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Russo bocciato da Regione su dimensionamento scolastico, Diana: “Basta mettere toppe, vada a casa”

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Ennesima bocciatura per Dimitri Russo, il sindaco bocciala proposta di nuovo dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2018/2019.

CASTEL VOLTURNO. Ennesima sconfitta per il primo cittadino di Castel Volturno Dimitri Russo. Il sindaco, infatti, ha dovuto registrare la bocciatura, da parte della Regione Campania, della proposta di nuovo dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2018/2019. Ad intervenire in merito al giudizio dell’ente regionale è, in una nota stampa, il consigliere di opposizione del comune di Castel Volturno, Dott. Cesare Diana, che ha voluto ricostruire cronologicamente i fatti da cui è scaturita la disfatta dimitriana.  

“Il 9 novembre del 2017 – afferma il castellano -, su istanza presentata dall’assessore Carlo Nugnes, si procedeva, in modo del tutto autoritario, senza tener conto in nessun modo né dell’offerta formativa scolastica né delle esigenze di bambini, famiglie e professori, alla proposta di soppressione dell’istituto comprensivo Garibaldi, con successivo accorpamento ripartito dei plessi dello stesso tra l’istituto comprensivo ‘Castel Volturno Centro’ e l’istituto comprensivo Castel Volturno ‘Villaggio Coppola’. Un’azione che avrebbe comportato l’incremento degli alunni, per il primo, da 719 a 1216 e, per il secondo, da 968 a 1156, oltre  alla soppressione di una segreteria con relativi dipendenti;  dunque perdita di posti di lavoro. 

Né il sindaco Dimitri Russo, né l’assessore Carlo Nugnes hanno tenuto conto del parere negativo espresso dal consiglio di Istituto Comprensivo Statale Castel Volturno ‘Centro’, presieduto dal sig. Giovanni Arpino, da anni impegnato per difendere i diritti di bambini e famiglie, oltre che per il miglioramento dell’offerta formativa. Il presidente del consiglio d’istituto aveva chiesto vanamente un incontro con il primo cittadino, il quale aveva affermato che, per questioni strutturali, sarebbe stato costretto a chiudere la scuola media Garibaldi e la scuola materna Roncalli. Inoltre, Russo aveva sostenuto, in diverse occasioni, che gli alunni sarebbero stati trasferiti nel plesso di via occidentale, costringendoli, in termini pratici, a subire turni pomeridiani interminabili. Giovanni Arpino rese note, in un comunicato stampa diffuso il 13 novembre, le volontà del primo cittadino, palesando le proprie perplessità, soprattutto per ciò che avrebbe comportato il turno pomeridiano, in quanto a disagio sia per i bambini che per le famiglie, in relazione anche all’assenza totale di trasporto a sostegno dell’attività scolastica. 

Di fronte al muro insormontabile eretto dal sindaco Russo e dall’assessore Nugnes, mi sono attivato con una petizione popolare che ha riscosso centinaia di sottoscrizioni. Ciononostante, il 24 novembre del 2017, la giunta, non dando alcuna importanza alle considerazioni legittime dei genitori e degli insegnanti, ha approvato la proposta di nuovo dimensionamento della rete scolastica. Per l’occasione, ad esprimere parere favorevole furono il sindaco Dimitri Russo, il vicesindaco Francesco Traettino, l’assessore Rosa Scafuro, l’assessore Concetta Anastasia Petrella e, infine, l’assessore Carlo Nugnes. Assente l’assessore Scialla. Successivamente, si è espresso negativamente anche l’ente ‘Provincia di Caserta’.

A dire l’ultima parola è stata la Regione Campania che, con delibera della giunta regionale numero 839 del 28 dicembre 2017, ha bocciato il sindaco Dimitri Russo e tutta la sua giunta. Il buon senso ed il rispetto della normativa regionale hanno prevalso a discapito di un tentativo, quanto mai velleitario e scabroso, di mettere una pezza su dei problemi, quelli legati al mondo dell’istruzione, che il primo cittadino ha letteralmente dimenticato per tre anni e mezzo – attacca in conclusione – . Vada a casa”.

Salvini e Berlusconi: se Maroni lascia la Lombardia non farà più nulla

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L’incarico in Regione vale più di tanti ministeri dicono Salvini e Berlusconi. Se Maroni lascia la Lombardia non farà più nulla. Ma lui persiste imperterrito e scrive su twitter: lusingato da ringraziamenti, ora per me inizia vita nuova

Matteo Salvini, Segretario della Lega, commentando il passo indietro di Roberto Maroni ai microfoni di Radio 24 nel corso della trasmissione 24 Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino dice: “Se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia che vale molto di più di tanti ministeri, evidentemente in politica non puoi più fare altro”.

“Mi pare addirittura ovvio” ha continuato il segretario della Lega “la Lombardia è il terzo motore d’Europa, conta più di 10 milioni di abitanti, è la capitale italiana dell’impresa, dell’innovazione, della ricerca. Quindi è chiaro che se sei soddisfatto e ti senti arrivato per quello che hai fatto, evidentemente non puoi fare altro”.

Anche Silvio Berlusconi si mette di traverso sul futuro politico di Maroni. “Lo escludo nella maniera più assoluta: se ha questi motivi personali, queste ragioni familiari che lo hanno spinto a scegliere di non candidarsi nella sua regione è assolutamente impensabile che si possano ipotizzare per lui dei ruoli politici e tantomeno nel governo   futuro”.

Ma Maroni non cambia idea (per ora) e, sul suo account Twitter scrive: lusingato da ringraziamenti, ora per me inizia vita nuova-

“Continuo a ricevere centinaia di messaggi di persone che mi ringraziano per quello che ho fatto alla guida della Regione Lombardia. Sono felice e lusingato, mando a tutti un abbraccio commosso. Ora per me inizia una vita nuova”.

Gragnano, sperpero di fondi pubblici: cinque gli indagati

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Nel distretto di Nocera- Gragnano è stato riscontrato un presunto sperpero di fondi pubblici

Nel distretto di Nocera-Gragnano è stato riscontrato un presunto sperpero di fondi pubblici e assunzioni e consulenze concesse senza il rispetto della legge: sono stati iscritti nel registro degli indagati cinque persone.  Oltre all’ex direttore A. P. T., ci sono M. T., segretario dell’Ente, G. G., G. P. e A. G. L’accusa di abuso d’ufficio è estesa a tutti, in virtù di tre incarichi assegnati che avrebbero violato i principi di buon andamento e di imparzialità che regolano le leggi sui Distretti Industriali. Sarebbe stato usato un conto corrente intestato all’ente ed accesso presso la Banca della Campania, filiale di Roccapiemonte, insieme alla carta di credito intestata al medesimo Distretto. Sono stati tracciati anche diversi bonifici e pagamenti durante la fase investigativa. Il distretto comprende 20 comuni di cui 16 salernitani. E’ scandaloso che nel 2018 accadano ancora cose del genere, ci siano ancora truffe a danni dei cittadini che pagano le tasse e dei ragazzi che studiano e che vorrebbero un po’ di meritocrazia.

Aricò: per i rifiuti siciliani serve soluzione condivisa da sindaci

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Capogruppo #DiventeràBellissima: risultato gestione disastrosa. Aricò: serve soluzione condivisa da sindaci

Palermo – “Condivido la preoccupazione espressa da 50 sindaci al Presidente Musumeci relativamente al collasso del sistema dei rifiuti”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di #DiventeràBellissima, commentando il documento sottoscritto dai sindaci che si sono riuniti a San Cipirello.

“Stiamo facendo i conti con l’ennesimo risultato disastroso causato da anni di malgoverno Crocetta – aggiunge Aricò- Dalla mancata visione programmatica, all’assenza di un’impiantistica adeguata, dalla grave confusione normativa e legislativa alla commistione di interessi privati e criminali in un settore delicatissimo, come confermano le numerose indagini della Magistratura”.

“Il presidente Musumeci rappresenterà il Governo dell’agire con chiarezza, trasparenza e ritrovato dialogo tra tutti i livelli istituzionali – ha aggiunto -. Il collasso del comparto rifiuti è stata la prima inevitabile grana ereditata da questo Governo regionale e il presidente sta cercando di affrontarla in maniera organica e ponderata. Il gruppo parlamentare di Diventerà Bellissima farà la propria parte per facilitare un percorso che porti il Parlamento assieme a Governo, Comuni e parti sociali ad una irrinunciabile soluzione condivisa e definitiva in un settore così delicato e importante per la salute e le tasche dei cittadini”.

vivicentro.it/isole-politica/askanews

Torre Annunziata, fermati 4 minorenni armati a bordo di scooter

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Torre Annunziata,  rione Provolera, sono stati fermati quattro minorenni armati su scooter

Torre Annunziata, al rione Provolera, sono stati fermati 4 minorenni, di cui il più piccolo di 14 anni, armati e su scooter. Tutto questo appurato grazie ai servizi straordinari di controllo fatti dal Commissariato di Polizia di Torre Annunziata, date anche le recenti problematiche emerse a Torre. Il Commissariato, guidato dal primo dirigente Vincenzo Gioia e dalla vicequestore Elvira Arlì, hanno intercettato nel rione, nella serata dell’8 gennaio, due scooter con a bordo quattro ragazzi. I quattro hanno tentato anche di fuggire, ma sono stati raggiunti e bloccati. Tra le gambe uno di loro aveva anche una pistola. I ragazzi, tutti minorenni, da un’età che va dai 14 ai 17 anni, sono stati perquisiti dalle forze dell’ordine, e sono stati trovati in possesso di una pistola a salve mod. 92 calibro 9×21 in acciaio, completa di caricatore con 4 cartucce, di cui una inserita in canna e pronta per essere usata. Il 14enne è il nipote di un noto boss del territorio, Penniniello. I mezzi guidati erano sprovvisti di assicurazione e i ragazzi non avevano la patente per guidarli. Sono stati sanzionati per violazione al Codice della Strada, mentre i ciclomotori sono stati sequestrati amministrativamente. Tutti i giovani sono stati affidati ai loro rispettivi genitori, giunti presso il Commissariato di corso Umberto. La polizia non esclude che i ragazzi possano essere i responsabili delle recenti vicende che hanno colpito Torre Annunziata.

 

Napoli, blitz contro il clan Vigilia: condannati sei uomini

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Napoli, alle prime luci dell’alba le forze dell’ordine hanno intrapreso un blitz antiracket contro il clan Vigilia

Napoli, alle prime luci dell’alba la Squadra Mobile, con la collaborazione del Commissariato San Paolo, ha messo in atto un’operazione anti estorsione e  un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP su richiesta della Dda nei confronti di sei soggetti, P.V., 30 anni, C. M., 26 anni, L. T., 29 anni, F. A., 43 anni, A. D., 57 anni, G. M., 31 anni, R. G., 38 anni, tutti appartenenti al clan Vigilia di Soccavo, ritenuti responsabili di estorsione aggravata.

Le indagini hanno portato a documentare più condotte estorsive da parte del gruppo malavitoso  perpetrate  ai danni dei titolari di una ditta di panificazione di Soccavo i quali da circa due anni  subivano continue minacce e tentativi di estorsione da parte del gruppo criminale, culminati, dopo che gli imprenditori si erano rifiutati di consegnare l’ennesima tangente, nella minaccia di far esplodere i punti vendita aziendali. L’azienda si trova nella zona controllata dal clan, infatti le vittime e gli estorsori si conoscevano. Il pizzo si aggirava intorno ai 1800 euro, la prima volta consegnati agli uomini nel 2015, dopodiché questo aveva portato a tutta una serie di atti intimidatori ai danni dei proprietari dell’attività, che si consumavano in strada, presso le loro abitazioni e nei punti vendita.

Disoccupazione: nei giovani tra i 15 e i 24 anni scende al 32,7%

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Perché la disoccupazione all’11% è una buona notizia. Gentiloni , Renzi e Serracchiani commentano le stime dell’Istat

Cala la disoccupazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso all’11%, (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre): è il dato più basso dal settembre del 2012 quando la disoccupazione era al 10,9%.

La stima delle persone in cerca di occupazione a novembre diminuisce per il quarto mese consecutivo (-0,6%, -18 mila). La diminuzione della disoccupazione interessa donne e uomini e si concentra nelle classi di età più giovani mentre si osserva un aumento tra gli over 35.

Secondo le stime dell’Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è sceso al 32,7%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato più basso dall’inizio del 2012.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi, condizione prevalente in queste età. Tenendo conto anche di questi giovani inattivi, l’incidenza dei disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è invece pari all’8,6% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato), in calo di 0,3 punti rispetto a ottobre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni cresce di 0,5 punti, mentre quello di inattività cala di 0,2 punti.

La stima degli occupati torna a crescere (+0,3% rispetto a ottobre, pari a +65 mila). Il tasso di occupazione sale al 58,4% (+0,2 punti percentuali).

Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+1,5%, +345 mila) che riguarda donne e uomini. La crescita si concentra tra i lavoratori dipendenti (+497 mila, di cui +450 mila a termine e +48 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-152 mila). In valori assoluti aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+396 mila) ma anche i 15-34enni (+110 mila), mentre calano i 35-49enni (-161 mila).

GENTILONI: “#Lavoro. A novembre il numero di occupati ha raggiunto il livello più alto da 40 anni. E scende anche la disoccupazione giovanile. Si può e si deve fare ancora meglio. Servono più che mai impegno e serietà, non certo una girandola di illusioni”. Lo ha scritto su twitter il premier Paolo Gentiloni commentando i dati dell’Istat sul lavoro.

RENZI: “Con i dati Istat di oggi si realizza un risultato storico. Da febbraio 2014 a novembre 2017 l’Italia ha recuperato più di un milione di posti di lavoro: 1.029.000 per la precisione (di cui il 53% a tempo indeterminato)”. Lo scrive Matteo Renzi su Facebook.

SERRACCHIANI: “I dati Istat sul lavoro sono positivi”. Così Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, in un twitter. “Aumentano gli occupati (58,4%) e l’occupazione femminile, in particolare, tocca il livello più alto di sempre (49,2%). I governi del Pdnetwork hanno aiutato imprese e lavoratori a uscire dalla crisi. Il lavoro è la nostra priorità”.

“Il JobsAct ha fatto aumentare le assunzioni, non i licenziamenti: il tempo è galantuomo, lo diciamo sempre – scrive il segretario del Pd -. Le persone che lavorano sono al livello massimo da quando esistono le serie storiche dell’ISTAT: 23 milioni e 183 mila. Mai l’Italia aveva raggiunto questo livello di occupati. Quando noi abbiamo iniziato la disoccupazione era oltre il 13%, adesso è all’11%. Quella giovanile era oltre il 44%, adesso è sotto il 33%. Ma il milione di posti di lavoro è ciò che fa notizia perché qualcuno lo aveva promesso invano, noi lo abbiamo realizzato davvero. Perché questi dati sono ufficiali Istat e nessuna fake news può dire il contrario”.

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/askanews/int4

Castellammare, ex finanziere spacciava la droga sequestrata: condannato

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Castellammare di Stabia, ex finanziare spacciava la droga che sequestrava: condannato

Castellammare di Stabia, un finanziere è stato condannato perchè spacciava la droga sequestrata. La faceva sparire  poi la rivendeva ad alcuni pusher nordafricani, che gestivano il traffico di sostanze stupefacenti in Veneto.  L’ex finanziare V.M., con ruolo di appuntato scelto, in complicità con due colleghi di Castellammare di Stabia, è stato condannato dalla Corte dei Conti per aver arrecato un grave danno d’immagine alla Guardia di Finanza. Dovrà risarcire 15mila euro contro la richiesta della Procura generale che superava i 90mila euro. Durante l’inchiesta è stato accertato che l’uomo aveva fatto sparire la droga sequestrata in almeno tre casi da lui seguiti.

Sparivano diversi tipi di sostanze stupefacenti in diverse qualità, una volta venti grammi di cocaina, un’altra 50, fino ad arrivare a un chilo di marijuana. La sostanza stupefacente invece di essere distrutta, viene rivenduta ad alcuni pusher nordafricani. I tre finanzieri sono stati incastrati anche dalle intercettazioni telefoniche, che li inchiodano. V. M. ha deciso di patteggiare la pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione, in più ha avuto l’interdizione dai pubblici uffici, ed ha dovuto svestire la divisa. Soldi facili a quanto pare per l’uomo, che ha preferito venir meno a ciò che significa portare quella divisa e ciò in cui quel corpo crede e per cui lavora, rispetto alla possibilità di guadagnare soldi sporchi.

VIDEO ViViCentro – Solidarietà per la famiglia di Angelo Cesarano: il torneo di calcio svolto a Gragnano

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VIDEO ViViCentro – Solidarietà per la famiglia di Angelo Cesarano: il torneo di calcio svolto a Gragnano

Il 6 Gennaio 2018 si è tenuto presso lo stadio comunale di Gragnano (NA) “San Michele” il primo torneo per scuole calcio in memoria della scomparsa di Angelo Cesarano, il ragazzo di 35 anni scomparso a causa di un’incidente stradale il giorno di Natale, organizzato con la partecipazione della Asd San Paolo e dell’amministrazione comunale. La macchina della solidarietà gragnanese si è mossa al fine di poter raccogliere fondi destinati alla vedova e ai figli di Angelo, l’intera cittadinanza ha riposto in modo massiccio e non solo, fondamentale è stata la presenza delle città limitrofe che hanno coinvolto le proprie scuole calcio al fine di poter far si che si realizzasse questa bella iniziativa, nonostante la memoria del tragico evento si è comunque riuscito a creare un clima di festa, che ha permesso ai bambini di festeggiare l’epifania e di ricevere anche dei regali, il tutto contornato da musica e animazione.

Un ringraziamento particolare per la realizzazione di questa fantastica iniziativa va Giovanni Malafronte (dirigente ASD San Paolo) a Salvatore D’Antuono (presidente ASD San Paolo) e infine ma non per ultimo di ringrazia il Sig. Scala principale artefice e organizzatore dell’intero evento.

 

La mossa di Maroni viene censurata dai fedelissimi di Matteo Salvini

La mossa di Maroni potrebbe essere una scelta tattica per puntare ad avere un ruolo di rilievo dopo le elezioni, e viene censurata dai fedelissimi di Matteo Salvini.

I salviniani contro il governatore. Gelo di Matteo sulle sue aspirazioni

I suoi: “Chi si rompe una gamba non può fare il Giro d’Italia”

MILANO – «Però mettiamo che uno si rompe [sic] una gamba e non può fare la maratona… e allora non può nemmeno fare il Giro d’Italia in bicicletta (ci siamo capiti, vero?)». Così parlò su Facebook il senatore bresciano della Lega Raffaele Volpi, già plenipotenziario di Matteo Salvini per lo sbarco del partito al Sud. Ci siamo capiti, ma magari una traduzione aiuta: se Maroni dice di non voler correre per la Lombardia «per ragioni personali», per le stesse ragioni personali, in teoria, non potrebbe nemmeno andare a Roma a fare il ministro e, magari, il premier.

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Lega, la scelta di Maroni divide il partito
Maroni dice addio alla Lombardia: perchè?

In casa Lega i malumori non mancano, per la decisione di Maroni e per il modo con cui è stata presa. E soprattutto per come è stata comunicata, all’ultimo momento e spiazzando un po’ tutti. Salvini ringrazia il governatore uscente e fa gli auguri a quello probabilmente entrante, ma in realtà, fanno trapelare dal suo entourage, della scelta del caro Bobo si è limitato a prendere atto (insomma, non è stata condivisa) e anche con una freddezza, raccontano, che assomiglia molto al gelo.

I problemi, in realtà, sono due. Il primo riguarda l’esterno. La partita per la Lombardia che, sondaggi alla mano (dieci punti di vantaggio di Maroni su Gori) era data per vinta, adesso diventa più difficile, anche se l’«election day» permetterà di sfruttare su scala locale l’effetto traino dell’eventuale, anzi diciamo pure probabile, vittoria nazionale. Il centrodestra resta in vantaggio ma senza Maroni sulla scheda il successo, ragionano in via Bellerio, è meno scontato. È anche la ragione per la quale è stato scelto Attilio Fontana, che fra i leghisti ha sempre spiccato per profilo istituzionale e toni pacati, dunque è potabile per l’elettorato moderato.

Poi c’è l’altro aspetto, tutto interno alla Lega. Molti sospettano, e qualcuno sa per certo, che Maroni, uomo notoriamente prudentissimo e cautissimo, abbia fatto il grande passo perché ha un accordo di ferro con Berlusconi. Fra Salvini e Maroni, si sa, i sensi della corrispondenza non sono mai stati amorosi: che Maroni giochi di sponda con un alleato che è anche un concorrente non piace troppo. Da qui un diffuso malumore, irritazioni generali (per esempio, raccontano, di Giancarlo Giorgetti, uomo che compare poco ma conta molto), anche se le bocche, a parte quella del senatore Volpi, restano cucite.

«Maroni magari ha in tasca una promessa di Berlusconi per Palazzo Chigi. Ma sul nostro simbolo c’è scritto “Salvini premier”», fa notare un cacicco leghista. E poi: Salvini si è sempre detto indisponibile a un eventuale governo di larghe intese fra centrodestra e Pd, se dalle urne non uscisse una maggioranza chiara. Maroni, chissà. Forse corrono troppo quelli della minoranza interna leghista, convinti che con questa mossa Salvini resti con il cerino in mano, e nemmeno tanto lungo. Ma di certo ieri Maroni ha sparigliato le carte. Anche dentro il suo partito.

vivicentro.it/Politica
vivicentro/La mossa di Maroni viene censurata dai fedelissimi di Matteo Salvini
lastampa/I salviniani contro il governatore. Gelo di Matteo sulle sue aspirazioni ALBERTO MATTIOLI

Castellammare di Stabia, sempre meno visitatori alle Ville di Stabia: urge piano di valorizzazione

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Castellammare di Stabia, c’è stato un crollo nelle visite alle Villa di Stabia, il M5S afferma :”Si lavori ad un piano per la valorizzazione”

Castellammare di Stabia, città ricca di cultura eppure sempre indietro rispetto alle città sue vicine. Quest’anno c’è stato un crollo di visite alle Ville di Stabia, la questione è stata sollevata dal partito M5S, il quale ha dichiarato l’urgenza di un piano di valorizzazione;  il consigliere regionale e componente della Commissione Cultura, Luigi Cirillo. ha dichiarato: “E’ necessaria una pianificazione più certosina per il rilancio dell’immenso patrimonio storico-culturale della Regione Campania. Un piano che tenga conto di siti che per anni hanno rappresentato un attrattore fondamentale per il turismo in questa regione, ma che oggi rischiano di finire nel dimenticatoio. E’ il caso delle Ville di Stabia, che registrano dati in controtendenza rispetto ad altri siti museali e archeologici del territorio regionale, con un calo complessivo, nel 2017, di novemila presenze rispetto ai dati registrati nella precedente annata. Non possono esserci due pesi e due misure nell’attività di promozione territoriale. Ben venga un piano fieristico che promuova la stagione delle Luci d’Artista, ma la stessa promozione valga anche per siti di rilevante interesse storico come gli Scavi stabiesi”.  Quanta verità in questa dichiarazione, basti pensare al fatto che nella vicina Pompei, gli scavi hanno totalizzato un boom di visite, secondi solo al Colosseo di Roma, la Capitale d’Italia, per non parlare della vicina Sorrento, che con solo poca spiaggia, maggior organizzazione, è sia d’estate che d’inverno, meta preferita dei turisti. E Castellammare? Come sempre rimane indietro rispetto alle altre.

Sottolinea Cirillo: “Non bisogna trascurare lo stato di cura del sito archeologico. Alla luce di un sopralluogo con la VI commissione regionale Cultura e di un’audizione tenutasi lo scorso marzo, abbiamo evidenziato una serie di criticità. Tra queste, l’assenza di una cartellonistica adeguata, la carenza di illuminazione, la presenza di barriere architettoniche e l’assenza di bagni chimici nella struttura. Inoltre, con un ordine del giorno votato dal Consiglio regionale, da oltre due anni abbiamo impegnato la Giunta a modificare la cartellonistica della fermata della Circumvesuviana da via Nocera in via Nocera-Scavi di Stabia. Impegno che non ha ancora avuto alcun seguito”.

L’Angolo di Samuelmania – Restiamo primi, ora speriamo nel mercato…

L’Angolo di Samuelmania – Restiamo primi, ora speriamo nel mercato…

Napoli-Verona, una partita che consente di mantenere sempre il primato. Il Napoli disputa una bella gara, facendo la partita ma risultando essere un po’ sprecone colpendo 2 pali. Poi ci pensa Koulibaly a sbloccare il risultato tra le polemiche e la furia di Fabio Pecchia che non era d’accordo sulla regolarità del gol per presunto fallo sul portiere. Il Verona effettua vari cambi facendo entrare Pazzini ma è Callejonn a chiudere la partita sul 2-0. Il Napoli resta primo davanti alla Juventus. Adesso c’è la sosta del campionato e poi si riparte su un campo difficile come quello dell’Atleti Azzurri di Bergamo. Forza Napoli e speriamo in un buon mercato.

a cura di Samuele Esposito

 

Castellammare di Stabia, M5S contro il Sindaco e l’assessore all’ambiente: “Dimettetevi”

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Castellammare di Stabia, l’arenile è contaminato, il M5S contro il Sindaco e l’Assessore all’ambiente

Castellammare di Stabia,a causa della questione sull’arenile contaminato,  il Movimento 5 Stelle stabiese chiede le dimissioni del Sindaco e dell’assessore all’ambiente Francesco Balestrieri. I grillini stabiesi affermano: «Ci rendiamo conto che quello che è sotto gli occhi di tutti i cittadini Stabiesi e che il M5s Stabia denuncia da anni, solo questa amministrazione non vede o peggio ancora fa finta di non vedere». «Ci hanno chiamato chiacchieroni del web, ci hanno detto che avevano dati che assicuravano la non contaminazione dell’arenile, ma oggi vengono smentiti e scoprono che l’arenile è contaminato». Eppure il M5s aveva già fatto presente all’assessore Balestrieri gli stessi dati Arpac, che oggi collocano l’arenile stabiese tra le aree Campane da bonificare necessariamente. I grillini si lamentano del fatto che l’amministrazione stabiese sia fondata sulla menzogna e che pur di non andare contro le scelte e le decisioni del governatore De Luca, l’amministrazione è capace di negare l’evidenza. Il Sindaco Pannullo, ancora ora afferma che l’intenzione dell’amministrazione è quella di fare bonifica del territorio e che sua speranza più grande è quella di poter fare presto il bagno sull’arenile. Si stenta a credere una cosa del genere, cioè che si possa fare il bagno sull’arenile, che da troppi anni è stato abbandonato a se stesso, quanto meno si potrebbe partire con una bonifica delle spiagge in modo tale da non esporre la salute dei cittadini ad un ingiusto pericolo.

Maroni dice addio alla Lombardia: perchè?

La mossa di Maroni coglie di sorpresa gli alleati: ecco perché il presidente dice addio alla Lombardia

“Se Maroni ha fatto una cosa del genere è perché è sicuro di ottenere in cambio qualche cosa di importante” per la sua carriera politica. Spiega così, una fonte leghista che conosce bene il presidente della Regione Lombardia, i contorni della rinuncia dell’ex ministro dell’Interno e del Welfare a ricandidarsi nel suo “nord” e i motivi del suo annuncio con cui mette “a disposizione” le proprie “capacità di governo” per non lasciare l’Italia a Di Maio, che “la ridurrebbe a uno Spelacchio”.

LEGGI ANCHE: Lega, la scelta di Maroni divide il partito

La mossa di Maroni – la cui candidatura a meno di 3 mesi dalle elezioni era data per scontata – ha colto di sorpresa gli alleati del centrodestra lombardo, in primis la sua squadra di assessori regionali (che ancora ieri non sapeva nulla della decisione), ma anche la base leghista. Soltanto poche settimane fa, a domanda diretta, lo stesso Maroni, eletto cinque anni fa con lo slogan “La Lombardia in testa” e segretario federale con il motto “Prima il nord”, escludeva categoricamente un suo futuro a Roma: “Non sono interessato, esperienza già fatta”, disse. Oggi, il cambio di rotta.

“Maroni gioca la sua partita personale – spiegano in Lega – e lo fa da grande stratega: si tiene le mani libere per raggiungere il suo obiettivo”. Con quali conseguenze interne? E’ presto per dirlo, lo si capirà meglio nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, di certo il Carroccio “non ci guadagna”. In via Bellerio occhi puntati ai sondaggi, quindi, nei prossimi giorni.

E – da parte di Salvini – alle reali intenzioni di Maroni. Se l’obiettivo è Palazzo Chigi, lo scontro con Salvini, che ha apposto la parola “premier” al simbolo elettorale, sarà inevitabile. D’altra parte il segretario leghista non ha perso occasione di troncare tutte le aspettative in tal senso; un futuro da premier di centrodestra “è da escludere. Maroni è e sarà una risorsa fondamentale per la Lega e non per altri”, aveva precisato Salvini a domanda diretta soltanto 5 giorni fa. E oggi Maroni ha rassicurato: il candidato premier è Salvini.

L’accelerazione verso la scelta di Maroni è coincisa con la decisione dell’election day, considerato in casa centrodestra un vantaggio elettorale che porterebbe, con ragionevole certezza, la vittoria in Lombardia anche senza il presidente uscente. Con un candidato, Attilio Fontana, da sempre molto vicino a Maroni stesso. Da qui la decisione di muoversi in maniera indipendente.

“Il centrodestra – spiega la fonte leghista – rischia di ‘vincere ma non vincere’. E di fronte a un’ipotesi di ingovernabilità alla tedesca, che per l’Italia sarebbe devastante, si aprirebbero scenari trasversali di coalizioni di governo. La Lega non sosterrebbe mai una cosa del genere. Ma se ci fosse un Maroni di mezzo…”.

Il suo nome, tra l’altro, sarebbe spendibile anche se la Lega, come suggeriscono i sondaggi, non superasse Forza Italia: Berlusconi si confermerebbe il dominus dell’alleanza e potrebbe stroncare – attraverso il dialogante Maroni, con il quale ha buoni rapporti – ogni velleità di premiership di Salvini. Maroni inoltre gode di credito istituzionale, di governo, che il leader leghista non può vantare. Un punto in più, non da poco, quando sarà il momento di trovare una figura vicina a Berlusconi ma non divisiva, capace di non subire veti per un eventuale incarico.

vivicentro.it/politica – Mda/int5/askanews

Visto dalla panchina – Siamo in testa, tocca a loro rincorrerci!

Visto dalla panchina – Siamo in testa, tocca a loro rincorrerci!

Per cancellare la brutta serata con l’Atalanta dobbiamo far vedere che sappiamo reagire! Mi aspetto un atteggiamento aggressivo fin dall’inizio, lo sappiamo che queste squadre sono alla disperata ricerca di punti, e si chiuderanno a riccio. Voglio velocità, solo così possiamo imporre il nostro gioco. Giornata splendida, stadio pieno, sostegno anche dopo aver offerto un brutto spettacolo qualche giorno fa. Siamo fortunati ad avere questo pubblico, sappiate ricambiare! Si parte, subito bel filtrante di Marek per Lorenzo, che viene però anticipato dal portiere. Ancora Lorenzo, gran bel tiro e il portiere che vola in tuffo! Speriamo che
non si scopra un altro fuoriclasse nella porta del Verona! Dobbiamo stare molto attenti alle ripartenze, e costringerli a tirare da fuori, finchè lo fanno con la precisione di Buchel non corriamo pericoli… Ecco Hysaj per Callejon, solito movimento ma pallone fuori di un nulla… peccato! sbloccarsi per Josè sarebbe importantissimo… Palla larga per Mertens, tiro, PALO! accidenti, era un’ottima occasione… Ancora in pressione, ma Hysaj si incaponisce con i cross dalla tre-quarti alti, come avessimo dei colossi lì avanti… Lorenzo si libera al limite dell’aria, tiro, alto di un nulla!!! Adesso sembriamo padroni, matura il gol! forza ragazzi…
Il Verona sente che è in difficoltà e comincia a perdere tempo, tra i rinvii del portiere e svenimenti improvvisi… Non bastano i due minuti di recupero, intervallo a reti bianche… Ragazzi, stiamo manovrando bene, ci manca l’ultimo passaggio! dobbiamo restare
tranquilli e concentrati, solo un pizzico di cattiveria e la portiamo a casa! Mario Rui, serve più spinta dal tuo lato, Hysaj meno cross e più profondità! Si riprende, Romulo finalmente ammonito per fallo tattico, Insigne tiro da fuori e ancora Nicolas
che si supera per impedirgli di segnare! Qualche minuto, e Marek incorna sotto la traversa, ma il portiere è attento e sventa…
Adesso Pecchia vuole sfruttare l’esperienza di Pazzini, e lui sa essere letale, occhio a non tenerlo a distanza! Passaggio di Callejon per Dries che segna, ma annullato per fuorigioco… che sfortuna!!! Calcio d’angolo, batte Mario Rui, Kalidou anticipa tutti e insacca!!!! finalmente la sblocchiamo!!! Proteste generali, ma l’arbitro convalida, ottimo così!!! Adesso il Verona è più cattivo, meglio che mettiamo Zielinski ad arginare per uno stremato capitano… Palla per Lorenzo, Callejon si fa trovare pronto, e finalmente va in gol!!! 2 a 0, molto bene!!! Palla al centro, ma non possiamo rilassarci un attimo che Pazzini si presenta
davanti a Pepe Reina, che dopo una deviazione maligna riesce a bloccare… pericolo scampato!!! Dentro Maksimovic e Rog, forze fresche, anche se sembra che il Verona sia rassegnato, meglio non correre rischi… Mertens non riesce a segnare una ottima occasione, e finisce così… Almeno per un paio di settimane saremo ancora in testa, e dovranno pensare loro a rincorrerci, con ogni mezzo, lecito o meno…

a cura di Fabiano Malacario

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Ghoulam impressionante, vorrebbe esserci per Atalanta-Napoli!

Ghoulam impressionante, vorrebbe esserci per Atalanta-Napoli!

Faouzi Ghoulam ne ha approfittato per tornare in Africa in questa breve sosta invernale, portando con sé però un voluminoso container. Dentro, vi è tutta l’attrezzatura di cui ha bisogno per continuare ad allenarsi: ostacoli bassi, palloni medicinali, paletti per lo slalom e anche una corda per saltare, suscitando l’inevitabile curiosità dei controllori dello scalo di Johannesburg per un “bagaglio” inusuale e decisamente extra large. «Vado a lavorare al sole…».  Dipendesse dal calciatore, riporta La Repubblica, nel mirino ci sarebbe addirittura il match con l’Atalanta del 21 gennaio. Ma ovviamente non se ne parla. C’è un protocollo medico da rispettare, con l’ultima parola che spetterà all’ortopedico Pierpaolo Mariani. Intanto l’algerino continua a darci dentro. Uno stakanovista totale. Così piuttosto che i 4-5 mesi programmati, ne basteranno 3 di questo passo. Ci sono buone possibilità, infatti, che rientri in gruppo già all’inizio di febbraio ed anche per questo che il Napoli ha quasi smesso di cercare un nuovo terzino sul mercato.

Napoli, albergatore denuncia il degrado: “La città è invivibile”

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Napoli, proprietario di un albergo denuncia l’inciviltà e l’invivibilità di Napoli, dove i turisti devono fare lo slalom tra siringhe di drogati e scippatori

Napoli, sarà pure vero che è una città accogliente, che c’è il mare, il sole, la pizza e il buon cibo, e sarà anche vero che quest’anno è stato registrato un  boom di turisti durante le festività, ma è anche vero che le problematiche ci sono e si vedono. Come quelle di cui parla un albergatore di Napoli, il cui albergo è situato in via Nolana 35. La zona in cui si trova l’albergo, nei pressi di Piazza Garibaldi e Corso Umberto, è difatti da diverso tempo presa d’assalto da scippatori, venditori abusivi e tossicodipendenti. Proprio di fronte alla struttura è sempre più frequente il mercato abusivo di extracomunitari che prendono la merce dai rifiuti e la rivendono occupando il suolo pubblico, ma il problema nasce nel momento in cui gli stessi iniziano a litigare con bottiglie di vetro e coltelli, creando il panico tra i turisti. Inoltre ormai è all’ordine del giorno trovare tossicodipendenti che, incuranti del passaggio di persone, si preparano comodamente la propria dose per poi iniettarsela, lasciando siringhe e sangue lungo la strada. Per non parlare del problema dei senza tetto, che occupano spesso le entrate degli alberi per ripararsi e usano la strada come loro latrina personale, spesso defecando anche in pubblico, davanti ai passanti. L’albergatore ha affermato di aver più volte chiesto alle autorità di prendere provvedimenti, ma ci sono stati solo interventi sporadici. La situazione ormai sta degenerando e la zona di Piazza Garibaldi, che non era mai stata davvero molto sicura in passato, ora sta diventando impraticabile. Purtroppo anche a causa di recensioni negative per la posizione, gli alberghi in quella zona stanno riscontrando un calo nelle prenotazioni.

L’opzione su Koulibaly per il prestito di Deulofeu, il Barcellona ci prova

L’opzione su Koulibaly per il prestito di Deulofeu, il Barcellona ci prova

Davanti alla prospettiva che Simone Verdi possa anche dire no al passaggio al Napoli, Giuntoli ha deciso di avviare il dialogo con il Barcellona per Gerard Deulofeu: il Barcellona chiede 15 mln di euro per cominciare a rientrare dall’acquisto di Coutinho. L’operazione in prestito con diritto di riscatto e non obbligo sarebbe un rischio perche’ il Barça, per accettarla, chiederebbe un’opzione per uno dei giocatori azzurri piu’ corteggiati: Kalidou Koulibaly. Lo riporta Il Mattino.

Koulibaly cuore d’oro, regala 10 giubbotti ai suoi connazionali ai semafori

Koulibaly cuore d’oro, regala 10 giubbotti ai suoi connazionali ai semafori

Come riporta la Gazzetta dello Sport, è un gigante buono, Kalidou Koulibaly. Si racconta che abbia un cuore grande così, che è promotore di numerose iniziative contro il razzismo, che fuori dal rettangolo di gioco non sarebbe capace di fare del male nemmeno ad un insetto. In campo, però, la sua determinazione lascerebbe pensare diversamente, perché dalle sue parti gli avversari fanno fatica a passare: è insormontabile. Quando non arriva con l’anticipo, ci mette il fisico e, in genere, la spunta sempre lui. Napoli è innamorata di questo ragazzone che sfiora i 2 metri di altezza e che vanta il maggior numero di minuti giocati in campionato rispetto a tutti quanti gli altri compagni di squadra. Dopo 20 giornate, ha raggiunto quota 1.710’ in 19 presenze, alla pari col portiere Pepe Reina. Solo col Sassuolo è rimasto in panchina. L’amico col quale trascorre serate in allegria è Jorginho. Le famiglie si ritrovano spesso per condividere i momenti liberi. A loro due si aggrega anche Faouzi Ghoulam, al momento infortunato. Al di là delle amicizie napoletane, Koulibaly ha un forte legame con il suo Paese, il Senegal, col quale disputerà il prossimo Mondiale russo. Una delle ultime iniziative è stata quella di acquistare una decina di giubbotti, in dotazione anche alla squadra, per regalarli a qualcuno dei suoi connazionali che spesso stazionano ai semafori della città, pronti a lavare il parabrezza non appena scatta il rosso.

Ribaltone Inglese, resta al Chievo fino a giugno: i dettagli

Ribaltone Inglese, resta al Chievo fino a giugno: i dettagli

Ribaltone Inglese. L’autorevole stretta di mano estiva tra De Laurentiis e Campedelli ha fatto credere ai piu’ che il suo passaggio al Napoli fosse cosa fatta gia’ in vista di questa sessione invernale. D’altronde, lo stesso patron azzurro ne ha parlato con una certa liberta’ nelle ultime settimane. La frenata che sa di dietrofront e’ improvvisa. Come scrive Il Mattino: “Nelle ultime ore, il pressing del ds clivense Romairone sull’attaccante Giannetti del Cagliari ha lasciato pensare a un sostituto in vista dell’addio di Inglese. Non è così. Napoli e Chievo sono in ottimi rapporti, dunque la decisione e’ condivisa: anche perche’ c’e’ di mezzo la questione Milik. Se, come confermera’ nei prossimi giorni il prof. Mariani, davvero l’attaccante polacco potra’ già aggregarsi alla prima squadra alla ripresa degli allenamenti dopo la sosta, vuol dire che in attacco ci sarebbe un specie di overbooking. Tenendo conto che la lista deve essere di 25 calciatori”.