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UFFICIALE: Serie C, cambia il format. Girone da 18 per la Juve Stabia

Ha del clamoroso quel che è successo oggi nel corso del Consiglio Direttivo della Serie C. La Lega ha rigettato la domanda di ripescaggio del Rende a causa della non idonea fideiussione presentata. Alla luce del ripescaggio della Triestina e dell’esclusione di tutte le altre pretendenti, la prossima serie C sarà formata da tre gironi: uno sarà composto da 20 squadre e due da 18.

Ecco il comunicato:

Il Consiglio Direttivo di Lega, preso atto delle società ammesse dal Consiglio Federale, ha provveduto alla composizione dei gironi del Campionato Serie C per la Stagione Sportiva 2017/2018. :

Girone A (20 club): Alessandria, Arezzo, Arzachena, Carrarese, Cuneo, Gavorrano, Giana Erminio, Livorno, Lucchese, Monza, OIbia, Piacenza, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato, Pro Piacenza, Renate, Robur Siena, Viterbese;

Girone B (18 club): AlbinoLeffe, Bassano Virtus, A. J. Fano, FeraIpiSalò, Fermana, Gubbio, Mestre, Modena, Padova, Pordenone, Ravenna, Reggiana, Sambenedettese, Santarcangelo, Sudtirol, Teramo, Triestina, Vicenza;

Girone C (18 club): Akragas, Bisceglie, Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza, Fidelis Andria, Juve Stabia, Lecce, Matera, Monopoli, Paganese, Racing Fondi, Reggina, Sicula Leonzio, Siracusa, Trapani, Virtus FrancaviIla.

Salvatore SORRENTINO

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Fiorin (Ascoli), Juve Stabia squadra organizzata, vogliamo passare il turno

Domani la Juve Stabia affronterà l’ Ascoli Picchio per il secondo turno eliminatorio della Tim Cup 2017 – 2018. Allo stadio “Del Duca” di Ascoli, con inizio alle ore 18:00, le due formazioni si incontreranno dopo alcuni anni, l’ultimo precedente risale al campionato di Serie B 2012-2013.

Mister Fulvio Fiorin dell’ Ascoli Picchio nella conferenza stampa che precede il match analizza lo stato di salute dei suoi uomini e la sfida di domani.

Queste sono state le sue parole:

“Domani la squadra giocherà con il modulo 4-2-3-1 che è quello che ci ha dato maggiori garanzie in questo precampionato. Augustyn come Mengoni non saranno disponibili per cui stiamo valutando chi far giocare in difesa al fianco di Gigliotti. Domani non sarà la classica partita estiva perché in ballo c’è la qualificazione al turno successivo (Chievo Verona n.d.r.)”

Sulla Juve Stabia il mister si esprime in questo modo:

“In settimana abbiamo studiato la Juve Stabia e abbiamo una buona conoscenza dell’avversario. Bisognerà fare attenzione perché con il Bassano hanno sempre avuto il pallino della gara che non ha avuto storia. E’ una squadra organizzata sia in fase di possesso, in cui il modulo è il 4-3-3 ma che diventa un 4-1-4-1 in fase di non possesso. Dal punto di vista tattico sono molto preparati perché fanno un gioco palla a terra molto veloce che inizia proprio dalla difesa. In fase difensiva sono bravi a chiudere tutti gli spazi. Finalmente domani avremo l’appoggio del nostro tifo con il pubblico di casa che è ansioso di vedere la squadra all’opera. La nostra mentalità, soprattutto in casa, deve essere sempre vincente”.

Grazie alla collaborazione con Picenotime.it siamo in grado di offrire ai nostri lettori il video della conferenza stampa di Fulvio Fiorin:

Credit foto: PICENOTIME.IT

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE– Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

Juve Stabia, nel mirino un giovane del Novara?

Juve Stabia, nel mirino un giovane del Novara?

Prosegue il lavoro degli addetti al mercato della Juve Stabia. Si studiano le prossime mosse, sia in entrata che in uscita. Partito anche Esposito, si cerca di capire se, a questo punto, convenga o meno inserire in organico un nuovo Under.

Secondo quanto raccolto dalla redazione di ViViCentro.it, un nome appetibile sarebbe quello di Nicolas Adrian Schiavi, classe ’95, argentino, nativo di Rafaela. Centrocampista centrale ma all’occorrenza anche trequartista, sa giocare sia col piede destro che col sinistro. Di proprietà del Novara, lo scorso anno ha militato nelle fila del Modena. Ha debuttato in B ed ha esperienza anche in serie C. Qualche timido approccio c’è stato ma non possiamo parlare di vera e propria trattativa al momento. Si attendono sviluppi in merito.

a cura di Ciro Novellino

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Napoli: Vesuvio, sole, mare e ottimo pane, con l’acqua di mare!

Pane prodotto con acqua di mare, è l’idea messa in campo da Mimmo Filosa, panificatore di San Sebastano al Vesuvio e presidente regionale di Unipan, che così spiega l’idea che lo ha portato a provare questa innovativa strada di produzione:

“L’acqua di mare, piena di potassio , magnesio e iodio è una soluzione che offre al consumatore un pane salutare che non prevede l’aggiunta di sale e che risulta essere più digeribil. E con questa siccità abbiamo risolto anche il problema dell’acqua” 

L’idea trova anche il consenso di Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi che, tra l’altro, così commenta:

“ è una risposta concreta all’emergenza siccità in quanto consente di azzerare gli sprechi di acqua potabile imparando ad utilizzare l’acqua di mare almeno per cucinare, una iniziativa che deve essere spinta nell’intero Paese”.

Presenti all’iniziativa anche Alfonso Illiano e Giacomo Acanfora della Brugno Srl

Ascoli-Juve Stabia: le 22 Vespe convocate da Ferrara e Caserta

Ascoli-Juve Stabia: i gialloble convocati 

Al termine dell’allenamento di rifinitura, svolto questa mattina presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, i tecnici Ferrara e Caserta hanno reso nota la lista dei nr.22 calciatori convocati per il match Ascoli Picchio-Juve Stabia, valevole per il Secondo Turno Eliminatorio di TIM Cup, in programma domani, sabato 5 agosto 2017, con inizio alle ore 18,00 presso lo Stadio “Del Duca” di Ascoli Piceno.

Portieri: Bacci e Polverino

Difensori: Allievi, Atanasov, Bachini, Cancellotti, Crialese, Dentice, Nava e Redolfi.

Centrocampisti: Calò, Capece, Mastalli, Matute, Osei e Viola.

Attaccanti: Berardi, Costantini, Lisi, Paponi, Rosafio e Strefezza.

Indisponibili: Liviero, Morero, Sandomenico, Zanotti e Zibert

Castellammare di Stabia, SOS Stabia lancia un nuovo videoclip musicale

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SOS Stabia – Castellammare di Stabia è la città delle acque e delle contraddizioni: bella e splendente grazie alle risorse naturali che il buon Dio ha voluto regalarle, ma anche molto degradata e lasciata all’incuria.

Da alcuni anni alcuni cittadini stabiesi hanno deciso di voler lottare per la loro amata città e hanno creato una pagina Facebook dal nome esplicito “SOS Stabia”. Proprio in questi giorni hanno lanciato un nuovo tormentone in città con tanto di videoclip creato sulle note di una famosa canzone che sta spopolando in questo momento (Volare di Rovazzi n.d.r.): “Mi fai Cagare, Potrei Sognare”

L’idea ispiratrice del loro videoclip e stata la così detta “Mappina Stabiese” (Mappina intesa come persona non propriamente civile, che fa dell’inciviltà il suo credo quotidiano). Grazie alla creatività di Nicola Pede (storico fondatore di Sos Stabia) ed Adriano Landolfi è stato prodotto un videoclip di denuncia.

La voce di “Mi fai Cagare, Potrei Sognare” è di Alessandro Criscuolo, mentre il testo, il vero pezzo forte, è stato scritto a quattro mani da Nicola Pede ed Adriano Landolfi, che ne hanno curato anche la regia. La musica della famigerata canzone di Rovazzi è stata riarrangiata e prodotta dalla Steve Studio Recording. Anche Pragma ha contribuito alla realizzazione del videoclip portando sul set la propria esperienza e le qualità tecniche alla macchina di Gaetano Volpe. Il montaggio è stato curato da Nicola Pede.

Le parole della canzone sono dirette, in chiaro stile Sos Stabia. Nel videoclip di “Mi fai Cagare, Potrei Sognare”, le scene ricostruite si alternano con le scene di vita reale, che quotidianamente vengono prodotte da Sos Stabia e da tutto il pubblico, che altro non sono i cittadini di Castellammare di Stabia, stufi dei soprusi, delle arroganze, della prepotenza di persone indegne e non devote al vivere civile. Si parla dei fondamentali: la carta nel cestino, l’immondizia, la sigaretta, i muri imbrattati, il parcheggio selvaggio in particolar quello fatto costantemente dinanzi alle discese realizzate per meno fortunati o per chi è in giro con i più piccoli in carrozzina.

Rai – Ghoulam vuole restare in azzurro: si continua a lavorare per il rinnovo

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Ciro Venerato, esperto mercato Rai. Ecco quanto evidenziato:

“Ghoulam? Si continua a discutere con Mendes e con il fratello per il rinnovo. Il giocatore vuole restare al Napoli, ora sta cercando di guadagnare un po’ di più. L’algerino chiede 2,5 milioni, il Napoli gli offrirà al massimo 2 milioni più bonus. La trattativa, insomma, sta andando un po’ per le lunghe ma alla fine rinnoverà”.

Nizza, Favre: “Avrei preferito un altro avversario rispetto al Napoli ma questo è il sorteggio”

Lucien Favre, tecnico del Nizza, ha commentato il sorteggio dei playoff di Champions ai microfoni del sito ufficiale:

“Sarà di sicuro difficile, anche se non c’era un sorteggio facile. Chiaramente avrei preferito un altro avversario rispetto al Napoli, ma ormai non c’è niente che possiamo fare. Il punto a favore è che giocheremo la gara di ritorno in casa, in una bella atmosfera”.

Calcio Isolano ufficiale: ripescato il Mondo Sport in Promozione

Tante buone notizie per le squadre isolane nel comunicato diramato ieri dalla FIGC Campania a proposito della Coppa Italia Eccellenza e Promozione e soprattutto a proposito dei ripescaggi. La prima notizia positiva è proprio il ripescaggio in Promozione del Mondo Sport Casamicciola che potrebbe approdare nel comune di Ischia giocando le gare casalinghe al “Rispoli”. Per quel che riguarda la Coppa Italia, girone tutto isolano per Barano, Procida e Mondo Sport Casamicciola. Si inizierà il 2 settembre con Procida – Barano, mentre il 6 settembre esordirà il Mondo Sport che ospiterà il Procida (entrambe le partite si giocheranno alle ore 16). Infine, il 13 settembre si concluderà il primo turno con Barano – Mondo Sport (ore 15.30). Il Real Forio è stato inserito nel girone a tre con Quartograd e Pompeiana. La prima partita per i biancoverdi sarà in trasferta a Quarto il 2 settembre, dopodiché scenderà in campo al “Calise” il 13 settembre per la gara casalinga con la Popeiana. Nel mezzo, l’inizio dei campionati di Eccellenza e Promozione che è in programma per il weekend del 9 e 10 settembre; il calendario sarà diramato a fine mese. Altra novità importante per i campionati dilettantistici è l’aumento da tre a cinque delle sostituzioni durante una partita.

UFFICIALE – Juve Stabia, Gianluca Esposito è un nuovo calciatore della Sicula Leonzio

Ve lo avevamo anticipato stamattina (CLICCA QUI): Gianluca Esposito passa dalla Juve Stabia alla Sicula Leonzio. L’indiscrezione raccolta dalla nostra redazione era concreta; unico nodo da sciogliere era quello inerente la formula del trasferimento: si tratta di un prestito con diritto di riscatto. Per Esposito dunque nuova avventura in Sicilia.

Questo il comunicato della Juve Stabia:

S.S. Juve Stabia rendo noto di aver ceduto alla Sicula Leonzio, a titolo temporaneo con diritto di riscatto, le prestazioni del centrocampista, classe ’95, Gianluca Esposito.

A Gianluca Esposito i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera.

S.S. Juve Stabia

UFFICIALE – Napoli-Nizza, definite le date dei due match: i dettagli

Ufficializzate le date e gli orari di Napoli-Nizza e Nizza-Napoli, match valevoli per l’accesso alla fase a gironi della Champions League.
La gara di andata si giocherà mercoledì 16 agosto al San Paolo alle ore 20:45. Il ritorno si giocherà martedì 22 agosto allo stadio Allianz Riviera sempre alle 20:45.

Playoff di Champions, sarà Napoli-Nizza: nessun precedente ufficiale tra i due club

Il Napoli affronterà il Nizza nel preliminare di Champions. Questo il responso del sorteggio effettuato a Nyon.

Gli azzurri giocheranno la sfida di andata al San Paolo.

Il Nizza, club storico francese fondato nel 1904, ha superato i preliminari di Champions eliminando l’Ajax con un doppio pareggio: 1-1 a Nizza, con rete di Balotelli, e 2-2 ad Amsterdam con gol di Souquet e Marcel.

– PRECEDENTI –

Il Napoli non ha mai incontrato il Nizza in partite ufficiali. La squadra di Sarri, però, ha giocato con i francesi in amichevole due volte:

Nizza-Napoli 3-2 (2 agosto 2015: gol di Callejon e Mertens)

Napoli-Nizza 3-0 (1 agosto 2016: doppietta di Koulibaly e rete di Mertens)), nel giorno della celebrazione dei 90 anni di storia del Club azzurro.

– PALMARES –

Il Nizza lo scorso anno è giunto al terzo posto in campionato dietro al PSG ed il Monaco che ha vinto la Liga 1. Il Nizza nella sua storia ha vinto 4 volte il titolo di campione di Francia, sempre negli Anni 50 (’51, ’52, ’56, ’59). Inoltre vanta 3 Coppe di Francia (’52 – ’54 – ’97) ed una Supercoppa francese (1970).

 

Da sscnapoli.it

Preliminari Champions League, il Napoli pesca il Nizza: andata al San Paolo

Sorteggio non proprio fortunato per il Napoli a Nyon, nel playoff di Champions League gli azzurri saranno impegnati contro il Nizza. Gara di andata in programma al San Paolo tra il 15 e il 16 agosto, ritorno all’Allianz Riviera il 22 o il 23. Ecco le gare sorteggiate:

Qarabag-Copenaghen
Apoel-Slavia Praga
Olympiacos-Rijeka
Celtic-Astana
Hapoel Beer Sheva-Maribor
Basaksehir-Siviglia
Young Boys-Cska Mosca
Napoli-Nizza
Hoffenheim-Liverpool
Sporting-Steaua Bucarest

In Campania raggiunte punte di 54° C. Al Nord è allarme per i livelli di ozono

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Il caldo tocca i suoi massimi estivi e le persone in città boccheggiano. Il record della temperatura percepita spetta alla Campania dove sono state raggiunte punte di 54° C. Al Nord è allarme per i livelli di ozono. E non solo.

Il giorno del caldo record. Al Nord è allarme ozono

Picco annuale delle temperature, percepiti 54 gradi in Campania. Si soffre anche in montagna. Aumentano i consumi elettrici

TORINO – Inutile agitarsi. Almeno fino a domani, l’Italia sarà un unico, immenso bollino rosso. Il ministero della Salute segnala come a rischio 26 città: da Bolzano a Catania, da Torino a Roma, da Cagliari a Pescara. Anche ieri, come già mercoledì, tra temperature effettive e percepite non c’è stato un angolo della Penisola che non abbia sofferto un caldo infernale. Lo stesso sarà oggi. Poi al Nord arriverà qualche pioggia, pure intensa, mentre al Centro-Sud la canicola resterà fino a metà della prossima settimana.

Secondo Luca Lombroso dell’Osservatorio geofisico nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, «a memoria di annali dell’Osservatorio, che partono dal 1830, abbiamo tre soli eventi storici di tale insistenza e risalgono all’estate 2003, a quello breve ma col primato assoluto di fine luglio 2013, e a quella di fine luglio 1983». Per Lombroso sarà oggi la giornata in assoluto più calda: «Siamo di fronte a una situazione nuova – spiega – sia per i modelli meteo sia per noi previsori».

Al di là della statistica, però, vale poco stabilire il primato della città più calda perché, appunto, nessuna zona del Paese è in queste ore risparmiata: c’è caldo, assai. Un meteorologo del Centro Meteo Epson, Daniele Izzo, dice che «escludendo i Paesi del deserto del Sahara e di quello Arabico, Pakistan e Iran, in questi giorni l’Italia è il Paese più caldo al mondo assieme alla West Coast statunitense». Bella consolazione il primato. Ma vallo a spiegare agli abitanti di Grazzanise, nel Casertano, che ieri hanno «percepito» 54 gradi a quelli di Ferrara che ne hanno sudati 50 (40 quelli reali); dati dell’Aeronautica militare. In confronto, gli appassionati di Giulietta che ieri a Verona se la sono cavata con 45 gradi, o gli abitanti della pugliese Cerignola con 43, si possono considerare fortunati. La colpa è del forte tasso di umidità che aumenta anche di dieci gradi la temperatura reale. Sempre secondo gli studiosi del meteo, in questi giorni ci sono città come Bologna (45 percepiti), Firenze (41), Roma (42), Napoli (43), Milano e Torino (40) che sono più calde di Miami, l’Avana, Calcutta e Il Cairo. La ragione è in un ostinato anticiclone Nord-africano che si estende fino alla Russia meridionale e che mette al centro l’Italia. Città «alte», come Potenza e Campobasso, hanno registrato 37 gradi, un record. Non serve insomma nemmeno salire in montagna, se è vero che a mille metri ci sono ancora 30 gradi, 35 sull’Appennino.

I condizionatori accesi hanno spinto i consumi elettrici a 55 mila megawatt/ora. In Lombardia, dove sono a rischio gli alveari perché ci sono troppi fiori secchi e la produzione del miele calerà del 30 per cento, è salito alla soglia di allerta anche il livello dell’ozono in molte province. Molti sforamenti anche in Piemonte, Toscana, Alto Adige e Marche. Fa un certo effetto il provvedimento del governatore dell’Alto Adige Kompatscher con cui limita l’uso delle risorse idriche del bacino dell’Adige. E dunque pazienza. Ancora per qualche giorno sarà inutile agitarsi. Anche perché poi si suda di più.

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Venezuela, oggi insediamento dell’Assemblea Costituente

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CARACAS- Oggi è il giorno dell’insediamento ufficiale dell’Assemblea Costituente al salon Eliptico del Palacio Federal Legislativo; e oggi  in cinque luoghi diversi della capitale sfilerà la manifestazione Contra el fraude Constituyente. Scenderanno in piazza famiglie intere per dire no al nascente regime del presidente dopo un referendum fraudolento.

LA PROCURA CHIEDE L’ANNULLAMENTO

Anche la  Procura Generale si schiera contro la Costituente, tanto che ne ha chiesto l’annullamento per via dei crimini commessi durante il processo elettorale. Secondo il governo, al referendum del 30 luglio ha partecipato il 41% degli aventi diritti. Si tratta però di dati truccati come rivela la Smartmatic, la società che ha creato il sistema per contare i voti. Infatti, i voti computati sono almeno un milione in meno di quanti ne rivendica Palazzo Miraflores. Una frode talmente evidente da spingere la procuratrice generale Luisa Ortega ad aprire un’inchiesta.

LE “PURGHE” DI MADURO

L’ondata repressiva di Maduro ha travolto anche Antonio Ledezma e Leopoldo Lopez, arrestati mentre si trovavano agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violato le restrizioni con dichiarazioni contro le elezioni dell’Assemblea Costituente. Dai domiciliari Lopez e Ledezma si erano appellati ai venezuelani, utilizzando soprattutto i sociali network, esortandoli a ribellarsi contro il disegno di un’Assemblea di 545 membri che avrebbe concentrato in sè tutto il potere esautorando l’Assemblea Nazionale, regolarmente eletta nel 2015 da 14 milioni di venezuelani.

 

Juve Stabia, Gianluca Esposito ai saluti. Questa la sua nuova squadra…

E’ fatta per il passaggio di Gianluca Esposito alla Sicula Leonzio

In base alle informazioni raccolte dalla nostra redazione, Gianluca Esposito è pronto a lasciare la Juve Stabia. Per il giovane centrocampista napoletano si sta per chiudere l’avventura alla Vespe; manca ormai solo l’ufficialità per il suo trasferimento alla Sicula Leonzio. Aumenta quindi la colonia degli ex Juve Stabia a Lentini, città dove ha la sede la Sicula Leonzio; nelle scorse settimane infatti i siciliani hanno annunciato gli arrivi di Pietro Arcidiacono e di Francesco Marano.

Per Esposito si chiude l’esperienza alla Juve Stabia dopo le 11 presenze della scorsa stagione. Ottimo l’avvio di stagione, complice anche l’infortunio occorso a Capodaglio, ma dopo il rientro del regista romano, Esposito non è più riuscito a riconquistare la maglia da titolare.

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La forza dell’euro sta diventando un problema: opportunità e brutta notizia

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Con il Super Euro un’opportunità per chi viaggia, una brutta notizia per chi esporta. Per Franco Bruni “la forza dell’ euro sta diventando un problema”. E a questo punto “la stabilità può solo arrivare attraverso un patto tra Fed e Bce”.

Serve un patto per fermare il super euro

Siamo ancora del 15% sotto i livelli dei primi mesi del 2014, ma la discesa dell’euro contro dollaro si è decisamente invertita alla fine dell’anno scorso. Il 2017 è stato in salita e l’euro forte sta diventando un problema. Per almeno tre motivi.

Il primo è che la forza dell’euro non è facile da spiegare. La politica monetaria Usa è da tempo più restrittiva (tassi più alti e liquidità in riduzione) di quella europea. Il che giustificherebbe un dollaro forte, anche perché la Fed ha un programma di graduale rialzo dei tassi che la Bce ha invece esplicitamente rinviato. E’ vero però che le prospettive di crescita reale dell’euro area stanno migliorando mentre ciò non può dirsi per gli Usa. Aumenta la probabilità che l’inflazione europea sia presto tale da giustificare la riduzione degli abbondantissimi acquisti di titoli con cui la Bce, a differenza della Fed, continua ad alimentare la liquidità. Interrotti quegli acquisti, si comincerà a pensare anche ad aumenti dei tassi di interesse.

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Rimane il fatto che il programma di aumento dei tassi americano è già in atto. Puntare sull’euro significa dunque considerare poco credibile l’impegno delle banca centrale Usa o pensare che le difficoltà politiche della Casa Bianca comprometteranno la congiuntura americana. Questo pensiero sta probabilmente già causando l’abbandono di investimenti in Usa: parte della forza dell’euro è spiegabile solo come debolezza del dollaro.

Il secondo problema dell’euro forte è che rende più care le nostre esportazioni. E’ vero che riduce il costo delle importazioni, ma ciò non è gran beneficio in un periodo di prezzi comunque bassi del petrolio e di altre materie prime e nel quale si vorrebbe aumentare un poco l’inflazione. Sarebbe peccato che le migliorate prospettive dell’economia europea tornassero a peggiorare per colpa del cambio. Per la ripresa italiana, che conta molto sulla spinta delle esportazioni, il cambio forte non è piacevole. E’ essenziale continuare a contare sulla qualità, più che sul prezzo, dell’export e puntare sui rapporti commerciali intereuropei per rafforzare i quali è sempre più preziosa l’integrazione del mercato unico.

Il terzo problema è che l’euro forte aumenta l’incertezza sulle prossime mosse della Bce. E’ indubbio che anche in Europa la liquidità in eccesso va gradualmente prosciugata e il livello dei tassi normalizzato, soprattutto per evitare che i mercati, alla ricerca di rendimenti adeguati, muovano verso investimenti troppo rischiosi. Inoltre, se l’inflazione si avvicina al 2% in modo stabile, per la Bce ridurre l’espansione monetaria diventa essenziale per mantenere la credibilità dei suoi annunci e obbedire al suo statuto. Ma come si fa a interrompere gli acquisti di titoli e alzare i tassi quando l’euro continua a rafforzarsi? Il rischio è che la speculazione esasperi il super-euro finendo per creare incertezza dannosa per la crescita. Il disordine dei cambi può diventare disordine dei tassi e dei prezzi di Borsa. La volatilità finanziaria può creare instabilità, frenare progetti di investimento, produzione e occupazione.

Per superare le difficoltà del cambio col dollaro gli annunci e gli interventi della Bce vanno dosati con sapienza e diffusi con prudenza. L’ideale sarebbe poter contare anche su qualche maggior concertazione transatlantica nel formulare le politiche monetarie, in questa fase di difficile normalizzazione globale, dopo gli anni di crisi affrontati dappertutto inondando i mercati di liquidità e azzerando i tassi di interesse. Se giungesse un messaggio di collaborazione esplicita fra Fed e Bce si ridurrebbero gli incentivi a cavalcare l’instabilità del cambio. L’occasione potrebbe essere il tradizionale convegno di fine agosto dei banchieri centrali, fra le montagne del Wyoming. Speriamo che l’incontro risulti meno sterile di quelli degli ultimi anni.

Twitter @francobruni7

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Il super euro ora fa paura: è cresciuto del 13%

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L’ euro non si ferma e continua a guadagnare terreno nei confronti del dollaro. Da inizio anno la moneta comunitaria è cresciuta del 13%. Paolo Baroni ci spiega le conseguenze: un’opportunità per chi viaggia, una brutta notizia per chi esporta.

Supereuro, chi guadagna e chi perde

Da inizio anno +13% sul dollaro: bene per chi viaggia all’estero, male per chi esporta

ROMA – L’euro continua a correre, ma potrebbe crescere ancora di più. Da inizio anno la nostra valuta ha guadagnato il 13% sul dollaro: mercoledì sera ha infatti chiuso a quota 1,19. Un livello che non si toccava dal 2015. Ieri c’è stato un piccolo calo a 1,1878, ma poco cambia.

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Chi sta per partire per le vacanze negli Stati Uniti, ovviamente si frega le mani. Per la nostra economia invece il supereuro inizia a rappresentare un problema, soprattutto per le imprese che esportano. «Sicuramente se il cambio si rafforza troppo può rappresentare un problema, perché fa perdere competitività alle nostre aziende – spiega Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione -. Però non farei allarmismo: ci troviamo di fronte alle tipiche fluttuazioni dei mercati e non dimentico che l’anno scorso Goldman Sachs prevedeva un cambio bassissimo della nostra valuta. Per dirla all’americana siamo in una situazione unpredictable. Sicuramente se restassimo agli attuali livelli la forza dell’euro ci potrebbe mettere in difficoltà, ma non sono ancora sicura che la tendenza venga confermata: ci sono ancora tante fluttuazioni, c’è molta volatilità».

L’incognita Trump 

Secondo Andrea Goldestein, chief economist di Nomisma, è difficile fissare una soglia del cambio euro/dollaro oltre il quale far scattare l’allarme. I movimenti dei mercati valutari – spiega – sono abbastanza imperscrutabili: le teorie sono tante e nessuna è valida. Ancora uno o due mesi fa si parlava di parità, mentre ora l’euro è esploso. Le ragioni? Sta crescendo la preoccupazione per la situazione politica americana: cose che anche solo sei mesi fa erano inimmaginabili stanno entrando nel campo degli eventi che si possono verificare, penso ad esempio al rischio di impeachment di Trump. La situazione è sotto gli occhi di tutti e mette fortemente in dubbio la capacità del presidente americano di affrontare una crisi internazionale, come ad esempio potrebbe essere quella con la Corea”. Tra i motivi di questo rialzo, l’economista del think thank emiliano segnala anche i forti segnali che arrivano dall’economia europea, che sta registrando una velocità di crescita abbastanza inusuale rispetto agli ultimi anni, e quindi la possibilità che la Bce possa anticipare prima del previsto la riduzione del programma di acquisti di titoli messo in campo col quantitative easing.

La Bce: crescita robusta  

Per ora, però, la Banca centrale europea sembra tenere la barra dritta: ancora ieri, infatti, l’Eurotower ha confermato in pieno che manterrà l’attuale livello di acquisto, nell’ordine di 60 miliardi di euro al mese,“finchè non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi coerenti con il proprio obiettivo di una inflazione vicina al 2%”. La Bce nel suo Bollettino mensile segnala infatti che l’inflazione di fondo resta ancora molto debole, quando alla crescita ormai si presenta robusta e generalizzata di tutta l’Eurozona. Ma di più non si sbilancia, perché i rischi sulla ripresa restano sostanzialmente bilanciati, con da un lato la possibilità di una ripresa più vigorosa e delle attese e dall’altro fattori globali che potrebbero frenarla, non ultima la questione dei cambi.

Made in Italy in affanno  

Contraccolpi sulle nostre industrie? Chiaramente per le nostre imprese esportatrici il supereuro è un fattore di preoccupazione – risponde Goldstein – in alcuni settori più che in altri. Quelli che competono coi tedeschi, o con altri produttori europei o svizzeri, hanno poco da temere perché per loro cambia poco. Quelli che invece se la devono vedere con cinesi, giapponesi e coreani, penso innanzitutto al comparto della meccanica strumentale, sono più a rischio. A soffrire di più potrebbero essere però le esportazioni di vino: in questo campo i nostri concorrenti sono sempre di più i paesi emergenti, Cile, Argentina e Sudafrica, ed in questa fase le loro esportazioni diventano certamente più competitive. E’ chiaro però che per l’Italia anche cambiamenti minimi rappresentano un problema – conclude l’economista – perché o il nostro di gran lunga il paese più fragile tra i grandi paesi europei è quello che ha più da perdere da un rafforzamento ulteriore dell’euro».

Oltre quota 1,20  

Chi azzarda invece una previsione è Alberto Gallo, capo strategie macro di Algebris Investments e gestore del fondo Algebris Macro Credit. «L’euro sale – sostiene – ma rimane sottovalutato nei mercati. Per due motivi: primo, gli investitori ancora non hanno ben prezzato il miglioramento politico nell’Eurozona e la maggior integrazione che Merkel e Macron pianificano. Inoltre, i mercati mantengono ancora la speranza che l’amministrazione di Trump implementi delle riforme fiscali: questo appare sempre meno realizzabile date le divisioni all’interno della Casa Bianca. Il risultato è un capovolgimento dello scenario che i mercati vedevano a inizio anno: l’ Europa è passata dall’essere la più fragile ad una delle economie più forti, dove i leader hanno ancora la testa sulle spalle». Risultato? Secondo Gallo «c’è ancora spazio per l’euro, anche oltre 1,20 contro il dollaro».

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Così le Ong si accordavano con gli scafisti

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Dall’inchiesta di Trapani emergono nuovi dettagli sui contatti tra gli scafisti e l’ Ong tedesca Jugend Rettet a cui è stata sequestrata la nave Iuventa. In particolare si scopre che i soccorsi venivano concordati al telefono con i trafficanti libici. La conferma arriva dalle intercettazioni telefoniche in cui un’operatrice dava indicazioni sull’orario d’inizio della missione. Intanto salgono a quattro le adesioni al regolamento di condotta voluto dal Viminale.

“I soccorsi venivano concordati al telefono con i trafficanti libici”

L’operatrice del team di Iuventa intercettata: “La missione parte a mezzanotte” Intanto salgono a quattro le adesioni al regolamento di condotta del Viminale

ROMA – Due volte complici. Durante le «consegne controllate». Ma anche nella preparazione di interventi programmati, concordati al telefono con i trafficanti di esseri umani.

La leader del team della Iuventa, Katrin, e un ragazzo, ignari di essere intercettati in mezzo al mare «parlano del previsto inizio missione per la mezzanotte del giorno successivo». Com’è possibile che sapessero con 24 ore di anticipo che ci sarebbero stati migranti da soccorrere? La Procura di Trapani sta indagando in questa direzione, per accertare contatti telefonici tra gli scafisti e il personale della nave dell’Ong tedesca Jugend Rettet, che lunedì scorso non ha voluto firmare al Viminale il Codice di condotta. Le fotografie scattate dal poliziotto sotto copertura – è il primo caso di un infiltrato in un’operazione su una nave – testimoniano in modo inequivocabile l’intesa tra il personale della Iuventa e i trafficanti di esseri umani.

Ma il sospetto è che non solo ci fosse una collaborazione per imbarcare i migranti grazie all’intesa con gli scafisti, aiutati anche a tornare verso le coste libiche. Secondo il procuratore Ambrogio Cartosio e il pm Andrea Tarondo, che coordinano le indagini della Squadra mobile di Trapani e dello Sco, l’equipaggio umanitario della Iuventa era con molta probabilità avvisato dagli scafisti. Durante il colloquio registrato tra Karin e il collaboratore emerge inoltre che «il ragazzo preferirebbe effettuare dei soccorsi senza il coordinamento di Imrcc (Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo, ndr). Sembrerebbe che Imrcc abbia vietato alla Iuventa di far salire a bordo 30 persone che erano state soccorse dalla Guardia Costiera Libica». Tre gli episodi contestati dalla Procura di Trapani. Risalgono al 18 e 26 giugno scorso e al 10 settembre 2016. «Ma ve ne sono anche altri – ribadisce il procuratore Cartosio – che contribuiscono a sostenere che la condotta di consegne concordate sia abituale». La responsabilità degli illeciti è comunque individuale. Nel senso che non ci sarebbero legami tra i trafficanti e la Ong: infatti non è stata contestata l’associazione a delinquere.

L’identificazione degli equipaggi dei tre episodi contestati – riportati nel decreto di sequestro preventivo della nave firmato dal gip Emanuele Cersosimo – è in via di ultimazione. Quando sarà conclusa scatteranno gli avvisi di garanzia individuali per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Intanto l’avvocato della Ong tedesca, Leonardo Marino, annuncia la richiesta di dissequestro della nave bloccata al porto di Lampedusa. Ma ieri sono stati sequestrati pc, smartphone e documenti di bordo del natante. Sviluppi, nel frattempo, sul fronte del Regolamento di condotta. Ieri lo ha firmato anche la Ong tedesca Sea Eye. Sale quindi a quattro il numero di Ong che hanno aderito alla linea definita dal Viminale: Moas, Save the Children, Proactiva Open Arms e appunto Sea Eye.

Un passo in avanti importante, se si considera l’interesse e il sostegno dell’Unione europea in questa direzione. Per il commissario europeo a Migrazione e Affari interni Dimitris Avramopoulos «occorre lavorare tutti assieme per smantellare il business dei trafficanti ed evitare le morti dei migranti. Chiedo quindi nuovamente a tutte le Ong di firmare. Più ampia sarà la scala del nostro lavoro comune, migliori saranno i risultati sul terreno».

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vivicentro/Così le Ong si accordavano con gli scafisti
lastampa/“I soccorsi venivano concordati al telefono con i trafficanti libici” GRAZIA LONGO

Castellammare – ancora fiamme ad illuminare la notte stabiese

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L’ennesimo incendio illumina la serata stabiese in questo 3 agosto. A bruciare questa volta è una delle cime più alte di Monte Croce; sembra che le fiamme si siano innescate in una parte molto alta del Monte per poi espandersi nelle zone sottostanti.
È infatti perfettamente visibile una vera e propria scia di fuoco che parte dall’alto andando a creare è una cicatrice lungo tutto il monte.
I vigili del fuoco sono già stati allertati e stanno predisponendo tutte le misure necessarie a contenere le fiamme.
Unico lato non preoccupante di questo ennesimo scempio è l’assenza di abitazioni nelle immediate vicinanze delle fiamme.