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Juve Stabia – Avellino, Derby o non derby? Non importa, le Vespe pungono due volte e affondano i lupi

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Derby o no la Juve Stabia torna al Menti e vince una partita fondamentale. Il 2-0 inflitto agli irpini dell’Avellino rilancia le ambizioni dei gialloblù che tornano subito ad assaporare il gusto della vittoria reso ancora più dolce dopo le dichiarazioni pre partita del mister biancoverde. La Juve Stabia è stata protagonista di una prestazione solida e cinica.

A decidere la sfida sono state le palle inattive, autentico marchio di fabbrica della giornata per gli uomini di Ignazio Abate. Il vantaggio porta la firma di Nicola Mosti, che sblocca la partita con un autentico capolavoro: una conclusione potente e precisa da fuori area che non ha lasciato scampo al portiere ospite. Poco dopo, è stato Marco Bellich a raddoppiare, confermando il suo feeling speciale con l’Avellino. Il difensore, ancora una volta su palla inattiva, ha trovato il tempo giusto per colpire e segnare un gol pesantissimo.

Il passivo per gli ospiti sarebbe potuto essere anche più pesante. Sempre da palla ferma, Marco Varnier ha sfiorato il tris, ma il suo tentativo a botta sicura è stato respinto da un salvataggio provvidenziale sulla linea di porta, negando la gioia al difensore.

È stata la vittoria di una Juve Stabia operaia, volenterosa e generosa. Le Vespe hanno saputo pungere nei momenti decisivi del primo tempo per poi gestire la gara con ordine e compattezza, senza concedere quasi nulla.

Dall’altra parte, la squadra di Raffaele Biancolino, spesso beccato dal pubblico di casa, ha confermato le sue difficoltà. L’Avellino si è dimostrato troppo tenero in fase difensiva e decisamente sterile in attacco. Al netto di un possesso palla a tratti sterile, gli irpini hanno prodotto il minimo sindacale, spaventando pochissime volte la porta difesa da Confente. Un dato, questo, che fotografa perfettamente l’andamento della partita.

A fine gara, è arrivato il prevedibile e meritato abbraccio della Curva Sud ai suoi giocatori. Protagonista dei festeggiamenti è stato anche l’allenatore Ignazio Abate: l’ex tecnico della Ternana è stato chiamato a gran voce dal popolo gialloblù per prendersi i giusti applausi al termine di una vittoria tanto importante quanto meritata.

Archiviata questa vittoria, l’attenzione si sposta già al prossimo impegno. La trasferta di Padova sarà un banco di prova di altissimo livello per testare la maturità delle Vespe. Ma per adesso, Castellammare si gode un successo che vale doppio, derby o non derby che sia.

L’AZZURRO PENSIERO. L’ex dal cuore d’oro beffa il Napoli. Simeone blocca i campioni d’Italia

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Una sconfitta amara e piena di recriminazioni per il Napoli di Antonio Conte, uscito battuto 1-0 dalla trasferta contro il Torino. A decidere il match, valido per la settima giornata di Serie A, è stato il più classico dei “gol dell’ex”, segnato da Giovanni Simeone alla mezzora del primo tempo.
​La gara si è risolta in un unico, cruciale episodio: al 32′, l’attaccante argentino, ex azzurro, ha sfruttato un errore della difesa napoletana per depositare in rete il pallone che è valso i tre punti ai granata. Nonostante un forcing finale disperato, culminato con il gol del pareggio di Noa Lang al 93esimo, la gioia azzurra è stata strozzata: la rete è stata infatti annullata dal VAR per una posizione di fuorigioco dell’olandese, lasciando il Napoli a mani vuote.
​L’Analisi di Conte: “Troppo leggeri, manca intensità”
​Nel dopogara, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, non ha nascosto la sua delusione, puntando il dito soprattutto sull’atteggiamento della squadra nel primo tempo. “Nel primo tempo siamo stati troppo leggeri, il gol ce lo siamo segnati quasi da soli. Vanno fatti i complimenti al Torino, però noi non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto soprattutto come intensità,” ha commentato il tecnico, evidenziando le lacune mostrate dai suoi.
​Conte ha poi richiamato tutti al senso del dovere e al rapido miglioramento in vista dei prossimi impegni. “Dobbiamo pensare a lavorare, la nostra stagione deve passare per la crescita degli uomini perché giocando ogni tre giorni dovremo subito essere pronti e non c’è tempo per rallentare,” ha aggiunto, chiedendo pazienza ma anche una reazione immediata: “Bisogna avere pazienza, pensare già alla prossima gara di Champions e cercare di migliorare sotto tutti gli aspetti il più presto possibile.”
​Beukema Richiama all’Ordine: “Manca cattiveria sportiva”
​Sulla stessa linea d’onda si è espresso il difensore azzurro, Sam Beukema, riconoscendo le difficoltà evidenziate da Conte. “Abbiamo avuto il possesso costante del pallone ma non siamo riusciti a concretizzare. Ha ragione Conte quando dice che ci è mancata determinazione,” ha ammesso l’olandese.
​Beukema ha identificato chiaramente gli aspetti su cui la squadra deve lavorare. “Dobbiamo migliorare sotto il profilo della cattiveria sportiva e dell’intensità. Adesso dobbiamo continuare a lavorare, il gruppo è forte e unito e vogliamo subito dare una risposta positiva,” ha concluso, lanciando un messaggio di unità e rilancio.
​La sconfitta lascia l’amaro in bocca ma obbliga il Napoli a una riflessione profonda in vista del tour de force che li attende, a partire dalla prossima, fondamentale, sfida di Champions League. La crescita richiesta da Conte dovrà passare necessariamente per una maggiore incisività e determinazione in campo.

IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia risponde alle provocazioni di Biancolino sul campo e fa suo il derby

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La Juve Stabia si aggiudica il sentito derby campano di Serie B, superando l’Avellino con un netto 2-0 al “Menti” e rispondendo sul campo alle provocazioni della vigilia lanciate dall’ex, l’attuale tecnico irpino Biancolino. Una vittoria di grande sostanza per la squadra di Ignazio Abate, che contro le proprie origini irpine ha saputo trovare la chiave per far subito rialzare le sue “Vespe” dopo la sconfitta di Carrara.
​Equilibrio Iniziale e Fiammate Gialloblù
​Il match si apre all’insegna dell’agonismo, con tanto nervosismo e poche idee chiare da entrambe le parti nei primi 25 minuti. Dopo una fase di studio prolungata, la Juve Stabia alza i giri del motore, sfiorando il vantaggio prima con un’incursione del francese Correia, neutralizzata da Iannarilli, e poi con un colpo di testa dello stesso centrocampista.
​L’Avellino, tuttavia, risponde presente con Russo, schierato titolare, che prima spreca un tiro da ottima posizione e poi, due minuti dopo la mezzora, si trova a tu per tu con Confente dopo un controllo pregevole su lancio lungo, calciando però timidamente e permettendo al portiere gialloblù di sventare la minaccia.
​Mosti e Bellich Stendono l’Avellino
​Il risultato si sblocca al 37′ grazie a un gesto tecnico di rara bellezza. Sugli sviluppi di un angolo dalla destra battuto da Maistro, la difesa irpina respinge corto, e Mosti si avventa sul pallone con un gran mancino di prima intenzione da oltre venti metri: il tiro, forte, teso e angolato, è imparabile per Iannarilli.
​Le “Vespe” non rallentano e, in una situazione fotocopia, assestano il colpo del KO. Ancora angolo di Maistro dal fronte destro, questa volta Iannarilli esce a vuoto e Bellich trova la deviazione vincente sotto porta per il raddoppio che fa esplodere di gioia i seimila del Menti.
​Assalto Irpino Respinto, Juve Stabia Solida
​Nella ripresa, Biancolino tenta subito il tutto per tutto, inserendo Insigne e Crespi al posto di Russo per aumentare la pressione offensiva. La Juve Stabia ha però il grande merito di non farsi schiacciare, sfiorando anzi il terzo gol, ancora su angolo di Maistro deviato da Varnier.
​Il momento di maggiore apprensione arriva al 64′, quando l’Avellino crea un triplo pericolo. Prima Biasci sfiora il gol, deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner, Crespi incorna trovando la super risposta di Confente, e sulla ribattuta Biasci conclude a effetto di mancino con la palla che esce di un soffio a lato.
​Scampato il pericolo, la squadra di Abate gestisce il vantaggio, tenendo lontano l’assalto avversario e sprecando un paio di potenziali contropiedi. Il fischio finale sigilla il 2-0. L’Avellino non riesce nelle rimonte che lo avevano caratterizzato nelle scorse uscite e, dopo sei risultati utili, incassa una battuta d’arresto che lo vede superato in classifica proprio dalla Juve Stabia.
​La squadra di Abate festeggia così tre punti pesantissimi, frutto di una prestazione che ha coniugato cuore, nervi saldi e qualità, proiettandola in una posizione di maggiore tranquillità e fiducia per il prosieguo del campionato.

Juve Stabia – Avellino (2-0): Le pagelle delle Vespe

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Al termine del derby tra la Juve Stabia e l’Avellino stiliamo le pagelle per i calciatori gialloblù che hanno messo in campo voglia, determinazione e tanta qualità per avere la meglio sui lupi. La vittoria ha regalato una gioia immensa ai supporters delle Vespe.

Questi i voti ai calciatori della Juve Stabia:

Confente 6: l’Avellino non calcia mai verso la porta e lui deve compiere una sola parata, nel secondo tempo, su un colpo di testa ravvicinato.

Giorgini 7: ha una calma e un senso della posizione spaventosi. Gli avversari gli rimbalzano addosso.

Varnier 7.5: maestro della difesa, anzi ministro. Una prestazione sontuosa in cui rende Russo, Biasci e Crespi dei timidi e innocui agnellini. (Baldi 6,5: entra per alzare il muro e spazza via tutto ciò che gli capita a tiro).

Bellich 7.5: era il sogno di mercato dell’Avellino ma si trasforma in incubo. Ancora una volta in gol, come nell’anno della promozione, e in difesa una prestazione impeccabile.

Carissoni 6.5: sa sempre cosa fare, quando offendere e quando invece restare dietro a protezione della squadra. Ha anche un paio di ghiotte occasioni.

Correia 7: siamo sicuri sia arrivato negli ultimi giorni di mercato? Sembra essere in questa squadra. Ha degli strappi impressionanti e anche una tecnica notevole che sono fondamentali per la squadra.

Leone 6: molto meno appariscente del solito, infatti sbaglia anche qualche passaggio di troppo. Il suo, però, lo fa sempre e porta la pagnotta a casa. (Pierobon 6: entra ringhiando subito su tutti gli avversari e portando dinamicità alla mediana).

Mosti 7.5: il gol da solo varrebbe il prezzo del biglietto, una conclusione da coefficiente tecnico ai limiti dell’impossibilità. In più ci aggiunge una abnegazione difensiva da urlo. (Zuccon 6: pochi minuti ma porta corsa alla mediana).

Piscopo 6: attento, preciso con una prestazione senza infamia e senza lode. (Cacciamani 6: entra col giusto piglio e si cala bene nella partita).

Maistro 6.5: si abbassa tanto per accorciare i reparti. Con la palla tra i piedi è una sentenza e sa sempre cosa fare. (Burnete 6: fa a sportellate con i difensori avversari e aiuta la squadra).

Candellone 7.5: non segna, ma la sua prestazione è da urlo. Corre per per due, si sacrifica per la squadra e fa reparto da solo. Imprescindibile per la squadra.

Abate 7.5: imbriglia Biancolino e l’Avellino non conclude mai verso la porta. La Juve Stabia sa sempre cosa fare te lo fa sempre nella maniera giusta. Mai in affanno, sempre padrona del campo, ormai questa squadra è una certezza.

Juve Stabia – Avellino (2-0), Mosti: “Il mio gol un’emozione unica, lo dedico a mia nonna che non c’è più”

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Una prodezza balistica che sblocca il derby. Un tiro dai 40 metri che si insacca alle spalle del portiere dell’Avellino, Iannarilli, fa esplodere lo stadio Menti e mette in discesa il derby in favore della Juve Stabia. Nicola Mosti è l’eroe della partita contro l’Avellino, e ai microfoni, nel dopo gara, fatica a contenere la gioia.

“È stato molto emozionante, sono tuttora emozionato,” confessa il centrocampista, ancora visibilmente scosso dalla serata perfetta. La sua perla non è stata solo tecnica, ma anche un messaggio: “Stasera abbiamo dato un segnale a tutti”.

La magia e la dedica

Non è stato un gesto estemporaneo, ma un colpo cercato, pensato. Mosti racconta così i secondi prima del tiro che ha gelato l’Avellino: “Sulla palla mi sono concentrato cercando di tirare il meglio possibile”.

Un gol del genere merita una dedica speciale, e quella di Nicola arriva dritta al cuore, con la voce rotta dall’emozione. Non è un pensiero banale, ma un ricordo intimo e doloroso: ” lo dedico a mia nonna che è mancata un mese e mezzo fa”.

L’umiltà del Mister e la forza del gruppo

La vittoria, però, non nasce solo dalla magia del singolo. Mosti sottolinea più volte il lavoro del tecnico e la mentalità della squadra, capace di rialzarsi dopo momenti difficili.

“Il mister non ci ha messo tanta pressione dopo la sconfitta con la Carrarese,” spiega, “anche se inconsciamente sapevamo che questa partita era importante per i tifosi”. La ricetta del tecnico è chiara e il gruppo l’ha assorbita: “Il mister ci trasmette che per fare grandi cose, c’è bisogno di umiltà”.

Una lezione che la squadra ha fatto sua, specialmente dopo un periodo complicato. “Siamo un gruppo umile, ci siamo ripresi da un 3-0 pesante, lavoriamo a testa bassa”. La filosofia è semplice: “Noi ci impegniamo durante la settimana, e poi il lavoro premia”.

Mosti non è un solista, e anche nella sua serata di gloria, il pensiero va ai compagni: “Sono felice per il gol, ovviamente, ma anche per il gruppo”.

Sacrificio e crescita

Il nuovo ruolo tattico non spaventa Mosti, anzi, ne esalta lo spirito di sacrificio. “Cerco sempre di dare il massimo durante la settimana,” afferma. “Con il mister gioco un po’ più indietro, ma a prescindere dalla posizione lavoro sempre a testa bassa lasciando le scelte a lui”.

Questo spirito di sacrificio è necessario in un campionato che “chiede tanto dal punto di vista fisico”. La priorità è chiara: “Cerchiamo prima di aiutarci difendendo bene, e dopo ci mettiamo la tecnica”.

In questo contesto, Mosti spende parole di grande ammirazione per il compagno di reparto, Correa: Mi chiedo come faccia Correa a correre per 90 minuti così, è un ragazzo umile e di prospettiva, farà bene”.

Infine, una nota sul suo percorso personale e sull’ambiente: “La cosa che mi mancava era il fisico, sto cercando di adattarmi alle richieste del mister”. Un aiuto fondamentale arriva dagli spalti: “Rispetto all’anno scorso l’impatto è migliore, sentiamo che lo stadio ci trascina e questo aiuta”.

Juve Stabia – Avellino (2-0), Biancolino: “Campo difficile, bravi loro a sfruttare le uniche due occasioni”

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Una sconfitta amara, su un “campo difficile” contro un avversario tenace che ha saputo sfruttare gli episodi. È questa la sintesi dell’analisi di Raffaele Biancolino nel post-partita tra Juve Stabia e Avellino, che non cerca alibi ma che sottolinea la reazione della sua squadra.

“A parte i due goal, l’Avellino ha risposto colpo su colpo”, ha esordito Biancolino. “I padroni di casa sono stati decisivi a sfruttare le due occasioni e sono stati bravi a vincere”.

Partita nervosa e l’episodio dell’espulsione di Insigne

Il match è stato teso, come nelle previsioni. “Sapevamo della partita aggressiva, una squadra che non ti faceva fare molti tocchi. Bravi loro se in qualche mezza palla hanno vinto qualche contrasto in più”.

Un ulteriore momento amaro è stata l’espulsione di Roberto Insigne, un episodio che Biancolino non ha potuto giudicare direttamente: “Non ho visto il fallo, ero occupato a parlare con la panchina”. Al di là della dinamica, il tecnico si concentra sulla conseguenza: “Penso che non possiamo permettere di perdere un giocatore come lui, proprio in questo momento del campionato”.

Reazione mancata e difficoltà offensive

Analizzando le fasi della gara, Biancolino sottolinea le difficoltà incontrate: “Non è semplice venire qua e giocartela. È un campo difficile e affronti una squadra che non ti permette di giocare palla”.

L’analisi evidenzia una prima frazione bloccata e una reazione che, dopo le reti subite, è mancata. Le ultime due partite senza goal segnati sono un campanello d’allarme, nonostante occasioni come quella capitata a Russo e Crespi. “Quando non si fa goal, c’è qualcosa che non va. Bisogna essere più qualitativi nell’ultimo passaggio”.

Il tecnico ha spiegato anche la scelta tattica: “Ho voluto mettere due punte per fare qualche cross in più e Insigne che entrava tra le linee.”.

Ambizioni e il “derby” con la Juve Stabia

Nonostante le ultime due prestazioni, le ambizioni dell’Avellino non cambiano, e l’obiettivo primario resta chiaro. “Campionato sempre difficile, il nostro. Dobbiamo giocarcela con tutti. L’obiettivo resta sempre la salvezza”.

Biancolino smorza anche le aspettative eccessive: “Qualcuno si aspettava 3 partite e 9 punti, ma devi anche renderti conto che di fronte a te hai l’avversario”.

La riflessione sul campionato è lucida: “Campionato lungo, difficile. Bisogna migliorare sul gioco e sul tocco palla. Ho visto due squadre che rispondevano colpo su colpo”. La ricetta per il futuro è “soffrire meno, lavorare meglio, essere più attenti su palla inattiva e dare meno occasioni. Bisogna guardare avanti e migliorare”.

Infine, una battuta sulla definizione di “derby” in vista della sfida con la Juve Stabia: “Sicuramente giocare contro il Napoli, con 40 mila o 80 mila tifosi e per la storia delle squadre, è diverso, con tutto il rispetto per la Juve Stabia e per la sua storia. Ma se parliamo di derby, confermo l’idea di parlare d’altro”.

La chiusura è una chiamata alla responsabilità collettiva: “Siamo un gruppo, mi aspetto il massimo, in primis da me e da tutto il mio staff poi dai calciatori”.

Juve Stabia – Avellino, Abate: “Vittoria importante per la squadra e per i nostri tifosi. Ora profilo basso”

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Il primo derby al “Menti” si conclude benissimo per mister Abate, che si presenta in sala stampa per commentare il 2-0 con cui la sua Juve Stabia ha battuto l’Avellino:

“Abbiamo iniziato in modo contratto, ma abbiamo fatto un’ottima fase difensiva. Avremmo potuto fare ancora meglio, sono partite tese che si giocano sugli episodi. Siamo stati bravi a rimanere sempre in partita, a spezzare il loro gioco. Abbiamo costruito tante azioni, i ragazzi hanno giocato per la loro gente, con le unghie e con i denti”.

Un commento sui subentrati: “Sono contento di chi è entrato dalla panchina, ora però va accantonata questa vittoria. Abbiamo dimostrato che quando ci stiamo dentro, con grande unione, possiamo fare male agli avversari anche noi. Pierobon, Burnete, Cacciamani, tutti i ragazzi che sono entrati hanno fatto bene; sono contento per Baldi, è entrato con una grande padronanza nei duelli”.

L’emozione di una vittoria nel derby: “Sono partite che si giocano sull’emotività, anche se poi per la classifica è importante fare punti e siamo solo all’inizio. So che questo successo è importante per la gente, la Curva ci ha accompagnato dall’albergo fino allo stadio”.

Com’è arrivata ad oggi la Juve Stabia? Il mister racconta: “Noi abbiamo disputato la settimana della sosta “con il mal di pancia”, perché venivamo da una sconfitta, ma ero convinto che avremmo fatto una grande prestazione. Amo il profilo basso, deve fare rumore la prestazione sul campo. Ho i piedi ben piantati a terra, ringrazio i tifosi per avermi chiesto di andare sotto la curva, ma i meriti sono dei miei ragazzi”.

Infine le parole rivolte ai suoi calciatori a fine partita: “Sono incontri determinanti per i ragazzi, vivere con queste emozioni può dare convinzione a tutti loro, che devono sognare di vivere partite importanti. Ho fatto i complimenti a chi ha trovato meno spazio fino a questo momento”.

Il Napoli perde contro il Torino: decide l’ex Simeone

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Seconda sconfitta stagionale per il Napoli che, dopo il ko a San Siro contro il Milan, perde a Torino contro i granata. Finisce 1-0 per gli uomini di Baroni. A decidere è il gol dell’ex Giovanni Simeone che approfitta di un rimpallo sfortunato della difesa del Napoli, supera Milinkovic-Savic e appoggia dentro il pallone. Partita che non era iniziata nel migliore dei modi per gli azzurri, con Conte che ha dovuto rinunciare nella rifinitura della mattina sia a Hojlund (ha giocato Lucca dall’inizio) sia a McTominay. Nel secondo tempo, invece, il Napoli ci ha provato soprattutto con Spinazzola (per distacco il migliore dei suoi), ma non è riuscito a spaventare Israel. Resta però l’amaro in bocca per il gol annullato al 93′ da Lang, che sulla ribattuta al tiro di Politano aveva segnato il gol del pareggio, poi tolto per posizione di fuorigioco. Il Napoli tornerà in campo martedì in Champions League contro il Psv alle ore 21.

Juve Stabia – Avellino: 2-0 (40′ Mosti 42′ Bellich)

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Buon pomeriggio amici sportivi e benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia – Avellino.

Un cordiale saluto dallo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, dove tutto è pronto per uno dei derby più sentiti della Campania, valido per l’ottava giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. Quella di oggi non è solo una sfida campale per l’orgoglio cittadino, ma anche un crocevia fondamentale per le ambizioni di alta classifica di entrambe le squadre.

Si affrontano due formazioni divise da soli due punti. L’Avellino di mister Biancolino arriva a questa sfida da quinta forza del campionato, con 12 punti e in piena zona playoff, reduce dal pareggio interno per 0-0 contro il Mantova. Le Vespe di Ignazio Abate, invece, inseguono a quota 10 punti, al nono posto e con la voglia di riscattare immediatamente la sconfitta subita nell’ultimo turno per 3-0 sul campo della Carrarese.

Vincere oggi per la Juve Stabia significherebbe operare il sorpasso sui rivali e lanciarsi prepotentemente verso le posizioni di vertice. Per l’Avellino, espugnare il “Menti” vorrebbe dire consolidare il proprio piazzamento playoff e allungare su una diretta concorrente.

Ci aspetta una partita vibrante, tra due squadre che dovranno fare i conti anche con assenze importanti: i padroni di casa sono senza Battistella, Gabrielloni, Ciammaglichella e Morachioli, mentre gli irpini lamentano le defezioni di uomini chiave come Tutino, Patierno, Rigione, Favilli e D’Andrea.

Restate con noi per vivere minuto per minuto tutte le emozioni di questo infuocato derby.

Tabellino Ufficiale

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Giorgini, Varnier (79′ Baldi), Bellich; Carissoni, Leone (69′ Pierobon), Correia, Mosti (87′ Zuccon); Maistro (69′ Burnete); Piscopo (69′ Cacciamani), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Stabile, Mannini, Duca, De Pieri
Allenatore: Abate
Avellino (3-5-2): Iannarilli; Cancellotti, Simic, Fontanarosa; Missori (45′ Insigne), Kumi, Palmiero (59′ Palmiero), Sounas, Cagnano (69′ Milani); Russo (45′ Crespi), Biasci (77′ Lescano)
A disposizione: Daffara, Gyabuaa, Palumbo, Armellino, Panico, Enrici, Manzi
Allenatore: Biancolino

 

Direttore di gara: signor Giuseppe Mucera della sezione AIA di Palermo

Primo Assistente: signor Dario Garzelli della sezione AIA di Livorno

Secondo Assistente: signor Marco Colaianni della sezione AIA di Bari

IV° ufficiale: signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como

VAR: signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna

AVAR: signor Matteo Gariglio della sezione AIA di Pinerolo

Marcatori: 40′ Mosti 42′ Bellich

Angoli: 5 – 3

Ammoniti: 49′ Candellone

Espulsi: 93′ Insigne

Recupero: 1 min pt – 3 min st

Note: Terreno in erba artificiale. Prima della gara la Juve Stabia ha consegnato un mazzo di fiori ai genitori di Giovanni Pappalardo giovane stabiese ed ex collaboratore dei gialloblù che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale in moto. Giornata tipicamente autunnale. Circa 15 i tifosi Irpini presenti al Menti

Spettatori totali: 5280 (19 da Avellino) per un incasso di 54.406€

PRIMO TEMPO

Primi 25 minuti di predominio della Juve Stabia che prova a trovare il varco giusto senza riuscirci. Avellino ancora non pervenuto.

28′ Punizione di Maistro dalla trequarti per Correia che da buona posizione non inquadra la porta

30′ Risponde l’Avellino, con Giorgini che manca la marcatura su Russo che arriva in area ma scivola nel momento migliore

31′ Ancora Juve Stabia: Maistro recupera palla e serve palla a Candellone che se va sulla fascia e prova a mettere in mezzo per Piscopo sbagliando completamente l’assist per il compagno

32′ Ancora Russo per l’Avellino si rende pericoloso eludendo la marcatura di Varnier e si invola verso la porta con Confente bravo a scegliere il tempo dell’uscita

40′ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: Dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro la difesa dell’Avellino allontana ma da fuori area arriva Mosti che fa partire un missile terra area che si insacca alla sinistra di Iannarilli

42′ JUVE STABIA RADDOPPIA: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro intervento mancato di Iannarilli e del difensore Simic e Bellich di piede indirizza la palla in rete.

Il direttore di gara concede 1 minuto di recupero.

SECONDO TEMPO

L’Avellino sostituisce Russo con Crespi e Missori con Insigne

49′ Ammonito Candellone

51′ Juve Stabia vicina alla terza rete: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro, Varnier di testa indirizza bene ma trova Crespi sulla linea di porta

59′ L’Avellino sostituisce Besaggio con Palmiero

64′ L’Avellino si rende pericoloso: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva Crespi che di testa colpisce ma altrettanto buona è la risposta di Confente che fa un intervento strepitoso. Sulla respinta Cancellotti da fuori calcia a rete con la palla che sorvola di poco la traversa.

69′ Ammoniti Correia e Cagnano per reciproche scorrettezze. La Juve Stabia sostituisce Piscopo con Cacciamani, Maistro con Burnete e Leone con Pierobon. L’Avellino sostituisce Cagnano con Milani

77′ L’Avellino sostituisce Biasci con Lescano

79′ La Juve Stabia sostituisce Varnier con Baldi

87′ La Juve Stabia sostituisce Mosti con Zuccon

Il direttore di gara concede 3 minuti di recupero.

93′ Espulso Insigne per un brutto fallo su Bellich dopo la revisione al Var

Il derby finisce con una netta vittoria della Juve Stabia che per 90 minuti è stato superiore ai biancoverdi e si regala una notta magica da tre punti che le permettono di scavalcare l’Avellino in classifica. Questa vittoria è stata la più bella risposta alle provocazioni di Mister Biancolino della vigilia che aveva definito la partita un “semplice” confronto tra squadra campane e non un vero derby.

Juve Stabia – Avellino, doppio ex Castaldo: “Un episodio deciderà il derby. Vespe la mia rampa, Lupi l’apice”

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Dopo undici lunghi anni di attesa, la Serie B ritrova uno dei suoi derby campani più sentiti. Il “Menti” si prepara ad accogliere la sfida tra Juve Stabia e Avellino, un incontro che accende gli animi e promette scintille. Per capire cosa significhi questa partita, i colleghi di TuttoB hanno scambiato due chiacchiere con chi queste due maglie le ha vissute sulla propria pelle: Gigi Castaldo.

Conosciuto in Irpinia con l’imponente soprannome de “Il Faraone”, il bomber di Giugliano, oggi 43enne, ha lasciato un’impronta indelebile in entrambe le piazze. I suoi numeri sono lì a testimoniarlo: 38 sigilli in 116 apparizioni per le Vespe, ben 70 reti in 206 presenze con i Lupi. Pochi possono dire di conoscere l’anima di questa sfida come lui.

Castaldo non si aspetta fuochi d’artificio, almeno all’inizio. Vede una contesa molto tesa, forse bloccata dalla posta in palio. “Immagino una battaglia tattica, dove prevarrà l’equilibrio,” spiega l’ex attaccante. È convinto che a rompere lo stallo non sarà un’azione manovrata, quanto piuttosto “una scintilla improvvisa, magari un dettaglio, una palla inattiva. Sarà un episodio a fare la differenza.”

L’ex bomber traccia una distinzione netta nel modo di vivere la passione. “Castellammare è una piazza che vive di ondate emotive,” racconta. “L’entusiasmo si infiamma in base all’andamento della squadra, cresce con i risultati positivi.” Ben diversa la situazione in Irpinia: “Avellino respira calcio a un livello superiore. È una tifoseria da massima serie, il loro sostegno è una costante, un fattore che prescinde dalla categoria in cui gioca la squadra e dai risultati.”

Il bilancio è ricco di emozioni per entrambe le piazze. “Conservo ricordi splendidi di tutti e due le piazze,” confessa Castaldo. “Posso dire che Castellammare è stata la mia rampa di lancio nel calcio professionistico, il momento in cui ho iniziato a farmi notare.” Ma è con la maglia biancoverde che ha toccato il punto più alto: “Ad Avellino ho vissuto l’apice della mia parabola agonistica. Indossare i colori di un club così prestigioso e blasonato, per un calciatore, rappresenta il massimo. Almeno, per me è stato così.”

La posizione attuale in campionato dei Lupi non sorprende affatto Castaldo. “Non sono per nulla meravigliato di vederli così in alto,” afferma con sicurezza. “La società ha fatto investimenti mirati e significativi. Ci sono tutti i presupposti per sognare: la squadra è forte, il pubblico è straordinario e la dirigenza è solida. Devono assolutamente avere l’ambizione di guardare alle primissime posizioni.”

Per la Juve Stabia, l’analisi è diversa ma comunque positiva. “Credo che possano puntare a un campionato solido, navigando nella parte sinistra della classifica,” analizza. “Chiaramente, le risorse investite non sono paragonabili a quelle dell’Avellino, ma non dobbiamo dimenticare una cosa fondamentale: arrivano da una stagione precedente che è stata superlativa. Possono e devono costruire su quella base.”

L’ex attaccante ha le idee chiare sulla griglia promozione in serie A. “Per la promozione diretta, vedo Palermo e Venezia un gradino sopra le altre,” elenca. “Subito dietro, c’è un gruppo agguerrito che include Frosinone, lo stesso Avellino e il Modena.” C’è spazio per un nome inatteso? “Il Cesena potrebbe essere la mina vagante del torneo.” E chi sta deludendo? “Al momento, mi aspettavo certamente di più da Spezia, Catanzaro e Sampdoria. Ma la Serie B è una maratona infinita, tutto può ancora essere ribaltato.”

Su chi potrà essere il capocannoniere della stagione ha pochi dubbi: “Punto forte su Pohjanpalo del Palermo. Penso che alla fine sarà lui a guardare tutti dall’alto nella classifica marcatori.”

Juve Stabia – Avellino: La presentazione del derby e le probabili formazioni

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Lo Stadio Romeo Menti si prepara a un’atmosfera rovente per il tanto atteso derby campano tra Juve Stabia e Avellino, in programma oggi. Una sfida che va oltre i semplici tre punti, carica di una storica rivalità e di ambizioni di alta classifica nel combattuto campionato di Serie B. Attualmente, i lupi irpini occupano il quinto posto, con le vespe che inseguono al nono, rendendo questo scontro diretto un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione di entrambe le compagini.

Un equilibrio precario: Momenti di forma a confronto

La Juve Stabia, guidata dal tecnico emergente Ignazio Abate, arriva a questo appuntamento con la necessità di ritrovare la via della vittoria dopo la prima sconfitta stagionale di Carrara nel tentativo di sfruttare il turno casalingo. La forza della Juve Stabia risiede in una difesa ben organizzata e nella capacità di pressare a tutto campo gli avversari nel tentativo di recuperare palla.

Dall’altra parte, l’Avellino si presenta al Menti forte di una striscia positiva che l’ha proiettato nelle zone nobili della classifica. I biancoverdi, sotto la guida dell’ex Raffaele Biancolino, hanno impressionato per la loro capacità di unire un gioco propositivo a una notevole solidità difensiva. Nonostante il tecnico abbia cercato di sminuire lo scontro con la Juve Stabia, definendo la partita “non un derby” per i suoi, la tifoseria e l’ambiente biancoverde, come quella gialloblù, sentono profondamente il peso di questa sfida.

I protagonisti attesi: Bomber a confronto e sfide a centrocampo

Le attenzioni saranno puntate sui reparti offensivi delle due squadre. Per la Juve Stabia, gli occhi sono tutti per Leonardo Candellone, che ha recuperato da un infortunio ed è l’attuale capocannoniere della squadra. La vena realizzativa del capitano delle Vespe sarà cruciale per scardinare la retroguardia avversaria.

A centrocampo si combatterà la vera battaglia per il controllo del gioco. La fisicità e la visione di gioco dei centrocampisti della Juve Stabia si scontreranno con la qualità e il dinamismo della mediana irpina. Chi riuscirà a prevalere in questa zona nevralgica del campo avrà maggiori probabilità di dettare i ritmi della partita e, in ultima analisi, di portarla a casa.

Rivalità storica e assenza forzata

La rivalità tra Juve Stabia e Avellino affonda le sue radici in decenni di sfide accese e sentite, che hanno segnato la storia del calcio campano. Ogni incontro è un capitolo a sé, capace di regalare emozioni e colpi di scena.

A pesare sull’atmosfera del Menti sarà l’assenza della tifoseria ospite o comunque limitata a poche unità. Le autorità hanno infatti imposto il divieto di trasferta per i residenti nella provincia di Avellino, una decisione che ha suscitato rammarico in entrambe le società, consapevoli dell’importanza del supporto dei propri sostenitori in partite di tale caratura.

Precedenti e pronostici

I precedenti tra le due squadre parlano di un sostanziale equilibrio, con vittorie che si sono alternate da una parte e dall’altra, a testimonianza di quanto questa sfida sia sempre imprevedibile. I pronostici per la gara di oggi vedono la Juve Stabia leggermente favorita, in virtù del fattore campo. Tuttavia, lo stato di forma dell’Avellino e la qualità della sua rosa rendono il risultato tutt’altro che scontato. Ci si attende una partita tesa, combattuta su ogni pallone, dove a fare la differenza potrebbero essere i dettagli e le giocate dei singoli.

Un derby è sempre un derby, e Juve Stabia-Avellino promette di non tradire le attese, regalando 90 minuti di passione, agonismo e, si spera, grande calcio.

L’arbitro di Juve Stabia-Avellino

A dirigere il match Juve Stabia – Avellino valevole per la 8^ giornata di andata del Campionato Serie BKT 2025 – 2026, in programma sabato 18 ottobre 2025 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia con inizio alle ore 17,15 sarà il signor Giuseppe Mucera della sezione AIA di Palermo che sarà coadiuvato dal signor Dario Garzelli della sezione AIA di Livorno e dal signor Marco Colaianni della sezione AIA di Bari. Il IV° ufficiale sarà il signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como, al VAR ci sarà il signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna, all’AVAR ci sarà il signor Matteo Gariglio della sezione AIA di Pinerolo.

Le probabili formazioni di Juve Stabia – Avellino

JUVE STABIA (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Varnier, Bellich; Carissoni, Correia, Leone, Pierobon, Piscopo; Maistro, Burnete

Allenatore: signor Ignazio Abate

AVELLINO (3-4-1-2): Iannarilli; Cancellotti, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero, Sounas, Cagnano; Insigne; Biasci, Crespi

Allenatore: signor Raffaele Biancolino

Juve Stabia, rispettata la scadenza federale del 16 ottobre: La società spazza via i dubbi sulla solidità

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Missione compiuta, la Juve Stabia risponde con i fatti alle voci e alle preoccupazioni delle ultime settimane, rispettando con puntualità la prima importante scadenza federale della stagione. Entro il termine del 16 ottobre, la società ha provveduto al pagamento di tutti gli emolumenti dovuti per il primo bimestre (luglio-agosto 2025) e delle pendenze pregresse, scongiurando così il rischio di una pesante penalizzazione di due punti in classifica.

Un sospiro di sollievo per tutta la piazza stabiese, che nei giorni precedenti aveva trattenuto il fiato di fronte a indiscrezioni che parlavano di presunte difficoltà nel reperire i fondi necessari. Un’incognita che avrebbe potuto minare la serenità di un ambiente che sta vivendo con entusiasmo l’avvio del campionato.

L’operazione, andata in porto senza intoppi, porta la firma di una macchina amministrativa che ha lavorato incessantemente dietro le quinte. Un plauso particolare va all’instancabile direttore Filippo Polcino, autentico mago della contabilità, la cui perizia e meticolosità si sono rivelate ancora una volta fondamentali per garantire il rispetto delle complesse normative federali e per far quadrare i conti in un momento delicato.

Al di là della mancata penalizzazione, che resta l’aspetto sportivo più immediato e rilevante, questo adempimento assume un valore strategico fondamentale. Esso rappresenta, infatti, il primo, vero banco di prova superato a pieni voti dalla nuova proprietà. Da alcuni mesi, la maggioranza del club è passata dalle mani di Andrea Langella a Brera Holdings, fondo guidato da Daniel McClory, che ad oggi possiede il 52% delle quote.

Questo puntuale rispetto delle scadenze è il più chiaro segnale della solidità e della serietà del nuovo corso, che mette a tacere ogni scetticismo. La mossa rafforza la fiducia verso un progetto che guarda lontano: Brera ha infatti annunciato l’intenzione di rilevare, nei prossimi mesi, la totalità del pacchetto azionario, con l’ambizioso obiettivo di trasformare la forma societaria da S.r.l. a S.p.A. (Società per Azioni), un passo che proietterebbe la Juve Stabia in una dimensione imprenditoriale e manageriale di livello superiore.

Archiviata la pratica burocratica, ora la parola passa di nuovo al campo. Con la certezza di una società solida alle spalle, la squadra può ora concentrarsi con la massima serenità sul prosieguo del campionato. All’orizzonte c’è subito un appuntamento che infiamma i cuori dei tifosi: il sentitissimo derby di domani sera contro l’Avellino. Le Vespe ci arrivano con la contabilità in ordine e il morale alto, pronte a dare battaglia a tutti.

Un talento stabiese al Piano City Napoli 2025: Alessandro Dell’Aquila, 13 anni di passione per il pianoforte

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Castellammare di Stabia si prepara a fare il tifo per un suo giovanissimo e talentuoso cittadino. Alessandro Dell’Aquila, a soli 13 anni, sarà l’unico musicista stabiese a esibirsi alla prestigiosa kermesse musicale Piano City Napoli edizione 2025. Un traguardo importante per questo giovane pianista che, con dedizione e studio, ha già raggiunto risultati notevoli nel panorama musicale nazionale.

Nato il 25 giugno 2012, Alessandro ha festeggiato il suo tredicesimo compleanno lo scorso giugno e si appresta a iniziare il terzo anno di scuola media presso l’istituto Bonito Cosenza. La sua giovane età non deve trarre in inganno: dietro l’aspetto di un normale ragazzino si nasconde un animo sensibile e una determinazione ferrea che lo hanno portato a vincere, solo quest’anno, ben 7 primi premi in concorsi pianistici in tutta Italia, di cui cinque assoluti. Un palmarès che testimonia un talento non comune e una maturità artistica sorprendente.

La passione di Alessandro per il pianoforte è coltivata giorno dopo giorno, nota dopo nota, e i risultati sono sotto gli occhi, o meglio, le orecchie di tutti. Per chi volesse conoscere meglio questo giovane artista, è disponibile online il suo sito internet personale (http://alessandrodellaquila.it/), una finestra sul suo mondo musicale dove è possibile leggere la sua biografia e, soprattutto, ascoltare alcune delle sue emozionanti esibizioni.

L’appuntamento da non perdere è per sabato 18 ottobre, alle ore 11:00, quando Alessandro si esibirà nel suggestivo refettorio di Santa Maria Regina Coeli a Napoli. La sua performance è inserita nella sezione “Giovani Promesse” di Piano City Napoli 2025, un palcoscenico che celebra i talenti emergenti e che vedrà il giovane Dell’Aquila rappresentare con orgoglio la sua città, Castellammare di Stabia. Un’occasione unica per ascoltare dal vivo la musica di un piccolo, grande pianista destinato a far parlare di sé.

Bruno Di Martino: analisi del derby, critica alle strutture sportive ed obiettivi della Libertas Stabia

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Bruno Di Martino, noto giornalista stabiese e Direttore della Comunicazione della Libertas Stabia, è intervenuto durante il talk show di “Juve Stabia Live” offrendo la sua prospettiva sul prossimo derby e sollevando una forte critica riguardo alla situazione infrastrutturale sportiva del Sud Italia, e di Castellammare in particolare.
Previsioni Tattiche e Speranze per il Derby
Riguardo al derby contro l’Avellino, Di Martino non si è soffermato sulle dinamiche extra-campo, ma ha espresso la sua chiara preferenza, augurandosi che la Juve Stabia “vinca la partita”, anche con un gol all’ultimo minuto.
Di Martino ha previsto una gara “sicuramente non spettacolare”, ma molto tattica e impostata sui nervi. Ha anche espresso la speranza che il tecnico Ignazio Abate dimostri coraggio nelle scelte, suggerendo che giocatori come Cacciamani, Bellich e Pierobon dovrebbero essere schierati, specialmente nelle partite casalinghe, anche a costo di rischiare qualcosa per ottenere la vittoria.
Il Problema del Pubblico: Il Tallone d’Achille della Juve Stabia
Un punto centrale dell’analisi di Di Martino è stata la bassa affluenza di pubblico allo stadio, che ha definito il “tallone d’achille della Juve Stabia”. Ha lodato la decisione della società di adottare una politica di prezzi bassi (giornata gialloblé) per il derby, sperando che ciò riavvicini la gente allo stadio.
Di Martino ha stimato che la presenza di pubblico per la partita dovrebbe aggirarsi intorno ai 5.000 spettatori, cifra che sarebbe necessaria per migliorare il trend stagionale. Ha riconosciuto che Castellammare è una “realtà diversa” da Avellino (che riempie lo stadio grazie al campanilismo serrato in provincia), ma ha sottolineato che Castellammare “può dare di più” e che storicamente ha sempre avuto un grande sostegno da parte del pubblico.
Egli ritiene che, sebbene la società tragga guadagni dagli sponsor e dalle plusvalenze piuttosto che dai biglietti, un’affluenza costante di 5.500 spettatori creerebbe l’entusiasmo necessario per far “tremare le gambe agli altri”.
La Mancanza di Strutture Sportive: Un “Miracolo” di Talenti
Di Martino ha espresso una critica molto forte sulla situazione infrastrutturale, definendo Castellammare una città che “non ama lo sport”. Ha lamentato la carenza di strutture adeguate: la città possiede solo lo stadio per la Juve Stabia, ma mancano palazzetti, piscine e piste di atletica leggera.
Questa carenza strutturale costringe gli atleti locali a grandi sacrifici, citando l’esempio dei canottieri stabiesi che si allenano sull’acqua salata, al contrario di quanto accade altrove. Il successo di giovani talenti locali (come i fratelli Donnarumma e Esposito) è, secondo Di Martino, un “miracolo” in assenza di strutture, e ha definito Castellammare il “sud del Sud” dal punto di vista degli impianti sportivi.
La Libertas Stabia: Obiettivi e Difficoltà
Nel suo ruolo di Direttore della Comunicazione, Di Martino ha illustrato il progetto della Libertas Stabia, rinata sulle ceneri della storica società. La società, che include figure storiche come Cipriano Coppola e Nino Lucarelli, ha ambizioni di ritornare in Promozione, ma intende costruire il progetto per “step”.
L’inizio di stagione è stato “abbastanza buono” (attualmente 4 punti in classifica), ma la squadra deve affrontare grandi difficoltà logistiche e finanziarie, in quanto è costretta a emigrare a Gragnano sia per le partite casalinghe che per gli allenamenti, aggravando i costi di gestione. Ha menzionato la presenza di giocatori d’esperienza come Vincenzo Di Rocco (capocannoniere con due gol) e ha sottolineato l’importanza del settore giovanile e della scuola calcio, che la Libertas intende offrire gratuitamente.
Infine, Di Martino ha espresso grande stima per Antonio Amodio, definendolo “uno dei direttori sportivi più in gamba della Campania”.

Juve Stabia – Avellino: L’elenco dei convocati di Mister Abate per il derby

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Alla vigilia della gara con l’Avellino, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha sciolto le riserve diramando la lista dei convocati per l’infuocato derby campano contro i lupi. La sfida, valida per l’8° giornata del campionato di Serie BKT, andrà in scena domani, sabato 18 ottobre, alle ore 17:15, in un “Romeo Menti” che si preannuncia gremito di passione.

Un match che va oltre i tre punti in palio, carico di rivalità e di storie intrecciate. Sulla panchina irpina siede infatti una vecchia conoscenza del calcio stabiese, l’ex bomber Raffaele Biancolino, un elemento che aggiunge ulteriore pepe a una gara già di per sé elettrizzante.

I Convocati di Mister Abate

Al termine della seduta di rifinitura odierna, l’allenatore gialloblù ha scelto 24 calciatori che avranno il compito di difendere i colori della Juve Stabia. La lista completa:

  • Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 23 Boer
  • Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 13 Varnier, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini, 76 Mannini
  • Centrocampisti: 10 Pierobon, 20 Duca, 29 Correia, 37 Maistro, 45 Zuccon, 55 Leone, 77 Cacciamani, 98 Mosti
  • Attaccanti: 7 Burnete, 11 Piscopo, 21 De Pieri, 27 Candellone

Le Assenze in Casa Gialloblù

Mister Abate dovrà fare a meno di quattro elementi per la sfida contro i lupi irpini. Non saranno infatti della partita gli indisponibili Battistella, Ciammaglichella, Gabrielloni e Morachioli. Assenze che pesano ma che non intaccano la determinazione di un gruppo pronto a dare battaglia sul terreno di gioco.

L’attesa in città è altissima per un derby che promette spettacolo e forti emozioni, con la squadra di Abate chiamata a una prestazione di carattere per onorare la maglia e regalare una gioia ai propri tifosi.

L’analisi di Antonio Amodio su derby, società e giovani emergenti

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Antonio Amodio, ospite del talk show di “Juve Stabia Live,” ha offerto una panoramica approfondita sulla situazione attuale della Juve Stabia, toccando temi che spaziano dal sentito derby con l’Avellino alla gestione societaria e alla carenza infrastrutturale nel Sud Italia.
Il Derby e l’Orgoglio Gialloblé
Amodio ha definito il derby come una di quelle “partite particolari” che “si vincono, non si giocano,” sottolineando che la rivalità tra le due squadre si protrae da anni.
Riguardo alla prossima sfida contro l’Avellino, l’ex direttore sportivo ha previsto una gara molto tattica, giocata “sui nervi”. Nonostante ciò, ha espresso la sua speranza che la Juve Stabia conquisti la vittoria.
L’aspetto più triste dell’incontro, tuttavia, è la quasi totale assenza dei tifosi avellinesi residenti in Irpinia, una restrizione che Amodio ha definito una “tristezza totale”. Ha collegato queste limitazioni ai comportamenti sgradevoli di alcune tifoserie (citando incidenti recenti), pur notando come il pubblico di Castellammare si sia dimostrato corretto nel corso degli anni.
La Gestione Tecnica e i Giudizi sugli Allenatori
Amodio ha elogiato sia Ignazio Abate che Raffaele Biancolino, definendoli due “buoni allenatori”.
• Ignazio Abate: Il tecnico della Juve Stabia, secondo Amodio, ha una “grande personalità” e ha mostrato intelligenza e umiltà, ambientandosi subito e comprendendo le qualità della rosa, al punto da modificare l’assetto tattico iniziale. Amodio si è detto d’accordo con l’apprezzamento espresso dalla co-conduttrice, prevedendo per Abate una grande carriera in Serie A. Questa previsione si basa anche sul fatto che Abate ha “vissuto il calcio che vince” ad alti livelli, come calciatore di Milan e Nazionale.
• Raffaele Biancolino: L’allenatore dell’Avellino ha dimostrato il suo valore vincendo il campionato in Serie C dopo essere subentrato in un momento negativo. Anche lui è stato bravo a passare rapidamente da una difesa a quattro a una a tre.
• Pagliuca: Riguardo al suo predecessore, Amodio ha riconosciuto che Pagliuca ha fatto “benissimo a Castellammare e ha lasciato il segno”.
Il Direttore Sportivo e il Mercato
Antonio Amodio ha una grande stima per il Direttore Sportivo Matteo Lovisa, definendolo un “ragazzo intelligente”.
Riguardo alla scelta di Lovisa di rimanere a Castellammare anziché accettare opportunità in piazze con maggiore pressione (come Palermo), Amodio ha condiviso la decisione di farsi “le ossa” in una realtà più provinciale. Ha auspicato che Lovisa arrivi presto in Serie A, reputandolo un dirigente che “se lo merita” per il grande lavoro che sta facendo, ricordando anche i “miracoli” compiuti a Pordenone.
La qualità principale di Lovisa è che riesce a “muoversi sempre prima” nelle trattative, agendo con velocità e rapidità. Amodio ha scherzosamente definito Lovisa come uno “stalker” per la sua insistenza nel portare i calciatori a Castellammare (come nel caso di Correia).
In termini di mercato e talenti, Amodio, che vanta l’aver consigliato in passato l’acquisto di Gabriel Strefezza (che fece bene a Castellammare), ha menzionato un giovane e forte calciatore che potrebbe fare bene alla Juve Stabia, ma ha preferito non rivelare il nome per non fare uno “spoiler” alla trattativa, dato che è un giocatore di Serie B.
Aspettative e Squadra
Antonio Amodio ritiene che l’obiettivo primario per la Juve Stabia in questa stagione debba essere la salvezza in Serie B, invitando i tifosi a mantenere i piedi per terra e l’umiltà.
Parlando dei singoli, Amodio ha indicato Cacciamani come il giocatore della Juve Stabia che possiede la “forza e gamba per arrivare in Serie A”. Riguardo al giocatore più forte che ha avuto in rosa nella sua carriera, ha citato Jonathan Silva, avuto a Crotone, attualmente al Torino, che secondo lui ha un potenziale da Serie A.
Infine, ha commentato la politica dei prezzi ribassati (“giornata gialloblé”) adottata dalla società per riempire lo stadio, ritenendo che sia un gesto importante nei confronti del “popolo stabiese” e delle sue difficoltà. Ha criticato la tendenza del tifo stabiese a essersi un po’ “imborghesito,” aspettandosi troppo rapidamente la Serie A.
La Questione Infrastrutturale nel Sud
Amodio ha concordato con l’analisi sulla carenza di strutture sportive, definendolo un problema che affligge tutto il Sud Italia, non solo Castellammare. Ha sottolineato che l’assenza di impianti sportivi adeguati rende la crescita di talenti locali, come i vari Donnarumma e Esposito, un “miracolo”.

Juve Stabia, Abate: “Derby con l’Avellino? Conta la voglia non la tattica. Vogliamo rendere fieri i tifosi”

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Alla vigilia dell’atteso derby campano contro l’Avellino, il tecnico della Juve Stabia, mister Abate, ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-partita, tenutasi oggi alle ore 14:30. L’allenatore ha presentato la sfida, caricando l’ambiente e facendo il punto sulla condizione della squadra dopo la sosta.

Recuperi importanti e condizione fisica

Le prime parole del mister sono state dedicate alla situazione dell’infermeria, portando ottime notizie per i colori gialloblù: “In queste settimane abbiamo lavorato bene, recuperiamo Candellone e Varnier, abbiamo migliorato la condizione di molti giocatori, anche Pierobon è recuperato”. La sosta, definita “un’arma a doppio taglio”, si è rivelata fondamentale per ricaricare le energie e recuperare pedine importanti dopo la sconfitta di Carrara, che ha lasciato “un po’ di mal di pancia nei tifosi a dispetto della prestazione”.

Il peso del derby: “Castellammare si deve identificare in noi”

Mister Abate ha poi sottolineato il valore speciale della partita di domani: “Personalmente ho vissuto molti derby e ogni derby è una partita particolare. Domani siamo chiamati in causa a rappresentare la nostra gente, Castellammare si deve identificare in noi”. Un richiamo forte al senso di appartenenza e all’orgoglio, che secondo il tecnico saranno le armi decisive: “Sono partite che si caricano da sole, dovremo essere bravi a pensare alle cose di campo. Domani va in campo l’orgoglio personale di avere la meglio sull’avversario”.

Giovani e veterani, un mix per vincere

Analizzando i singoli, l’allenatore ha elogiato il giovane Mannini, “tornato motivato” dall’esperienza con la maglia della nazionale che “dà molta consapevolezza”. In attacco, fiducia al giovane Burnete: “Sta crescendo bene anche se gli manca un po’ la malizia vista la giovane età, ma son contento dell’impegno del ragazzo”. Secondo Abate, la chiave sarà l’equilibrio tra l’entusiasmo dei più giovani e l’esperienza dei più esperti. “Penso che in queste gare l’esperienza sia importante, anche se la spavalderia dei giovani può fare la differenza. L’aspetto tattico conterà poco, sarà la voglia di vincere a decidere la gara”.

L’appello ai tifosi

Infine, un messaggio diretto al popolo del “Menti”: “Mi auguro che i tifosi riempiano lo stadio perché i ragazzi se lo meritano”. Un appello per creare quella cornice di pubblico che solo i derby sanno regalare, spingendo la squadra verso un risultato che va oltre i tre punti in palio. “Scenderemo in campo per rendere orgogliosa la nostra gente”, ha concluso il mister, promettendo una prestazione di carattere e determinazione.

L’analisi di Pietro De Conciliis in vista del derby Juve Stabia-Avellino

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In vista del sentito derby, Pietro De Conciliis di Radio Punto Nuovo ha partecipato al talk show  di “Juve Stabia Live” per analizzare lo stato d’animo, la situazione tattica e i punti di forza e debolezza dell’Avellino, squadra che si presenta all’appuntamento con un clima già incandescente.
Il Percorso Recente e l’Umore ad Avellino
De Conciliis ha sottolineato che, nonostante la tifoseria avellinese non possa essere presente per motivi noti, l’attesa è alta, e tutti attendono il calcio giocato dopo due settimane di sosta. L’Avellino arriva al derby forte di sei risultati utili consecutivi. Sebbene arrivi da due pareggi consecutivi, questi hanno avuto sapori diversi: il 2-2 di Padova (recuperato da 2-0) è stato percepito quasi come una vittoria, mentre lo 0-0 casalingo contro il Mantova (in crisi di risultati) ha lasciato l’amaro in bocca, specialmente per le cinque o sei occasioni da gol nitide create negli ultimi 10 minuti.
Nonostante questo, il pareggio è stato metabolizzato, poiché l’Avellino è in quarto posto da neopromosso, un risultato ritenuto molto importante.
Mercato e Assenze
L’analista ha evidenziato le differenze progettuali tra le due squadre. L’Avellino, secondo De Conciliis, ha condotto un mercato estivo “più improntato su qualche nome”, al contrario della Juve Stabia che ha consolidato il gruppo della promozione inserendo poi gradualmente nuovi volti.
Per quanto riguarda la rosa, l’Avellino dovrà fare a meno dei lungodegenti Patierno, Rigione e D’Andrea, oltre al fuori lista De Cristofaro. Recupera, almeno tra i convocati, Gennaro Tutino, ma si tratterà probabilmente di una “convocazione pro forma”.
Le Qualità di Mister Biancolino
Riguardo all’allenatore Raffaele Biancolino, De Conciliis ha individuato tre elementi distintivi.
1. Elasticità Mentale: Biancolino è capace di cambiare anche radicalmente la squadra con gli stessi calciatori. Partito con un 4-3-1-2, ha saputo virare verso un 3-4-2-1 o 3-4-1-2 dopo sole due giornate.
2. Ambizione e Personalità: Qualità che lo hanno sempre contraddistinto, anche da calciatore. L’allenatore non si è mai sentito un “traghettatore”.
3. Coraggio: De Conciliis ha citato l’esempio di quando, dopo un mese di assenza e senza allenamenti, Biancolino schierò Chicco Patierno, il quale rispose segnando una doppietta. Vincere due campionati su due (includendo la Primavera) non è solo fortuna.
Ha inoltre ricordato che l’ingresso di Biancolino, succeduto a Michele Pazienza (un punto in cinque partite), fu inizialmente accolto con scetticismo da chi reclamava una “guida esperta”. Il merito di aver creduto in lui va a Giovanni D’Agostino. Biancolino si è posto con i calciatori come “un fratello” o “un compagno di squadra,” un approccio che ha portato i suoi frutti.
I Punti Deboli e di Forza dell’Avellino
Sollecitato a identificare i punti deboli dell’Avellino, De Conciliis, sebbene con riluttanza, ha citato due aspetti emersi nell’ultima gara di Padova:
• Palle Inattive: La squadra a volte si fa trovare “distratta” sulle palle attive.
• Esposizione al Gioco: L’Avellino “non rinuncia mai a giocare”, portando a lasciare spazi dietro e accettando di difendere uno contro uno.
Tuttavia, il punto di forza più grande in questo avvio di campionato è la resilienza: la squadra può subire colpi, ma “se non ammazzi l’Avellino, l’Avellino poi torna in partita”, proprio come Rocky Balboa sul ring. La squadra, risistemata tatticamente e caratterialmente, ha subito solo una sconfitta in campionato (la prima contro il Frosinone).
La Visione sulla Juve Stabia di Abate
Riguardo alla Juve Stabia, De Conciliis era “molto curioso” di vedere l’operato di mister Abate, che gli era piaciuto ai tempi della Ternana. Ha invitato a non farsi ingannare dalla sconfitta per 3-0 contro la Carrarese, dove la Juve Stabia “ha comunque creato tanto” e probabilmente ha pagato assenze ed episodi.
La Juve Stabia è una squadra che fa bene nell’approccio e nei primi tempi. Il problema si riscontra nella distanza, dove paga qualcosa, suggerendo problemi di resistenza. La sosta per le nazionali potrebbe essere stata utile per lavorare su questo aspetto. La squadra vanta inoltre una difesa importante, con giocatori che erano stati seguiti in estate da entrambe le sponde, come Bellich e Gabrielloni.
In chiusura, De Conciliis ha rivelato una “chicca”: l’arbitro designato per il derby è lo stesso che ha diretto Carrarese-Avellino.

Juve Stabia – Avellino, Mister Biancolino: “Non lo chiamerei derby. Partita sentita più da loro che da noi”

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Alla vigilia dell’attesa sfida contro la Juve Stabia, il tecnico dell’Avellino, Raffaele Biancolino, analizza il momento della sua squadra e le insidie della trasferta. Archiviata la pausa per le nazionali, vista come un’opportunità per ricaricare le energie e recuperare pedine fondamentali, l’allenatore presenta una disamina della partita.

L’avversario: un avvio fulminante da non sottovalutare

Biancolino mette in guardia i suoi sulla caratteristica principale delle “Vespe”: un approccio veemente alle partite casalinghe. “Siamo consapevoli di affrontare una squadra dall’impatto devastante, specialmente tra le mura amiche,” ha spiegato il mister. “Un dato statistico è eloquente: dei loro otto gol stagionali, ben sei sono arrivati nella prima mezz’ora di gioco. Hanno un impianto solido, ereditato dalla straordinaria stagione passata, e sanno esprimere un buon calcio”. Sulla natura della sfida, aggiunge una precisazione: “È una gara dal sapore particolare, un confronto campano, ma eviterei di usare il termine derby.  Penso sia una partita percepita con maggiore intensità dalla loro parte che dalla nostra”.

Un ritorno da avversario e la gestione del gruppo

Per Biancolino si tratta di un ritorno a Castellammare, ma il suo sguardo è rivolto unicamente al presente. “La mia versione da calciatore appartiene a un capitolo chiuso, quasi rimosso. Ora la mia concentrazione è totale sul mio ruolo attuale,” afferma, per poi aggiungere con una nota di ironia sull’accoglienza che si aspetta: “Sarà certamente un bentornato caloroso. Ma al di là di questo, andremo lì per imporre il nostro gioco, senza lasciarci condizionare da fattori esterni”.

L’allenatore si è poi soffermato su alcuni singoli. Su Insigne, ha chiarito come l’attuale modulo tattico richieda un contributo di sacrificio che non esalta le sue qualità tra le linee, pur elogiandone l’applicazione. Per Tutino, giungono notizie incoraggianti: “Il suo recupero procede più speditamente del previsto. Valuteremo fino all’ultimo una sua possibile convocazione, ma senza forzare, per non rischiare ricadute”. Migliora anche la condizione di Rigione, già rientrato in gruppo.

Le scelte e la chiave tattica del match

La formazione, sia in difesa che in attacco, sarà il risultato delle osservazioni fatte durante la settimana e dell’analisi strategica dell’avversario. “Ho la fortuna di avere un gruppo in cui tutti spingono al massimo per guadagnarsi il posto,” ha sottolineato Biancolino. “Le decisioni dipenderanno dall’approccio che intendiamo adottare e dalle caratteristiche dei giocatori che possono metterli più in difficoltà”.

La ricetta per uscire dal “Menti” con un risultato positivo è chiara: “Sarà fondamentale la nostra capacità di soffrire e di rispondere con la stessa intensità agonistica. Loro in casa daranno tutto, e noi dovremo essere pronti a vincere ogni duello per portare a casa punti”. La strategia prevede equilibrio: “Dovremo essere abili a contenere la loro spinta, restare compatti e colpire al momento opportuno, perché possiedono individualità in grado di fare la differenza”.

L’amarezza per l’assenza dei tifosi

Infine, una nota di rammarico per il divieto di trasferta imposto ai sostenitori irpini: “Quando si gioca una partita così senza il pubblico ospite, è una sconfitta per l’intero sistema. I nostri tifosi sono una forza trainante, tra le più presenti della categoria, e non averli al nostro fianco è un grande peccato per lo spettacolo”.

Juve Stabia, Elefante: Salvezza primo obiettivo ma sognare non è proibito. Con l’Avellino una festa di sport

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Alla vigilia dell’atteso derby campano tra Juve Stabia e Avellino, in programma sabato alle 17:15, il Direttore Generale delle Vespe, Ferdinando Elefante, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per fare il punto sulla stagione, sugli obiettivi e sul futuro del club stabiese. Dalle sue parole emerge il ritratto di una società ambiziosa ma con i piedi per terra, focalizzata su una crescita sostenibile dentro e fuori dal campo.

Il Derby con l’Avellino: Rivalità agonistica e rispetto reciproco

Il primo pensiero del DG è per la sfida con i Lupi, un appuntamento che evoca ricordi positivi. “Mi auguro di arrivarci come due anni fa, quando vincemmo 1-0 in Serie C,” ha esordito Elefante, sottolineando come le sfide con l’Avellino siano sempre state caratterizzate da grande agonismo ma anche da un profondo rispetto tra le società. “Saluto la famiglia d’Agostino, con cui ci sono rapporti di amicizia. Peccato solo per l’assenza dei tifosi ospiti. Partite belle e passionali come Juve Stabia – Avellino meriterebbero sempre una cornice di pubblico completa.”

Inizio di campionato e obiettivi: “Percorso oltremodo positivo”

Analizzando l’avvio di stagione delle Vespe, Elefante si è detto più che soddisfatto, allontanando i paragoni con il passato e chiarendo la missione del club. “Sono rientrato a Castellammare da tre settimane e reputo il nostro cammino oltremodo positivo. L’obiettivo primario della Juve Stabia è e resta la salvezza. Non siamo un capoluogo di provincia, ma non abbiamo nulla da invidiare a piazze come Avellino. La società si aspettava una squadra capace di dire la sua in ogni gara, e così è stato,” ha affermato, giustificando anche passi falsi come la sconfitta di Carrara come incidenti di percorso fisiologici per una rosa giovane.

Il progetto tecnico è chiaro: valorizzare i talenti. “Il nostro obiettivo è essere sempre di più un club che dà la possibilità a tanti calciatori di emergere, come Fortini o come è stato per Mussolini, che ora è in Serie A. Se poi, attraverso il lavoro e il merito, arriverà qualcosa in più della salvezza, saremo pronti ad accoglierlo a braccia aperte per la gioia della piazza e della società.”

Il futuro del Brand Juve Stabia: Stadio, centro sportivo e crescita

Guardando al futuro, il Direttore Generale ha confermato l’importante fase di sviluppo che sta vivendo il club, sotto la nuova multiproprietà del gruppo Solmate (Ex Brera) e della famiglia Langella. “Siamo concentrati, come da mandato, sull’elevare il brand e creare struttura,” ha spiegato Elefante. I piani sono ambiziosi e concreti: “Stiamo lavorando per presentare progetti idonei, come un project financing tra pubblico e privato, per la gestione e l’ammodernamento dello stadio Romeo Menti. Inoltre, abbiamo già individuato un’area dove poter costruire una casa per tutto il nostro settore giovanile.”

Nonostante la visione a lungo termine, l’attenzione resta massima sul presente: “Il quotidiano ci dice che sabato c’è una partita fondamentale. Ci auguriamo sia uno spettacolo degno per le due città.”

Un campionato di Serie B competitivo e difficile

Elefante ha concluso con una riflessione sul campionato di Serie B, sottolineandone l’estrema difficoltà e l’equilibrio. “È un campionato difficilissimo, dove con sei punti in più ti ritrovi nei playoff e con cinque in meno rischi la retrocessione. Affrontiamo società blasonate, con storie centenarie e bacini d’utenza enormi. Per questo, l’unica via è affrontarlo con umiltà e organizzazione.”

Infine, una parola sul Presidente Andrea Langella, che pur avendo fatto un passo indietro con l’ingresso dei nuovi soci, rimane una figura centrale. “Il Presidente è in prima linea, è l’azionista di minoranza e vive questa sua creatura con la passione di sempre. Gode di questo momento positivo, che rispecchia in pieno il nostro obiettivo: una salvezza tranquilla, con uno sguardo rivolto al futuro.”