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Mastelloni: “Bisogna valutare gli effetti clinici del Taser, ho delle perplessità”

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L’arma è in via di sperimentazione dal 5 settembre scorso

”Credo che occorra ancora un vaglio approfondito per valutare gli effetti clinici”. E’ il parere del Procuratore Capo di Trieste, Carlo Mastelloni, in merito agli effetti dell’utilizzo della pistola elettrica Taser.

L’arma è in via di sperimentazione dal 5 settembre scorso in dodici città italiane e ieri è stata utilizzata in alcune azioni di ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine. ”Nutro alcune residue perplessità di ordine clinico – ha aggiunto il Procuratore – laddove il taser venisse impiegato in danno di alcuni soggetti”, come potrebbe essere il caso di persone cardiopatiche. Mastelloni ha poi parlato di uno ”strumento delicatissimo con annesso un protocollo di impiego provvisorio assai complicato”.

Boscotrecase, scatta il sequestro dei Nas per la vendita abusiva di farmaci

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Blitz dei Nas di Napoli nell’ambito di servizi preventivi per la tutela della Salute

Boscotrecase, in base ad un blitz effettuato dal reparto dell’arma dei Carabinieri NAS di Napoli ha avviato una serie di servizi preventivi in settori individuati nella periodica strategia ministeriale e col coordinamento del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli e del Comando Tutela per la Salute di Roma, è stata individuata un’attività abusiva di vendita di farmaci.

Si tratterebbe di una farmacia, che a conclusione di mirati accertamenti condotti dai militari, questi hanno proceduto al sequestro di circa 80 confezioni di farmaci di tipo veterinario, immessi in commercio senza le previste autorizzazioni.

Torre Annunziata, fermata la “banda del cric”: i dettagli

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La banda era l’incubo di tutti gli automobilisti

Torre Annunziata, è stata fermata la cosiddetta “Banda del cric”, che era diventata l’incubo di tutti gli automobilisti oplontini. La banda è stata arrestata questa mattina dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato oplontino: si tratta di  T. C. 45enne e J. D. 24enne, arrestati per il reato di furto aggravato in concorso tra loro.

L’arresto è avvenuto mentre i poliziotti erano in via Cipriani, dove hanno notato un furgone Fiat Fiorino, di colore bianco, con due persone all’interno che stavano provenendo in direzione opposta, a velocità sostenuta.

I due uomini, già noti alle forze dell’ordine, sono stati fermati dagli agenti dopo un breve inseguimento, ed in base al controllo effettuato all’interno della vettura sono stati trovati 8 pneumatici e 8 cerchi per autovetture.  Questi oggetti, evidente refurtiva di un furti precedenti, è stata resa ai legittimi proprietari, tra Scafati e Torre Annunziata.

Le due restano in attesa del rito per direttissima che si terrà in giornata. (InterNapoli)

Ilva, Taranto dice sì al nuovo acquirente: approvazione quasi all’unanimità

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L’annuncio arriva da Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta

Attraverso una nota congiunta, Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato che i lavoratori del Gruppo Ilva di Taranto hanno approvato, tramite votazione, la proposta del nuovo acquirente che entra a far parte dell’azienda tarantina: “I lavoratori del Gruppo Ilva, approvano a larghissima maggioranza, con il 93%, l’ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 6 settembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tra le organizzazioni sindacali e l’acquirente Arcelor-Mittal”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, anche i lavoratori approvano l’intesa” affermano i sindacati in una nota. Dopo 6 anni dal sequestro dell’area a caldo, 12 decreti salva Ilva e decine di scioperi, con l’approvazione dell’accordo da parte dei lavoratori, si chiude una delle vertenze più complesse del nostro Paese. L’intesa raggiunta complessivamente porta in dote 4,2 miliardi di investimenti per il rilancio del siderurgico, 1,25 miliardi industriali, 1,15 miliardi ambientali a cui si sommano 1,2 miliardi sequestrati ai Riva per le bonifiche e l’ambiente. “Risorse – affermano Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl, Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Rocco Palombella, segretario generale Uilm-UIl in una nota congiunta – che serviranno a rendere sicuro, sostenibile ambientalmente competitivo il sito tarantino, con un AIA l’autorizzazione integrata ambientale per il sito ionico, tra le più restrittive d’Europa”. “Ora compito delle organizzazioni sindacali – aggiungono i tre segretari generali – sarà monitorare l’andamento dei lavori ambientali e di messa in sicurezza dei siti, a partire da Taranto, e il rispetto dei tempi di attuazione del piano per arrivare nel più breve tempo possibile alla piena occupazione. E’ necessario, inoltre, dare seguito all’impegno per la convocazione del tavolo sull’accordo di programma di Genova”.

 

Duro attacco di De Luca al PD: “I dirigenti vengono da Marte”

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“Il partito sembra lontano dalla gente”

Vincenzo De Luca, governatore della Campania, alla Festa dell’Unità di Scafati è intervenuto a gamba tesa nei confronti del Pd. Nel mirino di De Luca sono finiti i dirigenti del partito rei, secondo lui, di essere lontani dalla popolazione campana.

Ecco le sue parole:
“Abbiamo tanti dirigenti che sembrano venire da Marte. Abbiamo un partito – ha affermato De Luca parlando del Pd – che sembra lontano dalla gente normale, che sembra un corpo estraneo dalla terra. I nostri militanti si sentono quasi fuori dal nostro Paese. Dobbiamo combattere per vincere, aggregare le forze in grado di trasformare l’Italia. Non ho mai capito perché non impegniamo le Nazioni Unite su un tema come questo. L’Onu è intervenuto in Afghanistan, ha avallato l’invasione dell’Iraq da parte del primo George Bush, ma tace di fronte a una tragedia umanitaria. Cosa ci impedisce di aprire dieci centri di accoglienza in Africa? Sotto l’insegna Onu e custoditi dai loro caschi blu”.

Napoli e le Quattro Giornate, il Comandante dei Carabinieri: “Medaglia d’oro grazie al popolo”

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“Pizza, spaghetti e mandolino é lo stereotipo per i napoletani e per estensione degli italiani”

Il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri ha parlato in occasione dell’incontro ‘L’eccidio dei carabinieri della stazione Porto e la liberazione della città’: “Pizza, spaghetti e mandolino é lo stereotipo per i napoletani e per estensione degli italiani, ma in quei giorni i napoletani non avevano niente eppure sono il popolo che si è liberato da sé dell’occupazione, prima dell’arrivo degli alleati”.

Poi ha continuato:
“La storia può essere letta dall’alto o dal basso e oggi, ricordando i carabinieri della Stazione Porto, uccisi a Teverola, l’abbiamo letta dal basso. Quei 14 ragazzi sono stati insigniti della medaglia d’argento al valor militare. Sono convinto che tutti ne avrebbero fatto a meno, ma non si sono tirati indietro. Ad oggi 6 carabinieri sono morti e oltre 650 sono stati feriti per essersi opposti alla criminalità, anche di strada. In questo momento abbiamo circa 1000 carabinieri in teatri di guerra”.

A seguire arriva il turno di Vittorio Tomasone, capo del Comando interregionale dei carabinieri Ogaden: “A 75 anni dall’eccidio di Teverola, ricordiamo i 14 carabinieri uccisi come l’inizio, per Napoli, della sua liberazione. E la sede per farlo on poteva non essere che l’Università Federico II, la sua sede storica, che fu sconvolta, in quei giorni, da incendi e bombardamenti, e fu teatro dell’efferata fucilazione di un marinaio, proprio sulle scale. Ieri è iniziato l’anno scolastico e mi domando quanti giovani sappiano cosa è accaduto nella città in cui vivono, dei sacrifici dei nonni in una città piegata da anni di bombardamenti, cosa è stato l’8 settembre, e cosa l’eccidio dei carabinieri per aver difeso il palazzo dei telegrafi. Il fine è di ricordare. Nessuno pensi che la pace e la democrazia siano scontate”.

Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli, ha detto: “Ricordare dopo 75 anni le Quattro Giornate di Napoli, insieme all’eccidio dei Carabinieri della Stazione Porto, ha particolare valore perché è un momento in cui la memoria deve insegnarci che la libertà si difende giorno per giorno. Non c’è nessun patrimonio che sia acquisito a priori quindi bisogna essere molto attenti alle sirene che ci raccontano la possibilità di tornare a tempi passati. La libertà, il valore del rispetto dell’altro e della democrazia, sono valori fondanti del nostro Paese e le istituzioni culturali devono essere in prima linea con i giovani per difenderli

Porto di Napoli, il M5S attacca De Magistris: “Pensi alla sicurezza, non all’archistar”

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“Napoli va difesa”

Il senatore Vincenzo Presutto, portavoce del Movimento 5 Stelle a palazzo Madama, risponde così all’attacco del sindaco di Luigi de Magistris, sindaco di NapoliNapoli va difesa. La mia città ha bisogno di chi la tuteli non solo dalla malavita ma anche da chi la governa. Il sindaco di Napoli continua ad attaccare chiunque la pensi in maniera diversa da lui. Non accetta il confronto, insulta, muta la verità a suo uso e consumo. Probabilmente il Movimento 5 Stelle è diventato suo nemico quando gli ha fatto capire che non c’è modo di apparentarsi, né di difendere chi come lui ha portato allo sfascio la città”.

Presutto, poi, prosegue: “Il tema al centro del dibattito, e motivo di scontro con il sindaco, è il porto e il suo waterfront. Vorrei fare notare che i primi a ribellarsi all’attuale gestione del Porto di Napoli, in seguito anche alle interrogazioni parlamentari presentate dal M5S, nella legislatura attuale, con me primo firmatario, sono stati gli armatori e gli addetti ai lavori del porto di Napoli. Nessuno vuole che Napoli rinunci alla sua bella immagine, al suo bel lungomare. Ma le spese ingenti, per sostenere il progetto di un’archistar per il rifacimento del Molo Beverello, tolgono fondi alla messa in sicurezza di tutto il Porto, aspetto che dovrebbe avere priorità assoluta per lo sviluppo di quello che è il primo datore di lavoro della Campania; quindi nessun finanziamento verrà perso, come lei erroneamente ha detto; l’unico finanziamento che era previsto, da un legge voluta dall’ex ministro Delrio, è stato perso perché tale legge è stata dichiarata incostituzionale. Purtroppo la tragedia del ponte di Genova ci ha insegnato cosa accade quando si trascura la manutenzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture ed è su questo aspetto che attendiamo una risposta dal ministro Toninelli anche in riferimento alla gestione criticabile del Porto di Napoli. Aggiungo anche che, sono passati più di cinque anni dalla validazione del progetto del Molo Beverello. Invece di attaccare e criticare chiunque provi a sollevare il tappeto in questa città, anche il caso De Laurentiis ne è un esempio, provi a difendere i suoi cittadini, magari inviando qualche vigile nelle periferie. È da tempo che non ne vediamo qualcuno in giro”.

Ponte Genova, si lavora al decreto “urgenze”: ci sono divergenze tra M5S e Lega

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Gli sfollati: “A Conte diremo fateci rientrare”

E’ in corso un Consiglio dei ministri per un esame preliminare del decreto “urgenze” che riguarderà, oltre a Ischia e al Centro Italia, la città di Genova: è ancora “in progress” il lavoro di limatura del testo. E, proprio sul capoluogo ligure e sulle misure da prendere dopo il crollo del Ponte Morandi permangono, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, divergenze tra M5S e Lega.

Tra i nodi, si spiega, il nome e i poteri da attribuire al nuovo commissario per la ricostruzione. Anche se, da governo, si cerca di smussare ogni tensione. “Si tratta di limature, non di contrasti. Tutto si aggiusta”, spiegano fonti dell’esecutivo. Possibile che, come punto di caduta, si possa approvare il decreto con la formula “salvo intese”.
Il Governatore Giovanni Toti afferma: il testo “va concordato, condiviso. Se ce la facciamo per oggi, chapeau, non morirà nessuno se dovesse slittare di una settimana”, ha detto il presidente della Regione Liguria. “Il Governo vuole mettere un commissario. Abbiamo diritto da liguri e da genovesi di avere voce in capitolo”. Con un commissario che viene “da fuori”, ha detto Toti, “si darebbe un bruttissimo segnale alle istituzioni locali che sono già state poco considerate”“Non si fa campagna elettorale sul ponte di Genova, non sulla pelle dei genovesi. Vogliamo che il ponte venga ricostruito nel più breve tempo possibile e nel modo migliore con il bellissimo progetto donato dall’architetto Piano”, ha aggiunto il governatore.
Il decreto affida a Fincantieri, con Italferr, la costruzione del nuovo ponte. “I ponti li sanno fare tutti, noi pensiamo di avere una capacità esecutiva veloce, come dimostrato con l’esplosione della cisterna di gpl a Bologna”. Così l’a.d. di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci ha risposto, a Porta a Porta, al conduttore che chiedeva se Fincantieri e Italferr possono fare meglio di Autostrade nella ricostruzione del ponte di Genova. “Questi – ha precisato Castellucci – non sono ponti di complessità tecnica particolarmente elevata”.

Moscovici: “In Italia Hitler non c’è, ma i piccoli Mussolini sì”. Insorgono Di Maio e Salvini

Nei giorni scorsi le rassicurazioni del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, avevano rasserenato i rapporti tra Bruxelles e Roma ma la tregua è stata subito rotta da Moscovici quando ha dichiarato che l’Italia è “un problema” nella zona euro.

L’Italia «ha un problema. C’è un clima che assomiglia agli anni Trenta, bisogna evitare che sprofondi» ha dichiarato il commissario dell’Unione europea agli Affari economici che, in un battibecco con Di Maio arriva a dire: “In Italia Hitler non c’è, ma i piccoli Mussolini sì”. Nella stessa conferenza ha poi messo in guardia il governo italiano ricordandogli che «deve presentare un bilancio credibile, in termini di numeri ma anche di sforzi strutturali».

«Non si può vivere con un debito pubblico sopra il 130%» precisa. Poi ha aggiunto: «fermare le riforme e stampare moneta non è ciò che salverà l’Italia» ed ha concluso avvertendo il governo italiano di non cedere alla tentazione di superare la soglia del 3% di deficit, perché «sarebbe una bugia pensare che si possa investire di più con un deficit più elevato». Al contrario, «se ciò accade, si finisce con più debito e meno capacità di investire».

E così è guerra aperta con Di Maio e Salvini che reagiscono con veemenza a quella che considerano una ingerenza negli affari italiani e, per di più, un attacco diretto a loro.

E’ in questo clima che subito giunge la replica piccata del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Parole inaccettabili” dichara.

«C’è un atteggiamento da parte di alcuni commissari europei che è veramente insopportabile, inaccettabile», «Dall’alto della loro Commissione si permettono di dire che in Italia ci sono tanti piccoli Mussolini. Non solo non si devono permettere ma questo dimostra come queste siano persone totalmente scollegate dalla realtà. Questo è il governo che ha il più alto consenso in Europa e viene trattato così da commissari di una Commissione che probabilmente tra alcuni mesi non esisterà più perché i cittadini manderanno a casa buona parte degli eurocrati alle prossime elezioni. Tutte queste prese di posizione e giudizi ignobili contro l’Italia si scontreranno con le prossime elezioni. Una lezione a questi signori gliela daranno i cittadini italiani».

Ed anche Salvini fa sentire la sua voce: “Si sciacqui la bocca prima di insultare l’Italia”.

“Il commissario Ue Moscovici, – dice -, anziché censurare la sua Francia che respinge gli immigrati a Ventimiglia, ha bombardato la Libia e ha sforato i parametri europei, attacca l’Italia e parla a vanvera di tanti piccoli Mussolini in giro per l’Europa. Si sciacqui la bocca prima di insultare l’Italia, gli Italiani e il loro legittimo governo”

E questo è! Ora non resta che aspettare per vedere se, oltre a Gladio (riesumato per la Lega e Salvini), risusciterà qualche altro spettro di un passato che sembrava morto e sepolto proprio perchè, guarda caso, si riteneva appartenesse ad un epoca in cui Hitler, Mussolini e “baffone” c’erano appena stati, eccome se c’erano stati.

Detenuto di Poggioreale malato terminale di cancro, la famiglia: “Fatelo morire a casa”

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L’uomo sta scontando 9 anni di carcere per spaccio

Ciro Rigotti, 62 enne detenuto nel carcere di Poggioreale, sta trascorrendo questi giorni all’ospedale Cardarelli di Napoli perchè malato di cancro in forma terminale. Fino a poco fa trascorreva il suo tempo in una cella e ora, invece, nel nosocomio e la famiglia afferma duramente: “Se la malattia fosse stata affrontata prima forse si sarebbe potuto salvare. Lasciate che torni a casa”.

Sguardo basso, stanco ma con ancora un po’ di forza per chiedere un gesto di umanità: lasciare che il padre, Ciro Rigotti, 62enne che sta scontando 9 anni di carcere per spaccio, possa morire a casa e non in un letto d’ospedale. Annunziata Rigotti racconta a fatica un incubo cominciato quattro mesi prima e che probabilmente si sarebbe potuto evitare. Ciro Rigotti accusava dei dolori all’orecchio e frequenti mal di testa che pare, stando a quanto racconta la figlia, non siano stati curati a dovere. Successivamente, a luglio, l’uomo viene visitato, racconta la donna, e il responso è un polipo benigno accanto al naso. Viene richiesta una Tac che è stata poi effettuata a settembre, quando è stato portato all’ospedale Cardarelli, dove tutt’ora si trova. Il risultato non lascia scampo a Ciro Rigotti: un tumore maligno che ha invaso tutto il viso, impedendogli anche di mangiare.
Sostenuta dall’attivista per i diritti dei detenuti Pietro Ioia, la figlia di Rigotti chiede a gran voce che il padre possa morire tra le mura di casa sua circondato dall’amore della sua famiglia.

Campania, il M5S attacca: “Contro l’abusivismo ci sono misure poco efficaci”

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“Queste misure incontrano i favori degli affaristi”

Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e il consigliere regionale M5S Luigi Cirillo hanno espresso il loro parere sulle misure regolamentari sulla questione abusivismo in Campania“Quanto accaduto oggi in prima Commissione Affari Istituzionali definisce, ancora una volta, quale visione hanno i nostri amministrazioni regionali sul contrasto all’abuso edilizio. Misure tiepide che non possono che incontrare il favore degli affaristi del cemento e dei lottizzatori abusivi. Non si spiegherebbe, altrimenti, la ragione per cui è stato bocciato il nostro emendamento alla proposta di legge alle Camere relativa alle disposizioni per l’aumento delle sanzioni penali e amministrative in materia di abusivismo edilizio e misure straordinarie per la demolizione degli immobili abusivi”.

“Il nostro emendamento prevedeva il ritorno alla normativa vigente in quanto la modifica al Testo Unico Edilizia, proposta dalla Giunta, disponeva che le sanzioni penali relative al reato di lottizzazione abusiva, benché inasprite, fossero applicabili nei casi di interventi edilizi realizzati in zone sottoposte a vincolo ambientale con classificazione di rischio molto elevato, depenalizzando di fatto tutto ciò che non è classificato come tale. La maggioranza, prima di sospendere la seduta in assenza del numero legale, ha fatto in tempo a bocciare l’emendamento proposto senza dare una reale spiegazione tecnica e respingendo le ulteriori richieste di approfondimento tecnico provenute dalle minoranze presenti. Se ad oggi la lottizzazione abusiva comporta una sanzione penale fino a 2 anni di reclusione in caso di interventi edilizi in zone sottoposte a vincolo ambientale (qualunque classificazione esso abbia), con il Ddl la lottizzazione abusiva potrebbe comportare una sanzione fino a 5 anni di reclusione, ma solo se l’intervento edilizio sia realizzato in zone con vincolo ambientale idrogeologico a rischio “molto elevato”. Una mano tesa a chi in questi anni ha cementificato la Campania, deturpandone il paesaggio e incrementandone i rischi”.

Eroina sintetica, arriva la prima morte in Italia: lanciata la massima allerta

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Non si escludono altri decessi precedenti a questo

L’Istituto Superiore di Sanità per conto del dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio ha lanciato l’allerta massima (di grado 3) per la morte nell’aprile 2017 a Milano di un uomo di 39 anni causata da un’overdose di una eroina sintetica. E’ la prima volta che in Italia si riscontra la presenza della molecola ocfentanil. Ma non si escludono altri decessi anche precedenti a questo.

Roberta Pacifici, direttrice del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, ha spiegato: “Trattandosi di una molecola nuova non vi erano fino a qualche tempo gli standard e i metodi per metterla in evidenza, quindi è possibile che potrebbe esserci stato qualche decesso nel periodo in cui non vi erano questi standard”.
Ernesto De Bernardis ha pubblicato l’allerta e ha lanciato quindi l’allarme sul blog Dedizioni della Sitd, Società italiana Tossicodipendenze: “Noi addetti ai lavori siamo stati avvertiti con un anno e mezzo di ritardo. Avremmo dovuto saperlo prima per avvisare i consumatori dei rischi legati alla presenza nel mercato italiano di questi derivati sintetici molto più potenti dell’eroina, e quindi con rischio molto maggiore di overdose e decesso”.
Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia con delega alle Politiche antidroga, ha poi aggiunto: “Ho chiesto al Dipartimento per le politiche antidroga di elaborare uno studio di fattibilità per il potenziamento del sistema di allerta che si dovrà necessariamente adeguare alle nuove evidenze in ambito scientifico”.

Napoli, mancano le autorizzazioni: chiuso asilo per l’insegnamento della lingua inglese

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I vigili hanno sospeso il servizio della scuola

L’Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Municipale di Napoli ha sospeso l’attività di un rinomato asilo nido situato nel cuore del quartiere Vomero, nel corso delle attività di controllo alle strutture scolastiche sul territorio cittadino, in quanto  privo di autorizzazione regionale che ne certifica requisiti urbanistici, igienici – sanitari (eventuale preparazione dei pasti), logistici (disponibilità di locali per il riposo dei bambini) e di sicurezza.

Gli agenti all’atto del controllo hanno riscontrato la presenza di ben 24 bimbi, fino ai 36 mesi, frequentanti l’istituto interamente gestito da personale madrelingua inglese in modo da favorire l’insegnamento della lingua straniera fin dalla tenera età. I controlli della Polizia Municipale hanno evidenziato la mancanza dell’ autorizzazione amministrativa prevista dalla Legge Regionale n. 11/2007 e dal Regolamento successivo n. 4/2014, pertanto, è stata contestata ai responsabili una sanzione per un importo che va dai 5000 ai 15.000 euro con diffida a non proseguire nell’attività. L’eventuale mancata regolarizzazione di tale difformità prevede l’emissione di disposizione dirigenziale finalizzata alla cessazione dell’attività. Al fine di garantire la loro sicurezza e di preservarli da stress tutti i bimbi presenti sono stati affidati agli esercenti la responsabilità genitoriale, convocati sul posto e messi a conoscenza dell’irregolarità riscontrata nella struttura.

BCE, parla il presidente Draghi: “Le parole del governo italiano sono state dannose”

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“Ha promesso il rispetto delle regole, aspettiamo i fatti”

“Negli ultimi mesi le parole sono cambiate molte volte e quello che ora aspettiamo sono i fatti, principalmente la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, riferendosi all’Italia e alle dichiarazioni che hanno fatto impennare lo spread.

“Purtroppo – ha detto – abbiamo visto che le parole hanno fatto alcuni danni, i tassi sono saliti, per le famiglie e le imprese anche se tutto ciò non ha contagiato granché altri paesi dell’Eurozona, rimane un episodio principalmente italiano”. “La Banca centrale europea – ha proseguito – si atterrà a ciò che hanno detto il primo ministro italiano, il ministro dell’Economia e il ministro degli Esteri, e cioè che l’Italia rispetterà le regole”. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se le politiche del governo e il rialzo dello spread possano richiedere misure da parte dell’Eurotower nel 2019 per evitare fenomeni di contagio. “Non abbiamo ancora visto alcun contagio”, ha aggiunto Draghi.

“Il mandato della Bce è la stabilità dei prezzi e il Qe è uno degli strumenti con cui lo perseguiamo. Non è nostro compito assicurare che i deficit dei governi siano finanziati in qualsiasi condizione”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in risposta a una domanda sui timori in Italia che la fine del QE equivalga a lasciare il paese a se stesso. Per il governatore, il Qe ‘è ancora necessario per sostenere l’inflazione sono ancora necessarie misure di stimolo per via dei rischi legati a protezionismo e turbolenze sui mercati emergenti.

Ischia, l’archistar giapponese denuncia: “Costruzioni numerose e senza criteri antisismici”

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Kitagawara: “Ricostruire bene e in sicurezza? Con le nuove tecnologie si può”

Diretto e senza peli sulla lingua. E’ così che l’archistar giapponese Atsushi Kitagawara, presente a Ischia nell’ambito del Premio Ischia di Architettura (PIDA), per il quale coordina il workshop “Protopia Maio”, dedicato proprio al progetto di ricostruzione dell’area di Casamicciola più colpita dal sisma del 21 agosto 2017, descrive la situazione isolana.

Ecco le sue parole:
“L’impatto con la zona terremota di Ischia? Molto triste. Da specialista dell’architettura è stato spaventoso vedere ciò che ho visto. E non ho potuto fare a meno di chiedermi: ma se si sapeva che era zona sismica, come si potuto costruire in questo modo che sicuramente avrebbe portato alla distruzione degli edifici ad un nuovo sisma? In tutto il mondo si utilizzano tecniche antisismiche, non sono particolarmente difficili, perché non usarle? Su quest’isola ho trovato molte più costruzioni di quante ne avessi immaginate. Poi, però, ho visto anche che è una terra molto ricca di vegetazione, tante specie di piante, tanti fiori e questa è la parte che mi ha destato meraviglia. E la vista del mare con il panorama dalle alture nell’interno, mi ha fatto sentire il vento della storia, il valore di una terra antica. Tecnicamente non c’è problema. Il problema è più che altro sociale e riguarda l’idea che si ha di che tipo di paese si vuole ricostruire, che tipo di società si vuole ricreare. Se manca questa visione, questa proiezione nel futuro, non si può ripartire. Ricostruire come prima non ha senso, si deve programmare guardando lontano, di cento, duecento anni. Ma certo si può fare tutto con le tecnologie di oggi e costruire bene e in sicurezza rispetto all’intensità dei terremoti qui a Casamicciola. Dovete ricostruire in modo da armonizzare di più le parti costruite con la natura che c’è intorno, con più rispetto per la natura dell’isola. Bisogna avere fiducia nei tecnici e in un approccio globale al problema di come costruire. Non basta disegnare una struttura, bisogna considerare il contesto, inserirla nell’ambiente naturale, valutare tutti gli aspetti su cui andrà ad incidere. Dovete cambiare Ischia ora, finchè siete ancora in tempo: basta poco per superare il punto di non ritorno”.

Siracusa-Juve Stabia, deciso l’orario per la prima giornata di campionato

1ª Giornata di Campionato Serie C Girone C – Stagione 2018/2019

Stadio Nicola De Simone (SR)

Siracusa-Juve Stabia

Finalmente è stata decisa la prima giornata di campionato in cui si disputerà il “Derby del Cuore”. Siracusa e Juve Stabia si affronteranno in terra sicula e anche per questa nuova stagione il Nicola De Simone si colorerà con i colori di Sirastabia.

Il fischio di inizio sarà dunque sancito domenica 16 settembre alle ore 20:30 allo Stadio Nicola De Simone di Siracusa:

Il comunicato ufficiale della società gialloblu:

“La Lega Pro ha ufficializzato il programma gare della 1^ giornata di campionato. La gara Siracusa – Juve Stabia, tenuto conto degli accordi intercorsi tra le due società, si disputerà domenica 16 settembre 2018 allo stadio Nicola De Simone di Siracusa, con inizio alle ore 20.30. S.S. Juve Stabia”

 

Napoli, dipendenti Ctp ancora senza stipendio: è protesta davanti alla prefettura

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Il coordinamento regionale: “Il sindaco si assuma la responsabilità”

I dipendenti della Ctp, azienda del trasporto della Città metropolitana di Napoli, ancora non percepiscono lo stipendio e ormai è tanto, troppo tempo. Il coordinamento regionale Usb ha fatto sapere che questa mattina si è svolto un ennesimo incontro in Prefettura tra Azienda Crl e parti sociali per discutere del mancato pagamento degli stipendi di agosto, del mancato pagamento di cinque mensilità arretrate dei buoni pasto e soprattutto dell’incerto futuro aziendale.

Marco Sansone e Giuseppe Ferruzzi del coordinamento regionale Usb hanno dichiarato: “La mancata presenza al tavolo di Città Metropolitana (e non è la prima volta) è un chiaro segnale di volontà politica di distruggere il trasporto pubblico metropolitano. Il sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris, deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo il servizio è fermo da giorni e non viene garantita la mobilità in tutta l’area metropolitana di Napoli, alimentando trasporti privati, abusivi ed illegali. Stamattina c’erano lavoratori disperati con figli al seguito fuori la Prefettura, in attesa di soluzioni positive per continuare semplicemente a campare. Chi ha preso e prende le distanze dalle difficoltà che vivono i cittadini e le oltre 700 famiglie più indotto, sappia che si sta andando verso una pericolosa perdita della gestione dell’ordine pubblico. Quando questo accadrà chi non si è assunto le sue responsabilità quando doveva, dovrà farlo in piena emergenza”.

Agente Younes: “Ad ottobre torna, Ancelotti può impiegarlo ovunque! La polemica di gennaio…”

Agente Younes: “Ad ottobre torna, Ancelotti può impiegarlo ovunque. La polemica di gennaio…”

L’ agente di Amin Younes, Nicola Innocentin, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, per parlare della situazione del suo assistito, attualmente infortunato, il cui rientro desta molta curiosità soprattutto tra i tifosi.
“Amin dovrebbe tornare disponibile ad ottobre. Gli infortuni seguono un certo recupero che, al di là dell’oggettività dei medici, dipende dalla soggettività che varia per ogni atleta. No a gennaio? Non vorrei tornare sul passato, né riaprire un caso. A gennaio il ragazzo ha scelto di non venire subito a Napoli, così come ha fatto anche Verdi. È arrivato a giugno con grande entusiasmo e io avevo detto che sarebbe arrivato, senza problemi. Dove può giocare? Ancelotti può utilizzarlo dove ritiene più opportuno, può essere messo in diverse posizioni. Il Napoli? È una grande squadra e sono fiducioso, si riprenderà sicuramente dopo la sconfitta!”.

Brescia: spiedo di solidarietà raccolta fondi per acquisto cane guida (Diana Marcopulopulos)

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LO SPIEDO DI SOLIDARIETÀ seconda edizione

Lions Clubs International è l’organizzazione di club di assistenza più grande del mondo. Ci sono 1,35 milioni di soci in oltre 46.000 club in tutto il mondo.

I Lions sono ovunque. Ci sono Club in oltre 208 paesi e aree geografiche.
Fondata nel 1917, l’ associazione è conosciuta principalmente per la lotta alla cecità, che è parte della storia . Inoltre, si dedicano al volontariato per diversi progetti comunitari, tra cui protezione dell’ambiente, lotta alla fame e assistenza agli anziani e ai disabili.
II motto è “Noi serviamo”. I Lions sono parte di un network di servizi a livello mondiale e operano facendo tutto ciò che è necessario per aiutare le nostre comunità locali.
Ritornando all’ obiettivo primario di lotta alla cecità, si può affermare che i Lions donano la vista. Tramite la  realizzazione di screening per la vista, la fornitura di attrezzature a ospedali e cliniche, la distribuzione di medicinali e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle malattie degli occhi, i Lions si impegnano nella loro missione di garantire la vista per tutti.
Il “service” che si prefigge il Lions club Brescia Loggia Lodoiga in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini sezione di Gussago è di donare un Cane guida ad un non vedente . Quindi di organizzare un grande SPIEDO per la raccolta di fondi . Infatti domenica 16 settembre 2018 alle ore 12.00 presso il CENTRO SPORTIVO CARLO CORCIONE DI GUSSAGO si terrà il pranzo di Solidarietà che ha appunto l’obiettivo di “ridare gli occhi ad un non vedente” attraverso l’assegnazione ad una persona cieca, per l’intero arco della sua vita, di un cane guida che sarà fornito dal Centro addestramento di Limbiate gestito dalla Onlus ente morale denominata “Servizio Cani guida dei Lions” e ausili per i non vedenti .
Si sta parlando di un centro molto avanzato che da molti anni addestra cani per ciechi. È un centro di eccellenza dove lavorano quotidianamente 15 persone, ed è formato da: una casa accoglienza per i ciechi che vengono a conoscere i loro ausiliari a quattro zampe, 2 campi di addestramento, 38 box ospitanti 2 cani ciascuno con giardinetto esterno coperto e una zona interna, un’infermeria veterinaria e una nursery con 5 sale parto, un auditorium. Sono più di 2.000 i cani consegnati fino a oggi a persone che ne hanno bisogno.
Ma sono ben oltre 100 i ciechi che sono ancora in attesa di un cane.
Tale centro è totalmente autofinanziato. Attraverso erogazioni liberali da parte dei privati e la raccolta di fondi da parte dei club Lions i quali si fanno parte attiva mediante l’organizzazione dei cosiddetti service, in altre parole di eventi destinati appunto alla raccolta di fondi.
L’obiettivo del service del club Loggia Lodoiga e degli Alpini , è parecchio sfidante in quanto la somma che deve essere raccolta per garantire il raggiungimento delle finalità auspicate è notevole, un Cane Guida costa euro 12,500. Proprio per questo i due gruppi si augurano una partecipazione di massa all’evento da parte delle famiglie e delle persone che condividono con loro lo spirito dell’iniziativa. I Lions chiamano e gli Alpini rispondono con efficacia e operatività di collaborazione .
Del resto la grande comunanza di valori tra i Lions e l’associazione nazionale alpini parte dal principio secondo il quale la singola persona non è posta al centro del mondo ma rappresenta unicamente uno strumento per garantire un servizio in sostegno ai più bisognosi.

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Lions e Alpini Lo Spiedo di Solidarietà: i Lions chiamano e gli Alpini rispondono (VIDEO)  5 ottobre 2017 11:36

Nocera, centralina Arpac per la rilevazione della qualità dell’aria: il sopralluogo

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Nocera, centralina Arpac per la rilevazione della qualità dell’aria: individuato il sito idoneo

Cittadini sul piede di guerra nelle ultime settimane a causa dell’emergenza della raccolta rifiuti e l’inquinamento dei torrenti che attraversano Nocera Inferiore. Ieri un piccolo passo per comprendere la pericolosità della situazione e predisporre le adeguate modalità di intervento.
Facendo seguito a quanto richiesto dall’Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore con nota del mese di giugno, è stato effettuato un sopralluogo da parte di tecnici ARPAC che di concerto con Polizia Locale e Ufficio Ambiente si sono recati presso alcuni siti attenzionati in merito alla qualità dell’aria. In particolare è stata fatta richiesta di collocare un misuratore di metalli pesanti potenzialmente dispersi nell’aria presso il salto di quota del Torrente Solofrana in via Pucci incrocio con via Bosco Lucarelli, operazione questa in corso di verifica da parte dell’ARPAC circa l’attuabilità.

Sono stati inoltre effettuati diversi sopralluoghi per verificare il sito più idoneo al posizionamento di una centralina mobile di analisi, richiesta al fine di monitorare in modo ancora più puntuale le condizioni dell’aria in altra zona della Città. Dopo attenta valutazione è stato individuato un sito idoneo che sarà predisposto per accogliere la strumentazione disponibile già dal mese di ottobre.