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Hamsik, la bandiera che saluta l’azzurro: grazie capitano!

Hamsik, la bandiera che saluta l’azzurro

Ora è finita davvero. Marek Hamšik è andato via. Ha significato tutto Hamšik, un percorso di vita che ha preso tanti bambini e li ha lasciati uomini. È un simbolo, che si tramanderà, non solo una bandiera. I trofei, ma anche ricordi indelebili: la notte all’Olimpico di Torino, del “Seppelliteci qui” alla bellezza di quelle giocate sopraffine condite da gol.

Ad Hamšik va l’eterna gratitudine, l’augurio di ogni bene, un abbraccio fraterno, ma forse resterà per sempre incompiuto. Non tanto nei risultati, ma nei gesti. Un carattere mai sbocciato, una leadership mai mostrata davvero, un talento mai espresso al massimo. C’è solo il rammarico di quella Europa League ancora da giocare e da voler vincere.

Detto ciò, ci si può solo stringere forte e tramandare alle generazioni future la fortuna che si è avuto: quella di aver visto da vicino ed aver cresciuto Marekiaro Hamšík.

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Sanremo, prima serata: un “quasi flop” con un calo tra 1 e 2 punti. Le Pagelle

Diffusi poco fa i dati d’ascolto di Sanremo: pollice verso per la prima serata di Sanremo, calo tra 1 e 2 punti. A salvare la situazione è stata la musica

Si inizia con una prima parte che ha registrato 12.282.000 spettatori con uno share del 49,40% registrando così un calo netto del 2% dal momento che gli spettatori registrati l’anno scorso erano stati 13.776.000, con uno share del 51,40%.

Non meglio è andata per la seconda parte che ha registrato 5.130.000 spettatori, share del 50,05% contro i 6.624.000 spettatori, con uno share del 55,40% il che, tanto per dare una nota sul passato, da un pareggio con l’edizione del 2016 che peraltro aveva sempre Virginia Raffaele nel cast. Sotto accusa la conduzione di Baglioni per gli sketch che non hanno fatto ridere ed anche per delle ospitate ritenute inutili. A salvare la situazione è stata, sembra, proprio la musica, con una discreta scelta artistica della quale va dato merito, comunque, sempre allo stesso Baglioni. Sugli scudi Zen Circus, Negrita, Motta e un Daniele Silvestri accompagnato da Rancore.

Ma vediamo ora le Pagelle assegnate ai Cantanti

Francesco Renga (4)

Renga ha la meravigliosa abilità di essere sempre uguale a se stesso. Che va benissimo se vuoi bullarti al bar di essere Highlander, ma meno se fai la stessa canzone da anni, peggio ancora se quella canzone annoia da pazzi. Una roba talmente anacronistica che perlomeno ci da una risposta ad uno dei grandi dilemmi della storia recente del nostro paese: ma che ci troverà mai Ambra Angiolini in Massimiliano Allegri? Non è che aspettiamo che qualcuno gli tagli la testa per vederlo smettere, giammai, però l’ingresso in scena di Christopher Lambert col gonnellino scozzese diventerebbe una scena più cult del monologo di Grillo sui socialisti.

Nino D’Angelo e Livio Cori (6,5)

Esperimento interessante quello che coinvolge i due artisti. Una strana miscela tra tradizione e quel nuovo mood proposto ultimamente dalla musica partenopea. I musicarelli napoletani che incontrano Drake per strada e non si salutano. Una miscela di suoni che ricorda…ehi, Liberato! Mascherina ti conosco. Caro Livio, ti bracchiamo, prima o poi lo ammetterai e noi ammetteremo che tutto sommato ce ne fregava pochissimo. Peccato solo che D’Angelo non canta benissimo, anzi, stecca tutto lo steccabile.

Nek (5)

Il pubblico dell’Ariston lo accoglie con una serie di “Bravo!”, ma poi comincia a cantare. A Nek gli si vuole bene, è solo che gli anni ’90 sono passati da quasi vent’anni. Figuriamoci, potessimo torneremmo con lui a farci calare un gran due di picche da Laura, ma il mondo va in altra direzione.

The Zen Circus (8)

E poi entrano gli Zen e il loro pezzo “L’amore è una dittatura” è semplicemente geniale. Una specie di rock puro scritto con metrica quasi rap. Nessun ritornello, semplicemente la volontà di dire qualcosa di importante, di profondo. The Zen Circus se ne sbattono del festival di Sanremo, del palco che scotta, di Baglioni, Salzano, Striscia, Salvini, migranti, sala stampa, e share; non si tradiscono e spediscono tutti ad un festival estivo, ubriachi, giovani e felici.

Il Volo (0)

Non vi preoccupate, le vostre tv non si sono rotte, sono i tre ragazzi che sono così vecchi che la tv fatica a riconoscerli. Una roba così non si vede più nemmeno in VHS. Il loro successo è inspiegabile. L’unica consolazione è che i loro fans, per ragioni anagrafiche, si estingueranno prestissimo; noi speriamo non soffrano, ma se continuano ad ascoltare Il Volo se la cercano. Appena escono di scena gli addetti al palco devono passare con le scope a togliere via le ragnatele.

Loredana Bertè (s.v.)

Dopo Il Volo deve entrare Loredana Bertè per dare una ventata di giovinezza al palco, “Cosa ti aspetti da me” non si può proprio dire sia un capolavoro, anche se entrare in scena subito dopo Il Volo aiuta e non poco. Ma non importa, lei è un’icona che resta comunque totalmente rispettabile. Anzi di più. Un mito. Quando entra ha uno sguardo distorto, svampito, ebbro, racconta, solo con un certo atteggiamento, tutta una storia, molto più interessante di quella che potrebbero raccontare tutti gli altri concorrenti in gara, tutti insieme, in cento vite. Volete un voto? No, inutile.

Daniele Silvestri feat. Rancore (7)

“Argento vivo” è un ottimo pezzo. È complesso, di gran livello. Certo, non ha alcuna possibilità di vincere il Festival, ma è evidente che a Silvestri non gliene freghi alcunché. Il featuring con Rancore è totalmente nelle sue corde, perché la metrica di Silvestri da sempre strizza l’occhio al rap, e lui per l’occasione si porta appresso uno dei più talentuosi della scena italiana. Al riascolto piacerà di più, ascoltata nello stereo piacerà molto di più.

Federica Carta e Shade (2)

Lei entra in scena come se avesse perso una scommessa con l’organizzatore di un gay pride con pessimi gusti; di lui scopriamo che non si pronuncia “sceid” ma proprio “sciade”, ma poi ci accorgiamo che non ce ne frega nulla. Il duo mette le mani avanti fin dal titolo: “Senza farlo apposta”, ma legalmente non basta ad evitargli una denuncia per furto del nostro tempo. Il pezzo è brutto, ma la cosa non colpisce particolarmente, stupisce di più il sadismo di chi li ha mandati al macello su un palco così importante. Ci concentriamo su questo perché se dovessimo fare un elenco mentale di tutti i pezzi ai quali assomiglia la canzone ci comincerebbe a sanguinare il naso. Comunque quando uscirà quelle 300 milioni di visualizzazioni sono assicurate. E tu mentre ascolti il brano vorresti vedere questi 300 milioni di, evidentemente, loro cugini, che facce hanno.

Ultimo (5,5)

Sarà una gran tristezza vederlo trionfare in un’edizione così colma di talento, esperienza e contenuti. La canzone non sarebbe nemmeno male, ma la sua personalità è così liscia, così neutra. Il pezzo, però, c’è da dirlo, messo in bocca a Brunori SaS probabilmente spaccherebbe.

Paola Turci (6)

La canzone forse non è la sua migliore, ma in quanto a classe e professionismo frega tutti, anche quando quasi non arriva, quando la voce sembra cedere, quando mette in mostra qualche incertezza. Anzi, proprio in quei momenti ci rendiamo conto di quanto l’umanità di chi prende un microfono in mano sia dote fondamentale, non smerciabile con una nota più alta né, soprattutto, con un visino più vendibile alle copertine. Tra l’altro, la Turci, resta sempre una donna dal fascino irresistibile. E frega quasi tutte anche sotto quel punto di vista. Si parla spesso di donne nella musica italiana, basterebbe dare più attenzione alle Paole Turci.

Motta (7)

Chi segue Motta sa che nessuno lo ha mai visto vestito di un colore diverso dal nero, rompe questa tradizione travestendosi da torero daltonico con una camicia inguardabile. Ma il pezzo è proprio bello, anche se lui canta visibilmente emozionato; forse non è il suo più bello, ma fortunatamente la maggior parte del pubblico Rai, rimasto ancora imbambolato da Albano e Romina, non ne ha la minima idea. Dov’è l’Italia è uno di quei pezzi che non le manda a dire e punta dritto dritto al premio della critica e alla pagina Facebook di Salvini. Anzi, ricordiamo che i voti dei social media manager del Ministro dell’Interno varranno nella classifica del festival al 20%.

Boomdabash (4,5)

Dovrebbero rappresentare la quota danzereccia di questa edizione, ma falliscono miseramente. La canzone passa totalmente inosservata, escono di scena e già non ce li ricordiamo in più. Interessante l’idea di Dolce&Gabbana di vestirli come panni di biliardo rossi.

Patty Pravo e Briga (5)

Patty Pravo, accuratamente scongelata per l’occasione, in compagnia di Briga, che ha conosciuto la fama nel 2015 per la sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi e che presto tornerà nell’oblio, giusto il tempo di finire di scrivere la sua pagella, vanno in scena giusto per celebrare il mito della grandissima icona della canzone italiana, colei che con l’aiuto della scienza ha rifiutato l’esistenza del tempo e sfida le più basilari regole dell’universo. Noi ci ammaleremo, ce ne andremo da questo mondo soffrendo, e lei sarà ancora su quel palco. Magnifica. Si materializza completamente inebetita, più confusa della popolare Gif di John Travolta che si guarda intorno in Pulp Fiction. Ci regala attimi di gioia di un livello talmente alto che nemmeno ci accorgiamo che in scena c’è anche… Lui… Coso… Come si chiama… Dai… Quello di… Eh vabbè.

Simone Cristicchi (6,5)

“Magari ci ricascano” deve aver pensato, chiudendo la busta con dentro la canzone da proporre al festival. In linea di massima lo schema è sempre lo stesso: sta lì sul palco, davanti ad un microfono, e dice belle cose, con una bella intensità. Boh…ok. Come artista ha un suo senso, intendiamoci, e ha senso averlo a Sanremo. Però da questo festival pretendiamo passi in avanti, lui in pochi minuti lo riporta al tremendo decennio che ha inaugurato questo nuovo millennio e che teniamo felicemente alle nostre spalle.

Achille Lauro (5,5)

Ok, scendiamo a patti così ci capiamo: Achille Lauro canta male, ma male male, e il suo pezzo “Rolls Royce”, nonostante rappresenti una felice virata verso qualcosa che perlomeno assomiglia alla musica, resta un pezzo inutilmente spaccone e che può risultare interessante solo se messo accanto a canzoni estremamente noiose. Tipo tra le canzoni di un festival di Sanremo, così, per esempio. Detto ciò, è innegabile che il ragazzo abbia stile, che sappia presentarsi al pubblico e che almeno è giovane e fa il giovane. Ogni riferimento ai tre vecchietti de’ Il Volo è puramente casuale. Siete proprio maliziosi eh?

Arisa (6,5)

Arisa oltre ad avere una voce tecnicamente impeccabile canta con un’innocenza disarmante. Si diverte con un pezzo che dietro un’apparente semplicità cela una complessità che lei affronta con la leggerezza che la contraddistingue. Ce ne fossero di artisti puri come lei. E se a sorpresa vincesse?

Negrita (7,5)

Che ritorno, quello sul palco dell’Ariston dei Negrita. “I Ragazzi stanno bene” ci riecheggia nelle orecchie e le fa respirare. Senza trucchi e senza inganni, semplicemente musicisti bravi e preparati che dalla metà degli anni ’80 sfornano, buona musica alternandola a musica davvero ottima. Pau si mangia il palco dell’Ariston manco fosse quello del pubbetto sotto casa, e anche se le telecamere indugiano sulla sua pelle d’oca, la sensazione è che avrebbero voglia di continuare a suonare per ore. Non stanno a Sanremo per vincere, sarebbe bello, ma non accadrà. E va benissimo così.

Ghemon (6,5)

Ghemon non è semplicemente un rapper, un classico “hippopparo”, ma soprattutto un paroliere raffinatissimo, talmente raffinato che gli facciamo passare pure il fatto di essersi presentato sul palco dell’Ariston con addosso la federa del divano anni ’80 di sua zia.

Einar (4)

Quelli che escono da Amici di Maria De Filippi ce l’hanno scritto in faccia e solitamente è una gran bella faccia accompagnata da una bella voce che, solitamente bilanciano una quasi totale mancanza di talento. Gente che senza quella bella faccia sfonderebbe solo al karaoke del quartiere. Non è che gli si vuole male… Al primo; al trentesimo perfetto sconosciuto allo sbaraglio, ci perdonerete, ma quasi ci scatta la violenza.

Ex-Otago (6)

I ragazzi sanno il fatto loro, le intenzioni chiare, le idee ottime, come quella di prendere Edoardo Leo come frontman. Le strofe si fanno rispettare, il pezzo poi cala un po’ nel ritornello. Se l’intenzione è quella di aprirsi al grande pubblico può anche andar bene, per vincere, o perlomeno rischiare di vincere, serve ben altro. Peccato, perché nel baraccone indie, là fuori, si fanno rispettare, oggi non vanno oltre la sufficienza. Ma il pezzo va riascoltato con calma.

Anna Tatangelo (4)

Anna Tatangelo evidentemente vive nel backstage dell’Ariston, non c’è altra spiegazione, a parte la gradevolissima presenza, per invitarla tutti gli anni per cantare, tra l’altro, sempre la stessa stramaledettissima canzone. Anche basta. Il primo Sanremo aveva 15 anni, liberatela! Utile, comunque, come segnale per alzarsi dal divano e andare al bagno.

Irama (5)

Se si mette la tv in modalità “mute”, per intrattenervi, potete giocare a “Einar o Irama”, chi indovina chi dei due sta cantando vince un disco di De André. Complicatissimo vincere, ma è un gioco particolarmente istruttivo per i più piccoli, i benefici pedagogici consistono nel fatto che il gioco vi evita di dover ascoltare canzoni di Einar e Irama. Buttalo via.

Enrico Nigiotti (6)

“Nonno Hollywood” è un pezzo che ha senso, forse in altre edizioni rischiava addirittura di vincere. Non quest’anno. È apprezzabile il modo in cui il ragazzo, dopo l’esperienza X-Factor, sta costruendo la sua carriera. Ma ancora deve uscire qualche numero di magia particolarmente esaltante. Poi ne riparliamo.

Mahmood (6)

Il ragazzo si gioca la carta del pezzo vagamente più movimentato ed è una carta che mai come quest’anno paga. Non sarà un gran pezzo ma almeno, forse, salva dal coma.

GLI OSPITI

Andrea Bocelli (6)

Piazzare in scaletta Andrea Bocelli a una sola esibizione di distanza da Il Volo è quasi da denuncia, opera di un autore particolarmente simpatico. La versione de’ ”Il mare calmo della sera” insieme a Baglioni è gradevole, molto meno il momento patetico dello scambio di giacche con il figlio Matteo, che si becca pure il predicozzo in eurovisione sull’aiutare la fortuna con l’impegno. “Che due palle papà!” deve aver pensato il giovine. Fall on me, il pezzo che cantano insieme, è una noia mortale, un prodottino ben confezionato buono da vendere agli americani in un menù del MacDonald’s, forse la prossima volta, se mandano il vero figlio di Bocelli, studente al conservatorio di Lucca, invece che Primo Reggiani, magari viene meglio.

Pierfrancesco Favino (3)

Ma almeno lui, che di roba scritta da recitare ha anche una certa esperienza, può essere che non si renda conto di quanto possa essere pessimo il copione che gli propongono di mettere in scena? Non fa ridere, non è fatto bene e mette in risalto solo una superficialità disarmante nel costruire lo show. La situazione con l’ingresso di Baglioni degenera in maniera disastrosa: quando attaccano, con tanto di balletto, “Ci son due coccodrilli ed un orango tango…” è delirante.

Giorgia (8)

Giorgia è Giorgia, una delle migliori voci femminili del panorama musicale italiano. E resta Giorgia anche quando dribbla con classe e maestria l’acuto di I Will Always Love You. Un altro livello.

Claudio Santamaria (6)

Entra in scena con una gag sul nome Claudio che fa venir voglia di calciare gli spigoli di casa con i mignoli del piede. L’omaggio al Quartetto Cetra è commovente, soprattutto perché ci si rende conto della decadenza del mondo dello spettacolo italiano.

I CONDUTTORI

Claudio Baglioni (4)

Il suo festival farà numeri, ok, ma a noi importa pochissimo. Se è vero che tutto, a quanto pare, passa da lui, com’è giusto che sia se ci si proclama “dirottatore artistico”, non può passare inosservato il bassissimo livello dello show televisivo, salvato, questo c’è da dirlo, da una discreta scelta artistica. La musica ha salvato Sanremo e questo è molto romantico, ma gli sketch non fanno ridere, le ospitate inutili e i superospiti che di super hanno ben poco, compresi, duole dirlo, anche il maestro Bocelli e la magnifica Giorgia. Il Festival ha una lunga e strepitosa tradizione di ospiti stranieri che illuminavano tutto il baraccone. Questo nazionalismo, diciamocelo, piuttosto sospetto, preferendo dare visibilità ad artisti in promozione, manco fosse una mega puntatona di Che Tempo Che Fa, è fine a se stesso e appanna l’evento.

Virginia Raffaele (6)

Porta a casa il risultato perché oltre ad essere molto molto bella è anche molto molto brava, ma appare vagamente disinnescata. Infatti quando si lascia andare ad una breve e simpatica presa in giro a Patty Pravo durante il rituale della consegna dei fiori è esilarante. La puntata non è nemmeno finita e il web già è in fiamme per la gaffe, effettivamente evitabilissima, del saluto ai Casamonica, ma speriamo non la facciano troppo lunga, che nel frattempo in gara abbiamo Il Volo e la Amoroso è stata invitata come superospite, abbiamo cose decisamente più serie alle quali pensare.

Claudio Bisio (6,5)

Riesce a restare se stesso, quindi molto bravo e molto simpatico. È tecnicamente la migliore spalla per comici che c’è in Italia. Servirebbe solo un comico, che non è la Raffaele perché viene chiamata anche all’anacronistico ruolo di valletta, e non può essere di certo Baglioni, anche se, è evidente, gli piacerebbe, anche se, è evidente, è convinto di poterci riuscire. Ma regge bene la scena, esegue alla perfezione quello che gli dicono di fare, il problema, semmai, è che quello che gli dicono di fare è penoso.

Raffaele Cantone si candida per la guida della Procura di Torre Annunziata

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L’attuale presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, vorrebbe lasciare la presidenza per tornare a fare il magistrato, tra le destinazioni anche Torre Annunziata

Raffaele Cantone, attuale presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, avrebbe deciso di dimettersi dall’incarico a causa di tensioni con l’attuale governo. Come riportato da Repubblica, Cantone è contrario ad alcuni provvedimenti proposti come il disegno di legge sull’anticorruzione e sull’idea di riscrivere il codice degli appalti, proposto dal ministro degli Interni Matteo Salvini.

Secondo quanto riportato dal quotidiano, Cantone avrebbe fatto domanda al Consiglio Superiore della Magistratura per tornare a fare il Magistrato in una delle tre procure: Perugia, Torre Annunziata e Frosinone.

Il Mattino – Rilancio Napoli per Lozano: c’è l’accordo col calciatore ma il PSV chiede 40 milioni

Ancelotti è innamorato dell’esterno messicano

Il Napoli torna prepotentemente su Hirving Lozano. Il calciatore messicano, che ha giustiziato la Germania agli ultimi Mondiali disputati in Russia, ha colpito Carlo Ancelotti che quei Mondiali li ha commentati proprio per una tv messicana.

Per questa ragione, il diesse azzurro Cristiano Giuntoli e il presidente Aurelio De Laurentiis vogliono regalare l’esterno d’attacco all’ex tecnico del Milan. Attualmente Lozano è un calciatore del PSV che, come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, avrebbe ricevuto un’offerta di rilancio di 34 milioni di euro da parte del club partenopeo. Il club olandese resta, però, fermo sulla richiesta di 40 milioni. C’è distanza tra domanda e offerta e la strada sembra in salita ma c’è ancora tanto tempo per lavorarci ed arrivare ad una soluzione.

Corriere dello Sport: “Hamsik vuole salutare Napoli con una conferenza, sta crollando per l’addio”

Manca pochissimo per il trasferimento in Cina

Questione di ore e Marek Hamsik volerà in Cina al Dalian per giocare per i prossimi tre anni nel campionato cinese. Per farlo abbandonerà Napoli, la sua Napoli. Questo lo spinge già a sentire la nostalgia della città e della gente.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Hamsik ha un accordo, se ne starà per tre anni al Dalian, entrerà in questa nuova dimensione tra domani e venerdì e non dovrebbe avere il tempo, dal momento in cui la vicenda si potrà dire tecnicamente chiusa, di poter salutare con una conferenza stampa: vorrebbe, ma non è semplice e anzi si può ritenere che sia un appuntamento impossibile, perché i cinesi lo reclamano e gli chiederanno di prendere il primo aereo ed avvicinarsi insieme agli altri al debutto in campionato, ch’è fissato per l’1 marzo. E poi sta cominciando a vacillare emotivamente, pur rimanendo solidamente equilibrato e professionalmente impeccabile: allenamento profondo, con torneo in famiglia di calcio a cinque sul quale ha voluto mettere il proprio autografo”.

Torre Annunziata, aggredito capotreno della Circumvesuviana: la vicenda

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Aggressione ai danni di un capotreno Eav, il presidente de Gregorio: “ Stiamo recuperando le immagini per risalire all’identità dei colpevoli”

Pugni in faccia ad un capotreno Eav che cercava di impedire ad un gruppo di ragazzi di “caricare” a bordo del treno la rete di un letto. L’aggressione, che si è verificata sulla linea della circumvesuviana per Sorrento all’altezza di Torre Annunziata poco dopo le 18.30, è costata sette giorni di prognosi per Marco, solerte lavoratore che è stato aggredito per la “colpa” di aver fatto il suo dovere. Il presidente di Eav Umberto de Gregorio, in contatto fin dai primi momenti con la vittima dell’aggressione, ha già annunciato che si sta lavorando per risalire all’identità dei colpevoli.

«Ho sentito quasi immediatamente il nostro capotreno che, a parte le contusioni provocate da un pugno sferrato mentre le porte del treno si chiudevano, sta discretamente bene – ha spiegato il numero uno di Eav – e abbiamo sommariamente ricostruito la vicenda che ha portato all’aggressione. Marco ha impedito a un gruppo di ragazzi di portare a bordo la rete di un letto, così come prescrivono i nostri regolamenti ed è stato picchiato per una brutale ritorsione. I giovani dopo l’aggressione si sono allontanati, ma le forze dell’ordine, anche grazie alle nostre videocamere di sorveglianza, sono già sulle loro tracce».

Umberto de Gregorio ha poi fatto il punto della situazione circa il livello di sicurezza per il personale viaggiante e per i passeggeri a bordo dei treni della Circumvesuviana: «In questi mesi abbiamo svolto un lavoro immane per alzare gli standard di sicurezza – spiega – sia con l’introduzione della videosorveglianza sia con il potenziamento del personale addetto al controllo. Possiamo dire che i reati a bordo dei treni sono in netta diminuzione e, invece, sono in aumento i fermi e gli arresti di malviventi. I dati sono senz’altro positivi – ha proseguito – anche se ci sono alcune sacche di violenza ancora da estirpare. Il caso che ha visto coinvolto il nostro capotreno è emblematico della violenza e della stupidaggine di alcuni giovani che crescono e vivono pensando di poter prevaricare qualsiasi regola. Purtroppo ci troviamo di fronte a situazioni non nuove che coinvolgono il personale a bordo dei treni e dei bus, il personale medico sanitario negli ospedali e a bordo delle ambulanze e, qualche volta, persino gli insegnanti nelle scuole. Chi fa un lavoro a contatto con il pubblico sa di lavorare ogni giorno in una vera e propria trincea. Marco – ha poi concluso il presidente de Gregorio – ha fatto brillantemente il suo dovere, gli auguriamo di guarire presto e di ritornare al più presto a lavoro».

TuttoSport – Il Napoli frutterà 200 milioni dalle cessioni estive: già pronto il reinvestimento

Allan potrebbe partire in direzione Parigi

In questa stagione si proverà a vincere l’Europa League e ad inseguire, forse utopisticamente, l’obiettivo scudetto. Dal prossimo mercato estivo, però, la situazione potrebbe cambiare: in molti potrebbero decidere di cambiare aria e trasferirsi altrove come, molto probabilmente, farà Allan.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna di TuttoSport:
“Via Hamsik, è già programmata anche la cessione di Inglese all’Atalanta, che oggi offre 18 milioni, ma a fine campionato diventeranno per lo meno 20. Va aggiunto Mertens, anche lui promesso sposo con il campionato cinese, dietro il pagamento di una clausola da non meno di 25 milioni e, se Sarri insisterà sul suo proposito, anche Hysaj cambierà maglia, portando nelle già floride casse partenopee altri 35 milioni. E Allan? Il Psg non è riuscito a prenderlo a gennaio, perché il Ffp gli permetteva di investire non più di 50 milioni. Problema superabile a luglio, sulla base di un accordo già raggiunto tra i due ds, Cristiano Giuntoli ed Antero Henrique, per la somma di 100 milioni, relativi al cartellino, ed altri 30 di sponsor della Qatar Airways. Totale: 200 milioni, euro in più euro in meno”.

Castellammare, nuovo avviso di interruzione di energia elettrica: le zona interessate

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L’interruzione dell’energia elettrica interesserà la giornata di  giovedì 07 febbraio dalle ore 9:30 alle ore 16:30

E-distribuzione, la società che fornisce l’energia elettrica nel comune di Castellammare di Stabia, rende noto che nella giornata di giovedì 07 febbraio dalle ore 09:30 alle ore 16:30 sospenderà la fornitura di corrente per poter eseguire i lavori sugli impianti elettrici.

Nel dettaglio come si legge nel comunicato l’interruzione di energia elettrica riguarderà gli appartamenti e le attività commerciali presenti in:

Via Pietro Carrese i civici: da 10; da 16 a 18; da 18c a 20; da 20c a 22; da 22c a 28; da 32 a 34; da 38 a 42; 21; da 25 a 33; da 33b a 39; da 45 a 47; 51; da 51b a 53a; da 53c a 57; da 61 a 63; sn; d20, d10.

Via Virgilio i civici: 60; da 66 a 74; 76h; da 82 a 94; da 27 a 33; da 39 a 43a.

Via Catello Marano i civici: da 4 a 6; da 10 a 12; 18.

Via Mascia i civici: 8; da 3 a 9; 13.

Via Tavernola i civici: 18; da 32 a 32b; 32d.

Via Leopardi i civici: da 5 a 11.

Via Petrarca il civico: 57.

Gazzetta – Patto tra Ancelotti e i senatori della squadra: vincere prima di un eventuale partenza

Il tecnico vuole alzare un trofeo

Carlo Ancelotti vuole vincere, come è abituato a fare. E per farlo ha bisogno dell’unità dello spogliatoio che vuole tornare ad alzare un trofeo dopo la Supercoppa Italiana vinta a Doha. Per questo, Ancelotti ha incontrato i senatori dello spogliatoio per aprire un dialogo e fare un patto.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Hamsik andrà via portandosi dietro il rammarico per non aver vinto lo scudetto: l’ultimo trofeo che ha alzato, in qualità di capitano, è stato la Supercoppa italiana, a Doha, dopo aver battuto la Juventus. Ma Napoli non vuole vivere soltanto di ricordi, lo scudetto manca da 29 anni e, a portata di mano, c’è un trofeo che esalterebbe l’intero ambiente: l’Europa League. Tra Ancelotti e i giocatori è stato stretto un patto, tacito, che ha come obbiettivo la finale di Baku. E per i senatori resta un’opportunità unica per chiudere la loro esperienza napoletana alzando la prestigiosa coppa. Sul piano personale, la conquista dell’Europa League sarebbe un punto in favore di Mertens, Callejon, Albiol che potrebbero discutere del futuro forti di un trofeo conquistato”.

Castellammare, al via il progetto “Panthakù Educare dappertutto”

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Parte a Castellammare, presso l’IC Denza, un percorso alla scoperta delle emozioni e dei talenti nascosti dei preadolescenti ed adolescenti

Prende il via, il percorso didattico-narrativo sulle emozioni, i desideri e sulle relazioni nella preadolescenza e adolescenza a cura dell’Associazione Culturale Saremo Alberi – Libroteca di Salerno, in tre territori campani

Le fasi di preadolescenza e adolescenza coincidono nel ragazzo con una ricerca d’identificazione in tutte le persone che gli trasmettono le norme di vita.

Un meccanismo che gli permette di tendere verso identità personali, attraverso un assorbimento progressivo basato sull’identificazione con modelli esterni, norme e valori sociali, ma, soprattutto, tramite un’adeguata conoscenza di nuove emozioni, con conseguente approccio nella gestione delle stesse.

“Io sono, tu sei, egli è. Identità cercasi!” è il percorso in partenza che ha preso il via ieri 5 febbraio, seguito da Fondazione Carisal e realizzato dall’Associazione Culturale Saremo Alberi – Libroteca di Salerno, uno dei 25 partner del progetto “Panthakù.Educare dappertutto” sostenuto dall’Impresa Sociale Con i Bambini, con Ai.Bi. capofila. Rivolto agli alunni delle scuole secondarie di I° grado di 4 Istituti Comprensivi di Salerno, S.Maria Capua Vetere (CE) e Castellammare di Stabia (NA), il percorso si articolerà in 3 cicli d’incontri tematici basati sulla narrazione e l’approccio laboratoriale per dare all’adolescente la possibilità d’interagire e di confrontarsi con i coetanei e con gli adulti al fine di riconoscere il valore e il significato dell’indipendenza ed il senso delle emozioni.

I primi due incontri saranno dedicati al tema del “Sento, scopro … sono”. Attraverso la narrazione di testi e differenti tecniche di animazione (focus group e laboratori manipolativi) finalizzate anche alla formazione del gruppo, i ragazzi coinvolti potranno scoprire, comprendere, riconoscersi e riconoscere il proprio sé, grazie a speciali incontri con le loro emozioni. Seguiranno tre incontri  su “Il valore di sé e degli altri” in cui, sempre attraverso la narrazione di testi inerenti al tema e l’ausilio di tecniche di animazione, laboratori di riciclo creativo e laboratori artistici, si lavorerà sull’importanza del dialogo e della valorizzazione dell’alterità. L’obiettivo di questo secondo ciclo dì incontri è accompagnare i ragazzi a comprendere che la gestione delle emozioni aiuta a costruire le relazioni in modo efficace.

Il percorso “Io sono, tu sei, egli è. Identità cercasi!” si concluderà con 3 incontri dal titolo “Crescere insieme” in cui, attraverso il foto racconto e un laboratorio di scrittura creativa, si renderanno protagonisti i ragazzi nella fase di valutazione del percorso.di crescita e di sviluppo del proprio talento che potrebbero fare scegliendo una o più attività successive previste dal progetto. Si realizzerà quindi un elaborato sul percorso svolto che sarà condivisibile e trasmissibile ai loro coetanei in una logica di Peer to Peer education, che presuppone un apprendimento di tipo cooperativo .

Il progetto “Panthakù. Educare dappertutto” ha una durata triennale e si focalizzerà su tre territori: Salerno, Castellammare di Stabia (NA), Santa Maria Capua Vetere (CE). Grazie all’impegno di una rete di 25 realtà del territorio, partner di progetto, le attività coinvolgeranno 80 docenti, 500 adolescenti circa e almeno 600 nuclei familiari.

In malattia per quasi 200 giorni in 2 anni, ma faceva la guida turistica in Costa Smeralda

Un funzionario dell’ufficio ENAC di Olbia durante i lunghi periodi di malattia gestiva un’impresa di guida turistica in Gallura.

L’ENAC è l’Ente nazionale per l’aviazione civile è l’Autorità italiana di regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell’aviazione civile sottoposta al controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Nell’ambito dei servizi disposti e coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari in Sardegna, i Finanzieri di Olbia hanno concluso un’articolata operazione nel settore del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. Un funzionario dell’ufficio ENAC di Olbia, gestiva, durante la sistematica fruizione di lunghi periodi di assenza per malattia, un’impresa individuale di guida turistica in Gallura. L’attività investigativa è stata avviata approfondendo le informazioni che lo stesso dipendente aveva messo in rete su siti internet dedicati ai servizi turistici sui quali pubblicizzava la propria agenzia, operante in Sardegna da oltre dieci anni e della quale si vantava esserne anche il fondatore.

L’offerta era davvero articolata in quanto dalla propria base di Olbia il pubblico dipendente si offriva per organizzare escursioni in tutta la Sardegna: visite ai più importanti monumenti e siti archeologici dell’isola, gite in barca, percorsi in canoa, trekking, serate by night e tour enogastronomici. L’organizzazione comprendeva anche gli spostamenti che, secondo richiesta, potevano essere effettuati con bus, traghetti, yacht, elicotteri e con lo stesso minivan di proprietà dell’uomo.

Gli accertamenti svolti dai Finanzieri hanno consentito di rilevare come, solo negli ultimi due anni, l’indagato si sia assentato per malattia e senza soluzione di continuità nei periodi estivi, in particolare da maggio ad agosto. Attraverso una mirata attività di osservazione e pedinamento, condotta anche con l’ausilio di indagini tecniche e con l’indispensabile collaborazione dell’ENAC di Olbia, è stato possibile riprendere la sedicente guida turistica durante i suoi tour e ricostruire i periodi di lavoro ed i percorsi effettuati, risultati coincidenti con quelli proposti on-line.

Un’attività fiorente che l’uomo svolgeva anche coordinandosi direttamente con altre aziende del territorio quali albergatori, ristoratori e commercianti con i quali aveva creato una rete di rapporti e che pubblicizzata attraverso il proprio sito, tutti successivamente interrogati dagli investigatori. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Olbia, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, dott. Gregorio Capasso, hanno già notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari contestando al dipendente infedele una truffa aggravata ai danni dell’Ente pubblico.

L’uomo, in sede di interrogatorio, di fronte alle evidenze raccolte non ha potuto smentire le contestazioni mosse, quantificate, solo per le annualità dal 2016 al 2018, in indebite percezioni per importi pari a circa 25 mila Euro complessivi. L’attività condotta conferma l’importanza strategica attribuita dalla Guardia di Finanza nel contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione ed alla lotta all’assenteismo in tutte le sue forme.

L’opinione.

Così risaputamente hanno fatto e fan quasi tutti e da sempre, nel sistema pubblico, grazie a leggi deviate, propugnate da trasversali indegni Governi e Maggioranze parlamentari, nazionali e regionali e con anche notoriamente la compiacenza di certa Giurisprudenza del lavoro, amministrativa e penale. Almeno fino adesso.

Adduso Sebastiano

Gazzetta: “Ancelotti e ADL credono nello scudetto, ma l’obiettivo è l’Europa League”

Il tecnico vuole tenere alta la concentrazione della squadra

Il Napoli si avvia al rush finale della stagione. Fuori dalla Coppa Italia, gli azzurri restano in corsa per lo scudetto (anche se in palese ritardo dalla Juventus) e, soprattutto, per l’Europa League, diventata il principale obiettivo degli uomini di Carlo Ancelotti.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Prima di tutto, gli obiettivi da centrare. A prescindere da quanto, poi, avverrà a fine stagione. Nulla potrà distrarre il Napoli, in questo periodo. D’altra parte, Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti hanno condiviso l’idea che fino all’ultimo impegno stagionale, nulla è da considerare compromesso. I 9 punti che separano il Napoli dalla Juventus non sono considerati irrecuperabili: si tratterebbe di un’impresa che, al momento, appare improbabile. Ma loro due vogliono crederci. Ed è giusto che sia così. Poi, c’è l’Europa League, il vero obbiettivo di tutto l’ambiente napoletano e di chi sente il futuro in bilico. Dunque, le motivazioni non mancano, la squadra è concentrata e Ancelotti la tiene sulla corda”.

La Givova Ladies a Gragnano per l’ultima sfida contro il Basket Stabia Femminile

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La Givova Ladies per l’ultima di campionato, giocherà a Gragnano: queste le queste le parole dell’assessore dello Sport Simona Iozzino e del giemme Maurizio Prete

A causa dell’indisponibilità del PalaFusco di Angri, la società Free Basketball Givova Ladies è lieta di comunicare, che all’interno di una serie di eventi nel sociale atti a favorire il diffondersi sul territorio della cultura dello sport in generale e della pallacanestro nel nostro caso particolare, disputerà la gara di campionato numero 14, la settima ed ultima del girone di ritorno della regular season, nella struttura Geodetica di via Vittorio Veneto a Gragnano.

In quello che fu l’impianto che negli anni ottanta ospitò una delle squadre più importanti del territorio limitrofo alla città di Scafati, ovvero l’Atletico Basket Gragnano, targato ConfederCoop nella stagione 1985-86 in serie A femminile, e Latte Berna Gragnano negli anni successivi in A1 e A2, tornerà a respirarsi l’aria dell’evento cestistico in rosa.

La nostra idea è quella di favorire le iniziative sportive per veicolare messaggi positivi: condivisione, integrazione, rispetto delle regole, tolleranza – queste le parole dell’assessore allo sport del Comune di Gragnano, Simona Iozzino -. I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno bisogno di esempi positivi, per contrastare fenomeni quali quelli dell’alienazione sociale e del bullismo. Ci auguriamo che queste cestiste, che con passione, determinazione e impegno, inseguono i loro sogni, possano rappresentare un modello per tanti bambini e bambine. Stiamo lavorando affinché si diffonda sempre di più il concetto di cultura sportiva, con tutte le interconnessioni che ne derivano, sviluppando il concetto di rete territoriale”.

Alle parole dell’assessore Iozzino, seguono quelle del giemme della società Free Basketball Givova Ladies, Maurizio Prete, il quale afferma: “Siamo felici e orgogliosi di aver ricevuto l’ok per poter giocare nella struttura di Via Vittorio Veneto e mi preme ringraziare per l’ospitalità l’accogliente e vicina cittadina di Gragnano.

Siamo lieti di poter riportare, per questa occasione, nella città della pasta, il basket, visto che gli sportivi gragnanesi hanno avuto, negli ultimi decenni, due ottime realtà cestistiche come l’Atletico Basket Gragnano femminile del compianto presidente Iurillo, arrivata in serie A per due stagioni, 1985-1986 e 1986-1987, e la Polisportiva Gragnano maschile di Montuori, Cesarano e Mascolo in serie B negli anni duemila”.

La gara di campionato si disputerà sabato 9 febbraio alle ore 16,00 alla Tendostruttura Geodetica di via Vittorio Veneto al civico 267 nella sfida con la Banca Stabiese, squadra della vicina e confinante Castellammare di Stabia. Una festa di sport nel nome della pallacanestro in rosa.

Gazzetta – via all’operazione svecchiamento: saranno ascoltate offerte per Mertens e Callejon

Potrebbe partire anche Albiol

Hamsik è pronto a partire per la Cina, ma il Napoli potrebbe non fermarsi qui. A partire dalla prossima sessione di calciomercato partirà l’operazione “svecchiamento” che potrebbe interessare alcuni calciatori presenti in rosa come Dries MertensJosè Callejon che potrebbero lasciare il capoluogo campano.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Non andrà via soltanto Hamsik, che il prossimo luglio compirà 32 anni. Il Napoli potrebbe valutare l’idea dello svecchiamento, a fine stagione. In discussione ci saranno i rinnovi di Dries Mertens e José Callejon, entrambi del 1987 e prossimi al compleanno: a giugno, entrambi avranno 32 anni e ci sarà da ridiscutere gli accordi col club. All’inizio della nuova stagione, invece, Raul Albiol ne avrà 34 e resta da capire se la tentazione di finire la carriera in Spagna resterà tale o qualcosa di concreto. A Mertens e Callejon, che hanno il contratto in scadenza nel 2020, non verrà negata la possibilità di andare altrove. Per l’attaccante belga c’è sempre la clausola di 28 milioni di euro che potrebbe essere rivista dinanzi ad un’offerta inferiore, ma accettabile. Nella scorsa estate si prospettò la possibilità che l’attaccante belga potesse andare via, ma nessuna richiesta ufficiale è mai arrivata in sede”.

Di Maio e Di Battista incontrano i gilet gialli

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Di Maio e Di Battista incontrano i gilet gialli

A Montargis, un paese a sud di Parigi, si sono incontrati Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e una delegazione del movimento francese dei gilet gialli. I due del Movimento 5 Stelle sono volati in Francia per stringere delle alleanze in vista delle elezioni europee.

Presente all’incontro anche Christophe Chalencon, uno dei componenti più influenti dei gilet gialli e tra i primi ad aver lanciato l’idea di una lista per le prossime europee.

“Molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle tante battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l’ambiente” ha reso noto l’ufficio stampa del vicepremier e ministro del Lavoro, descrivendo un “clima di grande entusiasmo” durante l’incontro tra Di Maio e Di Battista con Chalençon.

Il volto mediatico dei gilet gialli, parlando con ‘Le Parisien’, ha detto: “Siamo molto soddisfatti. I contatti ci sono stati un paio di settimane fa. Abbiamo accettato di scoprire questo partito per conoscere la sua posizione politica in relazione alla Lega”.

Chi sono i ‘gilet gialli’ che dialogano con il Movimento 5 Stelle?

Il ‘Ralliement d’initiative citoyenne’ raggruppa una parte del movimento dei ‘gilet gialli’ che ha deciso di presentarsi alle prossimi elezioni europee di maggio 2019. Il Ric è guidato da Ingrid Levavasseur, infermiera trentunenne della Normandia, e da Christophe Chalençon, 53 anni, un fabbro originario dalla Provenza ed ex candidato alle legislative nel 2017 per il partito Génération citoyens (GC) guidato dal giornalista e eurodeputato Jean-Marie Cavada.

Reddito di cittadinanza (Rdc) e Pensione di cittadinanza (Pdc): il Manuale INPS

Dopo la messa on line del sito ufficiale sul reddito di cittadinanza avvenuta il 4 febbraio, l’INPS ha rilasciato il proprio manuale di istruzioni su reddito e pensioni di cittadinanza.

Il Manuale Reddito di Cittadinanza è messo a disposizione direttamente sul sito dell’Istituto, che ha deciso di rilasciare una apposita guida per informare e formare i contribuenti su queste importanti misure a sostegno del reddito. In particolare il Manuale è utile per sapere come presentare la domanda, per conoscere i requisiti obbligatori, gli adempimenti necessari e l’importo del beneficio. Infine serve ad avere ulteriori informazioni su questo beneficio economico con esempi pratici e casi di compatibilità.

Pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza invece spetta ai nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più persone di età pari o superiore a 67 anni. I requisiti di accesso, le modalità di erogazione e gli importi sono gli stessi validi per Reddito di Cittadinanza; in questo caso però non si ha tutta la parte dedicata alla ricerca di lavoro, in quanto i beneficiari sono già usciti dal lavoro.

Manuale Reddito di Cittadinanza

Il manuale Reddito e pensione di Cittadinanza è molto utile in quanto è un utile promemoria sui requisiti per accedere al beneficio, come fare domanda, come funziona la Carta RdC e altre info fondamentali legate alla compatibilità del reddito di cittadinanza con la NASpI, il lavoro autonomo ecc.

Inoltre il manuale contiene le prime informazioni sul bonus assunzioni per le aziende che assumono i beneficiari del RdC e gli incentivi per i beneficiari che decidono di mettersi in proprio.

Infine l’Istituto passa ad esaminare i casi di decadenza dal beneficio. Si elencano quindi le principali sanzioni amministrative e penali per i beneficiari che commettono determinate infrazioni. Reclusione fino a 6 anni, revoca e restituzione di Rdc o Pdc per le dichiarazioni o l’uso di documenti falsi. Reclusione da 1 a 3 anni, per chi non comunica variazioni di reddito o patrimonio che se comunicate porterebbero alla revoca o alla riduzione del beneficio; anche se provenienti da attività irregolari.

Questo è il Manuale INPS Reddito di cittadinanza (Rdc) e Pensione di cittadinanza (Pdc)pubblicato sul sito dell’INPS

1 Cos’è il Reddito di cittadinanza?

È un sostegno per famiglie in difficoltà che mira al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Il beneficio economico viene accreditato mensilmente su una nuova carta prepagata, diversa da quelle rilasciate per altre misure di sostegno, cosiddetta “CartaRdc”.

2 Che differenza c’è conla Pensione di cittadinanza?

Le regole generali e di funzionamento della Pensione sono analoghe a quelle del Rdc, ma si tratta di un sussidio economico rivolto alle famigliedi anziani in difficoltà; la misura risulta più semplice in quanto non sono previsti adempimenti legati al lavoro, ma è sufficiente la presentazione della domanda per poter accedere al beneficio, avendone i requisiti. Le modalità di erogazione del beneficio saranno definite in sede di conversione del decreto istitutivo.

ATTENZIONE: tutti i componenti del nucleo familiare e non solo il capofamiglia, devono avere età pari o superiore a 67 anni. Se si è già beneficiari del Rdc, la pensione decorre dal mese successivo a quello del compimento del 67° anno del componente più giovane. In tal caso, la trasformazione da Rdc a Pdc opera d’ufficio.

3 Chi può presentare domanda di Reddito e di Pensione di cittadinanza?

• Cittadini italiani e dell’UnioneEuropea
• Stranieri lungo soggiornanti (permesso di soggiorno a tempo indeterminato)
• Stranieri titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, familiari di un cittadino italiano o dell’Unione Europea (es. la moglie giapponese di un italiano)
Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo.

4 Chi non può presentare domanda diRdc/Pdc?

Sono esclusi dal beneficio i nuclei familiari in cui siano presenti soggetti disoccupati che hanno presentato dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi dalla presentazione della domanda, fatte salve le dimissioni per giusta causa.

5 Come si può presentare la domanda diRdc/Pdc?

La domanda può essere presentata:
• in modalità cartacea, presso gli uffici postali avvalendosi del modello di domanda predisposto dall’Inps, a partire dal 6 marzo 2019 (e da ogni giorno 6 del mese). La domanda verrà inserita subito nel portale del Ministero del Lavoro dall’operatore di sportello di Poste
• on-line, direttamente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al link www.redditodicittadinanza.gov.it tramite le credenziali SPID (informazioni sul sitowww.spid.gov.it)
• la raccolta delle domande avverrà anche presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), dalla data e con le modalità che saranno successivamente comunicate

6 Quali documenti occorrono per la domanda di Rdc/Pdc?

Non occorre ulteriore documentazione, al momento della domanda bisogna solo aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE. Sarà l’Inps ad associare l’ISEE alladomanda.

7 Quali adempimenti sono previsti dopo aver presentato la domanda?

Il Rdc è una misura volta a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e, quindi, dopo aver presentato domanda, si deve:
a) attendere la comunicazione dell’Inps di accoglimento o rigetto tramite e-mail e/o sms ai recapiti indicati dal richiedente nel Modello di domanda

8 Come si può rendere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID)?

I componenti del nucleo devono rendere la DID entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda.

Al momento, la DID può essere resa:
• presso i Centri perl’impiego
• presso i patronati convenzionati conl’ANPAL
La dichiarazione potrà essere presentata anche sulla piattaforma digitale dell’ANPAL cosiddetta SIUPL. Tale piattaforma è in corso di implementazione.

9 Tutti devono comunque rendere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro(DID)?

No, sono ESCLUSI dalla presentazione della DID i seguenti soggetti:
• minorenni
• beneficiari del Rdc pensionati
• beneficiari della Pensione di cittadinanza
• soggetti di oltre 65 anni dietà
• soggetti con disabilità, come definita aisensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 (ossia disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, accertata dalle commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33% accertato dall’INAIL, non vedenti, sordomuti, invalidi di guerra), solo qualora non sia previsto il collocamentomirato
• soggetti già occupati oppure che frequentano un regolare corso di studi o diformazione

Inoltre, i Centri per l’impiego possono ESONERARE dalla DID:
• i soggetti con carichi di cura (cosiddetti “caregiver”) qualora si occupino di componenti familiari minori di tre anni o disabili gravi e non autosufficienti (come definiti ai finiISEE)

10 Chi ha redditi o patrimoni oppure percepisce trattamenti assistenziali, può comunque accedere al Rdc/Pdc?

Sì. Il nucleo familiare del richiedente può possedere redditi e patrimoni, ma entro i limiti previsti, come ad esempio:
• patrimonio immobiliare non oltre 30.000 euro, senza considerare la casa di abitazione
• patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro, incrementabili in base alla composizione delnucleo

Tutti questi requisiti sono verificati in automatico dall’Inps a partire dall’ISEE presentato.

Per il possesso di beni durevoli, valgono le seguenti regole:
• No agli autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta
• No agli autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti
• No ai motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti
• Si agli autoveicoli e motoveicoli per persone disabili con agevolazione fiscale
• No a navi e imbarcazioni da diporto

11 A quanto ammonta il beneficio economico?

Il beneficio economico sia per il Reddito di cittadinanza che per la Pensione è dato dalla somma di una componente ad integrazione delreddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B), entrambe calcolate dalla procedura Inpssullabasedelle informazionirilevatedall’ISEE e presenti nel modello di domanda.

Nello specifico:
• La quota A, ossia l’integrazione al reddito, può arrivare fino ad un massimo di 6.000 euro annui in caso di Reddito di cittadinanza (oppure di 7.560 euro in caso di Pensione) e viene calcolata tenendo conto del numero e della tipologia di componenti il nucleo (es. maggiorenni e minorenni)
• La quota B, in caso di locazione della casa di abitazione, non può essere superiore a 3.360 euro annui pari a 280 euro mensili per il Rdc (oppure fino ad un massimo di 1.800 euro annui pari a 150 euro mensili per la Pdc).In caso di mutuo della casa di abitazione, laquota B è al massimo pari a 150 euromensilisia per Rdc che per Pdc

In ogni caso, complessivamente, non si potrà percepire un importo inferiore a 480 euroannui.

Il valore dell’ISEE (Ordinario oppure ISEE Corrente, qualora presente) dovrà comunque essere inferiore a 9.360 euro.

12 Come e quando avviene il pagamento?

Il beneficio Rdc è accreditato mensilmente sulla “Carta Rdc” (come detto, si tratta di una carta prepagata diversa da quelle rilasciate per altre misure di sostegno) a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per la prima mensilità, la somma accreditata è utilizzabile, in caso di Rdc, una volta ritirata la carta presso Poste nei tempi comunicati per l’appuntamento. Per la Pensione di cittadinanza le modalità di erogazione verranno definite in sede di conversione del decreto istitutivo.

13 Come si può utilizzare la CartaRdc?

A titolo non esaustivo, la carta Rdc si può utilizzare per:
• fare alcune spese di beni diconsumo
• pagare utenze
• prelevare mensilmente contanti pari a 100 euro moltiplicati per la cosiddetta ”scala di equivalenza” che è un parametro in base al numero e alla tipologia dei componenti la famiglia (es. se il parametro della scala di equivalenza è paria 2,1 il massimo che si può prelevare è 210 euro)
• effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione del nucleo familiare
• effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione del nucleo

ATTENZIONE: la Carta Rdc non si può utilizzare per giochi che prevedono vincite in denaro.

14 Per quanto tempo viene erogato il beneficio economico?

Il beneficio del Rdc è riconosciuto per la durata di 18 mesi ma occorre prestare attenzione a non incorrere in cause che ne comportano la decadenza. Può essere rinnovato per ulteriori 18 mesi previa sospensione dell’erogazione del beneficio di un mese prima di ciascun rinnovo. La sospensione non è prevista per la Pdc che quindisirinnova in automatico.

15 Se in corso di fruizione varia il nucleo familiare si perde il beneficio?

Se il nucleo familiare varia rispetto a quello risultante dall’attestazione ISEE in corso di validità è necessario ripresentare la DSU aggiornata entro 2 mesi dalla variazione e anche una nuova domanda di Rdc/Pdc, pena la decadenza dal beneficio.

ATTENZIONE: Qualora la variazione sia dovuta a nascita o decesso di un componente occorrerà ripresentare solo la nuova DSU; non occorre rifare anche la domanda.

Esempio di variazione nucleo familiare diversa da nascita o decesso:

Lucia e Cristiano sono sposati ed insieme a loro figlio Giuseppe percepiscono il Rdc. Giuseppe di età non superiore a 26 anni, fa parte del loro nucleo familiare in quanto maggiorenne non convivente, non coniugato e senza figli, ed è ancora a carico fiscalmente dei genitori.Qualora Giuseppe sisposasse e/o avesse figli entrerebbe a far parte di un nucleo diverso da quello dei suoi genitori, i quali dovranno presentare una nuova DSU entro 2 mesi dalla variazione ed anche una nuova domanda di Rdc. Resta inteso che anche Giuseppe potrebbe presentare domanda di Rdc per ilsuo nuovo nucleo familiare.

16 Rdc e Pdc sono compatibili con lapercezione di NASPI?

Sì.Il nucleo familiarepuò percepireil Redditoo la Pensionedi cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti siano percettori diNASPI.

17 Il Rdc e Pdc sono compatibili con lo svolgimento di attività lavorativa subordinata?

Sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti sianolavoratori.
Tuttavia, in caso di attività lavorativa di uno o più componenti, se l’attività subordinata è iniziata nell’anno 2017, nell’anno 2018, ovvero nei primi mesi del 2019 ed è in corso al momento di presentazione della domanda, occorre compilare il modello Rdc/Pdc–Com, recandosi ai CAF convenzionati con le proprie credenziali, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

ATTENZIONE: senza aver compilato questo modello la domanda non potrà essere definita.

Se, invece, l’attività lavorativa subordinata è iniziata dopo la presentazione della domanda di Rdc, e cioè nel corso di godimento del beneficio, le variazioni devono essere comunicate all’Inps che valuterà le condizioni per la permanenza del beneficio.

La comunicazione relativa alla variazione ed il relativo reddito viene inoltrata ad Inps recandosi di persona ai Centri per l’impiego ovvero, quando sarà istituita, attraverso la Piattaforma “SIUPL” entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

18 Rdc e Pdc sono compatibili con lo svolgimento di attività lavorativa autonoma o di impresa?

Sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti sianolavoratori.
Tuttavia, nel caso in cui uno o più componenti svolgano attività lavorativa (autonoma o di impresa) iniziata nell’anno 2017, nell’anno 2018 ovvero nei primi mesi del 2019 e in corso al momento di presentazionedella domanda, devono compilare il modello Rdc/Pdc – Com,recandosi ai CAF convenzionati, con le proprie credenziali, entro 30 giorni dalla presentazione delladomanda.

ATTENZIONE: senza aver compilato questo modello la domanda non potrà essere definita.

Se, invece, l’attività lavorativa inizia dopo la presentazione della domanda di Rdc, e cioè nel corso di godimento del beneficio, le variazioni devono essere comunicate all’Inps che valuterà le condizioni per la permanenza del beneficio.
La comunicazione relativa alla variazione ed il relativo reddito viene inoltrata ad Inps recandosi di persona ai Centri per l’impiego ovvero, quando sarà istituita, attraverso la Piattaforma “SIUPL” il giorno 15 del mese successivo al termine di ogni trimestre solare (es. entro il 15 aprile deve essere comunicato il reddito del trimestre gennaio – marzo).

19 In caso di assunzione di un Beneficiario di Rdc è prevista qualche agevolazione per l’impresa che assume?

Sì. Le imprese che assumono un beneficiario di Rdc nei primi 18 mesi di fruizione del beneficio ottengono un incentivo sotto forma di esonero contributivo non inferiore a 5 mesi e con un massimale di 780 euro mensili.

20 Rdc e Pdc sono compatibili con lapercezione delle prestazioni destinate agli invalidi civili?

Sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora uno o più componenti siano percettori delle prestazioni destinate agli invalidi civili. In tal caso Rdc/Pdc integrano nei limiti della soglia l’importo di tali prestazioni.

21 In quali casisi verifica la decadenza dal Reddito di cittadinanza?

La decadenza del beneficio è previsto, tra l’altro, nel caso in cui:
• manca la dichiarazione di immediata disponibilità allavoro
• manca la sottoscrizione del Patto per il lavoro oppure del Patto per l’inclusione sociale
• il componente/i non partecipa alle iniziative formative o di riqualificazione
• non viene accettata nessuna delle tre offerte di lavoro congrua
• non si effettuano le comunicazioni previste in caso di variazioni di lavoro o del nucleo e non presenta la nuova DSU

22 Che tipi di sanzioni sono previste e in quali casi si applicano?

 Nei casi più gravi, le sanzioni sono di carattere penale e comportano la reclusione fino a 6 anni e ovviamente la revoca immediata del Rdc e della Pdc, con anche l’obbligo di restituire tutto l’importo percepito. Tali più gravi fattispecie riguardano coloro che rendono dichiarazioni false o utilizzano documenti falsi, attestando cose non vere ovvero omettendo informazioni dovute

 È punito con la reclusione da 1 a 3 anni, colui che non comunica le variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni che potrebbero comportare la revoca del beneficio ovvero la sua riduzione

 Nel caso di condanna definitiva il beneficiario sarà tenuto alla restituzione di tutto quanto percepito indebitamente e non potrà essere nuovamente ammesso al beneficio se non prima di dieci anni dalla condanna

 Se l’INPS accerta la non corrispondenza al vero delle dichiarazioni e informazioni dichiarate revoca immediatamente il beneficio e il beneficiario è tenuto alla restituzione di tutto quanto indebitamente ha
percepito.

www.inps.it
Contact center
803 164 (gratuito da rete fissa)
06 164 164 (da rete mobile

Napoli, celle sovraffollate: ventilata l’ipotesi del recupero del carcere di Gragnano

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Napoli, celle sovraffollate: ventilata l’ipotesi del recupero del carcere di Gragnano

Un nuovo carcere “in provincia di Napoli“. Lo ha annunciato Francesco Basentini, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, durante un’audizione alla Commissione Giustizia alla Camera.
Per far fronte al sovraffollamento delle carceri italiane, saranno costruite nuove case circondariali recuperando ex caserme ormai dismesse e da adattare per creare ulteriori spazi detentivi.
Basentini avrebbe citato anche i luoghi dove sorgeranno questi nuovi centri di detenzione, senza però entrare troppo nei dettagli: “Sono stati individuati tre siti di potenziale interesse per noi – ha detto – uno in provincia di Napoli, un altro a Casale Monferrato e il terzo a Bari, dove ci sono due caserme e una di queste dovrebbe essere destinata a realizzare la cittadella giudiziaria“.
Ventilata, ma poco plausibile, l’ipotesi di un recupero dell’ex carcere di Gragnano, inaugurato nel duemila e chiuso appena un paio di anni dopo per gravi problemi strutturali. Più concreta la “candidatura di Nola, a Boscofangone, non molto lontano dal centro commerciale Vulcano Buono. Secondo i progetti – riferisce laRepubblica – il nuovo carcere avrà una capienza di 1200 persone, con un costo complessivo per la realizzazione di 75 milioni di euro, diventando così il terzo della Campania, subito dopo quelli di Secondigliano e Poggioreale.

 

Omicidio Vassallo, il fratello del Sindaco Anti-Camorra: “Incongruenze negli atti, non credo più alla Procura”

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Omicidio Vassallo, il fratello del Sindaco Anti-Camorra: “Incongruenze negli atti, non credo più alla Procura”

Il fratello di Angelo Vassallo, il sindaco anti-Camorra assassinato nel 2010 da sconosciuti, ha denunciato incongruenze negli atti presentati dalla Procura.
“A distanza di otto anni e cinque mesi, altri dubbi si incrociano con quelli precedenti e di colpo svanisce la fiducia nei confronti della Procura di Salerno e di altri uomini delle istituzioni. Percorreremo altre strade, legali e istituzionali, perchè nulla può essere lasciato al caso” ha raccontato Dario Vassallo all’Ansa.
“Ora si legge che ad uccidere mio fratello sono stati nove colpi su nove. Per anni invece ci hanno raccontato che su nove colpi esplosi dall’assassino o dagli assassini, solo sette avevano raggiunto il corpo di mio fratello.” spiega facendo riferimento a una delle incongruenze.

Qualora le dichiarazioni del fratello di Angelo Vassallo fossero confermate saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. La magistratura dovrà spiegare le omissioni e le incongruenze”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il portavoce per la Campania del Sole che Ride Vincenzo Peretti in riferimento alle parole di Dario Vassallo, fratello del sindaco di Pollica assassinato nel 2010, che ha affermato di non credere più nel lavoro della Procura di Salerno. “Stiamo parlando di un vero ambientalista – spiega Borrelli – sono quasi nove anni che aspettiamo giustizia per un amministratore onesto, ucciso da una mano criminale che è ancora ignota. Le parole di Dario Vassallo risuonano sinistre. Solidarietà alla famiglia, abbiamo sempre riposto la massima fiducia nell’operato dei magistrati ma qualora le sue dichiarazioni fossero confermate saremmo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita. La Procura dovrà spiegarci il perché delle incongruenze denunciate da Dario Vassallo. Non ci fermeremo fino a quando non avremo avuto giustizia”, conclude Borrelli.

Wanda Nara lancia una frecciata ad Hamsik: “Ci sono capitani che abbandonano prima la barca…”

Wanda Nara lancia una frecciata ad Hamsik: “Ci sono capitani che abbandonano prima la barca…”


“Ci sono capitani che posano orgogliosi quando vincono, ci sono capitani che abbandonano prima la barca, sono pochi i capitani che restano nei momenti duri, anche quando molti credono che stanno per affondare. Tu sei uno di quei capitani che lottano finché non risalgono a galla”.
Questo il tweet (poi cancellato) che ha fatto infuriare i tifosi del Napoli e non solo. L’autrice è Wanda Nara, la moglie dell’attaccante dell’Inter Mauro Icardi che nelle ultime ore sui social ha esternato diverse dichiarazioni circa lo stato di forma dell’Inter e del marito, dedicando una frecciata al capitano del Napoli partente, Marek Hamsik. In realtà non si può affermare che Wanda si riferisse proprio allo slovacco, ma in molti ci hanno visto un chiaro riferimento. Persino diversi tifosi dell’Inter, che su twitter hanno cercato di alleggerire le sue parole dimostrando stima e rispetto per il rivale di lunga data.

Juve Stabia, grave lutto per Capitan Mastalli

Juve Stabia, Alessandro Mastalli colpito da un grave lutto

Momento difficile per il Capitano delle Vespe, Alessandro Mastalli. E’ infatti venuta a mancare oggi la nonna del giovane centrocampista stabiese; ad Alessandro ed a tutta la sua famiglia vanno le condoglianze della redazione di ViViCentro.

Questo il comunicato della Società:

S.S. Juve Stabia in tutte le sue componenti si stringe attorno al capitano Alessandro Mastalli, in questo momento di dolore, per la perdita dell’adorata nonna.
Alla famiglia Mastalli vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la famiglia Juve Stabia!