalmare il contratto; proposta non accolta dai tre, che avrebbero anche rifiutato la rescissione contrattuale con una buona uscita importante.

Il muro contro muro con questi tesserati sta inevitabilmente rallentando il mercato della Juve Stabia, anche alla luce delle cifre pesanti bloccate nei contratti dei tre.
In questo contesto risuonano le parole di Fabio Caserta, che al termine della gara col Bassano ha affermato senza mezzi termini di non volere in squadra elementi che vedono la Juve Stabia come un ripiego o che non hanno voglia di sudare la maglia gialloblú; idee analoghe per la tifoseria stabiese. Una città ed uno spogliatoio che non vogliono nè prime donne nè calciatori scontenti, insomma.

Queste dinamiche non semplici stanno condizionando il mercato delle Vespe; da quanto raccolto dalla nostra redazione, infatti, la società avrebbe già da tempo bloccato una punta di valore, non ancora ufficializzata a causa della resistenza di alcuni elementi alla possibilità di rescindere o di spalmare l’ingaggio.
A penalizzare ulteriormente la Juve Stabia in questa situazione vi è la regola degli over: per le Vespe infatti in rosa al momento ci sono 17 over.

L’Angolo doi Samuelmania – Audi Cup, buona la prima!

L’Angolo doi Samuelmania – Audi Cup, buona la prima!

Audi Cup, prima partecipazione per il calcio Napoli a questo torneo prestigioso con partecipanti di livello mondiale come Atletico Mardrid, Bayern Monaco e Liverpool. Il Napoli ha affrontato nella prima sfida l’Altletico Madrid, squadra in campo molto cattiva soprattutto per qualche entrata su Ounas molto pericolosa. Il Napoli va in vantaggio con Callejon ma non basta perchè il risultato si capovolge 2-1 per gli spagnoli. La seconda partita, il Napoli, l’affronta contro i padroni di casa del Bayern Monaco e dopo 90 minuti esce a testa alta con un grande risultato, quello di 2-0 con goal di Koulibaly Giaccherini. Da sottolineare, nel primo tempo, delle ottime parate di Luigi Sepe. Nel secondo tempo, dentro Rafael che ha disputato anche lui una buona gara. Bisognerebbe puntare su questi ragazzi che lavorano ogni giorno per un posto da titolare e un’opportunita per mettere in mostra il loro valore.

a cura di Samuele Esposito

Debutto al San Paolo per il Napoli contro l’Espanyol: biglietti in vendita dalle ore 15

I biglietti per la gara amichevole SSC Napoli – RCD Espanyol che si disputerà il 10 Agosto 2017 ore 21.00 presso lo Stadio San Paolo di Napoli saranno posti in vendita a partire da giovedì 3 agosto ore 15:00.
I tagliandi potranno essere acquistati presso tutti i punti vendita Listicket. Per tale evento non è consentito il cambio utilizzatore.

Questi i prezzi :
Tribuna d’ Onore € 50,00
Tribuna Posillipo € 30,00
Tribuna Nisida € 20,00
Tribuna Family € 10,00 / € 5,00 (tariffa ridotta)
Distinti € 14,00
Curve € 8,00

 

Da sscnapoli.it

UFFICIALE – Ancora un’esperienza in Serie B per Luperto: il difensore va in prestito all’Empoli

“L’Empoli Fc comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dalla Ssc Nappoli le prestazioni del calciatore Sebastiano Luperto”. Questo il tweet del club toscano che ufficializza difatti l’acquisto del difensore azzurro. Ennesima esperienza in prestito in Serie B dopo quella della scorsa stagione alla Pro Vercelli.

Strage di Bologna : «Le mele marce dello Stato» e lo struggente racconto dei coniugi Agostino

Ieri 2 agosto 2017, alla comunale Villa Ragno di Santa Teresa di Riva (ME), c’è stato un dibattito in ricordo della Strage di Bologna avvenuta 37 anni addietro (e per la quale sono stati condannati dei membri del gruppo di estrema destra Nuclei Armati Rivoluzionari), organizzato dall’Associazione Onofrio Zappalà, quest’ultimo giovane di Sant’Alessio Siculo (ME) emigrato a Bologna per lavoro, che quel fatidico giorno si trovava alla stazione dei treni con la nuova divisa da ferroviere e in attesa della fidanzata, quando scoppio la bomba che uccise insieme a lui altre 84 persone e 200 feriti.
Al dibattito ha partecipato la dr.ssa Agnese Moro, figlia di Aldo Moro (ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio del 1978 in via Caetani a Roma) e i coniugi Vincenzo e Augusta Agostino.
Quando i genitori Agostino hanno raccontato la drammatica vicissitudine dell’uccisione, sotto i loro occhi, in quel 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, del figlio poliziotto Nino, insieme alla giovane nuora Ida Castellucci incinta di cinque mesi, è calato tra il pubblico un silenzio tombale, tanto erano struggenti le loro parole.
I fatti esposti erano così dolorosamente reali da inchiodare chiunque ascoltasse.
Un tema del loro tragico racconto si potrebbe titolare “Le mele marce dello Stato”.
Ancora oggi attendono Verità e Giustizia.
Qui di seguito un link dell’intervento dei coniugi Agostino. Il link è tratto dalla pagina pubblica facebook di una persona presente al dibattito https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1635306759821303&id=373704539314871
Adduso Sebastiano

Marino: “Napoli principale avversario della Juve. Gli azzurri non hanno perso i pezzi”

Pierpaolo Marino, ex ds azzurro, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport:

“Chi sarà l’avversario principale della Juventus per lo scudetto? Il Napoli mi sembra molto forte. Non hanno perso i pezzi e ne hanno aggiunti di interessanti come Ounas, che mi ha impressionato, e Mario Rui. Si godrà la crescita dei centrocampisti acquistati l’anno scorso e un Milik completamente recuperato. E’ decisamente più forte di chi ha cambiato molto e pagherà il prezzo per questo”.

Fallo di Godin su Ounas: arrivano le scuse dell’Atletico Madrid

Non sono mancate le polemiche dopo il fallaccio di Godin su Adam Ounas. Ieri, però, è arrivato un bel gesto da parte dell’Atletico Madrid. Ieri mattina, infatti, il ds degli spagnoli Berta ha fatto pubblicamente le scuse a Sarri e a Giuntoli a nome del club. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Zinchenko-Napoli, c’è la disponibilità al trasferimento: tutto dipende da Giaccherini

Napoli sulle tracce di un esterno offensivo e Oleksandr Zinchenko rappresenta il primo nome sul taccuino di Giuntoli. L’esterno del Manchester City, nonostante la stima di Guardiola, troverebbe comunque poco spazio e sarebbe disposto al trasferimento. Come scrive l’edizione odierna de Il Mattino, l’opzione preferita sarebbe proprio il Napoli. L’Ucraino, infatti, ha già rinunciato alle offerte di diversi club di Premier. In casa Napoli, però, tutto è legato alla questione Giaccherini che nei giorni scorsi ha rifiutato la proposta dello Sparta Praga.

Playoff Champions, delineato il quadro delle avversarie del Napoli: domani il sorteggio

Dopo le gare di ritorno del terzo turno preliminare di Champions League è stato delineato l’elenco delle dieci squadre che si giocheranno il playoff. Non sono mancate le sorprese con l’eliminazione della Dinamo Kiev e dell’Ajax che hanno liberato un posto tra le teste di serie a CSKA Mosca e Sporting Lisbona. Evitate due squadre insidiose per il Napoli ma occhio a Nizza e Hoffenheim. Il sorteggio si terrà a Nyon il 4 agosto con le gare di andata il 15-16 agosto e quelle di ritorno il 22-23.

 

TESTE DI SERIE
1 – Siviglia 112.942
2 – Napoli 88.666
3- Liverpool 56.135
4 – CSKA Mosca 39.606
5 – Sporting Lisbona 36.866

NON TESTE DI SERIE
1 – Steaua Bucarest 35.370
2 – Young Boys 28.915
3 – Nizza 16.833
4 – Hoffenheim 15.899
5 – Istanbul Basaksehir 10.340

Tessera del tifoso: si va verso l’abolizione

Abolizione tessera del tifoso: Già dal prossimo anno ci sarà la possibilità, di poter acquistare i biglietti negli stadi anche per le trasferte anche pochi minuti prima del fischio d’inizio.

C’è il consenso del Viminale, di comune accordo con il ministero dello Sport, la Figc e il Coni, che sarà annunciata venerdì in una conferenza a via Allegri a cui prenderanno parte anche il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, il ministro dello sport Luca Lotti e il ministro dell’Interno Marco Minniti.

L’accordo verterà sulla volontà di aumentare l’affluenza dei tifosi negli stadi di calcio e si intitola: ‘Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione’: Venerdì – ha riferito Malagò – ci sarà un incontro promosso dai massimi vertici delle autorità, dal capo della Polizia, e dal capo dell’Osservatorio Daniela Stradiotto. Lo scopo ultimo del Viminale sarà quello di creare un percorso che porterà nel breve periodo, all’abolizione della tessera del tifoso. La stagione che sta per cominciare, dunque, sarà un anno di prova che porterà l’abolizione della tanto “odiata” tessera.

A cura di Andrea Alfano

Procura di Trapani: favoreggiamento all’immigrazione clandestina per la ONG tedesca

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“È la prima volta che il favoreggiamento all’immigrazione clandestina viene applicato nell’ambito delle imbarcazioni di salvataggio”, scrive Francesco La Licata nell’editoriale di prima pagina.

L’inchiesta al salto di qualità

Il sequestro della Iuventa, ex peschereccio divenuto mezzo di salvataggio dei migranti in fuga da guerre e fame, rappresenta una tappa importante dell’azione di contrasto verso il business legato alla immigrazione clandestina. L’iniziativa della procura di Trapani, avallata da un provvedimento del gip, apre uno scenario del tutto inedito nella difficile strategia per il contenimento di quella che ormai viene considerata la giungla del Mediterraneo centrale. Una giungla che va – è l’opinione dei responsabili ai vari livelli – in qualche modo normalizzata, se non si vuol vedere compromessa una sana gestione dell’azione umanitaria condotta dai tanti volontari che rischiano la vita per salvare quelle dei popoli in fuga. Ecco, sembra che l’intervento della magistratura trapanese sia stato determinato da comportamenti «abnormi» di qualche componente dell’equipaggio dell’imbarcazione riconducibile dalla Ong «Jugend Rettet», una delle organizzazioni che si sono rifiutate di sottoscrivere il «codice di comportamento» proposto dal governo italiano.

Dicono i magistrati di aver monitorato sin dallo scorso autunno i movimenti della Iuventa, notando come il suo raggio d’azione insistesse sempre nello stretto tratto di costa libica, fra Sabrata e Zuara, e più d’una volta intervenendo senza un reale pericolo per i fuggiaschi, anzi qualche volta entrando in confidenza con gli scafisti che scortavano i migranti fin dentro la Iuventa. Queste accuse dei pm hanno già retto al vaglio di un gip che ha ordinato il sequestro preventivo della nave, per «impedire la reiterazione del reato». Che sarebbe il favoreggiamento in immigrazione clandestina, norma prevista già dalla legge e che nulla ha a che fare col più recente protocollo di comportamento.

Non sfuggirà a nessuno la portata dell’iniziativa della magistratura trapanese: è la prima volta che il favoreggiamento all’immigrazione clandestina viene applicato nell’ambito delle imbarcazioni di salvataggio che operano per conto delle Ong. Fino ad oggi il reato era stato appannaggio quasi esclusivo dei mercanti che si arricchiscono sulle sofferenze dei migranti.

Ma non può essere sottaciuta neppure l’enorme difficoltà insita in questa nuova strada intrapresa dalla magistratura. I primi ad averne contezza sembrano proprio i pm e il gip protagonisti dell’indagine sfociata nel sequestro della Iuventa, che dimostrano di maneggiare l’inchiesta con la dovuta cautela e le necessarie precisazioni circa l’assenza di prove sull’ipotesi di contatti illeciti con i mercanti libici o, peggio, circa l’ipotesi che alla base dell’attività della Iuventa possa esserci la ricerca di un ritorno economico. Se esistessero prove certe, d’altra parte, oggi non renderemmo conto soltanto di un sequestro preventivo.

Come accade sempre quando si aprono nuove ipotesi investigative per comportamenti al limite della legalità, oppure per comportamenti ancora non ben «metabolizzati» dalla giurisprudenza, si va incontro a polemiche e dibattiti senza fine. Accade così persino per un reato odioso come la mafia e per tutto ciò che vi ruota intorno (basti pensare al concorso esterno).

Non meno scivolosa potrà apparire l’iniziativa della procura di Trapani, stretta fra la giusta esigenza di normalizzare la «giungla del Mediterraneo» e l’altrettanto sacrosanta azione di difesa di chi fugge da guerra e carestie, prestando, però, attenzione a non cadere nella trappola di una sorta di estremismo umanitario.

vivicentro.it/opinione
vivicentro/Procura di Trapani: favoreggiamento all’immigrazione clandestina per la ONG tedesca
lastampa/L’inchiesta al salto di qualità FRANCESCO LA LICATA

Minniti conferma la linea per le ONG: «Chi vuole continuare le azioni di salvataggio deve firmare il codice»

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Dopo il sequestro predisposto dalla Procura di Trapani per la nave di una Ong tedesca impegnata nei soccorsi ai migranti, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, espone la linea dell’Italia: “Chi vuole continuare le azioni di salvataggio deve firmare il codice”.

Minniti: “Se le Ong vogliono operare dovranno firmare il codice”

Il ministro dell’Interno: «Guardia costiera e sindaci libici frenano gli arrivi»

ROMA – È un 2 agosto particolare per Marco Minniti. Si è fatta sera quando il ministro dell’Interno rientra nel suo studio al Viminale a conclusione di una giornata piena di segnali incoraggianti sul fronte migranti: il dato sui flussi in calo, l’indagine della magistratura sulle Ong, le navi italiane in partenza per la Libia. È un trend, finora negativo, che sembra invertirsi. Ma il ministro dell’Interno rinuncia a dichiarazioni pubbliche e parlando con i suoi collaboratori, sceglie la prudenza: «Una rondine non fa primavera e se cantassimo vittoria domani potremmo essere smentiti. Sappiamo bene che i flussi non si possono cancellare, ma si possono e si devono governare: questo è il nostro obiettivo». Ciò che conta per Minniti è che «in questi giorni cominciamo a vedere una luce in fondo al tunnel, una luce che tempo fa non riuscivamo a scorgere».

Sulle prime risultanze della magistratura sulle Ong Minniti non dice una parola nel merito e con i suoi si limita ad una previsione-auspicio: «Vedremo se l’inchiesta contribuirà a dimostrare che di un Codice c’era e c’è bisogno…». E aggiunge: «Se le Ong non firmano, difficilmente potranno continuare ad operare». Dunque, il sequestro di Lampedusa suggerisce che adesso le Ong si trovano davanti ad un bivio assai eloquente: aderire al nuovo regolamento, approvato dalla Commissione europea, oppure non entrare nelle acque territoriali italiane. Questo 2 agosto dunque è una tappa, un tassello di un «disegno e di una strategia» per «tutelare gli interessi del nostro Paese» portando la legge in un Mediterraneo Centrale «che nell’ultimo anno e mezzo si è trasformato in una giungla». Anche perché il sequestro della Iuventa suggerisce la possibile genesi delle complicità di fatto fra alcune Ong e gli scafisti: l’«estremismo umanitario».

I progressi sono il frutto di un metodo di lavoro che il ministro riassume così: «Sin dall’inizio ho cercato di cancellare il termine e il concetto di “emergenza”, perché serve una visione, da dispiegare su più tasti». E dunque se nella seconda metà di luglio si è registrato un drastico calo degli arrivi, ciò dimostra che il lavoro avviato sette mesi fa sta cominciando a dare frutti. Grazie ad un impegno che, ricorda Minniti, si articola su due fronti: «Il crescente lavoro della Guardia costiera libica per bloccare gli scafisti respingendoli a terra e gli accordi da noi siglati con sindaci e tribù libiche perché, una volta tornati nelle loro città, hanno iniziato a spiegare che è più conveniente rimanere che partire». Ecco perché la partita fondamentale si gioca dall’altra parte del Mediterraneo, dove gli accordi sono per definizione incerti, costantemente a rischio: «Non è stato facile rompere il muro del suono, ma ci siamo riusciti». L’inizio è stato nel rapporto con il governo di al-Sarraj da cui è «letteralmente nata dal nulla» la Guardia Costiera, «istituzione» fino a quel momento sconosciuta in quel Paese e a conclusione di questa veloce «costruzione» ieri il Parlamento italiano ha autorizzato la partenza del pattugliatore e della nave-officina di supporto alla Guardia libica, che «era il primo punto dell’accordo del 2 febbraio con Sarraj», ricorda il ministro.

Ma proprio perché «una rondine non fa primavera», il ministro dell’Interno è deciso a rilanciare subito con nuove iniziative: «Dopo Ferragosto rivedrò, stavolta a Roma, i sindaci libici, perché un’altra parte essenziale della strategia è la mobilitazione della società libica e non soltanto delle istituzioni. Quando li ho visti per la prima volta, il 13 luglio, i principali 13 sindaci del Paese, sono venuti con le slides, con i piani di sviluppo delle loro città e il nostro incontro è stato trasmesso in diretta da tutte le tv libiche. Ci hanno chiesto: aiutateci a costruire il nostro futuro. Sostanzialmente aiutateci a “riconvertire” la nostra economia, liberandoli dal traffico degli esseri umani e offrendogli alternative concrete».

Un incontro, quello di Roma, con i sindaci libici, al quale Minniti intende dare un respiro europeo, coinvolgendo il Commissario agli Affari interni Dimitris Avramopulos. E sempre in agosto nuovo summit, sempre promosso dal governo italiano, della cabina di regia sul fronte sub-sahariano con Niger, Ciad, Mali «tutti Paesi francofoni – dice Minniti – che mantengono un ottimo rapporto con la Francia, ma che riconoscono oramai un ruolo primario all’Italia». E alla fine di una giornata che Minniti si ostina a non enfatizzare, quel che ripete ai suoi osservatori è il compiacimento perché oramai in Europa nessuno nega più all’Italia «il ruolo di apripista». Nel campo della politica verso i migranti, «siamo rispettati» e questa è la premessa indispensabile per fare nuovi passi avanti, in un contesto, quello della Ue, nel quale c’è un terreno sul quale la storia recente e passata dimostra che è difficilissimo portare a casa risultati: quello dei migranti.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Minniti conferma la linea per le ONG: ”Chi vuole continuare le azioni di salvataggio deve firmare il codice”
lastampa/Minniti: “Se le Ong vogliono operare dovranno firmare il codice” FABIO MARTINI

Dal dramma rinascere attraverso la solidarietà. Il progetto di un papà stabiese

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Questa e’ la storia di Vincenzo e Valentina, ma e’ anche la storia di Antonio e Anna ma anche di Katia e Giovanni, storie di genitori che hanno subito un dramma, ragazzi che nonostante tutto vogliono regalare un sorriso ai bambini. Vincenzo diventa il portavoce di questa storia e lancia un appello:

Vincenzo è un cittadino Stabiese come tanti, lavoro e moglie ma la sua storia “normale” purtroppo ha subito una perdita dal valore inestimabile, ossia quello di un figlio. Il dolore è atroce ma Vincenzo sta trovando la forza di andare avanti. Nel suo percorso, ha conosciuto altre giovani coppie che hanno dovuto fare i conti con questo fatale destino. Farsi forza, proteggersi e spesso affidare il pensiero ed una preghiera a Nostro Signore. Vincenzo ha trovato il coraggio di lottare e di andare avanti e attraverso questo comunicato lancia un messaggio a tutti i cittadini non solo quelli Stabiesi:

“La mia idea è quella di creare un progetto per i bambini, magari provare a restituire un sorriso. Faccio appello a tutte le associazioni, Istituzioni politiche ed ai media,affinché la mia idea venga realizzata.
Io vorrei creare una serie di iniziative sul territorio, tipo feste per bambini con giostrine e palloni oppure qualche partita di calcio oppure evento sportivo in generare a scopo benefico Con la speranza di raccogliere fondi per aiutare minori in difficoltà.”

Questo appello è aperto a tutti: Associazioni, Istituzioni politiche e non, Cooperative sociali, chi opera in materia di sport e media. Ma anche gente comune o semplici commercianti che possano aiutare questi ragazzi a donare un sorriso ai più piccoli.

Aspettiamo risposte dai cittadini e magari l’aiuto logistico di qualcuno sarebbe ben accetto per questa iniziativa.

Sicuramente seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

Per informazioni e contatti:

Vincenzo: 345 888 9054

giracevincenzo86@gmail.com

Antonio: 380 47 41 980

Facciamo vincere la solidarietà!!!