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Riaprono le porte della scuola di ‘Amici’, gli ospiti oggi in studio

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(Adnkronos) – Riaprono le porte della scuola di 'Amici di Maria De Filippi'.La nuova edizione parte oggi, domenica 29 settembre, dalle 14 su Canale 5.

Ad aprire la puntata è Sarah Toscano, vincitrice della scorsa edizione del talent show più longevo della tv, che riporta in studio la Coppa.Per la cantante è anche l'occasione per presentare in anteprima assoluta il brano 'Tacchi (fra le dita)', in uscita venerdì 4 ottobre con Warner Music Italy.  
Ospiti anche Olly con Angelina Mango: i due cantano 'Per due come noi', singolo in Top 10 nella classifica Airplay Radio con oltre 52 milioni di stream totali.

A consegnare le maglie ai nuovi talenti della musica e della danza alcuni protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica e del cinema: Mahmood, Francesca Fagnani, Cristiano Malgioglio, Angelina Mango, Ilenia Pastorelli e Marco Bocci.  A dare l'accesso agli aspiranti allievi sono i professori Rudy Zerbi, Lorella Cuccarini ed Anna Pettinelli per il canto e Alessandra Celentano, Emanuel Lo e la new entry Deborah Lettieri per il ballo.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Hezbollah decapitato da Israele, il destino del Partito di Dio tra armi e politica

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(Adnkronos) – Sciita, sostenuto dall'Iran, "creatura" della Repubblica Islamica, Hezbollah nasce all'inizio degli anni Ottanta, nel pieno della guerra civile in Libano (1975-90).Risale al 1985 il primo manifesto.

Dal 1992 e fino alle ultime ore, il Partito di Dio – ministri alleati nel governo di Beirut e deputati in Parlamento – è stato guidato da Hasan Nasrallah.I militari israeliani ne hanno annunciato l'uccisione in un raid a Beirut e ore dopo la sua morte è stata confermata da Hezbollah. "Nasrallah non sarà più in grado di terrorizzare il mondo", hanno scritto le forze israeliane (Idf) in un post su X mentre prosegue e si intensifica un'escalation che è la peggiore dalla devastante guerra dei 33 giorni del 2006.  Hezbollah, che si è trasformato da fazione a forza armata con un'influenza notevole sullo Stato libanese, è l'unico gruppo ad aver mantenuto le armi dalla guerra civile.

Ha stretti legami con Hamas, responsabile dell'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele e contro cui da quel giorno Israele porta avanti una campagna militare nella Striscia di Gaza. L'8 ottobre Hezbollah è intervenuto con attacchi oltreconfine contro il territorio israeliano in "solidarietà" con Hamas.Ostilità che sono proseguite per mesi fino all'escalation degli ultimi giorni, a cominciare da quando il 17 settembre sono esplosi centinaia di cercapersone di componenti o affiliati del gruppo.

Il Partito di Dio, che Israele afferma di aver 'decapitato', è anche un alleato del leader siriano Bashar al-Assad, che a sua volta è uno stretto alleato militare e politico di Teheran, e miliziani di Hezbollah sono stati dispiegati nel Paese arabo a sostegno delle truppe fedeli ad Assad nella guerra contro i ribelli, per lo più sunniti, esplosa nel 2011 sulla scia di proteste antigovernative.  Ma cosa succederà ora?Quale sarà il destino del Partito di Dio e su chi può contare?

Stando intanto a quanto riportato da media israeliani, oltre alla morte del leader e all'uccisione di diversi 'big' e comandanti, i raid degli ultimi giorni in Libano avrebbero intaccato in modo significativo l'arsenale di razzi di Hezbollah e dimezzato il numero di missili con capacità di attacco di precisione, mentre sarebbe stato ridotto a un quarto il numero di razzi con una gittata fino a 40 chilometri.In Libano, in aggiunta al prezzo in termini di vite umane, una guerra rischia comunque di costare cara a Hezbollah, oltre che ai libanesi, con il rischio di perdere influenza politica nel Paese dei Cedri. "La leadership di Hezbollah è impegnata a continuare la jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina e in difesa del Libano", assicura però l'organizzazione sciita alleata nella nota in cui ha confermato la morte del suo leader. Intanto, mentre il Paese e l'organizzazione raccolgono le forze e decidono sul da farsi nel post-Nasrallah, a correre in soccorso dell'organizzazione – almeno a parole – arriva l'Iran.

Un esponente della Repubblica islamica dell'Iran, l'ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, ha infatti annunciato che nei prossimi giorni Teheran inizierà la registrazione per l'invio di truppe in Libano e sul versante siriano delle Alture del Golan. "Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981", ha dichiarato all'emittente Nbc Akhtari, capo del Comitato per il sostegno dell'Iran al popolo palestinese, affiliato all'ufficio della presidenza iraniana. E con l'annuncio arriva anche l'avvertimento della Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, secondo cui i "criminali sionisti dovrebbero sapere che sono troppo piccoli per causare danni significativi alla forte struttura di Hezbollah in Libano" ed "il destino di questa regione sarà deciso dalle forze di resistenza, guidate da Hezbollah". Secondo l'ayatollah, che non ha mai fatto riferimenti espliciti alla morte di Nasrallah nel suo comunicato, "con la grazia di Dio, il Libano farà pentire l'aggressore malvagio della sua azione".Khamenei ha concluso evidenziando che "è obbligatorio per tutti i musulmani schierarsi con orgoglio al fianco del popolo libanese e di Hezbollah con le loro risorse e aiutarlo ad affrontare il regime usurpatore, crudele e malvagio". Fino a 50mila combattenti.

Oltre ai 'riservisti'.Fino a 150mila razzi e missili.

Queste le stime sull'arsenale e sulla forza degli Hezbollah libanesi, rilanciate dal Washington Post.I razzi di Hezbollah sono in grado di colpire fino a Tel Aviv, ma il gruppo finora è parso preferire la strada della 'cautela', rimarca Orna Mizrahi dell'Institute for National Security Studies, convinta comunque che "siamo solo all'inizio di qualcosa di nuovo". Hezbollah può contare su missili con una gittata fino a 500 chilometri (gli Scud), sottolinea la Cnn: ha un arsenale con munizioni di vario raggio fatto da 120-200mila razzi e missili (da razzi Katyusha a missili Scud), oltre ai droni, quasi tutti forniti dall'Iran.

Tra questi, gli Shahed-129 hanno un raggio d'azione che in teoria può arrivare a 2mila km, ma che in realtà, dipendendo dal comando di una stazione a terra, è molto più limitato (le stime degli esperti variano da meno di 200 km a 400).Simili ai Predator americani, possono essere usati per missioni di ricognizione e di attacco. Il leader Hassan Nasrallah aveva parlato a inizio anno di una forza di oltre 100mila miliziani e 'riservisti', nonostante gli analisti militari ritengano che Hezbollah abbia tra i 30mila e i 50mila combattenti.  Hezbollah, scrive il Post, per Tel Aviv è un "nemico più grande, più strategico e meglio armato" e ci sono timori su "risorse ed energie" a disposizione di Israele per affrontare un'altra offensiva su vasta scala.

L'arsenale di Hezbollah è in effetti più "sofisticato" e "distruttivo" di quello di Hamas.Resta, comunque, la superiorità militare e d'intelligence israeliana.

Secondo la Cnn, il Partito di Dio ha perso da ottobre almeno 500 combattenti, tra cui capi come Fouad Shukr e Ibrahim Aqil, quest'ultimo ucciso in un altro raid che ha decapitato la leadership. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Libano, Israele non si ferma, Usa: “Preparano operazione di terra limitata”

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(Adnkronos) –
Dopo la morte di Hassan Narallah Israele non si ferma.Sta preparando una manovra di terra limitata in Libano, ha anticipato una fonte Usa citata dalla Abc. "Israele non ascolta l'amministrazione Biden, malgrado le sue ripetute richieste di una soluzione diplomatica".  Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, insieme al capo di stato maggiore delle forze israeliane Herzi Halevi, il comandante della divisione operazioni, Oded Basiuk, e il capo dell'intelligence militare, Shlomi Binder – ha reso noto l'ufficio del ministro citato da YNet – è impegnato in una valutazione della situazione operativa, con enfasi sulla prontezza delle forze a estendere l'offensiva nel settore nord. Ma gli Usa insistono nel pressing. "E' tempo di un cessate il fuoco adesso", ha scandito una volta ieri il presidente Usa rispondendo proprio a una domanda dei giornalisti sull'ipotesi di un invasione di terra di Israele in Libano. Biden ha comunque ribadito che "gli Stati Uniti sostengono totalmente il diritto di Israele a difendersi da Hezbollah, Hamas, gli Houthi e qualsiasi altro gruppo terroristico sostenuto dall'Iran".

E "ho dato istruzioni al mio segretario alla Difesa di rafforzare ulteriormente la posizione difensiva delle forze militari statunitensi nella regione del Medio Oriente per scoraggiare l'aggressione e ridurre il rischio di una guerra regionale più ampia", ha aggiunto. Nel frattempo comunque il dipartimento di Stato Usa ha chiesto ad alcuni dipendenti in missione in Libano e alle loro famiglie di lasciare il Paese in vista di una possibile escalation del conflitto "a causa della situazione della sicurezza a Beirut volatile e imprevedibile", rende noto Cnn.La richiesta riguarda i dipendenti che non sono assegnati a compiti di emergenza, non tutto il personale dell'ambasciata a cui comunque si chiede di non viaggiare per ragioni personali senza una autorizzazione.

Ulteriori limiti sui viaggi potranno essere imposte "con poco o nessun anticipo a causa delle questioni di sicurezza e minacce".I voli di linea sono ancora operativi "ma a una capacità ridotta". Invito analogo è stato diramato dall'Italia. "Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano, anche con i voli di linea che sono operativi da Beirut verso Milano e Roma", ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "La situazione in Medio Oriente è molto complicata, siamo preoccupati perché rischiamo un'escalation.

Io ho parlato con il ministro degli Esteri di Israele, al quale ho rinnovato la richiesta di prestare grande attenzione durante gli attacchi a Hezbollah ai 1200 militari italiani che sono tra Israele e Hezbollah.Mi hanno assicurato massima attenzione per le nostre truppe, lì c'è la Brigata Sassari", ha ricordato Tajani. "E' stata la mia prima preoccupazione – ha aggiunto -, assieme alla tutela dei civili italiani che vivono in Libano.La situazione è ancora molto pericolosa, quindi ci preoccupiamo innanzitutto per la sicurezza, ma stiamo anche lavorando, con contatti diplomatici, per fermare l'inizio di una nuova fase".  "Probabilmente lunedì ci sarà una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea per l'esame della situazione", ha anticipato Tajani.  
La Francia ha rinnovato la richiesta di la fine immediata dei raid israeliani in Libano e precisa la sua opposizione a qualsiasi operazione di terra.

Dopo aver parlato con il premier libanese Najib Mikati, il ministro degli esteri francese Jean-Noel Barrot, chiede anche a Hezbollah e all'Iran di evitare qualsiasi azione che possa destabilizzare ulteriormente la situazione.  Richiesta analoga rivola anche dalla Gran Bretagna che ha chiesto un cessate il fuoco immediato dopo l'uccisione del leader di Hezbollah Hassa Nasrallah.Il ministro degli esteri David Lammy ha reso noto di aver parlato con il premier libanese Najib Mikati e di aver concordato con lui "della necessità di un immediato cessate il fuoco per porre fine allo spargimento di sangue". "Una soluzione diplomatica è l'unico modo per ripristinare la sicurezza e la stabilità per i libanesi e gli israeliani", ha dichiarato.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nasrallah ucciso da Israele, chi sarà il successore del leader di Hezbollah?

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(Adnkronos) – L'uccisione di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah per oltre 32 anni, lascia un vuoto di potere significativo all'interno del movimento sciita sollevando speculazioni su chi prenderà il suo posto. In un contesto caratterizzato da segretezza e riservatezza nelle procedure di selezione dei leader, emerge, secondo i media arabi tra cui al-Sharq al-Awsat, come principale candidato Hashem Safieddine, cugino di Nasrallah e figura chiave all'interno del movimento.Safieddine, preparato per la leadership fin dal 1994, ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio esecutivo di Hezbollah, gestendo le operazioni quotidiane e finanziarie del partito sotto la supervisione di Nasrallah. Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il "braccio destro" di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell'amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah.

Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica. L'influenza di Safieddine non si limita al Libano, ma si estende anche all'Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita.I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense.

Questi legami rafforzano la sua posizione come successore naturale di Nasrallah, in quanto rappresentano la continuità delle strette relazioni tra Hezbollah e l'Iran. Uno dei maggiori punti di forza di Safieddine è la sua lunga esperienza alla guida del Consiglio esecutivo di Hezbollah.Questo organo non solo si occupa delle operazioni quotidiane del partito, ma gestisce anche una vasta rete di investimenti economici che garantisce l'indipendenza finanziaria dell'organizzazione.

Questi investimenti, distribuiti in tutto il mondo, sono essenziali per finanziare la struttura operativa e militare di Hezbollah, che si estende ben oltre i confini libanesi. Si stima che le risorse gestite da Hezbollah siano di enorme entità, con interessi economici presenti in Medio Oriente, Africa, Europa e Americhe.Il Consiglio esecutivo, che un tempo aveva sotto il proprio controllo anche il braccio militare del partito, è stato successivamente affiancato dal Consiglio jihadista, separando le competenze tra i due organi. La visione politica di Safieddine è fortemente influenzata dagli anni trascorsi in Iran, dove ha abbracciato il principio del 'Wilayat al-Faqih' (il governo del giurista), dottrina teocratica che guida il sistema politico iraniano e che è stata promossa dall'ayatollah Khomeini.

Sebbene molti sciiti libanesi non seguano questa ideologia, Safieddine è uno dei suoi principali sostenitori all'interno di Hezbollah.La sua adesione a questo modello teocratico sottolinea ulteriormente il legame ideologico tra il gruppo libanese e Teheran. Sebbene Safieddine sia il favorito per la successione, c'è un altro nome che circola nei corridoi del potere: Naim Qassem, attuale vice segretario generale di Hezbollah.

Tuttavia, molti analisti considerano Qassem più una figura simbolica che un leader operativo, riducendo le sue possibilità di prendere effettivamente il posto di Nasrallah.Qassem, pur essendo una figura di spicco all'interno del partito, manca del carisma e dell'influenza politica che caratterizzano Safieddine. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Libano, dopo morte Nasrallah Paese nel caos: migliaia in fuga “in condizioni disperate”

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(Adnkronos) – Libano nel caos dopo la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.La popolazione civile è in fuga.

Sono "ben oltre 200mila gli sfollati all'interno del Libano" a causa della guerra scatenata da Israele contro il Paese dei Cedri e almeno "50mila" i cittadini fuggiti in Siria, secondo quanto riferisce l'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati Filippo Grandi.  "Sono in corso operazioni di soccorso, anche da parte dell’Unhcr, per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno", afferma.Durante la guerra civile siriana, centinaia di migliaia di persone (1,5 milioni secondo il governo di Beirut) si erano rifugiate nel vicino Libano per sfuggire alle atrocità che si consumavano in Siria; ora, con l'attacco di Israele diretto contro Hezbollah, il flusso si è invertito e sono i libanesi che si rifugiano in Siria. 
I bisogni umanitari in Libano hanno raggiunto livelli senza precedenti dopo gli attacchi intensi sulla capitale Beirut che ha costretto migliaia di persone ad evacuare le loro case.

Sabine Abiaad, coordinatrice regionale delle campagne di ActionAid, che vive a Beirut con la sua famiglia, spiega: "Nelle ultime 24 ore, abbiamo visto il periodo più difficile e terrificante da quando è iniziata questa escalation di attacchi.Il bombardamento continuo di Israele è durato tutta la notte, lasciando i nostri figli, le famiglie e i nostri cari in uno stato di stress estremo e panico.

Il bilancio psicologico di questa guerra sta seriamente minando la nostra capacità e quella dei nostri partner di rispondere alle crescenti esigenze umanitarie".  "Le esigenze sul campo sono in rapido aumento – aggiunge – Gli ospedali sono sotto pressione, e lottano per far fronte al crescente numero di feriti.Le scuole sono state convertite in rifugi, ma non c'è spazio sufficiente per il crescente numero di famiglie sfollate.

Decine di migliaia di rifugiati siriani, che hanno cercato sicurezza in Libano, si vedono negare aiuto, con molti costretti a dormire per le strade o attraversare i confini per tornare in Siria.Ieri alcuni dei nostri partner sono stati costretti a sospendere le operazioni umanitarie ed evacuare dopo che Israele ha lanciato attacchi sulle aree meridionali di Beirut, lasciando migliaia di famiglie senza l'assistenza urgente di cui hanno così disperatamente bisogno”.  Scenario analogo quello riferito da Medici Senza Froniere che parla di una situazione caotica con migliaia di persone, inclusi i team di Medici Senza Frontiere, costrette ad abbandonare le proprie abitazioni senza riuscire a portare nulla con sé.

Alcuni sono fuggiti a piedi e molti sono ancora bloccati in auto.A Beirut la situazione è disperata e i team di Msf stanno lavorando senza sosta fornendo acqua, kit igienici e coperte.

Migliaia di persone – si legge in una nota di Msf – sono in fuga, oltre 500 scuole sono piene di persone.La gente ha dormito in auto per strada e gli ospedali sono sopraffatti dal numero di feriti.  Finora, le équipe di Msf hanno consegnato nei rifugi per sfollati 400 kit di beni di prima necessità, inclusi kit igienici e materassi.

Msf sta anche provvedendo alla fornitura di acqua e offrendo primo soccorso psicologico a chi ne ha bisogno, continuando a valutare i bisogni e a fornire aiuto.Mentre continua la campagna di bombardamenti israeliani sul Libano, Msf ribadisce l'appello alla protezione dei civili e degli operatori sanitari. Più di mille persone, 1.030, sono state uccise nei bombardamenti israeliani sul Libano degli ultimi giorni, ha reso noto il ministero della salute libanese.

Fra queste ci sono anche 56 donne e 87 bambini.I feriti sono 6.352.

Ma ci sono ancora persone sepolte sotto le macerie, quindi il bilancio delle vittime è destinato ad aggravarsi.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ballando con le stelle, Barbareschi in lacrime: ‘merito’ di Selvaggia Lucarelli

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(Adnkronos) – Luca Barbareschi in lacrime nella prima puntata di Ballando con le stelle.Ed è colpa (o merito) soprattutto di Selvaggia Lucarelli.

L'attore 68enne debutta nello show di Raiuno con un boogie: la prova entusiasma i giudici, che promuovono a pieni voti la performance. "Mentre ballavi, sembravi un ragazzo di vent'anni.Nella tua performance non c'era età, ti muovevi come uno di vent'anni…", dice Lucarelli. Le parole fanno commuovere il concorrente: "Ho fatto piangere Barbareschi senza insultarlo, incredibile", dice la scrittrice. "E' poter fare questo mestiere per sempre, è il mestiere più bello del mondo", dice Barbareschi spiegando le emozioni provate. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bologna-Atalanta 1-1, Samardzic al 90′ replica a Castro

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(Adnkronos) – Pareggio per 1-1 tra Bologna e Atalanta nell'anticipo serale della sesta giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Dall'Ara' della città emiliana.I padroni di casa sbloccano la partita al 1' della ripresa con Castro ma al 6' restano in dieci per l'espulsione di Lucumì.

La 'Dea' preme e viene premiata al 90' dal pareggio di Samardzic.Le due squadre restano all'ottavo posto in classifica con 7 punti, come la Lazio.  E' la squadra ospite a fare la partita in avvio e all'8' è subito pericolosa con Kossounou, conclusione di poco oltre la traversa.

Al quarto d'ora azione individuale di Orsolini che semina il panico nella difesa orobica ma la sua conclusione viene ribattuta.Al 18' Lookman attacca bene la profondità, viene servito, calcia in diagonale e Skorupski devia in angolo di piede.

Al 21' si vede Castro che arriva a calciare in area: tiro deviato in angolo.  Intorno alla mezz'ora tre cartellini gialli, con la partita che cresce di intensità e scontri fisici: finiscono sul taccuino dell'arbitro Bellanova, Kossounou e Fabbian, che si aggiungono a Freuler ammonito dopo nemmeno un minuto.Al 38' la 'Dea' pericolosa in attacco: cross dalla sinistra per Brescianini che si coordina e batte a rete: palla respinta.

Al 45' finisce la partita di Brescianini, costretto a fermarsi per un problema muscolare, al suo posto entra Samardzic.Proprio il neo entrato prova una conclusione con la palla che va fuori di poco.  La ripresa inizia con un cambio tra le fila rossoblù con Urbanski che rileva Fabbian.

Dopo un minuto i padroni di casa sbloccano la partita.Castro recupera palla sulla trequarti, si accentra da sinistra e con il destro lascia partire una conclusione che sorprende Carnesecchi per l'1-0.

Al 6' la squadra di casa resta in dieci per l'espulsione di Lucumì che perde palla e stende De Ketelaere al limite dell'area.Italiano prova a correre ai ripari e inserisce Casale al posto di Orsolini.  L'Atalanta attacca a pieno organico ma con poca lucidità.

Al quarto d'ora grande intervento di Posch in anticipo su Lookman in area.Al 18' per i nerazzurri entrano Retegui e Cuadrado, escono Kossounou e Bellanova.

Al 23' Italiano risponde con Dallinga ed Erlic al posto di Castro e Aebischer.  Al 34' altro doppio cambio per Gasperini con Ruggeri e Kolasinac fuori, entrano Pasalic e Zaniolo.L'Atalanta è in campo con tutti gli uomini offensivi a disposizione per provare almeno a raggiungere il pareggio.

Al 39' finisce la partita di Ndoye, entra Holm.Al 45' gli ospiti agguantano il pari.

Samardzic lavora la palla al limite dell'area, se la sistema sul sinistro e calcia, Skorupski non può arrivarci e l'Atalanta pareggia.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gasparri: “Musk, Zuckerberg e Amazon banditi fiscali, bisogna tassarli”

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(Adnkronos) – "Siamo contrari a nuove tasse a carico di chi già le paga.Ricordo, pochi lo sanno, che le banche già pagano una tassa supplementare rispetto agli altri.

Invece tutto ciò che emergerà da intese con il governo, senza introdurre nuove tasse, con il confronto e il dialogo con le parti lo valuteremo quando sarà il momento".Lo afferma ad Affaritaliani.it il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri parlando della prossima Legge di Bilancio per il 2025.  "Se vogliamo parlare di tasse – spiega ancora Gasparri – bisogna tassare i giganti della Rete che non pagano nulla, una vera vergogna.

Sono banditi fiscali che tutto il mondo dovrebbe tassare e penso ad Amazon, Zuckerberg, Musk e tutti i giganti del web.Ci sono poi grandi gruppi, e non parlo delle banche, che grazie a una maggiore crescita economica aiutano anche lo Stato, perché più un'azienda fattura e più paga imposte.

Sulle banche, ribadisco, si possono cercare tecnicalità fiscali a vantaggio del bilancio dello Stato ma senza introdurre nuove tasse", conclude il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli stregata da Anna Lou

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(Adnkronos) – "Rischi di essere l'unica che mi è simpatica nella tua famiglia".Partenza a sorpresa per Ballando con le stelle 2024 nella prima puntata.

Anna Lou Castoldi, la figlia di Asia Argento e Morgan, conquista Selvaggia Lucarelli.Chi si aspettava scintille tra la figlia d'arte e la giurata più severa del programma di Raiuno, scopre invece il feeling tra la 23enne deejay – che fa coppia con il debuttante Nikita – e la scrittrice. "Mi sei sembrata l'unica normale, con i tatuaggi e i piercing…

L'unica che non parla di sé in terza persona" tra i concorrenti. "Avete ballato molto bene e avete fatto tante cose rispetto ad altri che hanno fatto solo tre passi.Anna Lou, che ti devo dire…

Rischi di essere l'unica che mi è simpatica nella tua famiglia, è un rischio che non so se sento di correre…Schezo, Asia mi è simpatica", dice Lucarelli, che su Instagram – anche negli ultimi giorni – si è soffermata più volte sulla vicenda che coinvolge Morgan nell'ambito di un processo per stalking.

Alla fine, dopo gli elogi alla concorrente, arriva anche il voto: 9. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Per il David di Donatello concorre uno stabiese: Antonio Scardigno partecipa con il cortometraggio “Il Dono”

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Il cortometraggio “Il dono”, scritto, interpretato e prodotto da Antonio Scardigno, sotto la sapiente regia di Carlo Giuseppe Trematerra, sta riscuotendo un notevole successo nei circuiti cinematografici.

Selezionato per i prestigiosi Premi David di Donatello 2025 e per il Castelli Romani Film Festival Internazionale, il film non solo celebra il talento dei suoi creatori, ma anche la bellezza della città di Torre del Greco, che ne fa da splendida cornice.

Ambientato tra le suggestive strade vesuviane, il cortometraggio di Scardigno, già apprezzato per opere come “Il caso Salice” e “La Scelta”, affronta con delicatezza e profondità il tema della fede. La storia di Emanuele, un uomo umile e profondamente religioso, messo alla prova dalla società, si intreccia con quella di un senzatetto, in un incontro che cambierà radicalmente la sua vita.

“Il dono” è un’opera visivamente affascinante, caratterizzata da una cura certosina nei dettagli e da un’atmosfera sospesa tra il reale e il mistico. Le interpretazioni di Antonio Candurro, Giovanni Ilardi e dei giovani talenti Francesca Moreschi, Francesco Napolano, Federica Clemente e Giovanni Morriello, guidate dalla maestria di Scardigno e Trematerra, regalano al pubblico personaggi autentici e toccanti.

Le voci narranti di Eleonora Lentini e Annalisa Iovinella accompagnano lo spettatore in un viaggio emozionante all’interno dell’animo di Emanuele, mentre la colonna sonora del maestro Nicola Di Lecce aggiunge un tocco di profondità e lirismo.

Con “Il dono”, Antonio Scardigno ci offre un’opera cinematografica che tocca le corde più profonde dell’animo, invitandoci a riflettere sul valore della fede e sulla forza dello spirito umano. Non vediamo l’ora di poterlo ammirare sul grande schermo.

“Signora io non ho Facebook!”, Giorgetti e il mistero del profilo fake

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(Adnkronos) –
Chi si spaccia per Giancarlo Giorgetti su Facebook? È la domanda curiosa che serpeggia alla Banca Popolare di Sondrio, dove il ministro dell'Economia ha appena concluso il suo intervento: ha parlato di banche e di come non siano algoritmi ma debbano continuare a finanziare chi rischia e produce. È il momento del confronto, la Sondrio produttiva è lì che ascolta e può commentare.Giorgetti conosce bene il territorio: ha appena finito di lodare l'operosità della Valtellina, che ha saputo sviluppare “una notevole intelligenza prima contadina, poi artigianale, ma anche professionale, creditizia, industriale, ben prima dell'intelligenza artificiale”. A un certo punto, un'imprenditrice prende coraggio e punta il dito contro burocrazia e iper regolamentazione.

Le parole curiose : “Ministro, io le scrivo sempre su Facebook…”.Giorgetti, divertito, risponde: “Signora, non so come faccia a parlare con me, io non ho Facebook!”. Silenzio.

Risate trattenute.Il ministro svela l'arcano: “È pieno di miei profili falsi.

Usano la mia immagine, la mia voce con l'intelligenza artificiale per pubblicizzare prodotti finanziari assurdi.Molti amici mi scrivono: 'Ma cosa ti sei messo a fare?'”.

Il pubblico ride, lui scherza. “Partono le denunce, ma non so, andranno in Wisconsin o chissà dove.Però, non producono alcun risultato”. Giorgetti va avanti, risponde nel merito, poi prima di concludere si rivolge ancora all'imprenditrice scherzando: “Comunque poi le spiego come parlare con me senza usare quei profili su Facebook.

Non so cosa le rispondono quelli lì… non vorrei che le avessero detto qualcosa di strano”.Le risate aumentano, l'imprenditrice dice che non rispondono: “Ah, non rispondono?

Beh, questa è già una fortuna!”, dice Giorgetti divertito. (di Andrea Persili) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lo Spettacolo del Volley al Wanny di Firenze “Del Monte Supercoppa 2024”

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Questo Settembre 2024, al Pala Wanny di Firenze, si è svolta la Final Four della Del Monte Supercoppa 2024 del Volley Maschile.

Le quattro squadre pretendenti, si sono scontrate in due semifinali (la prima Perugia vs Piacenza; la seconda Itas Trento-vs Monza).Le vincitrici, si sono scontrate in finale per aggiudicarsi, uno dei trofei più prestigiosi del Volley maschile.

Il giorno 22 Settembre 2024 si è svolta la Finale, nella quale si sono affrontate: ITAS Trento e Sir Susa Vim Perugia.

Le due compagini, hanno dato vita ad una grande battaglia agonistica di sport e spettacolo, una partita tiratissima fino all’ultimo Set, infatti si è arrivati al Tie breack, dove a spuntarla è stata la Sir Susa Vim Perugia, che per il secondo anno consecutivo, vince la Del Monte Supercoppa Volley 2024 con i seguenti parziali: (25-18 ; 19-25 ; 15-25 ; 25-17 ; 15-9), Perugia vince per 3 a 2.Per Perugia questo è il sesto titolo di Super Coppa ma è il terzo consecutivo, confermando il loro dominio in questa competizione.

Il Giocatore giapponese di Perugia, Yuki Ischikawa, è stato premiato come MVP grazie a suoi 20 punti decisivi.

Anche l’attaccante dell’ITAS Trento, Gabi Garcia, di origine portoricana ma nazionale Usa ha dato prova della sua forza, con uno score di 24 punti.

L’allenatore della SIR SUSA Perugia, Angelo Lorenzetti, ha sottolineato, come questa vittoria rappresenti, un ottimo inizio di stagione, in quanto dimostra la solidità di questa squadra e la mentalità vincente  di questi ragazzi.

L’allenatore della ITAS TRENTO Angelo Soli, ha elogiato i suoi ragazzi, per la caparbietà e lo spirito impiegato in questa gara cosi combattuta, riconoscendo la superiorità di Perugia nei momenti salienti e decisi della partita.E’ stata una bella finale dove si è visto un volley di altissimo livello, spettatori entusiasti, un’atmosfera elettrizzante, con entrambe le tifoserie presenti in massa per supportare i rispettivi beniamini.

Il Pala Wanny, ha fatto registrare, il tutto esaurito, con 3800 spettatori e con un incasso di 67000 euro.

“Segre agente sionista”, a corteo pro Pal a Milano cartelli contro la senatrice a vita

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(Adnkronos) – "Liliana Segre agente sionista".Al corteo pro Palestina di oggi a Milano spuntano cartelli con la foto della senatrice a vita indicata, insieme ad altri tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, Riccardo Pacifici e John Elkan, come 'complice' di Israele.

Un gesto stigmatizzato con forza dalla politica che ha espresso solidarietà bipartisan alla senatrice Segre.  "Condanna ferma e decisa per quanto accaduto al corteo pro Palestina di Milano, durante il quale sono stati esposti cartelli con nomi e cognomi di persone che vengono accusate di essere 'agenti sionisti', tra cui la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crosetto e Riccardo Pacifici", scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate.A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica", conclude La Russa. "Dopo la lista di proscrizione arrivano le foto in corteo – afferma su Facebook Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile nazionale del partito -.

Il prossimo passo quale sarà?Solidarietà alla comunità ebraica, a Liliana Segre, a Riccardo Pacifici e a tutti gli amici di Israele coinvolti in questa indecente minaccia.

Quanto denunciato sui social da Giubilei, anche lui nel mirino degli antisemiti, non può e non deve rimanere in silenzio!", conclude 
“Liliana Segre merita solo rispetto, per la sua storia, per il suo pensiero, per il suo impegno politico e culturale – dice il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi – .Oggi anche, con il ministro Crosetto, la solidarietà delle politica, delle istituzioni e della società civile per quanto accaduto a Milano: un fatto indegno che insulta la città, che deve restare un esempio di apertura e pluralismo culturale", è il richiamo di Lupi. Di "foga cieca e settaria" parla Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva stigmatizzando i manifestanti pro-Pal che "sono arrivati al punto di infangare la figura della senatrice a vita Liliana Segre, presentata in alcuni cartelli come 'agente sionista'.

Nell’esprimere piena solidarietà alla senatrice Segre, che rappresenta un punto di riferimento indiscusso di garbo, stile e civiltà democratica, oltre che un simbolo della più profonda tragedia del Novecento come la Shoah, è bene che tutti stigmatizzino queste derive fanatiche, intolleranti e offensive che inquinano il dibattito pubblico e non fanno altro che alimentare tensioni oltre che a rendere anche un cattivo servizio alla causa che si pretende di sostenere".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teatro: da Baudo alla Marini, grande festa per i 90 anni di Pingitore

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(Adnkronos) – Un pranzo di stelle del teatro e della tv per festeggiare i 90 anni del maestro Pierfrancesco Pingitore.E' quello che si è tenuto a Sezze, in provincia di Latina, nella villa di Martufello che ha ospitato l'evento.

Moltissimi gli ospiti illustri accorsi a festeggiare il celebre autore televisivo, regista teatrale, sceneggiatore e super tifoso romanista.Tra questi l'amico Pippo Baudo e tantissimi protagonisti del 'Bagaglino': Valeria Marini, Pamela Prati, Milena Miconi, Maurizio Mattioli, Martufello, Gabriella Labbate, Manuela Villa, il regista Mirko Alivernini, l'attore Enzo Piscopo, Morgana Giovannetti, la costumista Graziella Pera, Carla Vistarini, Mario Zamma.

Tra gli invitati anche le nipoti del maestro e il press agente Francesco Fusco.Pingitore ha spento le candeline sopra una grande torta, mentre Manuela Villa gli dedicava uno dei grandi classici della sua amata Roma, ovvero 'Roma non fa la stupida stasera'.
 —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 28 settembre

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi 28 settembre.Centrati, invece, sette '5' che vincono 27.900 euro ciascuno.

Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 82,7 milioni. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.

In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. Ecco la combinazione vincente del concorso di oggi 28 settembre del Superenalotto: 4, 8, 28, 33, 34, 57.Numero Jolly: 27.

Numero SuperStar: 88. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

De Sanctis confermato presidente della Federazione italiana bocce

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(Adnkronos) – Il presidente Marco Giunio De Sanctis è stato confermato al vertice della Federazione Italiana Bocce (Fib), raccogliendo il 64,98% delle preferenze espresse dai delegati aventi diritto al voto, arrivati al Grand Hotel Excelsior di Chianciano Terme, in provincia di Siena, per l’Assemblea Nazionale Elettiva.Il nuovo Consiglio federale risulta così composto: Roberto Favre (114 voti), Francesco Del Vecchio (110), Lorenzo Della Bella (109), Corrado Tecchi (103), Marco Ziraldo (101), Claudio Vittino (91) e Orietta Calonego (52) in rappresentanza degli Affiliati, Riccarda Ambrosi 20 e Flavio Stani 20 in rappresentanza degli Atleti, Francesca Di Folco 25 in rappresentanza dei Tecnici.

Lorenzo Cingolo è stato confermato alla Presidenza del Collegio dei Revisori dei Conti con 210 voti.Non sono stati eletti Moreno Rosati con 87 voti (il seggio ceduto alla quota rosa) e Alessandro Bianchi con 74 voti.

Presenti il 71,94% degli aventi diritto al voto, pari a 259 su 360 delegati al voto. “Ho presentato una squadra che pensavo fosse compatta, ma così non è stato -il commento di De Sanctis -.In ogni caso, in democrazia il risultato va accettato, anche se la delusione per le 89 schede bianche ricevute è profonda.

Ritenevo di meritare maggiore suffragio per quanto realizzato in questi anni, in cui ho lavorato con impegno, passione, esperienza e competenza.Evidentemente, non tutti la pensano così e, soprattutto, aver perso un compagno di viaggio, come il vice-presidente vicario Moreno Rosati, dal punto di vista umano e dell'amicizia, mi addolora fortemente.

Tuttavia, dal momento che ho spesso lavorato anche con chi, inizialmente, non aveva le mie stesse idee, come già fatto in passato, mi rimboccherò le maniche per ricompattare la squadra coi nuovi consiglieri federali, portando avanti tutte quelle iniziative proficue e migliori per il bene del nostro movimento sportivo.Oggi c’è un Consiglio fortemente rinnovato, scelto dalla platea del mondo boccistico delegato al voto.

Come detto, sono abituato a lavorare con tutti e non ho problemi a confrontarmi con coloro che sono stati eletti.Proseguirò col programma che ho illustrato nell’apertura dell'Assemblea Nazionale Elettiva, lavorando per restituire unità e stabilità alla Federazione Italiana Bocce”. "Il Consiglio Federale dovrà adoperarsi alacremente per infondere una diversa cultura dello sport delle bocce in tutti gli affiliati e tesserati, avendo conto di ciò che accade nell’ambito del mondo sportivo nazionale e internazionale in generale e delle altre discipline in particolare", ha concluso De Sanctis. Al termine dell’Assemblea Elettiva Nazionale, il riconfermato Presidente Sanctis ha convocato il primo Consiglio Federale del mandato 2025-2028, augurando il buon lavoro a tutti i neo-consiglieri, quattro del precedente Consiglio e sei nuovi, rimarcando alcuni aspetti del programma elettorale con gli obiettivi da raggiungere.

Nel corso dello stesso, sono stati nominati i due vice-presidenti Roberto Favre (vicario) e Riccarda Ambrosi.Sono stati riconfermati il Segretario Generale Riccardo Milana, a tempo determinato stabilito dal Presidente, e la dottoressa Paola Valli in qualità di vice-Segretaria Generale.

Il Consiglio Federale, inoltre, ha nominato tre coordinatori di area su quattro: Francesco Furlani (Nord Est), Vincenzo Santucci (Centro) e Antonio Barbato (Sud). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Genoa-Juventus 0-3, doppietta di Vlahovic e Conceicao

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(Adnkronos) – Dopo 3 pareggi per 0-0 di fila la Juventus torna a vincere imponendosi per 3-0 sul Genoa, in un match giocato con lo stadio 'Ferraris' a porte chiuse dopo gli incidenti del derby di mercoledì scorso.Si sblocca la Juve e si sblocca Vlahovic, autore della doppietta decisiva a inizio ripresa, al 3' su rigore e al 10'.

A calare il tris ci pensa Conceicao, al primo centro con la maglia bianconera, a un minuto dal 90'.Con questa vittoria la squadra la Juventus balza in testa alla classifica e ci resterà almeno per una notte, in attesa dei risultati di domani di Torino e Napoli.

La 'Vecchia Signora' sale a 12 punti, uno in più dei cugini granata e di Milan e Inter, due in più degli azzurri e dell'Udinese.I rossoblù restano fermi a quota 5 in 14/a piazza insieme a Como, Parma e Lecce.  Inizio di partita bloccato e senza emozioni, con gli ospiti a girare palla ma senza rendersi pericolosi e padroni di casa attenti a chiudere ogni spazio nella propria metà campo.

Al 12' il primo tiro del match di Fagioli, murato dalla retroguardia rossoblù.Al 17' La Juve prova a salire di ritmo: Koopmeiners, dopo una buona combinazione con McKennie prova il tiro cross dalla destra: palla larga.

Al 24' è costretto a uscire dal campo Badelj per un problema muscolare, al suo posto Bohinen.Al 26' il primo giallo del match, lo prende Frendrup per un fallo su Nico Gonzalez: ntervento prima sulla palla e poi, sullo slancio, sulla caviglia dell'ex viola.  Al 33' Vlahovic ci prova col mancino su punizione, da limite e da posizione centrale: palla alta.

Proprio al 33' la Juventus diventa la squadra con l’imbattibilità più lunga (483 minuti) a inizio torneo nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A.Al 42' punizione insidiosa degli ospiti dalla tre quarti di destra: Bremer prova il colpo di testa ma viene ben anticipato.

Al 44' Nico Gonzalez brucia il diretto avversario sulla destra, penetra in area e prova il cross in mezzo: Gollini devia e, per poco, non rischia di indirizzare il pallone verso la propria porta. In avvio di ripresa, al 3', si sblocca la Juve e si sblocca Vlahovic.De Winter allarga la mano su un cross, deviato, che giunge in mezzo all'area: Colombo non ha esitazioni e concede il rigore.

Dagli 11 metri mancino forte a incrociare del serbo e Gollini è battuto: 0-1.Al 5' giallo a Fagioli per un fallo su Zanoli.

Al 10' Vlahovic firma la doppietta: l'ex Fiorentina si allarga sul centro sinistra del campo e riceve il pallone in verticale da Koopmeiners: controllo e mancino incrociato, basso e forte, sul secondo palo.Gollini battuto e 0-2.  Al 17' i primi cambi di Motta: dentro Douglas Luiz e Conceição, fuori McKennie e Nico Gonzalez.

L'esterno portoghese è subito protagonista al 20', salta l'uomo sulla destra e mette al centro il cross basso e teso.Koopmeiners è favorito (e forse anche un po' sorpreso) da un primo liscio in mezzo: tira e manda clamorosamente alto sulla traversa da pochi metri.

Al 24' triplo cambio per Gilardino: dentro Matturro, Ankeye e Kasa, fuori Ahanor, Vitina e Miretti.Al 28' la Juve esaurisce i cambi: Savona, Thuram e Cambiaso, entrano per Kalulu, Yildiz e Rouhi.

Al 32' terzo ammonito dell'incontro, è Vasquez per un fallo in ritardo su Douglas Luiz.  Al 37' Vlahovic a un passo dal tris: Douglas Luiz apre per Savona sulla fascia destra, immediato poi il cross per il serbo che impatta bene di testa ma non trova lo specchio.Al 39' Bohinen carica il tiro da fuori area da posizione centrale: la deviazione di Bremer impenna il pallone che sfila alto sopra la traversa.

Al 40' ultimo cambio per i padroni di casa con Sabelli al posto di Zanoli.Al 43' cross basso dalla sinistra di Matturro, Pinamonti calcia di prima col mancino, tiro forte e preciso: Perin vola e mettere in corner.

All'89' arriva il terzo gol, il primo in maglia bianconera di Conceicao: palla messa in mezzo dalla sinistra, velo di Koopmeiners che libera il portoghese al tiro dentro l'area, la conclusione è bassa e precisa, imparabile per Gollini: 0-3.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Virtus Stabia- Lions Montemiletto, le dichiarazioni dei protagonisti nella conferenza stampa post-gara.

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Virtus Stabia- Lions Montemiletto, in conferenza stampa al termine del match, terminato 2-1,  sono intervenuti il difensore Ciro Manzi, il centrocampista Michele Boiano e il portiere Giuseppe Inserra.

Le dichiarazioni di Manzi, Boiano e Inserra sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Manzi: Buonasera a tutti, sono l’ultimo arrivato in casa Virtus, mi trovo qui da meno di un mese ma mi sento a casa grazie all’accoglienza dei ragazzi e della società che mi hanno riservato.Sono abituato a fare qualche goal ma quando non si subisce è come farlo.

Oggi è toccato a me, Catello poco prima ci aveva provato.Oggi abbiamo subito un goal ma dopo tre giornate di imbattibilità ci può stare, contano i tre punti.Spero di dimostrare giorno dopo giorno le mie qualità per meritarmi la fiducia della società, del Mister e dei miei compagni.

Già dal primo tempo potevamo legittimare la vittoria, ma siamo stati bravi a chiudere le loro forze.Secondo tempo siamo un po’ scesi in campo rinunciatari, c’è anche un avversario da rispettare.

Abbiamo contenuto nel momento cruciale, abbiamo subito un goal da evitare.Quando aggredisci l’avversario e cerchi di non farlo giocare, sei pronto ad un campionato difficile ed insidioso.

Abbiamo tutte le condizioni per dire la nostra senza fare voli pindarici.

Il calcio è imprevedibile.Una domenica vinci e sei un fenomeno, l’altra incappi in un contrasto.

Noi dobbiamo trovare il nostro equilibrio essendo bravi a superare i momenti di difficoltà, gestendo e stringendo i denti.Oggi è stato l’emblema.Siamo andati in vantaggio, al secondo tempo non ci siamo disuniti, un’azione spettacolare, Boiano è stato bravo a finalizzarla.Questo è lo spirito giusto che ci deve accompagnare tutto l’anno.

Il Victoria Marra è una squadra giovane che corre, noi non dobbiamo sottovalutarla affrontandoli senza paura.Sarà la quinta giornata di campionato e andremo a giocare la partita con rispetto. ”

Boiano: ” Buona sera a tutti.

E’ sempre bello segnare soprattutto quando lo si fa in una gara importante.Ho provato felicità e sono stato contento.E’ bello dare una svolta per i compagni, per la squadra.Spero di continuare a dare una mano a tutti.  L’obiettivo stagionale è quello di fare bene e di stare in vetta alla classifica.

Potevamo passare alla vittoria già dal primo tempo ma l’importante è vincere.

Inserra: ” Tornare in campo per me è stata aria.Non è stato facile,  non è facile, io me la gioco sempre e ogni settimana voglio dimostrare che ci posso stare con questa Virtus fatta da grandi calciatori e un grande collega Munao.

Sono contento, sono felice di tornare in campo, dimostrerò sempre di potermela giocare e di dare il massimo.E’ facile giocare con tutti questi calciatori forti, è una squadra che ha fame.Per me è un onore indossare questa maglai ed ogni volta che potrò lo dimostrerò!

Non ci penso ai goal sbagliati, io guardo se Principe, se Farriciello, se Onda sono predisposti al sacrificio, siamo sempre cattivi e se manteniamo questa cattiveria andremo lontano, diremo la nostra e i goal arriveranno.Abbiamo le carte per dimostrare chi siamo!”

Conte: “Renzi vuole distruggere il M5S, il Pd? Ci vuole cespugli”

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(Adnkronos) – Non si placa il fuoco incrociato nel cosiddetto 'campo largo'.Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte insiste nella linea dura contro Italia Viva . "Qui stiamo parlando di una forza politica che vale l'1,2% e che fa perdere 4, 5 punti alla coalizione, lo dicono tutti i sondaggi.

Ed è una forza politica deliberatamente orientata a distruggere il Movimento e quindi", l'affondo anche dopo la "rottura definitiva" proclamata in vista delle elezioni in Liguria da Matteo Renzi . 
"Il Pd sta accettando che il Movimento sia distrutto – va oltre Conte – .Un pensiero maligno è necessario tirarlo fuori.

Si vuole distruggere il Movimento 5 Stelle.Il Pd vuole distruggere il Movimento 5 Stelle?", la domanda dell'ex premier ad 'Accordi e disaccordi' sul Nove. Conte non le manda a dire. "Ci sono problemi con il Pd?

E' inutile nasconderli.Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia: ci sono problemi con il Pd.

Perché il Pd, con questa formula giornalistica del 'campo largo', intende ci ritroviamo tutti insieme appassionatamente e il pensiero che non viene esplicitato è 'noi Pd, forti del risultato alle europee, possiamo arrivare al 30% e tutte le altre forze si predisporranno, come cespugli, a farci governare'.Temo che i segnali e gli indizi vadano in questa direzione".  Quanto ai problemi interni a Movimento, non tralascia di lanciare una bordata anche a Beppe Grillo. "Noi stiamo facendo il nostro processo costituente, Grillo si è espresso e immagino che continuerà a farlo.

Dobbiamo sentire la comunità, non conta il pensiero di Beppe Grillo o di Giuseppe Conte.Mi sono fatto da parte io, con tutto il gruppo dirigente, ed è giusto che si faccia da parte anche lui, o meglio che si esprima ma senza intralciare il processo costituente".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Nasrallah è morto”, l’annuncio della tv di Hezbollah – Video

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(Adnkronos) – La morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, viene annunciata dalla tv libanese Al-Mayadeen, affiliata all'organizzazione.A leggere le news è una giornalista che tra le lacrime annuncia la morte di Nasrallah, ucciso ieri nel raid aereo che Israele ha compiuto su Beirut. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)