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Juve Stabia, Abate carica l’ambiente: “Costruita una squadra importante, ora però creiamo la nostra identità”

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Una Juve Stabia rinnovata, ambiziosa e consapevole del percorso da intraprendere.Dalla sala stampa dello Stadio Romeo Menti, alla vigilia della terza giornata del campionato di Serie B, il tecnico Ignazio Abate ha tracciato la rotta per la sua squadra, in vista dell’impegnativa sfida contro la Reggiana.

Le parole dell’allenatore gialloblù sono state innanzitutto un ringraziamento alla società per il lavoro svolto durante la sessione estiva di calciomercato. “Voglio ringraziare la proprietà e tutta la società per aver costruito una squadra importante,” ha esordito Abate. “Ora tocca a noi creare un’identità forte.C’è bisogno di lavorare ed avere pazienza in questa fase di costruzione”.

Un chiaro messaggio che sottolinea la fiducia nel potenziale della rosa, ma anche la necessità di tempo per amalgamare i nuovi innesti e trasformare il gruppo in una macchina coesa e vincente.Il tecnico ha poi posto l’accento sull’importanza dei valori e dell’attaccamento alla maglia: “L’atteggiamento e la voglia di tutti i ragazzi che hanno scelto Castellammare è importante per creare senso di appartenenza”.

Per Abate, la prestazione viene prima del risultato in questa fase iniziale della stagione. “Nelle prime giornate è più importante la prestazione per gettare delle basi solide e crescere.Per me il risultato è una conseguenza della prestazione,” ha affermato con convinzione, mostrando fiducia nel lavoro svolto finora. “Il gruppo sta assimilando i principi fondamentali per questa stagione, sono fiducioso per domani e per il futuro, avendo delle alternative importanti”.

L’avversario di turno, la Reggiana, è un ostacolo storicamente ostico per i colori gialloblù, un dato che Abate intende trasformare in uno stimolo ulteriore. “La Reggiana non è mai stata un’avversaria semplice nella storia della Juve Stabia, questo deve essere uno stimolo in più per domani”.Sul fronte della formazione, l’aumentata competitività interna, frutto del mercato, lascia al tecnico diverse opzioni e qualche dubbio. “Ho vari dubbi sulla formazione di domani perché la competitività con la conclusione del mercato è aumentata.

Non sono indeciso sul modulo ma su alcuni interpreti del match, avendo varie soluzioni,” ha spiegato.Mister Abate ha poi analizzato le qualità degli avversari: “La Reggiana è una squadra molto brava ad alternare i momenti della gara, sia difendendo basso che venendo a pressare alta.

Bisognerà avere molta pazienza ed essere bravi a gestire la palla”.Due assenze certe per la sfida di domani: il difensore Bellich e il centrocampista Ciammaglichella, entrambi fermati da un affaticamento.

Infine, una chiosa sul valore del gruppo e sulla crescita dei singoli, con una menzione speciale per il giovane Leone. “Il gruppo dovrà essere la forza trainante per quest’anno così come lo è stato nelle passate stagioni.Leone è un giocatore che può crescere ancora, è un ragazzo serissimo che è un’arma importante per la nostra squadra”.

Sul minutaggio è stato chiaro “nessuno mi ha imposto le scelte che sono libere e non legate al minutaggio.Se ci riusciamo sarà una risorsa in più”.

E in chiusura, un’investitura per i talenti emergenti: “Io e il direttore crediamo molto nei giovani, chi merita scende in campo”.Un principio meritocratico che infiamma la competizione interna e promette una Juve Stabia pronta a lottare su ogni pallone.

Juve Stabia – Reggiana, Tegoni: “La Reggiana avrà un nuovo assetto. Sarà un test cruciale”

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Roberto Tegoni, giornalista di Radio Reggio e ospite dello “Juve Stabia Live Talk Show” su ViViCentro Network, ha offerto un’analisi dettagliata sulla Reggiana e un’interessante prospettiva sull’imminente scontro di Serie B contro la Juve Stabia.Tegoni ha sottolineato l’importanza del calcio come veicolo di amicizia, evidenziando il legame personale consolidato negli anni con i conduttori.

La Reggiana tra Inizio di Campionato e Prospettive di Salvezza
Tegoni ha descritto la Reggiana come una squadra che “ha iniziato meglio il campionato”, nonostante la sconfitta per 2-1 contro il Palermo, dove ha comunque “giocato bene”.Successivamente, ha “annichilito” l’Empoli di Pagliuca, conquistando tre punti.

Sebbene l’allenatore Dionigi parli ancora di salvezza, Tegoni ha chiarito che non si tratta di scaramanzia, ma di una valutazione realistica.Ha rivelato che la squadra è stata costruita con un budget inferiore rispetto all’anno precedente, ma è comunque “fatta bene con del senso”, elogiando il direttore sportivo come una “bella rivelazione”.

Le prime due partite sono state “molto strane” e la Reggiana è ancora “alla prova d’appello a Castellammare”, dovendo dimostrare il proprio valore contro squadre con obiettivi di salvezza simili.Approfondimenti su Giocatori e Strategia
Tegoni ha fornito dettagli su alcuni elementi chiave della Reggiana.

Ha descritto Nathan Girma come un “bel giocatore da vedere, molto elegante”, ma con una storia particolare, frenato da un infortunio dopo un’ottima stagione d’esordio in Serie B.Sebbene ambisca a “palcoscenici più alti”, deve ancora “diventare protagonista per una stagione intera” con la Reggiana, dove ha altri due anni di contratto.

Per quanto riguarda il tecnico Dionigi, Tegoni ha affermato che “vive ancora di rendita dell’anno scorso” grazie al “miracolo” della salvezza, pur riconoscendo il suo “lavoro” e l’introduzione di “novità tattiche”.Ha inoltre menzionato che Dionigi ha ora una “rosa molto più ampia e definitiva”.

Tra gli altri giocatori, Tegoni ha evidenziato il “molto interessante” Bozzolan (classe 2004 dal Milan) e Mendicino (classe 2006).Ha elogiato Reinhart come “il centrocampista migliore di questi primi due turni”.

Riguardo al portiere Motta (2005, dalla Juventus), lo ha descritto come “molto reattivo ed esplosivo”, anche se “ancora un po’ indeciso nelle uscite”.Infine, ha parlato di Novaković, un attaccante che “mancava alla Reggiana” e che potrebbe garantire 5-6 gol.

La Reggiana, pur avendo “vissuto quest’estate un’altra telenovela quella societaria che al momento vede la situazione in stallo”, sta investendo sui giovani per “fare cassa”.La Sfida al “Menti”: Un Campo Caldo e un Calcio Spettacolare
Parlando dello Stadio “Menti” di Castellammare di Stabia, Tegoni lo ha definito “assolutamente un campo caldo”, ricordando l’atmosfera vibrante e la vicinanza dei tifosi al campo: “è piccino ce li hai tutti addosso che urlano e fischiano”.

Ha paragonato il Menti al vecchio stadio Mirabello di Reggio, apprezzandone la sua struttura “chiuso intorno” e “piccolo”.Per quanto riguarda la partita, Tegoni prevede un incontro aperto: “non ci saranno barricate né dall’una né dall’altra parte”, promettendo uno “spettacolo da vedere”.

Ha riconosciuto che la Juve Stabia, giocando in casa, “ha il dovere di provare a vincere”, ma la Reggiana scenderà in campo per la sua partita.Ha anche scherzosamente ricordato il “tabù Reggiana” per la Juve Stabia, facendo un paragone con il Modena che ci ha messo “74 anni” per vincere a Reggio.

Uno Sguardo sulla Juve Stabia
Valutando la Juve Stabia, Tegoni ha ammesso di averla vista “molto indebolita” dopo le partenze di Adorante e Pagliuca, considerati la “vera punta di diamante”.Tuttavia, ha notato l’arrivo di “colpi” significativi, come Giorgini, che gli è “sempre piaciuto tantissimo”, e Correia, definito il “miglior giocatore della Serie C”.

Ha ribadito la sua stima per il direttore sportivo Lovisa, definendolo un “signor direttore sportivo”, e ha considerato Zuccon e Gabrielloni “giocatori forti, giocatori di categoria”.La squadra è stata costruita “con del senso”.

In sintesi, Roberto Tegoni ha presentato una Reggiana ambiziosa e in costruzione, pronta ad affrontare la Juve Stabia in un match che si preannuncia combattuto e senza tatticismi esasperati, in uno degli stadi più “caldi” della Serie B.

Juve Stabia, De Francesco: “La Serie B richiede molta pazienza. Occhio alle soprese”

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Intervenuto come ospite d’eccezione alla prima puntata dell’ottava stagione di “Juve Stabia Live Talk Show” su ViViCentro Network, Mariano De Francesco, ex calciatore della Juve Stabia e figura legata al mondo del calcio, ha offerto la sua prospettiva sull’inizio della stagione di Serie B, il calciomercato delle “Vespe” e la filosofia che dovrebbe guidare i progetti calcistici.De Francesco, originario di Napoli ma “stabiese d’adozione” avendo militato nella Juve Stabia a partire dalle giovanili, ha sottolineato l’importanza della pazienza e della continuità nel panorama calcistico attuale.

Avvio di Campionato e Calciomercato: La Necessità di Tempo
Analizzando le prime due giornate di Serie B, De Francesco ha espresso cautela, affermando che “due partite di solito sono troppo poche per cominciare a giudicare” il campionato.Ha suggerito di aspettare almeno “6, 7, 8” gare prima che si possa delineare qualcosa.

Riguardo al calciomercato della Juve Stabia, che ha visto un notevole ricambio con l’arrivo di “10, 12, 13 ragazzi calciatori”, molti dei quali “ad agosto inoltrato”, De Francesco ha rimarcato la necessità di “dare un attimo tempo pazienza e al mister di lavorare ai ragazzi di conoscersi e facciamoli allenare e giocare con con calma in questo in questo momento”.Questa fase di assemblaggio è cruciale, dato che la squadra si è mossa “in maniera pesante” sul mercato.

La Scelta di Abate e la Garanzia del Direttore Sportivo
Una delle questioni centrali della discussione è stata l’eredità lasciata dal precedente allenatore Pagliuca e la decisione di Ignazio Abate di subentrare.Per De Francesco, “la Juve Stabia non si rifiuta”.

Ha riconosciuto che si tratta di un’eredità “pesante”, ma ha sostenuto che un giovane allenatore non poteva rifiutare una squadra con “progetti solidi, dei progetti seri basati su organizzazione, su calcio e su una struttura societaria molto ben delineata”.Sarebbe stato “folle a non accettare”, e si è detto convinto che Abate “dimostrerà quello che ha fatto”.

La fiducia nel progetto è rafforzata dalla figura del direttore sportivo, che si è “dimostrato comunque in gamba a costruire squadre con €0”, parafrasando il proverbio di Capuano “friggere il pesce con l’acqua minerale”.Sostenibilità e Pronostici sul Campionato
De Francesco ha evidenziato l’importanza della “sostenibilità” nel calcio moderno per costruire “progetti a lunga durata”, privilegiando la “continuità” rispetto a successi effimeri.

Interrogato sul possibile vincitore del campionato, De Francesco ha indicato il Palermo come la squadra “sulla carta dovrebbe essere la corazzata”, ma ha messo in guardia dalle “sorprese” che la Serie B riserva ogni anno, citando il caso del Pisa dell’anno scorso.Infine, parlando della prossima sfida tra Juve Stabia e Reggiana, ha sottolineato che, pur essendo ancora “presto per trarre qualsiasi verdetto”, la Juve Stabia, giocando in casa, “ha il dovere di provare a vincere” in quello che sarà uno “spettacolo” di calcio giocato, dato che entrambe le squadre tendono a non fare barricate.

Ha ribadito il suo legame con i colori gialloblù, affermando di dire “il nostro” solo per il Napoli e per la Juve Stabia.

Juve Stabia, l’ex Scognamiglio: “A Castellammare campo caldo e trascinante. Servirà il giusto approccio”

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Un ritorno al passato dal sapore speciale, ma con la determinazione di chi oggi serve un’altra causa.Gennaro Scognamiglio, per tre anni pilastro difensivo della Juve Stabia, si prepara a tornare allo stadio “Romeo Menti” da avversario, nel ruolo di direttore tecnico della Reggiana.

In vista della sfida valida per il terzo turno del campionato di Serie Bkt, in programma sabato 13 settembre alle ore 15:00, l’ex difensore ha parlato del suo legame con la piazza stabiese e delle insidie che nasconde una trasferta del genere.Nonostante sarà assente per squalifica, il pensiero di Scognamiglio è rivolto a quella che si preannuncia una battaglia sportiva. “Sabato ci aspetta una partita difficile su un campo caldo come Castellammare,” ha dichiarato il dirigente granata, sottolineando fin da subito la consapevolezza dell’ambiente che attende la sua squadra.

Il legame con la città e i suoi tifosi è ancora vivo nei ricordi del direttore tecnico, che conosce bene la spinta che il pubblico del “Menti” sa dare ai propri beniamini. “Castellammare è una piazza che conosco bene avendoci giocato tre anni, calda e trascinante,” ha proseguito Scognamiglio.Un attestato di stima che è anche un monito per la sua Reggiana: “Noi dovremo essere bravi ad approcciare bene la gara e portarla fino alla fine”.

Le sue parole evidenziano il profondo rispetto per la sua ex squadra e per un ambiente che ha imparato ad amare, ma anche la ferma volontà di non lasciarsi intimidire.L’obiettivo, infatti, è chiaro: dare continuità ai risultati positivi ottenuti nelle prime due giornate contro Palermo ed Empoli. “Vorrei vedere la continuità delle prime due gare,” ha affermato, mettendo in luce la reazione della squadra a Palermo e la vittoria in rimonta contro i toscani come segnali di un gruppo con “valori importanti”.

Mentre si dice soddisfatto del mercato e della rosa a disposizione: “Siamo giusti per affrontare un campionato importante”, Scognamiglio insiste sulla necessità di concentrarsi sul presente, senza fare voli pindarici. “Preferisco ragionare gara per gara,” ha specificato, evidenziando come l’attenzione sia tutta sulla sfida imminente.Per la Reggiana, reduce da un avvio di stagione convincente, la trasferta di Castellammare di Stabia rappresenta dunque un importante banco di prova.

Per Gennaro Scognamiglio, sarà un ritorno carico di emozioni, con la certezza che per uscire indenni dal “suo” vecchio stadio serviranno carattere, concentrazione e la capacità di disinnescare la passione di una piazza che lui, meglio di tanti altri, conosce profondamente.

Juve Stabia – Reggiana, Dionigi: “A Castellammare con i piedi per terra. La Reggiana è pronta alla battaglia”

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Sabato alle ore 15 la Reggiana di Davide Dionigi scenderà in campo allo stadio “Romeo Menti” per affrontare la Juve Stabia nella terza giornata del campionato di Serie B.Alla vigilia di una sfida che si preannuncia intensa e combattuta, il tecnico granata ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulla preparazione e sulle aspettative per il match.

Due settimane di lavoro intenso e recuperi importanti

La sosta per le nazionali ha permesso alla Reggiana di lavorare sodo e di recuperare pedine fondamentali. “Sì, abbiamo lavorato molto,” ha esordito Dionigi. “I ragazzi hanno spinto, stanno aumentando l’intensità. È un processo normale”.

Buone notizie arrivano dall’infermeria, con due rientri di peso: “Rozzio e Girma sono recuperati pienamente, si sono allenati a pieno regime e senza risparmiarsi”.Anche gli ultimi arrivati si stanno integrando, sebbene per loro “ci vorrà ancora qualche settimana per essere al pari degli altri”.

L’unico a non aver svolto l’intero programma è stato Magnani, ma il bilancio generale è più che positivo.In vista della gara, la squadra si è allenata anche su un campo in erba sintetica per abituarsi alle condizioni del “Menti”. “È una cosa che facciamo per tutte le trasferte su questo tipo di terreno,” ha spiegato il mister. “Cambiano i rimbalzi, i controlli, la velocità. È un adattamento necessario per non trovarsi impreparati”.

Juve Stabia, un avversario duttile e un “Menti” caloroso

L’analisi si è poi spostata sugli avversari.

Dionigi ha le idee chiare sulla Juve Stabia, definendola una squadra che prosegue il progetto tecnico dello scorso anno. “Alternano la costruzione a 3 o a 4, cambiano spesso modo di giocare.Dovremo farci trovare preparati”.

Particolare attenzione sarà rivolta alla fisicità dell’attacco gialloblù, con elementi come Gabrielloni e Candellone.In questo senso, il rientro di un difensore come Paolo Rozzio diventa cruciale: “Paolo, come Magnani, ci dà quella fisicità sulle palle inattive e sui cross che un po’ abbiamo subito a Palermo”.

Il tecnico granata non teme il fattore ambientale, pur riconoscendo la forza della Juve Stabia tra le mura amiche. “L’anno scorso il ‘Menti’ è stato un fortino per loro, fanno del fattore casalingo la loro arma vincente.Ci sarà un tifo caloroso, ma i miei giocatori sono abituati.

Siamo andati a Palermo davanti a 30.000 persone e abbiamo risposto nel migliore dei modi.Sarà una bella partita di calcio”.

Un pensiero, infine, è stato rivolto ai tifosi granata che affronteranno la lunga trasferta: “Li ringraziamo per l’ennesimo sforzo, siamo pronti a lottare anche per loro”.

Obiettivo salvezza e crescita costante

Interrogato sulle voci di un ambiente che potrebbe sognare qualcosa in più della semplice permanenza in categoria, Dionigi ha spento sul nascere ogni volo pindarico. “Forse sono l’unico che non sente quest’aria,” ha affermato con decisione. “Siamo una realtà che ha i piedi per terra.Il nostro obiettivo, dichiarato anche dalla società, rimane quello di consolidare la categoria.

Poi il tempo e il lavoro potranno portare ad altro, ma siamo realisti”.Il percorso di crescita della squadra è appena iniziato. “Sono contento dello sviluppo della manovra,” ha ammesso l’allenatore, “ma dobbiamo crescere ancora tanto.

Ci vorranno altre 4-6 partite per avere un’intensità di gioco più alta.Dobbiamo essere più lucidi nell’ultimo passaggio quando ripartiamo, abbiamo avuto tante occasioni in cui potevamo fare meglio.

Ma è un percorso normale per qualsiasi squadra alla terza giornata”.Sulla formazione, Dionigi non si è sbilanciato, rivelando di avere ancora qualche valutazione da fare a causa di qualche acciacco post-Empoli. “La partita è stata dura dal punto di vista fisico.

Avere abbondanza e possibilità di scelta è un vantaggio, valuterò fino all’ultimo”.Infine, una nota d’orgoglio per la convocazione del giovane Edoardo Motta in Nazionale Under 21: “È un motivo d’orgoglio per me e per tutta la società.

Al di là dei risultati, la goduria di un allenatore è vedere un giocatore migliorare e raggiungere certi traguardi.Siamo tutti felici per Edoardo”.

Juve Stabia – Reggiana: Danilo Quaranta ritorna al Menti da avversario

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Gli ex giocatori, si sa, sono da sempre al centro dell’attenzione, figure capaci di evocare ricordi e suscitare un misto di emozioni e curiosità tra i tifosi.Il loro ritorno da avversari in uno stadio che è stato “casa” riaccende passioni e ricordi.

Questa volta, i riflettori dello stadio Romeo Menti sono puntati su Danilo Quaranta, il difensore che, dopo una breve ma intensa parentesi con la Juve Stabia, si prepara a tornare da rivale con la maglia della Reggiana.Arrivato nel calciomercato di gennaio della passata stagione, Quaranta ha salutato la comitiva gialloblù dopo appena sei mesi.

Un’avventura breve, ma che ha lasciato un’impronta positiva.Il calciatore si è fatto apprezzare per la sua dedizione e il suo impegno, incarnando perfettamente il mantra di grinta e sacrificio predicato dall’allenatore Guido Pagliuca.

Ogni volta che è sceso in campo, non si è mai risparmiato, conquistando la stima dell’ambiente stabiese.La sfida di sabato prossimo contro la Reggiana assume, quindi, un sapore particolare.

Sul prato verde del Menti, le Vespe ritroveranno un volto ben conosciuto, quello di un difensore che ha lottato per la stessa maglia solo pochi mesi fa.Quaranta, classe 1997, ha collezionato 9 presenze con la Juve Stabia, prima che la società decidesse di cederlo a titolo definitivo alla Reggiana all’inizio di agosto.

L’imminente incontro, già di per sé carico di tensione per l’importanza dei tre punti in palio nel campionato di Serie B, si arricchisce di questo ulteriore elemento di interesse.Sarà l’occasione per i tifosi stabiesi di rivedere e, con ogni probabilità, tributare un caloroso saluto a un ex giocatore che, pur per un breve periodo, ha dimostrato attaccamento e professionalità.

Dall’altra parte, Quaranta cercherà di mettere in difficoltà i suoi ex compagni, con la professionalità che lo contraddistingue, indossando ora la casacca granata.Nonostante la permanenza limitata, Danilo Quaranta ha saputo lasciare il segno.

La sua determinazione e serietà sono state qualità immediatamente percepite e apprezzate dalla tifoseria, che ne ha riconosciuto l’impegno e il valore umano e sportivo.Il suo ritorno a Castellammare di Stabia non sarà mai una partita come le altre, ma un incrocio di emozioni, ricordi e rispetto reciproco.

Juve Stabia, un rinnovo che vale più di un contratto: Thomas Battistella prolunga fino al 2028

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Nel calcio moderno, fatto di contratti, clausole e trasferimenti repentini, esistono ancora storie che parlano di fiducia, appartenenza e gratitudine.L’ultima, in ordine di tempo, arriva da Castellammare di Stabia e ha per protagonisti la Juve Stabia e il centrocampista Thomas Battistella.

La società gialloblù ha infatti comunicato ufficialmente di aver prolungato il contratto del giocatore fino al 30 giugno 2028.Una notizia che, in altre circostanze, sarebbe passata come ordinaria amministrazione ma che assume un significato profondo alla luce della sfortunata vicenda che ha colpito il calciatore.

Arrivato durante l’ultima sessione di mercato estiva per rinforzare la mediana delle Vespe, Battistella ha visto la sua avventura subire un brusco e doloroso stop.Durante la gara di Coppa Italia contro il Lecce, il centrocampista ha riportato una lesione del legamento del ginocchio, un infortunio grave che lo costringerà a un lungo periodo di stop.

Proprio nel momento più delicato per un atleta, la società di via Cosenza ha voluto lanciare un segnale forte e inequivocabile.Il prolungamento del contratto non è solo un atto formale ma una tangibile manifestazione di vicinanza e stima nei confronti di un ragazzo che, seppur da poco in gialloblù, ha già dimostrato grande professionalità.

Una mossa fortemente voluta da tutto l’ambiente stabiese per far sentire il giocatore parte integrante del progetto a lungo termine.Dal canto suo, Thomas Battistella ha risposto con un gesto di grande attaccamento ai colori, legandosi alla Juve Stabia per le prossime stagioni e ripagando la fiducia ricevuta.

Le sue parole, affidate ai canali ufficiali del club, esprimono tutta la sua gratitudine e la sua determinazione: “Sono felice ed onorato di prolungare il mio contratto con la Juve Stabia e di difendere questi colori fino al 2028.Ringrazio la Società per la stima e la fiducia che ricambierò sul campo.

Tornerò presto e più forte di prima.Forza Vespe!”

A suggellare l’intesa è intervenuto il direttore sportivo Matteo Lovisa, che ha sottolineato come questa decisione sia un investimento per il futuro immediato della squadra: “La società ha deciso di premiare un ragazzo che sarà sicuramente importante per la seconda parte di questa stagione.

Thomas sarà il nostro vero rinforzo di gennaio”.Un rinnovo, dunque, che va oltre la semplice firma su un documento. È un patto di fiducia reciproca, un messaggio chiaro che la Juve Stabia crede nel valore, umano e tecnico, di Thomas Battistella.

Mentre il giocatore lavorerà per recuperare la migliore condizione, sa di avere alle spalle una società e una tifoseria che lo aspettano, pronte a riabbracciarlo in campo come il grande acquisto del mercato invernale.

Tombola? Perfetta in ogni periodo dell’anno

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Quando si pensa alla tombola, la mente corre quasi istintivamente alle festività natalizie, alle tavolate familiari e al suono familiare dei numeri estratti da un sacchetto di stoffa.Questo gioco, profondamente radicato nella tradizione italiana, è senza dubbio il re indiscusso del periodo di Natale, capace di riunire nonni e nipoti in un clima di allegria e spensierata competizione.

Tuttavia, limitare il suo fascino ai soli mesi invernali sarebbe un vero peccato.La tombola, che spesso viene confusa con il lotto, è in realtà un passatempo straordinariamente versatile, un pretesto perfetto per creare momenti di convivialità e divertimento in qualsiasi stagione.

Come funziona: le regole di un classico intramontabile

Uno dei motivi del successo duraturo della tombola risiede nella sua semplicità.

Le regole sono così immediate che possono essere apprese in pochi istanti anche da chi non ha mai giocato.Ogni partecipante acquista una o più “cartelle”, ovvero delle schede su cui sono stampati quindici numeri disposti su tre righe.

Una persona assume il ruolo del “croupier”, munito di un tabellone con tutti i numeri da 1 a 90 e di un bussolotto o un sacchetto contenente gli stessi numeri.A ogni estrazione, il numero viene annunciato ad alta voce e i giocatori che lo hanno sulla propria cartella lo coprono, solitamente con fagioli secchi, ceci o appositi segnaposto.

L’obiettivo è completare per primi determinate combinazioni: i premi minori sono l’ambo (due numeri sulla stessa riga), il terno (tre), la quaterna (quattro) e la cinquina (tutti e cinque i numeri di una riga).Il premio più ambito, naturalmente, è la tombola, che si ottiene quando tutti e quindici i numeri di una cartella vengono coperti.

Non solo un passatempo natalizio

Sebbene l’immagine di una partita a tombola davanti all’albero di Natale sia iconica, proviamo a immaginarla in contesti diversi.

Pensiamo a una tiepida serata di fine primavera, in giardino, con gli amici riuniti attorno a un tavolo.O ancora, a un pomeriggio d’estate in veranda, cercando un po’ di tregua dal caldo, dove il gioco diventa una piacevole alternativa alla siesta.

Anche in autunno, durante una giornata di pioggia, stendere il tabellone sul tavolo può trasformare un momento di noia in un’occasione di risate e interazione. La tombola non ha bisogno di una stagione specifica perché la sua vera essenza non è legata al freddo o alle feste, ma alla sua incredibile capacità di aggregare e di favorire il dialogo e lo scherzo, rafforzando i legami in modo semplice e genuino.Il vero punto di forza della tombola, infatti, è la sua capacità di essere un catalizzatore sociale: non richiede abilità strategiche e mette tutti sullo stesso piano, dal bambino che sta imparando i numeri all’anziano che ritrova un gioco della sua infanzia.

Ogni numero estratto può diventare il pretesto per una battuta, ogni cinquina un piccolo trionfo da celebrare in coro.In definitiva, la tombola non celebra una festività, ma celebra lo stare insieme.

Juve Stabia, Ignazio Abate chiamato a battere Davide Dionigi che ha perso una sola volta contro le Vespe

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Lo stadio “Romeo Menti” sembra evocare dolci ricordi per Davide Dionigi.L’attuale allenatore della Reggiana ha dimostrato nel corso della sua carriera di trovarsi particolarmente a suo agio sul manto erboso stabiese, dove ha più volte regalato dispiaceri ai tifosi gialloblù.

Un trend che il nuovo tecnico delle Vespe, Ignazio Abate, avrà il difficile compito di invertire per inaugurare un nuovo corso.La storia recente è un monito per la piazza stabiese.

Lo scorso campionato, la Reggiana di Dionigi ha conquistato sei punti su sei contro la Juve Stabia, un bottino pieno che evidenzia la solidità e la capacità del tecnico di preparare al meglio le sfide contro i campani.L’ultima ferita è datata 9 maggio 2025, quando i granata si imposero per 1-2 al “Menti” in una delle partite cruciali della stagione, lasciando l’amaro in bocca a una tifoseria che sperava in un esito diverso.

Ma il feeling di Dionigi con Castellammare ha radici più profonde.I tifosi della Juve Stabia con la memoria più lunga ricorderanno con un brivido il 23 aprile 2011.

In quella occasione, Dionigi sedeva sulla panchina del Taranto e orchestrò una vittoria netta e indiscutibile.Un secco 0-3 che ammutolì lo stadio, frutto di una sfortunata autorete di Corona e dei sigilli di Girardi e Sy, a coronamento di una prestazione dominante da parte della sua squadra.

Questi precedenti non sono semplici coincidenze, ma testimoniano la capacità di Dionigi di interpretare al meglio le partite a Castellammare, trasformando il “Menti” in un terreno fertile per le ambizioni delle sue squadre.Su Ignazio Abate, che ha preso le redini della squadra a giugno 2025, poggia ora il peso di questa eredità scomoda.

La sfida contro la Reggiana di Dionigi non sarà una partita come le altre.Al di là dei tre punti in palio, avrà un enorme valore simbolico e psicologico.

L’ex terzino del Milan, alla sua nuova avventura in Serie B, è consapevole che per consolidare il progetto tecnico e gettare le basi per un futuro ambizioso, come auspicato dalla società, è fondamentale costruire una mentalità vincente capace di superare anche gli ostacoli storicamente più ostici.La sua missione è chiara: riscrivere la storia recente e dimostrare che la Juve Stabia può imporre la propria legge anche contro avversari che in passato hanno rappresentato un vero e proprio tabù.

Sarà affascinante osservare come l’approccio tattico e la filosofia di gioco di Abate, improntati su intensità e forte senso di appartenenza, si scontreranno con l’esperienza e l’acume tattico di un “vecchio lupo” come Dionigi in uno scontro che promette di essere cruciale per il morale e il cammino delle Vespe.

Juve Stabia – Reggiana: Gli emiliani hanno un nuovo rinforzo in difesa. Magnani è stato prelevato dal Palermo

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In vista della delicata trasferta contro la Juve Stabia, valida per il terzo turno del campionato di Serie BKT, la Reggiana potrà utilizzare un colpo da maestro per il reparto arretrato ufficializzato il 29 agosto e che ancora non ha esordito con la maglia granata, stiamo parlando di Giangiacomo Magnani.Il difensore, con un solido bagaglio di esperienza in Serie A, si unisce al club per blindare la difesa e porta con sé un intrigante filo rosso che lo lega alla prossima imminente sfida.

La partita, in programma sabato 13 settembre alle ore 15:00 allo Stadio Romeo Menti, si preannuncia come un crocevia importante per entrambe le formazioni.Per Magnani, il confronto con le “vespe” non sarà una prima assoluta.

Il difensore ha già incrociato i tacchetti con i gialloblù ai tempi della sua militanza nel Siracusa, nella stagione di Serie C 2017/2018, in un incontro terminato a reti inviolate dove rimase in campo per tutti i 90 minuti.Un precedente che aggiunge un sapore particolare per il calciatore.

Sfida tra Titani in Difesa: Magnani contro Ruggero

L’arrivo di Magnani a Reggio Emilia alza il livello qualitativo della retroguardia granata e preannuncia un affascinante duello a distanza con uno dei pilastri della difesa stabiese, Marco Ruggero.

Entrambi sono considerati tra i profili difensivi più interessanti e affidabili del torneo cadetto con Ruggero che ha dalla sua un’età più giovane.Magnani, designato a diventare il nuovo leader della difesa emiliana, e Ruggero, talento emergente della Juve Stabia, saranno chiamati ad annullare gli attacchi avversari.

La solidità delle due difese passerà inevitabilmente dalla loro prestazione, in una partita che si preannuncia tesa ed equilibrata.

Stato di Forma a Confronto: Stabilità da Ritrovare per le Vespe

Juve Stabia – Reggiana non sarà solo una battaglia per i tre punti, ma un test di maturità per le ambizioni di entrambe le squadre.In una gara che si prospetta equilibrata, dove ogni dettaglio può fare la differenza, l’attenzione sarà inevitabilmente puntata sull’efficienza dei pacchetti arretrati.

Nell’ultimo scontro casalingo, la Juve Stabia ha mostrato qualche segnale di nervosismo, pur riuscendo a mantenere la porta inviolata nello 0-0 contro il Venezia.La sfida contro la Reggiana sarà un banco di prova importante per ritrovare quella compattezza che è mancata a tratti.

D’altro canto, la Reggiana si presenta a Castellammare di Stabia con una difesa che, sebbene abbia concesso tre gol nelle prime due uscite stagionali, punta a ritrovare la solidità dimostrata nella passata stagione, quando le parate decisive dell’ex portiere Francesco Bardi si rivelarono spesso un fattore determinante.Con l’innesto di un difensore del calibro di Magnani, il tecnico Davide Dionigi spera di aver trovato la chiave per registrare definitivamente il reparto.

La domanda che aleggia sul Menti è dunque chiara: riuscirà la Juve Stabia a blindare la propria area di rigore, o sarà la nuova solidità granata, griffata Magnani, ad avere la meglio?La risposta arriverà dal campo, in un sabato pomeriggio che promette scintille.

Castellammare di Stabia, rivoluzione in Comune: dal 1° ottobre nuovi orari per i dipendenti

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Una macchina amministrativa più moderna, efficiente e vicina alle esigenze della comunità.Con questo obiettivo, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha annunciato una storica rimodulazione dell’orario di lavoro per i dipendenti comunali, che entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre.

La novità segna un cambio di passo epocale per l’Ente di Palazzo Farnese, che non interveniva in modo così radicale sull’organizzazione oraria dal 1999.

La nuova organizzazione: orario continuato e un rientro lungo

La riforma, che non riguarda il personale soggetto a turnazione come la Polizia Municipale, introduce un nuovo modello di lavoro basato su una diversa distribuzione del monte ore settimanale.Ecco come sarà strutturata la settimana lavorativa:

  • Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì: i dipendenti saranno in servizio dalle ore 8:00 alle 15:15, con una pausa pranzo obbligatoria di almeno trenta minuti alle 13:45.
  • Giovedì: sarà la giornata lavorativa più estesa, con ingresso alle 8:00 e uscita non prima delle 17:30, mantenendo la stessa pausa pranzo alle 13:45.

“Una macchina amministrativa sempre più efficiente, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e della comunità, al passo con i tempi e che possa trarre il meglio da questa nuova organizzazione”, ha dichiarato il sindaco Vicinanza, sottolineando la portata strategica della decisione.

Ticket mensa per tutti i giorni: una conquista storica

Un aspetto di grande rilevanza della riorganizzazione è l’impatto positivo sulle condizioni dei lavoratori.

Con l’orario che si estende quotidianamente oltre la pausa pranzo, tutti i dipendenti avranno diritto al ticket mensa ogni giorno, dal lunedì al venerdì.Si tratta di una misura che pone fine a una lunga attesa, accogliendo una richiesta avanzata da anni dalle rappresentanze sindacali, che vedevano il buono pasto riconosciuto solo nei due giorni di rientro pomeridiano previsti dal vecchio modello.

Un investimento sulla qualità del lavoro

Secondo il primo cittadino, “questa scelta non rappresenta soltanto un adeguamento organizzativo, ma un investimento sulla qualità del lavoro e sull’efficienza degli uffici comunali.

Un Comune più moderno e strutturato significa risposte più rapide, maggiore capacità di programmazione e un contatto più diretto con i cittadini”.Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il vicesindaco e assessore al personale, Giuseppe Di Capua: “Si tratta di una richiesta avanzata dai sindacati sin dal primo momento, che la nostra Amministrazione ha accolto con convinzione. È un passo importante che valorizza i lavoratori, migliora l’organizzazione interna e consente di rendere più efficiente la macchina amministrativa, sempre a servizio dei cittadini e della comunità”.

Un tassello nel mosaico del rinnovamento

Il vicesindaco Di Capua ha inoltre inquadrato la nuova organizzazione oraria come parte di una visione più ampia di rinnovamento della pubblica amministrazione locale. “In questi mesi, sempre in dialogo con le rappresentanze sindacali, abbiamo anticipato le mobilità, favorito le progressioni verticali, avviato le procedure per nuove posizioni organizzative e ci prepariamo a bandire concorsi pubblici per rafforzare gli uffici”.

Un insieme di interventi coordinati con un unico, chiaro obiettivo: “garantire un’amministrazione moderna, efficace e davvero al servizio della comunità stabiese”.

Juve Stabia – Reggiana sarà diretta dal Mario Perri della sezione di Roma 1. La scheda completa dell’arbitro

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Nel panorama arbitrale italiano emerge con forza la figura di Mario Perri, giovane direttore di gara della sezione di Roma, il cui profilo è tenuto in altissima considerazione dai vertici dell’Associazione Italiana Arbitri.La stima nei suoi confronti non è solo ufficiosa, ma è stata sancita dal conferimento del prestigioso premio “Vincenzo Orlandini”, un riconoscimento destinato a coloro che si sono distinti per eccezionali meriti sia a livello associativo che tecnico nel corso delle recenti stagioni sportive.

Un Percorso tra Ingegneria Aerospaziale e Campi di Calcio

La carriera di Mario Perri è un esempio di come dedizione e talento possano portare all’eccellenza in ambiti molto diversi.Parallelamente al suo percorso nel mondo del calcio, avviato con continuità sin dal 2009, Perri ha completato un brillante percorso di studi, conseguendo una laurea in ingegneria aerospaziale presso la prestigiosa Università “La Sapienza” di Roma.Questa doppia vita dimostra una notevole capacità di gestione e un’applicazione costante, qualità che ha saputo trasferire con successo dal mondo accademico a quello sportivo, affrontando ogni sfida con la massima determinazione.

L’Ascesa nel Professionismo e la Prova del Fuoco

La sua ascesa come direttore di gara ha trovato una consacrazione nelle ultime stagioni, durante le quali si è distinto sui campi della Serie C.

L’ingresso nel professionismo risale al 2020, con il suo esordio nella partita ricca di gol tra Lucchese e Pergolettese, terminata con il punteggio di 3-3.Nei quattro anni, il suo percorso è stato caratterizzato da una crescita progressiva e costante, che lo ha portato a maturare esperienza e a guadagnare la fiducia necessaria per dirigere incontri di crescente importanza.Il culmine di questo percorso è arrivato con la designazione per dirigere le delicate sfide dei play-off, un traguardo che rappresenta un punto significativo nella carriera di ogni arbitro.Proprio in questa fase cruciale, Perri ha affrontato un episodio complesso che, pur non compromettendone l’avanzamento di carriera, ha acceso il dibattito sul suo stile di arbitraggio.

Durante l’acceso incontro tra Carrarese e Vicenza, sono state sollevate numerose polemiche da parte dei protagonisti in campo, i quali hanno criticato una direzione di gara giudicata troppo permissiva.Con un metro di giudizio “all’inglese”, Perri ha lasciato correre molto il gioco, ma l’atmosfera incandescente, testimoniata da sette ammonizioni, ha portato la partita sull’orlo di sfuggirgli di mano.

Il Riconoscimento Finale e le Prospettive Future

Nonostante questo singolo episodio controverso, la valutazione complessiva della sua stagione 2023/2024 fu eccezionale.A testimonianza del suo valore, Mario Perri si classificò al primo posto assoluto nella graduatoria di merito di tutti gli arbitri della CAN C.Questo straordinario rendimento gli ha permesso di aggiudicarsi un altro ambito riconoscimento: il premio “Luigi Agnolin”.

Oltre a questo premio lo scorso anno (2024-2025) è stato promosso in CAN anche se poi non ha mai arbitrato in serie A ma solo in serie B.

Statistiche

Mario Perri nato il 22/12/1992 a Roma è iscritto alla sezione AIA di Roma 1.E’ stato promosso in CAN nella stagione 2024-2025 (1 anno).In totale ha diretto tra i professionisti ben 69 gare: 37 vittorie interne, 12 pareggi e 20 affermazioni esterne con 21 rigori e 11 espulsioni

In questa stagione ha diretto 1 gara di Coppa Italia (Cagliari – Virtus Entella 6-5 dcr) in cui ha concesso 1 rigore.

Sono 5 i precedenti con la Juve Stabia: 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta

24/25   Serie B 28.08.2024     Juve Stabia     1:0       Mantova (Piscopo)

23/24   Serie C 08.04.2024     Benevento      0:0       Juve Stabia

23/24   Serie C 13.01.2024     Avellino          2:2       Juve Stabia (Patierno (r), Ricciardi, Mignanelli (2))

22/23   Play-off Serie C 1° Turno      11.05.2023      Cerignola 3:0 Juve Stabia

20/21   Serie C 01.11.2020     Juve Stabia     1:0       Bisceglie (Fantacci)

Nessun Precedente con la Reggiana

GLI ASSISTENTI

1° Sig. Fabiano PRETI della sezione AIA di Mantova

2° Sig. Glauco ZANELLATI della sezione AIA di Seregno

IV° uomo Sig. Valerio CREZZINI della sezione AIA di Siena

VAR Sig. Alessandro PRONTERA della sezione AIA di Bologna

AVAR Sig. Alberto SANTORO della sezione AIA di Messina

Juve Stabia: una squadra e una comunità. Il patto d’amore della società sportiva con Castellammare di Stabia

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Bambini che corrono, le urla gioiose dei bambini, l’abbraccio di una comunità.Non siamo al “Romeo Menti” ma in una serata di inizio settembre presso la parrocchia di Sant’Antonio da Padova.

Qui, dove si celebrano le storiche “MiniOlimpiadi”, una delegazione di calciatori della Juve Stabia ha incontrato una parte del cuore pulsante della propria città, in un gesto che va oltre la semplice rappresentanza e si fa testimonianza di un rapporto che la società gialloblù sta cercando, con sempre maggiore convinzione, di tessere e rinsaldare con il tessuto sociale di Castellammare di Stabia.L’episodio, comunicato dalla stessa società, ha visto i calciatori Fabio Maistro, Matteo Baldi e Aaron Chamaglichella immergersi nell’entusiasmo della 52ª edizione della manifestazione, un evento che da oltre mezzo secolo anima il quartiere e la città intera.

Accolti dal calore di oltre 200 partecipanti, tra bambini e adulti, e dal parroco Don Catello Malafronte, i tre atleti non sono stati semplici ospiti ma parte integrante di una festa di comunità.Si sono concessi per autografi e foto di rito, certo, ma soprattutto hanno condiviso momenti di dialogo e di gioco, premiando infine i giovani vincitori dei tornei.

Un segnale forte in un contesto significativo

La scelta di partecipare a un evento come le MiniOlimpiadi della parrocchia di Sant’Antonio da Padova non è casuale.

Questa manifestazione rappresenta un’istituzione per Castellammare, un punto di riferimento per intere generazioni di stabiesi, un luogo di aggregazione sana che incarna i valori più autentici dello sport.La presenza dei calciatori della Juve Stabia in questo contesto assume dunque un valore simbolico potente: la squadra della città che si fa prossima alla sua gente, che scende idealmente dal piedistallo del professionismo per abbracciare la base, lì dove la passione per lo sport nasce e cresce.

Questa iniziativa si inserisce in un solco tracciato con crescente determinazione dalla dirigenza della Juve Stabia.Non si tratta di un episodio isolato ma di una tappa di un percorso volto a rafforzare un’identità condivisa.

Negli anni, infatti, si sono moltiplicati i segnali di questa volontà di dialogo e inclusione.Basti pensare a progetti come “Insieme a voi!”, volto a portare allo stadio i giovani e le associazioni del territorio, riempiendo gli spalti di nuove energie e di un tifo consapevole.

O ancora, a gesti di concreta solidarietà, come la donazione di abbonamenti a famiglie meno abbienti, per garantire che la passione per le “Vespe” non conosca barriere economiche e sia un patrimonio realmente di tutti.

Oltre il risultato sportivo: la squadra come motore sociale

In una realtà complessa e sfaccettata come quella di Castellammare di Stabia, una squadra di calcio può e deve essere molto più di un undici che scende in campo nel week end.Può diventare un catalizzatore di energie positive, un veicolo di valori, un punto di riferimento per i più giovani.

La presenza di atleti come Maistro, Baldi e Chamaglichella a contatto diretto con i bambini delle MiniOlimpiadi è un investimento sul futuro: significa mostrare un volto umano e accessibile del campione, trasformare l’idolo sportivo in un modello positivo, in un fratello maggiore da ammirare non solo per le prodezze atletiche ma anche per la disponibilità e l’impegno nel sociale.Questi momenti di condivisione contribuiscono a creare un circolo virtuoso.

Da un lato, la squadra riceve il calore e l’affetto genuino della propria gente, un’iniezione di fiducia e di responsabilità che si riflette inevitabilmente anche sul rendimento in campo.Dall’altro, la città sente la squadra come “propria” in un senso più profondo, non solo un simbolo da sventolare, ma una parte attiva della comunità, che partecipa alle sue gioie, supporta le sue iniziative e contribuisce alla sua crescita.

L’impegno della Juve Stabia nel tessere questa fitta rete di rapporti con il tessuto sociale stabiese è, in definitiva, una dichiarazione d’amore per il proprio territorio.Un amore che si nutre di gesti concreti, di tempo donato, di sorrisi scambiati.

In una serata di festa e di sport, tra i campetti di una parrocchia di periferia, si è forse rinsaldato un patto che vale più di qualsiasi vittoria: quello tra una squadra e la sua gente, uniti dalla stessa maglia e dalla stessa passione per un futuro da costruire insieme.

La prossima mossa in Italia per la regolamentazione della pubblicità del Gioco D’Azzardo

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L’Italia e la Spagna sono state le prime a introdurre divieti di pubblicità per il gioco d’azzardo.Questo approccio è stato visto come una risposta ferma a una questione che coinvolge molti.

Tuttavia, un dibattito acceso si è acceso tra gli addetti ai lavori e i regolatori.La domanda che tutti si pongono è: cosa succede adesso?

Il divieto assoluto è la migliore soluzione, o ci sono vie migliori?Il tema è stato al centro di una discussione intensa durante un recente convegno internazionale.

Le conclusioni suggeriscono che un approccio più misurato può avere risultati superiori.Gli esperti ritengono che un divieto totale non sia la scelta più vantaggiosa per diversi motivi.

Una politica di proibizione completa, infatti, rischia di spingere i giocatori verso il mercato illegale.Senza la possibilità di farsi conoscere attraverso la pubblicità, gli operatori legali e responsabili hanno difficoltà a distinguersi da quelli non autorizzati.

Ciò crea una situazione di confusione per chi cerca un’esperienza di intrattenimento sicura.Esistono siti con licenza e regolamentati che offrono il brivido del gioco, e alcuni di questi sono conosciuti come casino non AAMS con prelievo immediato. Pur essendo popolari per la rapidità dei pagamenti, tali piattaforme operano al di fuori delle normative italiane ma sono regolamentate da autorità affidabili a Malta e Gibilterra.

Senza indicazioni chiare da parte degli operatori regolamentati, i giocatori possono finire per scegliere piattaforme non autorizzate, esponendosi a rischi che le leggi italiane cercano di prevenire. È qui che emerge la necessità di un’azione diversa da parte dei regolatori.Piuttosto che vietare tutto, dovrebbero concentrarsi su regole specifiche.

L’idea principale è quella di sostituire il divieto generale con regolamenti più mirati.L’obiettivo sarebbe quello di permettere agli operatori autorizzati di comunicare le loro offerte, ma in modo attento e specifico.

Un esempio potrebbe essere limitare la pubblicità a determinate fasce orarie.Un altro sarebbe imporre restrizioni sui contenuti, assicurandosi che non siano attraenti per i gruppi più vulnerabili.

Queste regole aiuterebbero a guidare i consumatori verso piattaforme sicure e approvate dallo stato.Questo approccio protegge gli utenti.

In più, consente all’industria legale di mantenere un vantaggio competitivo.In questo modo, l’industria autorizzata non perde terreno a favore dei siti che operano senza permessi.

Una seconda raccomandazione è quella di migliorare la collaborazione tra regolatori e industria.Gli esperti suggeriscono che si dovrebbe lavorare insieme per creare linee guida precise.

Queste istruzioni dovrebbero spiegare in modo chiaro cosa è consentito e cosa no nella pubblicità.Questa trasparenza permetterebbe ai marchi che si comportano in modo responsabile di comunicare efficacemente.

Avrebbero la certezza di rispettare le regole.Questo è ancora più importante ora, mentre le licenze vengono rinnovate e si introducono nuove condizioni.

Una stretta cooperazione garantirebbe che le norme siano pratiche ed efficaci.Inoltre, aiuterebbe a costruire un rapporto di fiducia tra le parti.

Infine, l’educazione del pubblico è un punto fondamentale.Una mancanza di conoscenza crea confusione tra i giocatori.

Molti non sanno come distinguere tra un operatore legale e uno illegale.Questa confusione può portare involontariamente le persone a scegliere siti non sicuri.

I regolatori dovrebbero finanziare campagne informative per aiutare le persone a fare la scelta giusta.Queste campagne potrebbero mostrare i benefici di giocare su piattaforme legali.

Potrebbero anche avvertire dei rischi connessi agli operatori non autorizzati.Con il tempo, un pubblico più informato ridurrebbe il numero di persone che si spostano verso il settore illecito.

Una maggiore consapevolezza è l’arma più forte.Le lezioni apprese in Italia e Spagna sono utili per tutti i paesi.

Un divieto assoluto può sembrare la soluzione più semplice, ma spesso ha conseguenze non volute.Un approccio più equilibrato, che bilanci la protezione dei consumatori con il supporto per un mercato legale e robusto, sembra essere la direzione da seguire.

Questa nuova strategia si basa sulla proporzionalità, sulla chiarezza delle regole e sulla formazione dei cittadini. È un modo per affrontare una situazione complessa con attenzione.Il dibattito continua, ma una cosa è certa: la strada da percorrere richiede un’azione ben pensata, che non si limiti al divieto, ma che guidi l’intera industria verso un futuro più sicuro per tutti.

Un Libro Sotto le Stelle 2025: La cultura salpa dalla penisola sorrentina

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Sotto un cielo stellato, tra il profumo del mare e il fruscio delle onde, la cultura salpa di nuovo.Riparte dalla suggestiva cornice della penisola sorrentina il terzo ciclo di presentazioni di “Un libro sotto le stelle”, l’acclamata rassegna letteraria ideata e promossa dall’Associazione Meridiani.

Un’esperienza unica che trasforma il viaggio in un’occasione di incontro e riflessione, a bordo del traghetto “Blitz” della compagnia Alilauro Gru.So.N.Tre serate sospese tra mare e parole, in cui il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a suggestivi reading al tramonto e dialogare con gli autori in un contesto intimo e affascinante.

Un invito a rallentare, ad ascoltare le storie mentre il sole cede il passo alla luna, navigando tra le bellezze di un percorso mozzafiato: da Castellammare di Stabia verso la penisola Sorrentina, con passaggi a Punta Campanella e dinanzi allo Scoglio di Rovigliano.L’imbarco è fissato per le ore 19:00 nei pressi della Capitaneria di Porto.

Il Programma: Tre Viaggi tra Impegno Civile, Memoria e Arte

Il viaggio letterario prenderà il via mercoledì 10 settembre in compagnia di Pino Aprile e del suo ultimo libro, Meglio soli.

Un’opera potente, un grido di ribellione contro la condizione di subalternità storica del Sud Italia, che promette un dibattito acceso e profondo sull’identità e il futuro del Mezzogiorno.Si proseguirà giovedì 11 settembre con un appuntamento dedicato alla memoria e al giornalismo d’inchiesta.

A pochi giorni dal 40° anniversario della sua scomparsa, si ricorderà Giancarlo Siani attraverso il libro Terra nemica del giornalista Pietro Perone.L’autore racconterà l’impegno del “pool Siani”, un ristretto gruppo di cronisti che, con coraggio e determinazione, ha continuato a inseguire la verità dopo il suo brutale omicidio.

La chiusura del ciclo, il giorno seguente, sarà un omaggio all’arte della fotografia. Lorella Di Biase, giornalista e autrice RAI, e la giornalista Monique Gregory Settanni presenteranno la biografia Pino Settanni.Il sogno infinito.

Un racconto a più voci che ricostruisce la vita e la visione del celebre fotografo, attraverso i ricordi di familiari, amici e le testimonianze di grandi personaggi del cinema e della cultura che hanno incrociato il suo cammino.

Una Rassegna che Rafforza la Comunità

Il varo di questo ciclo di appuntamenti vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui Luigi Vicinanza, Sindaco di Castellammare di Stabia, Vincenzo Ungaro, Consigliere comunale, il curatore della rassegna Gino Aveta, la Vicepresidente dell’Associazione Meridiani Ada Minieri, e il Comandante della Capitaneria di porto, il capitano di fregata Andrea Pellegrino.I saluti istituzionali saranno affidati a Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, e Alfonso Giarletta, Event Manager dell’Associazione Meridiani.

A guidare le conversazioni con gli autori sarà, come di consueto, la presenter Sonia Di Domenico, affiancata dallo speaker Silvio Martino di Rai Radio Live Napoli.

“Essere parte del progetto nazionale ‘Città che legge’ ci impegna a trasformare Castellammare di Stabia in una comunità sempre più attenta alla diffusione della cultura,” ha dichiarato il sindaco Luigi Vicinanza. “In questo ciclo, tre opere ci guidano in percorsi diversi ma complementari: con Pino Aprile riflettiamo sul destino del Sud; con Pietro Perone rinnoviamo la memoria di Giancarlo Siani, un giovane cronista che ha scelto la verità a costo della vita; con Lorella Di Biase e Monique Gregory Settanni scopriamo l’universo creativo di Pino Settanni. È un viaggio tra impegno civile, identità e arte che arricchisce la nostra comunità.”

Gran Finale alla Reggia di Quisisana

La XXI edizione di “Un libro sotto le stelle” non si esaurisce in mare.L’evento conclusivo si terrà giovedì 2 ottobre alle ore 11:00 nella magnifica Reggia di Quisisana, inserito nel prestigioso programma del Campania Libri Festival 2025.

Per la Sezione “Memory” verrà ricordato Pino Scaccia, storico inviato della Rai e giornalista in prima linea, che nel suo lavoro ha saputo coniugare con maestria passione e rigore.La manifestazione vanta il supporto di una vasta rete di partner istituzionali e culturali, tra cui Fondazione Campania dei Festival, Centro per il libro e la lettura, RAI, Regione Campania, SCABEC, e i comuni di Salerno, Ottaviano e Castellammare di Stabia, a testimonianza del profondo valore culturale dell’iniziativa.

Al termine di ogni presentazione a bordo, gli ospiti potranno continuare la serata presso il Circolo Velico Stabia, dove sarà offerto un ‘vin d’honneur’.L’arte culinaria sarà curata dalla Baita del Re Resort di Ottaviano, con la preziosa collaborazione dei docenti e degli studenti dell’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare di Stabia, in un perfetto connubio tra cultura del libro e cultura del gusto.

Juve Stabia – Reggiana: La prevendita è aperta, il Menti aspetta il popolo gialloblù

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L’attesa è finita, la Juve Stabia chiama a raccolta il proprio popolo in vista di un’altra battaglia casalinga.Sabato 13 settembre, alle ore 15:00, le Vespe scenderanno in campo allo stadio “Romeo Menti” per affrontare la Reggiana nella terza giornata del campionato di Serie BKT.

Un appuntamento da non perdere, un’occasione per spingere i ragazzi verso la vittoria e dimostrare, ancora una volta, il calore e la passione del tifo stabiese.La società ha comunicato ufficialmente l’apertura della prevendita dei biglietti, che ha preso il via oggi, martedì 9 settembre, a partire dalle ore 16:00 e si protrarrà fino all’orario di inizio della gara.

Attenzione: i botteghini dello stadio “Romeo Menti” resteranno chiusi il giorno della partita. Sarà possibile acquistare il proprio tagliando presso i punti vendita autorizzati presenti in città o consultando il sito www.etes.it per trovare la ricevitoria più vicina.

Il dodicesimo uomo in campo deve fare sentire la propria presenza.Riempite gli spalti, colorate il “Menti” di gialloblù e fate sentire la vostra voce per 90 minuti.

La squadra ha bisogno del sostegno del pubblico per affrontare al meglio questa importante sfida.

Di seguito i prezzi dei biglietti per settore:

  • Tribuna Roberto Fiore: Euro 100,00 + Euro 2,00 di diritti di prevendita (tariffa unica)
  • Tribuna Monte Faito (A e B):
    • Intero: Euro 43,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 33,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 28,00 + Euro 2,00
  • Tribuna Quisisana:
    • Intero: Euro 28,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 23,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 18,00 + Euro 2,00
  • Tribuna Varano:
    • Intero: Euro 23,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 18,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 13,00 + Euro 2,00
  • Curva Sud:
    • Intero: Euro 18,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): Euro 13,00 + Euro 2,00
    • Ridotto (Under 12): Euro 8,00 + Euro 2,00
  • Curva Ferrovia (Settore Ospiti): Euro 18,00 + Euro 2,00.La vendita per questo settore è riservata esclusivamente ai residenti nella provincia di Reggio Emilia, per una capienza massima di 300 posti.

Punti Vendita Autorizzati a Castellammare di Stabia:

  • Store Juve Stabia, Corso Garibaldi, 24
  • Bar Dolci Momenti, Via G.

    Cosenza, 192

  • Bar Gialloblu, Viale Europa, 101
  • Tabaccheria del Corso, Corso Vittorio Emanuele, 11
  • Planet Davidos, Corso Alcide De Gasperi, 114/116
  • Anca Caffè, Strada Panoramica, 1b/1c
  • Movida Caffè, Via Napoli, 297
  • Napodos Caffè, Via Regina Margherita, 196
  • Tabaccheria Muratori, Via Napoli, 229
  • StanleyBet, Via Bonito, 175
  • Agenzia Intralot, Viale Europa, 31

Non mancare!Sostieni le Vespe, acquista il tuo biglietto e vieni a tifare.

Insieme saremo più forti!Forza Juve Stabia!

Juve Stabia – Reggiana, amarcord in campo e non: Scognamiglio e Seculin ritrovano il proprio glorioso passato

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Il prossimo turno di Serie B vedrà scontrarsi al Romeo Menti la Juve Stabia e la Reggiana sabato 13 settembre.Non sarà una semplice partita di campionato.

Per i tifosi delle Vespe, l’incontro si arricchisce di un tocco di nostalgia profonda, un tuffo in uno dei periodi più esaltanti della storia gialloblù.Tra le file della squadra emiliana, infatti, figurano due protagonisti di un’epoca d’oro: Gennaro Scognamiglio e Andrea Seculin.

Oggi dirigente della Reggiana con il ruolo di direttore tecnico, Gennaro Scognamiglio è stato un pilastro della difesa stabiese dal 2010 al 2013.Il suo nome è indissolubilmente legato alla memorabile promozione in Serie B del 2011 e alle successive stagioni nella serie cadetta, un’era gloriosa sotto la guida di mister Piero Braglia e la presidenza di Franco Manniello.

Roccioso, carismatico e leader in campo, Scognamiglio ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi che ne hanno sempre apprezzato la grinta e l’attaccamento alla maglia.Un altro volto familiare ai sostenitori stabiesi è quello di Andrea Seculin.

L’attuale portiere della Reggiana, arrivato in Emilia quest’estate, ha difeso la porta della Juve Stabia dal 2011 al 2013.Anche lui, come Scognamiglio, ha vissuto da protagonista gli anni vincenti di Braglia e Manniello.

Con le sue parate decisive e prestazioni maiuscole, Seculin si è affermato come un punto di riferimento tra i pali, contribuendo in maniera significativa a scrivere pagine importanti della storia recente del club di Castellammare di Stabia.Per i tifosi più appassionati, vedere Scognamiglio a bordo campo e Seculin con la maglia granata sarà un’emozione particolare, un viaggio a ritroso nel tempo che riporterà alla mente le vittorie, le gioie e i successi di quegli anni magici.

Pur da avversari in questa nuova sfida, entrambi restano parte della grande famiglia gialloblù, testimoni viventi di un’era che ha segnato profondamente l’identità e la storia del club stabiese.L’incontro tra Juve Stabia e Reggiana non sarà dunque solo una contesa per i tre punti, ma un’occasione per onorare il passato e quei legami che il calcio, talvolta, riesce a creare in modo indissolubile, unendo giocatori, dirigenti e tifosi in un ricordo condiviso di gloria e passione.

Il cordoglio della redazione di ViViCentro per il lutto che ha colpito la famiglia di Tiziano e Alessio Valle

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Una notizia di profonda tristezza ha scosso oggi la comunità stabiese e il mondo del giornalismo sportivo locale. È venuta a mancare la cara mamma di Tiziano Valle, giornalista e speaker ufficiale della Juve Stabia, e di Alessio Cristian Valle nostro prezioso collaboratore in particolare del programma “Juve Stabia Live Talk Show”.La redazione di ViViCentro, in ogni sua componente, si stringe con sincero e commosso affetto attorno a Tiziano, ad Alessio e a tutta la loro famiglia in questo momento di immenso dolore.

La perdita della mamma è un’esperienza che lascia un vuoto incolmabile, un dolore che le parole faticano a descrivere. È la fine di un capitolo fondamentale della vita, la perdita di un punto di riferimento insostituibile, di un amore incondizionato.Conosciamo la professionalità, la passione e la dedizione che Tiziano e Alessio infondono quotidianamente nel loro lavoro, un impegno che li ha resi figure stimate e apprezzate da tutti i tifosi delle Vespe e dai lettori della nostra testata.

La voce di Tiziano accompagna le emozioni di migliaia di tifosi, scandendo i momenti di gioia e di speranza dagli spalti del Menti .L’analisi e la passione di Alessio arricchiscono il dibattito e l’informazione sulla nostra amata Juve Stabia attraverso “Juve Stabia Live”.Oggi, però, il nostro pensiero non va ai professionisti, ma agli uomini, ai figli che piangono la scomparsa della loro amata madre.

Vogliamo immaginare e ricordare la forza e l’amore di una donna che ha cresciuto dei figli capaci di farsi voler bene e di entrare nel cuore di una intera comunità.Il loro garbo, la loro educazione e la loro passione sono senza dubbio il frutto più prezioso degli insegnamenti e dei valori che lei ha saputo trasmettere.

In questa giornata di lutto, l’intera redazione di ViViCentro si ferma per un momento di riflessione e si unisce in un abbraccio virtuale ma carico di tutto il calore umano possibile alla famiglia Valle.A Tiziano, ad Alessio, al loro papà e a tutti i familiari giungano le nostre più sentite e sincere condoglianze.

Che il ricordo dei momenti felici e l’amore che vostra madre vi ha donato possano essere di conforto e di sostegno in questo momento così difficile.La redazione di ViViCentro

Savoia Calcio, esordio a reti inviolate: Con il Gela finisce 0-0 in un Giraud silenzioso. La fotogallery

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Si è conclusa con un pareggio a reti inviolate la prima giornata di campionato di Serie D, girone I, che ha visto il Savoia 1908 affrontare i siciliani del Città di Gela.La gara, disputata ieri in un’atmosfera surreale allo Stadio Alfredo Giraud a porte chiuse, ha lasciato l’amaro in bocca ai pochi presenti autorizzati e ai tifosi che attendevano l’esordio dei bianchi.

La partita si è sviluppata su un copione a due facce.Un primo tempo caratterizzato da grande equilibrio, con le due formazioni che si sono date battaglia prevalentemente nella zona nevralgica del campo.

Le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi, con poche occasioni da rete degne di nota da ambo le parti.Le squadre sono così rientrate negli spogliatoi sul risultato di parità.

Nella ripresa, il Savoia è sceso in campo con un piglio diverso.I padroni di casa hanno preso decisamente il comando delle operazioni, imponendo il proprio ritmo e costruendo manovre più ragionate e avvolgenti.

La supremazia territoriale dei bianchi è stata evidente, con il Gela costretto a difendersi con ordine per arginare la pressione degli avversari.Nonostante il forcing, la porta siciliana è rimasta stregata.

La manovra del Savoia, seppur più fluida, non è riuscita a produrre il guizzo vincente per sbloccare il risultato.

L’Episodio che Fa Discutere

Proprio quando il cronometro segnava quasi lo scadere, è arrivata l’occasione che avrebbe potuto cambiare il destino del match.Una palla filtrante dalla destra di Tiveron ha messo Munoz in condizione di sfidare il portiere del Gela in uscita.

Lo spagnolo è franato a terra in area di rigore, scatenando le immediate proteste dei giocatori del Savoia che invocavano il calcio di rigore.Di parere opposto il direttore di gara, il signor De Paolis della sezione di Cassino, che ha interpretato il contatto come una simulazione.

Invece del tiro dal dischetto, è arrivato così il cartellino giallo per l’attaccante spagnolo, tra l’incredulità dei padroni di casa.Il triplice fischio finale ha così sancito uno 0-0 che, se da un lato muove la classifica, dall’altro lascia il rammarico in casa Savoia per non aver capitalizzato una ripresa giocata all’attacco e per un episodio finale che farà certamente discutere.

Munoz cade in area, per l’arbitro è simulazione.

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Juve Stabia: la società fa chiarezza sulla fideiussione aggiuntiva e rassicura tutti i tifosi

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Questa mattina la Castellammare di Stabia sportiva si è svegliata con voci e preoccupazioni che serpeggiavano tra i tifosi.  La Juve Stabia questa sera interviene con fermezza per fare chiarezza e rassicurare l’intera tifoseria gialloblù.  Nelle ultime ore dicevamo sono girate in città indiscrezioni su presunte difficoltà relative all’eventuale sottoscrizione della fideiussione aggiuntiva post-calciomercato da parte della Juve Stabia che avevano gettato un’ombra di inquietudine sull’ambiente.  La società, poche ore fa, con una nota ufficiale ha smentito categoricamente ogni problematica confermando la piena regolarità della propria posizione in regola con le normative federali.

Il meccanismo della fideiussione a garanzia del sistema

Per comprendere appieno la situazione, è utile fare un passo indietro e analizzare cosa prevede il regolamento della lega.  Le norme federali, in particolare il Comunicato Ufficiale n 294/A della FIGC, sono state concepite per garantire la solidità finanziaria dei club e la loro capacità di onorare gli impegni contrattuali presi con tutti i tesserati, dai calciatori allo staff.  All’atto dell’iscrizione al campionato, ogni società è tenuta a presentare una prima fideiussione (bancaria o assicurativa) a copertura dei costi relativi agli stipendi fino a un massimale prestabilito (9 milioni di euro).  Tuttavia, la mole di operazioni di mercato, sia in entrata che in uscita, può alterare il monte ingaggi complessivo.  Per questo motivo, il regolamento impone, entro otto giorni dalla chiusura del mese di riferimento della campagna trasferimenti, la sottoscrizione di una fideiussione aggiuntiva (bancaria o assicurativa) qualora il tetto iniziale venga superato.Quella bancaria prevede il deposito della somma necessaria a coprire l’eccedenza (40% per ogni milione di eccedenza), quella assicurativa si attiva con il pagamento di un premio che abbia un massimale utile a coprire l’eccedenza.  Per le assicurative (sia iniziali e sia aggiuntive) devono essere sottoscritte presso una primaria compagnia assicurativa, riconosciuta e autorizzata al tipo di operazione.

Le garanzie (fideiussioni) assicurano la copertura totale degli emolumenti (esclusi bonus e premi legati alle performance dei calciatori o ad eventuale promozione in categoria superiore che saranno poi valutati l’anno successivo) per l’intera stagione.  Si tratta di un meccanismo di controllo e tutela voluto dalla Federazione per assicurare la stabilità del sistema calcio e prevenire situazioni di insolvenza che potrebbero compromettere la regolarità delle competizioni.Nel caso della Juve Stabia il tetto massimo (9 milioni) non è stato superato dopo il deposito dei contratti dal 1 agosto al 1 settembre 2025 (termine per presentare la fideiussione 9 settembre 2025) per cui non è stato necessario il ricorso alla fideiussione aggiuntiva.

La risposta decisa della Juve Stabia

Proprio in merito a queste scadenze e a queste normative si erano concentrate le recenti preoccupazioni.  La società stabiese, però, ha voluto mettere a tacere ogni speculazione con un comunicato chiaro e diretto, che non lascia spazio a interpretazioni:

La Società Sportiva Juve Stabia 1907 comunica, in riferimento alla campagna trasferimenti ed al contenimento costi, come da comunicato ufficiale n 294/A della Figc, che la società è in regola con tutti gli adempimenti nei termini previsti.

Parole che suonano come una garanzia di solidità e di programmazione oculata.  La dirigenza ha confermato di aver seguito scrupolosamente tutte le procedure richieste, assicurando la piena conformità con le normative federali.  Non esiste, quindi, alcun “caso fideiussione”.  La Juve Stabia è in regola e pronta ad affrontare la stagione con le carte in regola, sia sul campo che sul piano amministrativo.

Ora testa al campo: obiettivo Reggiana

Sgombrato il campo da dubbi e timori, l’attenzione di tutto l’ambiente può ora tornare a concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato.  I tifosi possono e devono sentirsi rassicurati dalla trasparenza della società.  L’invito, ora, è quello di stringersi attorno alla squadra e al tecnico, facendo sentire tutto il calore del “Menti”.

Il prossimo appuntamento è di quelli da non fallire.  Sabato 13 settembre, alle ore 15:00, le Vespe affronteranno in casa la Reggiana, in una partita che assume già un’importanza cruciale per il cammino in campionato.  Conquistare i primi tre punti della stagione rappresenterebbe un’iniezione di fiducia fondamentale per tutto il gruppo e per l’ambiente.  La società ha fatto la sua parte, ora tocca ai tifosi riempire gli spalti e spingere la squadra verso la vittoria.  Uniti per un unico obiettivo.