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Sharon Prisco: “Ho ancora tanto da dare nel pugilato”

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Sharon Prisco è tornata su ring.E, per raccogliere le sue sensazioni sul ritorno, Carlo Ametrano l’ha intervistata in esclusiva per ViViCentro.

Sharon, bentornata sul ring!

Vuoi parlarci meglio del tuo ritorno?

“Dopo gli scorsi Europei fatti a novembre, mi sono presa un anno di pausa.Un mese fa mi è stato richiesto di partecipare in un match internazionale con la Svizzera andata e ritorno e ho accettato.

Sono ritornata, anche se non al 100%.Mi sono rimessa in gioco e parteciperò anche al WBL la prossima settimana”.

Quanto ti era mancata la boxe?

“Tanto, devo dire la verità.

In questo anno ho preso il brevetto da tecnico per cui non mi sono mai realmente allontanata da questo sport.Sentivo però che non era la mia ora e che potevo dare di più, per questo sono tornata sul ring.

Sono ritornata con un’altra mentalità.Capisco che il pugilato è una mia passione.

Penso di poter dare ancora tanto a questo sport”.

Ora dove ti alleni?

“Sono alla palestra Recale con il mio maestro Ciccio Maglietta.Mi alleno con il mio fidanzato che è un tecnico della società”.

Quanta differenze c’è nell’essere tecnico e non più atleta?

“C’è una grande responsabilità.

Devi capire che non devi salire tu sul ring.Devi capire che sei un tecnico e non più l’atleta. È difficile, quando i ragazzi salivano sul ring…preferivo salire io.

L’ansia è maggiore.Hai più paura che l’atleta possa farsi male, non so.

Ho avuto questa sensazione”.

Per quel che riguarda l’annata della boxe, quali sarebbero i prossimi appuntamenti?

“Dopo il WBL sono in preparazione per i campionati italiani assoluti che si svolgeranno a Monza”.

Come valuti la situazione della Federazione in attesa di dicembre?

“Aspettavo che arrivasse questo momento.Il pugilato è cambiato e l’Italia finalmente se ne è accorta.

In Italia siamo validi e speriamo che i nuovi presidenti possano attuare un cambiamento.Spero tanto in questa nuova Federazione che si creerà.

Incrociamo le dita, anche per il maestro Biagio Zurlo che è molto competente”.

Ultima domanda: ora che sei tornata, qual è il tuo sogno del cassetto?

“Ho riflettuto tanto in questo periodo di pausa.Dirti di andare alle Olimpiadi è un po’ complicato per forza di cose…al momento voglio continuare e mettere l’anima in ogni combattimento.

Voglio fare pugilato e andare avanti per la mia strada”.

Autunno e caduta di capelli, telogen nel mirino: cos’è?

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(Adnkronos) – Tempo di castagne, cadono i capelli.Solo un detto popolare o una leggenda?

In realtà, un fondo di verità c'è.Ma marroni e caldarroste hanno ben poco a che fare con tutto questo.

Piuttosto la chiave è in una parola misteriosa per i non addetti ai lavori: telogen.Cos'è lo spiega Mario Valenti, dermatologo e ricercatore dell'Irccs Istituto Clinico Humanitas: "Il capello ha un ciclo – descrive all'Adnkronos Salute – che nella stagione autunnale normalmente giunge nella cosiddetta fase di telogen, cioè la fase in cui termina la crescita e si ha una quiescenza prima della caduta.

Succede normalmente dopo la stagione estiva".Ecco perché l'autunno sale sul banco degli imputati.  Questo processo, continua l'esperto, "sembrerebbe essere un po' legato anche alla riduzione progressiva delle ore di luce, dall'estate fino alla stagione autunnale.

Aumentando le ore di buio, aumenta in proporzione la melatonina e questo regola non solo il ciclo sonno-veglia, ma anche il ciclo del capello.Quindi in parte" la caduta autunnale dei capelli "è un qualcosa di fisiologico, e normalmente dura 4-6 settimane, al massimo 8.

Se dovesse essere eccessivo, sia in termini di tempo che di numerica dei capelli che cadono, allora è necessario indagare se ci sono cause intercorrenti".I capelli, dice Valenti, "iniziano a cadere" un po' più numerosi "al termine della stagione estiva, intorno a metà-fine settembre e questa fase in genere si prolunga per tutto il mese di ottobre, almeno fino a inizio novembre".

Poi dipende anche "dal singolo, da quanto è stato esposto ai raggi solari, perché nell'immediato l'estate aiuta la crescita del capello, poi però a posteriori il sole, come l'acqua di mare, sono tutti fattori irritanti che possono impattare sulla qualità del capello".  
L'incidenza di questo fenomeno? "Non credo ci siano studi, perché la condizione è un po' misconosciuta – osserva – Ma ritengo che nell'arco della vita circa un 30% di persone possano sperimentarlo come episodio", magari una stagione di caduta autunnale dei capelli particolarmente intensa da accorgersene.In genere "si autorisolve naturalmente.

In alcuni casi, se c'è un evento più stressante, o si innesca anche un quadro patologico di carenza di qualche macronutriente, può durare di più.Ma raramente cronicizza".  
Come si fa a capire quando questa caduta è eccessiva? "Ci sono dei test empirici – illustra Valenti – Uno è il 'wash test'", in parole povere "contare i capelli persi dopo la doccia.

E poi ci sono dei test che vengono fatti in corso di visita tricologica-dermatologica, come il 'pull test', in cui il medico esercita una trazione delicata sui capelli e se c'è una caduta superiore a 5-6 capelli di solito si definisce un quadro di 'telogen effluvium'.Uno strumento che aiuta a fare diagnosi è il tricoscopio, che permette durante la visita dermatologica di vedere la salute del follicolo pilifero, la dimensione e quanto i capelli differiscono l'uno dall'altro in termini di spessore.

Serve a escludere altre patologie".Poi ci sono "delle terapie integrative.

Si possono prescrivere esami del sangue, quando si riscontra una caduta eccessiva, per verificare che non ci siano carenze, soprattutto nella donna.Parliamo di ferro, ferritina, zinco, vitamina B12, alterazioni dell'emocromo in generale.

Poi eventualmente queste carenze si vanno a integrare.E ci sono anche una serie di prodotti non aggressivi specifici per il lavaggio.

Se invece parliamo non di telogen, ma di altre patologie, ci sono trattamenti ad hoc".  
Cosa può aiutare in caso di caduta autunnale dei capelli? "Un'alimentazione variegata, certamente – risponde il dermatologo – E' importante mangiare un po' di tutto, se ci fossero carenze di ferro o altro supplementarli, perché il capello ha bisogno di tutti questi macronutrienti per crescere sano e robusto e non cadere facilmente".Altri consigli? "Non stressare troppo il cappello: evitare le asciugature con aria troppo calda, l'utilizzo della piastra – anche questo tema molto dibattuto – evitare lavaggi troppo frequenti, magari con prodotti che possono essere aggressivi.

Meglio prediligere uno shampoo delicato.Se si associa anche irritazione del cuoio capelluto, come spesso succede dopo l'estate, si può trattare con prodotti specifici per gli stati sensibili del cuoio capelluto.

E poi ridurre in generale lo stress, per quanto possibile".  
Differenze fra i sessi, sulla caduta autunnale dei capelli? "E' da valutare innanzitutto se c'è una storia familiare, perché questo conta.La donna tendenzialmente è più affetta, ma probabilmente anche perché ci fa più attenzione e se ne accorge.

La perdita del capello, in generale, è differente nei due sessi: nella donna è un po' più diffusa, nell'uomo si nota principalmente nella rima frontale (stempiatura classica) ed eventualmente al vertex.La lunghezza dei capelli – puntualizza Valenti – non ha impatto significativo e anche la scelta di tagliarli non incide.

Nella donna è un po' più lungo il ciclo di crescita del capello, rispetto all'uomo.E nel post gravidanza, quasi la metà delle neomamme può sperimentare una caduta accentuata, perché c'è un'alterazione della produzione ormonale", ormoni che invece in dolce attesa favoriscono la crescita. "Succede anche alle donne in menopausa – conclude il dermatologo – perché hanno una riduzione degli ormoni estrogeni e quindi, un po' come l'uomo, hanno una riduzione del ciclo di crescita del capello".   —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Filippo Turetta oggi per la prima volta in aula: “Confessione piena per onorare Giulia”

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(Adnkronos) – Per la prima volta oggi Filippo Turetta sarà presente in aula, per il processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin.Il ragazzo, 22 anni, testimonierà nell’aula della corte d’Assise di Venezia e incrocerà, per la prima volta a quasi un anno dalla morte di Giulia, lo sguardo di Gino Cecchettin, il padre della giovane di Vigonovo (Padova) uccisa con 75 coltellate l'11 novembre scorso.

Turetta ha promesso una confessione piena, come quella resa subito dopo l’arresto davanti al pm Andrea Petroni, "anche per onorare la memoria di Giulia".  Dalla serata trascorsa insieme in un centro commerciale a Marghera, al tentativo di convincere Giulia a tornare insieme e poi la rabbia che sale quando capisce di averla persa: lo studente di Ingegneria biomedica ribadirà quanto accaduto.Turetta aveva ammesso al pd di aver affondato il coltello per la prima volta nel parcheggio di Vigonovo, a 150 metri da casa Cecchettin, e poi ancora nella zona industriale di Fossò.

Il viaggio per la ventiduenne finì vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, mentre Turetta riuscì a raggiungere la Germania prima di arrendersi. "Cercavo notizie che mi facessero stare abbastanza male da avere il coraggio per suicidarmi, – ha raccontato – ma ho letto che i miei genitori speravano di trovarmi ancora vivo e ciò ha avuto l'effetto opposto.Mi sono rassegnato a non suicidarmi più e a essere arrestato". 
La procura gli contesta l'omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e legame affettivo, e i reati di sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi.

Filippo Turetta spiava la vittima con un'applicazione sul suo cellulare e avrebbe studiato il femminicidio dall'inizio di novembre, quindi avrebbe comprato il nastro adesivo per impedirle di urlare, studiato come legarle mani e piedi, preparato vestiti, soldi e provviste per scappare, studiato mappe per nascondere il corpo e agevolare la fuga.Una premeditazione che il ventiduenne – capace di ricattare emotivamente la vittima – respinge, ma che poco cambia nel quadro di un delitto per il quale rischia l'ergastolo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele-Gaza, attesa per ripresa negoziati su tregua e ostaggi

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(Adnkronos) – Continuano i raid israeliani nella Striscia e in Libano e i lanci di razzi verso il nord di Israele, mentre i negoziatori sono al lavoro per cercare di arrivare a una tregua a Gaza.  Il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani ha reso noto che negoziatori degli Stati Uniti e israeliani si incontreranno a Doha per un nuovo sforzo di mediazione.Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto di aspettarsi un incontro dei negoziatori nei prossimi giorni per cercare di arrivare a una tregua a Gaza. "Abbiamo discusso delle opzioni e delle prossime tappe per far avanzare il processo e mi aspetto che i negoziatori si incontrino nei prossimi giorni", ha affermato in una conferenza stampa a Doha dopo aver incontrato il premier del Qatar.  "Ci siamo rimessi in contatto…

con i rappresentanti dell'ufficio politico (di Hamas) a Doha.Abbiamo avuto alcuni incontri con loro nei giorni scorsi", ha annunciato il premier del Qatar dopo il colloquio con Blinken. Il capo del Mossad, David Barnea, sarà domenica a Doha per un incontro con il capo della Cia, Bill Burns, e con il primo ministro del Qatar.

Lo ha reso noto l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu sottolineando che la missione di Barnea, "su indicazione del primo ministro" è tesa a discutere "con le parti le varie opzioni per riprendere i negoziati per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas a seguito degli ultimi sviluppi". Ieri manifestanti hanno circondato, in occasione della festività di Simhat Torah, la casa di Netanyahu a Cesarea, chiedendo al governo di concludere un accordo per liberare gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Invece di circondare la sinagoga con la Torah, come da tradizione in occasione della festività ebraica, i manifestanti hanno circondato la residenza privata del premier, sventolando bandiere israeliane e tenendo in mano torce e foto degli ostaggi detenuti a Gaza. Sul fronte Libano, il capo di stato maggiore delle Idf, tenente generale Herzi Halevi, ha dichiarato che Israele può potenzialmente giungere a una conclusione decisiva del conflitto con Hezbollah. "Nel nord, c'è la possibilità di raggiungere una conclusione rapida.Abbiamo terminato la catena di comando di alto livello di Hezbollah in modo molto approfondito", ha detto Halevi durante una valutazione della situazione nella Striscia di Gaza settentrionale. Per il premier libanese, Najib Mikati, "la cosa più importante oggi è il cessate il fuoco e poi l'attuazione della risoluzione internazionale 1701", che prevede che solo i caschi blu e l'esercito libanese siano dispiegati nel sud del Libano al confine con Israele.

Qualsiasi futuro presidente della Repubblica libanese dovrà attuare gli accordi che stabiliscono che "le armi devono essere nelle mani dell'esercito libanese e dello Stato libanese".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conte ‘licenzia’ Grillo per ‘sabotaggio’, Casaleggio punge: “Ne resterà uno, di elettore”

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(Adnkronos) – Zac.Con un colpo d’ascia, Giuseppe Conte fa ruzzolare la testa di Beppe Grillo, e con quella anche i 300mila euro che dal 2022 il Movimento 5 Stelle garantisce ogni anno al co-fondatore e garante della creatura pentastellata.

Dopo settimane di silenzi e minimizzazioni per i continui attacchi dell’’Elevato’, il presidente parla nel nuovo libro di Bruno Vespa, che uscirà il 30 ottobre, e spiega il suo pensiero sulla collaborazione contrattuale di Grillo, che verrà meno perché il comico genovese è "responsabile di una controcomunicazione", certo, ma anche perché "di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove".  Collaborazione che si concluderà non appena "andrà alla sua naturale scadenza nei prossimi mesi", precisano fonti di Campo Marzio dopo che all'Adnkronos lo staff di Grillo fa sapere che non c'è nessuna novità sul rapporto: "A noi non risulta, il contratto è in essere.Ad oggi non c'è nessuna comunicazione a riguardo", spiegano.

Come si è arrivati, però, allo strappo?Nelle memorie affidate al giornalista Rai, l’ex presidente del Consiglio chiarisce di non aver mai accettato che Grillo sia pagato per la funzione di garante, "che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione", ma che si era arrivati a un compromesso "retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento", presupposto che, appunto, è venuto a mancare, ma a cui il garante tiene tanto da chiederla "anche nelle ultime lettere che mi ha scritto", rivela ancora Conte. Quanto al loro rapporto, è evidente che le cose non vadano come quando l'avvocato fu scelto come premier: "Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile.

Umanamente sono molto colpito da come si comporta – dice Conte a Vespa -.Già in passato ha avuto atteggiamenti velenosi nei miei confronti, ai quali non ho dato peso perché su tutto prevalevano gli interessi della comunità.

Vedere oggi che contrasta in maniera così plateale un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originali di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo.Perché, al contrario di quel che scrivono i giornali, lo scontro non è personalistico, ma vede Grillo battersi contro la sua stessa comunità". Ecco, la comunità, la stessa di cui un tempo faceva parte Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, co-fondatore con Grillo, e presidente dell'Associazione Rousseau, che un tempo mediava con la base.

Ospite di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, l'imprenditore non le manda a dire al presidente pentastellato: "Non so perché sia uscita proprio oggi questa notizia del 'licenziamento' di Grillo da parte di Giuseppe Conte, è un po’ strano che Conte lo dica a Vespa e non a Beppe o agli iscritti", inizia prima di sparare a zero (anche) sul processo costituente.  "C’è una finta partecipazione, con degli iscritti che non si sa chi siano, Conte ha estratto queste persone, ma non si sa come, ne hanno fatto fuori parecchi durante l’estate, e infatti Grillo ha chiesto quanti fossero gli iscritti al Movimento", dice ancora Casaleggio, che emette anche la sua sentenza: "Tra Conte e Grillo ne resterà uno solo?Sì, ma un solo elettore se continuano così…".  Danilo Toninelli, poi, è ancora più duro: "Senza Grillo Conte non sarebbe diventato né presidente del Consiglio, né presidente del Movimento 5 Stelle", dice su Facebook prima di definirlo un ingrato "a causa del proprio narcisismo, super valutazione di sé stessi". "Cercare di indebolire Beppe Grillo, senza il quale non esisterebbe il movimento, senza cui Conte non avrebbe mai ricoperto incarichi così importanti, non sarebbe mai stato così centrale nella politica, non sarebbe mai stato così conosciuto, dispiace molto – aggiunge -.

E non si capisce perché se non con una lettura da lotta di potere, il tentativo di prendersi tutto il malloppo che si chiama Movimento 5 Stelle". Gli eletti, invece, tacciono.Segno che la notizia è di quelle che scuotono il movimento.

Anche se era nell'aria, evidentemente ci vuole un po' di tempo per metabolizzare l'addio al fondatore.Non possono però esimersi dal rispondere a Maurizio Gasparri, che in giornata ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per capire "se l’accordo sottoscritto dal Movimento 5 Stelle nel 2022 e la conseguente erogazione della citata somma al suo fondatore risulti in linea con il corretto impiego del denaro pubblico, accertando eventuali irregolarità nella gestione dello stesso, sotto il profilo del possibile danno erariale e della responsabilità amministrativa e contabile".  E' dai capigruppo alla Camera e al Senato, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli, e i tesorieri dei gruppi, Elisa Pirro ed Emiliano Fenu, che si rispediscono al mittente le accuse: "I compensi – scrivono in una nota – sono totalmente alla luce", e nulla c'entrano con i fondi dei gruppi parlamentari.

Piuttosto il presidente dei senatori, definito incredibile" per la sua capacità di "cogliere tutte le occasioni possibili per fare brutta figura" dovrebbe guardare in casa sua, considerato che "è passato agli onori delle cronache per una oscura vicenda sull'utilizzo improprio dei fondi del suo gruppo parlamentare.Gasparri e trasparenza sono due parole che viaggiano su binari paralleli che non si incontreranno mai". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Polemica Corsini-Piazzapulita, Formigli: “Rai giudichi le sue parole”

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(Adnkronos) – La Rai dovrebbe "valutare se questi termini, questi insulti siano degni di un altissimo dirigente di una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini, compreso il sottoscritto".Con queste parole Corrado Formigli ha commentato le dichiarazioni del direttore degli Approfondimenti Rai, Paolo Corsini, all'inviata del programma di La7.  "Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini – ha aggiunto Formigli, riferendosi al video andato in onda nel corso della puntata – ma lui mi insulta dandomi dell'infame senza che ci fossimo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita.

Da noi non ha mai ricevuto insulti.Capisco che il direttore degli Approfondimenti Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop editoriali che ha inanellato, di cui è chiaramente corresponsabile.

Io la coscienza ce l'ho pulitissima caro Paolo Corsini, anche perché sono sempre stato alla larga dai partiti e dai palchi elettorali". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

G7, da Gaza all’Africa: Italia tesse tela della pace e punta su aiuti

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(Adnkronos) – "Una tessera del mosaico" verso la pace in Medio Oriente e l'idea di una conferenza per ricostruire Gaza.La strategia italiana per l'Africa, con al centro il Piano Mattei e il Global Gateway dell'Ue.

E poi ancora infrastrutture, sicurezza alimentare, vaccini e salute.Dal G7 Sviluppo a Pescara, sotto presidenza italiana, emerge con forza la visione del governo per affrontare questa fase più che mai complessa, con le guerre tra Gaza e il Libano e quella in Ucraina che agitano i sonni di tutte le cancellerie occidentali. "Sono state tre giornate molto positive, che hanno fatto accendere i riflettori sul ruolo dell'Italia come presidente del G7", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa finale.

Davanti ai giornalisti, il titolare della Farnesina – commentando le proteste degli anti-G7 – ha rivendicato i "successi politici che sono sotto gli occhi di tutti", sottolineando che a Pescara "non si è parlato di armi ma solo di aiuti umanitari". I venti di guerra in Medio Oriente, con l'attesa per l'annunciata rappresaglia israeliana per l'attacco missilistico del primo ottobre, hanno dominato inevitabilmente la riunione.La partecipazione all'evento di rappresentanti di Libano, Israele e Autorità nazionale palestinese (Anp) durante la conferenza umanitaria internazionale che ha aperto i lavori è stata accolta con soddisfazione da Tajani che ha evidenziato "il grande successo" per la credibilità italiana. "Li abbiamo voluti riunire con il G7 perché siamo convinti che solo attraverso il dialogo sia possibile percorrere il sentiero della pace", ha commentato il vice presidente del Consiglio, che ha annunciato ulteriori 25 milioni di euro per l'assistenza alle popolazioni civili delle aree più martoriate: 10 milioni per il Paese dei cedri, 10 milioni per Gaza e 5 milioni per il piano dell'Anp per la ricostruzione della Striscia.  Ricostruzione di Gaza su cui Tajani ha posto l'accento durante la tre giorni abruzzese. "Ho dato mandato al mio gabinetto di avviare uno studio per verificare la possibilità di una conferenza per la ricostruzione di Gaza analoga a quella per l'Ucraina", ha annunciato il leader di Fi, mentre la premier, Giorgia Meloni, in un videomessaggio ha evidenziato la necessità di affiancare "agli sforzi che stiamo portando avanti sul binario politico per un cessate il fuoco, un binario parallelo umanitario, su quale dobbiamo impegnarci con la stessa determinazione". L'Italia, attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza', ha distribuito negli ultimi 30 giorni 47 tonnellate di beni alimentari nell'enclave palestinese.

E ulteriore materiale partirà da Genova, dove oggi si terrà la cerimonia di consegna del primo dei 15 camion donati dall'Italia al Programma alimentare mondiale (Pam).Sull'ingresso degli aiuti, il titolare della Farnesina ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni da Israele sul fatto che non incontreranno ostacoli.

Ma la pace, ha riconosciuto il ministro, non è ancora a portata di mano.Importante sarebbe cogliere l'opportunità che si è aperta con l'uccisione del capo militare di Hamas, Yahya Sinwar. Il secondo filone principale del G7 Sviluppo è stata l'Africa, con un focus particolare su infrastrutture, sicurezza alimentare e investimenti.

Con un'attenzione particolare anche al contrasto all'immigrazione irregolare.Un fenomeno le cui cause vanno sradicate alla radice, puntando sulla crescita economica del continente e incentivando i flussi regolari, ha spiegato il ministro, secondo cui è "fondamentale" per l'Italia essere presente nel continente. "Guai a pensare di lavorare per risolvere un problema tappando i buchi.

In Africa dobbiamo avere una strategia a lungo termine" e quella dell'Italia è dare "risposte concrete".Altrimenti si rischia l'arrivo di Russia e Cina, ha messo in guardia Tajani, sottolineando come per il governo di Roma non si tratti solo di contrastare i flussi migratori irregolari, ma "è una questione molto più importante, quello di rafforzare il legame e di avere un partner strategico". L'Italia, anche esportando il suo know how, può dare una mano decisiva, ma mai con intenti predatori.

E nella strategia italiana complessiva per l'Africa anche i nostri missionari hanno un ruolo di primo piano. "Voglio ringraziarvi perché se abbiamo una politica estera italiana fortemente presente in Africa lo dobbiamo anche al vostro lavoro", ha scandito il titolare della Farnesina durante la Conferenza dei missionari italiani che si è svolta nell'ambito del G7. Al centro dei lavori della ministeriale c'è anche stata la valutazione di progetti riguardanti il continente africano, da realizzare in sinergia con il Piano Mattei e il Global Gateway varato dall'Ue.Questi due programmi "vanno nella direzione di dare risposte concrete alle richieste che vengono dai popoli africani.

L'Africa guarda prima noi perché siamo i più vicini.Quindi abbiamo il dovere di rispondere positivamente alle loro richieste", ha precisato il leader di Fi.

L'Italia investirà in un'iniziativa strategica con un impegno a finanziare fino a 320 milioni di dollari per lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie principali del Corridoio di Lobito (Angola) e dei relativi progetti collaterali.  A Pescara si è discusso anche di sistemi alimentari, clima, acqua e malnutrizione infantile.L'agricoltura e l'economia rurale svolgono un ruolo fondamentale in Africa in quanto fonte di sostentamento per il 70% della popolazione del continente, ma il cambiamento climatico e il degrado dei terreni stanno rallentando la crescita dei raccolti.

E in Africa si pone anche il tema dei vaccini e delle infrastrutture sanitarie, al centro della terza giornata della riunione con i rappresentanti di aziende farmaceutiche, agenzie Onu e Gavi. "Bisogna avere una strategia per l'Africa, non intervenire per affrontare il problema oggi", ha concluso il titolare della Farnesina, evidenziando la necessità di "una strategia complessiva che punti a disinnescare il problema dell'emergenza sanitaria". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

X Factor accende i motori con il primo live, eliminati i Dimensione Brama

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(Adnkronos) – X Factor accende i motori con il primo live, e subito una eliminazione: i Dimensione Brama, squadra di Paola Iezzi, lasciano la competizione.Meno votati nella prima manche, hanno perso al ballottaggio contro Pablo Murphy, anche lui del team Paola Iezzi e meno votato nella seconda manche.

Passano il turno Les Votives, Lorenzo Salvetti e I Patagarri (team Achille Lauro), Danielle, Mimì e Puncake (team Manuel Agnelli), The Foolz, Francamente e El Ma (team Jake La Furia), Lowrah e Pablo Murphy (team Paola Iezzi). Ad aprire le danze di questo primo live, una Giorgia esplosiva, che ha debuttato alla conduzione con un look da vera rockstar: abito a frange, stivali alti neri e una potentissima voce che ha incantato con un mashup di 'Born This Way' e 'Please Don’t Stop The Music'.Emozionata ma carica, la cantante si è detta fortunata per i "magnifici compagni di viaggio".

E a proposito di compagni di viaggio, debutto ai live anche per Paola Iezzi, che ha sfoggiato un look aggressivo e misterioso, con tanto di velina sugli occhi e un frustino. "Se fanno i cattivi li metto a posto", ha scherzato con i colleghi giudici. Ospite della puntata, Ghali, che ha infiammato il palco con il nuovo singolo 'Niente Panico', seguito dai successi di 'Paprika' e 'Casa Mia'.Il cantante è salito sul palco del talent targato Sky a pochi giorni dal suo ritorno all’Unipol Forum di Milano, dove ha in programma tre date (28 e 29 ottobre, andate subito sold out, e 15 novembre), che si aggiungono agli altri appuntamenti del 'Ghali- Live 2024', tour nei più prestigiosi palazzetti d’Italia che toccherà anche Vigevano (PV), Firenze, Roma, Bologna e Napoli. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Serie A, le probabili formazioni: Leao torna titolare, la Juve senza Koopmeiners

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(Adnkronos) – La Serie A torna in campo per la nona giornata.Si comincia oggi, venerdì 25 ottobre, con due partite e terminerà domenica 27 con il posticipo Fiorentina-Roma.

Fari puntati su un altro big match di giornata: Inter-Juventus, in programma domenica 27 alle ore 18.  La capolista Napoli sarà invece impegnata al Maradona contro il Lecce, mentre il Milan vola a Bologna.Sfida casalinga anche per la Lazio che ospita il Genoa.

Ecco le probabili formazioni della nona giornata di Serie A. 
Udinese (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Zemura; Bravo, Lucca.All.

Runjaic 
Cagliari (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Adopo, Makoumbou; Zortea, Viola, Luvumbo; Piccoli.All.

Nicola 
Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Masina; Vojvoda, Linetty, Ricci, Vlasic, Lazaro; Adams, Sanabria.All.

Vanoli 
Como (4-2-3-1): Audero; Goldaniga, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Sergi Roberto, Perrone; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone.All.

Fabregas 
Napoli(4-3-3): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola; Anguissa, Gilmour, McTominay; Kvaratskhelia, Lukaku, Politano.All.

Conte 
Lecce (4-3-3): Falcone; Jean, Gaspar, Baschirotto, Dorgu; Pierret, Ramadani, Coulibaly; Pierotti, Krstovic, Oudin.All.

Gotti 
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Retegui.All.

Gasperini 
Hellas Verona (4-4-2): Montipò; Tchatchoua, Ghilardi, Magnani, Bradaric; Suslov, Belahyane, Serdar, Lazovic; Tengstedt, Mosquera.All.

Zanetti 
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato, Balogh, Valeri; Hernani, Bernabé; Man, Sohm, Cancellieri; Bonny.All.

Pecchia 
Empoli (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Grassi, Fazzini, Pezzella; Esposito, Colombo.All.

D'Aversa 
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Patric, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos.All.

Baroni 
Genoa(3-5-2): Leali; Vogliacco, Matturro, Vasquez; Sabelli, Miretti, Frendrup, Miretti, Martin; Ekhator, Pinamonti.All.

Gilardino 
Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marì, Carboni; Pereira, Bondo, Pessina, Kyriakopoulos; Caprari, Mota; Djuric.All.

Nesta. 
Venezia (3-4-2-1): Stankovic; Candela, Svoboda, Idzes; Sagrado, Duncan, Nicolussi Caviglia, Zampano; Oristanio, Busio; Pohjanpalo.All.

Di Francesco 
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Frattesi, Barella, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.All.

Inzaghi 
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, Cabal; Locatelli, Thuram; Conceicao, Fagioli, Yildiz; Vlahovic.All.

Motta 
Fiorentina (4-3-2-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Cataldi, Adli, Bove; Colpani, Beltran; Kean.All.

Palladino. 
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Cristante, Koné, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk.All.

Juric  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, risposta a Iran in ritardo: piano saltato per fuga di notizie, il retroscena

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(Adnkronos) – L'attacco di rappresaglia pianificato da Israele contro l'Iran è stato ritardato a causa della fuga di notizie riguardo documenti classificati del Pentagono che descrivono nel dettaglio l'operazione.Lo ha riferito il quotidiano britannico The Times, citando una fonte di intelligence a conoscenza dei preparativi di Israele.

La fuga di notizie, inizialmente condivisa su un canale Telegram pro-Iran e in seguito su X, includeva dettagli sui piani di Israele di utilizzare missili balistici contro l'Iran, aiutando Teheran ad anticiparli.  Il rapporto indica che la fuga di notizie ha costretto Israele a rivedere i suoi piani e a sviluppare una strategia alternativa. "La fuga di notizie dei documenti americani ha ritardato l'attacco a causa della necessità di cambiare alcune strategie e componenti", ha detto la fonte. "Ci sarà una rappresaglia, ma ha richiesto più tempo del previsto".L'attacco pianificato sarebbe stato una risposta per l'attacco di Teheran del 1mo ottobre, che ha visto oltre 180 missili balistici lanciati contro Israele. Israele si stava preparando a colpire le installazioni militari della Guardia Rivoluzionaria iraniana, ma aveva assicurato agli Stati Uniti che la sua risposta non avrebbe coinvolto l'infrastruttura nucleare o petrolifera dell'Iran.

I documenti trapelati, classificati come "top secret" e datati 15 e 16 ottobre, sono stati verificati da funzionari statunitensi.Descrivono in dettaglio i preparativi militari israeliani, tra cui un'esercitazione di spiegamento dell'aeronautica militare su larga scala e un'esercitazione di rifornimento aereo.  I documenti fanno riferimento anche alla gestione israeliana dei missili balistici lanciati da aerei, con almeno 16 missili, nome in codice "Golden Horizon", e altri 40 denominati "ISO2" o "Rocks", in fase di preparazione per l'uso; quest'ultimo è un missile terra-aria sviluppato dall'appaltatore della difesa israeliano Rafael, secondo cui, il missile Rocks è progettato per colpire bersagli da lunghe distanze, viaggiando a velocità supersoniche, ed è in grado di penetrare siti sotterranei ben protetti. I documenti sono stati compilati dalla National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) e dalla National Security Agency (NSA) e hanno descritto dettagliatamente i movimenti militari israeliani, tra cui esercitazioni missilistiche e manovre dell'aeronautica militare in preparazione di un potenziale attacco all'Iran.

L'assenza di immagini satellitari di accompagnamento nei file trapelati ha portato a speculazioni su come le informazioni siano state ottenute e diffuse.  Il Pentagono ha negato le segnalazioni secondo cui Ariane Tabatabai, funzionaria del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di origine iraniana, sarebbe dietro la fuga di notizie , come era stato suggerito in un precedente rapporto di Sky News Arabia.Il portavoce del Pentagono Patrick Ryder ha confermato che Tabatabai non era sotto inchiesta, sottolineando al contempo che il dipartimento sta collaborando pienamente all'inchiesta sui documenti classificati.  La fuga di notizie ha aumentato le tensioni tra Israele e gli Stati Uniti, con ex funzionari dell'intelligence israeliana che hanno messo in guardia dalle implicazioni più ampie.

Nell'ambito delle indagini in corso, le autorità statunitensi stanno esaminando chi ha avuto accesso ai documenti trapelati, diffusi sui social media e ripresi da importanti organi di informazione come la Cnn. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo sull’Italia, oggi allerta arancione in 4 regioni

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(Adnkronos) – Il maltempo non lascia l'Italia.La Protezione civile ha diramato per la giornata di oggi, 25 ottobre, l'allerta arancione su Liguria orientale, ampi settori della Toscana ed Emilia-Romagna, e sul Veneto sud-occidentale.

Allerta gialla invece su Umbria, parte di Toscana, Emilia Romagna, Liguria occidentale, oltre che su ampi bacini di Piemonte, Lombardia sud-orientale e settori del Veneto. Sul nostro Paese infatti sta giungendo "una nuova area di bassa pressione con associata perturbazione di origine atlantica, in scivolamento dalla Francia sul bacino del Mediterraneo occidentale, che determinerà sulle regioni di Nord-Ovest precipitazioni diffuse e persistenti, localmente anche a carattere di rovescio o temporale". Per oggi sono previste in Emilia-Romagna piogge anche a carattere di rovescio temporalesco, più intense e persistenti sulle zone del crinale appenninico centro-occidentale, in estensione nelle restanti province della regione nella seconda parte della giornata.Le piogge potranno generare, nelle attuali condizioni di saturazione dei suoli, nuovi aumenti dei livelli dei corsi d’acqua su tutti i bacini già interessati dalle piene precedenti, con livelli superiori alla soglia 2 o prossimi alla soglia 3 sul settore centrale della regione. Saranno possibili fenomeni franosi, ruscellamenti lungo i versanti e rapidi innalzamenti dei livelli reticolo minore, più diffusi nel settore centro occidentale.

Nell'area collinare bolognese prosegue la particolare vulnerabilità dei versanti per le intense precipitazioni dei giorni precedenti e delle aree urbanizzate e della rete stradale per presenza di materiale detritico. La criticità idraulica arancione sulle pianure centro-orientali rivierasche di Po è riferita al transito della piena, in attenuazione, con livelli superiori alle soglie 2.  In Emilia-Romagna nella prima mattinata di ieri è tracimato il torrente Quaderna, nel comune di Medicina, nel punto in cui aveva già rotto l'argine in precedenza e su cui erano in corso i lavori di ripristino da parte della Regione.Coinvolto anche il vicino comune di Budrio, colpito più volte dalle alluvioni nell'ultimo anno e mezzo, con l'amministrazione comunale che ha diramato una nota in cui viene spiegato che "la zona è attenzionata per verificare eventuali nuove rotture, mentre le aree interessate sul territorio di Budrio erano già state evacuate domenica". A Bologna scuole chiuse.

In via precauzionale il Comune ha deciso per la giornata di oggi venerdì 25 ottobre la sospensione dell’attività educativa e didattica in tutti i nidi d’infanzia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado di Bologna. L’Amministrazione comunale ha invitato inoltre le aziende e gli enti del territorio a favorire l’utilizzo dello smart working.  Il richiamo di aria molto umida porterà oggi ancora instabilità diffusa su tutta la regione.A levante, sul territorio dell’area C, si potrà instaurare una convergenza fra venti di scirocco e tramontana, con fenomeni persistenti per più ore sullo stesso punto e cumulate abbondanti.

Il posizionamento della massa di aria fredda in quota che scenderà dal nord Atlantico verso l’Europa occidentale condizionerà l’impatto che la perturbazione avrà sulla regione, in particolare a partire da sabato.In questo momento la modellistica indica proprio per sabato 26 ottobre due soluzioni attualmente equiprobabili, entrambe persistenti: una insiste più sul centro, una più sul ponente.  La Coldiretti Toscana fa notare, sulla base dei dati dell’European Severe Wheater Database, come nella regione siano raddoppiati i nubifragi dall’inizio dell’anno.

Otto su dieci si sono verificati tra settembre e ottobre: un dato record.L’enorme quantità di acqua caduta in poche ore, incessante e violenta, ha causato l’esondazione di numerosi fiumi e canali, provocato frane e smottamenti. Nel corso della prossima settimana, dopo le ultime precipitazioni, arriverà un anticiclone che ci accompagnerà fino alla tradizionale festa di Halloween.

In avvio di settimana sentiremo ancora gli effetti del passaggio di un fronte perturbato che influenzerà il tempo nel weekend su parte del nostro Paese a causa dell'ingresso di fredde e instabili correnti in discesa dal Nord Atlantico le quali provocheranno la formazione di un insidioso ciclone sottolinea iLMeteo.it. Dopo le piogge di inizio settimana, arriverà un cambiamento, quanto meno temporaneo.Da martedì 29 ottobre il vasto anticiclone africano si allungherà fino ad abbracciare buona parte dell'Italia, regalando così al nostro Paese un periodo non solo stabile e soleggiato, ma anche caratterizzato da un aumento delle temperature, che potrebbero portarsi di diversi gradi oltre le medie climatiche di riferimento, in particolare al Centro-Nord. Attenzione: alta pressione in questo periodo dell'anno significa anche assenza di venti e stasi atmosferica e ciò potrebbe favorire il ritorno delle nebbie durante la notte e al primo mattino, specie sulle pianure del Nord e nelle valli interne del Centro.

Questa situazione di staticità atmosferica ci accompagnerà fino ad Halloween (giovedì 31 ottobre) con prevalenza di sole e temperature sopra le medie climatiche di riferimento. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, soldati Corea del Nord a Kursk. E Putin conferma: “Immagini chiare”

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(Adnkronos) –
I soldati della Corea del Nord in campo per la Russia nella guerra contro l'Ucraina.Con il timbro di Vladimir Putin.

I militari inviati da Kim-Jong un sono stati avvistati nella regione russa di Kursk, invasa dalle forze armate ucraine dal 6 agosto. "Le prime unità dell'esercito nordcoreano sono già arrivate nella zona di combattimento della guerra russo-ucraina", riferisce in particolare intelligence militare ucraina (Gur), confermando informazioni anticipate già nei giorni scorsi. Pyongyang, in un quadro che appare sempre più delineato, ha inviato migliaia di uomini in Russia: i soldati sono sbarcati a Vladivostok e poi smistati in diversi centri di addestramento.Ora, dopo il training, le prime unità si spostano nelle zone di guerra.

Secondo il ministero della Difesa di Kiev, il sostegno nordcoreano si è concretizzato con l'invio di circa 12000 uomini in Russia.Si tratterebbe di due brigate, con 500 ufficiali e anche 3 generali. Il piano di Putin appare chiaro: dispiegare le truppe nordcoreane nella regione invasa dall'Ucraina e non sguarnire altre zone del fronte, dove si continua a combattere metro per metro. "Siamo pronti alla sfida", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, preparandosi ad affrontare un nuovo nemico.

Intanto la Russia preme nel Donetsk e punta a conquistare Chasiv Yar, nodo strategico ritenuto fondamentale per lanciare un'offensiva più ampia verso ovest.  
Putin, intanto, chiude il vertice dei Brics a Kazan incontrando il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e nella conferenza stampa che fa calare il sipario sull'evento risponde anche a domande sull'asse con Pyongyang. "Non abbiamo mai dubitato che i nordcoreani considerino seriamente gli accordi sottoscritti con noi", dice facendo riferimento all'accordo firmato a giugno con Kim Jong-un e appena ratificato dalla Duma a Mosca: Russia e Corea del Nord sono legate da un'intesa che prevede l'intervento a sostegno dell'alleato aggredito. E i soldati? "Le immagini sono una cosa seria.Se ci sono immagini, riflettono qualcosa", dice il presidente russo confermando news e indiscrezioni prima di provare ad archiviare l'argomento: "Sono comunque fatti nostri". Il leader del Cremlino fornisce anche aggiornamenti, non verificabili, sulle operazioni militari in corso. "Le forze russe stanno avanzando ovunque", dice, ribadendo la versione secondo cui "l'Ucraina utilizza armi e tecnologie che richiedono la presenza di personale Nato sul terreno.

Sappiamo che è così.Sappiamo chi c'è, da quali paesi europei della Nato arriva e cosa sta facendo", dice, soffermandosi anche sulla situazione della regione di Kursk, dove a questo punto è lecito attendere l'entrata in scena dei soldati nordcoreani da un giorno all'altro. 
"I nostri soldati hanno circondato 2000 ucraini e li stanno liquidando", si sbilancia il leader del Cremlino, con un'affermazione che non trova riscontro nelle analisi indipendenti.

Negli ultimi 10 giorni, secondo think tank che monitorano il conflitto, le forze di Kiev hanno ceduto il controllo di 45 km quadrati nella regione russa ma continuano a controllarne 615.Altri 309 km quadrati sono contesi dai due eserciti, senza una situazione definita, secondo l'Institute for the study of War (Isw).

Non c'è traccia, in base ai rilevamenti, di 'accerchiamenti' delle truppe ucraine.    —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europa League, Twente-Lazio 0-2: a segno Pedro e Isaksen

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(Adnkronos) –
Alla Lazio bastano i gol di Pedro nel primo tempo e di Isaksen nei minuti finali della ripresa, per aggiudicarsi i tre punti in Olanda nella sfida con il Twente, nella terza giornata di Europa League.La squadra di Baroni, con gli olandesi ridotti in dieci uomini per l'espulsione del portiere Lars Unnerstall per fallo da ultimo uomo dopo 11', ha controllato la sfida portando a casa il massimo del risultato grazie alla rete dello spagnolo al 35' e di Isaksen al 87'. La Lazio rimane quindi a punteggio pieno con 9 punti, dopo aver rifilato 3 gol alla Dinamo Kiev e 4 al Nizza, e uno al Twente che resta a 2 punti grazie ai pareggi, entrambi per 1-1, maturati contro Manchester United e Fenerbahce.

Turnover importante effettuato da mister Baroni per affrontare questa sfida.In avvio spazio a Mandas tra i pali al posto di Provedel.

Gigot prende posto in difesa al posto di Gila e a centrocampo rifiatano Rovella e Guendouzi per lasciare posto a Dele-Bashiru e a Vecino.In attacco Pedro sostituisce Taty Castellanos. La gara inizia in discesa per la Lazio quando all'11' viene espulso il portiere del Twente.

Su un pallone in profondità per Dia, Lars Unnerstall esce e tentando di anticiparlo commette fallo da ultimo uomo, con il conseguente cartellino rosso.Al 23' primo tiro nello specchio della porta per i biancocelesti con Dia che riesce ad anticipare il difensore e girare al volo con l'interno destro verso la porta avversaria, ma la conclusione esce centrale.

La Lazio continua a spingere e al 26' Vecino serve Marusic che da destra si accentra e fa partire un cross verso il secondo palo.Nessuno riesce a deviare e la palla si ferma solamente sul legno con Tyton rimasto completamente immobile.  Al 35' arriva il vantaggio biancoceleste: inserimento di Vecino che viene servito in area di rigore, pallone arretrato per l'accorrente Pedro che segna un gol facile per l'1-0, rete assegnata dopo il controllo Var per una presunta posizione di fuorigioco.

Nel finale di tempo ancora Lazio pericolosa con Gigot al 41' e al 44' con Pellegrini.  Ad inizio ripresa ancora Lazio in avanti: al 49' cross bellissimo di Vecino sul secondo palo dove arriva Pellegrini che da un passo calcia al volo non colpendo pulitissimo e mandando la palla a scheggiare la traversa.Al 55' ancora Pellegrini protagonista.

Il terzino controllo con sombrero al centrale avversario e calcia di destro al volo mandando di poco sopra la traversa.La squadra di Baroni controlla la gara cercando lo spazio per affondare senza successo.  Al 74' potrebbe arrivare l'occasione giusta con l'arbitro che assegna un penalty per fallo in area su Castellanos ma dopo l'on-field rewiew il direttore di gara toglie il calcio di rigore assegnato in precedenza ai biancocelesti.

All'80' altra occasione sprecata dalla Lazio con Castellanos che recupera palla e allarga per Tchaouna che da ottima posizione calcia al lato.I biancocelesti chiudono la gara all'87': Pedro serve per l'inserimento Dele-Bashiru che corre verso l'area dove serve un pallone solo da spingere in porta ad Isaksen che sigla il 2-0 finale.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 24 ottobre

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(Adnkronos) – Nessun '6' al concorso di oggi giovedì 24 ottobre del SuperEnalotto.Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 22,1 milioni di euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro.Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Questa la combinazione vincente di oggi: 7-21-23-28-29-31.Numero Jolly: 20.

SuperStar: 66. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Post su Schlein, bufera su ex consigliere provinciale Palermo: “Mi hanno hackerato il profilo”

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(Adnkronos) – "Non ho mai scritto quel post osceno su Elly Schlein, lo smentisco categoricamente.Mi hanno hackerato il profilo, e non è la prima volta che succede.

E' successo altre due volte.Io non ho mai scritto una cosa del genere.

In questo momento faccio politica, basandomi sulle sentenze dei giudici, non mi permetterei mai di scrivere una cosa del genere.L'ho scoperto perché mi hanno telefonato e l'ho subito cancellato.

Ho anche modificato la privacy del profilo e penso che farò anche una denuncia alla Polizia postale".Lo ha detto all'Adnkronos Salvo Coppolino, l'ex consigliere provinciale di Palermo di An e ora vicino a Fdi, sul cui profilo è apparso un post contro Elly Schlein.

Che ora non c'è più perché cancellato dallo stesso ex politico che oggi lavora all'Ars.  "Ricordo una volta i fascisti volevano abusare di me ma poi fuggirono", è la frase postata con una immagine di Elly Schlein.Un post condiviso da un altro post. "Io li chiamai, gli urlai di tornare, di fare di me quello che volevano, che non li avrei denunciati, ma niente, sparirono lasciandomi nel dolore più acuto", si leggeva nel post. Insorge il Pd. "Auspichiamo che il ministro Musumeci prenda immediatamente le distanze da Salvo Coppolino, dirigente regionale della lista 'Diventerà bellissima', che lo ha sostenuto nella precedente legislatura alla Presidenza della regione siciliana, che rilancia dal suo account un post contenente offese alla segretaria del partito democratico Elly Schlein.

Una vergogna e un gesto indegno che il ministro deve condannare con forza", dichiara Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Pd. “Siamo profondamente indignati per il post vergognoso condiviso da un esponente del movimento di centro destra fondato dal ministro Musumeci, Salvo Coppolino, in cui si associano all’immagine della segretaria Pd Elly Sclein frasi irrispettose e volgari che attraversano un confine morale che non dovrebbe mai essere oltrepassato”, afferma Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, a nome di tutti i parlamentari del gruppo. “Il post pubblicato da Coppolino – continua – non è solo un attacco personale ma una manifestazione di una cultura che minimizza la gravità della violenza di genere.Il ministro Musumeci prenda pubblicamente le distanze da questo post vergognoso e si unisca alla nostra solidarietà alla segretaria Elly Schlein”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parma, donna uccisa a colpi d’arma da fuoco

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(Adnkronos) – Un'altra donna uccisa.Nella tarda mattinata di oggi, a Medesano (Pr), i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Salsomaggiore sono intervenuti in Strada Santa Lucia per il rinvenimento del cadavere di una donna di 62 anni, uccisa con colpi d'arma da fuoco.

Al momento risulta irreperibile il marito convivente.Le ricerche sono in corso. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fmi all’Italia: “Debito molto alto, più ambizione nel taglio deficit”

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(Adnkronos) –
Il debito in Italia ''è ancora molto alto''.Lo afferma il vice capo dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Helge Berger, nel corso della presentazione dell'outlook sull'Europa. ''Il deficit è ancora più alto di quanto dovrebbe essere'' rileva. ''La chiave per Paesi come l'Italia e altri, che hanno alti livelli di debito, è di essere un po' più ambiziosi rispetto a una riduzione solo graduale del deficit''.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Diabete, gli effetti sulla vita sessuale: addio desiderio per lei e disfunzione erettile per lui

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(Adnkronos) –
Il diabete provoca conseguenze anche a letto e condiziona la vita sessuale, confermandosi una malattia che presenta un impatto su molte aree della vita delle persone affette: la vita intima e sessuale non fanno eccezione.Le complicanze micro e macro-vascolari e fattori metabolici si associano a disfunzioni sessuali in entrambi i sessi.

Aspetti di cui le persone sono reticenti a parlare e che peggiorano la qualità della vita. "La salute sessuale delle persone è spesso caratterizzata da alterazioni e disfunzioni che devono trovare accoglimento e risposte da parte del team diabetologico", afferma Angelo Avogaro, presidente uscente Società italiana diabetologia (Sid), che al 30esimo Congresso nazionale Sid in corso a Rimini ha voluto un simposio ad hoc.  "La disfunzione erettile (De), che nel maschio viene riconosciuta come l'incapacità di ottenere o mantenere l'erezione per un rapporto sessuale soddisfacente, è riconosciuta come predittore di eventi vascolari severi, anche indipendentemente dal diabete – sottolinea Antonio C.Bossi, creator del simposio – In qualche circostanza la De può essere causata dal deficit di testosterone, ovvero dall'ipogonadismo, che si associa molto frequentemente al diabete.

Basti pensare che molti dei fattori di rischio per il diabete, come obesità e sindrome metabolica, sono spesso correlati all'ipogonadismo che giova del trattamento con il testosterone nel maschio, nel quale potrebbe sortire effetti metabolicamente favorevoli".   
Gli uomini con diabete – spiegano gli esperti – presentano un rateo più elevato di disfunzione erettile correlata, si ipotizza, ad un danno vascolare e alla diminuzione del calibro delle arterie che portano sangue al pene.Nei casi in cui il diabete è successivo ad obesità si parla di ipogonadismo funzionale, reversibile con una perdita di peso che può essere trattata, a seconda dei casi, con una terapia sostitutiva a base di testosterone. La De come evidente segno di una disfunzione endoteliale può essere anche considerata un marker o un predittore di eventi cardiovascolari.

Fattori di rischio per la De, come una infiammazione cronica di basso grado, vedono all'origine l'obesità che provoca infiammazione che a sua volta porta alla resistenza all'insulina e alla diminuzione del testosterone. La strana coppia: disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.Queste due connessioni sono interconnesse, l'una può determinare l’altra.

In particolare, l'eiaculazione precoce può inizialmente mettere in ombra le difficoltà di erezione – emerge dal congresso di Rimini – In una ricerca su persone con diabete di tipo 2, la prevalenza di eiaculazione precoce era di circa il 40%.  Gli effetti sulle donne 
Le disfunzioni sessuali femminili rappresentano invece condizioni spesso associate fra loro, che vengono indagate molto più raramente.Per questo motivo, sono anche poco considerate le condizioni di salute che possono predirne la comparsa e le terapie farmacologiche che possono esacerbarne l'evoluzione. "Le donne con diabete presentano disfunzione sessuale che prevedono cause organiche e psicologiche con una pletora di manifestazioni – fa notare Maria Ida Maiorino, creator del simposio – calo del desiderio, eccitazione ridotta con minore afflusso di sangue nella zona genitale, peggioramento dell'eccitazione, della lubrificazione vaginale, dell'orgasmo e della soddisfazione generale.

Fenomeni che peggiorano in presenza di obesità che porta ad una minore soddisfazione rispetto alla propria immagine corporea.Un diabete di lunga durata e una scarsa accettazione di questa condizione è stata correlata ad una peggiore funzione sessuale".  
L'avvento di farmaci innovativi per il diabete tipo 2 ha spostato l'attenzione dei clinici anche agli effetti 'ancillari' associati all'utilizzo di questi farmaci, che potrebbero rivelarsi utili nel migliorare la funzione gonadica maschile e femminile.

Inoltre, le terapie convenzionali per l'ipogonadismo e la disfunzione erettile, a loro volta, dovrebbero essere sempre più indagate nella loro capacità di essere protettivi anche dal punto di vista cardiovascolare. "Con il simposio si intende, pertanto, offrire la possibilità di prevedere i segni precoci di queste complicanze – conclude Maiorino – o di comprendere quali terapie potrebbero peggiorarne o migliorarne l'evoluzione, in modo da progettare nuove strategie di approccio clinico e terapeutico da usare quotidianamente in ambulatorio grazie al coinvolgimento di tutto il team diabetologico". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

San Gallo-Fiorentina 2-4: poker viola e successo in rimonta

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(Adnkronos) – Partita scoppiettante per la Fiorentina che si impone in casa del San Gallo in rimonta 2-4 nella seconda sfida di Conference League e sale a 6 punti in classifica.Una gara meno scontata del previsto con gli svizzeri che hanno chiuso il primo tempo in vantaggio per essere poi superati sul 2-1 dai viola, poi il momentaneo pari del San Gallo e il gol del 3-2 al 69' con Ikone autore di una doppietta, e di Gosens al 93' a chiuderla. Turnover quasi totale invece per Palladino che, rispetto al 6-0 sul Lecce, conferma solo Adli e Bove, con loro in mezzo al campo c'è Richardson.

Tra i pali De Gea lascia spazio a Terracciano, nella linea a quattro ci sono Kayode, Moreno, Martinez Quarta e Biraghi.In attacco occasione da non sciupare per Ikoné, Kouamé e Sottil.

Gudmundsson e Kean assenti per infortunio.La squadra paga in avvio i tanti cambi con il San Gallo che si rende subito pericoloso al 3' con Mambimbi.

Prima occasione viola al 20': palla persa in uscita dal San Gallo, Biraghi crossa subito in area per Kouamé che non trova però la porta in allungo con il destro.Al 22' gol annullato ai viola: Bove serve Kouamé in area di rigore dopo un recupero alto, l'ivoriano infila Ati-Zigi col destro rasoterra ma viene fermato dalla bandierina alzata dall'assistente.

Passa un minuto e al 23' passa il San Gallo con Mambimbi che non lascia scampo a Terracciano con un destro leggermente deviato da Martinez Quarta.Lo stesso attaccante degli svizzeri sfiora il raddoppio al 31' ma Terracciano respinge.

Sul finale di tempo viola pericolosi con Sottil e Biraghi.  Nella ripresa la Fiorentina entra in campo più convinta e al 47' sfiora il pari con Sottil.Al 50' la Viola pareggia: Biraghi pennella in area piccola dalla bandierina, con Martine Quarta che salta più alto di tutti e batte Ati Zigi con un colpo di testa perfetto per l'1-1.

Al 54' la squadra di Palladino raddoppia con Bove che serve nello spazio Ikoné con l'ex Lille che scatta sul filo del fuorigioco e batte Ati Zigi per il 2-1.Gli svizzeri reagiscono e sfiorano subito il pari ancora con Mambimbi al 59' per trovarlo poco dopo.

Al 62' va a segno Gortler con un perfetto colpo di testa per il 2-2.La Fiorentina riparte alla ricerca della vittoria e al 69' Ikoné trova la doppietta di prima con il mancino per il 3-2.

Il San Gallo prova a reagire ancora ma senza successo, si apre e concede il poker ai viola.Al 93' è Gosens a chiudere la gara.

Dopo il palo di Kouamé l'esterno viola insacca a porta vuota col sinistro per il definitivo 4-2.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gustavo Gutierrez, padre della Teologia della liberazione, muore a 96 anni

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Gustavo Gutierrez , domenicano, padre della Teologia della liberazione, muore a Lima (Perù) a 96 anni.Ha vissuto una vita di studio e di ricerca, che gli sono valsi riconoscimenti e persecuzioni ed incomprensioni

Gustavo Gutierrez era nato a Lima nel 1928, aveva studiato Medicina e Letteratura, psicologia e filosofia, imboccando poi la strada del sacerdozio.

Egli era colpito dalla miseria e dall’indigenza dei poveri e cominciò a elaborare una forma di teologia che potesse dare una speranza di redenzione alle popolazioni latino-americane,  oppresse nella morsa della povertà, dell’ingiustizia, della violenza, della disuguaglianza sociale.La lettura e la meditazione della Parola lo avevano portato a considerare il cosiddetto Discorso della Montagna del Cristo, che proclama le celeberrime Beatitudini: beato chi ha fame e sete di giustizia, beati i poveri, beati gli operatori di pace…

La preferenza di Dio per i poveri e gli abbandonati traspare lungo tutta la Bibbia.

Nel Vangelo l’attenzione del Cristo si manifesta per i più deboli e per i bisognosi, per i malati e per i pubblici peccatori, per le donne e per i bambini.L’abbandono in Dio e la difesa del debole sono gli spazi autentici in cui “Dio regna” già ora, e non in un futuro di là da venire, sono le conseguenze cui arrivano le riflessioni di Gutierrez.

Confortato anche dalla lettura della pagina del vangelo di Matteo, in cui si parla anche del giorno del Giudizio Universale.Cristo afferma – a chiare lettere – che si salveranno solo coloro che avranno avuto cura dei “più piccoli” della terra.  Per cui: “tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.

Acquisita questa consapevolezza, la Chiesa sud-americana degli anni ’70 guarda con nuovi occhi alla miseria dilagante di quelle folle affamate e sfruttate.Al punto da scrivere considerazioni come le seguenti: “La mia Chiesa è uscita dalla sacrestia.

E ha smesso di accendere candele.Ha smesso di pretendere primizie e primizie della terra da coloro che non hanno né terre né primizie”. “Ha smesso di preparare l’uomo solo per l’aldilà.

Ha scoperto che il Vangelo è la voce di chi non ha voce, è la forza di chi non ha forza.Ed è andata a cercare il “povero” nei campi, nelle piantagioni, nelle fabbriche, nelle segherie, nelle officine, nei mercati. .Gli ha insegnato che anche lui è un essere umano, creato ad immagine di Dio.

Che deve unirsi agli altri uomini contro gli sfruttatori e gli oppressori.E poco a poco, l’emarginato ha cominciato ad alzare la testa, a sentirsi uomo, a farsi rispettare”.

La teologia si presta ad aiutare l’uomo miserevole nella sua liberazione dalla schiavitù del bisogno.La Teologia della Liberazione parte sempre dalla situazione reale dei cristiani che lottano per la vita, (la loro sopravvivenza), per la terra (la loro sussistenza), per i diritti umani (la loro dignità).Gutierrez ha dedicato una vita a queste riflessioni che investono la teologia e la sociologia, la religione e l’economia politica, inevitabilmente.

E per questo è stato osteggiato, ostacolato nell’insegnamento, incompreso nel suo autentico anelito di giustizia umana e sociale.Accusato “tout court” di marxismo.

Che nelle stanze vaticane equivale al drappo rosso davanti al toro.Ciononostante, egli con coerenza e dignità, ha continuato la sua ricerca e la sua riflessione senza abbandonare l’istituzione ecclesiale della quale si è sentito di far parte fino alla fine.

Consolazione tardiva, per padre Gustavo, è stata la presenza sul soglio pontificio di un papa argentino, che lo ha compreso e riabilitato in qualche modo.A lui va la nostra riconoscenza per aver disvelato aspetti della Scrittura che spesso venivano trascurati o, ancora peggio, travisati.

di Carmelo TOSCANO