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Napoli, il Sindaco De Magistris augura un buon 2019 alla città

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Napoli, il Sindaco Luigi De Magistris augura un buon 2019 alla città

Il sindaco della città partenopea, Luigi De Magistris ha augurato un buon 2019 ai napoletani:

“Buon anno 2019 a tutte e tutti ! Buon Anno a Napoli, la mia Città. Che possa Napoli, con il sostegno del suo popolo, consolidare gli straordinari risultati raggiunti; diventare sempre più capitale globale dell’umanità, dell’energia di vita, della solarità, della solidarietà, della cultura, dei talenti giovanili, di un turismo sostenibile; che possa crescere sempre di più l’economia reale e diffusa ed il lavoro. Che possano migliorare sempre di più i servizi tutti per garantire più qualità della vita ad ogni persona. Che possano diminuire fragilità umane e materiali, a cominciare dai luoghi più sofferenti della Città. Io sarò, come sempre, in prima linea, per la mia amata Napoli. Senza sosta, con la forza, la passione e l’entusiasmo di sempre. Buon Anno a tutti quelli che nel 2018 hanno fatto prevalere sentimenti cattivi affinché possiate trovare nell’anno che verrà le motivazioni per redimervi, convertirvi, riabilitarvi, insomma cambiare modo di vivere. Con rancore, odio, violenza, razzismo non si va lontano nel cammino. Per chi vive di corruzioni e mafie che sia per voi un anno di sonore sconfitte. Buon Anno soprattutto a chi non ha smesso di sognare in un mondo migliore. Buon Anno ai costruttori di pace, coesione, fraternità, uguaglianza, giustizia perché realizzano ponti per un cammino lungo dell’umanità. Buon Anno a chi lotta per i diritti, per l’ambiente, per i beni comuni, insomma per la difesa del creato. Buon Anno a tutti quelli che cercano una bussola interiore per una vita migliore. Buon Anno a chi oltre che alla propria vita ed ai legami personali si impegnerà per la costruzione dell’alternativa ad un mondo troppo diseguale ed ingiusto. Buon Anno a chi nella propria vita si impegna per il benessere collettivo perché solo in un mondo coeso ed umano si potrà costruire un futuro per il pianeta. Buon Anno a chi soffre. Buon Anno a chi pensa al nostro prima che al suo. Buon Anno, allora, di pace e felicità nel cuore a tutte e tutti. Buon Anno di Amore e di Vita!!”

Sorrento, il vento soffia troppo forte: il Sindaco è costretto ad annullare lo spettacolo pirotecnico

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Sorrento, il vento soffia troppo forte: il Sindaco Giuseppe Cuomo è costretto ad annullare lo spettacolo pirotecnico

Questo Capodanno “non s’ha da fare”. In Penisola Sorrentina molti Comuni avevano deciso di dire NO ai botti di Capodanno attraverso una serie di iniziative, come la campagna di sensibilizzazione portata avanti dal Comune Castellammare di Stabia. Tante le ordinanze contro i fuochi illegali in tutta la provincia di Napoli. Ora, però, il vento che sta imperversando da questa mattina sulla Campania rischia di rovinare i programmi per Capodanno anche a Sorrento, che a causa di “ragioni turistiche” aveva deciso di non rinunciare ai botti di fine anno.
Il sindaco Giuseppe Cuomo si è visto costretto ad annullare il tradizionale spettacolo pirotecnico previsto per la notte di San Silvestro. Niente fuochi d’ artificio, quindi, nel suggestivo specchio d’acqua del golfo sorrentino: l’ evento è stato rinviato a data da destinarsi, anche se in molti a questo punto preferirebbero annullarlo definitivamente. Il primo cittadino, dopo aver fatto le sue valutazioni sui fenomeni meteorologici attesi ed essersi consultato con i vertici della Capitaneria di Porto e con i responsabili dell’azienda che avrebbe dovuto occuparsi dello spettacolo, ha deciso di non mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini.

 

Albiol il salvatore

E’ lui il difensore che opera in sordina

Il difensore che lavora all’ombra dei riflettori, il meno chiacchierato ma uno dei più efficaci: questo è il profilo di Raul Albiol. Lui che, arrivato dal Real Madrid, è riuscito subito a dare stabilità al reparto difensivo del Napoli, è stato capace di rendere al meglio con chiunque altro difensore, da Koulibaly a Maksimovic, da Tonelli a Chiriches.

Nell’estate 2013 arriva a Napoli, voluto fortemente da Rafa Benitez (già suo allenatore ai tempi del Valencia). Esordisce in maglia azzurra nel match di Serie A vinto contro il Bologna e va in gol nel pareggio per 1-1 contro il Chievo nel gennaio 2014.
Nel campionato 2017/18 si rende protagonista della cavalcata che ha portato la squadra partenopea, allenata da Sarri, a sfiorare lo scudetto dopo la vittoria allo Juventus Stadium. Durante la gara contro la SPAL del campionato in corso è lui il marcatore che regala i tre punti agli azzurri e restare in scia della capolista Juventus. Certo la prestazione di Raul Albiol non si limita al solo gol ma si estende a tutta la fase difensiva che, insieme al compagno di reparto Koulibaly, è stata praticamente perfetta riuscendo a difendere quel gol preziosissimo, poi Meret ha fatto il resto con due supermiracoli.
Il Napoli si ritrova in casa un difensore di spessore che lavora come un operaio con un rendimento da primo della classe, regalando sicurezza a tutto il reparto, portiere compreso.

a cura di Michele Avitabile

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Napoli, dopo il caffè nasce il “giocattolo sospeso”

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Il modello Napoli si diffonde nel mondo

La sospensione conduce sempre a un atto di fede. In tutti i casi, che si parli di levitazione o della perdita di una funzione. Nella gerarchia semantica si colloca tra quelle parole capaci di offrire una vasta gamma di accezioni solo in apparenza distanti tra loro, che abbracciano differenti contesti dell’umanità.

Eppure i suoi significati sono legati da un unico leitmotiv: l’attesa. Del ripristino, o del prosieguo, dopo la sorpresa nel vedere qualcosa librarsi nell’aria. Il piacere dell’aspettativa è anche il nutrimento di un’abitudine solidale incubata nei sobborghi di Napoli: la donazione di un caffè, negli anni diventato appunto «sospeso», in attesa di chi ne abbia bisogno. Ai tempi d’oggi il caffè o la pizza sospesi resistono. E a Napoli c’è anche il giocattolo sospeso, organizzato dal Comune, alla sua terza edizione (negli anni scorsi donati oltre duemila giocattoli). Ma esportare la tradizione è forse il naturale destino di questa terra che si trova a faticare continuamente per trovare un posto legittimo al tavolo dell’Occidente, pur rimanendo Oriente. Così, oggi quel semplice gesto del caffè pagato per il prossimo (ma anche del giocattolo) è volato via, in espansione nelle diverse località del mondo.

Migranti “tenuti in ostaggio” in mare, l’appello delle Ong

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Migranti “tenuti in ostaggio” in mare, l’appello delle Ong

Le due Ong tedesche, Sea Watch e Sea Eye, hanno tratto in salvo 49 migranti dalla morsa del mare. Un’operazione che potrebbe risultare inutile per il rifiuto dei paesi europei di accoglierli.

Le due Ong hanno fatto un appello per far sbarcare entro oggi i migranti: “Con il cattivo tempo in arrivo per stanotte, serve una soluzione entro il 2018 per evitare ulteriori rischi per la salute di quanti sono stati salvati”, si legge in un comunicato congiunto delle due organizzazioni.

La soluzione proposta è quella di far approdare i migranti a Malta e poi lasciare, successivamente, agli altri paesi europei la possibilità di accoglierli.

Ma per il momento tutti hanno negato lo sbarco. Lo scorso 22 dicembre una nave della Sea Watch ha salvato nel Mediterraneo 32 persone, mentre sabato scorso una della Sea Eye ne ha salvate 17.

Philip Hahn, capo della missione Sea-Watch 3, parla di migranti “tenuti in ostaggio” sulle navi per la mancata accoglienza. “Solo in Germania – ha detto – più di 30 città hanno accettato di accogliere alcuni migranti. Il fatto che si trovino tutti ancora in mare è una confessione di fallimento per tutti i paesi membri dell’Ue”.

Thuram: “Razzismo? A breve non se ne parlerà più. Chiuderei tutti gli stadi”

“Dirigenti e tifosi non considerano gravi questi episodi”

Lilian Thuram, ex difensore di Parma e Juventus, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport per parlare dell’ultimo caso di razzismo che ha colpito Kalidou Koulibaly durante il match dello scorso 26 dicembre tra Inter e Napoli.

Ecco le sue parole:
Koulibaly, Muntari, Boateng, Eto’o, Zoro, Omolade: la lista dei giocatori vittime del razzismo in Italia si allunga.
“Un caso per me è già troppo, ma se questi episodi aumentano e soprattutto si ripetono a distanza di anni, vuol dire che i dirigenti e i tifosi italiani non li considerano molto gravi. Se pensassero che sono gravissimi, farebbero di tutto affinché non accadessero di nuovo e invece ci sono tante persone che negli stadi se ne fregano dei buu razzisti e di altri cori altrettanto sgradevoli”.

San Siro dopo i buu a Koulibaly è stato squalificato per le prossime due gare dell’Inter, ma il ministro dell’Interno Salvini non ritiene giusto chiudere un intero stadio. Lei da che parte sta?
“Sarà perché sono una persona nera o… marrone scuro, se preferite, ma mi sono stancato di questi dibattiti. In presenza di episodi del genere, io chiuderei tutti gli stadi della Serie A per un week end. Non solo quello dell’Inter. Se gli sportivi italiani fossero costretti a stare un sabato e una domenica senza partite sarebbero obbligati a riflettere, a capire quanto sia ingiusto che un persona venga aggredita sul campo per il colore della sua pelle. Se ci fosse un bianco in un campionato con tutte formazioni composte da neri non succederebbe”.

Perché ne è convinto?
“Perché i calciatori neri reagirebbero nei confronti dei tifosi, li zittirebbero e si inc… con loro. Lo farebbero non perché sono più bravi o più buoni, ma perché quando sei nero impari in fretta cosa vuol dire essere aggredito o discriminato. E se vedi che un’altra persona è vittima della stessa cosa, ti ribelli, ti viene automatico di difenderla”.

Sta dicendo che non c’è abbastanza solidarietà da parte dei giocatori bianchi nei confronti dei neri?
“Non è una mia idea, ma la realtà. E sapete perché i bianchi non si ribellano? Perché non considerano troppo gravi questi buu. Se non hai mai provato certe cose sulla tua pelle, non puoi capire quanto sia terribile subirle”.

Che messaggio vuole inviare a Koulibaly, l’ultimo in ordine di tempo a essere vittima dei razzisti?
“Il messaggio non è per Koulibaly, ma per le persone che leggono questa intervista e per quelli che vanno negli stadi a fare buu ai calciatori di colore. Guardatevi in faccia e chiedetevi perché accettate o fate queste cose. Se la situazione non cambia è perché tanti di voi non vogliono che succeda, perché ve ne fregate. Forse pensate di essere meglio dei neri, ma non è così”.

In Italia il problema razzismo è più grave che in altre nazioni europee?
“E’ sbagliato fare classifiche perché ogni Paese ha le sue problematiche. Ogni classe dirigente dovrebbe scattare una fotografia della propria nazione e intervenire. A me sembra impossibile che a inizio 2019 così tanta gente pensi che i buu siano una cosa di scarsa importanza, che questa cosa sia accettata in uno stadio di calcio. Dopo quello che è successo a Koulibaly quante persone hanno preso la parola dicendo che bisogna trovare una soluzione, anche a costo di fermare il campionato? Nessuno. Davvero incredibile… Magari adesso tanti si agitano, ma tra 15 giorni penseranno ad altro e si saranno già dimenticati dei buu a Koulibaly e agli altri calciatori neri che lo hanno preceduto”.

Venezia, stabilito il ticket d’ingresso per i turisti

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Venezia, stabilito il ticket d’ingresso per i turisti

Per entrare a Venezia sarà necessario il ticket d’ingresso. A stabilirlo il maxi emendamento alla legge di Bilancio approvato alla Camera ieri sera.

Questa soluzione è già stata adottata per le isole Eolie per l’isola d’Elba. Il contributo di sbarco sarà compreso tra 2,50 e 10 euro e destinato a tutti i turisti che giornalmente raggiungeranno Venezia tramite pullman, aerei e navi da crociera.

Nel testo del provvedimento si legge: “La disposizione autorizza il comune di Venezia ad adottare nelle proprie politiche di bilancio, in alternativa all’imposta di soggiorno, l’applicazione del contributo di sbarco previsto per le isole minori. Inoltre, l’importo massimo consentito per entrambe tali misure è elevato a 10 euro”.

Uno degli obiettivi della nuova misura è il blocco del turismo di massa. Il contributo infatti viene definito “uno strumento dalla duplice finalità: per un verso, potrebbe portare all’incremento del gettito dagli accessi alla città, poiché il contributo di sbarco sarà versato a prescindere dal pernottamento in strutture ricettive; per altro verso, la misura fiscale potrebbe conseguire un effetto selettivo e moderare l’accesso delle c.d. grandi navi alla zona lagunare”.

“Ci aiuterà a gestire meglio la Città, a tenerla pulita, a offrire servizi d’avanguardia agli ospiti e a far vivere i veneziani più decorosamente”, ha invece twittato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, assicurando che verrà studiato “un regolamento equilibrato e partecipato che tuteli chi vive, studia e lavora nel nostro territorio”.

Paura a Napoli, bomba carta esplode durante la notte

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L’esplosione è avvenuta insieme allo scoppio di petardi

Paura nella notte per l’esplosione di una bomba carta davanti ad uno stabile di corso Protopisani, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli.

I residenti hanno udito un’auto che si allontanava a forte velocità e successivamente il boato provocato dall’esplosione. Sul posto anche il 118, ma per fortuna non ci sono persone coinvolte. I vigili del fuoco hanno avviato le verifiche, dando il via libera all’agibilità dello stabile. L’esplosione ha comunque divelto il portone in ferro, fatto saltare in aria l’intonaco dalle mura e spaccato il marmo del pavimento. La polizia sta indagando su quanto accaduto e sta verificando se nello stabile di quattro piani vi fossero eventuali obiettivi degli autori del raid.

Napoli, stazione della Linea 1 di Materdei assaltata dalle babygang

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Panico per i passeggeri

Momenti di panico per i residenti del quartiere Materdei e per i tanti passeggeri della Linea 1 della metropolitana partenopea. Nel tardo pomeriggio di domenica una baby gang ha letteralmente preso d’assalto la stazione della metropolitana, lanciando grossi petardi ai danni dei passeggeri in uscita dalla stazione.

Per circa tre ore gli addetti alla sicurezza non hanno potuto far altro – per salvaguardare l’incolumità dei passeggeri -che chiudere l’uscita di via Appulo e chiedere l’intervento urgente delle forze dell’ordine. Solo dopo numerosissime chiamate da parte dei sempre più inferociti residenti, una volante del 113 è arrivata sul posto. Alla vista delle divise la baby gang di quartiere si è prontamente allontanata per poi ritornare dopo pochi minuti. Il folto lancio di petardi, come testimoniano alcuni cittadini del Comitato Materdei, ha rischiato di coinvolgere una bimba di pochi anni all’interno del suo passeggino. Le deflagrazioni hanno inoltre danneggiato alcune sezioni di pavimentazione della stazione, costringendo gli addetti di Anm a delimitare gli spazi con barriere.
Una situazione non nuova quella della presenza di baby gang senza alcun freno nella zona di piazza Scipione Ammirato. Da settimane i cittadini di Materdei segnalano la necessità di radicali interventi di messa in sicurezza della piazza che, almeno in teoria, dovrebbe essere pedonalizzata ma che, in pratica, si trasforma quasi tutti i giorni in una vera e propria pista da motocross dove, specie di sera, è pericoloso anche solo transitare.
Secondo quanto testimoniano i sempre più esasperati cittadini, tra i componenti della banda che ha preso d’assalto la Linea 1 erano presenti molti maggiorenni, simbolo evidente di un quartiere che, a dispetto di tutti gli sforzi portati avanti per la rinascita attraverso il turismo, è ormai fuori da ogni controllo. Il sistema normativo attuale non riesce in alcun modo a frenare l’ “esuberanza” di giovani e giovanissimi che agiscono indisturbati e consci della loro non punibilità. In molti casi, infatti, gli interventi delle forze dell’ordine si risolvono con un nulla di fatto o con l’affidamento dei minori alle famiglie. Quelle stesse famiglie che in molti casi abbandonano in strada i loro figli non curandosi minimamente dei danni procurati al quartiere e agli altri residenti.
Proprio nell’ottica della salvaguardia di una delle più importanti piazze del quartiere Materdei, però, non si riesce a comprendere il silenzio delle istituzioni centrali e locali. Più volte è stata richiesta l’apposizione di paletti per la delimitazione della piazza ma non c’è mai stato alcun passo concreto in tal senso ne dal Comune di Napoli e ne tantomeno dalla II Municipalità. Anzi, in molti casi i paletti e le catene che dovrebbero delimitare la zona pedonale sono stati asportati proprio dagli stessi giovani che pensano di poter utilizzare gli spazi per sfrecciare indisturbati a bordo di scooter di grossa cilindrata nel disinteresse di chi avrebbe il dovere di vigilare sul rispetto dei luoghi.

Salvini, nuove riforme: “Legittima difesa e autonomia”

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Salvini, nuove riforme: “Legittima difesa e autonomia”

Dopo l’approvazione della manovra, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha svelato il piano d’intervento del governo gialloverde in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.

“Legittima difesa e autonomia regionale”, queste le due nuove misure sulle quale si lavorerà.

Riguardo al tema delle autonomie regionali, afferma: “Stiamo lavorando nei termini della Costituzione. Il 15 gennaio tutti i ministri finiranno il loro compito, inclusi quelli dei 5 stelle. Il 15 febbraio arriverà la proposta del governo e poi, dato che questo è un dialogo, ci saranno trattative regione per regione con Conte e il governo. E chiaro che la Lega è vicina ai governatori e ai sindaci: è la nostra ragione di esistenza. Ed è normale che tra i 5 stelle ci sia qualcuno meno convinto. Ma l’importante, come nel contratto di governo, è il mettere la prima pietra”.

Ampio spazio anche per la riforma della giustizia: “Sono decenni che se ne discute. La differenza positiva è che oggi sulla questione c’è meno ideologia. Non siamo più ai tempi di Berlusconi, non c’è più il muro contro muro”.

Nove anni di violenza a Napoli, picchia il padre per i soldi della droga

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Un cugino chiamò il 112

Per procurarsi i soldi della droga e dell’alcol estorceva soldi al padre da 9 anni: era finito in carcere nel 2009 ma poi aveva ripreso a minacciare il genitore.

L’ultimo episodio, a San Pietro a Patierno, a Napoli, ieri sera quando in casa erano presenti parenti arrivati per le feste: l’uomo, un 40enne, già noto alle forze dell’ordine – secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri – è andato in escandescenze perché qualche parente lo avrebbe guardato in maniera strana. Come spiegato dai militari, ha iniziato ad alzare la voce, ha malmenato il padre, distrutto mobili, oggetti vari e alcune porte a vetro tanto che sul pavimento c’era il sangue che ha perso ferendosi. A chiamare il 112 è stato un cugino. Sono intervenuti in casa i carabinieri del nucleo radiomobile del reparto operativo che hanno arrestato il 40enne mentre picchiava il padre. La vittima ha riportato contusioni guaribili in 5 giorni. Il 40enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni

Elezioni europee: “Al voto il 26 maggio”

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Elezioni europee: “Al voto il 26 maggio”

Sarebbe stata definita la data per le elezioni europee. A dirlo è il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini.

In un post su Facebook ha indicato il 26 maggio 2019 come data ultima per la chiamata alle urne: “Grazie ai milioni di italiani che ci stanno dando un’incredibile fiducia, per quello che abbiamo fatto e per quello che ancora abbiamo da fare. L’Italia – scrive nel post – è un grande Paese che merita di essere libero e sovrano, e lo dimostreremo alle elezioni europee del 26 maggio!”.

Si attendono ulteriori conferme, ma comunque il voto, in base agli altri paesi dell’Ue, è previsto tra il 23 e il 26 maggio. Il calendario, inoltre, è ancora da ufficializzare per alcuni Stati membri dell’Unione Europea.

Piano di Sorrento, arriva il divieto di utilizzo di petardi e botti sul territorio comunale

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Il Comune di Piano di Sorrento ha emanato l’ordinanza per vietare l’utilizzo di botti e petardi su tutto il territorio.

Il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di botti e petardi di qualsiasi tipo sul territorio comunale. Come si legge nel documento il provvedimento sarà valido fino al 6 gennaio 2019.

La violazione dell’ordinanza comporterà sanzioni da 25 euro sino a Euro 500, salve ogni altre eventuali sanzioni amministrative e penali previste da altre norme.

Di seguito il testo dell’ordinanza:

“E’ vietato fare esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo in luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno di scuole, condomini, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitino o siano presenti persone, fatto salvo ove vi siano regolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti, specificando che i cosiddetti botti “declassificati” di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultino affollate, per la presenza di feste riunioni o per altri motivi.

Non è consentito raccogliere eventuali artifici inesplosi ed affidare ai bambini prodotti che, anche se di libera vendita, richiedano una certa perizia nel loro impiego e comportino comunque situazioni di pericolo, in caso di uso maldestro.

La violazione della presente Ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 7 del D. Lgs. 267/2000, di importo compreso tra Euro 25,00 e Euro 500,00 fatte salve ogni altre eventuali sanzioni amministrative e penali previste da altre norme.

Il provvedimento ha effetto e validità dalla data di emissione  e fino a tutto il 6 gennaio 2019”

 

Il Psg innamorato di Allan, offerti 100 milioni: la reazione del Napoli

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Il Paris Saint-German innamorato follemente di Allan, centrocampista brasiliano del Napoli

Il mercato inizia a riscaldarsi con colpi di scena in casa Napoli. Il Paris Saint-German dopo le offerte iniziali, avrebbe proposto 100 milioni per Allan Marques Loureiro. A riportare la notizia è l’edizione di oggi del quotidiano sportivo Tuttosport, che scrive:

Il club con una larga disponibilità economica è quello che da tempo sta facendo spesa a Napoli: il Psg. Dopo Lavezzi e Cavani, ora hanno messo gli occhi su Allan, tanto da chiederlo già per il mercato di gennaio: con Rabiot ormai fuori rosa, Tuchel ha bisogno di un centrocampista come il brasiliano che abbia corsa e quantità. Il Napoli terrà duro, però se il Psg dovesse mettere sul tavolo 100 milioni di euro, sarebbe impossibile resistere. Anche a gennaio, con il Napoli che verserebbe parte della somma al Cagliari per avere immediatamente Barella.

Napoli, sventato festino di droga nel carcere di Secondigliano

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Controlli antidroga nel carcere di Secondigliano, sequestrati numerosi ovuli contenenti hashish

La polizia penitenziaria, coadiuvata dal nucleo regionale cinofili Campania del distaccamento di Benevento e Avellino, ha scoperto un’importante quantità di sostanze stupefacenti. Grazie al fiuto di Igor e Cesare gli agenti hanno trovato ovuli contenenti hashish in possesso di un detenuto, a cui era stato concesso di trascorrere il Natale in famiglia.

L’uomo è stato denunciato.

EDITORIALE – Juve Stabia, fuochi d’artificio!

Giornata di fine e di inizi, quella di ieri al Menti. L’anno della Juve Stabia termina con la prima gara del girone di ritorno, contro l’amico Siracusa. Gara non steccata dai ragazzi di Caserta, che superano 1 – 0 gli aretusei grazie alla rete di Carlini. Il più classico dei clean sheet, ovvero del risultato per eccellenza per la squadra vincente, il bottino pieno conquistato mantenendo la propria porta inviolata.

Si chiude così il 2018, un anno che per la Juve Stabia è stato di fortissime emozioni. Se in campo, anche nei primi sei mesi dell’anno, la Juve Stabia guidata da Fabio Caserta è apparsa propositiva, vincente e convincente, terminando la propria corsa playoff ancora contro la Reggiana, ed ancora non senza polemiche, le sensazioni più intense per molte settimane i tifosi stabiesi le hanno vissute a palla ferma. Il 2018 è stato infatti l’anno della grande paura, l’anno in cui il Patron Franco Manniello ha scelto di farsi ufficialmente da parte, lasciando presagire, per settimane lunghissime, la fine del calcio a Castellammare.

Il 12 luglio 2018, però, la paura si è dissolta con l’arrivo alla Juve Stabia dei nuovi soci guidati…proprio da Franco Manniello. Troppo forte l’amore per i colori gialloblù per abbandonare la sua creatura: Manniello è quindi rimasto “garante” della nuova Società con il 30% delle quote, in una ripartizione che ora vede al suo fianco protagonista l’Avv. Giovanni Palma. In uno spettacolo pirotecnico magnifico, e ovviamente gialloblè, nel 2018 è stato forse il nuovo assetto societario il fuoco d’artificio più bello per la Juve Stabia.

Spettacolo che si è consolidato in campo a suon di prestazioni e risultati da record. In Serie C mai una squadra era arrivata al giro di boa imbattuta e facendo registrare 46 punti (+1 sul campo), frutto di 14 vittorie e 5 pareggi in un cammino che a gennaio vede ancora vuota la casella dei passi falsi. Centostelle sullo spettacolo di fuochi stabiese, sono ovviamente la miglior difesa (al Menti porta inviolata da 601 minuti, ultima rete subita da Castaldo – grazie al collega Domenico Ferraro per il dato numerico), il miglior attacco ed il titolo di capocannoniere di Paponi, insidiato non da lontano da Carlini.

In una squadra che “muore su ogni pallone”, come ama dire il D.S. Polito, miscelatore dell’elisir miracoloso stabiese, difficile individuare un punto debole o una mancanza da sopperire ricorrendo al mercato di gennaio, con la Juve Stabia che, mai come quest’anno, può permettersi di dedicarsi alle trattative da spettatrice non interessata. In uno spettacolo reso perfetto da ogni fuoco, due sono le nuove attrazioni pirotecniche che hanno lasciato a bocca aperta i tifosi stabiesi: Magnus Troest e Max Carlini, calciatori assolutamente dominanti nei rispettivi ruoli, poche volte in passato visti in gialloblù.

A dirigere la scenografia pirotecnica stabiese, combinando alla perfezione rumori, luce e fumo, come fa un vero fuochista, Fabio Caserta. Il giovane tecnico, dopo la prima stagione da allenatore, già ottima, è migliorato nella gestione della gara, con l’utilizzo spesso saggio delle sostituzioni, nello studio di soluzioni inaspettate da calcio piazzato, nella duttilità che ha conferito alla propria squadra e, soprattutto, rivelandosi psicologo per eccellenza. Caserta riesce a trarre il meglio da ogni singolo elemento, toccando sempre le corde giuste, aspettando quando c’è da aspettare che un momento no passi e traendo il massimo quando invece i propri calciatori sono al top. Non è un caso che anche chi gioca meno, segua totalmente e senza esitazioni l’allenatore stabiese.

Allora, chiuso un 2018 straordinario e per certi versi irripetibile, non resta che godersi i fuochi d’artificio che verranno, sperando che il 2019 della Juve Stabia possa essere l’anno del B…otto finale.

Raffaele Izzo

Sorrento, deliberato finanziamento per il verde pubblico e rifiuti

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La Citta Metropolitana di Napoli ha deliberato il finanziamento per il verde pubblico e rifiuti nel Comune di Sorrento

La Citta Metropolitana di Napoli ha deliberato il finanziamento per interventi di ripiantumazione. Gli importi relativi al trasferimento di risorse in conto capitale al Comune di Sorrento da parte della Città Metropolitana di Napoli sono del dettaglio: 49mila e 400 euro per dotazioni e tecnologia dei centri di raccolta, ed oltre 52mila euro per l’acquisto di spazzatrici, attrezzature ed automezzi finalizzati allo sviluppo e all’incremento della raccolta differenziata.

In particolare, la rimpiantumanzione ci permetterà di realizzare il progetto di riqualificazione della pineta Le Tore, pesantemente colpita prima da un incendio, la scorsa estate, e poi dal recente maltempo – spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Importante anche l’opportunità di dotarsi di spazzatrici, che contribuiranno al lavoro di pulizia del nostro centro storico, meta di turisti e visitatori“.

Givova Scafati, coach Lardo: “Bella prestazione contro Roma, abbiamo meritato la vittoria”

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Al termina di una gara piena di emozioni la Givova Scafati batte all’overtime la Virtus Roma, queste le parole dell’head coach Lino Lardo

Finale di 2018 col botto in casa Givova Scafati. L’ultima gara ufficiale dell’anno del girone ovest del campionato di serie A2 (penultima di andata) coincide con la migliore prestazione stagionale della compagine dell’Agro, capace di superare, tra le mura amiche del PalaMangano, dinanzi a circa 1.200 spettatori, la capolista Virtus Roma, incappata così nella sua quarta sconfitta stagionale. Ma quanta fatica per avere la meglio sull’avversario, al termine di una sfida dai toni agonistici e fisici elevati, che si è decisa soltanto al supplementare e con un canestro allo scadere, regalando emozioni e sensazioni che solo uno sport come la pallacanestro può regalare, nonostante qualche dubbio fischio arbitrale.

Dichiarazione del capo allenatore Lino Lardo: «La squadra sta crescendo e dietro al lavoro dei giocatori c’è anche un grande lavoro di squadra, quindi anche del mio assistente, del preparatore fisico e dello staff medico. Oggi abbiamo giocato bene a pallacanestro, siamo migliorati molto nelle ultime settimane, grazie all’impegno dei singoli negli allenamenti, che non è mai finora venuto a mancare, così come la loro disponibilità. La Virtus Roma è meritatamente la prima della classe, ma noi abbiamo meritato il successo, giocando una buona partita, con grande aggressività, senza farla ragionare e sorprendendola. Tutto quello che avevamo preparato, la squadra l’ha fatto e, nell’arco dei 40’, ha mostrato di meritare i due punti in palio. Non parlo mai dell’arbitraggio dopo le partite, ma ci sono state situazioni, così come a Rieti, che ci hanno svantaggiato e, se pure avessimo perso, neppure ne avrei parlato. Dobbiamo tenere i piedi a terra, anche se abbiamo giocato una buona gara, perché dobbiamo lavorare ancora molto e sodo, in vista delle prossime partite, a partire da quella di Cassino. Il calore del PalaMangano si è sentito e devo dire che i nostri tifosi ci sono stati vicini ed hanno fatto la loro parte, sperando di avere nei prossimi incontri ancor più affetto e calore da parte loro».

La Givova Scafati batte la Virtus Roma all’overtime

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Al termina di una gara piena di emozioni la Givova Scafati batte la Virtus Roma

Finale di 2018 col botto in casa Givova Scafati. L’ultima gara ufficiale dell’anno del girone ovest del campionato di serie A2 (penultima di andata) coincide con la migliore prestazione stagionale della compagine dell’Agro, capace di superare, tra le mura amiche del PalaMangano, dinanzi a circa 1.200 spettatori, la capolista Virtus Roma, incappata così nella sua quarta sconfitta stagionale. Ma quanta fatica per avere la meglio sull’avversario, al termine di una sfida dai toni agonistici e fisici elevati, che si è decisa soltanto al supplementare e con un canestro allo scadere, regalando emozioni e sensazioni che solo uno sport come la pallacanestro può regalare, nonostante qualche dubbio fischio arbitrale.

Tra le fila capitoline, unico assente l’ex Santiangeli, affetto da problemi muscolari, che lo hanno costretto a non prendere parte alla contesa. Tra quelle locali, invece, a parte il lungodegente Tommasini, tutti presenti ed artefici di una prova mastodontica e di squadra, come dimostrato dai sei uomini in doppia cifra a fine gara.

La sfida entra subito nel vivo. Giusto il tempo di vedere il parquet riempirsi di peluche per l’iniziativa “Teddy Bear Toss” indetta dalla società, per poi ammirare Thomas fare da mattatore e lanciare avanti la compagine gialloblù (23-9 al 6’). I padroni di casa lavorano bene in difesa, sfoderano grinta e carattere da vendere ed ottengono il meritato vantaggio superiore alla doppia cifra, nonostante la buona vena realizzativa di Sims ed Alibegovic tra le fila ospiti. Anche in seguito alle sostituzioni effettuate da entrambi i tecnici, il canovaccio della sfida resta immutato, con i locali ad approfittare di ogni errore avversario per tenere il naso avanti (28-12 al 8’) e chiudere 31-20 la prima frazione.

La Virtus ha un buon impatto con il secondo quarto di gioco (bene Sims e Baldasso) ed assottiglia il divario (35-25 al 13’), fino a ridurlo al di sotto della doppia cifra (43-36 al 17’). La sfida resta intensa, con ritmi elevati, vibrante e divertente per il folto pubblico del PalaMangano. La Givova ce la mette tutta per impensierire l’avversario, mentre la capolista del girone ovest conferma il suo ottimo stato di forma e cresce col trascorrere dei minuti, raggiungendo l’intervallo al minimo svantaggio (45-40).

I canestri di Chessa e Sims permettono ai capitolini di impattare 45-45 già al 22’. Sale allora in cattedra Rossato, che porta ossigeno puro nei bronchi dei suoi, grazie all’immancabile supporto di Thomas (55-48 al 25’), richiamato però in panchina in seguito al suo quarto fallo personale. Il ritmo della sfida cala e con esso anche la percentuale di realizzazione, ma non l’intensità con cui gli atleti in campo si affrontano, inscenando una sfida dai contenuti agonistici elevati, nella quale continua a prevalere l’orgoglio gialloblù (67-61 al termine della terza frazione).

Il solito Sims prova a mettere paura ai locali (69-67 al 33’), che si aggrappano alla lucida regia di Romeo per conservare la testa della sfida, aiutati dall’espulsione di Saccaggi (un fallo tecnico più uno antisportivo) e dal rientro in campo di Thomas (77-70 al 34’), nonché dalla grinta del capitano Ammannato (79-70 al 35’). Ci prova allora Moore, tra le fila viaggianti, a fare il bello ed il cattivo tempo (83-80 al 38’), mentre Chessa esce di scena dopo aver commesso il suo quinto fallo. E’ di Landi il canestro che vale il pareggio (87-87 a 25’’ dal termine). Thomas, sul fronte opposto, dopo aver subito fallo, dalla lunetta fa uno su due (88-87 a 9’’ dal termine). Sulla sirena, il fallo di Ammannato (quinto personale) permette, tra le proteste generali, a Sims di andare in lunetta, ma questi sbaglia il primo, segna il secondo e manda tutti al supplementare (88-88).

La battaglia in campo procede con la gagliardia e lo spirito dei tempi regolamentari, sia da una parte che dall’altra. E’ Scafati a tenere il naso avanti nei primi minuti (93-90 al 42’), mentre Sims è costretto a lasciare il campo per raggiunto limite di falli, seguito a ruota, pochi secondi più tardi, da Tavernari. Ad un minuto dal termine il risultato è di perfetta parità (94-94), poi Moore dalla lunetta regala il vantaggio ai laziali (94-96 a 18’’ dal termine), mentre Thomas, dalla medesima posizione opposta, fa uno su due (95-96 a 9’’ dal termine). Fallo sistematico su Moore, implacabile dalla lunetta (95-98 a 7’’ dal termine), ma due secondi dopo Baldasso commette fallo antisportivo su Contento, che non sbaglia dalla linea della carità (97-98), così come Thomas che, sulla sirena, seppur marcato stretto, realizza, con l’ausilio della tabella, la tripla della vittoria per 100-98.

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI 100  VIRTUS ROMA 98 (31-20; 14-20; 22-21; 21-27; 12-10)

GIVOVA SCAFATI: Goodwin 13, Zaccaro n. e., Romeo 10, Contento 13, Ammannato 9, Rossato 12, Solazzi 2, Giordano n. e., Thomas 28, Esposito n. e., Sgobba 3, Tavernari 10. ALLENATORE: Lardo Lino. ASS. ALLENATORE: Luise Sergio.

VIRTUS ROMA: Spizzichino n. e., Alibegovic 6, Lucarelli, Chessa 6, Moore 17, Sandri 10, Baldasso 10, Saccaggi 5, Landi 10, Sims 34. ALLENATORE: Bucchi Piero. ASS. ALLENATORE: Michelutti Daniele.

ARBITRI: Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Chersicla Andrea Agostino di Oggiono (Lc) e Pazzaglia Jacopo di Pesaro (Pu).

NOTE: Tiri dal campo: Scafati 30/58 (52%); Roma 35/68 (51%). Tiri da due: Scafati 17/29 (59%); Roma 27/49 (55%). Tiri da tre: Scafati 13/29 (45%); Roma 8/19 (42%). Tiri liberi: Scafati 27/38 (71%); Roma 20/23 (87%). Falli: Scafati 26; Roma 34. Usciti per cinque falli: Ammannato, Tavernari, Chessa, Baldasso, Sims. Rimbalzi: Scafati 28 (21 dif.; 7 off.); Roma 30 (21 dif.; 9 off.). Palle recuperate: Scafati 6; Roma 5. Palle perse: Scafati 17; Roma 14. Assist: Scafati 16; Roma 20. Stoppate: Scafati 4; Roma 4. Spettatori: 1.200 circa.

A Monte Faito si fa scempio di alberi, Dello Joio: “Da domani partono le indagini”

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La denuncia parte da Claudio d’Esposito, presidente del WWF

Una vera e propria strage di alberi è quella che sta accadendo a Monte Faito in questi giorni. Il tutto causato dal mercato del legno che ormai da anni avviene nel cuore dei Monti Lattari. A denunciare il tutto il Presidente del WWF Terre del Tirreno Claudio d’ Esposit, che ha lanciato un allarme sui social

SOS ALBERI DEL FAITO: STRAGE DI FINE D’ANNO.
Eliminati a raso in questi giorni decine di alberi, anche secolari e maestosi, per lo più conifere e castagni, che vegetavano sul Monte Faito. Il taglio assurdo è stato messo in essere nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari.
Dopo i devastanti danni dell’incendio dell’estate scorsa che hanno causato la perdita di migliaia e migliaia di esemplari arborei, e dopo il simbolico ma criticato e risibile tentativo di rimboschire la montagna con 15 piccoli alberelli, piantati a fine maggio e poi in parte seccati, ci pensa ora la mano dell’uomo a violentare ulteriormente un ecosistema già danneggiato e stremato.
I taglialegna hanno avuto tutto il tempo per DISBOSCARE UN INTERO VERSANTE A ZERO e per sgomberare i mezzi. Dopo il loro devastante passaggio sul versante preso di mira sono rimaste in piedi solo due querce!!!
Il WWF denuncia con forza l’ennesimo scempio compiuto nel cuore di un Parco Naturale, ancor più grave se, come sembrerebbe, dovesse risultare legittimato e/o autorizzato da chicchessia.
Resta il sommo dispiacere di aver perso tanti alberi grossi ed importanti… senza che nessuno abbia denunciato in tempo reale le motoseghe in azione… a dimostrazione della scarsa sensibilità e del clima di omertà che esiste su quella “montagna che non c’è”!!!

E’ già pronto ad intervenire Tristano Francesco Dello Joio, Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, che ha commentato così l’accaduto:

“Decine di alberi secolari sono stati tagliati lungo un versante della montagna. Un vero e proprio disastro ambientale i cui responsabili devono essere severamente puniti. Il Parco Regionale dei Monti Lattari domattina avvierà le indagini sul posto con i carabinieri forestali e la comunità montana per fare chiarezza sull’accaduto e individuare i responsabili che hanno commissionato e la ditta esecutrice, nei confronti dei quali prometto che attiveremo tutti i provvedimenti necessari per la tutela del Parco e del nostro patrimonio ambientale.
A breve, inoltre, avvieremo un censimento per tutti i manufatti presenti sul Faito, procedendo ad un’attività di contrasto all’abusivismo edilizio nel rispetto delle normative vigenti e sottoponendo gli eventuali trasgressori a tutte le misure opportune di adempimento alla legge, a partire dal ripristino dello stato dei luoghi.” 

(PositanoNews)