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Sant’Antonio Abate: incontro pubblico di presentazione del preliminare di P.U.C.

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Sant’Antonio Abate: incontro pubblico di presentazione del preliminare di P.U.C.

In data 31 gennaio 2018, si è svolto, presso la Biblioteca Comunale di Sant’Antonio Abate, un incontro pubblico di presentazione del preliminare di piano urbanistico. Grande è stata la partecipazione della cittadinanza, sia in termini numerici che di raccolta considerazioni e proposte. Ciò dimostra la volontà di tutti, cittadini e amministratori, di giungere, dopo ben cinquant’anni, all’approvazione del piano urbanistico.

Fino al 7 febbraio 2018 – tramite posta elettronica (e-mail: info@pucsantantonioabate.it – pec: protocollo.comunesantantonioabate@pec.it), oppure in maniera cartacea presso il protocollo del Comune di Sant’Antonio Abate -, sarà possibile presentare pareri, valutazioni, considerazioni e proposte sul preliminare di P.U.C. approvato dalla Giunta Comunale.

Tutti gli atti relativi alla procedura, sono visibili sull’albo pretorio dell’Ente all’indirizzo www.comunesantantonioabate.it e sul sito internet dedicato www.pucsantantonioabate.it .

“Per la prima volta – ha affermato l’Assessore al ramo Alfonso Manfuso -, tramite diversi strumenti, e grazie all’impegno di un team di esperti, in primis il Prof. Ing. Roberto Gerundo, è stata data la possibilità ai cittadini, entro trenta giorni, di presentare contributi e osservazioni in merito la definitiva stesura del piano, affinchè la Giunta possa, qualora necessario, rimodulare il preliminare di piano. Il passaggio successivo sarà la V.I.A. (valutazione impatto ambientale), per cui interverranno Provincia, A.S.L., autorità di bacino, Comuni limitrofi ecc.

Si tratta per il nostro Comune di un momento cruciale in quanto il P.U.C. rappresenta per la comunità uno strumento indispensabile per lo sviluppo economico del territorio, che manca da troppo tempo, per questo quanto prima sarà convocata la conferenza dei servizi. Obiettivo dell’approvazione del P.U.C. è il perseguimento di uno sviluppo sostenibile: ambientale, economico e sociale, nonché occupazionale e turistico-ricettivo; infatti sarà possibile creare un interporto/ scalo merci anche grazie alla doppia viabilità (dato il completamento – in corso – della 268).”

Pamela, uccisa e ritrovata a pezzi in due valigie: fermato nigeriano di 29 anni

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Pamela, uccisa e ritrovata a pezzi in due valigie: fermato nigeriano di 29 anni

Macerata – E’ stato fermato uno spacciatore nigeriano di 29 anni per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne ritrovata mutilata all’interno di due valigie nelle campagne di Pollenza ieri mattina.

Si chiama Innocent Oseghale, contro di lui prove schiaccianti: le telecamere di una farmacia di Macerata lo hanno ripreso mentre seguiva ad una discreta distanza la giovane, che poi sarebbe entrata nell’esercizio per comprare delle siringhe, probabilmente per iniettarsi la droga appena acquistata dal pusher.

In più nel suo appartamento in Via Spalato 124 di Macerata sono stati ritrovati gli abiti di Pamela, ammucchiati e sporchi di sangue.

Ad inchiodare Oseghale anche la testimonianza di un suo connazionale, che ha dichiarato di averlo visto nella serata di martedì con due trolley.

Un occultamento agghiacciante, il cadavere della ragazza è stato ritrovato nelle due valigie fatto a pezzi, senza indumenti e ripulito dal sangue. Non sono ancora chiare le dinamiche del decesso, al momento sono state prese in considerazione due cause: o la giovane è morta per overdose e il nigeriano ha sezionato il corpo per liberarsene, o è stata uccisa per una situazione che è degenerata. Le indagini del Comando provinciale carabinieri di Macerata e del Ros proseguono.

CHI ERA PAMELA

Pamela aveva 18 anni, sognava di diventare estetista come sua madre, aveva un fidanzato e tante persone che le volevano bene. Purtroppo la sua vita aveva imboccato il labirinto della tossicodipendenza. Aveva provato ad uscirne varie volte, affidandosi alle cure del centro di recupero di “Pars” di Corridonia. Era scappata già una volta, ma dopo cinque giorni era ritornata per riprovare a vincere la sua sfida.

Lunedì scorso, il 29 gennaio, di nuovo la fuga, l’ultima. La madre aveva denunciato la sua scomparsa anche alla trasmissione Raitre “Chi l’ha visto?”. Quando ieri le forze dell’ordine l’hanno informata che probabilmente si trattava del cadavere della figlia, la donna ha cercato di mantenere la calma e non cedere alla disperazione: “Mia figlia per me è viva, finchè non mi danno la certezza”. La certezza purtroppo è arrivata, adesso si chiede solo giustizia per la Pamela.

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia, la spesa intelligente…

Vi è mai capitato di uscire per fare una passeggiata, conviti di non dover acquistare nulla, per poi rendervi conto di avere il frigo semi vuoto e quindi correre a fare la spesa prima che il supermercato chiuda? E’ quello che è avvenuto, in un certo senso, alla Juve Stabia in sede di calciomercato.
Le Vespe, infatti, per la quasi totalità del periodo di trattative erano certe di non dover fare interventi rilevanti sulla squadra; la situazione si è ribaltata completamente negli ultimi giorni di mercato, alla luce di trattative che mai (o quasi) la Juve Stabia si sarebbe aspettata di affrontare.

A sorprendere, innanzitutto, è stata la scelta di Santiago Morero di andare via. L’ormai ex Capitano dei gialloblù è stato attratto dalla importante offerta dell’Avellino, che ha offerto due anni di contratto in Serie B all’argentino; una proposta difficile da rifiutare per un calciatore di 36 anni. Morero, che solo pochi mesi fa aveva abbracciato il progetto delle Vespe spalmando il suo ingaggio, ha quindi preferito aggregarsi ai lupi.
Difficile sostituire il proprio leader a pochi giorni dal termine delle trattative. Non per la dirigenza gialloblù, che in un attimo ha messo sotto contratto Lino Marzorati, centrale classe 1986 prodotto del vivaio del Milan. Curriculum importante per il neo gialloblù, con tante stagioni di alto livello tra Cagliari, Empoli, Modena e Sassuolo, e soprattutto una prima parte di campionato di rilievo con il Prato (17 presenze complessive). Anche in virtù del fattore anagrafico (va via un calciatore di 36 anni e ne arriva uno di 31), l’operazione della Juve Stabia ha tutte le carte in regola per rivelarsi vincente.

Vincente che fa rima con Vicente, il nuovo centrocampista stabiese. In questo caso l’addio di Capece era più che prevedibile; il merito della società di Via Cosenza è stato quello di non sostituire Capece con una mera seconda linea, quanto invece con un elemento in grado di affiancarsi bene agli attuali titolari. Il mediano brasiliano proveniente dall’Akragas potrà certamente dare al centrocampo di Caserta quel dinamismo e quei muscoli che ad oggi troppo spesso sono mancati. L’ultimo brasiliano a calcare il centrocampo stabiese è stato Mezavilla: se Vicente (a cui proprio Meavilla ha consigliato Castellammare) saprà offrire un rendimento anche minore di quello dell’ex Adrian, l’investimento su di lui darà i suoi frutti.

Infine, la Juve Stabia ha dovuto risolvere nelle ore finali del mercato il tira e molla Lisi. Giustamente la scelta della società è stata quella di anticipare l’addio dell’esterno con direzione Pisa, anche alla luce degli stimoli ormai carenti dell’ex numero 23. Anche in tal caso la sostituzione non era semplice: Lisi è un prospetto di spicco per la categoria ma la Juve Stabia ha fatto il massimo per non soffrirne la partenza. E’ arrivato così da Benevento a Castellammare Fabrizio Melara, che più volte ha fatto soffrire da avversario le Vespe. Elemento di assoluta esperienza (dove esperienza non fa rima, per una volta, con “vecchiaia”) e qualità; che può vantare oltre 200 presenze tra Serie B e Lega Pro. Anche qui il fattore età non sembra penalizzare la Juve Stabia; il classe 1986 sembra avere ancora le qualità per fare la differenza una volta scrollatasi di dosso la ruggine per l’ultimo periodo lontano dal campo a Benevento.

Queste le operazioni più eclatanti della Juve Stabia, a cui si aggiungono le altre di contorno, con protagonisti tanti giovani in entrata ed in uscita. Solo il tempo potrà dire se la spesa gialloblù sarà positiva, ma ad oggi appare più che intelligente, senza necessità di appellarsi al famoso “soddisfatti o rimborsati”.

Raffaele Izzo

Gaetano Cutrufo: “la nostra società si è conquistata credibilità ai massimi livelli del calcio se società di Serie A”

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Il Presidente del Siracusa Calcio, Gaetano Cutrufo, lascia ai social il suo pensiero su questa sessione di mercato. Evidenzia come la società abbia acquisito notorietà e rispetto fra le file del “Calcio Alto”, ricordando la cessione di Magnani con l’intervento del club juventino.

Ecco le parole del Presidente:

Sessione invernale di calciomercato terminata, il pensiero del nostro presidente Gaetano Cutrufo

 In questi giorni, talvolta con rabbia, talvolta con divertimento ho letto di tutto. Vado a memoria: Mucciante con le valigie in mano, Daffara in partenza, Turati s’allontana (qui probabilmente si è toccato il fondo). Poi MangiacasaleBernardoMancino. Tutti in partenza. Tutti in fuga da Siracusa.

 La nostra strategia evidentemente era diversa. Perché non puoi chiedere a un giocatore che ha richieste importanti di restare (è successo con Magnani e stava per accadere con Parisi, e per il nostro Tino si tratta solo di un rinvio di qualche mese) ma questa deve essere anche la mission di una società piccola che si muove in un campionato importante. Una strategia per la quale torno a complimentarmi con il nostro direttore sportivo, Antonello Laneri, che forte della sua esperienza ha portato a Siracusa giocatori importanti e di prospettiva.

 Tre partenze e tre arrivi. Ma soprattutto la netta sensazione che la nostra società si è conquistata credibilità ai massimi livelli del calcio se società di Serie A seguono i nostri calciatori e società di Serie B ci affidano i loro. Questi sono fatti. E tutti dovrebbero essere orgogliosi del Siracusa e della maglia azzurra.

L’Angolo di Samuelmania – Una vittoria che tiene dietro la Juve, ora a Benevento…

L’Angolo di Samuelmania – Una vittoria che tiene dietro la Juve, ora a Benevento…

Napoli-Bologna, dopo 24 secondi subito in svantaggio per un’insicurezza della difesa azzurra. Il Napoli non molla e si porta tutto in attacco e, dopo varie azioni, arriva il goal su autorete di Mbaye su un corner battuto da Mario Rui: 1-1! Poi ci pensa Dries Mertens che senga 2 goal, uno su rigore, l’altro su un colpo di genio, a regalare il 3-1 finale. La squadra di Sarri resta capolista con l’inseguistrice Juventus che non molla il passo. Domenica si va a Benevento per il derby e per cercare di mantenere il primato.

a cura di Samuele Esposito

FOTO ViViCentro, Aggiornamenti – Castellammare, traffico in tilt: ambulanza resta bloccata

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FOTO ViViCentro, Aggiornamenti – Castellammare, traffico in tilt: ambulanza resta bloccata

Lavori in corso a Castellammare di Stabia e traffico in tilt. Via Raiola, che collega Via Napoli a Piazza Spartaco è chiusa al traffico ed è possibile vedere, a metà strada, un macchinario intento a scavare. Traffico in tilt con ore e ore di coda per percorrere il tratto e tutte le auto dirottate in direzione Viale Europa. Una mattinata di disagi nella città delle acque. Lavori in corso, aggiornamenti nelle prossime ore…

13:45 – Aggiornamenti: Intorno alle 12 un’ambulanza è rimasta imbottigliata nel traffico per diversi minuti e si è cercato di farla passare in tutti i modi, anche se si è perso diverso tempo.

13:50 – Come si vede dalle foto, è stato scavato un buco nel mezzo della strada

Terzigno, scippa una donna per strada: arrestato 27enne di Boscoreale

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I carabinieri hanno arrestato il 27enne che il mese scorso a Terzigno ha scippato una donna di 57 anni: l’uomo era già noto alle forze dell’ordine.

I carabinieri della stazione di Terzigno hanno tratto in arresto Francesco Balzano, un 27enne di Boscoreale accusato per il furto ai danni di una 57enne che  ha subìto uno scippo proprio dallo stesso soggetto, già noto alle forze dell’ordine. Il ragazzo, messo agli arresti domiciliari dal Gip di Nola su richiesta della locale Procura, si sarebbe reso responsabile del furto lo scorso 20 dicembre nella stessa città del napoletano.

Castellammare, i cittadini protestano: condizionatori troppo rumorosi e li fanno sequestrare

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I cittadini stabiesi fanno sequestrare i macchinari a Via Raiola perché troppo rumorosi: solo due ore al giorno accesi per il riscaldamento.

I cittadini stabiesi, residenti a Via Raiola, sono stati costretti a far sequestrare ieri l’impianto di condizionatori d’aria degli uffici che si trovano nell’edificio accanto alle loro abitazioni: si tratta degli uffici delle Agenzie delle Entrate “troppo rumorosi” a qualsiasi ora del giorno. Sono riusciti ad ottenerlo il permesso, tramite la Procura di Torre Annunziata, che ha anche constatato, grazie ad una perizia fonometrica che ha misurato l’intensità del rumore dei condizionatori in funzione che, anche di giorno, supera i livelli di tolleranza, causando disagio e disturbo ai cittadini stabiesi. Ieri il personale della polizia giudiziaria della Procura di Torre Annunziata, su ordine del pm Silvio Pavia ha provveduto al sequestro delle macchine, in attesa che vengano installati per i residenti degli impianti insonorizzati. Intanto, negli uffici potranno essere accesi soltanto due ore al giorno per riscaldare l’ambiente.

Benevento-Napoli, piano di sicurezza blindato

Benevento-Napoli, piano di sicurezza blindato

Un piano sicurezza ad hoc in vista del derby con il Napoli, come riporta Il Mattino: “La questura di Benevento ai tifosi partenopei consiglia l’itinerario che prevede la percorrenza dell’autostrada A16 Napoli-Bari, con uscita al casello di Castel del Lago, poi quella del raccordo fino allo svincolo di Benevento Est, della galleria Avellola, di via Avellino e di via Benito Rossi, in pratica fino al parcheggio del «Palatedeschi» adiacente la curva nord riservata agli ospiti. Prevista, come avviene per le altre partite, la presenza delle forze dell’ordine anche sui cavalcavia e la scorta per le auto e i bus con a bordo i sostenitori azzurri.

L’intera area dello stadio sarà vigilata da oltre duecento unità tra poliziotti, carabinieri e guardia di finanza con l’apporto anche dei reparti mobili. Per i tifosi napoletani risultano già venduti tutti i 1.600 posti della curva nord. Per loro, tra cui gli iscritti ai club Napoli della provincia, è anche prevista la vendita dei biglietti di tribuna purché siano in possesso della Tessera del tifoso”

Castellammare, blitz a Rione Savorito: 3 pescatori denunciati

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Sequestrati 3 kg di datteri di mare e denunciati tre pescatori già noti alle forze dell’ordine.

Un blitz della Guardia Costiera ha portato ieri al sequestro a Castellammare di Stabia (NA) di 30kg di datteri e alla denuncia di 3 pescatori: si tratta di tre pregiudicati stabiesi A.C., V.E. e V.C., già noti alle forze dell’ordine come pescatori di frodo. I tre sono stati colti in flagrante mentre nascondevano un carico di 30 chili di datteri di mare . Il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera già da diversi giorni stava indagando sui movimenti fatti via mare e via terra per la pesca di datteri. Il blitz ha permesso di scoprire nel quartiere noto come “Aranciata Faito” un deposito adibito allo stoccaggio temporaneo delle casse di datteri pronte poi per la commercializzazione in seguito. A smuovere la questione sono intervenute la settimana scorsa anche le telecamere di Striscia la Notizia.

SSC Napoli, gli auguri a Ghoulam per il 27esimo compleanno

SSC Napoli, gli auguri a Ghoulam per il 27esimo compleanno

Compleanno in casa azzurra. Faouzi Ghoulam compie 27 anni. Il difensore azzurro è nato il primo febbraio 1991 a Saint Priest un Jarez (Francia). A Ghoulam vanno gli auguri di tutta la SSC Napoli. Lo riporta il sito del calcio Napoli: sscnapoli.it.

Arkadiusz Milik e Faouzi Ghoulam, alla fine si ripartirà unicamente da loro. Come riferisce l’edizione odierna de La Repubblica, l’attaccante polacco ha svolto ieri il suo primo allenamento completo col gruppo e per l’esterno algerino serviranno circa due settimane prima della convocazione.

In Italia oltre tre milioni di lavoratori in nero

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In Italia i lavoratori in nero sono tre milioni e trecentomila. La crisi ha contribuito ad allargare le maglie del sommersocostringendo tante persone ad accettare un impiego non regolarizzato. Tra i settori più critici l’edilizia e la ristorazione.

In 3,3 milioni senza contratto. Esplode il nero in un’Italia che non cresce abbastanza

In tre anni oltre 200 mila i lavoratori in più senza garanzie

ROMA – Sono 3 milioni e 300 mila i lavoratori in nero. La crisi ha allargato le maglie del sommerso e costretto tante persone ad accettare un impiego pur che sia, anche per pochi euro. In pratica, segnala uno studio realizzato dal Censis per Confcooperative, la metà dei disoccupati colpiti dalla crisi negli anni passati è stato risucchiato nell’illegalità: nel periodo 2012-2015, mentre nell’economia regolare venivano cancellati 462 mila posti di lavoro la schiera di chi era occupato illegalmente è cresciuta di 200 mila unità toccando quota 3,3 milioni (+6,3%) a fronte di 21,1 milioni di regolari (-2,1%).

I settori più critici

All’espansione dell’occupazione irregolare, secondo la ricerca sul «lato oscuro del lavoro» presentata ieri a Roma, ha contribuito soprattutto l’occupazione dipendente (+7,45). Il sommerso cresce in particolare nelle attività legate all’impiego di personale domestico da parte delle famiglie (colf e badanti), con un tasso di irregolarità che sfiora il 60% (quasi quattro punti in più tra 2012 e 2015). A seguire attorno al 22-23% si collocano le attività agricole e quelle del terziario, in particolare attività artistiche e di intrattenimento, quindi il settore alloggi e ristorazione col 17,7% e le costruzioni col 16,1%. Più contenuti, rispetto ad una media del 13,5%, ma in ogni caso anche questi in crescita, i valori relativi a trasporti e magazzinaggio (10,6%) e commercio (10,3%).

Lavoratori - Occupazione in italia 2012-15
Le Regioni più sommerse

Sul piano territoriale se si guarda all’incidenza sul valore aggiunto regionale sono invece Calabria e Campania sono le Regioni che registrano le percentuali più alte di sommerso (rispettivamente il 9,9% e l’8,8%), seguite da Sicilia (8,1%), Puglia (7,6%), Sardegna e Molise (entrambe con il 7,0%). Su 3,3 milioni di lavoratori in nero 2,39 milioni sono inquadrati come dipendenti mentre 907 mila sono autonomi. Secondo il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini va però «va fatta una distinzione tra i livelli di irregolarità di una badante e quella di un lavoratore sfruttato nei campi, nei cantieri o nel facchinaggio. Il primo, seppur in un contesto di irregolarità, fotografa le difficoltà delle famiglie nell’assistere un anziano, un disabile o un minore. Le famiglie evadono per necessità. Negli altri casi si tratta di sfruttamento che nasce solo per moltiplicare i profitti e mettere fuori gioco le tantissime imprese che competono correttamente sul mercato».

Salari a picco

L’altra faccia del boom del sommerso riguarda il crollo dei salari. In questo caso il divario maggiore si registra nell’industria con uno scarto del 53,7% tra retribuzione lorda oraria regolare (17,7 euro) e non (8,2 euro). Seguono i servizi alle imprese (-50,3%, 9,5 euro anziché 19,1), mentre nelle costruzioni del 41,4%. In agricoltura, dove la retribuzione oraria è più bassa, la differenza non supera il 36% (35,7): un’ora di lavoro è infatti pagata 6,3 euro anziché 9,8, in media il taglio è invece del 49,4%, che corrispondono a 8,1 anziché 16.

«Attraverso questo focus – commenta Gardini – diciamo basta a chi ottiene vantaggio competitivo attraverso il taglio irregolare del costo del lavoro che vuol dire diritti negati e lavoratori sfruttati. Se le false cooperative sfruttano oltre 100.000 lavoratori, qui fotografiamo un’area grigia molto più ampia che interessa tantissime false imprese di tutti settori produttivi. «Chi ricorre al lavoro irregolare – sottolinea Andrea Toma del Censis – mette anche una grave ipoteca sul futuro dei lavoratori lasciandoli privi di coperture previdenziali e sanitarie e contribuendo in buona parte a un’evasione tributaria e contributiva che ha raggiunto i 107,7 miliardi di euro», compresi 10,7 di mancato gettito contributivo.

L’effetto voucher

«E’ comprensibile che di fronte alla crisi ci sia stato uno spostamento verso il sommerso, per pura necessità di sopravvivenza – commenta Francesco Seghezzi, direttore della Fondazione Adapt, il centro studi fondato da Marco Biagi – con alcuni datori di lavoro che hanno approfittato della situazione e diverse persone costrette a stare al gioco. La domanda da farsi adesso è però questa: visto che i dati si fermano al 2015, perché tutti i dati sul sommerso arrivano purtroppo sempre in ritardo, cosa è successo dal 2015 in poi con l’introduzione dei voucher? La situazione è cambiata oppure no?».

vivicentro.it/ECONOMIA
vivicentro/In Italia oltre tre milioni di lavoratori in nero
lastampa/In 3,3 milioni senza contratto. Esplode il nero in un’Italia che non cresce abbastanza PAOLO BARONI

Scafati, divieti in carcere per l’ex sindaco: colloqui ridotti con la moglie

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Ad Aliberti sono negate le visite straordinarie: non potrà ricevere la moglie e consigliera regionale Monica Paolino e al fratello-imprenditore Nello Aliberti.

Pasquale Aliberti, ex sindaco di Scafati detenuto da 7 giorni nel carcere di Fuorni, dopo la preoccupante visita cardiologica si trova ad affrontare l’ennesima prova “di resistenza”: non sono bastate le scritte sui muri di Palazzo Mayer contro la sua persona, adesso arrivano anche le restrizioni: come riportato da Metropolis “niente colloqui straordinari con altri indagati nell’inchiesta “Sarastra”. Dovrà chiedere il permesso al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno Giovanna Pacifico”. All’interno dell’inchiesta sono coinvolti anche la moglie ed il fratello dell’ex sindaco. Potrà avere visite normali, come quelle di ogni altro detenuto, nel parlatorio, sotto la vigilanza degli agenti e della polizia penitenziaria, ma non incontri straordinari, infatti questi gli saranno vietati, in particolare  alla moglie e consigliera regionale Monica Paolino e al fratello-imprenditore Nello Aliberti. Lo scopo è quello di non permettere alle persone coinvolte di scambiarsi informazioni per l’inchiesta “Sarastra”. 

Choc a Salerno: trovato cadavere nei pressi dell’Arechi

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Trovato il cadavere di una donna vicino al palazzetto dello sport: si pensa che fosse morta già da diversi giorni per un malore.

Una telefonata anonima ha allertato la sede della polizia del 118 di Salerno ieri mattina: avvisava la presenza di un cadavere nelle vicinanze del palazzetto dello sport in zona Arechi a Salerno. Subito si sono mobilitati i soccorsi per arrivare sul cantiere e tra l’erba ed il cemento hanno confermato quella misteriosa telefonata anonima: giaceva senza vita il corpo di una donna di 81 anni che aveva deciso già da molto tempo di vivere come vagabonda, ma da 10 giorni si erano perse le sue tracce. La donna, morta a seguito di un malore, è stata ritrovata in stato avanzato di decomposizione, quindi si presume che il decesso sia avvenuto già diversi giorni fa, da ricondursi molto probabilmente alle ore successive alla sua scomparsa, come stabilito dal medico legale nominato dalla Procura presso il Tribunale di Salerno.

Da Sassuolo: “Non ci sarebbero stati i tempi tecnici per depositare il contratto di Politano”

Ecco le ultime su Politano

Matteo Politano non è riuscito ad approdare a Napoli. L’ edizione odierna del quotidiano emiliano La Gazzetta di Modena, ha svelato che in ogni caso non ci sarebbero stati i tempi tecnici per depositare il contratto firmato in Lega. Ecco quanto scrive il quotidiano: “Intorno alle 22,30 il Napoli ha giocato l’ultima carta, che pareva potesse essere quella vincente ma il Sassuolo ha rifiutato anche l’offerta di 28 milioni più 1 di bonus. Il motivo? L’operazione avrebbe comportato l’ acquisto da parte dei neroverdi di Diego Farias dal Cagliari, per un corrispettivo di 8 milioni. In ogni caso, tirando la trattativa fino agli ultimi minuti, non ci sarebbero stati comunque i tempi tecnici per depositari i contratti”

Castellammare, follia all’Ospedale San Leonardo: impazzisce dopo la notizia dell’aborto

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Padre impazzisce in preda alla follia della notizia dell’aborto e mette a soqquadro il reparto di ginecologia dell’ospedale.

Una notizia che ha rotto tutti gli equilibri: all’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (NA) un padre ha avuto un raptus di folla subito dopo aver saputo che sua moglie stava avendo un aborto. Ore di attesa hanno preceduto la notizia, con la sensazione dentro che qualcosa stesse andando storto, durante quel parto che doveva essere semplice routine per l’equipe medica ed invece si è rivelata una tragedia ed un dolore enorme per le aspettative di due futuri genitori. Un sogno infranto, quello di diventare padre ed allargare la propria famiglia. Le parole dei medici, alla triste notizia, hanno provveduto letteralmente mandato fuori di sé, a tal punto da mettere a soqquadro l’intera ala di ginecologia della struttura.

Fonte: Metropolis

Napoli, condannato a 18 anni di carcere: da minorenne uccise un rivale dei Quartieri Spagnoli

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Condannato a 18 anni di reclusione per l’omicidio di Mazzanti: all’epoca era minorenne e sparò a rivali di famiglie dei Quartieri Spagnoli.

All’epoca dei fatti era minorenne V.F, cioè quando uccise un rivale dei Quartieri Spagnoli, Mario Mazzanti e ferì Giovanni De Grezio,  precisamente in Vico Lungo San Matteo, il 3 maggio 2015, e venne arrestato oltre che per l’omicidio anche per detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, delitti tutti aggravati dall’art. 7 legge 203/91, ma oggi la sentenza dell’Autorità Giudiziaria ha accolto in pieno la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli: condannato, in seguito a rito abbreviato, a 18 anni di reclusione.

Le indagini, svolte all’epoca dei fatti dalla Squadra Mobile, consentirono di ricostruire l’omicidio collocandolo nell’ambito di una lite tra Mazzanti e V.F., iniziata qualche giorno prima del tragico epilogo.  L’uomo, che poi venne ucciso, si trovava nel momento dell’attacco a fuoco, in compagnia di De Grezio ed entrambi facevano parte di una famiglia camorristica operante nei quartieri spagnoli. V.F., nonostante la sua giovane età, allo stesso modo, faceva parte del clan camorristico Sibillo-Giuliano-Amirante –Brunetti, operativo nella zona Forcella Maddalena ma con interessi nelle attività illecite dei Quartieri Spagnoli.

 

Il Mattino: “Mercato flop! De Laurentiis si faccia qualche domanda”

Il Napoli di De Laurentiis ha acquistato il solo Machach

Il Napoli di patron De Laurentiis non è riuscito a piazzare il gran colpo in queste ultime ore di calcio mercato. Ecco quanto scrive l’ edizione odierna del quotidiano Il Mattino: “Non si possono considerare acquisti i rientri di Ghoulam e Milik. La campagna di gennaio è stata un flop. Se il club che è primo in A e ha un’ampia disponibilità economica non riesce a portare a casa un giocatore di due formazioni di medio-bassa classifica, il presidente deve porsi qualche domanda sul modus operandi. Se gli obiettivi sono stati falliti, significa che le strategie non hanno funzionato o che c’è stato chi non ha saputo portarle avanti […] Younes sarebbe stato messo da Sarri dietro a un banco a seguire le sue lezioni e magari mai utilizzato, come è accaduto a un altro talentino preso in estate, il francese Ounas, bocciato dopo due apparizioni in Coppa Italia […] Perché il Napoli fa tanta fatica per (non) chiudere un’operazione di mercato? Se lo chiedono i tifosi, chissà se questa domanda se la pone anche Sarri”

Il Messaggero: “De Laurentiis aveva lasciato a Giuntoli un budget quasi illimitato”

De Laurentiis aveva lasciato un budget quasi illimitato a Giuntoli

Il Napoli non è riuscito a piazzare il colpaccio nella sessione invernale del calcio mercato. L’ edizione odierna del quotidiano Il Messaggero ha parlato del budget illimitato che De Laurentiis aveva lasciato a Giuntoli: “Tanti gli attimi di tensione e nervosismo, con l’esterno offensivo che, in contatto telefonico, chiamava il patron Squinzi pregandolo in lacrime di non perdere l’occasione della vita. Il ds Giuntoli le ha provate tutte. Il presidente De Laurentiis, del resto, gli aveva concesso quasi un budget illimitato. […] Ride la Juventus: la concreta manovra di disturbo del ds Paratici aveva costretto (invano) il club azzurro a svenarsi. «La società bianconera da questo punto di vista è la migliore, tratta molti giocatori solo per far lievitare il prezzo e danneggiare di conseguenza le contendenti», il refrain ripetuto dagli agenti, che affollavano la hall dell’hotel sede ufficiale delle trattative”

Guardia di Finanza, lotta alla “pirateria”: trovato ambulante in possesso di supporti informatici illegali

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Pirateria informatica: fermato un ambulante in possesso di computer illegali, continua l’attività della Guardia di Finanza.

Le Fiamme gialle di Nocera Inferiore hanno perquisito un venditore ambulante ed hanno trovato diversi supporti informatici illegali:

“Le Fiamme Gialle di Nocera Inferiore hanno controllato un venditore ambulante in possesso di vari supporti informatici “pirata”, posti in vendita in Sant’Egidio del Monte Albino (SA). Il responsabile, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.

L’operazione eseguita denota la costante attenzione del Corpo al contrasto dei fenomeni illeciti che possono arrecare grave danno ai commercianti rispettosi delle regole del mercato”.
Continua l’attività contro ogni fenomeno illegale, in questo caso affinché venga mantenuto il rispetto nei confronti delle attività in regola commerciali.

Fonte: Comunicato GdF