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Eicma, per l’edizione 2024 10mila posti auto gratuiti in più e tariffe agevolate per i treni

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(Adnkronos) – Raddoppio dei parcheggi auto, una tariffa agevolata per raggiungere dalla Lombardia il quartiere espositivo in treno e l'introduzione di un titolo aggiuntivo d'ingresso valido solo il pomeriggio.Ma anche 10mila posti auto gratuiti distribuiti in dieci parcheggi di interscambio Atm in corrispondenza delle principali linee di trasporto pubblico (Abbiategrasso M2, Cascina Gobba M2, Famagosta M2, Forlanini M4, Lampugnano M1, Maciachini M3, Molino Dorino M1, Rogoredo-Santa Giulia M3, San Donato M3 e San Leonardo M1) per le giornate di sabato 9 e domenica 10 novembre, grazie alla collaborazione con il Comune di Milano e Atm.

Un piano definito "senza precedenti nella storia recente dell'esposizione" dal presidente di Eicma Pietro Meda.  Sul fronte del trasporto ferroviario, dal 7 al 10 novembre, Trenord ha attivato un biglietto speciale, chiamato “Trenord 4 Eicma” al prezzo di 13 euro, che comprende un viaggio di andata e ritorno da tutte le stazioni della Lombardia con destinazione Rho Fiera Milano, valido nel giorno di convalida, per un adulto e bambini/ragazzi con età inferiore ai 14 anni aventi grado di parentela.Un’iniziativa promossa grazie all’impegno e alla collaborazione con la società di trasporti lombarda per incentivare l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto rapido, economico e sostenibile per accedere al Polo Fieristico di Rho Pero durante il periodo espositivo.

Il cliente può già prenotare il parcheggio in fase di acquisto del biglietto per Eicma direttamente sul sito www.eicma.it, opportunità comunque riservata anche a chi ha acquistato il titolo d’ingresso in precedenza.Questa offerta di posti auto gratuiti, attivabile solo dopo aver acquistato un biglietto d’ingresso a EICMA, si aggiunge a quella a pagamento all’interno del quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho, raddoppiandone di fatto la disponibilità complessiva.

Ogni titolare del biglietto può riservare un solo posto auto gratuito e i parcheggi sono soggetti a disponibilità limitata.  “Vogliamo pagare il prezzo del successo – afferma l'ad di Eicma Paolo Magri -, e lo vogliamo fare in modo responsabile.Accanto a queste iniziative abbiamo poi lavorato per adeguare le corsie espositive ai grandi flussi di visitatori e poi, naturalmente, abbiamo previsto un parcheggio gratuito per tutti coloro che raggiungeranno il quartiere espositivo in moto”.

Tra le altre novità dell’edizione 2024, si aggiunge anche il biglietto pomeridiano.Introdotto dall’organizzazione anche per agevolare i visitatori locali e per alleggerire la pressione mattutina ai tornelli, è disponibile in un numero contingentato al prezzo di 14 euro per l’intero (più 1,50 euro di spese fisse di gestione) e di 7 euro (più 1,50 euro di spese fisse di gestione) per il ridotto (4-13 anni).

Il biglietto pomeridiano sarà valido dalle 13.30 fino alla chiusura della manifestazione e si aggiunge naturalmente a quello intero valido per l’intera giornata espositiva. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carraro rieletto presidente della Fip: “Ora lavoriamo per il sogno Olimpiadi”

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(Adnkronos) – Luigi Carraro è stato rieletto all'unanimità – con l'85% degli aventi diritto al voto – presidente della International Padel Federation dalla 34esima Assemblea Generale della FIP riunitasi a Doha in occasione dei FIP World Padel Championships, i mondiali di padel.Una scelta di continuità “naturale” alla luce dei numeri e dei risultati ottenuti negli ultimi anni.

Una crescita che adesso si pone, tra gli altri, il traguardo di portare il padel alle Olimpiadi.Carraro, dopo aver ringraziato il presidente della Qatar Tennis Federation, Nasser Al-Khelaifi – “Ogni volta che il padel vive un grande evento in Qatar è un punto di svolta per il nostro sport ”, ha sottolineato il numero uno della FIP – ha ripercorso gli ultimi anni di crescita sensazionale del padel a tutti i livelli annunciando diverse novità che hanno incassato il favore dell'Assemblea: dal Mondiale per coppie ai corsi per allenatori e arbitri, dal nuovo Codice di Giustizia Sportiva al nuovo Codice Etico; fino all'ingresso ufficiale di sei nuove federazioni: Andorra, Cipro, Macedonia del Nord, Pakistan, Romania e Giordania. “Dal 2019 a oggi le Federazioni sono quasi triplicate: da 32, con i nuovi Paesi accolti quest'oggi, siamo a quota 87 nazioni”, ha dichiarato il numero uno della FIP, parlando di un fenomeno globale che conta “6300 professionisti, due grandi circuiti 'pro' come Premier Padel, passato in due anni da 8 a 24 eventi, e CUPRA FIP Tour che contava 6 eventi nel 2019 e ora ne ha 195 in cinque continenti.

Per non parlare del circuito Promises dedicato alla NextGen che in tre anni è passato da 6 a 74 tornei e l'obiettivo è di arrivare a 200 entro il 2025”.Numeri in crescita non solo nei vertici professionistici, ma anche nel mondo: “Il padel si gioca in 150 paesi con 30 milioni di praticanti.

Nel 2018 erano 50 e i praticanti appena 8 milioni concentrati in pochissime nazioni.Prima del 2018 l'85% dei campi era in Spagna e Argentina, oggi il 65% dei campi si trova in giro per il mondo, questo significa che il lavoro di propagazione della disciplina ha dato i suoi frutti”. L'ambizione massima, visti i numeri e i risultati, è diventare sport olimpico: “ Ogni mattina ci svegliamo con la speranza che la racchetta da padel possa essere tutt'uno con i cinque cerchi olimpici.

Lavoriamo per questo con la serietà e la concretezza e il rispetto che tale ambizione merita.Ogni uomo di sport sogna le Olimpiadi, che sia atleta o dirigente, e noi lo facciamo procedendo passo dopo passo, seguendo un percorso che ci rende ottimisti ma realisti”.

Carraro ha poi annunciato la nascita di un Mondiale per coppie che si affianca a quello a squadre: “Possiamo considerarlo il 'quinto Major' rispetto ai quattro di Premier Padel”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Umbria, la ricerca Adnkronos fotografa esigenze e urgenze degli elettori

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(Adnkronos) – Un recente monitoraggio, condotto da Andkronos attraverso la piattaforma SocialData, ha analizzato le conversazioni online e social riguardanti l’Umbria nel periodo compreso tra il 10 marzo e il 23 ottobre 2024.Il report ha considerato 1,9 milioni di conversazioni e 60,2 milioni di interazioni, offrendo una visione approfondita sui temi più discussi e sul sentiment delle due principali province, Perugia e Terni. Sentiment generale e temi chiave Il sentiment negativo in Umbria si attesta al 22,2%, con la sicurezza al centro delle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto a Perugia, dove raggiunge il 33,2%.

La politica, alimentata dalle elezioni europee e dalle prossime regionali, emerge come il tema più discusso, seguita da lavoro, trasporti, ambiente e sanità.In particolare, le conversazioni segnalano l’attenzione sui servizi essenziali, come sanità ed economia, indicando una crescente preoccupazione sulla gestione delle risorse regionali. Perugia e Terni a confronto Perugia: Con oltre 652.000 conversazioni, Perugia risulta la provincia con maggiore attività online.

Politica, economia e ambiente sono i temi più trattati, con il sentiment negativo più alto concentrato su sicurezza (33,2%), politica (29,6%) e trasporti (28,5%).Tra le discussioni più critiche emerge l’arresto di un imprenditore per caporalato, evento che ha stimolato un acceso dibattito sulle condizioni di lavoro nella regione.

Da notare il contrasto tra i post negativi su droga e criminalità e quelli positivi relativi a eventi sportivi e culturali. Terni: Con circa 430.000 conversazioni, Terni si concentra su politica e sicurezza, ma anche su sport e turismo, temi con un alto livello di sentiment negativo (rispettivamente 33% e 24%).In particolare, il sindaco Stefano Bandecchi si distingue come figura polarizzante che divide l’opinione pubblica con le sue dichiarazioni.

Problemi di trasporto come quelli sulla linea ferroviaria Orte-Falconara sono stati frequentemente discussi, contribuendo al malcontento riguardo la gestione locale del turismo. Focus Speciali: Made in Italy, disoccupazione, agricoltura e innovazione Perugia ha registrato numerose conversazioni sui temi del “Made in Italy,” disoccupazione e agricoltura.La disoccupazione ha mostrato un sentiment negativo del 43%, con allarmi lanciati da Caritas e Movimento 5 Stelle sulla crescente povertà.

A Terni, invece, il Made in Italy è legato a questioni come il rallentamento dei finanziamenti per le acciaierie.Anche la disoccupazione femminile è un tema rilevante, seguita da preoccupazioni per l’innovazione, dove il sentiment negativo (14,3%) riflette sfiducia verso problematiche come l’evasione fiscale e l’uso di metodi illegali nel traffico di droga. Temi emergenti e discussioni sociali La cultura si è affermata come un tema emergente, rappresentando il 17,1% delle conversazioni con un sentiment negativo del 45,7%, evidenziando così un forte dibattito sulle politiche culturali umbre.

I media locali hanno amplificato il dibattito sulla politica, trasporti e ambiente, pur lasciando meno spazio a temi come sicurezza ed economia.Le testate della provincia di Perugia risultano più attive, indicando un coinvolgimento della popolazione nella creazione di contenuti. Conclusioni L’Umbria appare come una regione in fermento su questioni cruciali come politica, sicurezza e trasporti, con Perugia che registra una varietà maggiore di temi discussi, mentre Terni concentra la criticità su pochi settori, come sport e turismo.

In generale, il sentiment negativo rimane moderato, ma la sicurezza rappresenta ancora un’area critica.La regione si dimostra pronta a confrontarsi su temi centrali per il futuro locale, con le imminenti elezioni che inevitabilmente contribuiranno a intensificare il dibattito politico. “Consulta la ricerca completa”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage Altavilla, Giovanni Barreca scarcerato: “Incapace di intere e volere”

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(Adnkronos) – E' incapace di intendere e volere, ecco perché Giovanni Barreca, l'imbianchino accusato di avere ucciso la moglie e i due figli minori durante un rito esorcista nella villetta di famiglia ad Altavilla Milicia in provincia di Palermo, lascia il carcere.Non è imputabile, come ha deciso la perizia psichiatrica del gip di Termini Imerese.  
Nel febbraio scorso Barreca ha massacrato la moglie, Antonella Salamone, e i due figli, Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5.

Con la complicità, secondo l'accusa, della figlia 17enne.L'uomo a verrà trasferito in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), una struttura sanitaria che ospita persone affette da patologia psichiatrica.

In attesa di individuare la Rems Barreca verrà ospitato in un centro ritenuto idoneo dal Tribunale di Termini Imerese. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lasciato dal compagno di scalata a 2.900 metri sulle Tofane: salvato 36enne

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(Adnkronos) – Ieri sera alle 23 il Soccorso alpino di Cortina d'Ampezzo (Belluno) ha recuperato un escursionista rimasto bloccato dal buio su una cresta sopra la Ferrata Aglio sulle Tofane, a 2900 metri di quota.Il 36enne di Adria (Rovigo) era stato lasciato da solo dal compagno di escursione che si trovava più avanti e che aveva proseguito sulla strada del ritorno.

L’uomo, verso le 19, ha chiamato i soccorsi che si sono attivati con una squadra a piedi, localizzandolo su una cresta sopra la Ferrata Aglio, a poca distanza da un salto di roccia di 50 metri.La squadra lo ha raggiunto da dietro per assicurarlo a una corda e farlo allontanare dal pericoloso salto per poi riportarlo sulla ferrata e riaccompagnarlo passo passo fino a valle.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Liguria, al via lo spoglio: primo exit poll, Bucci 47-51% e Orlando 45,5-49,5%

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(Adnkronos) –
Urne chiuse alle elezioni regionali in Liguria.E' partito lo spoglio delle schede.

Secondo il sito del Viminale Eligendo, 1.100 su 1.785 sezioni, l'affluenza – al 46,37% – risulta in calo: nel 2020 alla scorsa tornata elettorale alle urne erano andati il 53,47% degli elettori.  Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per Rai è avanti il candidato di centrodestra alla presidenza della Regione Marco Bucci con il 47-51% sul candidato di centrosinistra Andrea Orlando con il 45,5-49,5%, con una copertura del campione del 92%.A seguire Nicola Morra (Uniti per la Costituzione) tra lo 0,0 e lo 2%. Secondo gli instant poll a cura di Swg per lo 'Speciale Tg La7 elezioni Liguria' Marco Bucci è tra il 46 e il 50% mentre il candidato di centrosinistra Andrea Orlando è tra il 45 e il 49%.

Altri candidati sono tra il 4-6%.Copertura dell'85%. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Torna ‘Together against Rsv’ per prima stagione di immunizzazione bimbi

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(Adnkronos) – L'avvio, anche in Italia in questi giorni, delle prime campagne di immunizzazione universale contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) per tutti i bambini nel loro primo anno di vita segna il ritorno della campagna di sensibilizzazione 'Together against Rsv' (Insieme contro l'Rsv) di Sanofi.Con il patrocinio scientifico di Sip (Società italiana di pediatria), Sin (Società italiana di neonatologia), Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) e Fimp (Federazione italiana medici pediatrici), l'iniziativa si avvale della collaborazione del network di FattoreMamma.

Attraverso il portale web dedicato togetheragainstrsv.it e una serie di iniziative di comunicazione capillari e diversificate – si legge in una nota – si propone di informare le famiglie sull'Rsv in modo semplice, ma autorevole, affinché tutti possano conoscere i rischi associati a questa patologia nei bambini nella stagione in cui si espongono al virus per la prima volta, sapere a chi rivolgersi per aderire alla campagna di immunizzazione predisposta dalla propria Regione e riconoscere tempestivamente i sintomi del virus. L'Rsv è la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche a livello globale.E' inoltre la causa più frequente di ospedalizzazione nei neonati e nei bambini, specialmente entro il primo anno di vita, ed è associato a gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore (Lrti), come bronchioliti e polmoniti, oltre che ad un aumentato rischio di sviluppare asma e respiro sibilante ricorrente nel lungo periodo.

Il medical need nella sua gestione pediatrica è peraltro aggravato dall'assenza di trattamenti o terapie antivirali.Tutti i neonati e bambini alla loro prima stagione di Rsv sono a rischio di sviluppare una forma di infezione severa, come bronchiolite e polmonite, tale da richiedere assistenza medica, ambulatoriale o ospedaliera, anche di tipo intensivo. Quest'anno Together against Rsv 'alza il volume' lanciando uno spot radiofonico in cui la voce di Lodovica Comello, attrice, cantante, conduttrice televisiva e radiofonica, invita mamme e papà a prepararsi alla stagione Rsv che minaccia i loro neonati e a condividere con il proprio pediatra di fiducia informazioni e consigli rispetto alle prime campagne di immunizzazione universale contro il virus respiratorio sinciziale.

Lo spot sarà trasmesso sulle principali emittenti radiofoniche nazionali per 3 settimane a partire dalla fine di ottobre.In parallelo, la campagna coinvolgerà nuovamente la pediatra Valentina Paolucci (@ladottoressadeibambini) e note personalità dei social, per sensibilizzare i neogenitori sui pericoli del virus, anche in occasione della Baby Shower Week promossa da FattoreMamma e una serie di attività informative su community social come Will media.

Per supportare l'attività informativa di pediatri e igienisti nei confronti delle famiglie, oltre al 'Diario del bebè' ricco di informazioni utili sul virus, distribuito direttamente a tutti i neogenitori in circa 260 punti nascita sul territorio italiano, sono stati realizzati e diffusi altri specifici materiali divulgativi. "E' ora disponibile anche in Italia la prima soluzione innovativa che risponde ad un bisogno clinico finora insoddisfatto, la protezione di tutti i bambini dal virus respiratorio sinciziale.Sanofi auspica l'inserimento dell'anticorpo monoclonale nirsevimab nel futuro Calendario nazionale di immunizzazione – afferma Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia – affinché sia garantito un accesso equo alla prevenzione su tutto il territorio nazionale.

Oggi è cruciale unire le forze affinché i neogenitori siano informati e consapevoli delle opportunità innovative di prevenzione finalmente disponibili.Noi confermiamo il nostro impegno: essere al fianco della sanità pubblica per vincere le sfide della prevenzione e accrescere la fiducia verso la scienza e l'innovazione.

Grazie al nostro approccio all'Immunoscience – ovvero la scienza che studia il sistema immunitario – vogliamo dare il nostro contributo scientifico a nuove frontiere della medicina non solo per trattare le malattie, ma anche a prevenirle, affrontando le sfide della scienza della vita". Nirsevimab – ricorda la nota – ha dimostrato nei trial clinici un'efficacia elevata nella riduzione delle infezioni respiratorie da Rsv che richiedono assistenza medica, sia ambulatoriale che ospedaliera, confermata inoltre in numerosi studi real world condotti nei Paesi che hanno già implementato una strategia di prevenzione universale del virus con nirsevimab nella stagione 2023/2024, come Francia Spagna e Stati Uniti, dimostrando fino al 90% di efficacia nella riduzione delle ospedalizzazioni da Rsv. "Il virus respiratorio sinciziale è la principale causa di infezioni respiratorie, tra cui bronchiolite e polmonite, nei bambini entro il primo anno di vita – sottolinea Luigi Orfeo, presidente Sin – E' anche una delle principali cause di ospedalizzazione e conseguenti ricoveri in terapia intensiva, con la maggior parte dei ricoveri per Rsv che si verificano in neonati sani nati a termine e che comporta anche un pesante carico sanitario.Questo virus non solo rappresenta una minaccia immediata, ma può anche avere un impatto duraturo sulla salute dei nostri piccoli, aumentando il rischio di broncospasmo ricorrente nel corso della loro vita.

L'anticorpo monoclonale ha dimostrato di essere uno strumento di prevenzione sicuro ed efficace nella riduzione del carico di malattia associato a Rsv negli studi registrativi e negli studi real world condotti nei Paesi che hanno già adottato una strategia universale di immunizzazione.Ora, anche in Italia possiamo finalmente contare su questo". Aggiunge Annamaria Staiano, presidente Sip: "La prevenzione è una leva fondamentale per fermare la diffusione di un virus come il virus respiratorio sinciziale.

Oggi abbiamo a disposizione un anticorpo monoclonale di nuova generazione che può essere somministrato per immunizzare tutti i bambini, sia nati a termine che nati pretermine, sia nati sani che nati con condizioni cliniche.Ora, per la prima volta in tutta Italia, abbiamo l'opportunità di proteggere tutti i bambini durante la loro prima stagione epidemica.

E' fondamentale che i genitori siano consapevoli di questa innovazione, perché la salute dei piccoli dipende da scelte informate e tempestive".  Come osserva il presidente Fimp, Antonio D'Avino: "Noi pediatri del territorio ci impegniamo con passione e determinazione nell'educazione sanitaria delle famiglie, accompagnandole in ogni fase della crescita dei loro figli.E' fondamentale che i genitori dei bambini più piccoli sappiano riconoscere i sintomi del virus respiratorio sinciziale e individuare le possibili complicanze.

Soprattutto è indispensabile informare e orientare le famiglie italiane rispetto a uno strumento di immunizzazione oggi disponibile per tutti i neonati.Mettere al corrente i genitori di questa opportunità è essenziale per prevenire complicanze e ridurre il rischio di ospedalizzazione".

Conclude Roberta Siliquini, presidente Siti: "Il virus respiratorio sinciziale è un virus che colpisce quasi tutti i bambini entro i primi 2 anni di vita e, se sottovalutato, può avere gravi conseguenze sulla loro salute, rappresentando quindi un'importante priorità di sanità pubblica.Oggi, però, abbiamo un'arma efficace: un'immunizzazione specifica che è finalmente disponibile per tutti i bambini nel primo anno di vita.

La lotta contro l'Rsv deve essere un impegno condiviso: pediatri, operatori sanitari, aziende e strutture pubbliche devono lavorare insieme per implementare una campagna di immunizzazione di successo".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Precedenti: Juve Stabia-Sassuolo sono due in campionato al Menti

Dopo oltre undici anni le vespe tornano a sfidare il Sassuolo al Menti

Juve Stabia e Sassuolo, si sono affrontate due volte in campionato al Menti di Castellammare, entrambi gli incontri si sono disputati nel campionato cadetto.

Le vespe in entrambi match non hanno mai battuto gli emiliani, una sconfitta ed un pareggio.

Anche dieci anni fa la direzione di gara fu affidata ad un fischietto bolognese.

Questi i dettagli dei due precedenti:

– 2011 / 2012 – Campionato Nazionale di Serie BWin

27 maggio 2012 – 21° giornata di ritorno: JUVE STABIA – SASSUOLO 1 – 3 (arbitro Maurizio Ciampi di Roma 1) Troianiello (S), Missiroli (S), Boakye (S) e Nazzareno TARANTINO (JS).

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie BWin

19 marzo 2013 – 11° giornata di ritorno: JUVE STABIA – SASSUOLO 1 – 1 (arbitro Marco Di Bello di Brindisi) Berardi (S) e William JIDAYI (JS).

Terremoto M5S, sentiment social negativo sullo scontro Grillo-Conte: lo studio

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(Adnkronos) –
La crisi interna del Movimento 5 Stelle sta attirando sempre di più l'attenzione delle conversazioni on line in Italia, rivelando un sentiment prevalentemente negativo che riflette il crescente malcontento tra i sostenitori del partito (GUARDA). È quanto emerge dall'ultimo report, realizzato da Vis Factor, attraverso la piattaforma di social listening Human, che ha analizzato le interazioni social dal 21 al 27 ottobre 2024.L'analisi ha monitorato oltre 8.000 menzioni su piattaforme come X (ex Twitter), Instagram e Facebook, legate alle tensioni tra i due leader, Giuseppe Conte e Beppe Grillo, le quali hanno influenzato significativamente il sentiment generale. Il sentiment legato al conflitto è emerso come fortemente negativo, con il 73,5% dei commenti critici. È interessante notare come Beppe Grillo, però, mostri un sentiment positivo superiore rispetto a quello di Giuseppe Conte, con punteggi rispettivamente di 36,25% e 33,11%, indicando una percezione più favorevole nei suoi confronti nel contesto del conflitto interno.

Le emozioni predominanti includono delusione (35%) e rabbia (22%), mentre un 15% manifesta segni di rassegnazione, riflettendo una crescente distanza dalla leadership del movimento e un sentimento di incertezza sul suo futuro. Le conversazioni si concentrano su temi cruciali con una forte attenzione alla crisi interna (38,20%), seguita dalle preoccupazioni riguardo al futuro del partito (19,15%).Non mancano le polemiche sull'operato dei leader (13,41%), il dibattito sulle possibili alleanze (12,30%) e le delusioni, legate alla performance elettorale (9,77%).

Questo report evidenzia un panorama caratterizzato da disillusione, con i social media che fungono da specchio delle preoccupazioni e delle aspettative dei sostenitori del Movimento 5 Stelle. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Penny Italia riceve il premio Airc, cerimonia al Quirinale

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(Adnkronos) –
Fondazione Airc ha attribuito a Penny Italia il Premio 'Credere nella Ricerca', in occasione della cerimonia di celebrazione dei 'Giorni della Ricerca', svoltasi questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, e di una rappresentanza di personalità del mondo scientifico e della cultura.Il premio, consegnato al Ceo Nicola Pierdomenico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato riconosciuto all'azienda per il suo impegno nel supportare la missione di Fondazione Airc, attraverso azioni concrete e corretta comunicazione che rendono accessibile al grande pubblico il fondamentale tema dell'alimentazione nella prevenzione oncologica.

Un anno fa – riporta una nota – dopo un accurato lavoro di ricerca, sviluppo e stretta collaborazione, Penny, primo retail in Italia, annunciava il lancio di 12 referenze a marchio, create in collaborazione con gli esperti in nutrizione di Airc.  Monica Dimaggio, Head of Sustainability Penny, anche lei presente alla cerimonia, spiega che "le referenze selezionate e sviluppate in collaborazione con la Fondazione sono ispirate a principi di una sana alimentazione quali la riduzione di sale e zucchero, l'aumento dell'apporto di fibre, la semplicità delle ricette, per contribuire a costruire un'alimentazione varia ed equilibrata".La sinergia tra Fondazione Airc e Penny – si legge – è destinata a crescere con iniziative di raccolta fondi e nel segno dell'approccio innovativo e coraggioso del brand che, come accaduto la scorsa settimana con il lancio del marchio age positive 'foreveryou', si conferma pioniere di percorsi virtuosi che sempre più avvicinano marchio privato a temi di responsabilità sociale.  "Sono molto onorato di ricevere per l'azienda questo riconoscimento – dichiara Nicola Pierdomenico, Ceo Penny Italia – proprio per il percorso di valore che Penny sta portando avanti con forte senso di responsabilità rispetto alla sostenibilità del suo business; abbiamo il dovere, come retail, di promuovere la cultura della salute che passa attraverso la buona alimentazione; siamo convinti dell'opportunità di sostenere partner d'eccellenza, come Fondazione Airc, che, attraverso un approccio scientifico, danno valore ai nostri progetti di sostenibilità". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morto il cardinale Martino, aveva 91 anni

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(Adnkronos) – E’ morto il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e presidente emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.Lo confermano all’Adnkronos i famigliari del porporato che era nato a Salerno il 23 novembre 1932.

Il porporato si è spento stamani a Roma dopo una lunga malattia.  Martino era stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1957 e ha conseguito la Laurea in Diritto Canonico. È entrato nella diplomazia vaticana nel 1962 ed ha lavorato nelle Nunziature di Nicaragua, Filippine, Libano, Canada e Brasile.Tra il 1970 e il 1975 è stato responsabile della Sezione per le Organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato.

Nel 1986 ha ricevuto l'incarico di Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite di New York. È stato il terzo ecclesiastico a ricoprire questo alto mandato.In questa veste ha partecipato attivamente alle maggiori Conferenze internazionali promosse dall'Onu.  Dopo sedici anni passati alle Nazioni Unite a New York come Osservatore permanente della Santa Sede, è stato chiamato da Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2002 a guidare il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. È succeduto in questo incarico a personalità prestigiose come il cardinale francese Roger Etchegaray e il cardinale vietnamita François-Xavier Nguyên Van Thuân.

Già all'inizio del mandato ha rivolto il suo interesse alla difficile situazione in Venezuela e al grave conflitto civile in Costa d'Avorio.Soprattutto non ha fatto mancare la sua voce sulla tragica situazione in Medio Oriente.

Il 25 ottobre 2004, il dicastero guidato dal Card.Martino ha pubblicato l’atteso Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa.  Nel marzo 2005 il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in collaborazione con diversi Istituti universitari cattolici, si è fatto promotore di un Congresso Internazionale in Vaticano per celebrare il 40° anniversario della Costituzione conciliare Gaudium et spes.

Dal 24 ottobre 2009 è stato presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.Per la sua costante attività in favore delle pacifiche e proficue relazioni tra i popoli, della promozione umana e della cultura, al card.

Martino sono state conferite numerose lauree honoris causa ed onorificenze.Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.

Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 21 ottobre 2003. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ten Hag lascia il Manchester United

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(Adnkronos) – "Erik ten Hag ha lasciato il suo incarico di allenatore della prima squadra maschile del Manchester United".Lo scrive il club di Premier League sul suo sito. "Erik è stato nominato nell'aprile 2022 e ha guidato il club alla vittoria di due trofei nazionali, vincendo la Coppa di Lega nel 2023 e la FA Cup nel 2024.

Siamo grati a Erik per tutto ciò che ha fatto durante il suo periodo con noi e gli auguriamo il meglio per il futuro.Ruud van Nistelrooy assumerà la guida della squadra in qualità di capo allenatore ad interim, supportato dall'attuale staff tecnico, in attesa dell'assunzione di un capo allenatore permanente". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giornata ictus, meno del 30% riconosce i segni, verso nuove linee guida

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(Adnkronos) – Nel nostro Paese l'ictus colpisce ogni anno 120mila persone, ma meno del 30% degli italiani è in grado di riconoscerne i segni per intervenire rapidamente, avvertono gli esperti.Per contribuire alla sensibilizzazione riguardo alla prevenzione e al miglioramento di presa in carico e cura dei pazienti, sulle orme del precursore europeo, Isa-Aii (Italian Stroke Association – Associazione italiana ictus) ha redatto lo Stroke Action Plan for Italy (Sap-I).

Lo scopo è il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di prevenzione, consapevolezza, ottimizzazione della fase preospedaliera e intraospedaliera, riabilitazione e monitoraggio.Nelle prossime settimane la società scientifica consegnerà il documento alle istituzioni e ne chiederà la firma al ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Le diverse problematiche relative alla gestione dell'ictus nel nostro Paese e le azioni necessarie sono state presentate in conferenza stampa in occasione del World Stroke Day 2024 che si celebra martedì 29 ottobre. "Il numero di persone colpite ogni anno da ictus è molto alto, sia a livello italiano che europeo – spiega Mauro Silvestrini, presidente Isa-Aii – Le stime dicono che nel prossimo futuro sarà possibile un aumento di incidenza della patologia del 26%, con un rilevante incremento dei costi sanitari legati alla gestione della malattia, che in Europa sono già altissimi, intorno ai 60 miliardi di euro.E' quindi fondamentale intervenire sull'ottimizzazione dei servizi di presa in carico e trattamento dei pazienti, che oggi vedono grandi discrepanze tra Nord, Centro e Sud Italia.

Infatti, solo il 24% delle Unità ictus (Stroke Unit) si trova nel Sud del Paese, con 51 strutture, mentre il Centro ne ospita il 26% (per 56 reparti).Al Nord, invece, si concentra il 50%, con 106 unità.

Ai pazienti devono essere garantite una presa in carico rapida e una riabilitazione completa su tutto il territorio italiano.Per questo è necessario un impegno soprattutto a livello istituzionale". "Come Isa-Aii, in questi mesi stiamo lavorando allo Stroke Action Plan, una versione nazionale del precursore europeo, lo Stroke Action Plan for Europe (Sap-E) – sottolinea Paola Santalucia, presidente eletta Isa-Aii – Un primo documento è già stato condiviso con tutta la società scientifica e verrà presto presentato alle istituzioni italiane perché possa ricevere il patrocinio del ministero della Salute.

Una volta ufficializzato, rappresenterà le linee guida di riferimento della società e indirizzerà le azioni dei professionisti sanitari che si occupano di ictus.Il nostro interesse è in primis verso una maggiore informazione al cittadino riguardo i rischi della malattia, con controlli capillari ai pazienti ipertesi; una sensibilizzazione all'importanza del rapido riconoscimento dei segni e il coinvolgimento di scuole e Regioni; l'incremento delle centrali operative, la riduzione dei tempi di trattamento, oggi ancora eccessivamente dilatati, la revisione di percorsi e modalità di intervento".  "Altri obiettivi – prosegue Santalucia – riguardano il recupero post ictus, che prevede che pazienti e parenti ricevano informazioni approfondite riguardo le possibilità riabilitative, la definizione di protocolli regionali e il trattamento di almeno il 40% dei pazienti.

Infine, un monitoraggio di qualità in ospedali e strutture, anche fino a 3 mesi post evento.Intanto chiediamo che il ministero della Salute italiano firmi, come gesto simbolico di impegno istituzionale, la Dichiarazione di azione dello Stroke Action Plan for Europe, un primo passo per garantire che entro il 2030 tutti i 53 Paesi europei possano condividere piani nazionali condivisi sul trattamento dell'ictus". "Nonostante non sia possibile evitare al 100% il verificarsi di un ictus, è però possibile diminuirne le probabilità con la prevenzione primaria, prestando cioè attenzione agli stili di vita – aggiunge Danilo Toni, past president Isa-Aii – Fumo, consumo di alcol, obesità, sedentarietà, ipertensione e diabete sono fattori di rischio riconosciuti di questa patologia, su cui spesso è possibile intervenire con piccoli accorgimenti quotidiani.

Come società scientifica stiamo lavorando con un vero e proprio 'misuratore' dell'ictus, lo Stroke Barometer, in uno studio osservazionale che ci ha permesso di quantificare la percezione dellìimpatto della malattia sulla popolazione italiana.Dalla ricerca è emerso che meno del 10% degli italiani pensa di poter subire un ictus nel corso della sua vita, nonostante colpisca 120mila persone all'anno e sia una delle tre cause di morte più diffuse, insieme al cancro e alle malattie cardiovascolari.

Inoltre, meno del 30% degli italiani sarebbe in grado di riconoscerne segni e sintomi per poter intervenire in tempi rapidi.Una situazione che è importante indagare per studiare interventi mirati a sensibilizzare all’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia – Sassuolo: Arbitra Davide Ghersini della sezione di Genova. La scheda completa con i precedenti

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SIG.DAVIDE GHERSINInato a Genova il 9 aprile 1985 iscritto alla sezione di Genova, promosso nel 2014 alla Can A e B.

Come molti fischietti italiani, anche Ghersini è un impiegato di banca, professione tra le più gettonate tra i direttori di gara.Svolge, in particolare, l’incarico di analista funzionale per conto della Carige.E’ stato insignito del Premio Nardini come miglior arbitro debuttante in Prima Divisione per la stagione 2011-2012

Ha ricevuto il Premio Sportilia quale miglior arbitro emergente in Serie B per la stagione 2015-2016

Tra i professionisti ha diretto 240 partite con un bilancio di 111 vittorie interne, 66 pareggi, e 63 sconfitte con 77 rigori decretati e 58 le espulsioni comminate.

Quest’anno ha diretto 3 partite di campionato con un bilancio di: 2 vittorie interne – 0 pareggi – 1 vittoria esterna con 2 rigori assegnati e 2 espulsioni.

Ha diretto anche 2 partite di Coppa Italia entrambe del Torino, stiamo parlando di Torino – Cosenza 2:0 (11 agosto 2024) e Torino – Empoli 1:2 (24 settembre 2024).

I precedenti come direttore di gara, addetto al Var e Quarto Ufficiale, con la Juve Stabia sono 4: con 2 vittorie e 2 sconfitte per le Vespe

Coppa Italia 2014-2015 2° turno 17 agosto 2014 Varese – Juve Stabia 3-2 (doppietta di Lupoli, Neto, Jidayi, Migliorini)

Serie B 2013-2014 25 Maggio 2014 Brescia – Juve Stabia 4-1 (Scaglia, Budel (rig), Morosini, Doukara, Benali)

E’ stato addetto al Var nella partita di questa stagione che la Juve Stabia ha vinto con il Pisa per 2 a 0 al Menti.

E’ stato il quarto ufficiale nella partita vinta dalla Juve Stabia a Bergamo contro l’Albinoleffe per 2 a 1 nel campionato 2011-2012 reti di Mezavilla, Belotti e Maury.

I precedenti con il Sassuolo sono 6: 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte degli emiliani.

Assistenti:

1° Dario Cecconi della sezione di Empoli

2° Mattia Politi della Sezione di Lecce

Quarto uomo il Sig. Giuseppe Rispoli della sezione di Locri

VAR:

VAR Antonio Di Martino della sezione di Teramo

AVAR Antonio Rapuano della sezione di Rimini

Suppa (Sapienza): “Individuare spasticità post-ictus in tempo o gravi esiti”

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(Adnkronos) – Dolore, rigidità muscolare, difficoltà a compiere anche i gesti più semplici come vestirsi e allacciarsi le scarpe.Accade a chi va incontro a spasticità post-ictus, una delle conseguenze più comuni e debilitanti che possono colpire le persone dopo un ictus cerebrale, malattia che ogni anno cambia la vita a circa 120mila persone solo nel nostro Paese.

Tra i sintomi della spasticità post-ictus anche spasmi muscolari involontari, limitazione dei movimenti articolari con alterazioni della postura. "In alcune persone, anche a distanza di settimane e mesi, possono insorgere sintomi come rigidità muscolare e spasmi dolorosi.Ecco perché è vitale intervenire precocemente.

Se si intercetta la spasticità post-ictus in tempo, possiamo evitare che determinate posture si consolidino e che la spasticità conduca a una limitazione dei movimenti importante".Lo spiega all'Adnkronos Salute Antonio Suppa, Dipartimento di Neuroscienze umane, Università degli Studi Sapienza di Roma, alla vigilia della Giornata mondiale dell'ictus (World Stroke Day) che si celebra il 29 ottobre. "Posture quali flessioni del gomito o del polso, mani o pugni chiusi, se tendono a consolidarsi nel tempo, poi sono difficili da trattare – sottolinea Suppa – e a un certo punto determinano un blocco articolare e sindromi dolorose croniche.

Ecco perché è opportuno riconoscere questo fenomeno sul nascere il più precocemente possibile, proprio per essere tempestivi nel trattamento di questa condizione ed evitare quelle che sono le tipiche conseguenze tra cui i blocchi articolari e le sindromi algiche croniche".Parola d'ordine: non perdere tempo. "La gestione della spasticità prevede l'intervento di un team multidisciplinare – evidenzia lo specialista – Certamente sono a disposizione numerosi approcci, farmacologico e neuro-riabilitativo.

Per entrambi è fondamentale la tempestività con la quale, ad esempio, vanno intercettati quei pazienti che vanno incontro a un aumento del tono muscolare, in altre parole all'insorgenza della spasticità, anche se non è sempre facile". Sul fronte terapie, Suppa ricorda l'importanza della tossina botulinica. "Le infiltrazioni locali di tossina botulinica sono un trattamento efficace e sicuro della spasticità; attraverso questi trattamenti riusciamo infatti a indebolire in modo controllato i muscoli che presentano questa attività abnorme – conclude – consentendo alla forza residua del paziente di fare quei movimenti, laddove possibili, e non più ostacolati da questa resistenza causata dalla spasticità". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Olivari (Ipsen): “Impegnati in R&S per sviluppare nuove terapie post-ictus”

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(Adnkronos) – "Ipsen da sempre è impegnata nell'ambito delle neuroscienze, oltre che dell'oncologia e delle malattie rare.Nelle neuroscienze siamo al lavoro per dare risposte ai bisogni dei pazienti, in particolar modo nelle fasi di post-ictus, grazie agli investimenti in R&S per sviluppare nuove e importanti soluzioni terapeutiche, al fine di migliorare la qualità di vita delle persone che sviluppano spasticità post-ictus".

Così all'Adnkronos Salute Patrizia Olivari, presidente e amministratore delegato di Ipsen Italia, azienda biofarmaceutica globale, alla vigilia della Giornata mondiale dell'ictus (World Stroke Day) che si celebra il 29 ottobre. Secondo un'indagine qualitativa di Elma research, solo un quarto dei pazienti intervistati si dichiara ben informato sulla spasticità post-ictus, e soltanto 5mila persone ricevono il trattamento adeguato. "Oltre a investire in ricerca e sviluppo, per noi di Ipsen è importante lavorare in partnership con le associazioni di pazienti, le società scientifiche e le istituzioni – sottolinea Olivari – al fine di garantire percorsi multidisciplinari appropriati, per permettere a tutti i pazienti con spasticità post-ictus di poter avere una vita normale". "Dobbiamo anche sottolineare l'importanza dell'ascolto, un elemento che da sempre ci contraddistingue e che va oltre la terapia, per abbracciare i bisogni delle persone – conclude Olivari – Come azienda riteniamo fondamentale favorire una visione di insieme rispetto a tutto il percorso che le persone con spasticità post-ictus vivono con i loro caregiver e le famiglie.Per questo, a partire dall'ascolto delle esperienze, ci stiamo impegnando per favorire l'emergere di percorsi innovativi di gestione della spasticità". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salute, 45mila italiani l’anno con disturbi post-ictus ma cure ad hoc per 5mila

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(Adnkronos) – Sono circa 120mila le persone colpite da ictus ogni anno in Italia e, di queste, circa 45mila sviluppano disturbi neurologici come la spasticità, una condizione invalidante che comporta difficoltà nei movimenti, con contrazioni muscolari che rendono difficili e dolorosi anche semplici gesti quotidiani.La spasticità si presenta in circa il 19% dei casi a 3 mesi e fino al 38% a un anno dall'episodio acuto, eppure a oggi solo il 18% delle persone che superano la fase acuta riceve una diagnosi di spasticità e soltanto 5mila beneficiano del corretto trattamento. Informazione e tempestività di intervento sono i principali bisogni emersi dall'indagine condotta da Elma Research, istituto di ricerche di mercato specializzato nel settore della salute, e promossa da Ipsen, azienda biofarmaceutica impegnata da oltre trent'anni nelle neuroscienze.

La ricerca è stata realizzata grazie alla partecipazione di un campione di 60 persone con spasticità post-ictus e presentata attraverso un video-testimonianza in occasione della Giornata mondiale dell'ictus che si celebra il 29 ottobre.Più della metà dei pazienti intervistati (57%) non sono stati informati preventivamente della possibilità che dopo l'ictus insorga la spasticità – si legge nel report – e solo un quarto si dichiara ben informato su questa condizione che compromette lo svolgimento anche di semplici attività quotidiane, con un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. "I dati emersi dalla ricerca ci dimostrano quanto sia importante informare correttamente le persone fin da subito sui disturbi che possono insorgere dopo l'ictus, come la spasticità – afferma Andrea Vianello, presidente della Federazione A.L.I.Ce.

Italia ODV (Associazione per la lotta all'ictus cerebrale) – Questa condizione invalidante si verifica spesso a distanza di mesi e addirittura di anni dall'episodio acuto e, se non correttamente riconosciuta dal paziente, si rischiano importanti ritardi nella sua gestione, con conseguenze sulla sua autonomia e sulla qualità di vita di tutto il nucleo familiare".Il tema scelto dalla World Stroke Organization per l'edizione 2024 della Giornata mondiale contro l'ictus cerebrale, #GreaterThanSktroke, "rispecchia la necessità di seguire la persona colpita da ictus in tutte le fasi – prosegue Vianello – dalle persone stesse colpite da ictus che lavorano ogni giorno per riprendere in mano la propria vita ai caregiver che li assistono e li supportano, dai team sanitari che corrono contro il tempo per salvare vite umane agli specialisti della riabilitazione che fanno muovere le persone un passo alla volta: la lotta all'ictus cerebrale deve essere vista come un gioco di squadra perché insieme siamo #PiuFortidellIctus.

E siamo convinti che, insieme, anche con la spasticità, si possano riconquistare i gesti semplici che danno un senso alla vita".  Oltre la metà degli intervistati – riporta una nota – ha dichiarato di essersi rivolta nel tempo a più figure professionali per la gestione della spasticità post-ictus, in primo luogo al neurologo ospedaliero (58%) e al medico di medicina generale (57%).Se interrogati sulle aree di maggiore bisogno, quasi 7 intervistati su 10 evidenziano come priorità il riconoscimento della spasticità post-ictus e l'accesso alle cure (69%) e oltre la metà (55%) vorrebbe essere più informata sulle opzioni di trattamento disponibili e su come accedere ai percorsi di gestione di questa condizione invalidante. "La gestione della spasticità post-ictus richiede un approccio multidisciplinare, personalizzato e prevede inoltre la combinazione di terapie farmacologiche e neuro-riabilitative – spiega Antonio Suppa, professore del Dipartimento di Neuroscienze umane, Sapienza Università di Roma e Irccs Neuromed – Tra le opzioni terapeutiche farmacologiche, abbiamo a disposizione la tossina botulinica che, bloccando temporaneamente la trasmissione neuro-muscolare, determina una riduzione della spasticità favorendo un recupero funzionale.

Infine, la tempestività nell'individuazione e gestione della spasticità post-ictus è fondamentale per favorire il recupero e il mantenimento delle funzioni motorie da cui dipende, in ultima analisi, l’autonomia del paziente". L'autonomia è, infatti, una delle priorità emerse nell'indagine, con la quasi totalità delle persone intervistate (90%) che hanno dichiarato di avere bisogno di supporto per la gestione del percorso sanitario, dalla prenotazione di visite ed esami all'accompagnamento nelle strutture sanitarie.Inoltre, 7 pazienti su 10 evidenziano la necessità di essere aiutati nello svolgimento di attività domestiche quali la pulizia della casa, la spesa, e il 60% si dichiara non autonomo nella gestione di bisogni primari quali la cura della persona e l'alimentazione.

Come racconta il video-testimonianza realizzato da Ipsen ed Elma Research in collaborazione con A.L.I.Ce.Italia OdV, da oggi disponibile sul canale YouTube di Ipsen e www.aliceitalia.org. "Dalle testimonianze raccolte emerge l'impatto significativo della spasticità sulla qualità di vita, in particolare sul piano della quotidianità e del movimento, con la necessità per alcune persone di riorganizzare la propria casa e i propri spazi di vita – commenta Simona Granata, Director Qualitative Research di Elma Research – Sintomi invalidanti che incidono sul piano psicologico e causano stati di rabbia, depressione e ansia, conseguenze dell'evento traumatico e della nuova condizione di perdita di autonomia legata alla spasticità.

Di fronte a questi cambiamenti, la perdita di autonomia si riflette spesso nella rinuncia a viaggi, sport e passioni coltivate nella vita pre-ictus, ma per alcuni può favorire l'emergere di nuove passioni dopo l’evento ischemico, ad esempio in molti casi i più giovani ritornano a dedicarsi allo studio e alla formazione". Nelle interviste si evidenzia anche l'impatto economico della perdita di autonomia associata alla spasticità post-ictus, a causa della necessità dei pazienti di ridimensionare la loro attività lavorativa e in molti casi di abbandonare il lavoro.Una riduzione delle possibilità lavorative che spesso si accompagna alla necessità di integrare le prestazioni sanitarie erogate dal Ssn, con il ricorso all'assistenza sanitaria privata per raggiungere un buon livello di continuità, costanza e intensità degli interventi necessari a migliorare la condizione determinata dalla spasticità post-ictus. "L'indagine e le testimonianze raccolte mettono in luce non solo l'impatto della spasticità post-ictus sull'autonomia e la qualità di vita, ma raccontano anche il difficile percorso dei pazienti e delle loro famiglie per riprendersi quei gesti semplici che riempiono di significato la quotidianità di ognuno – conclude Patrizia Olivari, presidente e amministratore delegato di Ipsen Italia – In Ipsen da oltre 30 anni lavoriamo sul fronte della ricerca medico-scientifica per il trattamento della spasticità e il nostro impegno abbraccia i vissuti e i bisogni di chi affronta questa condizione invalidante.

Per questo riteniamo sia fondamentale un impegno collettivo per garantire corretta informazione e tempestività della gestione multidisciplinare, affinché tutte le persone che dopo l'ictus sviluppano spasticità si sentano adeguatamente accompagnate nel loro percorso di ritorno a una vita di qualità". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giornata mondiale ictus, Vianello (A.L.I.Ce. Italia): “Malattia è ancora tabù”

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(Adnkronos) – "L'ictus è la terza causa di morte nel nostro Paese, la prima di invalidità e disabilità.In Italia, 1 milione di persone vive con danni permanenti causati dalla malattia, non più appannaggio dei soli anziani.

Tuttavia, fa ancora paura.La sola parola è considerata un tabù.

Ma con l'ictus dobbiamo fare i conti e della malattia dobbiamo parlare, soprattutto con i pazienti nella fase post-ictus".Così all'Adnkronos Salute Andrea Vianello, giornalista e presidente Federazione A.L.I.Ce.

Italia Odv, alla vigilia della Giornata mondiale dell'ictus che si celebra il 29 ottobre. Secondo un'indagine di Elma Research, il 57% dei pazienti intervistati non era stato informato nel momento delle dimissioni post-ictus della possibilità di sviluppare la spasticità, che si manifesta con dolore, rigidità muscolare, difficoltà a compiere anche i gesti più semplici come vestirsi e allacciarsi le scarpe. "Eppure la corretta informazione, fin dal momento dell'evento acuto, sulla possibilità di sviluppare questa condizione, è fondamentale – sottolinea Vianello – E' davvero molto importante che i pazienti dopo un ictus, evento particolarmente invasivo e drammatico da cui si esce anche con danni permanenti, ricevano le giuste informazioni.Noi di A.L.I.Ce.

Italia Odv siamo impegnati su questo ogni giorno: spieghiamo come avviene la gestione dell'ictus nei tempi giusti e nei centri giusti, perché è importantissimo l'intervento tempestivo.E poi, tutta la parte relativa al percorso della riabilitazione e del rientro a casa.

Ecco, i pazienti vanno accompagnati e informati in ogni momento della malattia". Anche sul tema della spasticità, conclude Vianello, "siamo intervenuti come associazione, facendo corretta informazione, perché è una condizione che può manifestarsi anche mesi dopo l'ictus.Ecco, molti pazienti non ne erano a conoscenza o non erano pronti a gestire spasmi, dolori e contratture particolarmente invalidanti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Volkswagen punta a chiudere 3 stabilimenti in Germania. Berlino: “Salvare i posti di lavoro”

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(Adnkronos) –
La Volkswagen intende chiudere almeno tre stabilimenti in Germania e tagliare decine di migliaia di posti di lavoro, ha dichiarato la leader del consiglio di fabbrica dell'azienda Daniela Cavallo ai dipendenti.Il piano della dirigenza prevede il ridimensionamento di tutti i restanti stabilimenti Volkswagen in Germania, ha aggiunto Cavallo. Secondo il consiglio di fabbrica, lo stabilimento di Osnabruck, che ha recentemente perso una commessa sperata da Porsche, è particolarmente a rischio di chiusura.

I dirigenti Volkswagen stanno anche pianificando licenziamenti di massa, ha detto Cavallo, con interi reparti a rischio di chiusura o trasferimento all'estero. "Tutti gli stabilimenti tedeschi della Volkswagen sono interessati da questi piani.Nessuno di essi è al sicuro”, ha dichiarato Cavallo, senza fornire ulteriori dettagli.  Volkswagen impiega circa 120.000 persone in Germania, di cui circa la metà lavora presso la sede centrale e lo stabilimento principale del marchio nella città di Wolfsburg, nel nord della Germania.

Il marchio Volkswagen gestisce un totale di 10 stabilimenti in Germania, sei dei quali si trovano in Bassa Sassonia, tre nello Stato orientale della Sassonia e uno nello Stato occidentale dell'Assia. A settembre, Volkswagen ha posto fine a un accordo di sicurezza del lavoro di lunga data con i sindacati, in vigore da oltre 30 anni.I licenziamenti sono ora possibili a partire dalla metà del 2025. Il governo tedesco ha invitato il gruppo Volkswagen a salvare i posti di lavoro.

La posizione del Cancelliere Olaf Scholz è chiara: “Le eventuali decisioni sbagliate prese in passato dal management non devono essere prese a spese dei dipendenti”.L'obiettivo, ha aggiunto, è quello di preservare e garantire i posti di lavoro. 
Resta da vedere cosa dirà la stessa Volkswagen a questo proposito, ha aggiunto il portavoce a Berlino, riferendosi alle informazioni del consiglio di fabbrica.

Il gruppo ha già informato i dipendenti di questi piani, secondo la Cavallo, che ha anche annunciato la sua resistenza alla volontà della casa automobilistica. La notizia dei piani della casa automobilistica Volkswagen di chiudere almeno tre stabilimenti in Germania è stata accolta con sdegno dal sindacato Ig Metall, che rappresenta gran parte della forza lavoro dell'azienda. “Questa è una profonda pugnalata al cuore dei lavoratori Volkswagen”, ha dichiarato Thorsten Groger, responsabile distrettuale dell'Ig Metall. “Ci aspettiamo che Volkswagen e il suo consiglio di amministrazione delineino concetti validi per il futuro al tavolo delle trattative, invece di fantasie di tagli, dove la parte datoriale ha finora presentato poco più che frasi vuote”, aggiunge. Il sindacato è attualmente impegnato in difficili trattative con la Vw per un nuovo accordo collettivo per i lavoratori dell'iconico marchio automobilistico tedesco.Vw ha respinto le richieste sindacali di aumenti salariali e, secondo quanto riferito, starebbe cercando di ottenere tagli lineari alle retribuzioni.

A settembre, la Vw ha posto fine a un accordo di lunga data con i lavoratori, che per più di tre decenni aveva escluso i licenziamenti. “Questi piani rabbiosi del consiglio di amministrazione non sono in alcun modo accettabili e rappresentano una rottura con tutto ciò che abbiamo sperimentato in azienda negli ultimi decenni”, ha concluso Groger.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Food, 45 anni delle Guide de L’Espresso: il 26 novembre a Milano la presentazione

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(Adnkronos) – È in arrivo un’edizione straordinaria della presentazione de Le Guide de L’Espresso, il 26 novembre al teatro Arcimboldi di Milano.A celebrare il 45° anniversario de le Guide de L’Espresso, una kermesse che vedrà oltre 1.000 ospiti riempire il prestigioso teatro milanese per l’anteprima della premiazione della Guida ai Ristoranti e della Guida ai Vini d’Italia, di nuovo insieme.

A presentare la serata la giornalista Lavinia Spingardi, volto storico di Sky, che guiderà gli ospiti durante l’evento che si preannuncia ricco di novità.Una conduzione agile e contemporanea, che segna il nuovo corso delle Guide e della direzione editoriale de L’Espresso.

A sottolineare l’impatto mediatico, non solo la scelta della nota conduttrice, ma anche la partnership con Adnkronos, che supporterà la risonanza dell’evento e la piattaforma social network KuriU, che si occuperà di sviluppare contenuti destinati ai social media. Allo staff del Ristorante Da Vittorio sarà affidato il coordinamento del lavoro di un gruppo di sei chef emergenti, per offrire agli ospiti un’esperienza culinaria unica.In abbinamento alle creazioni di Da Vittorio, alcune delle prestigiose etichette premiate dalla Guida ai Vini d’Italia, come l’iconico taglio bordolese di Tenuta San Leonardo, Vigneti delle Dolomiti Igt.  Per l’organizzazione della serata è stata messa in moto una macchina operativa impressionante che coinvolge un team di decine di professionisti per una presentazione che vedrà l’ingresso in Guida di 70 nuovi ristoranti, in particolare di realtà giovanissime che si stanno facendo largo tra i nomi storici dell’enogastronomia italiana.

Per tutte le sorprese e le novità dell’anno non resta che aspettare che si alzi il sipario alle 18.30 in punto del 26 novembre.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)