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Juve Stabia – Reggiana: Danilo Quaranta ritorna al Menti da avversario

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Gli ex giocatori, si sa, sono da sempre al centro dell’attenzione, figure capaci di evocare ricordi e suscitare un misto di emozioni e curiosità tra i tifosi.Il loro ritorno da avversari in uno stadio che è stato “casa” riaccende passioni e ricordi.

Questa volta, i riflettori dello stadio Romeo Menti sono puntati su Danilo Quaranta, il difensore che, dopo una breve ma intensa parentesi con la Juve Stabia, si prepara a tornare da rivale con la maglia della Reggiana.Arrivato nel calciomercato di gennaio della passata stagione, Quaranta ha salutato la comitiva gialloblù dopo appena sei mesi.

Un’avventura breve, ma che ha lasciato un’impronta positiva.Il calciatore si è fatto apprezzare per la sua dedizione e il suo impegno, incarnando perfettamente il mantra di grinta e sacrificio predicato dall’allenatore Guido Pagliuca.

Ogni volta che è sceso in campo, non si è mai risparmiato, conquistando la stima dell’ambiente stabiese.La sfida di sabato prossimo contro la Reggiana assume, quindi, un sapore particolare.

Sul prato verde del Menti, le Vespe ritroveranno un volto ben conosciuto, quello di un difensore che ha lottato per la stessa maglia solo pochi mesi fa.Quaranta, classe 1997, ha collezionato 9 presenze con la Juve Stabia, prima che la società decidesse di cederlo a titolo definitivo alla Reggiana all’inizio di agosto.

L’imminente incontro, già di per sé carico di tensione per l’importanza dei tre punti in palio nel campionato di Serie B, si arricchisce di questo ulteriore elemento di interesse.Sarà l’occasione per i tifosi stabiesi di rivedere e, con ogni probabilità, tributare un caloroso saluto a un ex giocatore che, pur per un breve periodo, ha dimostrato attaccamento e professionalità.

Dall’altra parte, Quaranta cercherà di mettere in difficoltà i suoi ex compagni, con la professionalità che lo contraddistingue, indossando ora la casacca granata.Nonostante la permanenza limitata, Danilo Quaranta ha saputo lasciare il segno.

La sua determinazione e serietà sono state qualità immediatamente percepite e apprezzate dalla tifoseria, che ne ha riconosciuto l’impegno e il valore umano e sportivo.Il suo ritorno a Castellammare di Stabia non sarà mai una partita come le altre, ma un incrocio di emozioni, ricordi e rispetto reciproco.

Juve Stabia, un rinnovo che vale più di un contratto: Thomas Battistella prolunga fino al 2028

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Nel calcio moderno, fatto di contratti, clausole e trasferimenti repentini, esistono ancora storie che parlano di fiducia, appartenenza e gratitudine.L’ultima, in ordine di tempo, arriva da Castellammare di Stabia e ha per protagonisti la Juve Stabia e il centrocampista Thomas Battistella.

La società gialloblù ha infatti comunicato ufficialmente di aver prolungato il contratto del giocatore fino al 30 giugno 2028.Una notizia che, in altre circostanze, sarebbe passata come ordinaria amministrazione ma che assume un significato profondo alla luce della sfortunata vicenda che ha colpito il calciatore.

Arrivato durante l’ultima sessione di mercato estiva per rinforzare la mediana delle Vespe, Battistella ha visto la sua avventura subire un brusco e doloroso stop.Durante la gara di Coppa Italia contro il Lecce, il centrocampista ha riportato una lesione del legamento del ginocchio, un infortunio grave che lo costringerà a un lungo periodo di stop.

Proprio nel momento più delicato per un atleta, la società di via Cosenza ha voluto lanciare un segnale forte e inequivocabile.Il prolungamento del contratto non è solo un atto formale ma una tangibile manifestazione di vicinanza e stima nei confronti di un ragazzo che, seppur da poco in gialloblù, ha già dimostrato grande professionalità.

Una mossa fortemente voluta da tutto l’ambiente stabiese per far sentire il giocatore parte integrante del progetto a lungo termine.Dal canto suo, Thomas Battistella ha risposto con un gesto di grande attaccamento ai colori, legandosi alla Juve Stabia per le prossime stagioni e ripagando la fiducia ricevuta.

Le sue parole, affidate ai canali ufficiali del club, esprimono tutta la sua gratitudine e la sua determinazione: “Sono felice ed onorato di prolungare il mio contratto con la Juve Stabia e di difendere questi colori fino al 2028.Ringrazio la Società per la stima e la fiducia che ricambierò sul campo.

Tornerò presto e più forte di prima.Forza Vespe!”

A suggellare l’intesa è intervenuto il direttore sportivo Matteo Lovisa, che ha sottolineato come questa decisione sia un investimento per il futuro immediato della squadra: “La società ha deciso di premiare un ragazzo che sarà sicuramente importante per la seconda parte di questa stagione.

Thomas sarà il nostro vero rinforzo di gennaio”.Un rinnovo, dunque, che va oltre la semplice firma su un documento. È un patto di fiducia reciproca, un messaggio chiaro che la Juve Stabia crede nel valore, umano e tecnico, di Thomas Battistella.

Mentre il giocatore lavorerà per recuperare la migliore condizione, sa di avere alle spalle una società e una tifoseria che lo aspettano, pronte a riabbracciarlo in campo come il grande acquisto del mercato invernale.

Tombola? Perfetta in ogni periodo dell’anno

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Quando si pensa alla tombola, la mente corre quasi istintivamente alle festività natalizie, alle tavolate familiari e al suono familiare dei numeri estratti da un sacchetto di stoffa.Questo gioco, profondamente radicato nella tradizione italiana, è senza dubbio il re indiscusso del periodo di Natale, capace di riunire nonni e nipoti in un clima di allegria e spensierata competizione.

Tuttavia, limitare il suo fascino ai soli mesi invernali sarebbe un vero peccato.La tombola, che spesso viene confusa con il lotto, è in realtà un passatempo straordinariamente versatile, un pretesto perfetto per creare momenti di convivialità e divertimento in qualsiasi stagione.

Come funziona: le regole di un classico intramontabile

Uno dei motivi del successo duraturo della tombola risiede nella sua semplicità.

Le regole sono così immediate che possono essere apprese in pochi istanti anche da chi non ha mai giocato.Ogni partecipante acquista una o più “cartelle”, ovvero delle schede su cui sono stampati quindici numeri disposti su tre righe.

Una persona assume il ruolo del “croupier”, munito di un tabellone con tutti i numeri da 1 a 90 e di un bussolotto o un sacchetto contenente gli stessi numeri.A ogni estrazione, il numero viene annunciato ad alta voce e i giocatori che lo hanno sulla propria cartella lo coprono, solitamente con fagioli secchi, ceci o appositi segnaposto.

L’obiettivo è completare per primi determinate combinazioni: i premi minori sono l’ambo (due numeri sulla stessa riga), il terno (tre), la quaterna (quattro) e la cinquina (tutti e cinque i numeri di una riga).Il premio più ambito, naturalmente, è la tombola, che si ottiene quando tutti e quindici i numeri di una cartella vengono coperti.

Non solo un passatempo natalizio

Sebbene l’immagine di una partita a tombola davanti all’albero di Natale sia iconica, proviamo a immaginarla in contesti diversi.

Pensiamo a una tiepida serata di fine primavera, in giardino, con gli amici riuniti attorno a un tavolo.O ancora, a un pomeriggio d’estate in veranda, cercando un po’ di tregua dal caldo, dove il gioco diventa una piacevole alternativa alla siesta.

Anche in autunno, durante una giornata di pioggia, stendere il tabellone sul tavolo può trasformare un momento di noia in un’occasione di risate e interazione. La tombola non ha bisogno di una stagione specifica perché la sua vera essenza non è legata al freddo o alle feste, ma alla sua incredibile capacità di aggregare e di favorire il dialogo e lo scherzo, rafforzando i legami in modo semplice e genuino.Il vero punto di forza della tombola, infatti, è la sua capacità di essere un catalizzatore sociale: non richiede abilità strategiche e mette tutti sullo stesso piano, dal bambino che sta imparando i numeri all’anziano che ritrova un gioco della sua infanzia.

Ogni numero estratto può diventare il pretesto per una battuta, ogni cinquina un piccolo trionfo da celebrare in coro.In definitiva, la tombola non celebra una festività, ma celebra lo stare insieme.

Juve Stabia, Ignazio Abate chiamato a battere Davide Dionigi che ha perso una sola volta contro le Vespe

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Lo stadio “Romeo Menti” sembra evocare dolci ricordi per Davide Dionigi.L’attuale allenatore della Reggiana ha dimostrato nel corso della sua carriera di trovarsi particolarmente a suo agio sul manto erboso stabiese, dove ha più volte regalato dispiaceri ai tifosi gialloblù.

Un trend che il nuovo tecnico delle Vespe, Ignazio Abate, avrà il difficile compito di invertire per inaugurare un nuovo corso.La storia recente è un monito per la piazza stabiese.

Lo scorso campionato, la Reggiana di Dionigi ha conquistato sei punti su sei contro la Juve Stabia, un bottino pieno che evidenzia la solidità e la capacità del tecnico di preparare al meglio le sfide contro i campani.L’ultima ferita è datata 9 maggio 2025, quando i granata si imposero per 1-2 al “Menti” in una delle partite cruciali della stagione, lasciando l’amaro in bocca a una tifoseria che sperava in un esito diverso.

Ma il feeling di Dionigi con Castellammare ha radici più profonde.I tifosi della Juve Stabia con la memoria più lunga ricorderanno con un brivido il 23 aprile 2011.

In quella occasione, Dionigi sedeva sulla panchina del Taranto e orchestrò una vittoria netta e indiscutibile.Un secco 0-3 che ammutolì lo stadio, frutto di una sfortunata autorete di Corona e dei sigilli di Girardi e Sy, a coronamento di una prestazione dominante da parte della sua squadra.

Questi precedenti non sono semplici coincidenze, ma testimoniano la capacità di Dionigi di interpretare al meglio le partite a Castellammare, trasformando il “Menti” in un terreno fertile per le ambizioni delle sue squadre.Su Ignazio Abate, che ha preso le redini della squadra a giugno 2025, poggia ora il peso di questa eredità scomoda.

La sfida contro la Reggiana di Dionigi non sarà una partita come le altre.Al di là dei tre punti in palio, avrà un enorme valore simbolico e psicologico.

L’ex terzino del Milan, alla sua nuova avventura in Serie B, è consapevole che per consolidare il progetto tecnico e gettare le basi per un futuro ambizioso, come auspicato dalla società, è fondamentale costruire una mentalità vincente capace di superare anche gli ostacoli storicamente più ostici.La sua missione è chiara: riscrivere la storia recente e dimostrare che la Juve Stabia può imporre la propria legge anche contro avversari che in passato hanno rappresentato un vero e proprio tabù.

Sarà affascinante osservare come l’approccio tattico e la filosofia di gioco di Abate, improntati su intensità e forte senso di appartenenza, si scontreranno con l’esperienza e l’acume tattico di un “vecchio lupo” come Dionigi in uno scontro che promette di essere cruciale per il morale e il cammino delle Vespe.

Juve Stabia – Reggiana: Gli emiliani hanno un nuovo rinforzo in difesa. Magnani è stato prelevato dal Palermo

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In vista della delicata trasferta contro la Juve Stabia, valida per il terzo turno del campionato di Serie BKT, la Reggiana potrà utilizzare un colpo da maestro per il reparto arretrato ufficializzato il 29 agosto e che ancora non ha esordito con la maglia granata, stiamo parlando di Giangiacomo Magnani.Il difensore, con un solido bagaglio di esperienza in Serie A, si unisce al club per blindare la difesa e porta con sé un intrigante filo rosso che lo lega alla prossima imminente sfida.

La partita, in programma sabato 13 settembre alle ore 15:00 allo Stadio Romeo Menti, si preannuncia come un crocevia importante per entrambe le formazioni.Per Magnani, il confronto con le “vespe” non sarà una prima assoluta.

Il difensore ha già incrociato i tacchetti con i gialloblù ai tempi della sua militanza nel Siracusa, nella stagione di Serie C 2017/2018, in un incontro terminato a reti inviolate dove rimase in campo per tutti i 90 minuti.Un precedente che aggiunge un sapore particolare per il calciatore.

Sfida tra Titani in Difesa: Magnani contro Ruggero

L’arrivo di Magnani a Reggio Emilia alza il livello qualitativo della retroguardia granata e preannuncia un affascinante duello a distanza con uno dei pilastri della difesa stabiese, Marco Ruggero.

Entrambi sono considerati tra i profili difensivi più interessanti e affidabili del torneo cadetto con Ruggero che ha dalla sua un’età più giovane.Magnani, designato a diventare il nuovo leader della difesa emiliana, e Ruggero, talento emergente della Juve Stabia, saranno chiamati ad annullare gli attacchi avversari.

La solidità delle due difese passerà inevitabilmente dalla loro prestazione, in una partita che si preannuncia tesa ed equilibrata.

Stato di Forma a Confronto: Stabilità da Ritrovare per le Vespe

Juve Stabia – Reggiana non sarà solo una battaglia per i tre punti, ma un test di maturità per le ambizioni di entrambe le squadre.In una gara che si prospetta equilibrata, dove ogni dettaglio può fare la differenza, l’attenzione sarà inevitabilmente puntata sull’efficienza dei pacchetti arretrati.

Nell’ultimo scontro casalingo, la Juve Stabia ha mostrato qualche segnale di nervosismo, pur riuscendo a mantenere la porta inviolata nello 0-0 contro il Venezia.La sfida contro la Reggiana sarà un banco di prova importante per ritrovare quella compattezza che è mancata a tratti.

D’altro canto, la Reggiana si presenta a Castellammare di Stabia con una difesa che, sebbene abbia concesso tre gol nelle prime due uscite stagionali, punta a ritrovare la solidità dimostrata nella passata stagione, quando le parate decisive dell’ex portiere Francesco Bardi si rivelarono spesso un fattore determinante.Con l’innesto di un difensore del calibro di Magnani, il tecnico Davide Dionigi spera di aver trovato la chiave per registrare definitivamente il reparto.

La domanda che aleggia sul Menti è dunque chiara: riuscirà la Juve Stabia a blindare la propria area di rigore, o sarà la nuova solidità granata, griffata Magnani, ad avere la meglio?La risposta arriverà dal campo, in un sabato pomeriggio che promette scintille.

Castellammare di Stabia, rivoluzione in Comune: dal 1° ottobre nuovi orari per i dipendenti

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Una macchina amministrativa più moderna, efficiente e vicina alle esigenze della comunità.Con questo obiettivo, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha annunciato una storica rimodulazione dell’orario di lavoro per i dipendenti comunali, che entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre.

La novità segna un cambio di passo epocale per l’Ente di Palazzo Farnese, che non interveniva in modo così radicale sull’organizzazione oraria dal 1999.

La nuova organizzazione: orario continuato e un rientro lungo

La riforma, che non riguarda il personale soggetto a turnazione come la Polizia Municipale, introduce un nuovo modello di lavoro basato su una diversa distribuzione del monte ore settimanale.Ecco come sarà strutturata la settimana lavorativa:

  • Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì: i dipendenti saranno in servizio dalle ore 8:00 alle 15:15, con una pausa pranzo obbligatoria di almeno trenta minuti alle 13:45.
  • Giovedì: sarà la giornata lavorativa più estesa, con ingresso alle 8:00 e uscita non prima delle 17:30, mantenendo la stessa pausa pranzo alle 13:45.

“Una macchina amministrativa sempre più efficiente, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e della comunità, al passo con i tempi e che possa trarre il meglio da questa nuova organizzazione”, ha dichiarato il sindaco Vicinanza, sottolineando la portata strategica della decisione.

Ticket mensa per tutti i giorni: una conquista storica

Un aspetto di grande rilevanza della riorganizzazione è l’impatto positivo sulle condizioni dei lavoratori.

Con l’orario che si estende quotidianamente oltre la pausa pranzo, tutti i dipendenti avranno diritto al ticket mensa ogni giorno, dal lunedì al venerdì.Si tratta di una misura che pone fine a una lunga attesa, accogliendo una richiesta avanzata da anni dalle rappresentanze sindacali, che vedevano il buono pasto riconosciuto solo nei due giorni di rientro pomeridiano previsti dal vecchio modello.

Un investimento sulla qualità del lavoro

Secondo il primo cittadino, “questa scelta non rappresenta soltanto un adeguamento organizzativo, ma un investimento sulla qualità del lavoro e sull’efficienza degli uffici comunali.

Un Comune più moderno e strutturato significa risposte più rapide, maggiore capacità di programmazione e un contatto più diretto con i cittadini”.Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il vicesindaco e assessore al personale, Giuseppe Di Capua: “Si tratta di una richiesta avanzata dai sindacati sin dal primo momento, che la nostra Amministrazione ha accolto con convinzione. È un passo importante che valorizza i lavoratori, migliora l’organizzazione interna e consente di rendere più efficiente la macchina amministrativa, sempre a servizio dei cittadini e della comunità”.

Un tassello nel mosaico del rinnovamento

Il vicesindaco Di Capua ha inoltre inquadrato la nuova organizzazione oraria come parte di una visione più ampia di rinnovamento della pubblica amministrazione locale. “In questi mesi, sempre in dialogo con le rappresentanze sindacali, abbiamo anticipato le mobilità, favorito le progressioni verticali, avviato le procedure per nuove posizioni organizzative e ci prepariamo a bandire concorsi pubblici per rafforzare gli uffici”.

Un insieme di interventi coordinati con un unico, chiaro obiettivo: “garantire un’amministrazione moderna, efficace e davvero al servizio della comunità stabiese”.

Juve Stabia – Reggiana sarà diretta dal Mario Perri della sezione di Roma 1. La scheda completa dell’arbitro

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Nel panorama arbitrale italiano emerge con forza la figura di Mario Perri, giovane direttore di gara della sezione di Roma, il cui profilo è tenuto in altissima considerazione dai vertici dell’Associazione Italiana Arbitri.La stima nei suoi confronti non è solo ufficiosa, ma è stata sancita dal conferimento del prestigioso premio “Vincenzo Orlandini”, un riconoscimento destinato a coloro che si sono distinti per eccezionali meriti sia a livello associativo che tecnico nel corso delle recenti stagioni sportive.

Un Percorso tra Ingegneria Aerospaziale e Campi di Calcio

La carriera di Mario Perri è un esempio di come dedizione e talento possano portare all’eccellenza in ambiti molto diversi.Parallelamente al suo percorso nel mondo del calcio, avviato con continuità sin dal 2009, Perri ha completato un brillante percorso di studi, conseguendo una laurea in ingegneria aerospaziale presso la prestigiosa Università “La Sapienza” di Roma.Questa doppia vita dimostra una notevole capacità di gestione e un’applicazione costante, qualità che ha saputo trasferire con successo dal mondo accademico a quello sportivo, affrontando ogni sfida con la massima determinazione.

L’Ascesa nel Professionismo e la Prova del Fuoco

La sua ascesa come direttore di gara ha trovato una consacrazione nelle ultime stagioni, durante le quali si è distinto sui campi della Serie C.

L’ingresso nel professionismo risale al 2020, con il suo esordio nella partita ricca di gol tra Lucchese e Pergolettese, terminata con il punteggio di 3-3.Nei quattro anni, il suo percorso è stato caratterizzato da una crescita progressiva e costante, che lo ha portato a maturare esperienza e a guadagnare la fiducia necessaria per dirigere incontri di crescente importanza.Il culmine di questo percorso è arrivato con la designazione per dirigere le delicate sfide dei play-off, un traguardo che rappresenta un punto significativo nella carriera di ogni arbitro.Proprio in questa fase cruciale, Perri ha affrontato un episodio complesso che, pur non compromettendone l’avanzamento di carriera, ha acceso il dibattito sul suo stile di arbitraggio.

Durante l’acceso incontro tra Carrarese e Vicenza, sono state sollevate numerose polemiche da parte dei protagonisti in campo, i quali hanno criticato una direzione di gara giudicata troppo permissiva.Con un metro di giudizio “all’inglese”, Perri ha lasciato correre molto il gioco, ma l’atmosfera incandescente, testimoniata da sette ammonizioni, ha portato la partita sull’orlo di sfuggirgli di mano.

Il Riconoscimento Finale e le Prospettive Future

Nonostante questo singolo episodio controverso, la valutazione complessiva della sua stagione 2023/2024 fu eccezionale.A testimonianza del suo valore, Mario Perri si classificò al primo posto assoluto nella graduatoria di merito di tutti gli arbitri della CAN C.Questo straordinario rendimento gli ha permesso di aggiudicarsi un altro ambito riconoscimento: il premio “Luigi Agnolin”.

Oltre a questo premio lo scorso anno (2024-2025) è stato promosso in CAN anche se poi non ha mai arbitrato in serie A ma solo in serie B.

Statistiche

Mario Perri nato il 22/12/1992 a Roma è iscritto alla sezione AIA di Roma 1.E’ stato promosso in CAN nella stagione 2024-2025 (1 anno).In totale ha diretto tra i professionisti ben 69 gare: 37 vittorie interne, 12 pareggi e 20 affermazioni esterne con 21 rigori e 11 espulsioni

In questa stagione ha diretto 1 gara di Coppa Italia (Cagliari – Virtus Entella 6-5 dcr) in cui ha concesso 1 rigore.

Sono 5 i precedenti con la Juve Stabia: 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta

24/25   Serie B 28.08.2024     Juve Stabia     1:0       Mantova (Piscopo)

23/24   Serie C 08.04.2024     Benevento      0:0       Juve Stabia

23/24   Serie C 13.01.2024     Avellino          2:2       Juve Stabia (Patierno (r), Ricciardi, Mignanelli (2))

22/23   Play-off Serie C 1° Turno      11.05.2023      Cerignola 3:0 Juve Stabia

20/21   Serie C 01.11.2020     Juve Stabia     1:0       Bisceglie (Fantacci)

Nessun Precedente con la Reggiana

GLI ASSISTENTI

1° Sig. Fabiano PRETI della sezione AIA di Mantova

2° Sig. Glauco ZANELLATI della sezione AIA di Seregno

IV° uomo Sig. Valerio CREZZINI della sezione AIA di Siena

VAR Sig. Alessandro PRONTERA della sezione AIA di Bologna

AVAR Sig. Alberto SANTORO della sezione AIA di Messina

Juve Stabia: una squadra e una comunità. Il patto d’amore della società sportiva con Castellammare di Stabia

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Bambini che corrono, le urla gioiose dei bambini, l’abbraccio di una comunità.Non siamo al “Romeo Menti” ma in una serata di inizio settembre presso la parrocchia di Sant’Antonio da Padova.

Qui, dove si celebrano le storiche “MiniOlimpiadi”, una delegazione di calciatori della Juve Stabia ha incontrato una parte del cuore pulsante della propria città, in un gesto che va oltre la semplice rappresentanza e si fa testimonianza di un rapporto che la società gialloblù sta cercando, con sempre maggiore convinzione, di tessere e rinsaldare con il tessuto sociale di Castellammare di Stabia.L’episodio, comunicato dalla stessa società, ha visto i calciatori Fabio Maistro, Matteo Baldi e Aaron Chamaglichella immergersi nell’entusiasmo della 52ª edizione della manifestazione, un evento che da oltre mezzo secolo anima il quartiere e la città intera.

Accolti dal calore di oltre 200 partecipanti, tra bambini e adulti, e dal parroco Don Catello Malafronte, i tre atleti non sono stati semplici ospiti ma parte integrante di una festa di comunità.Si sono concessi per autografi e foto di rito, certo, ma soprattutto hanno condiviso momenti di dialogo e di gioco, premiando infine i giovani vincitori dei tornei.

Un segnale forte in un contesto significativo

La scelta di partecipare a un evento come le MiniOlimpiadi della parrocchia di Sant’Antonio da Padova non è casuale.

Questa manifestazione rappresenta un’istituzione per Castellammare, un punto di riferimento per intere generazioni di stabiesi, un luogo di aggregazione sana che incarna i valori più autentici dello sport.La presenza dei calciatori della Juve Stabia in questo contesto assume dunque un valore simbolico potente: la squadra della città che si fa prossima alla sua gente, che scende idealmente dal piedistallo del professionismo per abbracciare la base, lì dove la passione per lo sport nasce e cresce.

Questa iniziativa si inserisce in un solco tracciato con crescente determinazione dalla dirigenza della Juve Stabia.Non si tratta di un episodio isolato ma di una tappa di un percorso volto a rafforzare un’identità condivisa.

Negli anni, infatti, si sono moltiplicati i segnali di questa volontà di dialogo e inclusione.Basti pensare a progetti come “Insieme a voi!”, volto a portare allo stadio i giovani e le associazioni del territorio, riempiendo gli spalti di nuove energie e di un tifo consapevole.

O ancora, a gesti di concreta solidarietà, come la donazione di abbonamenti a famiglie meno abbienti, per garantire che la passione per le “Vespe” non conosca barriere economiche e sia un patrimonio realmente di tutti.

Oltre il risultato sportivo: la squadra come motore sociale

In una realtà complessa e sfaccettata come quella di Castellammare di Stabia, una squadra di calcio può e deve essere molto più di un undici che scende in campo nel week end.Può diventare un catalizzatore di energie positive, un veicolo di valori, un punto di riferimento per i più giovani.

La presenza di atleti come Maistro, Baldi e Chamaglichella a contatto diretto con i bambini delle MiniOlimpiadi è un investimento sul futuro: significa mostrare un volto umano e accessibile del campione, trasformare l’idolo sportivo in un modello positivo, in un fratello maggiore da ammirare non solo per le prodezze atletiche ma anche per la disponibilità e l’impegno nel sociale.Questi momenti di condivisione contribuiscono a creare un circolo virtuoso.

Da un lato, la squadra riceve il calore e l’affetto genuino della propria gente, un’iniezione di fiducia e di responsabilità che si riflette inevitabilmente anche sul rendimento in campo.Dall’altro, la città sente la squadra come “propria” in un senso più profondo, non solo un simbolo da sventolare, ma una parte attiva della comunità, che partecipa alle sue gioie, supporta le sue iniziative e contribuisce alla sua crescita.

L’impegno della Juve Stabia nel tessere questa fitta rete di rapporti con il tessuto sociale stabiese è, in definitiva, una dichiarazione d’amore per il proprio territorio.Un amore che si nutre di gesti concreti, di tempo donato, di sorrisi scambiati.

In una serata di festa e di sport, tra i campetti di una parrocchia di periferia, si è forse rinsaldato un patto che vale più di qualsiasi vittoria: quello tra una squadra e la sua gente, uniti dalla stessa maglia e dalla stessa passione per un futuro da costruire insieme.

La prossima mossa in Italia per la regolamentazione della pubblicità del Gioco D’Azzardo

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L’Italia e la Spagna sono state le prime a introdurre divieti di pubblicità per il gioco d’azzardo.Questo approccio è stato visto come una risposta ferma a una questione che coinvolge molti.

Tuttavia, un dibattito acceso si è acceso tra gli addetti ai lavori e i regolatori.La domanda che tutti si pongono è: cosa succede adesso?

Il divieto assoluto è la migliore soluzione, o ci sono vie migliori?Il tema è stato al centro di una discussione intensa durante un recente convegno internazionale.

Le conclusioni suggeriscono che un approccio più misurato può avere risultati superiori.Gli esperti ritengono che un divieto totale non sia la scelta più vantaggiosa per diversi motivi.

Una politica di proibizione completa, infatti, rischia di spingere i giocatori verso il mercato illegale.Senza la possibilità di farsi conoscere attraverso la pubblicità, gli operatori legali e responsabili hanno difficoltà a distinguersi da quelli non autorizzati.

Ciò crea una situazione di confusione per chi cerca un’esperienza di intrattenimento sicura.Esistono siti con licenza e regolamentati che offrono il brivido del gioco, e alcuni di questi sono conosciuti come casino non AAMS con prelievo immediato. Pur essendo popolari per la rapidità dei pagamenti, tali piattaforme operano al di fuori delle normative italiane ma sono regolamentate da autorità affidabili a Malta e Gibilterra.

Senza indicazioni chiare da parte degli operatori regolamentati, i giocatori possono finire per scegliere piattaforme non autorizzate, esponendosi a rischi che le leggi italiane cercano di prevenire. È qui che emerge la necessità di un’azione diversa da parte dei regolatori.Piuttosto che vietare tutto, dovrebbero concentrarsi su regole specifiche.

L’idea principale è quella di sostituire il divieto generale con regolamenti più mirati.L’obiettivo sarebbe quello di permettere agli operatori autorizzati di comunicare le loro offerte, ma in modo attento e specifico.

Un esempio potrebbe essere limitare la pubblicità a determinate fasce orarie.Un altro sarebbe imporre restrizioni sui contenuti, assicurandosi che non siano attraenti per i gruppi più vulnerabili.

Queste regole aiuterebbero a guidare i consumatori verso piattaforme sicure e approvate dallo stato.Questo approccio protegge gli utenti.

In più, consente all’industria legale di mantenere un vantaggio competitivo.In questo modo, l’industria autorizzata non perde terreno a favore dei siti che operano senza permessi.

Una seconda raccomandazione è quella di migliorare la collaborazione tra regolatori e industria.Gli esperti suggeriscono che si dovrebbe lavorare insieme per creare linee guida precise.

Queste istruzioni dovrebbero spiegare in modo chiaro cosa è consentito e cosa no nella pubblicità.Questa trasparenza permetterebbe ai marchi che si comportano in modo responsabile di comunicare efficacemente.

Avrebbero la certezza di rispettare le regole.Questo è ancora più importante ora, mentre le licenze vengono rinnovate e si introducono nuove condizioni.

Una stretta cooperazione garantirebbe che le norme siano pratiche ed efficaci.Inoltre, aiuterebbe a costruire un rapporto di fiducia tra le parti.

Infine, l’educazione del pubblico è un punto fondamentale.Una mancanza di conoscenza crea confusione tra i giocatori.

Molti non sanno come distinguere tra un operatore legale e uno illegale.Questa confusione può portare involontariamente le persone a scegliere siti non sicuri.

I regolatori dovrebbero finanziare campagne informative per aiutare le persone a fare la scelta giusta.Queste campagne potrebbero mostrare i benefici di giocare su piattaforme legali.

Potrebbero anche avvertire dei rischi connessi agli operatori non autorizzati.Con il tempo, un pubblico più informato ridurrebbe il numero di persone che si spostano verso il settore illecito.

Una maggiore consapevolezza è l’arma più forte.Le lezioni apprese in Italia e Spagna sono utili per tutti i paesi.

Un divieto assoluto può sembrare la soluzione più semplice, ma spesso ha conseguenze non volute.Un approccio più equilibrato, che bilanci la protezione dei consumatori con il supporto per un mercato legale e robusto, sembra essere la direzione da seguire.

Questa nuova strategia si basa sulla proporzionalità, sulla chiarezza delle regole e sulla formazione dei cittadini. È un modo per affrontare una situazione complessa con attenzione.Il dibattito continua, ma una cosa è certa: la strada da percorrere richiede un’azione ben pensata, che non si limiti al divieto, ma che guidi l’intera industria verso un futuro più sicuro per tutti.

Un Libro Sotto le Stelle 2025: La cultura salpa dalla penisola sorrentina

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Sotto un cielo stellato, tra il profumo del mare e il fruscio delle onde, la cultura salpa di nuovo.Riparte dalla suggestiva cornice della penisola sorrentina il terzo ciclo di presentazioni di “Un libro sotto le stelle”, l’acclamata rassegna letteraria ideata e promossa dall’Associazione Meridiani.

Un’esperienza unica che trasforma il viaggio in un’occasione di incontro e riflessione, a bordo del traghetto “Blitz” della compagnia Alilauro Gru.So.N.Tre serate sospese tra mare e parole, in cui il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a suggestivi reading al tramonto e dialogare con gli autori in un contesto intimo e affascinante.

Un invito a rallentare, ad ascoltare le storie mentre il sole cede il passo alla luna, navigando tra le bellezze di un percorso mozzafiato: da Castellammare di Stabia verso la penisola Sorrentina, con passaggi a Punta Campanella e dinanzi allo Scoglio di Rovigliano.L’imbarco è fissato per le ore 19:00 nei pressi della Capitaneria di Porto.

Il Programma: Tre Viaggi tra Impegno Civile, Memoria e Arte

Il viaggio letterario prenderà il via mercoledì 10 settembre in compagnia di Pino Aprile e del suo ultimo libro, Meglio soli.

Un’opera potente, un grido di ribellione contro la condizione di subalternità storica del Sud Italia, che promette un dibattito acceso e profondo sull’identità e il futuro del Mezzogiorno.Si proseguirà giovedì 11 settembre con un appuntamento dedicato alla memoria e al giornalismo d’inchiesta.

A pochi giorni dal 40° anniversario della sua scomparsa, si ricorderà Giancarlo Siani attraverso il libro Terra nemica del giornalista Pietro Perone.L’autore racconterà l’impegno del “pool Siani”, un ristretto gruppo di cronisti che, con coraggio e determinazione, ha continuato a inseguire la verità dopo il suo brutale omicidio.

La chiusura del ciclo, il giorno seguente, sarà un omaggio all’arte della fotografia. Lorella Di Biase, giornalista e autrice RAI, e la giornalista Monique Gregory Settanni presenteranno la biografia Pino Settanni.Il sogno infinito.

Un racconto a più voci che ricostruisce la vita e la visione del celebre fotografo, attraverso i ricordi di familiari, amici e le testimonianze di grandi personaggi del cinema e della cultura che hanno incrociato il suo cammino.

Una Rassegna che Rafforza la Comunità

Il varo di questo ciclo di appuntamenti vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui Luigi Vicinanza, Sindaco di Castellammare di Stabia, Vincenzo Ungaro, Consigliere comunale, il curatore della rassegna Gino Aveta, la Vicepresidente dell’Associazione Meridiani Ada Minieri, e il Comandante della Capitaneria di porto, il capitano di fregata Andrea Pellegrino.I saluti istituzionali saranno affidati a Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, e Alfonso Giarletta, Event Manager dell’Associazione Meridiani.

A guidare le conversazioni con gli autori sarà, come di consueto, la presenter Sonia Di Domenico, affiancata dallo speaker Silvio Martino di Rai Radio Live Napoli.

“Essere parte del progetto nazionale ‘Città che legge’ ci impegna a trasformare Castellammare di Stabia in una comunità sempre più attenta alla diffusione della cultura,” ha dichiarato il sindaco Luigi Vicinanza. “In questo ciclo, tre opere ci guidano in percorsi diversi ma complementari: con Pino Aprile riflettiamo sul destino del Sud; con Pietro Perone rinnoviamo la memoria di Giancarlo Siani, un giovane cronista che ha scelto la verità a costo della vita; con Lorella Di Biase e Monique Gregory Settanni scopriamo l’universo creativo di Pino Settanni. È un viaggio tra impegno civile, identità e arte che arricchisce la nostra comunità.”

Gran Finale alla Reggia di Quisisana

La XXI edizione di “Un libro sotto le stelle” non si esaurisce in mare.L’evento conclusivo si terrà giovedì 2 ottobre alle ore 11:00 nella magnifica Reggia di Quisisana, inserito nel prestigioso programma del Campania Libri Festival 2025.

Per la Sezione “Memory” verrà ricordato Pino Scaccia, storico inviato della Rai e giornalista in prima linea, che nel suo lavoro ha saputo coniugare con maestria passione e rigore.La manifestazione vanta il supporto di una vasta rete di partner istituzionali e culturali, tra cui Fondazione Campania dei Festival, Centro per il libro e la lettura, RAI, Regione Campania, SCABEC, e i comuni di Salerno, Ottaviano e Castellammare di Stabia, a testimonianza del profondo valore culturale dell’iniziativa.

Al termine di ogni presentazione a bordo, gli ospiti potranno continuare la serata presso il Circolo Velico Stabia, dove sarà offerto un ‘vin d’honneur’.L’arte culinaria sarà curata dalla Baita del Re Resort di Ottaviano, con la preziosa collaborazione dei docenti e degli studenti dell’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare di Stabia, in un perfetto connubio tra cultura del libro e cultura del gusto.

Juve Stabia – Reggiana: La prevendita è aperta, il Menti aspetta il popolo gialloblù

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L’attesa è finita, la Juve Stabia chiama a raccolta il proprio popolo in vista di un’altra battaglia casalinga.Sabato 13 settembre, alle ore 15:00, le Vespe scenderanno in campo allo stadio “Romeo Menti” per affrontare la Reggiana nella terza giornata del campionato di Serie BKT.

Un appuntamento da non perdere, un’occasione per spingere i ragazzi verso la vittoria e dimostrare, ancora una volta, il calore e la passione del tifo stabiese.La società ha comunicato ufficialmente l’apertura della prevendita dei biglietti, che ha preso il via oggi, martedì 9 settembre, a partire dalle ore 16:00 e si protrarrà fino all’orario di inizio della gara.

Attenzione: i botteghini dello stadio “Romeo Menti” resteranno chiusi il giorno della partita. Sarà possibile acquistare il proprio tagliando presso i punti vendita autorizzati presenti in città o consultando il sito www.etes.it per trovare la ricevitoria più vicina.

Il dodicesimo uomo in campo deve fare sentire la propria presenza.Riempite gli spalti, colorate il “Menti” di gialloblù e fate sentire la vostra voce per 90 minuti.

La squadra ha bisogno del sostegno del pubblico per affrontare al meglio questa importante sfida.

Di seguito i prezzi dei biglietti per settore:

  • Tribuna Roberto Fiore: Euro 100,00 + Euro 2,00 di diritti di prevendita (tariffa unica)
  • Tribuna Monte Faito (A e B):
    • Intero: Euro 43,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 33,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 28,00 + Euro 2,00
  • Tribuna Quisisana:
    • Intero: Euro 28,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 23,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 18,00 + Euro 2,00
  • Tribuna Varano:
    • Intero: Euro 23,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 18,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 13,00 + Euro 2,00
  • Curva Sud:
    • Intero: Euro 18,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 13,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 8,00 + Euro 2,00
  • Curva Ferrovia (Settore Ospiti): Euro 18,00 + Euro 2,00.La vendita per questo settore è riservata esclusivamente ai residenti nella provincia di Reggio Emilia, per una capienza massima di 300 posti.

Punti Vendita Autorizzati a Castellammare di Stabia:

  • Store Juve Stabia, Corso Garibaldi, 24
  • Bar Dolci Momenti, Via G.

    Cosenza, 192

  • Bar Gialloblu, Viale Europa, 101
  • Tabaccheria del Corso, Corso Vittorio Emanuele, 11
  • Planet Davidos, Corso Alcide De Gasperi, 114/116
  • Anca Caffè, Strada Panoramica, 1b/1c
  • Movida Caffè, Via Napoli, 297
  • Napodos Caffè, Via Regina Margherita, 196
  • Tabaccheria Muratori, Via Napoli, 229
  • StanleyBet, Via Bonito, 175
  • Agenzia Intralot, Viale Europa, 31

Non mancare!Sostieni le Vespe, acquista il tuo biglietto e vieni a tifare.

Insieme saremo più forti!Forza Juve Stabia!

Juve Stabia – Reggiana, amarcord in campo e non: Scognamiglio e Seculin ritrovano il proprio glorioso passato

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Il prossimo turno di Serie B vedrà scontrarsi al Romeo Menti la Juve Stabia e la Reggiana sabato 13 settembre.Non sarà una semplice partita di campionato.

Per i tifosi delle Vespe, l’incontro si arricchisce di un tocco di nostalgia profonda, un tuffo in uno dei periodi più esaltanti della storia gialloblù.Tra le file della squadra emiliana, infatti, figurano due protagonisti di un’epoca d’oro: Gennaro Scognamiglio e Andrea Seculin.

Oggi dirigente della Reggiana con il ruolo di direttore tecnico, Gennaro Scognamiglio è stato un pilastro della difesa stabiese dal 2010 al 2013.Il suo nome è indissolubilmente legato alla memorabile promozione in Serie B del 2011 e alle successive stagioni nella serie cadetta, un’era gloriosa sotto la guida di mister Piero Braglia e la presidenza di Franco Manniello.

Roccioso, carismatico e leader in campo, Scognamiglio ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi che ne hanno sempre apprezzato la grinta e l’attaccamento alla maglia.Un altro volto familiare ai sostenitori stabiesi è quello di Andrea Seculin.

L’attuale portiere della Reggiana, arrivato in Emilia quest’estate, ha difeso la porta della Juve Stabia dal 2011 al 2013.Anche lui, come Scognamiglio, ha vissuto da protagonista gli anni vincenti di Braglia e Manniello.

Con le sue parate decisive e prestazioni maiuscole, Seculin si è affermato come un punto di riferimento tra i pali, contribuendo in maniera significativa a scrivere pagine importanti della storia recente del club di Castellammare di Stabia.Per i tifosi più appassionati, vedere Scognamiglio a bordo campo e Seculin con la maglia granata sarà un’emozione particolare, un viaggio a ritroso nel tempo che riporterà alla mente le vittorie, le gioie e i successi di quegli anni magici.

Pur da avversari in questa nuova sfida, entrambi restano parte della grande famiglia gialloblù, testimoni viventi di un’era che ha segnato profondamente l’identità e la storia del club stabiese.L’incontro tra Juve Stabia e Reggiana non sarà dunque solo una contesa per i tre punti, ma un’occasione per onorare il passato e quei legami che il calcio, talvolta, riesce a creare in modo indissolubile, unendo giocatori, dirigenti e tifosi in un ricordo condiviso di gloria e passione.

Il cordoglio della redazione di ViViCentro per il lutto che ha colpito la famiglia di Tiziano e Alessio Valle

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Una notizia di profonda tristezza ha scosso oggi la comunità stabiese e il mondo del giornalismo sportivo locale. È venuta a mancare la cara mamma di Tiziano Valle, giornalista e speaker ufficiale della Juve Stabia, e di Alessio Cristian Valle nostro prezioso collaboratore in particolare del programma “Juve Stabia Live Talk Show”.La redazione di ViViCentro, in ogni sua componente, si stringe con sincero e commosso affetto attorno a Tiziano, ad Alessio e a tutta la loro famiglia in questo momento di immenso dolore.

La perdita della mamma è un’esperienza che lascia un vuoto incolmabile, un dolore che le parole faticano a descrivere. È la fine di un capitolo fondamentale della vita, la perdita di un punto di riferimento insostituibile, di un amore incondizionato.Conosciamo la professionalità, la passione e la dedizione che Tiziano e Alessio infondono quotidianamente nel loro lavoro, un impegno che li ha resi figure stimate e apprezzate da tutti i tifosi delle Vespe e dai lettori della nostra testata.

La voce di Tiziano accompagna le emozioni di migliaia di tifosi, scandendo i momenti di gioia e di speranza dagli spalti del Menti .L’analisi e la passione di Alessio arricchiscono il dibattito e l’informazione sulla nostra amata Juve Stabia attraverso “Juve Stabia Live”.Oggi, però, il nostro pensiero non va ai professionisti, ma agli uomini, ai figli che piangono la scomparsa della loro amata madre.

Vogliamo immaginare e ricordare la forza e l’amore di una donna che ha cresciuto dei figli capaci di farsi voler bene e di entrare nel cuore di una intera comunità.Il loro garbo, la loro educazione e la loro passione sono senza dubbio il frutto più prezioso degli insegnamenti e dei valori che lei ha saputo trasmettere.

In questa giornata di lutto, l’intera redazione di ViViCentro si ferma per un momento di riflessione e si unisce in un abbraccio virtuale ma carico di tutto il calore umano possibile alla famiglia Valle.A Tiziano, ad Alessio, al loro papà e a tutti i familiari giungano le nostre più sentite e sincere condoglianze.

Che il ricordo dei momenti felici e l’amore che vostra madre vi ha donato possano essere di conforto e di sostegno in questo momento così difficile.La redazione di ViViCentro

Savoia Calcio, esordio a reti inviolate: Con il Gela finisce 0-0 in un Giraud silenzioso. La fotogallery

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Si è conclusa con un pareggio a reti inviolate la prima giornata di campionato di Serie D, girone I, che ha visto il Savoia 1908 affrontare i siciliani del Città di Gela.La gara, disputata ieri in un’atmosfera surreale allo Stadio Alfredo Giraud a porte chiuse, ha lasciato l’amaro in bocca ai pochi presenti autorizzati e ai tifosi che attendevano l’esordio dei bianchi.

La partita si è sviluppata su un copione a due facce.Un primo tempo caratterizzato da grande equilibrio, con le due formazioni che si sono date battaglia prevalentemente nella zona nevralgica del campo.

Le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi, con poche occasioni da rete degne di nota da ambo le parti.Le squadre sono così rientrate negli spogliatoi sul risultato di parità.

Nella ripresa, il Savoia è sceso in campo con un piglio diverso.I padroni di casa hanno preso decisamente il comando delle operazioni, imponendo il proprio ritmo e costruendo manovre più ragionate e avvolgenti.

La supremazia territoriale dei bianchi è stata evidente, con il Gela costretto a difendersi con ordine per arginare la pressione degli avversari.Nonostante il forcing, la porta siciliana è rimasta stregata.

La manovra del Savoia, seppur più fluida, non è riuscita a produrre il guizzo vincente per sbloccare il risultato.

L’Episodio che Fa Discutere

Proprio quando il cronometro segnava quasi lo scadere, è arrivata l’occasione che avrebbe potuto cambiare il destino del match.Una palla filtrante dalla destra di Tiveron ha messo Munoz in condizione di sfidare il portiere del Gela in uscita.

Lo spagnolo è franato a terra in area di rigore, scatenando le immediate proteste dei giocatori del Savoia che invocavano il calcio di rigore.Di parere opposto il direttore di gara, il signor De Paolis della sezione di Cassino, che ha interpretato il contatto come una simulazione.

Invece del tiro dal dischetto, è arrivato così il cartellino giallo per l’attaccante spagnolo, tra l’incredulità dei padroni di casa.Il triplice fischio finale ha così sancito uno 0-0 che, se da un lato muove la classifica, dall’altro lascia il rammarico in casa Savoia per non aver capitalizzato una ripresa giocata all’attacco e per un episodio finale che farà certamente discutere.

Munoz cade in area, per l’arbitro è simulazione.

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

 

Juve Stabia: la società fa chiarezza sulla fideiussione aggiuntiva e rassicura tutti i tifosi

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Questa mattina la Castellammare di Stabia sportiva si è svegliata con voci e preoccupazioni che serpeggiavano tra i tifosi.  La Juve Stabia questa sera interviene con fermezza per fare chiarezza e rassicurare l’intera tifoseria gialloblù.  Nelle ultime ore dicevamo sono girate in città indiscrezioni su presunte difficoltà relative all’eventuale sottoscrizione della fideiussione aggiuntiva post-calciomercato da parte della Juve Stabia che avevano gettato un’ombra di inquietudine sull’ambiente.  La società, poche ore fa, con una nota ufficiale ha smentito categoricamente ogni problematica confermando la piena regolarità della propria posizione in regola con le normative federali.

Il meccanismo della fideiussione a garanzia del sistema

Per comprendere appieno la situazione, è utile fare un passo indietro e analizzare cosa prevede il regolamento della lega.  Le norme federali, in particolare il Comunicato Ufficiale n 294/A della FIGC, sono state concepite per garantire la solidità finanziaria dei club e la loro capacità di onorare gli impegni contrattuali presi con tutti i tesserati, dai calciatori allo staff.  All’atto dell’iscrizione al campionato, ogni società è tenuta a presentare una prima fideiussione (bancaria o assicurativa) a copertura dei costi relativi agli stipendi fino a un massimale prestabilito (9 milioni di euro).  Tuttavia, la mole di operazioni di mercato, sia in entrata che in uscita, può alterare il monte ingaggi complessivo.  Per questo motivo, il regolamento impone, entro otto giorni dalla chiusura del mese di riferimento della campagna trasferimenti, la sottoscrizione di una fideiussione aggiuntiva (bancaria o assicurativa) qualora il tetto iniziale venga superato.Quella bancaria prevede il deposito della somma necessaria a coprire l’eccedenza (40% per ogni milione di eccedenza), quella assicurativa si attiva con il pagamento di un premio che abbia un massimale utile a coprire l’eccedenza.  Per le assicurative (sia iniziali e sia aggiuntive) devono essere sottoscritte presso una primaria compagnia assicurativa, riconosciuta e autorizzata al tipo di operazione.

Le garanzie (fideiussioni) assicurano la copertura totale degli emolumenti (esclusi bonus e premi legati alle performance dei calciatori o ad eventuale promozione in categoria superiore che saranno poi valutati l’anno successivo) per l’intera stagione.  Si tratta di un meccanismo di controllo e tutela voluto dalla Federazione per assicurare la stabilità del sistema calcio e prevenire situazioni di insolvenza che potrebbero compromettere la regolarità delle competizioni.Nel caso della Juve Stabia il tetto massimo (9 milioni) non è stato superato dopo il deposito dei contratti dal 1 agosto al 1 settembre 2025 (termine per presentare la fideiussione 9 settembre 2025) per cui non è stato necessario il ricorso alla fideiussione aggiuntiva.

La risposta decisa della Juve Stabia

Proprio in merito a queste scadenze e a queste normative si erano concentrate le recenti preoccupazioni.  La società stabiese, però, ha voluto mettere a tacere ogni speculazione con un comunicato chiaro e diretto, che non lascia spazio a interpretazioni:

La Società Sportiva Juve Stabia 1907 comunica, in riferimento alla campagna trasferimenti ed al contenimento costi, come da comunicato ufficiale n 294/A della Figc, che la società è in regola con tutti gli adempimenti nei termini previsti.

Parole che suonano come una garanzia di solidità e di programmazione oculata.  La dirigenza ha confermato di aver seguito scrupolosamente tutte le procedure richieste, assicurando la piena conformità con le normative federali.  Non esiste, quindi, alcun “caso fideiussione”.  La Juve Stabia è in regola e pronta ad affrontare la stagione con le carte in regola, sia sul campo che sul piano amministrativo.

Ora testa al campo: obiettivo Reggiana

Sgombrato il campo da dubbi e timori, l’attenzione di tutto l’ambiente può ora tornare a concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato.  I tifosi possono e devono sentirsi rassicurati dalla trasparenza della società.  L’invito, ora, è quello di stringersi attorno alla squadra e al tecnico, facendo sentire tutto il calore del “Menti”.

Il prossimo appuntamento è di quelli da non fallire.  Sabato 13 settembre, alle ore 15:00, le Vespe affronteranno in casa la Reggiana, in una partita che assume già un’importanza cruciale per il cammino in campionato.  Conquistare i primi tre punti della stagione rappresenterebbe un’iniezione di fiducia fondamentale per tutto il gruppo e per l’ambiente.  La società ha fatto la sua parte, ora tocca ai tifosi riempire gli spalti e spingere la squadra verso la vittoria.  Uniti per un unico obiettivo.

Juve Stabia, lutto nel mondo del calcio stabiese: si è spento Aniello Iaccarino ex difensore gialloblù

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La notizia della scomparsa di Aniello Iaccarino, nella giornata di ieri, ha destato profondo sgomento e tristezza in tutta la comunità, stringendo nel dolore i familiari, gli amici e i tanti tifosi che lo hanno ammirato in campo e apprezzato fuori.Autentico stabiese, aveva da poco compiuto 70 anni, cresciuto nel cuore pulsante del quartiere dell’Acqua della Madonna, Iaccarino ha incarnato un legame viscerale con la sua terra e i colori gialloblù.La sua carriera calcistica è iniziata proprio nelle giovanili della Juve Stabia, un percorso che lo ha visto poi militare nel Lecce, nello Squinzano tra Serie D e Serie C, prima del sentito ritorno “a casa” alla sua Juve Stabia nel campionato di C2.Quel ritorno fu la testimonianza più limpida di un attaccamento indissolubile alla maglia della sua città, un filo mai spezzato nonostante le successive esperienze professionali che lo portarono a vestire le casacche del Nola e del Casoria, sempre in C2.

La notizia della sua scomparsa ha toccato profondamente il cuore dei tifosi stabiesi, che in queste ore affollano i social con messaggi di cordoglio. “Riposa in pace”, scrivono in tanti, tra colleghi calciatori e appassionati che ne ricordano non solo le gesta sportive, ma soprattutto le grandi qualità umane.Iaccarino viene descritto come un uomo di grande professionalità, dedizione e passione, doti che lo hanno reso una persona speciale e rispettata da tutti.Il suo legame con Castellammare di Stabia rimarrà impossibile da scalfire.Quella stessa professionalità e quella passione dimostrate in campo sono le qualità che rimarranno impresse nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di incrociare il suo cammino.

Aniello Iaccarino verrà ricordato per sempre per la sua dedizione, il suo amore per il calcio e, soprattutto, per la sua profonda umanità, qualità che gli hanno fatto guadagnare la stima e l’affetto incondizionato di un’intera comunità.Il vuoto che lascia è grande, ma il suo ricordo rimarrà vivo e luminoso nel cuore di una città che lo ha sempre considerato e sempre lo considererà uno dei suoi figli migliori.

Juve Stabia a caccia della prima vittoria: al Menti arriva la bestia nera Reggiana

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Castellammare di Stabia si prepara a riabbracciare la sua Juve Stabia.Dopo la pausa dedicata agli impegni delle Nazionali, il calcio italiano riaccende i motori e, nel prossimo weekend, torna in campo anche la Serie B.

L’attesa in città è tutta rivolta allo stadio “Romeo Menti”, dove sabato pomeriggio (fischio d’inizio alle 15:00) le Vespe sono chiamate a una sfida cruciale per sbloccarsi in questo avvio di stagione.L’avversaria di turno è la Reggiana, una squadra che si presenta come un osso duro e che non intende fare sconti.

La Juve Stabia, guidata dal nuovo tecnico Ignazio Abate, ha finora raccolto due pareggi nelle prime due uscite stagionali.Due punti frutto del pareggio esterno per 1-1 contro la Virtus Entella e dello 0-0 casalingo con il Venezia.

Risultati che, se da un lato muovono la classifica, dall’altro non rispecchiano appieno l’impegno e la determinazione mostrati in campo dai gialloblù.Nonostante le buone trame di gioco e una solidità difensiva incoraggiante è mancata la concretezza sotto porta quel pizzico di cinismo necessario per tradurre le occasioni create in gol e, soprattutto, in punti pesanti.

Il pubblico stabiese noto per il suo calore e la sua passione inesauribile, attende con ansia la prima gioia casalinga della stagione.Il “Menti” dovrà tornare ad essere un fortino inespugnabile, il dodicesimo uomo in campo capace di spingere la squadra verso una prestazione di alto livello e superare l’ostacolo.

Dall’altra parte del campo la Reggiana guidata da mister da Dionigi arriva a Castellammare con l’intenzione di proseguire il suo cammino positivo e consolidare le proprie ambizioni.La squadra emiliana ha dimostrato di possedere una solida organizzazione tattica e una difesa arcigna che la rendono un cliente scomodo per qualsiasi avversario.

Si preannuncia una partita di grande intensità, un vero e proprio braccio di ferro dove la tattica e la fame di punti faranno la differenza.La Juve Stabia avrà il compito di sbloccare la partita il prima possibile, imponendo il proprio ritmo e cercando di non concedere spazi alle ripartenze degli avversari.

Sarà fondamentale sfruttare al meglio ogni singola occasione che si presenterà nell’arco dei novanta minuti.Il desiderio della prima vittoria stagionale è un obiettivo che la squadra e l’intera città desiderano con ardore.

La partita contro la Reggiana non è solo una gara di calcio ma un’occasione per ripartire con slancio, dare un segnale forte al campionato e iniziare a costruire una classifica solida.L’appuntamento è fissato: il “Menti” è pronto a fare la sua parte.

Ora tocca alle Vespe scendere in campo e conquistare i tre punti.

Formula Uno, GP Monza 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Max Verstappen vince il GP d’Italia, a Monza, davanti alla McLaren di Lando Norris e a quella di Oscar Piastri.Le tanto attese Ferrari nel GP di casa non vanno oltre il quarto posto con Leclerc e il sesto con Hamilton.

Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno.Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Monza.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Verstappen ama l’Italia!Dopo Imola ha fatto il bis anche a Monza.

Sembrava rivedere il Verstappen che sapevamo, super prova”.

Primo posto per Max Verstappen.Voto?

“Max è tornato!

Grandissima prova.Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per Norris su McLaren.

Voto?

“Ha fatto il suo e ha guadaganto punti su Piastri.Voto 9”.

Terzo posto per l’altra McLaren, quella di Piastri.

Che ne pensi?

“Ora deve iniziare a fare il calcolatore.Voto 8.5”.

Quarta piazza per la Ferrari con Leclerc.

Voto?

“Ci si aspettava di più, neanche il podio!Voto 5”.

Quinto invece Russell.

Che ne pensi?

“Mercedes deve migliorare se vuole avere risultati diversi da questo.Voto 5.5”.

Sesta piazza per Lewis Hamilton.

Come valuti la sua gara?

“Partiva decimo…mi aspetto comunque qualcosa in più.

Voto 6″.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Albon?

“Pilota da top team.Voto 7”.

Segue un super Bortoleto, voto?

“Il Brasile può iniziare a sognare, lui sta andando molto bene.

Voto 7″.

Che voto dai al nono posto di Antonelli?

“Chiude nono per via di quella penalità avuta nel finale.Voto 6”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Hadjar, partito dalla pit lane!

“Altro miracolo!

Ne sentiremo parlare, lui è fortissimo.Voto 7″.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP a Baku, in programma la prossima settimana.

Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili!Come ultima esperienza sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi.

Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP!Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa.

Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day!Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa.

Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata.Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento.

Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1.Gli appuntamenti non finiscono qua: la prossima settimana saremo al Minardi Day.

La squadra è prontissima e non vediamo l’ora di andare.Ci saranno Pasquale Buondonno, Davide Sforzi, Maurizio Angeli, Vito Di Benedetto, i Laera, Aldo De Robertis con i figli, Anna Canelli e il dottore Giovanni Rodriguez”.

Juve Stabia, il romanzo calcistico di Davide Dionigi prossimo avversario delle Vespe: due vite, un solo sogno

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La carriera di Davide Dionigi è un romanzo calcistico denso di capitoli, un percorso avvincente speso su due fronti: prima come attaccante nomade, capace di lasciare il segno in numerose piazze d’Italia, e poi come allenatore, vivendo una continua altalena di emozioni, tra esoneri inattesi e imprese memorabili.Un viaggio, il suo, che parte dall’Emilia e attraversa lo Stivale sempre con il gol nel mirino e la grinta come marchio di fabbrica.

Gli Inizi e l’Esplosione in Amaranto: Nascita di un Bomber

L’avventura di Dionigi nel calcio che conta inizia nel settore giovanile del Modena.

A soli 17 anni, il suo talento non passa inosservato e attira le sirene del grande Milan.I rossoneri lo acquistano ma per il giovane attaccante inizia un lungo peregrinare in prestito, un copione che diventerà una costante della sua carriera da calciatore.

Dopo le prime esperienze formative con le maglie di Vicenza e Como, con cui conquista una promozione in Serie B, arriva il grande salto: il debutto in Serie A con la Reggiana. È un assaggio della massima serie, ma la svolta, il momento che lo consacra come bomber di razza, arriva nella stagione 1996-1997.In prestito alla Reggina, in Serie B, Dionigi vive un’annata magica: segna a raffica, trascina la squadra e con 24 reti si laurea capocannoniere del campionato cadetto, diventando un idolo indiscusso della tifoseria amaranto.

Un Girovita di Maglie tra Serie A e B

Il titolo di re dei bomber di B gli vale la chiamata della Fiorentina ma a Firenze la concorrenza di un certo Gabriel Batistuta è insormontabile.

Dopo poche apparizioni, Dionigi trova la sua dimensione e una certa stabilità al Piacenza dove milita per tre stagioni in Serie A.Da lì in poi, la sua carriera riprende il ritmo del viaggiatore.

Veste le maglie prestigiose di Sampdoria e Napoli, dove vive la sua seconda miglior stagione realizzativa, contribuendo in maniera significativa al ritorno dei partenopei in Serie A.Torna anche a Reggio Calabria, sponda Reggina, dove è protagonista di un’altra promozione nella massima serie.

Il suo lungo tour calcistico si conclude dopo aver indossato le casacche di Bari, Ternana, Spezia, Crotone, Taranto e infine Andria, appendendo gli scarpini al chiodo ma non lasciando il mondo del calcio.

La Seconda Vita in Panchina: Tra Alti e Bassi

Chiusa la carriera da calciatore, per Davide Dionigi si aprono le porte della panchina.La sua prima esperienza significativa è a Taranto, dove sfiora l’impresa: guida la squadra a un ottimo secondo posto in campionato, arrivando a un passo dalla promozione in Serie B.

Il suo percorso da tecnico si rivela però tortuoso.Siede sulle panchine di piazze importanti e passionali come Reggina e Cremonese, senza tuttavia riuscire a centrare gli obiettivi prefissati dalla società.

La sua carriera da allenatore è segnata anche da esperienze travagliate e brevissime, come quella al Varese, durata appena otto giorni, e un periodo complicato al Brescia.

Il Miracolo Granata: la Salvezza con la Reggiana

Nonostante un percorso con più bassi che alti, Dionigi ha sempre dimostrato di essere un tecnico capace di subentrare in corsa e dare una scossa emotiva e tattica alle sue squadre.La dimostrazione più recente e lampante è il ritorno a casa: alla Reggiana.

Chiamato sulla panchina granata con la missione quasi impossibile di evitare la retrocessione, Dionigi compie un vero e proprio miracolo sportivo.In un finale di stagione travolgente, inanella quattro vittorie consecutive, ribalta ogni pronostico e garantisce alla squadra una salvezza insperata, consolidando la sua fama di allenatore specializzato in sfide difficili e riaccendendo l’entusiasmo di una piazza a cui è sempre stato legato.

Un’impresa che racchiude l’essenza della sua doppia carriera: quella di un uomo che non ha mai smesso di lottare, prima per il gol, poi per la salvezza.

Juve Stabia, lo scorso finale di stagione da brividi: dalla Reggiana alla Sampdoria fino ai playoff

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L’ultima stagione è stata una vera e propria montagna russa di emozioni e colpi di scena per la Juve Stabia e non solo.Un finale di campionato che è stato riscritto più volte, condizionato da eventi inaspettati e decisioni che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso, un’altalena di verdetti che ha dimostrato ancora una volta l’imprevedibilità del calcio.

Tutto ebbe inizio con la preparazione all’ultima, decisiva giornata di campionato, che vedeva in programma la sfida cruciale tra Juve Stabia e Reggiana.Tuttavia, un evento di portata storica ha stravolto i piani: la scomparsa di una figura di riferimento mondiale, come il Papa, ha imposto il rinvio dell’intera giornata precedente per lutto nazionale.

Questo imprevisto ha costretto la Lega a ridisegnare il calendario, e le vespe si sono ritrovate a chiudere la loro stagione non più contro la Reggiana ma in un confronto altrettanto delicato contro la Sampdoria.Quel pareggio ottenuto contro i blucerchiati ha avuto un peso specifico enorme nel determinare gli equilibri della bassa classifica, anche se il vero finale della stagione doveva ancora essere scritto.

In un intreccio di risultati, a festeggiare la salvezza fu la Reggiana, che aveva conquistato una vittoria fondamentale al “Menti”.La Sampdoria, invece, nonostante il punto strappato contro la Juve Stabia, si ritrovò condannata alla retrocessione.

Ma quando i giochi sembravano ormai chiusi, il “caso Brescia” ha rimescolato ancora una volta le carte in tavola.La squalifica e la successiva retrocessione a tavolino del club lombardo hanno innescato un effetto domino che ha riscritto i verdetti finali.

Il Frosinone, inizialmente destinato allo spareggio play-out si è ritrovato salvo direttamente.Di conseguenza, la Salernitana ha visto cambiare il proprio avversario nella sfida per non retrocedere, trovandosi di fronte proprio la squadra guidata da Alberico Evani in un finale carico di polemiche, ben note agli annali del calcio italiano.

Questa vicenda ha dimostrato in modo lampante come il destino di un’intera stagione possa essere stravolto in poche ore, trasformando una retrocessione già scritta in una salvezza insperata e viceversa.Si è trattato di un epilogo di campionato surreale, che ha confermato come nel calcio, oltre al verdetto del campo, esistano variabili capaci di sovvertire ogni pronostico.

Se quella partita tra Juve Stabia e Reggiana fu quasi il capitolo finale di un campionato di Serie B indimenticabile per i suoi colpi di scena la sfida odierna tra le due squadre assume il sapore di un nuovo inizio.Oggi, Juve Stabia – Reggiana è una sorta di principio per una stagione che tutti si augurano possa far parlare solo e soltanto il campo senza l’interferenza di fattori extracalcistici.

L’auspicio è che le partite vengano disputate nelle sedi e nei tempi opportuni e che questo nuovo capitolo possa regalare soddisfazioni importanti anche ai ragazzi di Ignazio Abate, pronti a scrivere una nuova pagina di storia, possibilmente con meno drammi e più certezze.