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Ospina, parla il padre: “E’ in terapia intensiva, ma starà bene! Vuole restare a Napoli, i suoi figli sono felici qui”

Ospina, parla il padre: “E’ in terapia intensiva, ma starà bene! Vuole restare a Napoli, i suoi figli sono felici qui”

Il padre del portiere del Napoli David Ospina è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per aggiornare i tifosi sulle sue condizioni dopo il trauma cranico riportato nel corso della partita contro l’Udinese.
Queste le parole di Hernan Ospina: “Non ho avuto ancora la possibilità di parlare con mio figlio perchè è in terapia intensiva. Ma so che sta bene perchè c’è mia moglie con lui. Gli è stata fatta una tac e una serie di accertamenti. In nazionale sono stati già chiamati chi lo sostituirà. Uno specialista di Medellìn ha parlato con i medici italiani per capirne un po’ di più, ha detto che Ospina starà fuori dal campo almeno per una quindicina di giorni.

Non è uscito subito dopo lo scontro? Posso rispondere solo da padre: io gli avrei consigliato di uscire ma capisco perchè ha deciso di continuare a giocare.

Il futuro? Stiamo aspettando il raggiungimento delle presenze per il riscatto del Napoli dall’Arsenal. E’ contento di giocare al Napoli ed è quello che vuole. Anche la società ha inviato segnali positivi. Ci dà molta allegria perchè anche i bambini sono felici di vivere in una città come Napoli”.

Mani In Pasta (Lo Piano – Saint Red)

Quando si hanno le mani in pasta, e’ facile sbagliare, uscire dalla via maestra, confondere i propri interessi con quelli della Comunita’.
 
La corruzione continua ad essere una piaga sociale, difficile da debellare, il profumo dei soldi inebria, da’ alla testa, chi ha il potere, pensa di essere “vaccinato” e immune da “malattie giudiziarie”.
 
Non passa giorno che non venga alla luce un nuovo scandalo, questo avviene in ogni parte d’Italia, non vi e’ alcuna distinzione fra Nord e Sud, Isole comprese.
E’ un cancro sociale, che ci trasciniamo da decenni, le cure giudiziarie, gli antibiotici carcerari, col passare del tempo hanno sempre piu un effetto blando, non curativo.
Si rischiano pochi mesi di carcere, per furti di milioni di euro, verrebbe da pensare che il gioco vale la candela. 
 
Deve finire l’andazzo che bisogna dividersi posti e bottino prima che venga avviata qualsiasi opera pubblica, ci deve essere un motivo per cui centinaia di cantieri sono fermi ai nastri di partenza da anni e anni.
 
Per chi ruba, nell’esercizio delle “proprie funzioni”, e’ giusto che paghi anche in solido, ma spesso accade che il bottino svanisca nel nulla, per poi materializzarsi in un secondo tempo quando le acque giudiziarie si saranno calmate.

In questi ultimi anni, le inchieste giudiziarie sono state tante, solo in pochi ci hanno lasciate le penne, in tanti sono tornati uccelli di bosco a godersi il maltolto.
 
Se non ci fosse la corruzione, il nostro debito pubblico sarebbe quasi azzerato, le mazzette prima dell’inizio di ogni lavoro, l’hanno fatta da padrone, e’ ora che qualcosa cambi, che si inaspriscano le Leggi contro tutti quei burocrati che hanno portato l’Italia in queste condizioni.
 
Ci vuole un repulisti generale, solo cosi’ la nostra economia si potra’ riprendere, se cio’ non avvenisse tempi molto bui ci aspettano.

Catania 1 – Juve Stabia 0 | La fotogallery di ViViCentro

Catania – Juve Stabia le foto dei calciatori in campo

Guarda le foto di Catania – Juve Stabia realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così la prima sconfitta stagionale delle Vespe allenate da Caserta con i ragazzi di Mister Walter Novellino allo stadio Massimino di Catania.

Catania – Si è giocato allo stadio Massimino la 31° giornata del campionato di serie C tra il Catania e la Juve Stabia. Le Vespe incassano la prima sconfitta stagionale a causa della decisione assurda dell’arbitro Sozza di concedere il rigore per il contrasto Marzorati – Marotta. Sconfitta che fa male per come è maturata, con una Juve Stabia padrona del campo per 90 minuti. Sconfitta che ai fini delle classifica è indolore considerato il tonfo (4-1) del Trapani con il Virtus Francavilla.

Questo il tabellino della gara:

Catania: 12 Pisseri; 4 Aya, 5 Silvestri, 15 Marchese (11’st 19 Manneh); 26 Calapai, 27 Biagianti, 10 Lodi (36′st Valeau), 21 Bucolo (27’st 30 Carriero), 17 Baraye; 9 Marotta, 32 Di Piazza (16’st 7 Sarno). A disposizione: 33 Bardini, 3 Lovric, 6 Angiulli, 16 Llama, 8 Liguori, 14 Brodic, 11 Curiale, 24 Mujkic. Allenatore: Walter Novellino.

Juve Stabia: 26 Branduani; 7 Melara (22’st 9 El Ouazni), 20 Troest, 19 Marzorati, 23 Germoni; 8 Vicente (22′st 24 Mastalli), 5 Calò (34′ st 11 Di Roberto), 29 Carlini; 18 Canotto, 10 Paponi, 25 Torromino (11′ st 21 Elia) . A disposizione: 1 Venditti, 32 Esposito, 16 Dumancic, 28 Vitiello, 2 Schiavi, 15 Viola, 34 Mezavilla, 14 Castellano. Allenatore: Fabio Caserta.

Marcatore: 9′ pt rig. Lodi (C)

Ammoniti: Marchese, Marotta, Aya, Biagianti (C), Vicente, Paponi (JS)

Angoli: Catania 3, Juve Stabia 1

Recuperi: 3′ pt, 3′ st

LA CRONACA DELLA PARTITA

La Juve Stabia parte subito con il piglio della grande squadra, il Catania aspetta nella propria metà campo.

Il Catania parte in contropiede, palla lunga per Marotta, Marzorati è in anticipo e di spalla contrasta l’attaccante rosso azzurro, per l’arbitro è rigore tra le proteste dei calciatori stabiesi.

Sul dischetto va Lodi che realizza la rete de vantaggio etneo all’11 esimo del primo tempo.

Al 34’ ghiottissima occasione per la Juve Stabia che continua a giocare: imbucata di Calò per Canotto che si trova da solo davanti a Pisseri, ma spara sul portiere di casa senza trovare la via della rete.

Al 3 s.t. le Vespe si rendono ancora pericolose: palla rubata da Vicente che serve Canotto il quale si accentra e calcia a rete senza inquadrare lo specchio della porta.

Risponde il Catania al 5 s.t. con Marotta che sguscia a Troest e calcia a rete, ma Branduani è pronto alla respinta.
Prima occasione del Catania dopo il vantaggio.

Al 7 s.t. seconda occasione per il Catania: Marotta ancora una volta si libera della marcatura di Troest ma trova ancora Branduani sulla via della rete.

Al 17 s.t. altra occasione per il Catania: Calò perde palla e Bucolo calcia subito da fuori con Branduani che deve fare gli straordinari.

Al 18 s.t. le Vespe vanno vicine al pareggio: cross di Calò per Canotto che davanti a Pisseri di testa spara fuori.

Al 30 s.t. altra occasione per la Juve Stabia: questa volta è Carlini a sprecare solo davanti a Pisseri.

A cura di Giovanni Donnarumma

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“Falò della Vergogna” a Castellammare, i responsabili si difendono: “Ho la terza media, non capivo la gravità”

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Falò della vergogna a Castellammare, i responsabili si difendono: “Ho la terza media, non capivo la gravità”

Si dicono confusi dall’eco mediatica che ha avuto il loro gesto. Provano a far valere la tesi della bravata, probabilmente tramite suggerimento dei loro legali. Ma l’impressione degli inquirenti, trascritta anche nei verbali, è quella che i tre responsabili del “Falò della Vergogna” inneggiante alla Camorra durante i festeggiamenti dell’Immacolata a Castellammare di Stabia, siano solamente dei “facchini”. Avrebbero quindi affisso lo striscione seguendo gli ordini di chi lo aveva ideato e scritto.
A. Artuso, uno dei tre indagati, prova a difendersi dinanzi al giudice: “Ho la terza media, non ho capito proprio la gravità”.
“Io non so nemmeno cosa c’era scritto sullo striscione”, afferma a sua volta F.Amendola, 31 anni.
Sullo striscione c’era scritto “I pentiti devono morire abbruciati“, una minaccia ai collaboratori di giustizia che sa di sfida allo Stato. Le immagini del così detto “Falò della Vergogna” divennero immediatamente virali e rimbalzarono su tutti i telegiornali nazionali. Oltre ai tre indagati, tra i responsabili ci sono anche due minorenni.
Lo scorso febbraio il Gip di Napoli aveva deciso per i tre maggiorenni la misura cautelare del divieto di dimora in Campania con accuse di istigazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso. Una misura poi mutata nell’obbligo di firma. Dinanzi al giudice gli indagati si sono descritti come persone di modesta istruzione. La difesa ha inoltre insistito sul fatto che due di loro risultano incensurati e che non avrebbero legami con persone affiliate ai clan, anche se pare abbiano ammesso di conoscere “di vista” alcuni di loro.

Ancelotti fa visita ad Ospina in Ospedale: è infuriato con lo staff medico del Napoli

Ancelotti fa visita ad Ospina in Ospedale: è infuriato con lo staff medico del Napoli

Il giornalista di Tv Luna, Carlo Alvino, ha pubblicato sul suo account twitter alcuni aggiornamenti sulle condizioni di Ospina dopo il ricovero in ospedale per un trauma cranico: “Ancelotti va a fare visita ad Ospina a Pineta Grande. L’allenatore del Napoli va a sincerarsi da vicino delle condizioni del portiere colombiano”.

Stando a quanto si apprende, l’allenatore azzurro sarebbe infuriato con i membri dello staff medico che non hanno immediatamente fatto uscire dal campo il portiere dopo il terribile scontro con Pussetto, avvenuto al 4′ di gioco. Ospina ha infatti continuato a giocare per quasi 40 minuti prima di accasciarsi a terra a palla lontana tenendo in apprensione tutti. Ancelotti aveva palesato il suo disappunto già in campo.

‘Fiaccolata contro ogni forma di Violenza’, il settore giovanile della Juve Stabia sarà presente: i dettagli

Tutti i dettagli sull’evento

Questa sera una delegazione di ragazzi 2005/2006 sarà presente, in rappresentanza del settore giovanile, ‘Fiaccolata contro ogni forma di Violenza’, alle ore 19:30 nel comune di Valle di Maddaloni. Nel giorno del 25° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana.

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Raduno di Panda in maschera 2019 nel Biellese

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Si è tenuto domenica 17 marzo a Massazza il terzo appuntamento del raduno “Panda in maschera” organizzato dagli amici di Panda del Biellese.

Oltre 70 Fiat Panda di tutte l’età e oltre 160 persone si sono ritrovate nella piazza della città i Massazza, vicino Biella, per festeggiare il carnevale a bordo di un’auto che ha motorizzato l’Italia.

Molte auto e relativi possessori e famiglie sono arrivati, con dei meravigliosi costumi di Carnevale, puntualissimi alle ore 10.00 per l’iscrizione dei mezzi e la colazione gentilmente offerta dagli organizzatori e dalla pro-loco del comune piemontese.

Panda in maschera 2019 - Massazza (BI)
Panda in maschera 2019 – Massazza (BI)

Michela e Nelso sono gli organizzatori e formano nella vita una coppia i cui cuori battono all’unisono da anni per loro (l’uno per l’altro) e senza ma tralasciare l’amore per la Panda. Loro si muovono su una 4×4. Supportati da un gruppo di persone affezionate, gli amici di Panda nel biellese, riescono da anni a riunire appassionati dell’utilitaria torinese, provenienti da tutto il nord-Italia. Il loro intento è quello di far conoscere il bellissimo territorio attorno a Biella sostenendo diverse cause benefiche, a favore dei meno fortunati e anche per gli animali.

Fiat Panda 30 più anziana del raduno - 1982
Fiat Panda 30 più anziana del raduno – 1982

Michela e Nelso, sostenuti anche dalla mamma di lei Rita, ci mettono da sempre cuore e passione per riunire prima di tutto persone. Dopo la lauta colazione, in cui  un cartonato gigante per le foto-ricordo veniva passato di mano in mano, il serpentone colorato e festante di Panda s è spostato presso il piazzale di Rinovis S.p.a. per una divertentissima gara di gimkana, assolutamente non agonistica, in cui tutti i proprietari hanno dato il meglio di se, tra performance spettacolari e tante risate.

La minaccia del cattivo tempo non ha fermato i temerari pandisti che hanno passato il pomeriggio presso una tendone messo a disposizione dal Sindaco e la pro-loco dove è stato possibile gustare piatti tipici abbondanti e di grande squisitezza.

La Panda è un’auto semplice, e proprio nella semplicità i partecipanti si ritrovano per coltivare le amicizie storiche e dare il benvenuto, ad ogni evento, a nuovi pandisti sfegatati.

Il banchetto dei pandisti
Il banchetto dei pandisti

Complimenti a Nelso e Michela per rendere possibile tutto questo.

Panda in maschera
Panda in maschera

Per maggiori informazioni è possibile visitare su facebook la pagina https://www.facebook.com/RadunoPandaBiellese/ 

 

 

Un Comune può tagliare l’acqua all’utente moroso ? Il caso di in un comune messinese

La questione si ripresenta ogniqualvolta un Comune decide di interrompere il servizio idrico ad un cittadino che non paga.

È il caso di un Comune della provincia di Messina, Furci Siculo, dove il Sindaco leghista avrebbe emanato un avviso che dal 1° aprile nelle case delle famiglie morose sarà tagliata l’acqua e che non saranno più concesse deroghe.

Il documento: “L’Amministrazione Comunale avvisa che dal prossimo 1 aprile l’Ufficio Tecnico, insieme al Corpo di Polizia Municipale, riprenderà l’attività di sospensione del servizio idrico per le utenze domestiche in stato di morosità. La   stessa   iniziativa   è   stata   già   efficacemente   portata   a   termine   per   le   utenze   commerciali, che hanno risposto pagando subito i debiti arretrati. Per sanare la propria posizione i cittadini potranno recarsi, anche previo appuntamento, presso l’Ufficio Tributi (Servizio Acquedotto), dove potranno consultare la propria situazione debitoria e saldare tutto quanto dovuto. Sarà anche possibile effettuare i pagamenti tramite il nuovo servizio POS che gli Uffici Comunali metteranno a disposizione, senza commissioni e costi aggiuntivi. Si invitano dunque i cittadini interessati ad attivarsi sin da ora      adempiendo ai propri doveri ed evitando le spiacevoli conseguenze imminenti”.

La giurisprudenza sul punto è in parte divisa tra chi ritiene ciò illegittimo (almeno senza previa autorizzazione del giudice) e chi invece lo consente. Per superare l’ostacolo ed evitare di subire azioni di responsabilità, gli amministratori tendono ora a farsi prima autorizzare dal Tribunale presentando un ricorso d’urgenza. Il procedimento è volto a ottenere un’ordinanza con cui viene consentito di interrompere il servizio come appunto l’acqua potabile.

Secondo una ord. del 17.07.2015 del Tribunale di Alessandria, lecito sospendere la fornitura d’acqua (in realtà non sospesa del tutto, ma soltanto ridotta) effettuata da parte dell’ente erogatore a causa della persistente morosità.

In senso contrario si era pronunciato il Tribunale di Brescia con sent. del 29.09.2014, secondo cui tra i servizi suscettibili di godimento separato e dunque di sospensione non rientra l’acqua potabile. L’erogazione del servizio idrico difatti non spetta al condominio ma all’impresa di somministrazione che è, in effetti, il solo soggetto che si cura della materiale fornitura. Il condominio, benché firmatario del contratto con la società, è solo un intermediario sul quale grava l’onere di anticipare il corrispettivo dovuto dai condomini, effettivi beneficiari del servizio. Di conseguenza l’acqua potabile non potrebbe essere suscettibile di godimento separato e quindi staccata a chi non è in regola con i pagamenti.

Altrettanto analogamente ha deciso il tribunale di Modena con una ord. del 5.06.2015.

Tuttavia nella innumerevole ermeneutica giuridica italiana si accostano altre pronunce a cui bisogna prestare attenzione, specialmente quando di terzo grado. Infatti la Cassazione con sent. n. 47276 del 5.11.2015 ha confermato il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni Art. 392 cod. pen. (Chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo, mediante violenza sulle cose, è punito, a querela della persona offesa) a carico di colui che, nella sua qualità di gestore di un residence, disattiva la derivazione della corrente elettrica verso l’unità abitativa di un condomino moroso nel pagamento di utenze condominiali; secondo la Suprema Corte l’imputato, seppure non sia il rappresentante della società che amministra il condominio, si deve ugualmente considerare come il gestore di quest’ultimo quando agisce in maniera costante per conto della suddetta società, provvedendo direttamente a pagare le spese condominiali e le utenze elettriche.

Nel frattempo è stato emanato il 29 agosto 2016 il decreto del presidente del consiglio dei ministri (d.p.c.m.) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 241 del 14 ottobre 2016, con cui si è deciso di diversificare il trattamento in base alle tipologie di utenza (domestiche residenziali, seconde case, commerciali) e di tutelare in ogni caso i soggetti che sono in condizioni socio-economiche disagiate. A questi ultimi sono infatti garantiti in ogni caso 50 litri di acqua al giorno per persona. L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha compito di disciplinare nel dettaglio la materia. In primo luogo deve individuare le «condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale» in base alle quali gli utenti che non sono in regola con i pagamenti hanno diritto ai 50 litri di acqua a persona. Al di fuori dei casi di disagio economico-sociale, l’impresa può interrompere la fornitura idrica solo se il debito dell’utente è maggiore una certa soglia (corrispettivo annuo dovuto in relazione al volume della fascia agevolata).

Di recente, con ordinanza del 8.02.2019, il Tribunale di Cassino in totale accoglimento del ricorso cautelare avanzato dall’utente, ha ordinato al gestore idrico ACEA ATO5 di “procedere immediatamente alla riattivazione del servizio idrico posto a servizio dell’abitazione della ricorrente sita nel Comune di Arpino…” condannando al contempo ACEA ATO5 alla refusione delle spese di lite.

Come si vede, la questione, taglio non taglio, non è così giuridicamente scontata, da lato dell’ente erogatore e dall’altro dell’utente moroso.

Adduso sebastiano

Givova Ladies, coach Ottaviano: “Un brutto secondo quarto ci ha condannato, ma tutto questo per le ragazze è esperienza”

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Trasferta amare per la Givova Ladies, battuta dall’Olimpia Capri al PalaSancostanzo, queste le parole di coach Ottaviano

Finisce con una sconfitta il quarto match della fase ad orologio delle Givova Ladies allenate da coach Nicola Ottaviano che nella trasferta sull’Isola Azzurra si arrendono alla prestazione super di Gallo e compagne che consolidano il terzo posto in classifica.

La cronaca del match vede partire in quintetto Pastena, Iozzino, Codisposti, Gatti e Sapienza Salerno per coach Ottaviano mentre Capri mette sul parquet Dentamaro, Gallo, Seskute, Ermito e Carotenuto.

A fine gara queste le dichiarazioni di coach Nicola Ottaviano. “Un secondo quarto sottotono ci ha condannato alla sconfitta però le ragazze hanno reagito e sono rientrate in partita alzando la pressione in difesa, avevamo molta più energia rispetto a loro, ma troppe ingenuità nei momenti importanti non ci hanno permesso di chiudere la rimonta e andare di nuovo a contatto con il punteggio. Tutto questo per le ragazze è esperienza, giocando queste partite cresceranno sempre di più”.

Trasferta amara per la Givova Ladies, battuta dall’Olimpia Capri al PalaSancostanzo

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Termina con una sconfitta il quarto match della fase ad orologio delle Givova Ladies contro l’Olimpia Capri

Finisce con una sconfitta il quarto match della fase ad orologio delle Givova Ladies allenate da coach Nicola Ottaviano che nella trasferta sull’Isola Azzurra si arrendono alla prestazione super di Gallo e compagne che consolidano il terzo posto in classifica.

La cronaca del match vede partire in quintetto Pastena, Iozzino, Codisposti, Gatti e Sapienza Salerno per coach Ottaviano mentre Capri mette sul parquet Dentamaro, Gallo, Seskute, Ermito e Carotenuto. Pronti via e dopo una tripla di Seskute arriva un 7-0 firmato dal trio Iozzino, Codispoti e da una tripla di Gatti. Il tandem Gallo – Ermito piazza un contro break di 5-0 per l’8-7 dopo 4’12’’, Iozzino fa 8-9 ma Carcaterra e Gallo mettono un 6-0 per il 14-9 al 7’09’’ mentre gli ultimi canestri del primo quarto li segnano Sicignano e Sapienza per il 20-14 al 10’.

Seskute, Carcaterra e Gallo continuano il loro match produttivo per il maxi parziale in progressione con le isolane che raggiungono il +12 (30-18) al 14’25’’, la reazione nero arancio non arriva e Capri prende il largo trascinata dai canestri dell’ex Carcaterra, di Gallo e Seskute per il 42-22 del 18’35’’ con gara quasi praticamente chiusa. All’intervallo il parziale è 42-23 mentre al 24’, l’ennesimo canestro firmato Gallo porta Capri sul +24 (51-27), ed è qui che arriva la reazione Nero Arancio, con Sapienza che segna con continuità insieme a Panteva, Codispoti, Manna e Stoyanova con un canestro di Giorgia Codispoti per il -9 (63-54) a 5’17’’ dalla fine del match, ma Ermito, Seskute e ancora Carcaterra mettono il 7-2 che chiude la contesa (70-56), prima del 77-60 che chiude il match a favore delle isolane.

Il Tabellino del match

Olimpia Capri-Givova Ladies: 77-60 (20-14/42-23/59-42)

Capri: Ermito 17, Rizzati 3, Markovic, Gallo 22, De Michele, Carcaterra 13, Dentamaro 8, Carotenuto, Seskute 14, Vuotto n.e., Bellucci n.e.. All. Paolo Falbo.

Givova Ladies: Sicignano 2, Iozzino 4, Manna 4, Panteva 6, Codispoti 7, Gatti 3, Sapienza Salerno 22, Stoyanova 4, Pastena 8. All. Nicola Ottaviano.

Arbitri: Giovanni Ruotolo di Somma Vesuviana e Raffaele Vettone di Caivano.

Givova Scafati coach Lardo: “La partita è stata decisa dagli episodi. Da parte della squadra buona interpretazione del match”

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Cuore e grinta non sono bastati alla Givova Scafati battutta al fotofinish dalla Benfapp Capo D’Orlando, le parole di coach Lardo

Con un canestro sulla sirena di Lucarelli, la Benfapp Capo D’Orlando si è imposta col risultato di 93-95 al PalaMangano, contro la Givova Scafati, al termine di una partita di grande intensità, che è apparsa come un succulento antipasto di play-off. Mentre i due punti in palio hanno regalato ai biancoazzurri la vetta del girone ovest del campionato di serie A2, a braccetto con la Virtus Roma (sconfitta a Rieti), i gialloblù restano ai margini della zona play-off. Mancano cinque turni al termine della stagione regolare e la post season è ancora pienamente alla portata di capitan Ammannato e compagni, che dovranno però ancora sudare tanto per guadagnarsi l’accesso alla seconda fase. Senza Goodwin, ancora infortunato, non è stato semplice per i padroni di casa tenere a bada la formazione più in forma del momento, che ha ottenuto sulle sponde del fiume Sarno la sua sesta vittoria di fila. Resta comunque la consapevolezza di aver tenuto testa ad un collettivo forte e ben assortito, pur scendendo in campo con un gap importante sotto i tabelloni. In panchina si è finalmente rivisto Tommasini, che ha iniziato a respirare aria di competizione, il cui innesto definitivo in gruppo a pieno regime nelle prossime settimane risulterà senza dubbio un elemento aggiunto.

Queste le parole dell’head coach Lino Lardo a fine partita: «Abbiamo cinque partite per conquistare i play-off. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, che hanno messo cuore e sacrificio in campo. Se ci fosse stato il risultato di parità, lo avremmo meritato tutto. Senza Goodwin non era semplice, sapevamo che avremmo subito a rimbalzo. La partita è stata decisa dagli episodi, non solo quelli finali, ma anche quando gli avversari hanno segnato su nostri quasi possessi. L’interpretazione della partita è stata buona, ma i siciliani hanno mostrato un buon collettivo e varie soluzioni, non solo tra gli americani, ma anche tra il gruppo di italiani. La vittoria avrebbe costituito una grande iniezione di fiducia. Ma a freddo, quando avremo cancellato l’amarezza del momento, troveremo tanti aspetti positivi da questa prestazione, che mi fa essere ottimista per il futuro. Arbitraggio? Come sbagliano i giocatori, possono sbagliare anche gli arbitri, che non hanno visto qualche fallo in nostro favore in fase di tiro, uno sfondamento di Triche, un antisportivo a metàcampo ad un minuto e mezzo dalla fine e non hanno mai rilevato i tre secondi in area di Bruttini, ma si tratta comunque di una mia interpretazione».

EDITORIALE – Juve Stabia, paradossi e personalità

La nostra analisi dopo Catania – Juve Stabia

Ci sono volute 31 giornate di campionato per vedere la Juve Stabia uscire dal terreno di gioco senza punti. A Catania, infatti, arriva la prima sconfitta dell’incredibile campionato delle Vespe, attesa come la pioggia nel deserto da quasi tutte le compagini, che però al Massimino mostrano i muscoli, per nulla ridimensionate al triplice fischio.

La vittoria degli uomini di Novellino è firmata dal calcio di rigore di Lodi, trasformato dopo dieci minuti di gioco. Lasciando le immagini a chi vuole farsi un’idea più chiara, qualora ce ne fosse bisogno, dell’episodio che ha deciso il match, il paradosso della giornata va ripescato nella gara di andata. Lo stesso Sig. Sozza, a proposito non si è mai visto che lo stesso direttore di gara arbitri gara di andata e ritorno, che il 17 novembre scorso non aveva concesso due rigore platealmente netti su Paponi (rialzatosi addirittura senza maglia dopo un contrasto con l’avversario), ieri ha indicato il dischetto a seguito di un contatto tutt’altro che nitido, dopo tre secondi di indecisione, trovandosi ad oltre 30 metri dall’azione.

Avendo messo da parte, si spera per tutto il resto della stagione, il capitolo arbitri, al netto dell’indecisione di Marzorati, è innegabile come la Juve Stabia a Catania abbia fatto la voce grossa. Nel vecchio Cibali è andata in scena una delle migliori performance della stagione stabiese, con i ragazzi di Caserta a concedere solo due lampi a Marotta e sfiorando invece la rete con quattro nitide occasioni (tre per Canotto ed una per Carlini). Al di là delle occasioni da rete, si è rivista la Juve Stabia che ha tenuto il campo con autorevolezza e personalità: le stesse qualità già intraviste nei match caparbi con Reggina e Cavese.

Allargando lo sguardo, il primo passaggio a vuoto della Juve Stabia arriva in una giornata positiva, con Trapani e Catanzaro pure sconfitte nonostante gli impegni, sempre sulla carta, più abbordabili (Virtus Francavilla – Trapani 4 – 1 e Rieti – Catanzaro 1 – 0). Dunque, ad una giornata in meno dalla fine restano invariate le distanze con la squadra di Italiano e con quella di Auteri, che pare aver spento la luce dopo il maldestro cucchiaio di Giannone al Menti. Ovviamente si avvicina il Catania, che però (come il Trapani) ha già beneficiato dei tre punti a tavolino di Matera, dovendo ancora riposare e recuperare la gara con la Viterbese. Quindi delle prime tre (Juve Stabia, Trapani, Catania) solo le Vespe ancora non hanno ricevuto il +3 a tavolino, che sarà “accreditato” solo alla penultima giornata.

Dunque, la giornata di ieri non consegna quote della vittoria finale a nessuno, né segna fughe o rientri in corsa perchè il discorso è sempre stato più che aperto, e così sarà fino agli ultimi minuti della stagione. L’importante è mantenere la calma e la giusta obiettività, da affiancare alla cazzimma da mettere in campo nelle ultime sei finali.

Discorso che vale per la squadra, sulle cui doti caratteriali non si sono mai stati dubbi, ma soprattutto per i tifosi. La Juve Stabia ha bisogno del proprio pubblico, che durante la settimana non si faccia prendere da frenesia e da ragionamenti obiettivamente, allo stato, fuori luogo ma che si scateni in ogni singola gara che resta al Menti, trascinando la squadra a tirare fuori tutto.

Sperando che i paradossi siano finiti e che a far notizia sia solo la personalità.

Raffaele Izzo

Givova Scafati battuta al fotofinish dalla Benfapp Capo D’Orlando

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Un super Thomas non  bastato alla Givova Scafati che esce battutta al fotofinish dalla Benfapp Capo D’Orlando

Con un canestro sulla sirena di Lucarelli, la Benfapp Capo D’Orlando si è imposta col risultato di 93-95 al PalaMangano, contro la Givova Scafati, al termine di una partita di grande intensità, che è apparsa come un succulento antipasto di play-off. Mentre i due punti in palio hanno regalato ai biancoazzurri la vetta del girone ovest del campionato di serie A2, a braccetto con la Virtus Roma (sconfitta a Rieti), i gialloblù restano ai margini della zona play-off. Mancano cinque turni al termine della stagione regolare e la post season è ancora pienamente alla portata di capitan Ammannato e compagni, che dovranno però ancora sudare tanto per guadagnarsi l’accesso alla seconda fase. Senza Goodwin, ancora infortunato, non è stato semplice per i padroni di casa tenere a bada la formazione più in forma del momento, che ha ottenuto sulle sponde del fiume Sarno la sua sesta vittoria di fila. Resta comunque la consapevolezza di aver tenuto testa ad un collettivo forte e ben assortito, pur scendendo in campo con un gap importante sotto i tabelloni. In panchina si è finalmente rivisto Tommasini, che ha iniziato a respirare aria di competizione, il cui innesto definitivo in gruppo a pieno regime nelle prossime settimane risulterà senza dubbio un elemento aggiunto.

Palla a due e Thomas è subito in palla: 6-0 al 2’. La risposta siciliana è affidata alle mani di Bruttini e Parks, che, in meno di un amen, ribaltano il risultato (6-7 al 4’). La partita è equilibrata, divertente e vibrante, con rapidi capovolgimenti di fronte, da una parte e dall’altra. Ne guadagno lo spettacolo, apprezzato a suon di applausi dai 1.300 del PalaMangano. Un buon Rossato, coadiuvato da Ammannato, spinge i gialloblù avanti 14-9 al 6’. Thomas è in gran spolvero e fornisce un contributo importante (18-11 al 8’). Ma, alla fine del primo periodo, il vantaggio dei locali è di sole due lunghezze (20-18).

Il solito Thomas fa il bello ed il cattivo tempo, tenendo avanti la Givova (26-20 al 13’). Triche capisce che è il momento di ergersi a protagonista, ricucendo da solo lo strappo ed invertendo, con l’ausilio di Mei, la testa momentanea della sfida (26-28 al 14’). Nonostante le scorribande di Bruttini sotto le plance, i padroni di casa non mollano e tengono botta, ritrovando, con Ammannato e Contento, un buon margine di vantaggio (36-32 al 16’), che però dura poco: Mei e Parks impiegano infatti pochissimo a ribaltare il punteggio (36-37 al 17’). All’intervallo lungo, il tabellone elettronico comunque sorride, seppur di misura, ai locali: 42-41.

Agonismo, fisicità e intensità caratterizzano anche la ripresa delle ostilità, nel corso delle quali il pubblico apprezza lo spettacolo offerto. Il capitano messinese Mei inizia a crivellare la retina dalla lunga distanza, consentendo agli ospiti di allungare (48-53 al 24’). Sono poi bravi (bene i due statunitensi) a conservare nei successivi minuti il vantaggio conquistato (54-59 al 26’). Ma la Givova non molla, si affida a Thomas, Romeo e Tavernari e trova la parità al 28’ (59-59). La sfida resta comunque viva ed equilibrata fino al termine della terza frazione (68-68).

Il canovaccio resta il medesimo anche nell’ultimo periodo, nonostante il cambio difensivo (da uomo a zona) disposto da coach Lardo. Stanchezza ed inesperienza spianano però la strada ai viaggianti (bene Triche e Bellan), che ritrovano un buon vantaggio (70-75 al 33’). Stringendo le maglie della difesa, la Givova riesce a recuperare qualche prezioso possesso, poi trasformato in canestro, riportando così il punteggio in perfetta parità (77-77 al 35’). Capo D’Orlando non molla e riprova a mettere le mani sulla sfida (80-85 al 36’). Nonostante il trascorrere dei minuti, non si affievolisce l’intensità sfoderata in campo dai due quintetti, con quello di casa che non crolla (88-88 al 39’). L’elevata percentuale di tiro dalla lunga distanza dei siciliani permette loro di allungare ulteriormente 88-93 a 52’’ dal termine. Thomas allora fa tutto da sé: tripla e due liberi per il 93-93 a 11’. Nell’ultima azione, sull’errore di Triche al tiro, il rimbalzo offensivo finisce nelle mani di Lucarelli, che da sotto non sbaglia e regala il successo ai suoi 93-95.

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI 93  BENFAPP CAPO D’ORLANDO 95 (20-18; 22-23; 26-27; 25-27)

GIVOVA SCAFATI: Tommasini n. e., Passera, Romeo 9, Contento 14, Ammannato 14, Pavicevic 2, Rossato 13, Solazzi n. e., Thomas 34, Tavernari 7. ALLENATORE: Lardo Lino. ASS. ALLENATORE: Luise Sergio.

BENFAPP CAPO D’ORLANDO: Bruttini 11, Laganà 5, Parks 24, Mobio 2, Murabito n. e., Mei 18, Triche 21, Bellan 12, Neri n. e., Lucarelli 2. ALLENATORE: Sodini Marco. ASS. ALLENATORI: Suddi David e Angori Matteo.

ARBITRI: Noce Sergio di Latina, Ferretti Fabio di Nereto (Te) e Patti Simone di Montesilvano (Pe).

NOTE: Tiri dal campo: Scafati 32/65 (49%); Capo D’Orlando 33/75 (44%). Tiri da due: Scafati 25/47 (53%); Capo D’Orlando 19/42 (45%). Tiri da tre: Scafati 7/18 (39%); Capo D’Orlando 14/33 (42%). Tiri liberi: Scafati 22/25 (88%); Capo D’Orlando 15/18 (83%). Falli: Scafati 21; Capo D’Orlando 24. Usciti per cinque falli: Pavicevic, Parks, Bellan. Rimbalzi: Scafati 28 (25 dif.; 3 off.); Capo D’Orlando 43 (27 dif.; 16 off.). Palle recuperate: Scafati 10; Capo D’Orlando 3. Palle perse: Scafati 10; Capo D’Orlando 18. Assist: Scafati 20; Capo D’Orlando 17. Stoppate: Scafati 1; Capo D’Orlando 2. Spettatori: 1.300 circa.

Un Napoli senza ritmo: spuntano dubbi per Ancelotti

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Contro l’Udinese si è visto un Napoli senza ritmo, portando Ancelotti a riflettere in vista della sfida contro l’Arsenal

L’edizione di oggi del quotidiano sportivo a Gazzetta dello Sport si sofferma sulla vittoria del Napoli contro l’Udinese per 4-2. Come si legge nell’analisi della Rosea, il giornale non è convinto della prestazione complessiva degli azzurri.

“David Ospina sta meglio, Dries Mertens ritrova il gol dopo 77 giorni di digiuno, Amin Younes segna la sua prima rete azzurra e il Napoli vince. Qui finiscono le buone notizie e cominciano quelle un po’ meno belle per la squadra di Ancelotti, che accusa pause sempre più lunghe e preoccupanti. E anche per un’Udinese che, dopo aver recuperato dal 2-0 al 2-2, non ha il coraggio per provare ad attaccare ancora una squadra di casa, sotto ritmo e anche sotto choc per il grave incidente a Ospina. Il Napoli ora è a -15 dalla Juve, ma Ancelotti deve preoccuparsi perché fra infortuni e condizione fisica non al meglio, la primavera arriva fra tanti dubbi e la certezza di dover cambiare passo per superare l’Arsenal“.

Napoli-Udienes 4-2: il racconto in scatti [FOTO ViViCentro]

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Il racconto in scatti del match di campionato Napoli-Udinese

Il Napoli supera l’Udinese al San Paolo con un imponente 4-2. Ad aprire le marcature ci pensa Amin Younes con tiro a giro, segnando alla prima da titolare con la maglia azzurra. Sul carro del gol salgono anche Callejon, Milik e Mertens. L’attaccante belga ritrova così nuovamente il “naso” con il gol dopo circa tre mesi di astinenza.

Rivivi le emozioni del match con le foto di Giovanni Somma.

Clicca sulle foto per ingrandirle.

Retroscena Ospina, scatta inchiesta dell’Asl: “Trasportato all’ospedale sbagliato”

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Spunta un’inchiesta dell’Asl Napoli 1 sulle decisioni di trasportare David Ospina al nosocomio sbagliato

Durante il match di ieri tra Napoli ed Udinese sul finire del primo tempo David Ospina si accascia a terra a e vengono richiamati d’urgenza i soccorsi in campo che lo trasporteranno in ospedale. L’edizione di oggi del quotidiano Il Mattino rivela che è scattata un’inchiesta dell’Asl Napoli 1 sulle decisioni assunte dai responsabili del servizio di emergenza sanitaria presenti all’interno dello stadio:

 “Ospina, dopo le prime cure in campo, è stato trasportato all’ospedale San Paolo senza alcun consulto con il 118. La decisione è stata pertanto contestata formalmente dalla Asl in quanto non conforme alle procedure di sicurezza previste”. E ancora: “Ospina, trasportato con una diagnosi di trauma cranico, è approdato all’ospedale San Paolo privo di una neurochirurgia, disciplina indispensabile per quel tipo di trauma”.

The Next Day (Lo Piano – Saint Red)

The next day, il giorno dopo, e’ bufera su Emmanuel Macron e sul suo governo, accusati di “lassismo” di fronte alla violenza del 18esimo sabato di protesta dei gilet gialli.

Il Presidente, tornato precipitosamente dal week-end sulla neve, ha tuonato promettendo “decisioni forti”, ma è stato bersagliato soprattutto dai social network al grido di “Parigi brucia, Macron scia”.

Le immagini delle devastazioni sugli Champs Elysee, hanno fatto il giro del Mondo, oggi ci si domanda perché le forze di polizia non siano intervenute in tempo? Quali ordini avevano ricevuto? E’ inspiegabile che centinaia di balordi abbiano potuto mettere a ferro e fuoco il cuore di Parigi.

Sono piu’ di 200 i casseur ancora in carcere da ieri, molti di loro saranno giudicati per direttissima.

L’opinione pubblica si aspetta una condanna esemplare per gli arrestati, certamente i giudici non useranno “guanti gialli”, daranno loro la giusta pena per le azioni commesse.

La Sindaca della Capitale, Anne Hidalgo, ha chiesto spiegazioni al Governo, affermando che i sabati dei Gilet Gialli stanno diventando un incubo, non solo per i Parigini, ma per tutti i Francesi.

L’immagine simbolo della devastazione è quel poco che resta in piedi del Fouquet’s, il ristorante saccheggiato e distrutto prima di mezzogiorno, poi dato alle fiamme nel pomeriggio.

La più bella avenue del Mondo, ieri mattina sembrava Beirut, era ridotta ad un campo di macerie, ci vorranno forse dei mesi, per restituirla al suo antico splendore.

Decisioni Forti :

Il Governo si è riunito in tutta fretta la notte di Domenica: saranno sicuramente adottate misure piu’ restrittive, perché le scene di violenza, viste Sabato, non si ripetano più.

Non si tratterà di una nuova Legge, ha anticipato la Ministra della Salute, Agnes Buzyn, una delle partecipanti alla riunione attorno al premier Edouard Philipp, saranno solo adottati dei provvedimenti complementari per il mantenimento dell’ordine.

Vedremo cosa accadra’ nel 19simo Sabato di protesta, augurandoci che, fra 2 settimane non se ne “festeggi” il ventesimo, e altri ancora.

Fondo d’investimento di Shangai interessato ad un progetto di 5 miliardi per il porto di Palermo. 435 mila posti di lavoro

Il progetto del Fondo vorrebbe fare di Palermo il primo porto hub in Europa con 16 milioni di container movimentati all’anno due in più di Rotterdam.

Tre rappresentanti di un fondo d’investimento di Shangai hanno incontrato nei giorni scorsi i vertici di Eurispes (L’Eurispes è un ente privato italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali, ed operante nel campo della ricerca politica, economica, sociale e della formazione) per prendere visione del progetto, già presentato in alcune missioni internazionali in Cina, che prevede la realizzazione di una mega piattaforma marittima per il trasporto merci a Palermo, un’operazione da 5 miliardi di euro che trasformerebbe il porto nel più grande hub d’Europa e strategico soprattutto per i traffici tra l’Asia e la sponda sud del Mediterraneo.

Adesso si guarda con attenzione alla visita a Palermo del Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping (di cui avevamo detto in un precedente articolo “La Nuova Via della Seta tra Cina e Italia e anche Sicilia”, che sarà in città il 23 marzo con al seguito una folta delegazione di manager e uomini d’affari.

Il progetto de porto Hub a Palermo era stato presentato a luglio del 2018 dall’Eurispes a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana.

Giovan Battista Rubino – componente del comitato scientifico di Eurispes Sicilia, ingegnere palermitano, esperto di opere pubbliche nel campo dell’ingegneria sanitaria e dell’idraulica marittima – lo aveva redatto con il suo team e ne aveva sottolineato, in un’intervista di seguito riportata, da un lato il valore ecologico e paesistico, con il rilancio di un pezzo di costa oggi degradata su cui insiste persino il divieto di balneazione, e dall’altro quello economico, che lo porterebbe ad essere il primo porto container del Mediterraneo, con la creazione di 435mila posti di lavoro.

<<Iniziamo subito col dire che non tutti coloro che hanno sin qui commentato e criticato il progetto – e per fortuna sono una minoranza – lo conoscono veramente. La realtà è che il progetto – che è ancora in fase di fattibilità tecnica ed economica – in effetti riuscirebbe davvero a riqualificare la costa sud-orientale della città, abbandonata da anni. Una riqualificazione da tanto tempo attesa che si abbina ad un’opera ad alto ritorno economico.

Un progetto che lei studia da anni e che oggi vede la luce grazie al sostegno e al know how dell’Eurispes che ha voluto offrire un contributo importante alla crescita del territorio palermitano e siciliano, in una congiuntura poco felice, con una economia che arranca e con una disoccupazione preoccupante. L’Istituto ha individuato nell’infrastrutturazione – con la competenza e l’autorevolezza maturata negli anni – un elemento essenziale per lo sviluppo, e il disegno che si è voluto tracciare anche in questo caso è quello di uno sviluppo ecosostenibile, che rispetta l’ambiente, il paesaggio e li valorizza entrambi, delineando una prospettiva che appartiene alla città di Palermo la quale non a caso si chiamava Panormus, cioè “tutto porto”.

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica scende nel merito della progettazione. Che cosa risponde a chi critica il costo dell’opera e a chi tuona contro l’ipotesi di una cementificazione della costa e di un danno ambientale senza precedenti?

Nulla di più falso: il progetto mira alla costruzione del porto Hub e alla riqualificazione della costa sud-orientale. I due aspetti sono fortemente connessi. Nessun rischio di cementificazione, se non quello relativo ai servizi essenziali del porto che comunque saranno realizzati ad oltre 300 metri dalla costa, e, ovviamente, se riceveranno tutte le autorizzazioni. Oggi quel tratto di costa è degradato, e sussiste il divieto di balneazione permanente per via degli scarichi fognari a mare e degli arenili che si sono formati con l’erosione delle ex discariche presenti lungo la costa. L’opera prevede di riportare il paesaggio alla sua originaria bellezza, restituendo alla città la vista del mare. Il suo costo è in funzione delle dimensioni e della qualità dei servizi che si vogliono offrire. Il progetto, se ritenuto valido dalle Istituzioni, potrà essere realizzato dagli eventuali utilizzatori sulla base di una verifica costi-benefici.

Da dove arriveranno i fondi per la sua realizzazione?

Se l’opera sarà ritenuta economicamente valida, come credo, si presenteranno in tanti per realizzarla e gestirla.

Di quali autorizzazioni e permessi ci si dovrà dotare e, in tal senso, i tempi e le procedure burocratiche potranno rappresentare un problema?

Le autorizzazioni vanno richieste in fase di progettazione definitiva, e confidiamo nella sinergia degli enti che dovranno esprimersi per concluderle nel giro di un anno. Una volta completato l’iter autorizzativo e progettuale, i lavori potranno realizzarsi in tre anni, considerato che potranno sorgere tanti cantieri, essendo i lavori di tipologia e dislocazione diverse.

Nella relazione tecnica del progetto si legge che questo nuovo porto Hub di Palermo, nella classifica dei migliori venti porti commerciali, sarà al primo posto in Europa. Con quali ripercussioni sul territorio e sul tessuto economico-imprenditoriale locale?

Sì, è così, perché sarebbe in grado di movimentare a regime sino a 16 mln di container all’anno e, grazie alla sua posizione nel cuore del Mediterraneo, vicinissima alla rotta Suez-Gibilterra e alle attrezzature e alla logistica previste nel progetto, potrebbe intercettare parte del flusso di navi che transitano nel Mediterraneo, le quali costituiscono il 19% del traffico marittimo mondiale.

Un forte impulso per tutta l’economia siciliana, dunque.

Non solo per l’economia siciliana, ma anche per tutta quella del Sud Europa, perché si genererebbero economie di scala. Rotterdam sostiene che un grande Hub nel Sud Europa non sarebbe neanche in concorrenza con loro ma renderebbe più forte l’Europa stessa.

Oltre agli effetti sorprendenti sull’occupazione, che nel Mezzogiorno rappresenta un vero e proprio dramma. Indubbiamente: 435mila posti di lavoro, che la gestione del porto Hub di Palermo creerebbe a regime, oltre a tutti i posti di lavoro all’apertura dei cantieri per la realizzazione dell’opera. La gestione dei porti commerciali fornisce lavoro a gran parte dei territori circostanti, considerato anche l’indotto. Secondo gli studi di Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) e di altri enti, sui porti commerciali in esercizio, per ogni mille container in transito si creano 5 posti di lavoro, e per ogni mille container lavorati, 42 posti di lavoro. Il porto commerciale è una attività dal forte ritorno economico: per ogni container movimentato si fatturano 300 euro e per ogni container lavorato, 2.900 euro.

Ingegner Rubino, questo nuovo porto Hub di Palermo si farà mai?

Me lo auguro, per il futuro di questa città, per i nostri giovani e per il riscatto della nostra amata Terra>>.

L’opinione.

Forse si spiega perché, diversi trasversali (mimetizzati) intolleranti del Meridione e della Sicilia, travestiti da nobili politici italiani ed europei con rispettivi codazzi di (iscariota) meridionali, siciliani, menestrelli e luminari, nell’ultimo mese sono tutti agitati da quando si è appreso della visita del Presidente della Cina in Sicilia. In una intervista di qualche tempo addietro, replicata il 12 marzo c.a. da una emittente privata nazionale, un blasonato Presidente italiano del Consiglio dei Ministri di centrosinistra di qualche decennio addietro, ebbe a dire in merito a “La Nuova Via Della Seta” che: “… attraverso il Canale di Suez e con i porti dell’Alto Tirreno e dell’Alto Adriatico …” ecc.  Guarda caso, il Sud e la Sicilia neanche li ha citati. Per molti di questi titolati nostri rappresentanti è come se non esistesse il Sud e la Sicilia, se non nella propaganda quando devono rastrellare voti approfittando del bisogno, sottosviluppo e disoccupazione di queste assoggettate aree italiane.

Adduso Sebastiano

Under 17, Juve Stabia-Casertana 2-2: gli highlights del match [VIDEO ViViCentro]

Gli highlights del match

Finisce col punteggio di 2-2 il derby Under 17 tra Juve Stabia e Casertana. Match combattuto tra le due squadre, ma a passare in vantaggio sono gli ospiti al 46esimo con Savino. Subito, un minuto dopo, arriva il pareggio di Guarracino, all’ennesimo gol stagionale. Saracino riporta i suoi in vantaggio prima del 2-2 finale all’82esimo di Masotta, con una straordinaria rovesciata. Mangini fallisce, però, il rigore della vittoria finale al 90esimo.Questi gli highlights del match.

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Under 15, Juve Stabia-Casertana 3-0: gli highlights del match [VIDEO ViViCentro]

Gli highlights del match

Finisce col punteggio di 3-0 il derby Under 15 tra Juve Stabia e Casertana. Match a senso unico, con la voglia matta di raggiungere i playoff per i ragazzi di Franzese. Apre le marcature Ventrone di testa, ma è la doppietta di Di Serio, del bomber da 18 gol in 16 partite, a chiudere i giochi. Il secondo gol è da antologia, al volo di sinistro. Questi gli highlights del match.

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia