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Milik torna a casa oggi: l’attaccante inizierà il percorso riabilitativo con lo staff medico azzurro

Arek Milik pronto a tornare a casa e cominciare il percorso riabilitativo. Dopo l’ultima visita effettuata dal Professor Mariani, l’attaccante polacco verrà dimesso nella tarda mattinata di oggi. Arek si metterà, poi, a disposizione dello staff medico azzurro per svolgere il percorso svolgere la rieducazione in sede. Il tutto sotto lo sguardo vigile del dottor De Nicola che potrà indicarne i tempi di recupero: il rientro è previsto per fine febbraio. Lo riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Rinnovo Reina, c’è l’apertura di De Laurentiis: il patron potrebbe rivedere la propria posizione

Potrebbero esserci importanti novità sul futuro di Pepe Reina. Il portiere spagnolo rappresenta uno dei giocatori insostituibili per Sarri e come racconta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:

“Nelle ultime settimane, c’è stata un’apertura da parte di De Laurentiis che non ha escluso l’ipotesi di poter rivedere la propria posizione e prolungare di un’altra stagione l’accordo col portiere, che sarebbe pronto a discutere pur di continuare la sua avventura napoletana.

Coppa Italia Dilettanti, l’Albanova batte l’Afro-Napoli United. Soares: “Ci è mancata cattiveria”

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Termina 2 a 0 per l’Albanova i sedicesimi di finale, andata di Coppa Italia Dilettanti contro l’Afro-Napoli United disputata nel pomeriggio di ieri presso lo stadio comunale ‘Scalzone’ di Casal di Principe con fischio d’inizio alle ore 15.30. Multietnici che non riescono ad impattare la partita. L’Albanova s’impone e trova prima il gol dell’1 a 0 allo scadere del primo tempo ed il raddoppio, su rigore al 20′ della ripresa che non sbaglia Folliero.
“Ci è mancata la cattiveria ed il campo non ha aiutato”. Così Soares Aldair, a margine della sfida. Ma il giocatore dell’Afro-Napoli United è felice della gara disputata dal primo minuto, seppur la formazione guidata da mister Ambrosino, non è riuscita ad ottenere risultato in trasferta: “Abbiamo sbaglito l’approccio ma continuiamo a lavorare perché siamo una squadra forte. Stare in campo dal primo minuto? Una grande emozione”.

TABELLINO
ALBANOVA CALCIO-AFRO-NAPOLI UNITED 2-0
Marcatori: 42′ pt De Simone (AL), 20′ st Folliero (AL) su rigore
ALBANOVA CALCIO- Di Fiore (15′ st Sagliocco), D’Anna, Rea, Diana (7′ st Maturo), De Rosa, Amoroso, Guglielmo, Folliero, Nucci (8′ st Simonetti), Pirone, De Simone (15′ st Negozio, 38′ st Veneziano). A disp.: Sagliocco, D’Aniello, Maturo, Puca, Simonetti, Negozio, Veneziano. All. De Stefano.
AFRO-NAPOLI UNITED- Torino, Gargiulo (1′ st Maradona, 90′ st Mascolo), Gentile (21′ st Marigliano R.), Jatta, Velotti, Iervolino, Iodice, Balzano, Dos Santos M.A., Soares (1′ st Rinaldi), Suleman (36′ st Arcobelli). A disp.: D’Errico, Mascolo, Madarona, Rinaldi, Marigliano F., Marigliano R., Arcobelli. All. Ambrosino.
ARBITRO- Russo Christopher sez. Ariano Irpino
ASSISTENTI- Scuotto Pierfrancesco sez. Frattamaggiore, Benevento Francesco sez. Nocera Inferiore.

Il codice antimafia è legge ma fa discutere il Pd

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Il Parlamento approva il nuovo codice antimafia che rafforza la presa dello Stato sulla criminalità: prevede il sequestro preventivo per corrotti, stalker e terroristi. Il Pd vota il testo ma chiede modifiche al governo perché il segretario Matteo Renzi teme si tratti di un boomerang politico e va allo scontro con il guardasigilli Andrea Orlando.

Il nuovo codice antimafia è legge: più regole e trasparenza

Il nuovo Codice antimafia è legge. Con 259 voti a favore la Camera ha approvato la riforma che punta a velocizzare le misure di prevenzione patrimoniale; rende più trasparente la scelta degli amministratori giudiziari; ridisegna l’Agenzia per i beni sequestrati; include corrotti, stalker e terroristi tra i possibili destinatari dei provvedimenti. Punto contestato, quest’ultimo, su cui però è passato anche un ordine del giorno che impegna il governo a rivedere l’equiparazione mafioso-corrotto. Soddisfatta, dopo il via libera alla riforma, la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi: «È un regalo al Paese». Per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando è una «svolta», ci saranno «più strumenti contro la mafia e più trasparenza». Forza Italia, con Renato Brunetta, grida invece all’«abominio» perché «si porta tutto sul piano penale». Sono quasi 20 mila i beni confiscati alle mafie, tramite sequestro preventivo, a cui si aggiungono 2.876 aziende. Altri 20 mila i beni confiscati (tra terreni, aziende e immobili) con procedimenti di natura penale. Immenso il valore: quasi 30 miliardi, ma oltre il 90% oggi fallisce.

Queste in dettaglio le misure previste dalla nuova norma.  

MISURE PER CORROTTI – Si allarga la cerchia dei possibili destinatari di misure di prevenzione: oltre a chi è indiziato per aver aiutato latitanti di associazioni a delinquere, la riforma inserisce anche chi commette reati contro la pubblica amministrazione, come peculato, corruzione (ma solo nel caso di reato associativo) – anche in atti giudiziari – e concussione.

SEQUESTRO-CONFISCA PIU’ EFFICACI – L’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali è resa «più veloce e tempestiva» prevedendo una «trattazione prioritaria». Nei tribunali dei capoluogo sede di corte d’Appello si istituiranno sezioni o collegi specializzati per trattare in via esclusiva i procedimenti. Si estendono i casi di confisca allargata, quando viene accertato che il patrimonio dell’autore del reato è sproporzionato rispetto al reddito e il condannato non è in grado giustificare la provenienza dei beni. Quando non viene applicata la confisca si può avere l’amministrazione giudiziaria e il controllo giudiziario. Confisca allargata obbligatoria per alcuni ecoreati e per l’autoriciclaggio e si applica anche in caso di amnistia, prescrizione o morte di chi l’ha subita.

CONTROLLO GIUDIZIARIO AZIENDE SE RISCHIO INFILTRAZIONE – Introdotto l’istituto del controllo giudiziario delle aziende in caso di pericolo concreto di infiltrazioni mafiose. Il controllo è previsto per un periodo che va da uno a 3 anni e può anche essere chiesto volontariamente dalle imprese.

STOP INCARICHI A PARENTI – «Maggiore trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari, con garanzia di competenze idonee» e di «rotazione negli incarichi». Viene modificato il procedimento di nomina e revoca dell’amministratore giudiziario di beni confiscati: l’incarico non potrà essere dato a parenti né a «conviventi e commensali abituali» del magistrato che lo conferisce. È la cosiddetta «norma Saguto», dal nome dell’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo sospesa e indagata per corruzione. Il governo è delegato a disciplinare un regime di incompatibilità da estendere ai curatori fallimentari: stop a chi ha parentela, affinità, convivenza o assidua frequentazione con uno qualunque dei magistrati dell’ufficio giudiziario che conferisce l’incarico.

SOSTEGNO AZIENDE SEQUESTRATE – Per favorire la ripresa delle aziende sequestrate nasce un fondo da 10 milioni di euro l’anno e misure per aiutare la prosecuzione delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro. Gli imprenditori del settore matureranno, dopo un anno di collaborazione, un diritto di prelazione in caso di vendita o affitto dell’azienda e la possibilità di un supporto tecnico gratuito. Novità sulla segnalazione di banche colluse con la malavita.

AGENZIA RIDISEGNATA – Viene riorganizza l’Agenzia nazionale per i beni confiscati dotandola di un organico di 200 persone e che rimane sotto la vigilanza del ministero dell’Interno. La sede centrale sarà a Roma e avrà un direttore – non per forza un prefetto – che si occuperà dell’amministrazione dei beni dopo la confisca di secondo grado. Ridefiniti i compiti, potenziata l’attività di acquisizione dati e il ruolo in fase di sequestro con l’obiettivo di consentire un’assegnazione provvisoria di beni e aziende, che l’Agenzia può anche destinare beni e aziende direttamente a enti territoriali e associazioni.

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Campania, Anas: per lavori di manutenzione, limitazioni al traffico sul Raccordo Autostradale Salerno-Avellino

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Restringimenti di carreggiata in entrambe le direzioni a partire da oggi, giovedì 28 settembre

Anas comunica che a partire dalle ore 6 di oggi, giovedì 28 settembre, sul Raccordo Autostradale Salerno-Avellino saranno in vigore restringimenti di carreggiata, con chiusura alternata delle corsie di marcia o di sorpasso, in entrambe le direzioni dal km 29,800 al km 29,500.

All’approssimarsi delle aree di cantiere, tutti i veicoli dovranno rispettare il limite di 40 km/h e il divieto di sorpasso.

Tali limitazioni, necessarie per l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria, avranno termine il 13 ottobre.

Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde, gratuito, 800 841 148.

/Anas

Leggi indecenti in ”ItaliaLadrona”: Umiliata e licenziata per un monopattino preso nella spazzatura, furto!

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L’azienda raccoglie la spazzatura: i dipendenti non possono appropriarsi di ciò che sta nei cassonetti

COLLEGNO (TO) – «Ho perso il lavoro perché volevo portare un regalo a mio figlio, ma io non ho mai rubato nulla nella mia vita». È disperata Aicha Elisabethe Ounnadi, 40 anni, ex dipendente del Cidiu, l’azienda che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti nella cintura Ovest di Torino. Da due mesi vive con l’indennità di disoccupazione perché il 30 giugno le è stata consegnata una lettera di licenziamento per «l’appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà»: un monopattino, probabilmente recuperato da un cassonetto, che qualcuno aveva portato nello stabilimento di Savonera, a Collegno.

ASSUNTA DA 11 ANNI  

«Mi ricordo tutto come se fosse ieri – racconta Aicha Elizabeth, per tutti Lisa -. Erano le 6 del mattino e una collega mi ha passato quel giocattolo: «Portalo a tuo figlio». Non so chi l’avesse preso, né chi l’avesse portato lì, ma a quell’ora non sono stata a fare domande. L’ho messo vicino al mio armadietto e poi l’ho chiuso in auto. Non avrei immaginato che da quel momento sarebbe iniziato un incubo».

Elisabethe è stata assunta dal Cidiu nel 2006 e ha già avuto qualche vertenza con la società in passato, ma ha sempre lavorato sodo: «Facevo la spazzina, ho i calli nelle mani, ma non mi sono mai lamentata e non credo che qualcuno possa dire qualcosa sul mio operato. Improvvisamente adesso sono diventata una ladra, ma non è così. Forse ho agito con leggerezza, ma non meritavo un trattamento del genere. Essere licenziata per un monopattino vecchio e rotto di cui nessuno conosce la provenienza è assurdo. E la cosa più assurda è che magari non veniva nemmeno da un cassonetto, ma adesso è stato fatto sparire».

L’AVVERTIMENTO  

Tutto incomincia il 18 maggio, quando uno dei responsabili della sede di cascina Gaj trova nell’autorimessa uno sgangherato monopattino. Supponendo che provenisse dalla raccolta rifiuti aveva appeso il giocattolo vicino alla bacheca aziendale con un messaggio per i dipendenti: «Non si fa. La prossima volta potresti essere beccato. Fai tesoro di questo messaggio». Il giorno successivo il monopattino sparisce e viene ritrovato nell’auto di Lisa, nel parcheggio aziendale: «Non era mica nascosto, non credevo ci fosse qualcosa di male – precisa l’operatrice ecologica -. Una collega me l’ha dato per il mio bimbo di 8 anni. Sono separata, ho altri due figli e vivo in una casa popolare. Capitava che gli amici mi facessero qualche regalo. La collega ha confermato tutto, ma non è servito».

LICENZIATA  

Nel provvedimento disciplinare dell’azienda si legge: «A tutti i dipendenti è stato più volte ribadito che non è ammesso appropriarsi dei beni provenienti dalla raccolta dei rifiuti». Le giustificazioni di Lisa sono state giudicate «inidonee a legittimare i gravissimi comportamenti tenuti». Di qui il venir meno del rapporto fiduciario e il licenziamento per giusta causa senza preavviso.

IL RICORSO  

«Mi è crollato il mondo addosso. Non riuscivo a crederci. Mi hanno buttato in mezzo a una strada per un monopattino. Umiliata dopo anni di lavoro sotto pioggia e neve. Ho detto subito la verità. Non era la prima volta che qualcuno mi regalava vestiti o giochi per i miei figli, visto che anche il loro padre ha perso il lavoro e siamo in una situazione difficilissima». Aicha Elisabethe ha deciso di impugnare il licenziamento: «Spero che il giudice mi stia a sentire. Sono certa che tanti colleghi testimonieranno a mio favore. Chiedo solo di tornare a lavorare. Magari sono un’ingenua, ma di certo non sono una ladra».

Predappio, anziani maltrattati: sospeso sacerdote e sua collaboratrice

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Anziani maltrattati e legati per ore al letto nell’ospizio di San Camillo a Predappio, nel Forlivese. Un prete di 60 anni, gestore della struttura, e una sua collaboratrice sono stati sospesi dall’esercizio del pubblico servizio.

ANZIANI LEGATI PER ORE

Il direttore della struttura religiosa socio- assistenziale e la sua collaboratrice sono ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti nei confronti degli anziani pazienti della struttura. Le indagini – condotte dalla Squadra Mobile di Forlì e dal Servizio Centrale operativo – hanno portato alla luce le tante violenze subite. Legati per ore ai polsi, alle caviglie o all’addome ai letti o alle sedie. Le sevizie che si consumavano quotidianamente nella struttura del Forlivese ( una delle 13 sedi in Italia della Fondazione Opera San Camillo) sarebbero state giustificate come un tentativo di sopperire alla carenza di personale specializzato all’assistenza socio-sanitaria.

LE INDAGINI

Le indagini – durate circa 10 mesi – sono partite dopo la denuncia di una collaboratrice dell’ospizio. Più volte la donna aveva provato a parlare al direttore di quei “trattamenti inumani” quando i pazienti scongiuravano di non essere legati. Alla denuncia sono seguite le prove di quei maltrattamenti e gli approfondimenti da parte dei poliziotti attraverso l’uso di telecamere che hanno confermato l’orrore.

Gli anziani saranno presi in cura dai servizi sanitari in grado di capire quanto siano gravi i danni subiti a causa dei maltrattamenti.

 

Coppa Italia-Real Forio che poker al Casoria ! Qualificazione ad un passo

Di Simone Vicidomini

Il Real Forio si conferma squadra di Coppa Italia dell’Eccellenza e Promozione. I biancoverdi allo stadio “Calise”battono per 4-1 il Casoria. Soltanto quattro giorni fa la squadra di mister La Manna espugnava lo stadio all’ombra del torrione,portando a casa tre punti fondamentali per il campionato. Nell’andata dei sedicesimi la squadra di mister Flavio Leo si è imposta con un poker ai viola. I biancoverdi dopo aver avuto un inizio di partita molto timido, e se vogliamo dire i primi 10′ di gioco,subendo anche lo svantaggio con il gol di Sperandeo che ha approfittato di un errore difensivo dei locali. Proprio dopo lo svantaggio i ragazzi di mister Leo,hanno avuto la giusta reazione d’orgoglio,riuscendo prima a pareggiare con Sannino e poi trovare il gol del sorpasso con Cantelli,chiudendo la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa i padroni di casa trovano anche il terzo gol con un’immenso Davide Trofa,ma a calare il poker e mettere il sigillo definitivo al match ci pensa Ciccio Chiaese,con un sinistro a giro all’incrocio dei pali. Davvero una perla di gol realizza la bandiera della squadra all’ombra del Torrione. Una vittoria che rialza il morale alla squadra dopo le tre sconfitte consecutive in campionato,ma sopratutto in ottica per la partita di ritorno.

LE FORMAZIONI. Mister Leo opta per il  4-3-3. Davanti a Naldi il quartetto Boria, Iacono F., Mancusi e Conte; a centrocampo, a sorpresa, troviamo Giovanni Calise davanti alla difesa, insieme a Sannino ed Aiello. In attacco un tridente molto dinamico con Cantelli, Castagna e Trofa,con Savio che parte della panchina. Sul fronte opposto il Casoria di mister La Manna manda in campo il solito 4-4-2 ma con alcuni cambi rispetto alla formazione scesa in campo sabato. Bardet in porta, Capogrosso, Rossi, Grieco, Capogrosso, Diana, Lucignano, Foti, Sperandeo, Rosbino, Di Costanzo.

La Sintesi – La prima azione degna di nota è del Casoria, che si presenta al limite dell’area con Sperandeo che, contrastato da due difensori del Real Forio, calcia di esterno destro impegnando Naldi a terra. Al 5’  gli ospiti sbloccano la gara : lancio lungo per Sperandeo che, scatta sul filo del fuorigioco (forse al di là della linea),si presenta a tu per tu davanti a Naldi e lo batte con un rasoterra. Alla prima vera occasione da gol il Casoria sblocca la gara. 11′ un lancio dal centrocampo pesca Castagna defilato ma solo davanti a Bardet: la punta biancoverde supera l’estremo difensore ospite ma è sbilanciato ed a porta vuota calcia fuori. Il Real Forio spinge e dopo una bella azione di Cantelli sulla sinistra, l’attaccante entra in area e mette al centro dove Trofa non trova il tapin vincente. I minuti scorrono sul cronometro e arriva un altra conclusione dei locali da fuori area: ci prova Sannino ma Bardet replica con una splendida parata in tuffo ( una parata forse un po troppo eccessiva ) . Sul fronte opposto mezzo pasticcio fra Conte e Naldi, che prende la palla con le mani dopo che il suo difensore l’ha passata indietro coi piedi. Il direttore di gara fischia il calcio a due dal limite dell’area piccola che viene battuto velocemente e sprecato dal Casoria. Su un  corner, battuto da Sannino, è Calise a svettare di testa ed a mandare di poco a lato sopra la traversa. Flavio Leo effettua il primo cambio fuori Conte per Mazzella. Il neo entrato si posiziona a centrocampo e Calise scala sulla linea difensiva. Al minuto 39, il Real Forio trova la rete del pareggio: straordinaria azione personale di Sannino, che parte dal centrocampo e si porta la palla fino al limite da dove calcia ed insacca alle spalle di Bardet. Pareggio meritato per la squadra di Leo. Al minuto 44′ i biancoverdi  trovano il gol del sorpasso con Cantelli. Trofa dopo aver scambiato con Castagna sulla tre quarti, si accentra e scarica a Sannino, che dalla sinistra serve l’accorrente Cantelli, che sul secondo palo insacca il gol del 2-1. La prima frazione di gioco si chiude così sul risultato di 2-1 per i biancoverdi.

La ripresa si apre con due cambi nelle fila del Casoria: Simonetti rileva Sperandeo, mentre Fall entra al posto di Grieco. L’attaccante neo entrato Fall si fa subito sanzionare per una simulazione. Al minuto 57, occasionissima per il Real Forio: è Cantelli a fallire da due passi, colpendo la traversa, su perfetto assist di Castagna dalla destra. Un giro di lancette dopo i biancoverdi calano il tris: perfetto lancio di Mazzella per Trofa, che scatta benissimo eludendo il fuorigioco e batte Bardet senza problemi. Dopo pochi minuti dal terzo gol, mister Leo manda in campo Chiaese per Trofa. Entra in campo anche Abdallah per Cantelli e poco dopo il Casoria ci riprova con una bella conclusione di D’Onofrio che Naldi para a terra. Alla mezz’ora di gioco la palla del poker capita sui piedi di Abdallah, che dopo una splendida azione di Castagna, solo davanti a Bardet cincischia e perde l’occasione di battere a rete. Al minuto 80’ è un’altra volta Abdallah ad avere la palla per la rete: bello il suo scatto sulla destra che lo porta ad entrare palla al piede in area ed a presentarsi davanti a Bardet, ma calcia alto. Passano due minuti e su un cross dalla sinistra, lo stesso attaccante foriano stoppa e calcia alto da buona posizione. Succede poco o nulla fino all’ultimo dei 4 minuti di recupero, quando una autentica perla di magia del capitano Ciccio Chiaiese (sinistro a giro all’incrocio), su assist proprio di  Abdallah,  che chiude definitivamente il match,sul punteggio di 4-1.

REAL FORIO   4

CASORIA         1

REAL FORIO (4-3-3): Naldi, Boria, Iacono F. (89’ Onorato), Calise G., Mancusi, Conte (34’ Mazzella), Castagna, Trofa (62’ Chiaiese), Aiello (90’ Matarese), Sannino, Cantelli (69’ Abdallah). A disposizione: Impagliazzo, Savio. All.: Flavio Leo

CASORIA (4-4-2): Bardet, Capogrosso (93), Rossi (52’ D’Onofrio), Grieco (46’ Fall), Capogrosso (90), Diana (81’ Franci), Lucignano, Foti, Sperandeo (46’ Simonetti), Rosbino, Di Costanzo (60’ Franco). A disposizione: Creuso, Sgambato. All.: Vincenzo La Manna

Arbitro: Antonio Liotta di Castellammare di Stabia (Assistenti: Luigi Russo di Castellammare di Stabia e Romualdo Piedipalumbo di Torre Annunziata)

Reti: 5’ Sperandeo (C), 39’ Sannino (RF), 44’ Cantelli (RF), 59’ Trofa (RF), 90’+4 Chiaiese (RF)

Ammoniti: Conte, Boria (RF); Fall, Lucignano (C)

Calci d’angolo: 5-3 Recupero: 0’ p.t., 4’ s.t Spettatori: 80 circa

Post Qarabag-Roma. Di Francesco: “Non è mai facile vincere in Champions, abbiamo rischiato ma siamo contenti per la vittoria”

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Dichiarazioni di Eusebio Di Francesco al termine di Quarabag-Roma dove la sua squadra ha conquistato la vittoria per 2 a 1 soffrendo nel finale di gara.

Non è mai facile vincere in Champions, abbiamo rischiato ma siamo contenti per la vittoria”, dichiara Di Francesco al termine di una gara non proprio brillante. Dopo aver condotto un ottimo primo tempo, nella ripresa i giallorossi perdono linfa e aggressività. Rischiano perfino il pareggio poco prima del fischio fnale.

Potevamo fare meglio ma ricordiamoci che la Roma è da anni che non vinceva fuori, in Champions- prova a giustificarsi l’allenatore giallorosso– È anche vero che quando loro ci rubavano palla a centro campo, sembrava che fosse l’azione della loro vita. Noi potevamo chiuderla prima, ne abbiamo avuto l’occasione… ma poi diciamo che ci siamo complicati un po’ la vita da soli. Potevamo gestire meglio il risultato ma non è stato facile”.

Fa un’analisi obiettiva Eusebio Di Francesco che aveva le idee chiare fin dall’inizio della gara, salvo poi dover modificare le scelte in vista di infortuni e imprevisti.

“Non è mai facile vincere in Champions- concludebisognava sbloccarsi a livello mentale e lo abbiamo fatto anche se poteva andare meglio. Ma comunque abbiamo preso tre punti, siamo contenti per la vittoria e basta”.

Leggi anche: Champions League. Qarabag Roma 1-2|Assalto finale degli azeri, la spunta la Roma con Dzeko e Manolas. CRONACA MATCH”.

 Maria D’Auria

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Ci mancava il Bus dell’odio!

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Con il disarmante slogan “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La natura non si sceglie” alcune associazioni integraliste cattoliche (i più noti e attivi sono CitizenGO, Family day e Generazione Famiglia) hanno annunciato che un autobus arancione girerà l’Italia propagandando un modello sociale e familiare stereotipato, che confonde la fisiologia, cioè l’essere “maschi” o “femmine”, con le sovrastrutture culturali che si sono stratificate attorno al genere, dettando ruoli definiti, immutabili e gerarchici, negando la libera scelta e legittimando violenze e sopraffazioni a partire dalla presunta “naturalità” dell’appartenenza sessuale. Ovviamente, per costoro nulla può esistere al fuori da un rigido binarismo di genere: le differenze vanno annullate. Questa, è noto, costituisce la radice di ogni fascismo.
La pervasiva azione di questi gruppi è arrivata a pretendere di compilare liste di proscrizione delle scuole in cui sia stato programmato o in cui sia previsto un intervento didattico e pedagogico volto a favorire l’estirpazione dei pregiudizi di genere e delle inaccettabili forme di discriminazione e disprezzo aventi ad oggetto omosessuali e transessuali.

Per il 29 Settembre hanno programmato di attraversare, a bordo del loro “bus arancione”, la città di Napoli, ultima tappa di un tour che culminerà in una manifestazione a Roma. Si tratta di un’iniziativa di respiro europeo. A Madrid, il sindaco ha vietato agli esponenti del movimento che osteggia la fantomatica “teoria del gender” di affiggere manifesti dal contenuto chiaramente transomofobico, e di tenere comizi, su sollecitazione delle associazioni LGBT. Anche in Italia le stesse associazioni hanno chiesto ai sindaci delle città prescelte come tappe della delirante “catechizzazione” (Firenze, Milano, Brescia, Bologna, Bari, Napoli e Roma) di negare loro ogni spazio di agibilità.
Noi lavoratori della Scuola in lotta, esprimendo la la volontà di impegnarci nella promozione di una cultura del rispetto, della perequazione dei diritti e dell’istituzionalizzazione di tutte le declinazioni dell’amore e della vita, chiediamo alle nostre istituzioni che alle pseudoargomentazioni di questi seminatori d’odio non sia concessa alcuna legittimità e che la loro triste ed intollerante propaganda venga dichiarata non gradita nella Napoli della gioiosa diversità e della ribelle libertà.
Il 29 settembre una nostra delegazione chiederà di essere ricevuta dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di Napoli per chiedere una parola chiara in difesa della libertà di insegnamento e dell’educazione al rispetto delle differenze.
Dalle 17.30, poi, si terra in Piazza del Gesù un presidio-volantinaggio di controinformazione.
Liberi di conoscere, liberi di essere!

Questo l’evento Facebook:

https://www.facebook.com/events/536408286718317

COBAS NAPOLI
CPS (Coordinamento Precari della Scuola) NAPOLI
Lavoratori della scuola in lotta contro la 107

Qarabag-Roma 1-2 / Le nostre pagelle: conferma Dzeko. Che disastro Gonalons!

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PAGELLE AS ROMA – Su un campo pesante a causa della pioggia e temperature molto basse, la Roma matura la vittoria in Champions che mancava dal 2015 nella bolgia dell’Olimpico di Baku. 3 punti forse troppo sofferti contro un collettivo decisamente molto modesto da un punto di vista tecnico rispetto a quello a disposizione di Di FrancescoAndiamo a sviscerare, però, le prestazioni dei singoli:

ALISSON 6 – Spettatore non pagante per la prima mezz’ora, subisce il gol di Henrique sul quale non può nulla. Nel secondo tempo certamente non si annoia: i padroni di casa entrano sul rettangolo verde con un piglio decisamente migliore rispetto ai giallorossi e nel finale l’estremo difensore brasiliano corre un rischio enorme su Ndlovu.

BRUNO PERES 6 – Molto attento in fase difensiva, il periodo buoi sembra ormai alle spalle per lui. I progressi rispetto alle prestazioni scadenti dello scorso anno si vedono, ma forse la maggiore attenzione dietro riduce la sua presenza in avanti. Insomma, è stato meno propositivo del solito ed anche un tantino sfortunato: al 60′ effettua un buon inserimento ma Sehic para il suo tiro.

MANOLAS 7 – Autore del gol che sblocca il match, è sicuramente il migliore dei 4 lì dietro. Difficoltà nell’impostazione del gioco ma a livello difensivo fa il suo dovere con diligenza e poi c’è la rete segnata che gli vale un voto abbastanza elevato.

JUAN JESUS 5,5 – Prima leggerezza al minuto 25, quando lascia un avversario in 1 contro 1 con Manolas, ma è stato poco reattivo per tutti i 90 minuti.

KOLAROV 6,5 – Primo tempo da manuale per lui, che sforna cross tagliati e potenti davanti la porta difesa di Sehic a ripetizione. Nel secondo tempo un calo fisico fisiologico: si tratta di uno dei pochi esclusi dal turnover scientifico di Di Francesco.

NAINGGOLAN 6 – Non è la sua serata migliore, ma fa il suo e riesce sempre e comunque a portarsi a casa un bel sei in pagella.

GONALONS 5 – Reattività sotto 0. Esclusivo colpevole sul gol di Henrique (scopre la palla dando l’opportunità all’avversario che era vicinissimo a lui di impadronirsene), il transalpino fa difficoltà a trovare le misure lì in mezzo al campo e risulta lento e prevedibile. Decisamente deludente la sua prestazione, soprattutto se rapportata alla grandissima esperienza che può vantare anche su campo internazionale.

PELLEGRINI 7 – Suo l’assist per il gol di Manolas dopo 7 minuti di gioco, il centrocampista fornisce un’ottima prestazione. Grandissima mobilità: si allarga verso l’esterno per permettere al terzino di accentrarsi in modo da creare linee di passaggio inedite. Molto bene . St nel finale da STROOTMAN SV

DEFREL 5,5 – Torna titolare da esterno a destra (come Di Francesco aveva detto in conferenza) e si sacrifica molto ma produce poco. Poi gli capita addirittura la pala gol perfetta ma lui si fa anticipare da Sehic al 43′.

DZEKO 7 – È il suo momento di grazia e lui non ci pensa proprio a smettere di segnare (settima rete in 7 incontri disputati ufficialmente). Arriva il primo gol in Champions di questa stagione e un altro paio di tentativi apprezzabili verso la porta difesa da Sehic.

EL SHAARAWY 6 – Dopo le scintille di sabato all’Olimpico Di Francesco lo mette di nuovo titolare a questa volta il faraone è un po’ spento. Non si ricordano occasioni o azioni significative da parte sua.

Claudia Demenica

 

Champions League. Qarabag Roma 1-2|Assalto finale degli azeri, la spunta la Roma con Dzeko e Manolas

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Qarabag Roma 1-2. Alti e bassi per la squadra di Di Francesco: ottimo primo tempo, troppi rischi nella ripresa.

Dopo la lunga trasferta di Champions League, i giallorossi sotto una pioggia battente e un freddo gelido, sono pronti per affrontare il Qarabag nella città fantasma di Baku. Per la storica qualificazione,  per la prima volta sono presenti allo stadio oltre 70mila tifosi.

 Primo Tempo

Ottimo approccio alla gara per i giallorossi che conquistano gradualmente la metà campo avversaria.

Al 7’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, arriva il vantaggio dei giallorossi!

Kolarov batte il corner, la respinta del portiere viene intercettata da Pellegrini che rimette la palla al centro, Manolas di testa ribadisce in rete!

Qarabag 0- Roma 1.

 La Roma continua a condurre la gara senza troppe difficoltà. Piccoli sprazzi di reazione degli avversari che non impensieriscono la squadra di Di Francesco.

 Al 15’ raddoppio giallorosso: El Shaarawy nell’uno-due con Edin Dzeko, serve alla perfezione il bosniaco che stoppa di petto e insacca la rete!

Qarabag 0- Roma 2

 I ritmi calano leggermente in questa fase di gara, i giallorossi sembrano rilassarsi.

Al 26’ tentativo di attacco degli azeri, Manolas ferma in area Dino Ndlovu. La risposta di Dzeko arriva un minuto dopo: il suo tiro rasoterra impegna il portiere in una parata non proprio semplice.

Al 28’ un’ingenuità di Gonalons permette a Dino di recuperare palla, cross per Pedro Henrique che a colpo sicuro batte Alisson in uscita.

Qarabag 1- Roma 2.

Il Qarabag accorcia le distanze, la gara si riapre.

 Al 32’ occasione per la Roma con El Shaarawy che tenta la conclusone con un colpo di testa sul secondo palo, palla parata da Sehic.

Al 38’ ammonito Garayev del Qarabag. La gara si riaccende su ritmi serrati. Ammonito anche Pedro Henrique al 41’ per intervento duro su Pellegrini.

 Al 42’ ottima occasione per Defrel che arriva in volata tutto solo davanti a Sehic, il portiere lo anticipa sfilandogli la palla con i piedi.

 Al 43’ Giallo per Gonalons per fallo sul numero 10 azero.

Un minuto di recupero, poi il fischio dell’half time.

 Secondo tempo

Nella ripresa nessun cambio sulle due panchine.

La Roma non è più così incisiva come nella prima frazione di gioco, gli avversari si inseriscono meglio negli spazi, si vede una Roma in difficoltà sul piano agonistico.

Al 50’ tiro dal limite di Michel, palla insidiosa che finisce fuori di poco. Brivido per la difesa capitolina.

Al 58’ prima sostituzione per Di Francesco: arriva il momento per Florenzi che entra al posto di Defrel.

Al 59’ scambio tra Manolas e Kolarov che in area di rigore prova la conclusione in diagonale con un tiro potente, il numero 11 giallorosso però manda fuori la palla. E allora ci riprova un minuto dopo Bruno Peres, un gran tiro che viene deviato da Seich sopra la traversa. Bella parata dell’ultimo difensore azero.

Arrivano segnali di ripresa da una Roma che sembrava un po’ incerta.

Ancora un cambio per la Roma: dentro Daniele De Rossi, fuori Gonalons: il francese non ha convinto molto a centrocampo in questa seconda fase di gioco.

Alla mezz’ora del secondo tempo la Roma è in visibile difficoltà: non riesce a gestire la partita, concede troppi spazi agli avversari e non riesce a mettere al sicuro il risultato. La stanchezza la fa da padrona.

 Al 76’ Pedro Henrique, visibilmente stanco, cede il posto ad Elyounoussi. Il numero 10 azero è stato tra i migliori in campo. Di Francesco effettua il suo ultimo cambio: dentro Strootman, fuori Pellegrini, protagonista di un’ottima gara.

Ultimo cambio tra le fila del Qarabag: entra Quintana all’88’ ed esce Michel.

 Rischio per la Roma sul finale di gara: Dino Ndlovu sfiora il pareggio con un colpo di testa, palla fuori di un soffio! La Roma si chiude in difesa sull’assalto finale degli azeri, si attende il fischio finale del direttore di gara che arriva dopo i tre minuti di recupero.

La Roma batte i padroni di casa per 2 a 1, ma quanta sofferenza!!!

  

Cronaca testuale di Maria D’Auria

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Champions League: Qarabag-Roma| Formazioni ufficiali. Perotti out

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Qarabag-Roma: Formazioni Ufficiali. Perotti out.

Roma- Dopo lo 0-0 casalingo della prima giornata contro l’Atletico Madrid, la Roma affronta il Qarabag di Gurbanov.

Gli esordienti dell’Azerbaijan hanno ottenuto il peggior risultato nella prima giornata in Champions League: battuti per 6 a 0 a Stamford Bridg, vogliono riscattare la sconfitta e fare punti in un girone di ferro dove competono al fianco del Chelsea di Antonio Conte.

I giallorossi hanno un motivo in più per portare a casa la vittoria: blindare il terzo posto nel girone ed ottenere l’accesso in Europa League.

Dopo gli infortunati Karsdorp, Nura e Schick, che rientreranno in gruppo dopo la sosta per le Nazionali, Di Francesco ha dovuto rinunciare anche a Perotti: l’argentino ha abbandonato la rifinitura di ieri per un problema al flessore, si teme uno stop di qualche settimana. Al suo posto è stato schierato El Shaarawy.

Tutti disponibili, invece, per l’allenatore del Qarabag. Gurban Gurbanov si affida 4-2-3-1, cambiando qualcosa rispetto alla trasferta di Londra. In porta spazio al neo acquisto Kanibotolsky, in difesa c’è Yunuszade per Sadygov e a centrocampo Elyounoussi e Madatov rubano il posto a Gurnier e Garayev. In attacco, invece, confermato Ndlovu.

Ecco le formazioni ufficiali di Qarabag-Roma.

FORMAZIONI UFFICIALI

QARABAG (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Huseynov, Sadygov, Agolli; R. Almeida, Garayev; Henrique, Michel, Madatov; Ndlovu.

Allenatore: Gurbanov

Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Gonalons, Nainggolan; Defrel, Dzeko, El Shaarawy.

Allenatore: Di Francesco

Arbitro: Dias (Portogallo).

DOVE VEDERLA – Qarabag-Roma sarà visibile in diretta esclusiva per gli abbonati Mediaset Premium sui canali Premium Sport e Premium Sport Hd alle ore 18.00. Sarà possibile vedere la sfida anche in diretta streaming su pc, smartphone e tablet sul sito Premium Play.

Maria D’Auria

copyright-vivicentro

 

Juve Stabia-Racing Fondi arbitra Fabio Natilla della sezione di Molfetta

Nessun precedente dell’arbitro pugliese con le vespe negli scorsi campionati

Fabio NATILLA della sezione di Molfetta è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Juve Stabia e Racing Fondi valevole per la sesta giornata d’andata del campionato di serie C girone C che si disputerà a Caserta sabato 30 settembre alle ore 14 e 30 allo stadio “Alberto Pinto”.

Natilla, nato a Bitonto in provincia di Bari l’11 settembre 1989, è al suo secondo campionato in serie C e non vanta nessuna direzione precedente con la Juve Stabia.

L’assistente numero uno sarà: Salvatore Marco DIBENEDETTO della sezione di Barletta;

l’assistente numero due Fabio PAPPAGALLO della sezione di Molfetta.

Giovanni MATRONE

Lo staff tecnico Azzurro per le qualificazioni al Mondiale 2019 Molin, Maffezzoli e Conti gli assistenti del CT Meo Sacchetti

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Lo staff tecnico Azzurro per le qualificazioni al Mondiale 2019 Molin, Maffezzoli e Conti gli assistenti del CT Meo Sacchetti

A poco meno di due mesi dall’esordio nelle qualificazioni al Mondiale 2019, il Commissario Tecnico Meo Sacchetti ha scelto il suo staff tecnico. A guidare gli Azzurri insieme a lui ci sarà Emanuele “Lele” Molin, attuale assistente di coach Buscaglia a Trento e già vice di Ettore Messina sulle panchine di Virtus Bologna, Treviso, CSKA Mosca e Real Madrid. Gli altri assistenti saranno Massimo Maffezzoli, attuale vice di coach Dell’Agnello a Brindisi e Paolo Conti, 66 presenze in Azzurro da giocatore. Il preparatore fisico sarà Matteo Panichi.

Questo lo staff tecnico scelto dal CT Sacchetti

Commissario Tecnico: Romeo Sacchetti

Assistenti: Emanuele Molin, Massimo Maffezzoli, Paolo Conti

Preparatore Fisico: Matteo Panichi

 Emanuele “Lele” Molin

Nato a Venezia il 12 febbraio 1960. A 18 anni allena le giovanili del Basket Club Mestre, poi il trasferimento al Settore Giovanile di Treviso. Dal 1988 è assistente allenatore della prima squadra di Treviso, dove si succedono come head coach Sales, Skansi, D’Antoni, Obradovic e Bucchi.

Nel 1991/92, con Skansi in panchina, la Benetton conquista il primo Scudetto della sua storia. Poi Molin alza al cielo la Coppa Italia nel 1992/93 e nel 1999/2000 e la Coppa Saporta nel 1998/99. Nel 2000 arriva alla Virtus Bologna insieme a Ettore Messina, con il quale intraprende una lunga e vittoriosa collaborazione professionale. La stagione 2000/01 è da urlo, con il trionfo in Eurolega, lo Scudetto e la Coppa Italia. L’anno seguente il bis nella Coppa nazionale. Insieme a Messina torna a Treviso nel 2002, dove si laurea Campione d’Italia (2002/03) e vince altre tre Coppa Italia (2002/03, 2003/04, 2004/05). Nel 2005, ancora insieme a Messina, il trasferimento al CSKA Mosca. Non tardano ad arrivare i successi: quattro Superliga (2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09), tre Coppe di Russia (2005/06, 2006/07 e nel 2007/08), la VTB United League (2007/08) e soprattutto due volte l’Eurolega (2005/06, 2007/08). Nel 2009, da assistente allenatore, segue Messina anche al Real Madrid, e nel 2011 diventa capo allenatore della squadra spagnola, giungendo fino alla Final Four di Eurolega. Nell’estate 2011 torna in Italia, per un’esperienza a Cantù con Andrea Trincheri. Nel 2013/14 diventa capoallenatore della JuveCaserta, dove rimane fino al 2015, quando si trasferisce all’Unics Kazan come vice allenatore di Evgeny Pashutin. Dal 2017 è assistente allenatore all’Aquila Basket Trento.

Massimo Maffezzoli
Nato a Verona il 21 febbraio 1976. Laureato in legge. Ha cominciato ad allenare nel 1997 nel Settore Giovanile della Scaligera Basket Verona, con cui, fino al 2001, arriva a partecipare a cinque Finali Nazionali. Lavora con gli Under della Sanzeno Verona fino al 2003, poi il passaggio alla Scavolini Pesaro, a Trento e a Casalpusterlengo. Nell’Assigeco è anche assistente della squadra DNB con cui vince una Coppa Italia (2007) e raggiunge la Semifinale Playoff. Dal 2008 al 2010 è a Trapani, poi Rimini, Veroli e la finale Scudetto in A con la Virtus Roma. Dal 2013 è nello staff tecnico di Sacchetti e come assistente di Meo a Sassari vince uno Scudetto, due volte la Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Nel 2016 segue Sacchetti a Brindisi, dove quest’anno è assistente di coach Dell’Agnello.

Paolo Conti

Nato a Rho (Milano) il 9 novembre 1969. Da giocatore, ha disputato la prima stagione in Serie A con la maglia della Pallacanestro Varese nel 1990. Da lì, ben 14 i campionati giocati nella massima serie, indossando anche i colori della Scavolini Pesaro, dell’Andrea Costa Imola e della Pallacanestro Cantù. L’esordio in maglia Azzurra è datato 24 maggio 1991, nel Torneo Internazionale Supercup di Hagen (Germania) contro la Jugoslavia. In totale, l’ex ala di 208 cm ha collezionato 66 gare e 582 punti. Con coach Sandro Gamba ha vinto l’Oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1991. Con coach Ettore Messina l’Argento ai Goodwill Games del 1994, oltre alla partecipazione all’Europeo 1995 (Italia quinta). Nel 1997, un infortunio alla caviglia l’ha estromesso dai convocati per l’Europeo del 1997, edizione nella quale l’Italia vinse la Medaglia d’Argento. Da allenatore ha lavorato con le giovanili di Gallarate passando poi a Varese, prima nelle giovanili e poi, nelle ultime due stagioni, come assistente della prima squadra in Serie A.

Il programma della prima fase delle qualificazioni al Mondiale 2019

23 novembre: Italia-Romania

26 novembre: Croazia-Italia

23 febbraio: Italia-Paesi Bassi

26 febbraio: Romania-Italia

28 giugno: Italia-Croazia

1 luglio: Paesi Bassi-Italia

Def: Unimpresa, “buco” da 5 miliardi su stop clausole Iva

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Def: Unimpresa, “buco” da 5 miliardi su stop clausole Iva

Per la disattivazione delle clausole di salvaguardia Iva al momento c’è una mancanza di copertura, ovvero di un “buco”, pari a oltre 5 miliardi di euro. Per congelare l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto, il governo intende infatti utilizzare deficit aggiuntivo pari allo 0,6% del pil ovvero per 10,3 miliardi. Tuttavia, il costo totale dell’intervento volto a sterilizzare l’incremento dell’imposta sul valore aggiunto si attesta a quota 15,7 miliardi. Ne consegue che si registra una differenza di circa 5,4 miliardi: a tanto ammontano i fondi che vanno individuati a stretto giro, se si intende bloccare la crescita di tutte le aliquote Iva, a cominciare da quella ordinaria destinata a salire, in assenza di sterilizzazioni, dal 22% fino al 25%. E’ quanto segnala il Centro studi di Unimpresa dopo aver analizzato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza approvata sabato 23 settembre dal consiglio dei ministri.

I sei decimi di deficit aggiuntivo sono calcolati sulla differenza tra il deficit tendenziale a legislazione vigente (pari all’1,0%) e il deficit programmatico, quello cioè fissato come target da raggiungere grazie alle misure che saranno inserite nella prossima legge di bilancio (pari all’1,6%). Nell’aggiornamento del Def non sono state indicate le misure a copertura dell’attuale gap tra i 10,3 miliardi individuati e i 15,7 miliardi di obiettivo. La differenza di questi due valori costituisce dunque i confini del “buco” finanziario che il governo è chiamato a colmare per rispettare gli impegni presi e più volte ribaditi. “Resta il fatto che un intervento in deficit rappresenta comunque una spudorata partita di giro perché crescerà gioco forza il debito e prima o poi il conto, sotto forma di nuove tasse, arriverà sulle tasche dei contribuenti, sia famiglie sia imprese” osserva il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

 

Banche, il vicepresidente Pucci: “Il 70% delle sofferenze bancarie è legato ai grandi prestiti non rimborsati”

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Banche: Unimpresa, commissione inchiesta è bluff

Solo oggi si insedia formalmente la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario italiano e si tratta di un clamoroso bluff. L’avvio dei lavori della bicamerale parte in ritardo ingiustificabile. Pur con tempi strettissimi, l’indagine parlamentare potrebbe contribuire a fare chiarezza sui disastri dell’industria creditizia del nostro Paese, che si è retta, negli ultimi decenni, su un sistema relazionale e non su un chiaro rapporto tra le banche e la clientela, specie le aziende. Abbiamo così assistito a una continua penalizzazione del mondo delle micro, piccole e medie imprese, sempre più in difficoltà nell’ottenere prestiti e liquidità“. E’ quanto dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. “Al contrario, i grandi gruppi, quelli per i quali gli affidamenti sono deliberati direttamente dalle direzioni generali o dai consigli di amministrazioni, il credito non è mai mancato, anche se si è trattato di scelte non di rado sbagliate. Non a caso, il 70% delle sofferenze bancarie si riferisce a finanziamenti superiori a 500mila euro l’anno, segno che l’aver stretto il rubinetto con le piccole aziende ha finito col rivelarsi un autogol per gli stessi bilanci delle banche aggiunge Pucci.

EuroVolley 2017: Italia-Olanda vale l’accesso in semifinale, parla Mazzanti

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EuroVolley 2017: Italia-Olanda vale l’accesso in semifinale, parla Mazzanti

Baku, Azerbaijan. Ai Campionati Europei femminili 2017 vigilia dei quarti per la nazionale azzurra di Davide Mazzanti che domani scenderà in campo alla National Gymnastics Arena per affrontare le vice campionesse continentali dell’Olanda (ore 16 italiane, diretta su Rai 2).

L’Italia si presenta alla sfida dopo aver chiuso il girone B imbattuta, grazie ai tre successi consecutivi contro Georgia, Bielorussia e Croazia. Dall’altra parte della rete, invece, l’Olanda è dovuta passare per gli spareggi (3-0 alla Croazia), dopo esser stata sconfitta nella Pool D dalla Serbia. L’Italia, nonostante le tre vittorie, nell’Europeo non hanno fatto vedere ancora il miglior gioco e per questo, come sottolineato dal ct Mazzanti e dalle ragazze, con l’Olanda servirà un cambio di marcia.

Neanche per la squadra Oranje è stato un torneo sin qui facile, contrassegnato da alti e bassi, causati anche dall’assenza di Robin de Kruijf che domani, però, dovrebbe essere della partita. Quest’anno le formazioni si sono già affrontate due volte, più precisamente a maggio in preparazione delle qualificazioni europee per i Mondiali. Entrambi i test match si svolsero in Olanda con una vittoria per parte. In totale sono 108 i precedenti tra le azzurre e le olandesi con 53 successi per l’Italia e 55 sconfitte.

Negli Europei l’ultima sfida risale all’edizione 2015, quando le olandesi ad Apeldoorn batterono 3-0 (25-15, 25-18, 25-22) l’Italia nella fase a gironi. Questa volta la posta in palio sarà ancora più alta, perché come in ogni rassegna continentale il quarto di finale è la gara cruciale che apre le porte delle semifinali, regalando la possibilità di giocarsi una medaglia.

Alla viglia dell’importantissimo match a parlare in casa azzurra è il Ct Davide Mazzanti: “Ci aspettavamo di trovare nei quarti di finale l’Olanda e la gara di ieri non ha fatto altro che dimostrare tutte le loro qualità. Hanno un buonissimo cambio palla e una fase break molto ben organizzata. Noi dovremo cercare di arginare il loro cambio palla in alcune situazioni tattiche e poi sicuramente migliorare il nostro, rispetto alle prime partite. Domani mi aspetto un’Italia diversa da quella del girone, prima di tutto perché è un match da dentro o fuori e poi perché le qualità dell’Olanda ci obbligano a salire di livello. Credo che i tre giorni a disposizione siano stati molto importanti per recuperare le energie e non parlo tanto di quelle fisiche, ma soprattutto di quelle mentali per quello che abbiamo vissuto nella p ool in Georgia.”

“L’Olanda è una squadra molto fisica, che se viene lasciata giocare palla in mano ti può far male – prosegue Mazzanti – Sarà importante tenerle il più possibile con la palla staccata da rete, perché in quel caso perdono un po’ della loro incisività. Dovremo, inoltre, lavorare molto bene nel fondamentale muro-difesa. Sopra ogni cosa, però, determinante sarà scendere in campo con la nostra identità di gioco: è il fattore chiave che ci ha permesso di toglierci belle soddisfazioni e non ne possiamo fare assolutamente a meno”.

Domani oltre ad Italia-Olanda si disputerà anche il secondo quarto di finale con in campo Serbia e Bielorussia (ore 18.30 italiane).

Precedenti totali tra Italia e Olanda: 108 in totale con 53 vittorie per l’Olanda e 55 sconfitte.

Ultimo precedente: Amichevole a Hoogven (27 maggio 2017) Olanda-Italia 1-3 (25-17, 18-25, 13-25, 20-25).

Ultimo precedente in una competizione ufficiale: Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (10 agosto 2016) Italia-Olanda 0-3 (21-25, 20-25, 20-25).

Ultimo precedente all’Europeo: Campionati Europei 2015 ad Apeldoorn (28 settembre 2015) Olanda-Italia 3-0 (25-15, 25-18, 25-22).

CALENDARIO CON ORARI

Spareggi*

27/9 Baku. Gara 25: Polonia – Turchia (ore 16)

27/9 Baku. Gara 27: Bulgaria – Germania (ore 18.30)

Quarti di finale

28/9 Baku. Gara 30: Italia – vincente gara 28 (ore 16, diretta RaiDue)

28/9 Baku. Gara 32: Serbia – Bielorussia (ore 18.30)

29/9 Baku. Gara 29: Azerbaijan – vincente gara 27 (ore 16)

29/9 Baku. Gara 31: Russia – vincente gara 25 (ore 18.30)

Semifinali

30/9 Baku: Vincente match n. 30 contro vincente match n. 29

30/9 Baku: Vincente match n. 32 contro vincente match n. 31

Finali

1/10 Baku: 3°-4° posto ore 14; 1°-2° posto ore 17

G7: Unimpresa, lavoro torni stella polare dei policy maker

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G7: Unimpresa, lavoro torni stella polare dei policy maker

Il lavoro deve tornare la stella polare di tutti i policy maker a livello internazionale. Tutte le politiche economiche devono essere orientare a incentivare la creazione di nuova occupazione sia attraverso stimoli fiscali diretti alle aziende sia con una migliore pianificazione della spesa pubblica, più orientata a sviluppare infrastrutture attraverso la ripresa degli investimenti in grandi opere pubbliche“. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, a commento dei lavori del G7 Industria a Torino e in vista del vertice sul lavoro. “Guardando alle esigenze italiane, auspichiamo un atto di coraggio da parte del governo di Paolo Gentiloni: nei prossimi giorni va confezionata la legge di bilancio ed è la migliore occasione per dare alle imprese italiane, specie quelle più piccole, la speranza di guardare con fiducia al futuro per tornare a investire. Un obiettivo che si raggiunge soltanto con un taglio drastico alle tasse” aggiunge Ferrara.

Juve Stabia – Racing Fondi: prevendita e indicazioni per i tifosi stabiesi

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S.S. Juve Stabia rende noto che, a partire da domani giovedì 28 settembre, saranno disponibili in prevendita i tagliandi per la gara Juve Stabia-Racing Fondi, valevole per la sesta giornata del campionato di Serie C Girone C, in programma sabato 30 settembre alle ore 14.30, presso lo Stadio “Alberto Pinto” di Caserta.

L’accesso per i tifosi provenienti da Castellammare di Stabia sarà consentito unicamente per il Settore Tribuna Coperta dello Stadio “Pinto”, al costo di 15.00 €, comprensivi di diritti di prevendita.

I tagliandi saranno disponibili presso i seguenti punti vendita:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza;
Bar Gialloblù – Viale Europa;
Light Break – Corso Vittorio Emanuele;
Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito;
Pianeta Scommesse – Via Michele Esposito 2;
Bar e ricevitoria Intralot – Viale Europa 31.

Inoltre, S.S. Juve Stabia rende noto che tutti i possessori di abbonamento, a prescindere dal settore di sottoscrizione della propria tessera, avranno accesso al settore Tribuna Coperta dello Stadio “Pinto” per il match Juve Stabia-Racing Fondi.

Il percorso consigliato per tifosi provenienti da Castellammare di Stabia, per raggiungere lo Stadio “Pinto”, corrisponde al seguente itinerario:

Autostrada A1 – Uscita Caserta Sud – SS265 direzione Maddaloni – SS7 c.d. “Variante” direzione Santa Maria Capua Vetere – Uscita San Clemente-Tredici – Via dei Bersaglieri – Viale Medaglie d’Oro (Area riservata alla sosta delle vetture dei sostenitori provenienti da Castellammare di Stabia).

S.S. Juve Stabia