Cento volte Insigne. Con la rete segnata all’Olimpico contro la Roma, Lorenzo raggiunge il gol numero 100 in carriera ed il 54esimo nel Napoli.
Questo dell’attaccante azzurro è anche il gol numero 200 del Napoli in campionato nella gestione Sarri.
Cento volte Insigne. Con la rete segnata all’Olimpico contro la Roma, Lorenzo raggiunge il gol numero 100 in carriera ed il 54esimo nel Napoli.
Questo dell’attaccante azzurro è anche il gol numero 200 del Napoli in campionato nella gestione Sarri.
Le parole di Jorginho ai microfoni di premium durante l’intervallo della partita Roma-Napoli: “Ho preso un giallo ma Florenzi ha detto che non l’ho toccato. Non credo che la Roma siano sottotono, sono una grande squadra ma il Napoli sta facendo bene.”
Insigne con il gol segnato nel match Roma-Napoli, raggiunge due traguardi importati: segna per la prima volta contro la Roma e raggiunge le 100 reti segnate in carriera.
Le parole di Marek Hamsik ai microfoni di premium prima del match Roma-Napoli: “Scontro diretto tra due squadre forte, ma il campionato è lungo. La difesa è importante, noi abbiamo segnato molto e subito poco. Stasera vincerà chi segnerà un gol in più. Sarà una battaglia”
Queste le formazioni che scenderanno in campo per il match di questa sera Roma-Napoli
Roma (4-3-3): Alisson, Peres, Manolas, Jesus, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Nainggolan, Florenzi, Dzeko, Perotti.
Napoli (4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
95′ Fine partita
94′ Ci prova Under col mancino, para Reina
90′ Fallo su Bruno Peres di Ghoulam, giallo per lui. Vengono concessi 5 minuti di recupero
89′ Under prova a mettere sul secondo palo, azione che si spegne sul fondo
84′ Calcio d’angolo dalla sinistra, Dzeko di testa colpisce la traversa e la palla si spegne sul fondo
82′ Fuori Callejon e dentro Rog per il Napoli
79′ Giallo per Fazio per fallo su Mertens
78′ Dentro Gerson da Silva per la Roma e fuori Pellegrini
75′ Diawara pesca nel corridoio Mertens che cerca il traversone ma Alisson para in tuffo
72′ Fuori Jorginho e dentro Diawara
71′ Fuori Hamsik e dentro Zielinski per il Napoli. Per la Roma fuori Florenzi e dentro Under
70′ Colpo di testa di Florenzi, Reina miracoloso mette sul palo
69′ Fa tutto da solo Insigne: punta l’area, si accentra e a giro calcia alto
60′ Mertens prova dal limite, palla alta
59′ Callejon al centro per Hamsik che calcia in corsa centrale: para Alisson. Fuori Manolas e dentro Fazio per la Roma
57′ Manolas perde palla, Mertens prova a piazzare ma calcia a lato
56′ Calcia Kolarov da lontanissimo: tiro potente ma in curva
53′ Giallo per De Rossi per fallo su Callejon
50′ Prova Dzeko da lontanissimo con il mancino: palla in curva
47′ Un rimpallo favorisce Hamsik in area che non riesce a calciare e Alisson blocca
45′ Partiti, palla al Napoli!
SECONDO TEMPO
46′ Fine primo tempo
45′ Viene concesso 1 minuto di recupero
43′ Giallo per Jorginho per fallo a centrocampo su Florenzi
42′ Scappa Ghoulam sulla sinistra, palla al centro ma Mertens non ci arriva
36′ Sugli sviluppi, Ghoulam serve Mertens sulla testa: conclusione parata da Alisson
35′ Sugli sviluppi del corner, Hamsik devia di testa debolmente e para Alisson. Ancora Insigne dal limite, sarà nuovo calcio d’angolo
34′ Ghoulam prova il traversone teso, palla deviata in calcio d’angolo
27′ Prova a reagire la Roma, traversone di Bruno Peres per la testa di Dzeko che mette sul fondo
20′ GOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Insigne vince un rimpallo e fa 1-0!
19′ Bella giocata Allan-Insigne che libera Mertens al limite dell’area: para Alisson
12′ Perotti mette al centro, ma Pellegrini non riesce ad indirizzare di testa verso la porta di Reina
11′ Ancora Mertens che prova la giocata da centrocampo, ma Alisson para senza problemi
9′ Mertens prova la giocata dal limite dell’area sul palo lungo, palla alta
3′ Ghoulam prova a mettere al centro dalla sinistra, la difesa giallorossa spazza
1′ Partiti, palla alla Roma!
PRIMO TEMPO
20:30 – Squadre negli spogliatoi
20:08 – Roma in campo per il riscaldamento
20:00 – Reina in campo per il riscaldamento tra i fischi
ROMA (4-3-3) – Alisson, Peres, Manolas, Jesus, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Nainggolan, Florenzi, Dzeko, Perotti. A disp. Lobont, Skorupski, Moreno, Under, Fazio, Gonalons, Abdullahi, Karsdorp, Da Silva, Antonucci, Castan. All. Di Francesco
NAPOLI (4-3-3) – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. A disp. Sepe, Rafael, Mario Rui, Maggio, Giaccherini, Leandrinho, Maksimovic, Zielinski, Chiriches, Rog, Ounas, Diawara. All. Sarri
Buonasera e benvenuti alla diretta testuale della gara di campionato che si giocherà questa sera allo stadio Olimpico tra Roma e Napoli. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.
dal nostro inviato, Ciro Novellino
L’agente Mario Fogliamanzillo, è intervenuto durante il programma Si Gonfia la Rete in onda su Radio Crc: “Il Napoli vincendo lancerebbe un messaggio di forza al campionato e sarebbe un passo in avanti verso la mentalità vincente che c’è nel gruppo. Oggi sarà una partita dura, la Roma è una delle poche squadre che può mettere in difficoltà il Napoli per il suo aspetto fisico. Temo i calci piazzati“.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato un pluripregiudicato di 59 anni e denunciato un 39enne, entrambi catanesi, ritenuti responsabili di detenzione destinata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel pattugliare il quartiere catanese, gli uomini della Squadra “Lupi” hanno notato un assuntore, già noto alle forze dell’ordine, di sostanze stupefacenti uscire velocemente da un palazzo di Via Villascabrosa, una conosciuta residenza di alcuni soggetti dediti costantemente allo spaccio di droga. Cogliendo l’occasione fornita dal portone d’ingresso aperto, i militari sono entrati incrociando nell’androne il 59enne che, vedendoli, tenta la fuga risalendo le scale dell’immobile.
Prontamente bloccato, i carabinieri hanno eseguito la perquisizione e l’uomo è stato trovato in possesso di una bustina contenente circa 12 grammi di cocaina nascosta all’interno della biancheria. Intanto altri due militari, avevano già raggiunto uno dei piani dello stabile dove il 39enne, notandoli tentava di rientrare velocementenella propria abitazione.
I carabinieri hanno fatto un’irruzione scoprendo su di un tavolo alcune dosi di marijuana già pronte per la vendita nonché un bilancino di precisione e vario materiale per la preparazione delle dosi di stupefacente. Dalla perquisizione del 39enne i militari trovano nella tasca dei jeans un mazzetto banconote di vario taglio dal valore ci circa 100 euro e una dose di marijuana identica per confezionamento a quelle ritrovate sul tavolo. Sia la droga che il denaro sono stati sottoposti a sequestrato mentre l’arrestato attenderà il giudizio per direttissima relegato ai domiciliari.
Questo è lo sfogo del presidente della Leonzio Giuseppe Leonardi
“Se questo è il calcio e la Leonzio deve retrocedere, me lo venissero a dire in faccia. Noi non siamo tra le potenti del campionato, quindi se voglio farci fuori dai giochi devono dircelo ora, altrimenti con i miei soldi preferisco fare del bene ai bisognosi. L’arbitro sa benissimo di aver sbagliato, infatti quando gli ho chiesto spiegazioni balbatteva e non sapeva cosa rispondermi. Non è mio costume parlare male degli arbitri, ma in questo caso un’intervista bisognerebbe farla a lui perché quello che si è visto oggi è stata una vergogna.
Forse è successo questo perché ci chiamiamo Leonzio? Io mi auguro che il signor Paterna non arbitri mai più nella sua vita, perché non è in grado di farlo. Se fosse successo questo episodio avremmo potuto vincere anche 3 a 0, perchè la Juve Stabia ha giocato solo gli ultimi minuti.
Un altro fattore fondamentale è aver giocato a Catania, sono stanco di queste ingiustizie, di spendere tanti soldi e poi ci si mette anche l’arbitro. Cosa potrei fare? Chiamare la Lega e dirle che ha arbitri scarsi? Non ci sono giustificazioni, anche se l’arbitro ha detto che è stata passata la palla indietro ad Arcidiacono. È pura follia non conoscono i regolamenti, la Leonzio ha fatto un’ottima gara e avrebbe meritato di vincere.
Ma dobbiamo dire che siamo stati idioti a provare una cosa del genere, in quanto queste giocate vengono fatte in Champions League e da grandi campioni. Non ci sono attenuanti però tu arbitro non puoi stravolgere il regolamento. Ormai è da inizio campionato che stiamo subendo torti, sono stanco e chiedo alla Lega di essere tutelato”.
A cura di Andrea Afano
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Blitz dei carabinieri della stazione di Ottaviano in un terreno terminato con l’ arresto di Camillo Fusco, in flagranza per coltivazione di cannabis. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per reati del medesimo tipo. L’arrestato è stato scoperto nel suo vigneto a scegliere le parti più ricche di principio attivo e staccarle dalle piante per posarle in una scatola. Non ha notato la presenza alle proprie spalle dei carabinieri. La moglie prova invano ad avvisarlo. I militari lo hanno dichiarato in arresto. Nel vigneto sono state trovate 8 piante di cannabis. L’uomo prova a giustificarsi dichiarando che le coltivava per uso personale. Durante la prequisizione in casa i carabinieri hanno trovato 2 kg di marijuana in un soppalco adibito a essiccatoio con tanto di lampade e ventilatori per velocizzare il procedimento; sono stati anche ritrovati semi, concime, un manuale per la coltivazione della cannabis e materiale per confezionare la droga in dosi.
Gara con poche emozioni al Massimino di Catania quella tra Sicula Leonzio e Juve Stabia. Unico sussulto, il rocambolesco calcio di rigore siglato ed annullato ai padroni di casa
PODIO
Medaglia d’oro: a Luigi Viola, tornato metronomo del centrocampo. Prestazione di sostanza quella del numero 15 della Juve Stabia, che detta bene i tempi sia in fase di interdizione che di costruzione. Gara che inizia male per Viola, che spende subito il cartellino giallo per rimediare ad uno suo stesso errore; nonostante l’handicap del giallo sulle spalle, il centrocampista gioca senza paura, risultando, soprattutto nel primo tempo, uno dei pochi in palla tra le Vespe. Nella ripresa Viola va vicino al gol della vittoria con un bel calcio di punizione dal limite dell’area siciliana.
Medaglia d’argento: a Santiago Morero, che guida con sicurezza il pacchetto arretrato. Match da leader per il centrale argentino che non appare mai sofferente per le sgroppate di Arcidiacono e compagni. Morero detta i movimenti dei compagni, alzando anche la voce quando serve dare la sveglia ai suoi. Il Capitano si rende anche pericoloso in zona avanzata, rispondendo spesso presente su corner e calci piazzati verso la porta della Sicula Leonzio.
Medaglia di bronzo: a Simone Simeri, poco fumo ma tanto arrosto. Non sarà elegante nelle giocate, non avrà il tocco dei grandi, ma la punta di proprietà del Novara è l’unico che nel reparto avanzato crea scompiglio, cercando di trovare anche con la forza la soluzione positiva. E’ da una pregevole iniziativa del 9 stabiese, palla rubata al difensore, dribbling e assist delizioso per Paponi, che nasce la rete annullata alla Juve Stabia per il fuorigioco proprio di Paponi; come la scorsa settimana nello scampolo di gara giocato con il Lecce, Simeri gioca all’arrembaggio quello che gli viene concesso, mostrando voglia e determinazione. Ferma restando la necessaria crescita, nulla può essergli rimproverato.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Pietro Dentice, condizionato dal penalty procurato. Il terzino destro non riesce a scrollarsi di dosso il fallo con cui concede il calcio di rigore alla Sicula Leonzio, rimanendo poi bloccato, soprattutto mentalmente, per il resto della gara. Forse anche complice un ruolo non suo, Dentice si fa vedere poco in fase di cross, preferendo rimanere rintanato a fronteggiare le iniziative dei siciliani: troppo timido.
Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, troppo poco incisivo. Va detto che la punta ex Latina aveva timbrato il cartellino, rete annullata per fuorigioco, ma nel complesso la prestazione di Paponi ha mostrato troppo poco. Quasi nullo il lavoro sporco fatto, se confrontato con quello di cui è stato protagonista Simeri, così come poca è stata la leadership nel motivare i compagni nei momenti difficili della gara. Da lui ci si aspetta sempre che si carichi la squadra sulle spalle, se non con i gol, con atteggiamento da leader.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, meno “tuttocampista” del solito. Nella mediana colma di ex Juve Stabia, Esposito e Marano brillano più dell’attuale centrocampista della Juve Stabia, che non riesce ad accendere la lampadina delle idee; per Mastalli pochi inserimenti, nessun tentativo dalla distanza e poche trame di gioco costruite. Piccolo passo indietro rispetto alla prestazione da giovane leone messa in campo la scorsa settimana.
Raffaele Izzo
Termina 0-0 il noioso match del Massimino tra Sicula Leonzio e Juve Stabia. Pari che porta a 9 i punti in classifica per le vespe. Gara povera di emozioni a parte il curioso episodio del 10′ quando, occasione di un calcio di rigore, Bollino passa palla ad Arcidiacono e il gol di quest’ultimo viene annullato senza particolari chiarimenti. Per il resto poche occasioni pericolose, con i gialloblu che possono portarsi avanti con Viola su punizione e Allievi di testa, ma vanno solamente vicine al bersaglio. Ecco le pagelle delle vespe:
BRANDUANI 6: La Sicula non si rende praticamente mai pericolosa.
DENTICE 5: Ha la colpa di aver procurato il calcio di rigore su Squillace.
MORERO 6: Addomestica senza problemi Arcidiacono.
ALLIEVI 6.5: Stesso discorso fatto per Morero, mettono la museruola agli attaccanti siciliani. Inoltre va vicino al gol nel finale.
REDOLFI 5.5: Commette qualche sbavatura come nella gara di Bisceglie ma questa volta non influisce.
CRIALESE 5.5: Spinge poco e, quando va all’attacco, non serve cross precisi ai compagni.
CAPECE 5.5: Disordinato, non riesce a far girare bene la palla contro un centrocampo molto tattico.
MASTALLI 6: Porta a casa la sufficienza anche senza incidere particolarmente sul match.
VIOLA 6.5: Uno dei più in palla dei suoi. Va vicino al gol su punizione nella ripresa.
PAPONI 5.5: Si vede veramente poco quest’oggi. Viene chiuso bene dai difensori bianconeri.
SIMERI 5.5: Stesso discorso fatto per Paponi, non ha grandi occasioni da sfruttare in una gara molto povera di emozioni.
NAVA: SV
BERARDI: SV
STREFEZZA 6: Cerca di portare un po’ di brio alla fase offensiva delle vespe e crea qualche spunto interessante.
CALO’ 6: Svolge leggermente meglio di Capece il lavoro di smistamento di palloni a centrocampo.
LISI 5.5: Entra ma quasi non si vede, in ombra per lunghi tratti del match.
Il Questore di Roma ha firmato il divieto di svolgimento del corteo del 28 ottobre nel quartiere Eur, promosso da Forza Nuova, che si sarebbe dovuto tenere per commemorare l’anniversario della Marcia su Roma fascista del 1922.
IL DIVIETO
Il divieto della Questura deriva anche dalle valutazioni concordi dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo in luce gravi rischi per l’ordine pubblico in caso di svolgimento della manifestazione. “Per una questione di principio faremo ugualmente la manifestazione”, ha commentato il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. “Siamo in una fase di recrudescenza repressiva – continua – presto arriverà un appello di personaggi del mondo della cultura e del mondo politico pronti a sostenere le nostre ragioni”.
LA RISPOSTA DI VIRGINIA RAGGI
“La marcia su Roma non si farà” aveva scritto su Twitter Virginia Raggi. “Come al solito in questo Paese si parla del nulla. In questi giorni si chiede al ministro Minniti di intervenire, ma su che cosa? Non c’è un atto sul quale noi siamo chiamati a decidere. Se vi posso dire la mia, la Marcia su Roma non ci sarà” aveva così commentato il capo della Polizia Franco Gabrielli.
LA SODDISFAZIONE DELL’ANPI
“Bene ha fatto la Questura a seguire le indicazioni del ministero dell’Interno e del capo della Polizia. Ora quello che ci aspettiamo è che lo Stato faccia il suo dovere e vigili”, commenta il presidente dell’Anpi, Carlo Smuraglia. “L’idea che qualcuno pensi di poter andare avanti nonostante i divieti – sottolinea – è qualcosa di eversivo. Ci sono gli organismi preposti che credo faranno il loro dovere. Mi auguro che quella di Forza Nuova sia una provocazione alla quale non seguiranno fatti”.
Un match privo di emozioni, a parte alcuni episodi dubbi che mister Ferrara ha commentato ai nostri microfoni:
“Non abbiamo giocato una bella partita, ma alla fine prendiamo per buono il pareggio. Abbiamo chiesto qualcosa di diverso ai ragazzi, ma non ci sono riusciti anche per merito della Sicula Leonzio. Sull’episodio del rigore l’arbitro ha detto che il pallone è stato mandato all’indietro e non in avanti. Io non posso commentare perché non l’ho rivisto. Abbiamo fatto sia bene che male, ma il problema di questa categoria è la modulazione, il modulo è fondamentale per fare bene. Dobbiamo sempre sapere chi abbiamo disponibile. Allievi ha avuto una botta al ginocchio ma il fatto che non si sia gonfiato subito, fa ben sperare. L’ Agrakas, come noi, rischia un campionato diverso dalle grandi, ma noi andiamo lì per vincere. Sono queste, infatti, le partite in cui bisogna imporsi per arrivare al nostro obiettivo: i playoff. Per fare ciò tornare al Menti è fondamentale”
Luisa Di Capua
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Arriva da Shanghai la notizia che ha fatto esultare di gioia Silvio Staiano CEO di Capri Watch, quando ha saputo che Marin Cilic ha raggiunto la semifinale battendo Albert Ramos Vinolas in soli due set ed in appena 81 minuti di gioco. Cilic testimonial del brand caprese che porta con orgoglio in giro per il mondo e sui campi da tennis più prestigiosi il marchio Capri Watch impresso sulle sue Polo. Oggi è una grande giornata per Cilic che ha raggiunto la semifinale senza mai perdere un set negli incontri giocati al Master 1000 di Shanghai. Un risultato che arriva dopo quello di Wimbledon dove ha disputato la finale con Roger Federer . Oggi però Cilic si gode la vittoria che lo fa diventare n. 1 al mondo nella classifica ATP (under 30), a cui si aggiunge un altro record, quello di essere per la prima volta nella sua carriera il n. 4 al mondo nella classifica ATP. E’ festa sull’isola in casa … Capri Watch, dove si brinda alla vittoria del campione, dell’amico e soprattutto di un grande sportivo che ha sposato con entusiasmo e passione il progetto creativo di Capri Watch che con i suoi orologi-gioiello è riuscito ad esportare nel mondo lo stile, l’eleganza, la raffinatezza e quella classe naturale che fa l’isola di Capri unica al mondo
Finisce 0-0 la gara Sicula Leonzio vs Juve Stabia, valevole per la nona giornata di campionato di Serie C. Al termine dei 90 minuti così Morero ha sintetizzato il match:
“Purtroppo è stata una partita in cui non siamo riusciti a fare quello che avevamo programmato.
Nel primo tempo abbiamo sofferto di più, il mister ci aveva chiesto di far altro ma non ci siamo riusciti, un po’ per merito dei bianconeri e un po’ per demerito nostro, solo nel secondo tempo ci siamo ripresi. È giusto che il rigore sia stato annullato. Cercheremo di migliorare, io ho fiducia in questo gruppo.
Siamo scesi in campo con il 3-5-2, e con il tre in difesa stiamo facendo bene, anche con il Lecce. Ho giocato all’inizio a destra poi al centro per dare più fluidità alla manovra. Dall’inzio del campionato ad ora potevo fare qualcosina in più ad esempio a Bisceglie. È una stagione atipica con 9 partite giocate fuori casa. Spero di tornare al Menti al più presto perché il Menti deve essere la nostra forza.
L’Akragas è una squadra giovane che corre molto, bisogna mettersi il giubbotto da guerra e non andare lì con la convinzione di vincere”.
Luisa Di Capua
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“Da alcuni mesi a questa parte i vomeresi sono alle prese con un vero e proprio giallo, un mistero che riguarda la sparizione dell’arredo urbano, in particolare dalle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano. Dopo le diverse panchine, al Vomero sono spartiti anche buona parte dei cestini per i rifiuti “. A lanciare l’ennesimo S.O.S. dalla collina è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.
“Il già scarno arredo urbano delle strade e delle piazze del popoloso quartiere – afferma Capodanno – si va ogni giorno sempre più depauperando per la scomparsa di alcuni componenti, panchine e cestini portarifiuti, in particolare. Per le prime è stata da tempo segnalata la scomparsa di ben otto panchine, cinque delle quali nell’isola pedonale di via Scarlatti, due nell’isola pedonale di via Luca Giordano e una in via Morghen “.
“Più di recente – aggiunge Capodanno – sono scomparsi anche buona parte dei cestini per i rifiuti, dei quali, in molti casi, si nota la presenza della sola base, infissa al suolo, con conseguenze immaginabili“.
“In particolare – puntualizza Capodanno – nel tratto pedonalizzato di via Luca Giordano, posto tra via Carelli e piazza degli Artisti, ne è rimasto solo uno. Al punto che per sopperire alla loro mancanza, in tale tratto di strada, uno dei tanti bidoncini carrellati che, invece di essere custoditi nelle androni dei fabbricati o negli esercizi commerciali sono perennemente esposti sulla pubblica via, è stato di fatto trasformato in un cestino per i rifiuti, dove i passanti depositano uno di tutto, imbrattando anche l’area circostante“.
Capodanno sollecita ancora una volta l’amministrazione comunale partenopea, dopo aver effettuato tutti gli accertamenti e le verifiche del caso, a provvedere al ripristino immediato dei contenitori portarifiuti scomparsi rinnovando, con l’occasione, anche l’invito a reintegrare le otto panchine scomparse dalle strade del Vomero, ponendo una maggiore attenzione verso l’arredo urbano di piazze e strade del quartiere collinare, finalizzata pure all’individuazione dei responsabili i eventuali manomissioni, per i provvedimenti del caso.
Una rete di Brugman negli ultimi 5′ permette al Pescara di piegare in trasferta il Parma al termine di una gara non entusiasmante, ma agonisticamente valida. Tre punti che permettono agli abruzzesi di rilanciarsi in classifica, mentre per gli emiliani si tratta di un brusco stop.
LA CRONACA DEL MATCH
Insidiosa trasferta al “Tardini” di Parma per il Pescara, contro i ducali guidati dall’ex calciatore pescarese, nonché ex tecnico della Virtus Lanciano dei miracoli, Roberto D’Aversa. Arbitra la sfida valida per la nona giornata del campionato cadetto, Niccolò Baroni di Firenze.
Ottimo inizio del Parma, con la squadra emiliana che effettua un ottimo giro palla nei primi minuti, ed al 16′ Baraye si trova a tu per tu con Fiorillo – preferito a Pigliacelli – il quale non riesce incredibilmente a trovare il tiro vincente per battere il portiere del Pescara, con il calciatore senegalese disturbato, in maniera regolare, da Palazzi al momento di battere a rete.
Al 25′ ottimo servizio di Calaiò che porta al tiro in area Scavone: Fiorillo risponde presente.
Al 32′ si vede il Pescara: cross dalla sinistra di Mazzotta per il tuffo di testa di Mancuso, ma Frattali non si lascia sorprendere.
Al 38′ Mazzotta tiene vivo un pallone destinato ad uscire sulla linea di fondo, riuscendo ad effettuare un cross dalla sinistra che permette a Pettinari di esibirsi in un colpo di tacco che impegna severamente Fiorillo. Pescara vicinissimo al vantaggio.
Il primo tempo finisce con il risultato di 0 – 0.
Di Gaudio al 60′ effettua un ottimo taglio in area abruzzese con Palazzi che si salva in corner. Al 62′ terzo tempo di Zampano con Frattali che salva porta e risultato.
Al 72′ Dezi ci prova con un tiro dalla distanza che termina alto sopra la traversa. Al 76′ imbucata centrale di Di Gaudio, il quale scocca un tiro dal limite dell’area che esalta le doti di Fiorillo che si salva in corner. All’85’ assist di Mancuso per Brugman, che a porta vuota sigla la rete del vantaggio abruzzese. Nei 5′ di recupero il tiro di Insigne da fuori area fa la barba al palo.
Parma – Pescara 0–1 (0-0)
Reti: 85’ Brugman (PE)
Parma (4-3-3): Frattali; Iacoponi, Lucarelli (C), Gagliolo, Scaglia; Scozzarella, Dezi, Scavone; Baraye (52’ Di Gaudio), Calaiò (81’ Ceravolo), Siligardi (66’ Insigne).
A disposizione: Nardi, Corapi, Mazzocchi, Munari, Ramos, Frediani, Barillà, Nocciolini, Sierralta.
Allenatore: R. D’Aversa.
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Coda, Perrotta, Mazzotta; Kanouté (73’ Carraro), Brugman (C), Palazzi (66’ Valzania); Capone (67’ Benali), Pettinari, Mancuso.
A disposizione: Pigliacelli, Crescenzi, Balzano, Ganz, Elizalde, Fornasier, Coulibaly, Del Sole, Baez.
Allenatore: Z. Zeman.
Ammoniti: 27’ Iacoponi, 30’ Scavone (PA), 57’ Palazzi, 91′ Fiorillo (PE)
Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze.
Assistenti: Gaetano Opromolla di Salerno e Vincenzo Mastrodonato di Molfetta, quarto ufficiale Manuel Volpi di Arezzo.
Note: espulso al 18’ il tecnico D’Aversa per proteste.
CATANIA – Vince la noia sul neutro di Catania nella sfida salvezza tra Sicula Leonzio e Juve Stabia in una gara dove raramente sono stati impegnati i rispettivi portieri, i due undici in campo si sono accontentati di non farsi male dopo il rigore segnato e poi annullato ad Arcidiacono nel primo tempo dall’arbitro Paterna, Finisce 0-0 e per definire il caldo pomeriggio catanese di metà ottobre il numero 0 è quello giusto.
Sfida salvezza nella città etnea tra la Sicula Leonzio, vincente solo all’esordio contro il Matera a Lentini, prima di perdere lo stadio di casa, e le vespe che perdendo le ultime due sono risucchiate nella lotta per evitare i play out, e per questo il duo Caserta-Ferrara parte con una squadra votata alla difesa con due punte di ruolo come Simeri e Paponi nel 3-5- 2, nuovo modulo per l’undici termale.
La Sicula Leonzio parte meglio provando subito l’inserimento centrale al 3’ con Biccio Arcidiacono, ex di turno, che prende palla sulla tre quarti offensiva, approfitta della lentezza del duo Morero-Redolfi entra in area di rigore, inseguito da Morero, e prova in diagonale a superare Branduani in uscita, mettendo la palla larga sulla destra dei pali della porta difesa dall’ex spallino.
Al 10’ succede di tutto con Dentice che commette fallo su Squillace in area di rigore. Sul dischetto va Bollino che invece di tirare, emulando il Barcellona nella scorsa Liga, serve Arcidiacono che tira e segna. La Sicula Leonzio esulta ma l’assistente richiama l’arbitro che annulla il rigore, sulle proteste dell’undici stabiese. Il signor Paterna va in tilt e prima fa capire di voler far ripetere il rigore e poi assegna un contro fallo ammonendo Arcidiacono tra le proteste di tutti i tesserati siciliani. Episodio che farà molto discutere e le probabili alternative sono due, o un’entrata anticipata di Arcidiacono, ma in questo caso andava ripetuto il rigore, oppure un fallo dell’ex di turno, unica possibile alternativa che avrebbe portato all’assegnazione della punizione a favore stabiese.
La partita resta molto viva, soprattutto grazie alla Sicula che prova sempre ad impostare il gioco soprattutto con Arcidiacono che da verve alla manovra del team diretto dallo squalificato Rigoli, altro ex di turno. Il nuovo modulo porta le vespe a rischiare qualcosa in meno ma anche a proporsi poco in attacco nei primi 30’ dove c’è un solo tentativo da parte di Simeri dai 25 metri con la sfera che termina altissima sulla traversa. Il primo tempo non vive altre emozioni con l’episodio chiave che è stata la vera e propria emozione di una prima frazione di gara a dir poco sonnolenta.
Al terzo minuto di recupero un cross di Davì per Bollino, con Allievi che va a vuoto mette un po’ di apprensione alla difesa stabiese, ma l’avanti siculo colpisce male.
Nel secondo tempo Caserta cambia modulo e la Juve Stabia sembra riuscire a prendere in mano il pallino del gioco, troppo spesso ceduti agli avversari nel primo tempo. Entra Lisi che gioca dietro le punte nel 4-3- 1-2 e a lasciargli il posto è Redolfi. Al 13’ del secondo tempo, erroraccio di Narciso che in uscita su Paponi tocca il pallone con le mani fuori dall’area consegnando un pericoloso calcio di punizione alle vespe con Viola che tira a giro sul palo del portiere e Narciso si rifà deviando la sfera in angolo. Al 17 ci prova la Sicula con Squillace che entra in area di rigore dalla sinistra e alza un cross in lob verso Ferreira che non trova l’impatto con la sfera e le vespe tengono bene le marcature chiudendo il varco. Al 23’ è sempre Biccio, l’ex più pericoloso, ad attaccare Dentice sull’out di sinistra offensivo, si accentra entrando in area e lascia partire un fendente in posizione decentrata che trova pronto Branduani a chiudere sul suo palo respingendo il tentativo siciliano al mittente.
La gara non decolla e le due contendenti sembrano accontentarsi del pari per oggettivi problemi di gioco e occasioni. Al 44’ però un lampo nel buio offensivo gialloblè, con Crialese che scappa sulla sinistra e crossa al centro per Strefezza che di testa indirizza verso la porta da pochi passi ma Narciso salva in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, cross di Viola, sponda di Morero per Allievi che di testa e da buona posizione, solo, mette alto sulla traversa. E’ l’ultima emozione, “si fa dire”, di una partita noiosa e che ha visto una Juve Stabia troppo rinunciataria nel primo tempo provarci solo a sprazzi nella ripresa contro un avversario tutt’altro che imbattibile e anche contestato dai suoi
tifosi.
Mario di Capua
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La nona giornata di campionato vedrà 27 giocatori convocati da Mister Paolo Bianco, la squadra dovrà dare il massimo per vincere l’innominabile.
Questo l’elenco completo:
Tomei, D’Alessandro, Genovese; Parisi, Mucciante, Liotti, Daffara, Turati, Magnani, De Vito, Punzi; Di Grazia, Vicaroni, Toscano, Palermo, Giordano, Spinelli; Martinez, Grillo, Mancino, Sandomenico, Mangiacasale, Catania, Bernardo, Mazzocchi, Scardina, Plescia.
La probabile formazione:
SIRACUSA (4-2-3-1): Tomei, Parisi, Magnani, Turati, Liotti, Spinelli, Palermo, Sandomenico, Catania, Mazzocchi, Scardina.
CATANIA (3-5-2): Pisseri, Aya, Tedeschi, Bogdan, Marchese, Mazzarini, Lodi, Caccetta, Semenzato, Russotto, Ripa.