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Centrodestra unfit a governare: uniti per vincere, separati e in lite su tutto

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Il centrodestra litiga su tutto, anche sulle pensioni. Per Matteo Salvini “la legge Fornero va cancellata” ma Silvio Berlusconi non la pensa allo stesso modo: “Lo farò ragionare, ci sono alcuni principi che vanno confermati”. Secondo un sondaggio realizzato per La Stampa da Nicola Piepoli, il candidato del centrodestra in Lombardia (Attilio Fontana) non avrebbe rivali nella corsa al Pirellone. Nel Lazio è favorito il candidato M5S davanti a Zingaretti.

Pensioni, scontro Salvini-Berlusconi. Forza Italia difende la legge Fornero

Nel centrodestra si infiamma la sfida. Il leader del Carroccio: il Jobs Act va cancellato. Distanza anche su tasse ed Europa. Dal tavolo degli esperti si punta a una mediazione

ROMA – La foglia di fico si chiama programma comune. Consta di due dense paginette suddivise in dieci argomenti che il «tavolo degli esperti» ieri ha trasmesso ai leader del centrodestra. I quali sposteranno qualche virgola, tanto per far vedere chi comanda, e poi metteranno in calce la firma, ciascuno a casa propria, senza cerimonie pubbliche, il minimo indispensabile per giustificare la loro alleanza nei collegi uninominali. Ma poi c’è l’altra gara, quella a chi arriva primo tra Berlusconi e Salvini. E questa competizione nella quota proporzionale spinge i due a marcare le rispettive distanze, a insistere sulle reciproche differenze perfino là dove non ci vorrebbe tanto per mettersi d’accordo. Ad esempio sulle pensioni, terreno di nuovi battibecchi tra Matteo e Silvio. Il primo attacca, il secondo non gli concede il punto. Salvini insiste che la legge Fornero va completamente riscritta; l’ex premier sostiene invece che non tutto di quella riforma è da buttare. Il leader leghista vuole farsi paladino di quanti (tanti) non vogliono attendere la quarta età: dopo 41 anni di lavoro, sostiene, sarebbe giusto tirare i remi in barca. Berlusconi in parte gli dà ragione, ma citando certi suoi amici economisti avverte che è giusto legare l’età pensionabile all’aumento delle prospettive di vita, come dice la Fornero. Insomma, cerca di far passare il rivale per demagogo, meglio affidarsi allo statista di Arcore.

Chi ha lavorato al programma sostiene che in realtà la sintesi è già nero su bianco, e si chiama «flessibilità». Chi vorrà smettere di lavorare in anticipo potrà farlo (ecco l’idea, ispirata da Renato Brunetta), ricevendo una pensione corrispondente a quanto ha versato di contributi nell’arco dell’intera vita lavorativa. Una specie di grande «Ape», ma senza penalizzare troppo chi voglia approfittarne. Su questo criterio di sostenibilità sociale, pare, sono tutti d’accordo, Fratelli d’Italia e «quarta gamba» compresi. Idem sulla «flat tax», che dovrebbe introdurre una sola aliquota Irpef. In apparenza l’ha spuntata Salvini, perché oscillerà tra il 15 e il 20 per cento (Berlusconi l’avrebbe voluta al 23). Però si sussurra che i conti dello Stato torneranno ugualmente e l’Italia non rischierà il default. Come? Cancellando i circa 300 sconti fiscali, che tutti insieme valgono 175 miliardi l’anno. Con una mano si dà e con l’altra, necessariamente, si leva

Rischio testacoda

Stessa filosofia per quanto riguarda l’Europa: nel programma non sarà scritto di uscire dalla moneta unica, tantomeno dall’Unione; semmai che andranno rivisti i Trattati, impresa epocale. Salvini la interpreta alla Le Pen, menando fendenti verbali contro le istituzioni Ue laddove Berlusconi vuole presentarsi come quello con gli amici importanti, dalla Merkel in giù, e lascia volentieri all’altro la protesta plebea. Gli ultimi sondaggi sul tavolo del Cav sembrerebbero dargli ragione: la linea «responsabile» paga, settimana dopo settimana Forza Italia cannibalizza la Lega. Il partito berlusconiano, secondo Euromedia Research, si avvicina al 18 per cento mentre la Lega non raggiunge il 14. Dunque, per recuperare terreno, Salvini è costretto a spingere sull’acceleratore rischiando i testacoda come sui vaccini. Renzi sostiene che a destra sono bravi a fingere. La verità è che non ci provano nemmeno.

vivicentro.it/POLITICA
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Gazzetta: “Perin lascerà il Genoa per vincere uno scudetto…in azzurro”

Il portiere: “Io a Napoli? Non è il momento di parlarne”

La prossima estate, con molta probabilità, inizierà un grande valzer di portieri. Reina, portiere del Napoli, non rinnoverà il suo contratto con gli azzurri, ed è stato scelto dal Milan per difendere i propri pali nel caso in cui Donnarumma dovesse partire in direzione Parigi. In questo caso, il club di De Laurentiis si ritroverebbe a dover trovare un sostituto del portiere spagnolo.

I profili seguiti dai partenopei sono molteplici: si va dal sempre attuale RulliPau Lopez, dalla soluzione in casa Sepe fino ad arrivare a Perin.
Proprio il portiere del Genoa sembrerebbe aver scalato tante posizioni nelle gerarchie del ds Giuntoli, tanto che in Liguria danno quasi per certa la sua partenza. Perin, però, non la pensa allo stesso modo e ne ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

La prossima estate sarà uno degli uomini mercato più corteggiati: c’è il Napoli in prima fila?
“Gioco da dieci anni nel Genoa e sono felice di indossare questa maglia. Non è il momento di parlare di mercato”.

Alla ripresa del campionato avrete davanti un ostacolo quasi impossibile: andrete a far visita alla Juventus.
“Che lotta per lo scudetto e che sogna di vincere la Champions League. Difficile incrociare di peggio. Ma noi andremo a Torino per fare la nostra partita, cercando di continuare a non subire gol”.

Non ci sarà Dybala.
“La Juventus ha comunque un attacco atomico: Higuain, Mandzukic, Douglas Costa, il mio amico Bernardeschi. Il pericolo può arrivare da ogni angolo del campo. Comunque è divertente giocare queste sfide”.

Dove deve migliorare ancora per diventare un portiere di valore assoluto?
“In ogni aspetto del mio ruolo. Ma lavoro proprio per questo”.

Il Genoa sarà il suo team fino al termine della stagione, poi partirà quasi sicuramente: per provare a vincere uno scudetto, magari col Napoli.

Nocera Inferiore, donna morte dopo un’operazione: 42 gli indagati

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Nocere Inferiore, una donna di 79 anni è deceduta a seguito di un’operazione: indagate 42 persone facenti parte del personale medico

Nocera Inferiore, sono 42, tra medici ed infermieri, le persone indagate per il decesso di Elvira Giella, la donna di 79 anni deceduta domenica scorsa all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. L’accusa è di omicidio colposo in concorso. Sono stati inviati avvisi di garanzia a tutti quelli che hanno avuto a che fare con la donna. Nell’arco di venti giorni circa. Questo permetterà ad ognuna delle persone indagate di nominare un consulente per l’esame autoptico, che si svolgerà sul corpo della donna questa mattina. Ad eseguirlo sarà il medico legale nominato dalla Procura, Giuseppe Consalvo. Il fascicolo d’inchiesta era stato aperto dal magistrato dopo la denuncia presentata dal figlio della vittima, Francesco. A condurre le indagini, con sequestro della cartella clinica è stata la polizia di Stato. Entro novanta giorni dall’autopsia, si avranno i risultati e sarà chiara anche la causa del decesso che, sarebbe avvenuta per un arresto cardiaco dovuto all’espandersi di un infezione.

Il 15 dicembre scorso la paziente era caduta a terra, per la frattura del femore destro. Due giorni dopo, quando era già in ospedale, era stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Poi, dal reparto di ortopedia era passata a quello di nefrologia. Il motivo era riconducibile ad un problema di tipo urinario, sopraggiunto successivamente. La testimonianza di ciò pare sia stato un liquido giallastro che stava fuoriuscendo dalla ferita. Forse la stessa non si era del tutto rimarginata. Successivamente, la 79enne nocerina è stata colta da una febbre per alcuni giorni con temperature che sono arrivate anche a 38,7 gradi. Infine, il decesso. Il figlio certo non si aspettava che per una semplice operazione di routine, avesse potuto perdere la madre. probabilmente ci troviamo di fronte ad un caso di mala sanità. A breve il responso dell’autopsia che chiarirà meglio le reali cause della morte della 79enne.

Eboli, avvicina i bimbi davanti alle scuole: caccia all’uomo

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Eboli, un uomo in una macchina scura, avvicina i bambini davanti alle scuole: è caccia all’uomo

Eboli, è stata ricostruita dalle forze dell’ordine la scena raccapricciante che vede come protagonista un maniaco e dei bambini. L’uomo si aggira per il centro di Eboli. Guida un’auto scura, procede a velocità lenta. Affianca i bambini sul marciapiede, abbassa il finestrino e richiama l’attenzione dei piccoli con un pretesto. Sotto gli occhi dei piccini, poi, il presunto pedofilo mostra i genitali e inizia a masturbarsi. Ma da ieri mattina sono arrivate anche le conferme da parte delle mamme,che nei giorni scorsi hanno raccolto le testimonianze dei figli. La macchina sospetta è stata fotografata. L’allarmeè stato diramato attraverso whatsapp e facebook, arrivando a quasi tutti i telelfoni della città, con il passa parola.
Da ieri mattina è iniziato il lavoro investigativo serio che ha visto come protagonisti i carabinieri e i vigili urbani, che hanno raccolto la descrizione del presunto maniaco, hanno ricostruito il profilo dell’auto scura e hanno avviato l’indagine. Da giovedì c’è una novità: con l’arrivo dei filmati della videosorveglianza, è stato possibile identificare il maniaco, immortalato, in una foto privata, in via Vittorio Veneto a pochi metri dalla scuola Giacinto Romano. L’auto scura è ferma a bordo strada, accanto a una marciapiede. I bambini sono a pochi metri di distanza. Il proprietario del veicolo non è di Eboli, ma vive in un comune vicino.

 

Napoli, ancora Curciani: “La paranoia è il limite dell’ambiente

“I napoletani sanno solo piangere”

Giuseppe Cruciani non finisce mai. Il giornalista, dopo aver innescato un putiferio con alcune dichiarazioni riguardanti il “piagnisteo napulitano” e un botta e risposta con alcuni tifosi da testaierta, torna a parlare e lo fa nel modo in cui noi tutti conosciamo.

Ecco le sue parole:
“Agli insulti sui social sono piuttosto abituato, ma certe categorie per massa critica, volgarità, violenza e tempo di reazione sono superiori a tutti. Gli ‘animalisti estremisti’ contendono la medaglia d’oro agli ‘estremisti del Napoli (e, attenzione, non i napoletani in senso lato). Sul podio poi ci sono certamente i no vax”.

Il giornalista di LiberoRadio24 parla di alcune offese ricevute dopo il suo editoriale pubblicato sul quotidiano torinesr:

Al piagniseo napulitano non c’è mai fine. A  Napoli vedono continuamente fantasmi e pericoli. La Juve è sempre Satana e sinonimo di ruberie e furti con scasso. Insomma, il solito ridicolo repertorio: i poteri forti, il Nord, gli Agnelli che comandano e cazzate del genere. Roba da matti. Il risultato sono minacce di morte, di stupro di mia figlia e mia moglie, più altre amenità. Quando si tocca il tifo napoletano arrivano subito i matti. E’ una reazione immediata, scattano come un sol uomo. In fondo è come fare, ogni volta, un esperimento sociologico, anche perchè il campionario è ampio, visto che si va dal professore d’Università al giornalista del Mattino che scrive: chi è juventino non è degno di vivere. Una follia, così si dà la copertura intellettuale a chi, magari, può davvero andare ad ammazzare qualcuno perchè tifa per la Juventus”. 

Scudetto al Napoli?
Lo troverei un’impresa straordinaria, quasi epocale e in questo momento mi pare pure possibile: sono in testa, hanno una squadra forte, giocano bene. Eppure non si liberano di quel retropensiero che qualcuno possa togliere loro qualcosa, l’ansia che esistono dei poteri forti, la convinzione che la Juventus sia il Male, Satana, qualcosa da sopprimere anche con la violenza. La storia del Var fa ridere: per un girone la sventolano come l’arma per combattere qualsiasi trucco o ruberia, poi improvvisamente diventa il mezzo con cui la Juventus ruberà il campionato. E’ delirio, ma fa parte di quell’ancestrale vittimismo, quella paranoia che è il grande limite di un ambiente. Non mi pare che siano usciti dalla Champions per qualche oscura manovra o dalla Coppa Italia per colpa di qualche furto, ma perchè l’Atalanta ha giocato meglio di loro. Eppure basta una scintilla, come il caso Bernardeschi, e si scatena l’inferno, al quale contribuiscono non solo gli ultrà, ma anche commentatori delle radio napoletane che non sono al bar, ma dietro un microfono e sono dei comunicatori importanti. O un giornale locale che titola Rubentus. Poi per carità ci sono senatori juventini che scrivono oscenità su Mihajlovic o conduttori radio bolognesi che si augurano che cada l’aereo della Juventus”. 

Napoli, scippava telefoni ai passanti: arrestato 21enne egiziano

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Napoli, il terrore del Centro Direzionale, che scippava i telefoni ai passanti, è stato arrestato

Napoli, è stato arrestato M. S., un 21enne di origini egiziane già noto alle forze dell’ordine e senza fissa dimora, per aver commesso due furti, con scippo di smartphone, ai danni di 2 donne. Tutto questo avveniva al Centro Direzionale, mentre alcune guardie giurate, mentre tenevano d’occhio le telecamere di sorveglianza, hanno assistito in diretta a uno dei due furti vedendo il 21enne strappare il cellulare di mano a una donna che camminava tra le torri mentre era al telefono.

Un mendicante, che aveva teso il berretto per chiedere la carità, proprio nel momento in cui lo scippatore stava per derubare lo smartphone, nel momento in cui si è reso conto di quello che stava succedendo, ha iniziato a rincorrere il 21 egiziano, con il tentativo di fermarlo. Il tutto era stato visto e registrato dalle telecamere, così le guardie giurate hanno subito allertato il 112; nel frattemmpo il giovane era poi fuggito giù per le scale mobili che portano in un parcheggio sparendo dalla vista delle telecamere. Una pattuglia dei carabinieri del radiomobile di Napoli ha ricevuto l’allarme individuando il soggetto nei dintorni del centro, in piazza Salerno, arrestandolo.

Questo non era stato un caso isolato, proprio il giorno prima infatti, una donna di Torre del Greco, mentre passeggiava nella stessa zona, con la figlia, era stata vittima del furto del telefono, con modalità identiche. I militari allora hanno contattato la donna che ha riconosciuto S.: era stato lui anche in quel caso. Il 21enne è stato dunque portato in carcere, ma si stanno svolgendo altri accertamenti perché non si esclude che quei due siano gli unici reati commessi.

Napoli, tentazione forte per Ghoulam dopo l’infortunio

L’algerino punta al recupero record

Mancano soltanto cinque giorni alla visita di controllo che sosterrà Faouzi Ghoulam, terzino sinistro del Napoli, a Villa Stuart col prof. Mariani, per poi sapere se potrà allenarsi con i compagni oppure ancora no. Dopo appena 75 giorni, l’algerino vuole provare qualcosa di veramente incredibile: impiegare solo 3 mesi per guarire da una rottura ai legamente, qualcosa di veramente impensabile.

Secondo quanto raccontato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport: “C’è una tentazione forte nell’algerino, farcela entro cento giorni, e sarebbe un piccolo-grande record, e significherebbe innanzitutto riuscire a scaldarsi, più o meno, per metà febbraio, pronto semmai per l’Europa League. Ma non bisogna forzare nè esagerare e dunque varrà ciò che sentirà a Villa Stuart, quando Ghoulam si accomoderà con Milik per una visita di controllo e per avere un responso indicativo sul rientro”.

Guglielmone (agente Cavani): “Napoli o Inter? Mai dire mai”

“Per ora non vuole lasciare il Paris Saint-Germain”

Fernando Guglielmone, fratello e procuratore di Edinson Cavani ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportnotizie24 parlando della situazione dell’attaccante ex Napoli e Palermo.

Ecco le sue dichiarazioni:

Ci sono possibilità di lasciare Parigi a giugno?
“Sinceramente al momento non abbiamo intenzione di lasciare la Francia”.

Si è parlato di un possibile interesse del Psg per Icardi, Cavani potrebbe essere un opzione per sostituirlo?
“Non c’è stato alcun contatto ma non credo che l’Inter attualmente possa permetterselo ma in futuro non si sa mai, nel calcio tutto è possibile”.

Su un possibile ritorno al Napoli:
“Come detto nel calcio non si sa mai, non escludo nulla”.

Napoli, donna ferita da colpi d’arma da fuoco: la vicenda

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Napoli, una donna è stata ferita da un proiettile di rimbalzo, a Pianura: la vicenda

Napoli, ancora attimi di paura nel quartiere Pianura, una donna di 57 anni è stata ferita a colpi d’arma da fuoco, mentre era affacciata al balcone della sua abitazione. La 57enne è stata soccorsa dall’ambulanza del 118; la donna ha riferito ai sanitari di essere stata colpita alla caviglia mentre era affacciata dal balcone della propria abitazione, intenta a parlare al telefono. L’episodio è avvenuto in  via Cannavino, nel quartiere Pianura, poco prima delle 20. La donna è stata portata in ospedale dove è stata medicata alla gamba. I carabinieri stanno svolgendo indagini;  secondo le prime ipotesi, si tratta di un proiettile di rimbalzo, dovuto all’ennesima stesa nel quartiere. Si sa che Pianura non è un quartiere tranquillo e che non è nuovo a questi episodi. Molti suoi residenti hanno affermato di essere stati abbandonati dalle istituzioni, guardando anche al degrado in cui sono costrette a vivere le persone. Non sono state poche, negli ultimi tempi, le stese nel quartiere, davanti all’indifferenza non dei residenti, ma delle istituzioni. La speranza è che dopo quest’ultimo episodio, ci siano più controlli in zona.

Napoli, De Laurentiis propone il rinnovo a Sarri. Ecco cifre e condizioni…

Clausola eliminata e ingaggio raddoppiato fino al 2021

Il Napoli non vuole farsi sfuggire dalle mani quello che, probabilmente, è stato il migliore acquisto sotto la guida di Aurelio De Laurentiis. Stiamo parlando, in questo caso, di Maurizio Sarri che non scende in campo come fanno i suoi calciatori, ma dalla panchina guida la squadra alla vittoria in ogni partita.

Il tecnico è riuscito a far esplodere Dries Mertens da centravanti (aiutato anche dalla sfortuna dell’infortunio di Milik) e ad innescare un’intesa nel trio d’attacco (Martens, Insigne e Callejon) che fa invidia a tutte le altra squadre. La paura di perderlo, però, è alta. Infatti, il tecnico toscano ha una clausola inserita nel contratto che permetterebbe a chiunque di strapparlo via da Napoli pagando la somma in denaro.
Secondo l’edizione odierna de Il Mattino, De Laurentiis avrebbe incontrato il suo allenatore a Figline Valdarno. L’intenzione del presidente partenopeo è quella di eliminare la clausola di 8 milioni di euro che non fa felice Sarri e di aumentare l’ingaggio a circa 3 milioni a stagione fino al 2021 (un anno in più rispetto all’attuale accordo).
Quindi, lo stipendio sarebbe raddoppiato, il contratto prolungato di un anno senza che nessun club possa pagare una clausola per strappare Sarri al Napoli e ai napoletani.

Napoli, trovate pistole della stesa a Ponticelli: uomo arrestato

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Napoli, sono state trovate all’interno di un’attività commerciali, le pistole della stesa a Ponticelli: il proprietario dell’esercizio è stato arrestato

Napoli, i Carabinieri, nel corso di una indagine,  hanno trovato due pistole nascoste nel retro del negozio, una pescheria, avvolte in un panno, sopra uno scaffale. Potrebbero essere state usate per le “stese”tenutesi a Ponticelli .Le due pistole sono state trovate in una pescheria a Via De Meis, a Ponticceli. Le armi sono state inviate al Racis di Roma per gli accertamenti balistici. Il proprietario della pescheria è stato arrestato, si tratta di R.S. di 36 anni e con piccoli precedenti penali.  I carabinieri di Poggioreale hanno sequestrato una semiautomatica calibro 7.65, risultata rubata a Caserta, 16 cartucce dello stesso calibro e un’altra pistola, a salve e priva del tappo rosso. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.

La zona dove sono state trovate le pistole è sotto l’influenza del clan Di Micco ma il ragazzo arrestato non è ritenuto legato a nessuna organizzazione criminale, di conseguenza i Carabinieri stanno indagando per conto di chi l’uomo stesse custodendo le due armi. Tra le ipotesi delle forze dell’ordine vi è quella che le armi siano state usate da qualche gruppo di rapinatori, anche affiliato al clan, che abbia chiesto o costretto all’uomo di custodirle, anche sotto compenso.

Gazzetta: “Spal su Tonelli, Atalanta su Giaccherini”

I due calciatori sarebbero sulla lista delle cessioni

Emanuele Giaccherini e Lorenzo Tonelli erano arrivati a Napoli con la prospettiva di fare grandi cose, di ritagliarsi uno spazio per poter fare bene nel capoluogo campano.

Uno chiuso da Albiol e Koulibaly, e scavalcato nelle gerarchie anche da Chiriches e Maksimovic; l’altro non ha mai avuto l’opportunità, salvo in piccoli spezzoni di gara, e la capacità di insidiare il magico trio d’attacco.
I due, adesso, stanno valutando l’ipotesi di lasciare la squadra guidata da Sarri. Secondo la Gazzetta dello Sport, le offerte non mancherebbero: “La Spal, dal canto suo, cerca ancora un centrale e ha nel mirino Tonelli (Napoli) e Pisacane (Cagliari), per il reparto arretrato è vicino Cionek (Palermo). Il club di Percassi, invece, monitori Giaccherini del Napoli su cui c’è, defilato, il Chievo”.

Concedevano prestiti a tassi usurai, indagati padre e figli

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Concedevano prestiti a tassi usurai ad imprenditori nel settore bufalino, indagati padre e figli

Imprenditori operanti nel settore bufalino erano finiti nella stretta morsa dell’usura, ed erano costretti a pagare tassi elevatissimi: padre e due figli sono finiti agli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe su mandato della procura di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito i provvedimenti restrittivi nei confronti di tre soggetti.

Gli indagati, un padre 75enne e i figli di 35 e 32 anni, residenti a Sant’Anastasia, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata all’usura. Indagata anche una quarta persona.

I carabinieri hanno sequestrato nell’abitazione dei tre, un foglio manoscritto con le generalità delle presunte vittime, i cellulari e uno schema in bianco relativo alle entrate e uscite. Secondo gli investigatori l’attività usuraia si sarebbe svolta, ininterrottamente, dal 2006 al 2016: sedici gli episodi di usura contestati. Le vittime erano soprattutto imprenditori operanti nel settore bufalino che hanno i propri allevamenti nel Casertano, a Cancello e Arnone.

Le indagini sono iniziata nel 2015 in seguito all’arrivo alla Stazione dell’Arma, di un esposto anonimo contenente i nomi di imprenditori sottoposti ad usura.

I tassi a cui dovevano sottostare le vittime erano del 5% mensile, ma, per alcuni prestiti più ingenti venivano praticati interessi anche superiori al 60% annuo sul capitale prestato. In un caso il tasso di interesse ottenuto è stato del 97,46% annuo

Caserta, protesta di un gruppo di migranti per i ‘pocket money’

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Gruppo di migranti protesta a Caserta: ritardo dei ‘pocket money’ e del responso della richiesta d’asilo.

Un gruppo di richiedenti asilo, ospiti all’interno di un centro d’accoglienza a Villa Literno (Caserta), cioè uno dei più grandi nella zona con ben 250 stranieri, gestita dalla cooperativa «Quadrelle 2001» di Quindici, in provincia di Avellino, ha manifestato questo pomeriggio con un blocco sulla strada provinciale Trentola-Ischitella. Non è la prima volta che succede, infatti già in passato si sono registrati episodi del genere; questa volta tra i motivi della manifestazione c’è il ritardo nel ricevere i ‘pocket money’ giornalieri da 2,50 ( cioè un bonus giornaliero dato direttamente ai rifugiati e richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza, per le piccole spese quotidiane) e nelle risposte alla loro richiesta d’asilo.

Come riportato dall’Ansa: ” Dalla Prefettura fanno sapere che il prefetto Raffaele Ruberto sta valutando proprio in queste ore se risolvere il contratto con le coop che gestiscono due centri di accoglienza nel Casertano, uno proprio a Villa Literno, ma diverso della Rinascente 2.0, l’altro a Casal di Principe. Nelle due strutture sarebbero emerse irregolarità in seguito ai controlli effettuati dell’organismo della Prefettura“.

Koulibaly: “Scudetto? Meglio non parlare prima a Napoli siamo superstiziosi”

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Le parole del difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ai microfoni di El Heddaf Tv

Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ha concesso una lunga intervista ai canali di El Heddaf Tv: “L’eliminazione dalla Champions? Sicuramente una delusione, è una competizione che tutti vogliono giocare è una vetrina importante. Adesso siamo in Europa League e giocheremo per vincerla, siamo sempre competitivi e vogliamo raggiungere questo obiettivo.

Scudetto? Meglio non parlare prima perché a Napoli siamo molto superstiziosi, ovviamente aspetteremo che a parlare sia il campo verso maggio sia per l’Europa League che per lo Scudetto.

La mia crescita col Napoli? Per me il primo anno è stato di adattamento, ci sono stati sei mesi in cui ho giocato tanto ed altri sei in cui ho giocato meno. Ho avuto bisogno di tempo per adattarmi al calcio italiano. L’arrivo di Sarri mi ha aiutato a migliorare lavorando quotidianamente. Peccato per l’infortunio di Ghoulam, per noi è un calciatore importante dentro e fuori dal campo. Purtroppo è stato un problema inaspettato, inizialmente abbiamo avuto difficoltà ad assestarci ma poi dobbiamo continuare a guardare avanti, pur sperando che torni presto in gruppo“.

Machach: “Sono molto felice e onorato di fare di questo prestigioso club italiano”

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Le prime parole del neo acquisto del Napoli Zinedine Machach

Zinedine Machach è ufficialmente un giocatore del Napoli e tramite il suo profilo facebook ha commentato così:

E’ ufficiale! Ho firmato con il Napoli fino al 2022! Sono molto felice e onorato di fare ormai parte di questo prestigioso club italiano. Ringrazio il presidente De Laurentiis, il direttore Giuntoli e mister Sarri per la fiducia. D’ora in poi avrò un solo motto “Forza Napoli Sempre” In bocca al lupo Zinedine

Berlusconi da Vespa: “Naturale che le donne siano contente di ricevere la corte”

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Silvio Berlusconi, durante Porta a porta, ha commentato la lettera firmata da 100 donne francesi, in merito alla questione delle molestie affermando: “Catherine Denevue* ha detto cose sante”

“Perché è naturale – spiega – che le donne siano contente che un uomo faccia la corte. Io non sono molto pratico perché a me sono le donne che fanno la corte. Non è un’offesa fare la corte purché resti nell’eleganza”.

Parola indubbiamente autorevole di esperto in materia.

  1. Gabriella Carlucci e la potenza sessuale di Berlusconi (mp3)
  2. Bagnasco su Berlusconi (mp3)
  3. CASO RUDY – Berlusconi a processo (mp3)
  4. Caso Ruby, la telefonata con Berlusconi registrata dalle olgettine (mp3)
  5. Il dramma delle Olgettine (satira) (mp3)

Chi è Catherine Denevue*

Catherine Denevue è un’attrice francese e ambasciatrice dell’UNESCO. E’ considerata una delle attrici più importanti del #Cinema francese. Tanti i film di cui è stata protagonista e i premi cinematografici vinti. Tra i film interpretati, ricordiamo: “Le collegiali”, “Il vizio e la virtù”, “Ossessione nuda”, “Bella di giorno”, “Tempo d’amore”, “Appuntamento con l’assassino”, “Miriam si sveglia a mezzanotte”, “Speriamo che sia femmina”, “Dancer in the dark“, “8 donne e un mistero”. Ha vinto due Cesar con i film “L’ultimo metrò” e “Indocina”, entrambi come miglior attrice protagonista. Ha vinto un David di Donatello sempre con il film “L’ultimo metrò”, come attrice protagonista straniera. Ha vinto diversi premi alla Mostra del Cinema di Venezia e al Festival Internazionale di Berlino. Diverse le candidature agli Oscar.

  • ndr: Catherine Denevue*, dalle pagine del giornale francese Le Monde ha difeso, insieme ad un altro centinaio di cofirmatarie, la “libertà di importunare” degli uomini, attaccando il femminismo che, a detta loro, porta all’odio verso gli uomini e la sessualitàUn centinaio di donne dello spettacolo lanciano un appello in controtendenza sul caso delle molestie sessuali. Fra queste la più nota e affermata è sicuramente Catherine Denevue. Pur riconoscendo in maniera netta la validità delle tesi femminili e il sacrosanto diritto di essere tutelate, oltre a condividere la battaglia contro gli #abusi, le firmatarie invitano a non drammatizzare alcuni episodi. In particolare, puntano il dito su tutte quelle situazioni che hanno messo alla gogna uomini, padri di famiglia, lavoratori che hanno solo avuto la colpa di toccare magari un ginocchio. Molti di loro sono stati licenziati e additati chissà per quale reato.Gli altri casi a cui la Denevue e le altre donne dello spettacolo fanno riferimento sono quelli relativi a quando l’uomo cerca di strappare un bacio, a quando parla di cose intime in cene di lavoro, a quando manda messaggi a sfondo sessuale ad una donna che non ricambia l’interesse. Catherine Denevue ci tiene a fare una distinzione netta tra ciò che è una vera e reale #violenza sessuale e ciò che può rappresentare un tentativo di approccio verso una donna. Afferma inoltre che le donne sono troppo intelligenti per confondere un tentativo di molestia sessuale con un tentativo di rimorchiare e di provarci. Ci potrebbe essere il contraccolpo nell’uomo che, per paura di essere additato e accusato, magari non lancia più messaggi chiari e inequivocabili del suo desiderio verso la donna. Dice, inoltre, di non riconoscersi in questo femminismo ottuso e che sono altra cosa le battaglie vere e sacrosante per la libertà e la difesa delle donne da stupri e abusi.

 

Operazione “End Of Waste”: sequestrati beni per oltre 4 milioni di euro, profitto illecito da reati ambientali

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Operazione “End Of Waste”: sequestrati beni per oltre 4 milioni di euro, profitto illecito da reati ambientali

Nella giornata di oggi le Fiamme Gialle di Mantova hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo richiesto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova ed emesso dal G.I.P. presso il medesimo Tribunale nei confronti di due società mantovane e di cinque persone, coinvolte in gravi illeciti di natura ambientale attribuiti sia alle persone fisiche che alle società, per oltre 4 milioni di euro.

A coordinare la lunga attività investigativa è stata il Sostituto Procuratore dott. Andrea Ranalli delegata alla Guardia di Finanza di Mantova. Le indagini sono state avviate nella primavera del 2016 in seguito ad un prima accesso ispettivo avvenuto presso una azienda operante nel settore di produzione di manufatti in cemento con sede in Rodigo (MN), durante la quale sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi e non i (circa 130 mila tonnellate) depositati in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici per la vicinanza del torrente Goldone, affluente del fiume Mincio.

Sprovvisti di autorizzazione e ivi trasportati e utilizzati da altra azienda operante nel settore dei rifiuti, con questa modalità eludeva i controlli e le norme che regolano la gestione dei rifiuti, potendo così lucrare ingenti profitti conseguenti alla gestione illecita dei rifiuti.

I rappresentanti delle due società sono stati quindi denunciati per attività di gestione illecita di rifiuti, realizzazione di discarica non autorizzata, reati edilizi.

Le successive indagini e campionamenti dell’area sottoposta a sequestro, effettuati dai tecnici dell’A.R.P.A., hanno verificato la possibilità del pericolo concreto e attuale di contaminazione delle acque sotterranee nonché l’interramento di rifiuti utilizzati per riempire un piccolo laghetto, da cui è scaturita la contestazione dei nuovi eco-reati di inquinamento ambientale e di omessa bonifica.

Le condotte sopra descritte hanno integrato anche la responsabilità amministrativa delle due società coinvolte, per aver omesso di adottare modelli organizzativi idonei ad impedire gli illeciti ambientali, in relazione alle quali è stato richiesto e ottenuto il sequestro preventivo degli illeciti profitti quantificato in 150 mila euro per la società presso cui erano depositati i rifiuti e di 4 milioni 370 mila euro per la società che gestiva dal 2011 in maniera illecita i rifiuti; i suddetti importi sono stati interamente recuperati mediante sequestro delle disponibilità finanziarie e dei patrimoni aziendali (comprese le macchine industriali).

Givova Ladies, under 20: pronta per la fase a orologio con un occhio allo spareggio interregionale

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La Givova Ladies Scafati, dopo la vittoria contro Olimpia Capri, è pronta per la fase a orologio che inizierà il prossimo 22 gennaio

Con la vittoria conquistata sull’Olimpia Capri (57-49), la Givova Ladies Scafati ha terminato al secondo posto la regular season dell’under 20. Un traguardo importante e inaspettato per il quintetto guidato da coach Nicola Ottaviano, che ha sorpreso tutti a suon di prestazioni superbe.

Capitan Sicignano e compagne sono state capaci di superare con facilità per ben due volte Salerno Basket ’92, sfiorando anche il colpaccio tra le mura amiche contro le campionesse d’Italia di Battipaglia.

A partire da lunedì 22 gennaio inizierà la fase a orologio. Quattro match per decretare la classifica finale, prima di pensare seriamente allo spareggio che si terrà in Lazio (con sede da definire) il prossimo 5 marzo.

Attualmente la Givova Ladies Scafati dovrebbe sfidare Sardegna 2, posto ora occupato dalla Virtus Cagliari. In caso dovesse finire terza dovrà scontrarsi contro Civitanova Marche. Una sfida secca, che porterà la vincitrice a giocarsi la fase interzonale che si terrà dal 12 al 14 marzo in sede da definire.

Di seguito il calendario della prossima fase a orologio:

Juve Caserta Academy-Givova Ladies Scafati 22/01 ore 20

Givova Ladies Scafati-Vomero Basket Napoli 29/01 ore 20,15

Givova Ladies Scafati-Salerno Basket ’92 5/02 ore 20,15

Treofan Battipaglia-Givova Ladies Scafati 12/02 ore 20,30

Anas: momentaneamente chiusa la strada statale 517 var “Bussentina”

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Momentaneamente chiusa la strada statale 517 var “Bussentina” a causa di un incidente

Anas rende noto che a seguito di un incidente la Strada Statale 517 var “Bussentina” al km 7,100 è chiusa al traffico. Sul posto presenti gli addetti ai lavori per ripristinare quanto prima la circolazione dei veicoli.

Questo il comunicato:

“Anas comunica che la strada statale 517 var “Bussentina” è provvisoriamente chiusa al traffico in prossimità del km 7,100, a causa di un incidente.

 Sul posto sono già presenti gli uomini dell’Anas per ripristinare la viabilità nel tempo più breve possibile”.