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Napoli, De Laurentiis celebra Milik: “Buon compleanno Arek”

Il presidente azzurro carica l’attaccante polacco

Arkadiusz Milik, attaccante polacco del Napoli, compie oggi 24 anni. Arrivato nel capoluogo campano nell’estate 2016 dopo l’addio di Higuain, il numero 99 è riuscito a collezionare soltanto 20 presenze timbrando per 6 volte il cartellino a causa della doppia rottura del legamento crociato del ginocchio (ultimo quello del 23 settembre scorso nel match vinto dal Napoli a Ferrara contro la Spal per 3-2). Oggi, però, il ginocchio è guarito ed il regalo potrebbe arrivare sabato, quando Sarri diramerà la lista dei convocati in cui Milik potrebbe tornare ad essere presente.

Intanto gli auguri arrivano dal presidente della società partenopea Aurelio De Laurentiis che, attraverso il suo profilo Twitter, scrive: “Grande Milik, buon compleanno dal tuo Presidente”.

In vendita i tagliandi per assistere al match Juve Stabia-Sicula Leonzio

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Al via la prevendita per assistere al match Juve Stabia – Sicula Leonzio

La società gialloblu rende noto che è iniziata la prevendita per assister al match casalingo Juve Stabia – Sicula Leonzio che si giocherà sabato 3 marzo alle ore 14:30. Questo il comunicato della società:

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili in prevendita, fino alle ore 14.30 di sabato 3 marzo, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Sicula Leonzio, in programma sabato 3 marzo alle ore 14.30, e valevole per la 28a giornata del campionato di Serie C Girone C 2017/2018.

Di seguito i prezzi dei tagliandi:

Curva San Marco € 8 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Quisisana (scoperta) € 18 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Monte Faito (coperta) € 23 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Roberto Fiore VIP € 68 + € 2 in diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati che qui di seguito riepiloghiamo:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza

Bar Gialloblù – Viale Europa

Light Break – Corso Vittorio Emanuele

Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito

Scommesse Intralot – Viale Europa

Postal Office – Via Plinio il Vecchio

 S.S. Juve Stabia

 

Pagani, blitz dei Carabinieri: arrestati due pusher in pieno centro

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I Carabinieri hanno arrestato due persone mentre spacciavano delle sostanze stupefacenti in pieno centro cittadino

I Carabinieri della Compagnia di Pagani hanno arrestato due persone, colte in flagranza mentre spacciavano delle sostanze stupefacenti, della cocaina nella fattispecie. I due di 37 anni, erano già noti alle forze dell’ ordine ed alla magistratura per spaccio di droga. L’ intervento dei militari è avvenuto nel pieno centro cittadino, nei pressi di una delle abitazioni dei due , dopo essere stati osservati per molto tempo. Gli uomini sono stati portarti presso alcune camere di sicurezza e sono in attesa del processo che andrà per rito direttissimo.

ESCLUSIVA, VIDEO – Castellammare, Rivellini, candidato centro-destra: “Quando la politica perde il senso è inutile chiedere il consenso”

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Castellammare di Stabia, è Crescenzio Rivellini il candidato di centro-destra per le elezioni del Senato del 4 marzo

Castellammare di Stabia, mancano pochi giorni alle elezioni politiche che si terranno domenica 4 marzo, e i candidati sono ancora molto impegnati nei vari tour e conferenze tenutesi sul territorio campano. La Redazione di VIVICentro.it ha raggiunto presso il Comitato di Castellammare, Crescenzio Rivellini, candidato di centro-destra, al Senato, nelle elezioni politiche.

Quali sono i punti fondamentali su i quali si focalizza il suo programma elettorale?

Ci sono punti nazionali e punti locali. I punti nazionali sono: una maggiore sicurezza, non è possibile che il cittadino italiano non abbia sicurezza. Il cittadino non sicuro non è libero. I cittadini per bene vengono assaliti nelle case, vengono scippati, vengono violentati, e sembra proprio che siano quest’ultimi ad essere i colpevoli, e non gli assassini e i delinquenti. Quindi una maggiore sicurezza con la certezza della pena, e una legittima difesa, perchè la difesa è sempre legittima. Il secondo punto è quello lavorativo, perchè non possiamo permettere che ogni anno 100mila nostri figli, ragazzi per lo più laureati, vadano via per trovare un posto di lavoro, all’estero, e che allo stesso tempo arrivino sulle nostre spiagge immigrati che sono per lo più senza titoli di studio, anzi secondo le statistiche potrebbero essere circa 180mila e per la maggior parte già delinquenti. Quindi noi stiamo esportando i nostri figli laureati, che non riescono a trovare un posto di lavoro, ed importiamo un popolo che per lo più delinque. La terza  questione di carattere nazionale è relativa alla legge Fornero, al sociale: oggi in Italia non c’è una giustizia e non è un paese giusto, un paese che non assicura una pensione a chi ha svolto un’intera vita di lavoro, pagandosi i contributi, a chi ha un esigenza di assistenza sanitaria e di carattere sociale. Per quanto riguarda i programmi relativi alla nostra zona: bisogna sviluppare il turismo, proponendo un terminal nel porto Torre Annunziata-Castellammare, libereremo il porto di Napoli, che sta scoppiando, e i turisti potrebbero sfruttare la vicinanza con Pompei e la Penisola Sorrentina; il secondo punto è il miglioramento dei trasporti, che sono fatiscenti. La terza grande questione è quella che riguarda l’assistenza sociale e sanitaria che è carente.

In maniera specifica, parlando di Castellammare di Stabia, quali sono le sue proposte per Fincantieri?

Fincantieri è un orgoglio nazionale. La storia di Fincantieri è la storia industriale del sud italia. 160 anni fa, quando gli invasori piemontesi sono venuti e hanno conquistato il Sud, e vorrei ricordare, che l’industria navale Fincantieri e l’industria ferroviaria erano le migliori al mondo, sono state, dopo l’invasione, derubate, e ogni anno va scemando la qualità.Un governo giusto deve pretendere che le commesse pubbliche e gli investimenti per la Fincantieri, siano proporzionali a tutti gli altri cantieri di Italia, e che ci sia rispetto per gli operai e il popolo del sud. Quindi la Fincantieri deve essere assolutamente aiutato ad uno sviluppo futuro, ma non solo, deve avere un collegamento con il porto di Napoli, per le riparazioni navali, che oggi sono nel porto di Napoli, e lo rendono in qualche modo pericoloso, dato che in quel piccolo territorio ci sono le riparazioni navali, il terminal container, il crocieristi, i passeggeri delle isole e addirittura il posteggio dei pullman e auto, e quindi rendo pericoloso il porto, io vedo invece che si potrebbe rendere meno pericoloso il tutto, trasportandole riparazioni navali dalle nostre parti, collaborando direttamente con Fincantieri.  

Gli italiani, un popolo che sembra non avere più fiducia nelle istituzioni, e in particolare nella politica. Cosa ha da dire al riguardo?

Hanno perfettamente ragione. Quando la politica perde il senso è inutile chiedere il consenso. Tu puoi chiedere il consenso se sei capace di avere un senso politico, e la politica non è più rappresentativa ma auto-referente. Coloro che vengono votati, eletti, dimenticano che bisogna servire il popolo e non servirsi di esso. Quando a Bruxelles, nella prima seduta del Parlamento Europeo, ho voluto parlare in lingua napoletana, perchè lo ricordo, il napoletano è una lingua non un dialetto, l’ho fatto per rappresentare il popolo del sud che mi aveva votato. E ho lavorato a Bruxelles per proteggere le questioni di carattere europeo e nazionale, ma in maniera particolare per difendere chi mi aveva pagato il biglietto per andare a Bruxelles, ovvero i meridionali, quindi a loro ho pensato quando lavoravo. Questo dovrebbe essere il nuovo corso della politica, certamente non con l’anti-politica, certamente non con i M5S, che non sanno ne leggere è scrivere, dovrebbero imparare prima a farlo e poi casomai candidarsi a qualche cose. Vorrei ricordare che io prima di incollare i miei manifesti, prima di dare il mio santino, ho incollato migliaia di manifesti di altri, e migliaia di santini di altri, in questo lungo periodo di apprendistato, ho cercato di apprendere e capire, di ascoltare. Non possiamo dare l’Italia in mano a degli sprovveduti e lasciare che questo grande paese, e ricordo agli amici di questo collegio elettorale che alle falde del Vesuvio, da 2000 anni vengono ad imparare la civiltà, e che noi siamo il popolo che ha insegnato la civiltà al mondo, quindi questo grande patrimonio non lo si può dare in mano a degli sprovveduti.

Una campagna elettorale sui generis, fatta attraverso l’ape della libertà. Un vero e proprio tour. Che tipo di esperienza è stata?

Non è una campagna elettorale sui generis, è la mia vita ed è la mia campagna elettorale. Io faccio politica da tanto e la faccio con il popolo, tra il popolo e per il popolo. Io sono l’unico che sa usare in effetti il megafono, gli altri non sanno come usarlo. L’ape è il rapporto diretto con il pubblico, anche lo scontro verbale. Nel passatole esperienze ci hanno portato ad avere anche in qualche occasione, anche scontri fisici e verbali, e tutto questo fa parte dell’esperienza che io porto e che in qualche modo mi ha arricchito nella mia vita. la mia campagna elettorale è come la mia vita: sempre guardando negli occhi i miei elettori, sempre a petto in fuori, sempre con forza e coraggio, perchè bisogna avere la forza di combattere per le proprie idee e il coraggio di non arrendersi mai.

Perché lei dovrebbe essere la persona giusta per rappresentare la Campania al Senato?

Io non voglio che gli elettori decidano che io sono la persona giusta, così, senza un perchè valido. Sono oltre un mese che io sfido i miei avversari sia il centro sinistra che i 5 stelle per un confronto pubblico. Sto girando per il collegio elettorale con il mio libro, con la storia della mia vita perchè credo che i cittadini debbano considerare chi si candida e valutare cosa hanno fatto nella vita. In campagna elettorale di chiacchiere se ne sentono tante, e probabilmente i programmi elettorali di tutti i partiti sono i migliori possibili. Non è quindi il programma elettorale da vedere, ma è da considerare e pesare la storia politica di ognuno di noi, capire cosa ha fatto nella vita per avere la certezza che forse qualcosa potrà fare in futuro. Per questo mi meraviglio che i miei due avversari scappino, hanno una paura e una fifa incredibile, io non mangio e non li picchio, e sono pronto ad andare nella sede dei 5 stelle e del centro sinistra; vado da solo per un confronto pubblico con il mio avversario, sono pronto ad andare dove vogliono, quando vogliono e come vogliono.

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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La Stampa: “Napoli-Juve come Olanda-Germania del ’74, azzurri meglio di…”

“Che bello il gol di Hamsik”

L’edizione odierna de La Stampa ha parole di elogio per il Napoli e per il suo gioco. L’esempio riportato dal quotidiano è quello del terzo gol segnato dagli azzurri nel match contro il Cagliari, quello che ha visto il tocco del pallone da parte di tutti e undici gli effettivi presenti in campo prima della conclusione vincente di capitan Hamsik“Undici su undici, e qui sta l’eccezionalità dell’evento perfettamente documentato dal grafico che pubblichiamo. Il Napoli ha riconquistato palla a centrocampo, l’ha scambiata per un po’ in quel settore, poi ha cercato di sfondare sulla destra: vistosi chiuso, è tornato sui suoi passi, sino a rigiocarla all’indietro sul portiere; rilancio profondo e ovviamente rasoterra per Mario Rui, altro assaggio di tiki-taka, stavolta sul centrosinistra, sino a che Mertens retrocedendo non ha saltato un uomo col sombrero appoggiandosi ad Hamsik; lì lo slovacco ha cambiato passo scambiando due volte con Insigne, e sul passaggio numero 18 ha calciato al volo d’interno sinistro centrando il sette della porta cagliaritana”.

Inoltre, La Stampa si sbilancia in paragoni importanti e lusinghieri. Per il quotidiano, la squadra di Sarri “è meglio della Play Station”, una squadra molto simile a due del passato: l’Olanda del ’74 e il Barcellona di Pep Guardiola.
“In casi come questo a scatenarsi sono gli statistici. Che hanno pescato un Barcellona-Saragozza del 2012 in cui il Barça di Guardiola andò in porta dopo addirittura 30 passaggi, l’ultimo di Messi per Pedro: ma senza che all’azione avessero partecipato tutti e undici. La memoria invece, la memoria lunga di chi, volente o nolente, si può permettere ricordi lontani, è corsa a Monaco di Baviera, alla finale mondiale del 1974 tra Germania Ovest e Olanda. Quando gli olandesi batterono il calcio d’inizio e diedero il là a una strana melina a metà campo, un titic-titoc a distanza ravvicinata che si trascinò per 16 passaggi. Sino a che a prendere in consegna quel pallone, poco oltre la metà campo, non arretrò Cruyff che accennò a sua volta a un surplace. Per poi piazzare un’accelerazione verticale che lasciò sul posto mezza difesa tedesca e fu stroncata solo dal fallo da rigore di Hoeness. Sequenza memorabile, che difatti è rimasta e rimarrà nella storia del calcio. E’ vero che il calcio del Napoli di Sarri ricorda da vicino quello del Barcellona di ieri, e del City di oggi, dunque di Guardiola, e non poi da così lontano quello della rivoluzione olandese che proprio Cruyff esportò in Catalogna prima da giocatore e poi da tecnico”.

Infine, il quotidiano analizza l’analogia con l’Olanda del 1974:
“Con caratteristiche diverse innanzitutto sul piano atletico, perché quell’Olanda era fisicamente fortissima, e cattiva la sua parte, mentre il trio d’attacco dei piccoletti napoletani ricorda semmai, e molto da vicino, quello dei nanerottoli del centrocampo di Guardiola, Messi-Xavi-Iniesta. Ma il rimando a Olanda ’74 introduce anche un altro tema, il vero tema che tiene banco da mesi e continuerà a farlo sino al 20 di maggio. Quell’Olanda fece epoca, e come lo stesso Sarri ha già osservato, e sottolineato, è rimasta nell’immaginario collettivo ben più della Germania che vinse. Ma non vinse. Lo stesso rischio che sta correndo il Napoli con la Juventus, e di cui è perfettamente consapevole. Perché se il Napoli arieggia quella magnifica Olanda, pur senza un fuoriclasse assoluto come Cruyff, la Juventus ricorda da vicino quella implacabile Germania. Per concretezza, pragmatismo, abitudine a vincere. E per la presenza di una serie di campioni che non saranno Beckenbauer, Müller, Overath, Breitner, ma sono comunque giocatori che il colpo vincente l’hanno sempre in canna. Anche quando la squadra fa fatica, quando il gioco non scorre facile e piacevole come quello del Napoli. Fidando una volta di più nel celebre teorema-Lineker, secondo cui il calcio è quello sport in cui alla fine vincono i tedeschi. Che il Napoli sta provando e sino a qui riuscendo a riscrivere, avendo trovato il modo di coniugare una inedita solidità (15 soli gol incassati esattamente come la super difesa bianconera) con la freschezza di una manovra che un po’ ti stordisce e un po’ ti prende alla gola”.

Giugliano, terribile incidente, auto sbanda e finisce contro palo della luce

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Ecco il racconto dell’ incidente

Pochi minuti fa a Giugliano, nel quartiere Casacelle è avvenuto un terribile incidente. Una Fiat Uno si è scontrata contro una Renault Captur. Il conducente di quest’ ultima ha perso il controllo della sua auto vettura e si è andato a schiantare contro la Fiat, e a seguito dell’ impatto ha fermato la propria corsa contro un palo della pubblica illuminazione, che si è danneggiato piegandosi. Sul posto sono giunti immediatamente i sanitari del 118, i quali hanno trasportato i due malcapitati presso il polo ospedaliero della città. Secondo le prime indiscrezioni avrebbero riportato soltanto alcune lievi ferite. Mentre i vigili sono impegnati a riprendere il traffico.

Ultras Napoli contro il divieto di trasferta: “Il Casms ci nega la libertà”

Poi l’attacco alla società…

Non si placano le proteste da parte dei tifosi del Napoli, ed in particolare degli ultras, verso i divieti di trasferta che non permettono ai partenopei di seguire la propria squadra in tutta Italia per darle il loro sostegno.

L’ultima decisione finita nel mirino degli ultras è quella presa dal Casms (Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) che ha portato la Prefettura di Cagliari alla chiusura del settore ospiti per la gara di lunedì scorso. I sostenitori del Napoli, però, non limitano la contestazione alle istituzioni ma ne hanno anche per la società del club di De Laurentiis.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Nova, questa mattina sono apparsi alcuni striscioni di contestazione davanti al Castel dell’Ovo, al Maschio Angioino e nei punti più significativi della città che riportano la seguente scritta: Il Casms nega libertà alla nostra città. Nemmeno una parola da parte della società”

Napoli-Roma: tra i giallorossi c’è il dubbio Pellegrini, Gonalons in preallarme

Di Francesco alle prese con l’infermeria

La situazione infortuni in casa Roma preoccupa il tecnico Eusebio Di Francesco in ottica Napoli, gara importantissima in chiave Europa e che i giallorossi non possono assolutamente permettersi di sbagliare dopo il passo falso contro il Milan e le vittorie di Inter e Lazio. L’edizione odierna del Messaggero fa il punto della situazione presente a Trigoria:

“Con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia, ieri si è rivisto in campo Gonalons. Il centrocampista francese (assente dalla vigilia di Inter-Roma, 20 gennaio) si è allenato nuovamente in gruppo. Considerando che il match del San Paolo è previsto per sabato (ore 20,45), l’obiettivo è far parte della lista dei convocati e accomodarsi così in panchina. Il posto lasciato libero potrebbe essere quello di Pellegrini, rientrato lunedì a Trigoria dallo stage azzurro per un problema al muscolo flessore della gamba sinistra. Nel post-gara con il Milan, Di Francesco aveva glissato sull’infortunio, parlando di un semplice affaticamento. In realtà la situazione è leggermente diversa, a tal punto che dai primi esami svolti a Coverciano, l’edema era così esteso che non è stato possibile effettuare valutazioni. Oggi il centrocampista si sottoporrà a nuovi accertamenti diagnostici. La sua presenza a Napoli è in dubbio.Contro la squadra di Sarri, tornerà dal primo minuto De Rossi, scontato in avanti il rientro di Dzeko. 

Politiche, Berlusconi sceglie Tajani, ma lui: “Nessuno può sostituire il Cavaliere”

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Il leader del centrodestra vorrebbe Tajani premier

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi sembrerebbe aver scelto Antonio Tajani come candidato premier. C’è da dire che secondo accordi interni al centrodestra, in caso di vittoria, diventerà premier, il candidato del partito che ha ricevuto più voti. Secondo i sondaggi di qualche settimana fa sarebbe in vantaggio il partito azzurro al cospetto della Lega che sarebbe di qualche voto indietro. Ecco alcune parole di Tajani: “Berlusconi mi vorrebbe premier? Sono onorato dalle parole di stima, ma ho dedicato l’ultimo anno al lavoro al Parlamento europeo, credo nel Parlamento e proprio per questo non ho partecipato alla campagna elettorale. Oggi nessuno può pensare di fare l’erede di Berlusconi come federatore del centrodestra. La sua personalità è ancora talmente forte che non fa nascere l’esigenza di una leadership alternativa. In futuro ci sarà un erede, ma ora è troppo presto”

Napoli, Del Genio: “Allegri rende ignoranti i tifosi, vi spiego perchè…”

“La sua insistenza crea sotto-cultura”

Il giornalista Paolo Del Genio, nel corso di Kiss Kiss Napoli, ha parlato dell’atteggiamento del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri mediante le sue dichiarazioni e l’insistenza sulla storia delle società e dell’albo d’oro di ognuna di essa.

Ecco il suo pensiero:

Allegri insiste sull’albo d’oro? Quando si dice l’unica cosa che conta è vincere si crea una sotto-cultura calcistica e si rende più ignorante il tifoso. Sì, drammatizzo perché è una frase pericolosa che ha portato il tifoso nella situazione in cui si trova. Allegri inferiore nettamente tatticamente a Sarri? Vincere con la Juve… entri in un calderone, hanno vinto tutti. Hanno organici nettamente superiori. In Germania ad esempio il Bayern l’ha vinta con Heynckes in un anno in cui è andato bene tutto, ma mica verrà ricordato più di Guardiola o Ancelotti che lì non l’hanno vinta…”.

Napoli, Reina rifiuta l’offerta di rinnovo: firmerà un triennale con il Milan

Gli azzurri hanno tre nomi in lista per sostituire il portiere spagnolo

Il giornalista della RAI, nonché esperto di mercato, Ciro Venerato è intervenuto ai microfoni di Tele Vomero durante la trasmissione Goal Show rilasciando alcune dichiarazioni sulla condizione contrattuale di Pepe Reina e sui possibili movimenti di mercato del Napoli.

Ecco le sue parole:

“C’è più di una stretta di mano tra Reina e il Milan! Dal primo luglio sarà un nuovo giocatore del Milan, lo spagnolo firmerà un contratto triennale: è stata sorpassata l’offerta del Napoli al suo agente, con validità di solo un anno. Il calciatore preferisce firmare un accordo triennale con un club comunque prestigioso.
L’erede di Reina? Bernd Leno è il primo obiettivo come l’anno scorso, mentre Geronimo Rulli va cancellato dalla lista. Da considerare comunque i nomi di Alex Meret ed il francese Lafont, anche perchè Sepe sarebbe sempre più vicino all’Udinese”.

Nocera, vendeva crack nella sua abitazione: 35 enne arrestato dai Carabinieri

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Il fatto è avvenuto a Nocera

I Carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, hanno arrestato un 35 enne, già noto sia alla magistratura e sia alle forze dell’ ordine per spaccio di sostanze stupefacenti. L’ uomo è stato trovato in possesso di circa 50 grammi di crack pronti ad essere messi sul “mercato” e i vari accessori per il dosaggio della droga. Il 35 enne smerciava il crack direttamente dalla sua abitazione nell’ agro nocerino sarnese. I militari, al termine di una perquisizione a casa dell’uomo, hanno anche sequestrato il denaro contante, probabile provento della vendita delle dosi. Nella medesima indagine è stato anche denunciato un 24 enne che ha provato ad ostacolare le operazioni dei militari.

Casapesenna, parla l’ avvocato di Don Barone: “Il Vescovo era a conoscenza di tutto”

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Ecco tutte le novità sul caso di Don Michele Barone

Emergono nuove novità sul caso di Don Michele Barone, il sacerdote di Casapesenna, accusato di fare esorcismi falsi, venendo anche pagato in maniera lauta. A difesa del prete ha parlato all’ edizione odierna del quotidiano La Repubblica, l’ avvocato Carlo Taormina, il quale ha rivelato che il vescovo era a conoscenza di come andassero le cose. Ecco le parole dell’ avvocato: “Gli esorcismi avvenivano secondo quelle che sono le condizioni ecclesiastiche. Il vescovo sapeva, era informato man mano che andavano avanti le cose. Noi abbiamo anche contestato la sospensione del sacerdote fatta dal vescovo, nella quale si dice che vi sarebbe stata la sua totale inconsapevolezza”.

IoTiVotoSe: le richieste e i bisogni dei cittadini che la Politica snobba

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In una campagna elettorale, come sempre, più gridata che ragionata spicca la encomiabile iniziativa del quotidiano “Il Sole 24 Ore”, che in una apposita rubrica – Iotivotose – da settimane raccoglie i pareri, le opinioni e le richieste degli “e-lettori”.

In ” Iotivotose ” viene fuori un grande affresco delle priorità che i cittadini spiattellano alla Politica, perché li affronti e li risolva. E gli “elettori” si dimostrano molto più ragionevoli dei candidati dei vari partiti

Candidati che parlano per slogan, senza argomentare ma cercando di colpire l’emotività di ognuno di noi. Certo gli “elettori” del “Il Sole 24 Ore” sono una categoria selezionata.

Si tratta di persone attente ai fatti economico finanziari che giornalmente e pragmaticamente si trovano impegnate a trovare soluzioni nella gestione di imprese ed aziende.

A maggior ragione il parere di questo elettorato “esigente” è importante per orientare le scelte politiche della imminente futura legislatura.

Le problematiche sollevate sono molteplici e tutte degne di attenzione. Tra esse noi ne segnaliamo quelle ritenute più strategiche.

OCCUPAZIONE GIOVANILE:

creare lavoro per i giovani disoccupati (specie al Sud) e condizioni di lavoro appetibili per i giovani “cervelli” che scappano all’estero, dove vengono valorizzati secondo i meriti e non secondo “raccomandazione”. Sarà realizzabile in Italia?

ISTRUZIONE:

Scuola ed Università, sempre a corto di risorse, vanno raccordate tra loro in modo organico per servire agli studenti e non alle esigenze di carriera del corpo docente, ma soprattutto di quello accademico. Si riuscirà a sradicare le varie baronie universitarie?

PENSIONI:

ai giovani si dice, molto carinamente, che essi molto probabilmente non la vedranno neanche perché avranno una vita contributiva da perenni precari.

Questo non è certo incoraggiante per chi si affaccia alla vita lavorativa. E, d’altra parte, la legge Fornero non è riuscita a risolvere la quadratura del cerchio.

I vecchi lavorano fino allo sfinimento ed i giovani restano ai margini dell’occupazione, vivendo con i sussidi di nonni e di genitori ultrasessantenni ancora lavoratori.

Ci sono ripensamenti da considerare e ritocchi da fare.

L’economia richiede di far quadrare i conti degli enti previdenziali. Ma la qualità di vita degli anziani e l’entusiasmo del lavoro per i giovani sono valori non trascurabili, per una società che vuol essere civile.

TASSE ed EVASIONE FISCALE:

nervo scoperto di ogni politica, da sempre. Tutti vogliono pagare meno tasse ed avere servizi efficienti.

Ma per avere bisogna dare.

La nostra Costituzione (art. 53) dice che le tasse si basano su un “criterio di progressività”. Quindi l’aliquota unica sarebbe incostituzionale.

Ma gli “e-lettori”, giustamente, vogliono criteri più efficaci per la lotta all’evasione che deve prevedere “tolleranza zero”. Nel paese delle sanatorie, sarà possibile tanta auspicata fermezza?

SPENDING REVIEW:

all’unisono tutti la invocano. Dove c’è da risparmiare tutti propongono sforbiciate drastiche: compensi dei politici in primis, abolizioni enti inutili, accorpamenti amministrativi… La lista non finisce mai. Ma somiglia alla strada che porta all’inferno: lastricata di buone intenzioni, ma nessuna messa in pratica.

DEBITO PUBBLICO:

tutti gli “e-lettori” ne sono consapevoli e reclamo misure per ridurlo già sin da adesso, per non scaricare il peso dei nostri debiti sui nostri ignari nipoti. Ma i politici sembrano averlo rimosso dalla loro agenda politica ed in campagna elettorale non ne accennano affatto.

BUROCRAZIA:

demonizzata indistintamente da tutti con fastidio ed insofferenza. Tutti conoscono gli appositi “Uffici complicazioni affari semplici”. Ne sono provvisti tutti gli enti pubblici. Sarà difficile sbarazzarsene. Ma il cittadino comune lo reclama a gran voce. Anche questa sembra una strada lastricata che porta nelle solite bolge dantesche.

EUROPA:

la maggior parte si rende conto che il futuro è la Confederazione Europea e che da soli non si regge alla globalizzazione imperante. Quindi tutti chiedono più Europa, magari un po’ più equa e un po’ più duttile. È la nostra àncora, nonostante la recente vicenda dell’EMA che ci ha regalata qualche bruciante delusione.

INFRASTRUTTURE:

claudicanti al Nord (vedi recenti disastri ferroviari) e decisamente deficitarii al Sud. Un grande piano di investimenti organici e coordinati di opere pubbliche ammodernerebbero l’Italia e risolleverebbero l’economia. New Deal dopo la grande depressione del ‘29 in USA, docet.

FAMIGLIA:

la denatalità deve essere contrastata aiutando le famiglie esistenti e quelle giovani a formarsi. E per questo occorrono incentivi economici, sgravi ove necessario, e servizi alla famiglia: asili nido, tempo prolungato a scuola, congedi e flessibilità lavorative adeguate ai bisogni di ogni singolo nucleo.

Questi sono la gran parte dei problemi che una rappresentanza del corpo elettorale ha individuato  e segnalato in contraltare ad una campagna elettorale fatta di slogan pubblicitari.

Si sta giocando a chi le spara più grosse e più suggestionanti.

La Politica ormai ridotta ad abilità di comunicare e fare propaganda. Non ad argomentare problemi e soluzione, ragionati e ragionevoli. E si gioca con la demagogia della democrazia, agitando spauracchi agli occhi delle masse.

La destra ha individuato due cavali di battaglia: gli immigrati e le tasse. E su questi due slogan picchia di brutto. I 5 stelle hanno preso di mira l’abolizione dei privilegi dei politici e da lì non allungano ed allargano lo sguardo dei loro interessi, arroccati nel loro castello di purezza adamantina.

La sinistra, che dovrebbe trovare slogan efficaci in difesa delle classi più deboli – sua storica vocazione! – sembra afona ed annaspa, priva com’è di diffondere slogan efficaci, anche se può vantare un governo Gentiloni che di cose ne ha realizzato.

All’indomani della abbuffata elettorale, finalmente gli slogan andranno messi in soffitta (fino alla prossima). A quel punto, questi problemi evidenziati non dovranno più essere agitati per fare polemica politica. Andranno affrontati e avviati a soluzione. Anche con gradualità, ma bisognerà mettersi in capeggiata. Per cominciare un cammino di speranza e di rinnovamento nella nostra società.

Se non si trova un accordo, ogni schieramento proporrà una sua soluzione ed il rischio del pantano è già sull’uscio del futuro Parlamento. Dio non voglia. La nostra Italia merita  di meglio. Basterà invocare il “Veni Creator Spiritus” come fecero in Parlamento i nostri Padri Costituendi all’inizio dei loro lavori?

Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.Qui díceris Paráclitus,
Donum Dei altissimi,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.

Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.

Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.

Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.

Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.

Amen.

Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.O dolce consolatore,
dono dell’altissimo Padre,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.

Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.

Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nelnbsp;cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.

Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.

Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.

Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Carmelo Toscano / IoTiVotoSe: le richieste e i bisogni dei cittadini che la Politica snobba

vivicentro.it/POLITICA

Iotivotose – Iotivotose Iotivotose – Iotivotose

Oggi avvenne, nel 1988 Giordano firma il definitivo 1-0 a Pescara

Il Napoli terminò quel campionato al secondo posto dopo il sorpasso del Milan

Il giorno 28 febbraio il Napoli ha giocato sedici partite, dodici in serie A, tre in serie B ed una in Coppa Italia, ottenendo tre vittorie, sette pareggi e sei sconfitte.

Ricordiamo l’1-0 a Pescara nella quinta di ritorno della serie A 1987/88.

Questa è la formazione schierata da Ottavio Bianchi:

Garella; Bigliardi, Francini; Bagni, Ferrario, Renica; Careca (89′ Filardi), De Napoli, Giordano, Maradona, Romano.

I gol: 38′ Giordano

Dopo diciannove giornate il Napoli era in testa alla classifica con cinque punti di vantaggio sul Milan che a fine stagione effettuò il sorpasso e conquistò lo scudetto.

Il gol vincente a Pescara porta la firma di Bruno Giordano. Il centravanti romano ha segnato 37 gol nelle sue 109 partite in maglia azzurra: 23 in 78 di serie A e 14 nelle 27 in coppa Italia. Non ha segnato nelle sue quattro presenze in Europa.

Tragedia nel casertano, una donna viene stroncata da un malore prima della visita

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La donna è deceduta a Maddaloni

Nella giornata di ieri, a San Nicola La Strada, nel casertano, è avvenuta una tragedia in ospedale. Una donna mentre aspettava la visita medica è stata stroncata da un malore. La donna di 53anni, Maria Chierchia, moglie di un consigliere comunale del comune del casertano, è morta all’ospedale di Maddaloni per cause ancora in accertamento, come riporta edizionecaserta.it. Mentre aspettava la visita nel nosocomio casertano, è caduta al suolo, probabilmente per un’ embolia. E’ scattato immediatamente l’ allarme, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano e non si è potuto fare altro che constatare la morte della donna.

Pochettino (All. Tottenham): “Non mi perdo mai una partita del Napoli”

“Sarri è tra i migliori allenatori al mondo”

Maurizio Pochettino, allenatore del Tottenham, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio CRC parlando del Napoli e del suo momento di forma, sullo scudetto e su Sarri, che il tecnico considera uno dei migliori allenatori al mondo.

Ecco le sue parole:

“Il Napoli può vincere lo scudetto. Il calcio di Sarri è quello più bello in Europa e quando posso non perdo una partita degli azzurri. Lotteranno fino alla fine con la Juventus per il campionato. Sono molto legato a Callejon perchè sono stato anche il suo allenatore. Non ho nulla da consigliare a Sarri perchè è uno dei migliori al mondo. Sarri è Sarri e Guardiola è Guardiola, ognuno ha il suo stile che prova  a migliorare giorno dopo giorno. Chi è più forte tra Maradona e Messi? Viene prima Diego e poi Leo. Io allenatore del Napoli? Devo chiedere prima il permesso a Maradona!”

Juve Stabia, Mastalli e quella roba da plebiscito: “Con la fascia da sempre, orgoglioso delle Vespe e quel retroscena milanese”

Le parole di Alessandro Mastalli
La pasta del capitano. Per indossare la fascia a 22 anni (il più giovane nel panorama del calcio professionistico italiano) ci vuole personalità da vendere. Quella che non manca ad Alessandro Mastalli, leader della Juve Stabia capace di castigare la capolista Lecce che non perdeva da 22 turni, ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Un gol speciale come racconta il centrocampista bolognese: «Lo dedico alla mia nipotina Greta, nata una settimana fa. È stata una rete storica visto che la Juve Stabia non vinceva lì da 65 anni. Da Catania sono arrivate un sacco di telefonate a mio padre per ringraziarmi. Colleziono figurine e spero di finire come lui sull’album Panini. Lugano con Zema? Diciamo che, diversamente dal solito, non ha avuto un occhio di riguardo per i giovani. Andare all’estero come prima esperienza non è stata la scelta giusta».
A credere nel talento di Mastalli ci ha pensato Manniello: «Mi ha voluto fortemente dopo che in Svizzera avevo perso consapevolezza e molti non credevano più in me». Mister Caserta in estate l’ha nominato capitano: «Che soddisfazione esserlo alla mia età e avendo compagni che hanno giocato in A. Penso di essere stato scelto per i comportamenti e per il fatto che riesco a farmi rispettare da tutti nonostante sia giovane».
Una vita in rossonero e con la fascia al braccio. Investitura arrivata sin dagli Allievi Nazionali con un certo Pippo Inzaghi in panchina: «Il mister ci chiese di scrivere su un foglio chi volessimo come capitano. Mi hanno votato tutti». Roba da plebiscito agli exit poll se fosse un candidato in politica.

Napoli-Roma, sono già 28mila i tagliandi staccati

Anche i tifosi sono pronti per le ultime dodici finali

Nel post gara di Cagliari-Napoli, il tecnico azzurro Maurizio Sarri aveva dichiarato che per essere certi della conquista della piazza bisognava conquistare 11 vittorie ed 1 pareggio. Il capitano Hamsik, invece, aveva dichiarato di essere ansioso di affrontare la gara di sabato contro la Roma che rappresenta il prossimo ostacolo da superare.
Idee chiare, dunque, nell’ambiente partenopeo: sia per la squadra sia per i tifosi, pronti a sostenere i propri colori per portare a termine il cammino verso il terzo titolo nazionale.

Secondo quanto scritto dalla Repubblica, nell’edizione odierna, la prevendita del match di sabato è partita bene:

“La strada verso lo scudetto è ancora lunga, però, con dietro l’angolo la sfida di sabato al San Paolo con la Roma. Anche i tifosi (28mila i biglietti già venduti) sono pronti a scendere in campo con gli azzurri, nella prima delle 12 finali che mancano per arrivare al traguardo. Sarri ne vuole vincere undici”.

Moriero: “Questo Napoli ha maturità e mentalità giusta per arrivare fino in fondo”

“Gli azzurri giocano il miglior calcio d’Italia”

Francesco Moriero, ex calciatore di Napoli e Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RMC Sport per parlare del match che gli azzurri disputeranno contro la Roma al San Paolo nell’anticipo serale di sabato.

Moriero ha dichiarato:

“Il Napoli c’è, gioca bene da due anni e adesso è più maturo. Ha voglia di dettare leggere in questo campionato. Andare a vincere a Cagliari non era facile e con lo 0-5 ha fatto capire che è pronto a vincere lo Scudetto”.

Che partita si aspetta al San Paolo?
“La Roma viene da una sconfitta. E’ una squadra con una rosa competitiva, ma non riesce a trovare continuità di gioco. Sono gare molto particolari che si preparano da sole. Sicuramente i giocatori vorranno dire la loro e fare la partita. Il Napoli in questo momento è pieno di entusiasmo e sono sicuro ne uscira una bella partita perché questa Roma ha le armi giuste per far male agli azzurri”.

Le vittorie del Napoli passano per il gioco, quelle della Roma più dai singoli.
“Il gioco della Roma è più lineare e cerca di risolvere le partite con i suoi giocatori importanti, mentre il Napoli ha un gioco di squadra corto e stretto. Quella azzurra è una squadra collaudata che gioca il più bel calcio d’Italia e forse anche d’Europa”.

Come giudica la crescita di Mario Rui?
“Quella di ieri è stata la sua gara migliore. E’ un calciatore che sta facendo molto bene e quando giochi in un contesto organizzato come quello del Napoli anche il singolo si esalta”.