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Caltanissetta, botte a bimbi, maestra d’asilo arrestata

A Caltanissetta una maestra di asilo è stata incastrata dalle telecamere per i maltrattamenti nei confronti degli alunni della sua classe.

Urla, botte e punizioni. Ecco il quadro che è emerso dalle indagini dei Carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mussomeli, che insieme ai colleghi della stazione di Milena, hanno arrestato una maestra di 60 anni in servizio nella scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Milena (Caltanissetta). I militari hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal Gip nisseno su richiesta della locale Procura e la donna è stata posta ai domiciliari.

Le indagini sono scattate poco più di un mese fa dopo le segnalazioni di alcuni genitori. Le vittime hanno da 3 a 5 anni. I carabinieri, attraverso una telecamera nascosta, hanno documentato i maltrattamenti dell’insegnante che sottoponeva i suoi allievi a minacce, percosse e punizioni di vario genere, tanto da creare un clima di terrore all’interno della classe.

Il quadro che emergeva sin dal primo giorno di riprese – esplicitano i Carabinieri – ha confermato l’ipotesi accusatoria”. La maestra ogni giorno avrebbe messo in atto comportamenti violenti, quali urla e atteggiamenti minacciosi, percosse, strattonamenti e arbitrarie punizioni di vario genere, tanto da creare un clima di terrore all’interno della classe.

L’opinione.

L’ennesima sconcertante vicenda, analoga a tantissime altre situazioni varie eloquenti di una tossica distorsione civile, professionale e psicologica sparsa nella nostra società italiana. Da queste pagine si è scritto spesso che sarebbe indifferibile una norma con cui si istituisca una revisione attitudinale e psicologica, con cadenza decennale, per tutti coloro, nessuno indenne, dallo scranno più alto all’ultimo sgabello, che a qualsiasi titolo, direttamente o implicitamente, oppure in concessione, sono dipendenti o rivestono ruoli, incarichi, nomine, nella pubblica amministrazione, esclusi gli eletti in politica di cui si assume la responsabilità il cittadino che li vota.

Adduso Sebastiano

Gazzetta critica Verdi: “Non ha entusiasmo. Ancelotti deve capire cosa può dare alla squadra”

“Fin qui è sembrato poco funzionale”

Simone Verdi, attaccante del Napoli, non ha reso come poteva e come doveva fino a questo momento della stagione. Arrivato in estate per 25 milioni di euro, l’ex Bologna ha trovato poco spazio nello scacchiere di Carlo Ancelotti anche a causa di alcuni problemi fisici che hanno messo in discussione la sua funzionalità nella squadra e che, probabilmente, hanno inciso anche sul suo umore.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Una nuova occasione verrà concessa anche a Simone Verdi che, nelle ultime apparizioni, non ha per niente entusiasmato. Fin qui, è sembrato poco funzionale, ha trascorso parecchie settimane in infermeria per curarsi vari malanni. Adesso, dovrebbe essere a posto e Ancelotti ha bisogno di capire che cosa potrà dare alla squadra, questo ragazzo, che Aurelio De Laurentiis ha pagato 25 milioni di euro nella scorsa estate. Si è trattato del secondo acquisto in termine economici, insieme a quello di Meret, dopo i 30 milioni spesi per ingaggiare Fabian Ruiz”.

Salto Di Qualità nella compra-vendita di diamanti (Lo Piano Saint Red)

Ancora uno scandalo sulla compra-vendita di diamanti veri ma “gonfiati”, vede coinvolti alcuni noti Istituti di Credito. In questa nuova inchiesta, avviata dalla Magistratura milanese, sembra che vi sia stato un salto di qualita’ nella scelta della clientela. 
 
Gia’ in altre regioni d’Italia (Lazio- Emilia-Abruzzo), solo per fare alcuni esempi, si era ‘sentito parlare’ di truffe sull’acquisto di diamanti, molti di questi compratori, sono stati gia’ risarciti dagli Istituti di credito, altri aspettano le sentenze. 
In ogni caso, se prima, le Banche davano una certa tranquillita’ al risparmiatore, ora, alla luce di numerosi e ripetuti casi di scandali, questa sicurezza sta venendo meno. 
Da una truffa all’altra :
Si e’ passati dalla colossale truffa perpetrata dalle Banche venete in danno di migliaia di piccoli correntisti, a cui erano state vendute azioni spazzatura, a quella di una clientela selezionata e sempre piu’ esigente nella scelta del “prodotto buono”, su cui investire i propri risparmi. 
 
Per garantire un futuro ai propri investimenti, quale posto potrebbe essere piu’ sicuro di una Banca?
 
Questa domanda se la saranno posta decine di risparmiatori, nel momento in cui hanno investito i loro capitali in diamanti, poi rivelatisi non all’altezza del proprio “splendore”.
 
E’ mai possibile che nessun funzionario, o direttore di filiale, si sia mai chiesto se, il prezzo dei diamanti fosse superiore ai costi di mercato?
Col senno del poi : 
UniCredit, ad esempio, sta riacquistando i diamanti venduti nelle proprie filiali dalla Intermarket Diamond Business ( IDB ) e dalla DPI.
 
I broker in questione, prima di fallire, hanno subito nei mesi scorsi una multa dell’antitrust per pratiche commerciali scorrette.
 
A dire il vero, in questi ultimi anni, il posto piu’ “sicuro” dove essere derubati, sembra che siano proprio le banche.
Il “bottino” del nuovo business non e’ ancora quantificabile, ma la Guardia di Finanza, a titolo preventivo ha posto sotto sequestro 700 milioni di euro in 5 Banche, (Unicredit, Monte Dei Paschi di Siena, Banco popolare di Milano, banca Aletti, e Intesa San Paolo). 
 
La televisioni nazionali hanno parlato di personaggi dello spettacolo, di facoltosi industriali e di un cantante molto noto e amato in Italia. Avrebbe investito 2 milioni e mezzo di euro in diamanti poco raffinati, ma si sa, condurre una vita spericolata e’ sempre stata la sua passione.

Napoli, i Quartieri Spagnoli cambieranno look: nascerà il borgo turistico

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Napoli, nuovo look per i Quartieri Spagnoli

Ci sarà lo stop alle auto nei quartieri spagnolo, ma sarà comunque disponibile l’accessibilità dei mezzi di emergenza. Sarano ampliate e consolidate le aree pedonali. Così i Quartieri Spagnoli cambieranno look. Il progetto (prevede 3 lotti), il primo è stato approvato dal Consiglio della seconda Municipalità. In sostanza ai Quartieri Spagnoli si dovrà dire addio alla sosta selvaggia per trasformare l’area in un piccolo borgo con ristorantini e bar.

Corriere dello Sport – Napoli di nuovo su Dolberg: Giuntoli continua a seguirlo

In estate si proverà a portarlo in azzurro

Un occhio all’Europa League (unico vero obiettivo stagionale del Napoli) ed un altro al prossimo mercato estivo con il diesse azzurro Cristiano Giuntoli sull’attenti per scegliere i profili adatti per far si che il club di Aurelio De Laurentiis torni a trionfare vincendo qualche trofeo.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Il Napoli con Giuntoli non ha mai buttato niente del lavoro accumulato negli anni e a volte certi profili tornano: nel periodo in cui le missioni erano concentrate innanzitutto per vedere l’Ajax (piaceva da morire Klaassen ma emerse quasi dal nulla Arkadiusz Milik), nel data base del diesse ci è finito Kasper Dolberg, che ha cominciato ragazzino e ora ha semplicemente ventuno anni. E’ un centravanti danese modernissimo, che s’impone mica solo perché biondissimo: due stagioni fa sbancò, segnando ventitré gol, poi qualche acciacco e un rallentamento fisiologico ne ha rallentato l’evoluzione e l’hanno costretto a nove reti. Ma adesso sta di nuovo a certi livelli: ne ha fatti dieci e non ha neanche giocato così tanto. E il Napoli continua ad essere attratto da quest’arancia meccanica”.

Griglie al Plebiscito, intesa vicina tra il Mibac e De Magistris

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Griglie al plebiscito spostate di pochi metri

L’accordo sarebbe questo: spostare le griglie del metrò di pochi metri, da 10 a 20 fuori dal perimetro vincolato dalla piazza. Questo sarebbe il probabile punto d’incontro sul quale si lavora tra il Comune di Napoli e il ministero dei Beni Culturali, che negli ultimi mesi ha bloccato per due volte i lavori. Dunque, la svolta potrebbe arrivare con l’incontro tra Alberto Bonisoli (ministro) e Luigi De Magistris (sindaco di Napoli) previsto per oggi alle 12:30.

Gazzetta: “Vincere l’Europa League per dare un senso alla stagione”

“Ancelotti non ha alternative”

A fine febbraio il Napoli è fuori dalla lotta per vincere la Seria A (solo la Juventus può perdere lo scudetto visti i 13 punti di vantaggio) e dalla Coppa Italia (eliminato ai quarti dal Milan). L’unico obiettivo che rimane è l’Europa League che la squadra di Carlo Ancelotti, a questo punto della stagione, può lottare.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“L’Europa dei sorrisi, quella che sa esaltare il Napoli. Rieccola, seppur in una dimensione diversa. Non sarà la Champions League, sfuggita soltanto per la differenza di un gol, ma si tratta sempre di un trofeo di prestigio, che andranno a contendersi diverse big continentali. L’Europa League è l’obbiettivo del Napoli, senza se e senza ma. Non ha alternative, Carlo Ancelotti, se vorrà dare un senso compiuto alla sua prima stagione napoletana. E’ opinione comune che il suo collettivo abbia le qualità e la forza per poterci riuscire”.

Spaccio di droga tramite ‘Surespot’ con i Bitcoin: arrestati dai carabinieri

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Spaccio di droga tramite Surespot

Ordinavano sostanze stupefacenti tramite Surespot (sito di messaggistica istantanea), pacchi di marijuana e hashish recapitati via posta e pagati con i Bitcoin. Moneta virtuale per i baby narcotrafficanti, arrestati stamattina nel Casertano, dai Carabinieri agli ordini del capitano Emanuele Macrì coordinati dalla Dda di Napoli ha portato all’arresto di cinque persone. Si tratta di ventenni sia italiani che stranieri. Il gip ha disposto il carcere per due diciannovenni, uno di 29 anni e gli altri due dell’età di 22 e 21 vanno ai domiciliari. A quanto pare, i giovani ordinavano droga attraverso corrieri utilizzando Surespot come chat segreta. La droga che veniva loro recapitata finiva spacciata a giovanissimi con consegna, addirittura, anche a domicilio.

Corriere dello Sport – Verdi ha rifiutato 5 offerte a gennaio: “Qui sono felice”

“Un giorno riuscirò ad avere continuità”

Simone Verdi, attaccante del Napoli, durante l’ultima sessione del mercato invernale aveva attirato su di sè le attenzioni di alcuni club che avrebbero voluto assicurarsi le sue prestazioni, spinti anche dal poco spazio che l’ex Bologna e Juve Stabia ha trovato fino a questo momento della stagione.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“E quando a gennaio hanno bussato alla porta di casa-Verdi, un appartamento con panorama mozzafiato in una città che gli è entrata subito dentro e che lui ha girato con la sua Laura, non c’è stata risposta né al sondaggio laterale del Milan, né a quelli diretti del Bologna e del Torino, né alle offerte tedesche – Stoccarda ed Eintracht Francoforte – che pure avrebbero spalancato nuovi orizzonti professionali: ‘Io qua sono felice e verrà il giorno in cui potrò avere continuità'”.

Cava de’ Tirreni, rogo all’auto di un poliziotto e cinque vetture danneggiate

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Cava de’ Tirreni, rogo all’auto di un poliziotto

Incendiata nella notte l’auto di un poliziotto cavese, in servizio a Napoli, al reparto anticrimine della Campania. Come riferisce Il Mattinol’auto è stata completamente distrutta e al momento del rogo era parcheggiata in via De Filippis poco distante dalla sua abitazione. Come riporta il quotidiano, nel corso dei primi rilievi, gli investigatori avrebbero trovato un accendino che insieme ad altri indizi escluderebbero la natura accidentale. Sull’episodio indagano gli agenti del commissariato, diretti dal vicequestore Imma Acconcia.

Corriere dello Sport – Napoli e il sogno James: sogno non impossibile, ma resta il nodo ingaggio

Ancelotti conosce molto bene il calciatore

Il Napoli sogna. E non lo fa solo sul campo per portare a casa l’ Europa League. Lanciando un occhio al mercato, il club del presidente Aurelio De Laurentiis guarda con un pizzico di fattibilità all’operazione James Rodriguez, il fantasista colombiano che Carlo Ancelotti ha allenato ai tempi del Real Madrid.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Il sogno impossibile si chiama James Rodriguez (28 a luglio e uno stipendio da nababbo), che resta lì, perché non si sa mai come possa buttare tra quattro mesi”.

Furto di cerchi in lega: inseguiti e arrestati dai carabinieri

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Furto di cerchi in lega a Sant’Antimo, arrestati in due

Avevano agito in una rivendita di pneumatici, ma si è conclusa nel peggiore dei modi l’avventura dei due giovani ladri (23 e 21 anni), residenti nel Napoletano ma in trasferta nella provincia sannita. Tutto è successo la scorsa notte, teatro la zona industriale di Apice lungo il fiume Calore, tra il vecchio centro storico e Apice Nuova. Secondo alcune voci, pare sia stato proprio il proprietario del negozio, la cui abitazione si trova proprio al piano di sopra, allertato dai rumori sospetti provenienti dal piano terra. Dopo l’arrivo dei carabinieri e i conseguenti rilievi, i due balordi sono stati dichiarati in arresto. I due sarebbero riusciti a rubare una quarantina di cerchi in lega.  Successivamente dichiarati in arresto.

Corriere dello Sport – Napoli all’assalto del PSV: Lozano non è l’unico obiettivo

Gli azzurri sarebbero interessati ad altri due gioielli del club olandese

Manca ancora tanto al termine della stagione, l’Europa League è un obiettivo concreto, eppure in casa Napoli si lancia già un occhio al mercato estivo con il diesse azzurro Cristiano Giuntoli pronto a sondare il terreno per  Hirving Lozano e altri due calciatori del PSV Eindhoven.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“La lista è largamente dominata da Hirving Lozano (24 anni a luglio), messicano che incanta, ipnotizza, stordisce e che però costa una quarantina di milioni di euro e una fila di corteggiatori che metà bastano: sarà dura, forse persino durissima, riuscire a convincerlo, anche se sono cominciate da un bel po’ le manovre di avvicinamento, con la benedizione di Ancelotti che sul ragazzo si è già espresso.
Ma nel Psv c’è materiale umano di primissima scelta, attaccanti sfuggenti che sanno puntare l’uomo e l’area, che partono dalle corsie e chiudono come piace a Giuntoli o anche centrocampisti offensivi : Gaston Pereiro (24 a giugno) è uruguaiano, ha messo assieme una trentina di presenze stagionali e undici reti.
Ha dalla sua una carta d’identità che invoglia, non solo la rapidità di corsa e di pensiero che lo lasciano catalogare come un prospetto degno di attenzione: ventinove partite complessive, dieci reti e una capacità di tener palla che intriga e induce a riguardarlo ancora, nonostante una valutazione già mostruosa, che oscilla poco sono i trenta milioni di euro”.

La Procura di Catania valuterebbe richiesta di archiviazione per Conte, Di Maio e Toninelli. Cos’è il Tribunale dei Ministri ?

La Procura nella persona del Procuratore Zuccaro valuterebbe l’archiviazione degli atti inviati dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato.

Il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro è già al lavoro sul fascicolo inerente gli atti inviati dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato con la memoria del vicepremier Matteo Salvini e le “autodenunce” del premier Giuseppe Conte, del ministro Luigi Di Maio e il ministro Danilo Toninelli.

Nella memoria i tre esponenti del governo hanno scritto di aver condiviso le scelte del Ministro dell’Interno nella gestione del “caso Diciotti”.

Ecco perché la Procura ha iscritto, come atto dovuto, i tre nel registro degli indagati. Nelle prossime due settimane Zuccaro dovrà tramettere gli atti al Tribunale dei ministri con le proprie richieste.

La Procura starebbe valutando la richiesta di archiviazione dell’indagine. Esattamente come aveva fatto già Zuccaro per il ministro Matteo Salvini (adnkronos).

Ma cos’è il Tribunale dei Ministri ?

L’articolo 96 della Costituzione italiana recita: “Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale”.

Istituito dal 1989, il collegio giudicante del tribunale dei ministri è composto da tre membri effettivi e tre supplenti, estratti a sorte tra tutti i magistrati dei tribunali del distretto che abbiano da almeno cinque anni la qualifica. Quindi, in ogni distretto giudiziario c’è un Tribunale dei ministri composto da tre Magistrati togati.

Le denunce per i reati ministeriali sono trasmesse al procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello competente per il territorio; per esempio se la competenza territoriale spetta alla procura di Agrigento, il Tribunale dei ministri si formerebbe presso il tribunale ordinario di Palermo, che è capoluogo del distretto di corte d’appello competente. Agrigento, senza compiere nessun tipo di indagine, deve entro quindici giorni trasmettere gli atti al tribunale dei ministri e darne immediata comunicazione ai soggetti interessati.

Dopo aver ricevuto gli atti, il tribunale dei ministri ha novanta giorni per decidere di archiviare il caso oppure chiedere al procuratore della Repubblica di chiedere alla camera di appartenenza l’autorizzazione a procedere, come nel caso di Salvini al Senato.

La camera competente può negare l’autorizzazione qualora reputi, insindacabilmente, che l’inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato. Nel frattempo i ministri inquisiti non possono essere sottoposti a misure limitative della libertà personale, a intercettazioni telefoniche, a perquisizioni personali o domiciliari senza l’autorizzazione della camera competente. Una volta ottenuta l’autorizzazione a procedere, il giudizio di primo grado spetta al tribunale ordinario del capoluogo del distretto di corte d’appello competente per il territorio. Ma non al tribunale dei ministri; anzi una volta svolte le indagini, i membri del tribunale dei ministri non possono partecipare alle ulteriori fasi del procedimento.

Adduso Sebastiano

Napoli, pronti 800 nuovi autobus: 35 mini sulle isole

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L’Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti ha bandito una procedura di gara europea

Secondo quanto riportato dal portale ilmattino.it, l’ACaMIR (Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti) ha bandito una procedura di gara europea in due lotti, per l’approvvigionamento di 160 nuovi mezzi, con un importo a base di gara di circa 40 milioni di euro, e decorrenza dei termini fissata al 5 aprile 2019.

Le consegne dei mezzi compresi nei due lotti sono previste tra fine 2019 e il primo semestre del 2020. Della fornitura fanno parte anche 35 minibus di dimensioni ridotte destinati alle isole di Capri e Procida. Si tratta di mezzi che saranno fabbricati su misura, in quanto non esistono in commercio autobus che rispettino le limitazioni imposte dalla particolare orografia del territorio: un risultato atteso dagli isolani da più di 20 anni.
Procedono, intanto, le consegne di mezzi forniti attraverso gare già espletate: entro l’estate 2019 saranno consegnati ancora 130 nuovi autobus, mentre ulteriori 190 arriveranno entro il 31 dicembre. Infine, nel corso del 2019 saranno bandite due nuove procedure di gara per l’acquisto di 260 autobus, per un importo di circa 80 milioni di euro.
Per la fine del 2020, pertanto, il parco autobus delle Aziende di TPL che svolgono servizio nella regione, sarà stato rinnovato da circa 800 nuovi mezzi, a fronte di un investimento di oltre 200 milioni di euro.

Vico Equense, sversamenti nel rivo d’Arco: scattano le indagini

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Le indagini eseguite dalla Capitaneria di Porto coadiuvata con la Polizia Municipale

Vico Equense, a seguito di numerose segnalazioni pervenute alle Autorità competenti per sversamenti di liquami in mare in corrispondenza della foce del rivo d’Arco, sono scattate immediatamente approfondite indagini condotte in stretta collaborazione tra la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Castellammare, al Comando del C.F. (CP) Ivan Savarese, ed il Comando di Polizia Locale della Città di Vico Equense. Già nel pomeriggio di Domenica 17 Febbraio tecnici dell’ARPA Campania sono intervenuti, su richiesta della Guardia Costiera, alla foce del Rivo d’Arco al fine di effettuare prelievi finalizzati a verificare la natura dello sversamento e la tipologia di refluo. Nella mattinata odierna personale della Delemare Vico Equense con il Comandante 1° M.llo (NP) Maurizio Bellotti e Agenti della Polizia Locale di Vico Equense con il Comandante Cap. De Martino Ferdinando, hanno eseguito ulteriori attività di verifica nell’alveo del Rivo d’Arco, utilizzando anche un tracciante ed effettuando rilievi aerei con l’utilizzo del drone in dotazione alla Polizia Locale. Dagli accertamenti praticati è emerso che i liquami che si sversano a mare, anche se non in quantità rilevanti, provengono con molta probabilità da anomalie della rete fognaria gestita dalla GORI, poiché in qualche punto della rete i reflui fognari finiscono nella rete delle acque bianche e da qui ovviamente nell’alveo del rivo d’Arco e quindi a mare. Per questo i tecnici GORI sono stati convocati per essere ascoltati e fornire chiarimenti sia in merito alla natura dell’anomalia, sia per quanto riguarda i tempi per una risoluzione definitiva della problematica. Intanto l’alveo del rivo d’Arco rimane un sorvegliato speciale, monitorato costantemente dagli uomini della Guardia Costiera e dagli Agenti della Polizia Locale.

Portici, banda del cric: due colpi nella notte

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I furti sono avvenuti tra Portici e Somma Vesuviana

E’ iniziata la caccia alla banda del cric: sono avvenuti dei furti di ruote questa notte a Portici e Somma Vesuviana dove 2 automobilisti hanno trovato le loro auto private degli pneumatici.  Le macchine sfortunate sono state una Fiat 500x a Somma Veuviana e una Fiat Punto a Portici. Sembrerebbe che in entrambi i casi i ladri hanno agito allo stesso modo: le vetture sono state adagiate sui cric portati sul posto dai malviventi che in pochi minuti hanno fatto razzia delle ruote.

Questo sembra essere diventato un mercato molto fiorente nel napoletano, tanto che in pochi mesi sono stati, sequestrati parecchi locali adibiti a depositi di pneumatici rubati.

Napoli, stop al progetto “Rianimazione porte aperte” all’ospedale San Giovanni Bosco

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L’iniziativa era partita nel settembre 2018

“Ci hanno penalizzato e nessuno ci ha comunicato se potremo far visita ai nostri cari”. Proteste  tra i familiari dei degenti per l’improvvisa interruzione di ‘Rianimazione Porte Aperte’, un progetto all’avanguardia per l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.

L’iniziativa, avviata nel settembre del 2018, ha permesso ai parenti dei pazienti ricoverati in Rianimazione di far visita senza sottostare a orari rigidi o limitazioni, creando un clima inclusivo e accogliente che potesse anche favorire i progressi clinici degli ammalati. Il progetto, considerato un’eccellenza sia sul piano della qualità dell’assistenza sanitaria sia dal punto di vista umano, è stato accolto con entusiasmo dalle famiglie dei ricoverati. La fase sperimentale di Porte Aperte era cominciata con una modalità full open successivamente modulata e ridimensionata per consentire lo svolgimento di alcune attività dei sanitari, come il giro visite al mattino, e altre operazioni di assistenza. Il progetto consentiva anche l’alternanza di più di familiari nell’ambito di uno stesso turno di visita. Per questi motivi, l’interruzione improvvisa e senza alcuna comunicazione, ha scatenato il malcontento. Da una settimana l’orario di visita è stato ridotto a una sola ora tra le 13:30 e le 14:30 e destinata a due persone per paziente senza possibilità di avvicendamenti, come recita il cartello affisso nel reparto.
Lo  stop del progetto è diretta conseguenza dello scandalo formiche: se la presenza degli insetti ritrovati nei locali della rianimazione è al vaglio delle indagini interne, si stanno adottando provvedimenti per la limitazione delle presenze esterne nel reparto.

Castellammare, de Angelis: “Urge ripristinare la legalità anche nella politica”

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Massimo de Angelis: «Urge ripristinare la legalità anche nella politica»

Castellammare di Stabia. Ecco le parole di Massimo de Angelis riguardo la legalità  «Tre ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di tre ragazzi per i fatti vergognosi dell’8 Dicembre. Un segnale importante soprattutto nei confronti delle nuove generazioni a cui bisogna far capire la differenza tra legalità e illegalità. Bruciare un manichino e lanciare messaggi contro i pentiti non è una bravata, ma un reato ed un’offesa alle istituzioni. Un plauso va certamente alle forze dell’ordine che quotidianamente si trovano a dover contrastare piccoli e grandi crimini su un territorio difficile come quello di Castellammare di Stabia. È anche grazie al loro impegno e dedizione che i loschi affari della criminalità organizzata stanno ora emergendo. Mi riferisco naturalmente all’operazione Olimpo che sta portando alla luce scenari drammatici che coinvolgono, purtroppo, anche personaggi politici a cui mai avremmo pensato di attribuire simili comportamenti. Bisogna continuare su questa strada. Del resto, proprio nel corso della campagna elettorale che mi ha visto scendere in campo come candidato sindaco, avevo più volte ribadito come il rilancio della nostra città sarebbe dovuto passare per il ripristino delle legalità a tutti i livelli. Allo stesso tempo, però, bisogna creare le giuste opportunità per le nuove generazioni affinché abbiano la possibilità di distaccarsi da un tessuto sociale che li costringe a percorrere strade buie e senza futuro».

De Magistris punta il dito contro Saviano: “Non sa raccontare la vera Napoli”

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“Difenderò Napoli e le sue opere d’arte”

“Sono molto contento del trionfo a Berlino del suo film, ma sono molto meno entusiasta dell’incapacità di Saviano di raccontare la città di Napoli nel suo corpo, nella sua anima, nel suo cuore e nel suo pensiero”. Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris a proposito del film ‘La paranza dei bambini’ che ha appena vinto l’Orso d’argento.

“Evidentemente Saviano continua a non saper analizzare e conoscere Napoli, una città che ha bisogno di narrazioni corrette e che io difenderò sempre così come difenderò le opere d’arte” – aggiunge de Magistris. “Spiace che uno come Saviano non si sia reso conto di cosa sta accadendo in questi anni a Napoli dove le stese ci sono ancora, ma dove è di gran lunga prevalente la rinascita culturale di cui sono protagonisti anche tantissimi bambini – afferma ancora il sindaco – Noi non nascondiamo le stese, la camorra e la criminalità. Noi le vediamo tutti i giorni e, a differenza di Saviano che le racconta solo in testi e film, andiamo a incontrare i feriti, i commercianti e le persone danneggiate e lavoriamo per cacciare la camorra dalla politica”.
“La sua narrazione che Napoli è solo camorra è assolutamente inaccettabile perché – ha detto ancora De Magistris – qui ci sono insegnanti, poliziotti, carabinieri, magistrati, l’amministrazione e i cittadini che lottano, che si sporcano le mani, che jettano ‘o sang’ per una Napoli diversa e tra questi Saviano non c’è”.
De Magistris ha infine sottolineato che l’amministrazione ha sostenuto il film nella fase delle riprese in città e ha fatto i complimenti a tutto il cast, bravissimo. Ma qui “tutti sappiamo anche l’effetto emulativo che simili film possono avere dal punto di vista pedagogico”, ha concluso il sindaco di Napoli.