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Dengue Fano, Burioni ancora all’attacco su kit anti-zanzara: “Errore di comunicazione come Chiara Ferragni?”

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(Adnkronos) – "Sempre più surreale la storia del kit antizanzare per contrastare la Dengue a Fano".Il virologo Roberto Burioni torna all'attacco via social, dopo i post di ieri in cui domandava quale fosse il principio attivo contenuto nel prodotto repellente incluso nel kit in vendita in farmacia, a base di oli essenziali di lavanda e menta.

Oggi un nuovo appunto: "Il prodotto non funziona, ma potete sostituirlo (se venite autonomamente a sapere che non funziona, però)", osserva commentando un articolo di stampa in cui si cita il presidente della società Aset che gestisce le farmacie comunali della località marchigiana.  "Come per Chiara Ferragni, si tratta di un 'errore di comunicazione'", scrive Burioni in merito alle dichiarazioni riportate in cui le farmacie ammettono "un errore di comunicazione perché non abbiamo spiegato alla gente che quello in vendita è un 'kit base', ma che poi il prodotto può essere sostituito, grazie alla consulenza del farmacista, con uno più aggressivo, in base alla caratteristiche della persona, senza spendere un euro in più".E' un errore di comunicazione "che sarebbe opportuno evitare – chiosa lo scienziato – quando sono professionisti sanitari che 'comunicano' ai cittadini come prevenire una infezione molto pericolosa". Il professore di virologia e microbiologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano conclude con un "PS: il presidente delle farmacie comunali di Fano, Giacomo Mattioli, rassicura i cittadini affermando che il repellente contenuto nel kit è utile.

Però si dimentica di dirci la cosa più importante, e io ripeto la domanda: qual è il principio attivo contenuto in questo repellente?
", insiste Burioni. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Blitz anticamorra a Napoli, nel mirino clan De Micco-De Martino: controllava le case popolari di Ponticelli

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(Adnkronos) –
Blitz anticamorra oggi al centro di Napoli: 60 gli arresti.Nel mirino il clan De Micco-De Martino che "aveva il controllo assoluto di gran parte della città", ha detto il procuratore Nicola Gratteri sottolineando che "oggi i cittadini di Napoli sono un po' più liberi e possono scegliere da che parte stare". Le persone arrestate sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al furto, concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio, possesso ingiustificato di armi e ordigni esplosivi, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.  Secondo l'indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, il clan De Micco-De Martino controllava chi poteva risiedere negli alloggi popolari nel rione Ponticelli.

In particolare è stata documenta l’esistenza e l’operatività del gruppo camorristico, operante nell’area orientale del capoluogo e in alcuni comuni della provincia, facente capo alle famiglie De Micco (Bodo) e De Martino (XX), espressione, sui predetti territori, del più noto clan Mazzarella.  Tra i dettagli emersi nel corso delle indagini, c'è la gestione degli alloggi popolari, con tanto di prezziario, all'interno delle cosiddette nel rione Fiat del quartiere Ponticelli.Le indagini hanno dimostrato come il coan gestisse, in modalità monopolistica, il racket degli alloggi popolari, grazie alla capacità di affidare le abitazioni a persone compiacenti e dietro il pagamento dai 2500 ai 5mila euro.

Il clan controllava anche i servizi di pulizia dei comprensori popolari di Ponticelli, affidati a soggetti affiliati ai quali gli inquilini erano costretti a rivolgersi. Sugli alloggi popolari occupati illegalmente, "i clan creano condizioni affinché non entrino altre persone estranee all'organizzazione" ha spiegato Gratteri.  Circa 350 gli operatori della Polizia di Stato che questa mattina hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P.del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 200 chilogrammi tra cocaina, eroina, marijuana e droghe sintetiche.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Turismo, al via Ttg Travel Experience e Inout: alla Fiera di Rimini 2.700 espositori e 200 talk

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(Adnkronos) –
Ttg Travel Experience e InOut|The Contract Community, le manifestazioni italiane di riferimento per la promozione del turismo mondiale e l’accoglienza turistica, organizzate da Italian Exhibition Group, scaldano i motori.Dal 9 all’11 ottobre, alla Fiera di Rimini, ci saranno oltre 2.700 espositori, più di 1.000 buyer provenienti da 75 Paesi, 55 start-up con le migliori innovazioni di settore e più di 250 speaker che interverranno negli oltre 200 talk sui palchi delle 9 Arene dedicate a confronti e dibattiti.

Un ricco programma con ospiti di fama internazionale in cui si parlerà dello stato attuale del turismo, partendo dai dati più recenti: la stagione estiva 2024 infatti restituisce un bilancio positivo per l’Italia, con oltre 215 milioni di presenze, secondo i dati Fipe-Confcommercio, e una crescita dell’1,6% rispetto all’estate 2023.  Diversi i talk di riferimento: si parte mercoledì 9 alle ore 12 con la opening ceremony (Main Arena, hall Sud) alla quale prenderanno parte importanti figure istituzionali per proseguire alle 14,30 con Turismo territoriale e portali: la verità dietro i numeri in programma alla Village Arena (padiglione A2).Mentre, analizzando gli scenari dei prossimi anni, occorre segnalare sempre mercoledì 9 alle 16,30 Travel&Hospitality Vision +25 by Ttg (Main Arena), con la rilevazione dei segnali che orienteranno le scelte del mercato turistico nei prossimi 3 anni.  Ancora, giovedì 10 è da non perdere 'In dato Veritas': i 5 trend di consumo del mercato turistico (Main Arena, 11-13) in un’analisi realizzata dall’Osservatorio Travel del Politecnico di Milano.

Infine, 'Turismo obiettivo 2035: momento della verità e nuove sfide' con Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia (Main Arena, mercoledì 10 alle 15,30). Spazio anche a prestigiosi riconoscimenti, come il concorso Nona edizione Oscar degli stabilimenti balneari ‘Best Beach’ (Beach Arena, Padiglione B7-D7, dalle 16,20 alle 17,30) promosso dal portale online di riferimento Best Beach, o il 'Ttg Star 2024 Personaggio dell’anno' selezionati dalla redazione e dal direttore di Ttg Italia e InOut Review, Remo Vangelista.Infine, da segnalare anche importanti dibattiti come 'Tourism Dream Gap: la verità sulla leadership femminile nelle imprese del turismo' (giovedì 10 ottobre, 14,20-15,20 alla Main Arena) o 'La verità sui Millenials e Gen Z: come trovare un’intesa tra chi offre e cerca lavoro' (venerdì 11 ottobre dalle 12,10 alle 13,10 alla Village Arena, padiglione A2). In contemporanea con Ttg Travel Experience, alla Fiera di Rimini ci sarà anche InOut|The Contract Community, il format ideato sempre da Italian Exhibition Group e dedicato all’intera community dell’indoor e dell’outdoor per l’accoglienza turistica.

D’altronde, in Italia il turismo en plein air è in crescita.In base ai dati Faita la stagione estiva appena trascorsa ha totalizzato 11,4 milioni di arrivi complessivi tra italiani e internazionali, pari al 3,5% in più rispetto alla stagione estiva 2023, mentre le presenze ammontano quasi a 71 milioni, con un incremento del 1,3%.  Non mancheranno quindi talk di riferimento sull’accoglienza turistica outdoor e indoor.

Mercoledì 9 alle 14 (Main Arena) ecco 'Turismo agricolo come strumento identitario e rigenerativo', mentre un focus specifico sarà dedicato al turismo nautico – settore che 2023 ha visto le prenotazioni salire del 130% rispetto al 2022 con un +53% di spesa media degli italiani nel comparto – attraverso 'La promozione del turismo nautico in Italia come occasione di sviluppo turistico ed economico' (BeActive Arena, padiglione B4) alle 13,20. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Arriva guida ‘Pianeta=Casa’, II edizione dedicata all’economia circolare

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(Adnkronos) – Raccontare i cicli della natura e l’importanza dell’economia circolare nella nostra vita quotidiana.Viene pubblicata oggi la seconda edizione di 'Pianeta=Casa', la guida gratuita dedicata al tema dell’economia circolare.

Frutto della collaborazione di Procter&Gamble Italia, Altroconsumo, Corepla, Eiis e Wwf Italia: realtà diverse, ma che condividono l’impegno per la sostenibilità, nonché l’obiettivo di aiutare a comprendere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e di uno stile di vita meno gravoso per il Pianeta, informando e sensibilizzando le persone di ogni età rispetto ai comportamenti quotidiani che possono fare la differenza.  A partire dal concetto di 'economia circolare' e delle '4 R' (ridurre, riciclare, riparare, riusare), passando dall’eco-design, fino alle buone pratiche sostenibili come il risparmio dell’acqua e la raccolta differenziata, per salvaguardare le risorse del Pianeta e di tutti gli esseri che lo abitano.Come l’edizione 2023, la guida 'Pianeta=Casa.

Impariamo l’economia circolare' è un grande viaggio sostenibile in due tappe.La prima parte è un’esplorazione dei cicli naturali a cui l’economia circolare si ispira: dal ciclo della vita a quello dell’aria, dal ciclo dell’acqua a quello del suolo, la guida mostra come la natura funziona a cicli chiusi e non conosce rifiuti.

Sono i comportamenti umani a provocare la rottura dei cicli naturali, che da chiusi diventano aperti, con conseguenze evidenti: cambiamenti climatici, minore fertilità dei suoli, diffusione di sostanze tossiche, minore biodiversità. La seconda parte della guida, ripercorrendo i cicli naturali, spiega come mettere in pratica un approccio circolare nelle nostre case per risparmiare e non gravare troppo sul Pianeta: nel 'Ciclo dell’aria in casa' suggerisce strategie efficaci ed economiche per una buona qualità dell’aria nelle nostre abitazioni, nel 'Ciclo dell’acqua in casa' fornisce consigli per limitare gli sprechi di acqua, nel 'Ciclo dei rifiuti' spiega come una corretta raccolta differenziata permetta di rimettere in circolo materiali preziosi, e nel 'Ciclo dei rifiuti organici' come ridurre lo spreco alimentare e conferire correttamente i rifiuti organici che rappresentano l’inizio dell’economia circolare, per la rigenerazione del suolo.In tutti i casi, quelli suggeriti da 'Pianeta=Casa.

Impariamo l’economia circolare' sono accorgimenti che è possibile adottare senza difficoltà nel quotidiano.Coinvolgendo anche i più piccoli, a cui la guida dedica curiosità, semplici laboratori o brevi quiz per aiutarli a comprendere il valore della sostenibilità.  Per Paolo Grue, presidente e ad di Procter&Gamble Italia, "attraverso il programma di cittadinanza d'impresa 'P&G per l’Italia' stiamo sostenendo azioni concrete di sostenibilità ambientale e sociale in tutto il Paese, e la guida 'Pianeta=Casa' ne è un meraviglioso esempio.

Si tratta di un'iniziativa di educazione ambientale che contribuisce a informare e sensibilizzare le persone, a partire dai più piccoli e nella concretezza della loro quotidianità, su come funziona la natura e su come le loro azioni la influenzino.A livello globale, ci siamo posti obiettivi di sostenibilità ambiziosi e abbiamo avviato diverse iniziative per tutelare l'ambiente.

I nostri marchi continuano a innovare per offrire prodotti sempre meno impattanti, ma non basta: gli studi Lca dimostrano che la maggior parte delle emissioni legate ai nostri prodotti si genera in fase di utilizzo, ovvero a casa.Ecco perché è indispensabile che ognuno di noi adotti comportamenti più sostenibili, a partire da piccoli accorgimenti che, senza stravolgere la nostra quotidianità, possono fare un'enorme differenza per il Pianeta che chiamiamo casa".  "Con la collaborazione alla guida 'Pianeta=Casa.

Impariamo l’economia circolare', rinnoviamo il nostro impegno per promuovere una cultura del consumo consapevole – dice Federico Cavallo, responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo – Come Altroconsumo, siamo da sempre impegnati nel sensibilizzare sull’importanza di adottare stili di vita sostenibili e nel supportare le buone pratiche quotidiane legate all’economia circolare.Ogni gesto individuale può davvero fare la differenza per il nostro pianeta, contribuendo a un cambiamento collettivo.

Come ribadiamo anche con la nostra piattaforma-manifesto 'Impegnati a cambiare', ogni scelta individuale e consapevole può diventare il tassello fondamentale di un cambiamento collettivo e il motore di un futuro più sostenibile".  "La cultura della sostenibilità si fonda sulla conoscenza delle buone pratiche da adottare e, soprattutto, sulla consapevolezza di poter dare un contributo attraverso dei semplici gesti quotidiani, come fare correttamente la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica – rimarca Andrea Campelli, direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne di Corepla – Attraverso questa guida, e grazie a dei partner di valore, abbiamo voluto dar vita a un progetto di responsabilità condivisa, il risultato di un nuovo approccio dove aziende e associazioni collaborano per promuovere il bene comune con l'obiettivo di tracciare insieme un nuovo percorso all'insegna della sostenibilità".  "La sostenibilità è un gioco di squadra, dove il raggiungimento dell’obiettivo finale non dipende dalla 'somma', ma dal 'prodotto' dei diversi contributi apportati dai singoli attori coinvolti.In pratica, quindi, basta che uno solo dei soggetti che compongono la filiera non faccia la sua parte per azzerare lo sforzo fatto da tutti gli altri.

Ecco perché l’impegno nell’educare i cittadini a uno stile di vita più sostenibile è fondamentale per l’intero mercato dei beni di consumo", sottolinea Carlo Alberto Pratesi, presidente di Eiis – European Institute of Innovation for Sustainability. Per Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia, "non passa settimana senza che la scienza mandi allarmi sulla gravità della crisi ambientale.La specie umana da tempo ha cambiato le regole del gioco, modificando l’ambiente, per adattarlo a sé mentre in passato si adattava ad esso.

La questione centrale diventa la sostenibilità (o insostenibilità) delle attività umane per la biosfera, che non ha bisogno di noi, ma da cui invece noi strettamente dipendiamo.Ripensare il rapporto tra le nostre società, l'economia e la natura è fondamentale per recuperare il debito nei confronti degli ecosistemi e sanare la frattura che nel tempo si è creata, agendo sulle cause e non sugli effetti.

La guida 'Pianeta=Casa' ci racconta come l'osservazione della natura stessa debba essere fonte di ispirazione, ma anche strumento di innovazione". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alvaro Morata contro il sindaco di Corbetta: “Ha violato la mia privacy”

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(Adnkronos) –
Alvaro Morata costretto a cambiar casa in tutta fretta e in polemica pubblica con il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini.Il calciatore spagnolo ha attaccato il primo cittadino del comune dell'hinterland milanese con una storia Instagram: "Egregio signor sindaco, la ringrazio per aver violato la mia privacy.

Fortunatamente non posseggo alcun bene di valore, l'unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata". Ballarini, infatti, aveva condiviso un post il giorno prima annunciando il trasferimento del nuovo attaccante del Milan. "No, non è un pesce d'aprile in anticipo.Il campione Alvaro Morata – scriveva su Instagram – è il nostro nuovo concittadino di Corbetta!

Il bomber spagnolo, neo acquisto del Milan, sta ultimando le pratiche per il trasferimento ufficiale nella sua nuova (meravigliosa) casa nella nostra città".Parole che hanno svelato pubblicamente la nuova residenza del calciatore, che con questa scelta cercava maggior privacy possibile, come da lui stesso ammesso: generalmente infatti i giocatori del Milan scelgono di risiedere in zone centrali, oppure in aree limitrofe a San Siro o Milanello. "Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy invece – ha continuato Morata nella storia Instagram – mi trovo a dover cambiare casa nell'immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto, Castelli: “4,2 miliardi per la ricostruzione pubblica, 20mila i cantieri già completati”

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(Adnkronos) – "In questi 18 mesi da commissario del governo abbiamo lavorato senza sosta con i presidenti delle Regioni Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio, per la ricostruzione e la rinascita dei territori dell'Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016.C'è stato un decisivo lavoro di squadra".

Così Giulio Castelli, commissario straordinario Sisma Centro Italia 2016, ha ripercorso il lavoro fatto durante il terremoto, intervenendo alla seconda giornata del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena.,  "C'erano tre grandi crisi – sottolinea – sismica climatica e demografica.Sono circa 20mila i cantieri autorizzati e 11mila quelli già completati.

Stiamo lavorando per riportare i cittadini nelle loro case.Le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 31mila, per quasi 14 miliardi di euro di valore complessivo.

Per la ricostruzione pubblica sono stati stanziati 4 miliardi e 200 milioni di euro per oltre 3.500 interventi.Complessivamente è stato avviato il 95% delle opere programmate.

Si lavora per Città e Paesi sicuri, sostenibili e connessi".  "Grazie al NextAppennino (programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016) – spiega – sono stati stanziati 1 miliardo e 80 milioni di euro per oltre 870 interventi.Sono state assegnate risorse per 700 milioni per il rilancio economico e sociale.

Ad oggi a sostegno delle imprese sono state garantite concessioni per quasi 500 milioni di euro, per 1400 progetti.E' stato stanziato 1 miliardo e mezzo per oltre 450 interventi di edilizia scolastica, 62 milioni per la ricerca universitaria.

Con 71 milioni sono stati finanziati 22 comunità energetiche rinnovabili.La rinascita, inoltre, passa anche per le strade con 300 milioni di euro per la struttura viaria".  "La professionalità degli ingegneri fa parte delle soluzioni al problema della prevenzione.

La prevenzione deve essere infatti oggetto di formazione, di specializzazione, ma anche di sensibilizzazione culturale.L'ingegnere è un portatore sano di questo messaggio.

Ringrazio – sottolinea – per l'apporto che quotidianamente viene dato dagli ingegneri a questa complessa opera di ricostruzione dopo il sisma del 2016, che ha visto 70.000 edifici lesionati, 1.200 edifici di culto, 5.000 beni culturali.E' stata una devastazione che però ha consentito anche di introdurre metodiche sperimentali e di innovazione che fanno di questa ricostruzione, spero di poter dire, un grande contributo all'ingegneria sismica italiana".  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salerno, finisce in carcere per corruzione il presidente della Provincia Alfieri

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(Adnkronos) – Finisce in carcere per corruzione il presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri arrestato oggi, 3 ottobre, in un blitz della Guardia di Finanza di Salerno.I finanzieri hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti di 6 indagati a cui risultano contestati a vario titolo i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, procedendo contestualmente al sequestro, nella forma diretta e per equivalente, di un ammontare superiore ai 543.000 euro.  In particolare – si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Borrelli – è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di Franco Alfieri, attuale sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, nonché la custodia domiciliare nei confronti di Vittorio De Rosa ed Alfonso D'Auria rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit spa, Elvira Alfieri, legale rappresentante della Alfieri Impianti S.rl nonché sorella del sindaco, Andrea Campanile, dipendente del comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, e Carmine Greco responsabile tecnico del comune di Capaccio nonché Rup dei procedimenti di cui alle contestazioni.  Le indagini, condotte congiuntamente dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, hanno riguardato alcune procedure di affidamento di lavori e, in particolare, quella relativa all'intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell'impianto di pubblica illuminazione comunale e quella relativa ai lavori di adeguamento e riqualificazione energetica della pubblica illuminazione stradale del Comune, con corpi illuminanti a Led e sistemi automatici di regolazione – telecontrollo e telegestione del fusso luminoso, entrambe bandite dal Comune di Capaccio Paestum ed aggiudicate dalla Dervit Spa.  Alfieri, secondo le accuse, da sindaco di Capaccio Paestum, avrebbe affidato un appalto alla sorella. È una delle accuse principali mosse a Franco Alfieri, fedelissimo del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.  Secondo la ricostruzione degli inquirenti, fondata su intercettazioni e sugli esiti dell'esame della documentazione, anche informatica, acquisita nel corso di perquisizioni svoltesi il 30 gennaio, molto tempo prima dell'ufficiale indizione delle gare finite nel mirino degli investigatori, Campanile e D'Auria, operando il primo in nome e per conto di Francesco Alfieri e il secondo in nome e per conto di Vittorio De Rosa, legale rappresentante della Dervit, avrebbero concordato le strade da inserire nel progetto esecutivo concernente le future gare, i tempi e i costi dei singoli interventi, nonché ogni altro dettaglio tecnico dei futuri lavori, dando per certo che sarebbe stata la Dervit spa ad aggiudicarsi gli appalti.  Proprio la ditta della sorella di Alfieri, dopo il perfezionamento degli accordi sopra descritti, avrebbe provveduto – attraverso sue propaggini organizzative – alla materiale redazione degli atti delle due procedure.

Contestualmente, Carmine Greco, operando sempre su mandato del sindaco Alfieri, aveva conferito un incarico in una delle procedure a un professionista esterno affinché questi firmasse gli atti materialmente redatti dalla Dervit spa, prevedendo peraltro il pagamento della somma di circa 70mila euro, poi materialmente non corrisposta.In un'altra procedura – scrive in una nota il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli – lo stesso Greco si sarebbe personalmente assunto la paternità degli atti predisposti dalla società che si sarebbe aggiudicata l'appalto.

Infine, sempre Greco si sarebbe adoperato per invitare a partecipare alle procedure negoziate ditte compiacenti o non aventi i requisiti per aggiudicarsi le gare, in modo tale da rendere blindata l'aggiudicazione alla Dervit.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pellicer (Ivi): “Sono cambiate le priorità per le coppie, serve il welfare per sostenere la natalità”

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(Adnkronos) – “Sono cambiate le priorità.In generale si è creato un contesto meno favorevole alla natalità.

In Italia, come in Spagna, le coppie tendono a posticipare la genitorialità a causa di molteplici fattori socioeconomici.La donna ha fatto passi avanti in termini di empowerment, assumendosi responsabilità in ambito professionale che prima erano prerogativa maschile.

La maternità non è più vista come una tappa obbligatoria, ma come una scelta consapevole.Ma questo, per la mancanza di un sostegno concreto da parte delle istituzioni, rende più difficile, per chi desidera avere figli, farlo in un’età biologicamente ottimale”.

Così Antonio Pellicer, presidente e fondatore del Gruppo IVI e uno dei massimi esperti in Pma d’Europa, analizza con l’Adnkronos i fattori che incidono sull’attuale trend demografico. Sono i numeri della procreazione medicalmente assistita a mostrare quanto sia cambiato il contesto.Dal 2010 a oggi, l’età media al parto delle donne italiane è salita da 31 a oltre 33 anni.

In vent’anni è quasi raddoppiata la richiesta di trattamenti per la procreazione medicalmente assistita (pma) che ha fatto nascere più di 200mila bambini nel nostro Paese.Ma il Registro nazionale della pma mostra anche un dato preoccupante.

L’età media delle donne che si sottopongono a cicli di pma è aumentata considerevolmente, passando dai 34 anni nel 2005 ai 37 anni nel 2022.Questo cambiamento si riflette anche nella crescente percentuale di donne sopra i 40 anni che accedono a tali trattamenti, che è passato, in due decenni, dal 20,7% al 34% nel 2022.

Questo spostamento verso un’età più avanzata non è solo un dato statistico, ma lo specchio di un mutamento sociale più ampio. “È avvenuto un cambiamento significativo nel modo in cui le nuove generazioni percepiscono la genitorialità – sottolinea il professor Pellicer – in passato, avere figli era spesso visto come un obbligo sociale, una tappa inevitabile della vita adulta.Oggi, invece, le giovani generazioni non sentono più questo peso e non desiderano essere forzate a fare questa scelta.

La genitorialità è diventata una decisione consapevole e ponderata, che si colloca in un contesto di valori e condizioni di vita molto diverse rispetto al passato.Per favorire la genitorialità – suggerisce Pellicer – la società dovrebbe creare un contesto favorevole in cui la scelta di avere figli possa essere libera e supportata da politiche che garantiscano benessere e sicurezza per le famiglie.

Le coppie che desiderano avere dei figli, nonostante tutto, sono tante, ma questa scelta è strettamente legata alla volontà di poter garantire ai propri figli un ambiente in cui possano crescere in condizioni di benessere.In questo contesto, il percorso di carriera e la realizzazione personale giocano un ruolo fondamentale. “Infatti, al crescere dell’importanza della carriera e del valore della realizzazione personale non è corrisposto un adeguato sviluppo del welfare, di strumenti di supporto e di aiuto.

Al termine degli studi universitari – spiega – le donne sono nel picco della fertilità, ma entrambi i partner sono all’inizio del percorso per raggiungere l’indipendenza e la stabilità economica, comprare casa è più difficile, e così passano gli anni.Il risultato è che le coppie spesso scelgono di avere figli in un momento che per loro sembra ideale, ma che biologicamente potrebbe risultare tardivo”.

Nella nostra società il desiderio di un figlio si affaccia a più di trent’anni, ma “c’è un orologio biologico che nessuno può fermare – sottolinea Pellicer – In questo contesto, la medicina della riproduzione, pur non essendo sempre la soluzione, potrebbe aiutare a invertire la rotta.Le coppie, però, dovrebbero essere aiutate maggiormente nel loro percorso di cura dell’infertilità con migliore informazione”. È importante, ad esempio sapere che “dopo i 36-37 anni, la qualità degli ovuli tende a peggiorare, rendendo più difficile il concepimento.

La pma offre una soluzione quando l’età, o altri fattori biologici, riducono le possibilità di concepire naturalmente, ma la chiave è la consapevolezza.Congelare gli ovuli sani quando si hanno trent’anni permette di preservare la fertilità per il futuro.

Mentre infatti la qualità degli ovuli diminuisce con l’età, la capacità dell’utero di portare avanti una gravidanza si mantiene fino ai 45-48 anni.Con la pma, inoltre, è possibile selezionare gli ovuli migliori e gli embrioni sani, per aumentare le possibilità di successo, e ridurre i tempi per ottenere una gravidanza.

Fino ai 38 anni, con le tecniche di fecondazione si ottengono il 50% di embrioni sani, a 42 anni, solo il 30% si può impiantare, il 70% infatti non sono sani, ma a 44 anni la percentuale di embrioni utili si riduce al 10%.Questo è l’orologio biologico”. Nel caso in cui la qualità degli ovuli di una aspirante madre non fossero di buona qualità o fossero falliti ti i tentativi precedenti, è possibile ricorrere alla pma eterologa che prevede l’impiego di ovuli donati da una donna esterna alla coppia. “In questo caso – evidenzia Pellicer – la percentuale di successo diventa superiore al 90% se si utilizzano almeno 3 embrioni, offrendo a molte coppie la possibilità di realizzare il sogno di avere un figlio”.

Un’altra cosa che può fare la pma è accorciare i tempi per il concepimento. “Ogni mese, la probabilità di una coppia, all’apice della fertilità, quindi tra i 23 e 25 anni, di avere un figlio naturalmente, è intorno al 22%, ma intensificandosi rapporti, aumenta la probabilità di avere una gravidanza.Nel caso della Pma, la gravidanza inizia proprio nel momento in cui l’embrione è posto in utero con una probabilità del 65%.

Per arrivare al 90% sono necessari 3 embrioni: se infatti il primo tentativo non va a buon fine, si può provare il mese successivo e, nell’altro.Arriviamo addirittura al 98% con 5 embrioni”. Attenzione, però. “Dobbiamo essere onesti – avverte Pellicer – Nonostante i progressi della medicina riproduttiva, è sempre meglio cercare di avere figli prima dei 37 anni, quando la fertilità è ancora alta.

La Pma non può sostituire l’importanza di incentivare la ricerca di un figlio in età più giovane.Anche nei Paesi più avanzati nel campo della Pma, come Danimarca e Spagna – precisa il professore – solo il 10-11% dei bambini nasce grazie a queste tecniche.

In Italia siamo introno al 4%.In ogni caso, il 90% e oltre dei nuovi nati arrivano da gravidanze naturali.

Questo significa che il supporto alla natalità deve essere integrato da politiche sociali e culturali solide – non bonus una tantum ma servizi e sgravi fiscali – che incoraggino le coppie a diventare genitori quando hanno un’età biologicamente più favorevole”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cancro al seno, la psiconcologa Dimastromatteo: “Per le donne siamo centrali”

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(Adnkronos) – Il tumore al seno metastatico riguarda 37mila donne in Italia.Le nuove terapie hanno ampliato l'aspettativa di vita e quindi aperto alla possibilità di ritorno al lavoro per le pazienti.

Ma per una donna che riceve una diagnosi di tumore al seno metastatico "diventa sempre più centrale la figura dello psico-oncologo che svolge un ruolo di accoglienza, di supporto, di affiancamento e orientamento emotivo".Così all’Adnkronos Salute la psiconcologa Pauline Emma Dimastromatteo.  "La donna che riceve una diagnosi di tumore al seno metastatico vive una fase di profondo shock e di profondo disagio – spiega Dimastromatteo – a tal punto che se ne cambia la percezione della propria vita, delle proprie relazioni e di sé, ma anche quella della propria quotidianità, delle proprie abitudini.

La malattia, dunque, rappresenta un momento di profondo distress emotivo.La donna è disorientata perché dalla diagnosi alla fase del trattamento spesso non ha neanche il tempo di elaborare che cosa stia succedendo.

Quindi compito dello psico-oncologo è ascoltare la paziente e i suoi nuovi bisogni ed emozioni, informarla su malattia e terapie e aiutarla ad affrontare sofferenza, fatica, paure, compresa quella di vivere il cambiamento del proprio corpo e di relazionarsi con i figli, partner e famiglia.Quindi lo psiconcologo ha il ruolo di accompagnare la donna in una fase di cambiamento e di adattamento". Il cancro al seno è uno dei tumori "più diffusi tra le donne di tutto il mondo – ricorda l'esperta – Quando però si parla di tumore al seno metastatico, si associa anche da un punto di vista collettivo, di conseguenza anche per la donna che riceve questa diagnosi, l'angoscia dell'incurabilità.

In realtà, l'avanzamento delle terapie ci dice che anche il tumore al seno metastatico è curabile, perché l'aspettativa di vita è aumentata.La sopravvivenza può durare anni e anni e quindi è associabile ad uno stato di malattia cronica, cronicizzabile.

Tuttavia le donne, nonostante questi dati incoraggianti, hanno uno sguardo verso il futuro molto incerto e precario". L'impatto psicologico "è molto forte – sottolinea Dimastromatteo – Il supporto psicologico è un fattore fondamentale e imprescindibile.Non a caso l'Organizzazione mondiale della sanità ci ricorda che la salute è una questione di corpo e di mente in un'ottica olistica.

Quindi, una donna che si prende cura della propria vita, che non si identifica con la malattia, ma che integra diversi aspetti e diverse fasi della sua vita è una donna che migliora anche le proprie risposte immunitarie e, di conseguenza, migliora anche le risposte del suo organismo ai trattamenti contro il tumore".Nel rientrare al lavoro, le problematiche psicologiche che una donna con tumore al seno metastatico deve affrontare sono diverse: si va dall'imbarazzo alla paura di ritorsione.  "Sicuramente il rientro al lavoro è un momento molto delicato perché, se da una parte rappresenta un primo passo di ritorno alle abitudini e a una normalità – precisa l'esperta – è anche un momento stressante.

Mentre la donna si è occupata della propria salute, l'ambiente di lavoro è andato avanti, il team ha proseguito nelle sue dinamiche.Quindi, anche in questo caso la paziente vive una fase di distress che in qualche modo può essere elaborata all'interno di uno spazio psiconcologico".

Il primo passo per affrontare un ritorno al lavoro "è sicuramente la consapevolezza di sé e dei propri limiti – rimarca Dimastromatteo – perché essersi sottoposta a delle cure salvavita significa per una donna aver affaticato il proprio corpo, ma anche i propri processi cognitivi, oltre che aver affaticato tutta la sfera emotiva e psicologica.Per cui riconoscere la fatica, la stanchezza, la difficoltà nel concentrarsi e la fatica nel riadattarsi ad un ambiente di lavoro diventa una presa di cura di un nuovo processo di adattamento". Come per tutti i tumori, anche il cancro al seno metastatico "è una malattia che ha un impatto sull'intero sistema familiare e sulla coppia.

Molte ricerche riconoscono come il ruolo del caregiver/partner/familiare sia imprescindibile nel favorire un buon adattamento alla malattia della persona.E' chiaro che è una diagnosi oncologica è un momento di crollo emotivo per il paziente, ma lo è anche per il familiare, il caregiver o il partner.

Per cui – conclude la psiconcologa – poter avere anche in quest'ottica uno spazio di elaborazione, di ascolto delle fatiche di ascolto delle difficoltà può diventare quell'incentivo di una comunicazione più aperta, più sincera, più genuina tra la paziente e il partner, ad esempio per andare in una direzione che sia più salutare, per il benessere della coppia o dell'intero sistema familiare".Approfondimenti sul tema sono disponibili nel sito 'E' tempo di Vita' (etempodivita.it).  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Appalti Anas, nove indagati per presunte tangenti da 400mila euro: perquisizioni in corso

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(Adnkronos) – Ci sono nove indagati, tra cui due funzionari Anas (società estranea al fatti) tra le persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Milano su una presunta corruzione legata ad appalti pubblici.L’indagine, affidata ai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, riguarda i reati di corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio e turbata libertà degli incanti.

Le perquisizioni, che riguardano nove persone e tre società, sono ancora in corso nelle sedi Anas.  L’indagine della procura di Milano vede al centro appalti per 400 milioni di euro e presunte tangenti “per 300-400 mila euro”.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il calo delle nascite si ripercuote sulla Scuola con un calo degli alunni

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Quest’estate il Ministro in pectore del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), ha più volte parlato, del calo degli alunni e della popolazione scolastica in ogni ordine e grado, ma anche dichiarato, che per questo anno scolastico non ci sarà nessuna contrazione di organico.Dalle varie fonti tra cui l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) emerge, che in riferimento già all’anno scorso 2023, si registra un calo di alunni intorno alle 100.000 unità.

Un calo, pari all’1,50% in questo anno scolastico 2024-2025, ma la cosa più preoccupante che in circa 6/7 anni, si è registrato un calo pari al 10% circa della popolazione scolastica.Dalle fonti ISTAT, si evince che tale calo sicuramente ha una correlazione con il fenomeno demografico ed è collegato al calo delle nascite ed al calo della fecondità riproduttiva delle donne.

Infatti in questi anni si è parlato spesso,  che si è ridotto  il rapporto e il numero medio di figli per famiglia rispetto agli anni 90.Ma il dato più eclatante che emerge, nel momento ci si addentra nei dati ISTAT, è che anche le famiglie straniere fanno registrare un calo di nascite e tutto ciò porta sicuramente ad un calo degli alunni potenziali per il sistema d’istruzione.

La Causa-effetto di tutta questa situazione, porterà in un breve futuro ad una riduzione delle classi, con una ripercussione sull’organico del Personale ATA, Docenti e Presidi.In Numeri stiamo parlando di una riduzione di circa 44000 classi e circa 60000 cattedre totali in tutti gli ordini di grado.

Dall’analisi emerge che l’infanzia e la primaria sarebbero i due ordini più colpiti dal calo della popolazione scolastica.Un evento di questa portata, porterebbe ad una riduzione di spesa per lo Stato di oltre 2 miliardi di euro.

Per non perdere, questa posta di bilancio ed evitare che questi soldi fossero indirizzati ad altre poste del bilancio dello Stato, tutti gli attori, quali Sindacati, Fondazioni ed addetti ai lavori, hanno più volte proposto di lasciare inalterate tali somme e destinare questi 2 miliardi di euro ad edilizia scolastica, tempo prolungato e tecnologie per la didattica.

Millie Bobby Brown, il matrimonio italiano della star di ‘Stranger Things’ con Jake Bongiovi

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(Adnkronos) – A circa cinque mesi dal loro matrimonio, l'attrice di 'Stranger Things' Millie Bobby Brown e il modello e attore Jake Bongiovi rendono pubblici alcuni scatti della cerimonia riservata della quale fino a questo momento non si aveva alcuna informazione.La giovane coppia, amata da milioni di fan in tutto il mondo, è apparsa da giugno in poi con le fedi al dito e Bobby Brown aveva sfoggiato qualche capo d'abbigliamento, dal cappello agli shorts, con scritto 'wife' o 'wifey', per indicare appunto di essere diventata una 'moglie'.

Finora però non si era saputo altro. Condividendo le foto, gli sposi, inglese lei e statunitense lui, hanno svelato di avere scelto l'Italia per dire 'sì'.Si sono sposati a Villa Cetinale, a Siena.

Jake Bongiovi ha indossato un completo firmato Tom Ford, mentre l'abito romantico, in pizzo, di Mille Bobby Brown è stato realizzato da Galia Lahav e impreziosito dal velo di Monvieve. Sembra si sia trattato di una cerimonia molto intima, a cui hanno partecipato soltanto le famiglie degli sposi e gli amici più stretti.Non è quindi dato sapere al momento se fossero presenti anche delle celebrità.

Gli unici nomi noti confermati sono stati quelli di Jon Bon Jovi ovviamente, in quanto padre dello sposo (Jake è uno dei quattro figli avuti con la moglie Dorothea Hurley) e Matthew Modine, attore che in 'Stranger Things' ha interpretato il 'padre' di Undici, che ha officiato la cerimonia.  Millie Bobby Brown ha iniziato a recitare in ruoli minori già a nove anni e ha ottenuto la fama mondiale giovanissima quando a soli 12 anni ha interpretato 'Undici' nella serie tv di successo internazionale 'Stranger Things'.Oggi ha vent'anni e, alla carriera di attrice che le ha regalato altri ruoli importanti in 'Godzilla II – King of the Monsters' e i due film di 'Enola Holmes', ha affiancato quella di produttrice e imprenditrice (nel 2019 ha lanciato una sua linea di make-up).  Figlio della superstar della musica Jon Bon Jovi, Jake Bongiovi invece ha 22 anni e fa il modello e l'attore.

I due stanno insieme dal 2021 e nell'aprile del 2023 c'è stato l'annuncio del fidanzamento ufficiale. "Per sempre tua moglie" e "Per sempre tuo marito" hanno scritto condividendo gli scatti delle nozze. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alex Britti: “Chi sono oggi? Un papà, uno chef e un musicista che suonerà finché vive” – FOTO

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(Adnkronos) – "Chi è oggi Alex Britti?Direi soprattutto uno chef.

Non ho più paure né ansie da prestazione.Passo davvero molto tempo a cucinare, a scegliere le materie prime, ad andare a comprare gli ingredienti e a scegliere le chitarre giuste.

Cerco le cose buone, in cucina e nella musica.Quindi Alex Britti oggi è uno che ha passato al setaccio ciò che ha vissuto e cerca di viversi solo le cose belle".

E' "l'autoritratto" di Alex Britti, intervistato in esclusiva dall'Adnkronos a pochi giorni dal suo ritorno nella Capitale dove il cantautore monteverdino suonerà il 18 ottobre al Palasport e dove chiuderà il tour Alex Britti Live 2024.Per citare i suoi brani, il suo 'Oggi sono io' lo racconta cambiato, non più nelle schiere degli 'Immaturi' ma sempre 'Lo zingaro felice' con la passione che gli brilla negli occhi. "Sono sempre contento di suonare in generale, ma Roma è particolare", ammette.  
Alex Britti e il mini concerto improvvisato all'Adnkronos – FOTO
 E Roma lo troverà più rilassato: "Sono uno che non segue regole, suono, mangio, cucino, se le cose funzionano bene altrimenti quello che dovevo dire l'ho detto, ora lo faccio solo per divertimento -ci racconta- La chitarra è il mio punto di partenza ed è stata la mia compagna di viaggio da sempre.

Adesso, dopo tanti dischi, non mi considero più in gara.Mi piace stare al lato del campionato, seguirlo, ogni tanto entro e ogni tanto esco", dice.

Libertà in tutto, anche di essere padre a suo modo, come racconta in 'Uomini', l'ultimo brano in cui parla dell'essere uomo al tempo di oggi, del quale spiega: "Noi maschietti siamo cambiati, anche nelle piccole cose.Mio papà non credo mi abbia mai cambiato un pannolino, io a mio figlio ne ho cambiati quanto la mamma.

Ho fatto sempre tutto come la mamma, e questa è già una differenza".  La paternità lo ha cambiato molto (è papà di un bimbo, Edoardo, che oggi ha 7 anni, ndr): "Sono molto 'papà', scherzone, giocherellone, anche molto serio, ma non serioso.Sono di polso, cerco di guidarlo ma di fargli vivere tutte le cose nel modo più normale.

Cerco di fargli vivere una sana normalità.Va ad una normalissima scuola statale, non lo metto su nessun piedistallo".

Affetti vissuti con discrezione: "La libertà sui social secondo me è effimera -osserva- Le persone si mettono da sole su piedistalli inesistenti e ti ritrovi i social pieni di cazzate.Nascono contro la noia.

La differenza con un libro però è che leggendo impari qualcosa". In questi anni, Alex Britti ha spaziato musicalmente avventurandosi in mondi più di nicchia e meno pop, più jazz e blues e meno commerciali: "Si dice che siamo fatti di quello che mangiamo, se ogni tanto mangi cose diverse poi rifai il pop ha il sapore di quello che ti sei musicalmente mangiato negli anni precedenti", spiega all'Adnkronos tornando alla metafora culinaria, per lui molto importante.Ma non tanto da farne una professione: "Preferisco lasciare la mia passione per l'enogastronomia ad una passione -si schermisce- Anche perché quando le cose le fai di mestiere vedi che la cosa ha i suoi sacrifici, ho tanti amici che hanno ristoranti e vedo quanto ci lavorano, io i sacrifici li ho già fatti per la musica".

Avrà però un piatto 'forte': "Non c'è, un professionista serio deve saper soddisfare ogni palato quando viene a casa mia, sia di carne che di pesce", scherza.  Tra i 'piatti' musicali per il suo futuro, Britti non esclude Sanremo: "Risalirei sempre sul palco di Sanremo.Anche se è cambiato tutto, anche il manto stradale della discesa dopo l'autostrada.

E' cambiato il palco, le telecamere, la tecnologia.Io ho 25 anni di più ed anche il periodo storico è cambiato.

Se ritorno al festival ci ritorno da super senior ma è sempre il festival, non perde quel suo essere super sagra della musica ed è un qualcosa che va vissuto da lì", dice.E non esclude future collaborazioni con la scena rap e trap: "Mi stimolano le cose nuove.

Qualche nome?Ce ne stanno un sacco, la Dark Polo Gang che poi è rimasto Tony Effe, Franco 126, Salmo, Lazza.

Questo vento nuovo mi sfida". Infine un pensiero alla sua Roma: "Sono molto romano.Come vedo Roma?

Meravigliosa.Una parte è brutta, c'è un sottobosco di violenza che però non sono un fenomeno solo romano, ma mondiale.

Tutte le città sono diventate un po' più pericolose, un po' più caotiche.Ha i problemi delle grandi città.

I romani si lamentano del traffico ma in tutte le metropoli c'è il traffico, le buche, gli incidenti, le manifestazioni.Ma è l'unica città che ti dà l'antichità, la bellezza, l'arte, il mare la montagna".

In tanti ultimamente annunciano ritiri molto anticipati, ma non è il caso di Alex Britti: "Annunciano il ritiro poi tornano dieci minuti dopo -chiosa ironico- Io se non suono da due giorni mi lamento con il mio manager che è da tanto che non suono.Non credo nei ritiri, io continuerei a fare musica: finché la salute lo permette, si va in giro a suonare". (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il fumo causa il 90% delle diagnosi di cancro al polmone, Aiom: “Aumentare il costo delle sigarette”

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(Adnkronos) – Nove diagnosi di tumore del polmone su 10 sono causate dal fumo di sigaretta, che equivale, in Italia, a quasi 40mila nuovi casi nel 2023.Nel nostro Paese, il 24,5% degli adulti (18-69enni) fuma.

Una cattiva abitudine sempre più diffusa soprattutto nelle donne, a cui corrisponde un progressivo aumento della mortalità per carcinoma polmonare in questa fascia della popolazione.Oggi il 75-80% dei casi è diagnosticato in fase avanzata, il che implica ridotte probabilità di guarigione, costi elevati a livello individuale e sociale e un significativo impatto sulla sostenibilità di tutto il Servizio sanitario nazionale.

Da questo quadro prende le mosse la campagna #SOStenereSSN, promossa congiuntamente da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione Aiom e Panorama della Sanità, presentata oggi al Senato.Un'iniziativa che mira a sostenere il Ssn e sensibilizzare cittadini e istituzioni sui danni del fumo.  L'obiettivo è aumentare di 5 euro il prezzo dei pacchetti di sigarette, una vera e propria tassa di scopo, che può generare fino a 13,8 miliardi da destinare immediatamente al finanziamento del Servizio sanitario.

Paesi come la Francia hanno già modificato il prezzo di vendita, che oggi si aggira sui 12 euro per le sigarette.Anche gli Usa hanno stabilito costi alti, intorno agli 8 dollari.

La campagna vedrà la nascita di un sito dedicato, di un opuscolo scaricabile e di uno spot, con il coinvolgimento di istituzioni e testimonial pronti a spiegare a tutti i benefici di uno stile di vita sano e libero dal fumo.  Alla campagna hanno già aderito anche Airc, Cipomo, Istituto Mario Negri, Crea Sanità, Sitab, Cittadinanzattiva, Acc (Alleanza contro il cancro), Ordine dei medici di Roma, Sihata, Pmi sanità, Fondazione Onda, Fondazione Longevitas, Fondazione RES, Simm.  "Il fumo di tabacco, oltre a essere il principale fattore di rischio del tumore del polmone, è fortemente associato anche alle neoplasie del cavo orale, gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata e rene – spiega Francesco Perrone, presidente Aiom – E' inoltre correlato a malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, e respiratorie, come enfisema, asma e Bpco.Queste evidenze mostrano la necessità di interventi volti a diminuirne il consumo.

A causa del grande numero di malati e di patologie fumo-correlate, inoltre, i costi in carico al servizio sanitario sono altissimi.In Italia, sono attribuibili al fumo di tabacco oltre 93mila morti ogni anno, con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro.

La nostra società scientifica ha deciso di intervenire con una campagna volta a chiedere alle istituzioni un aumento di 5 euro del prezzo al pubblico dei prodotti da fumo, con un duplice obiettivo: da una parte dissuadere i fumatori, dall'altra trasformare queste nuove entrate in una tassa di scopo, per poterle reinvestire completamente nel finanziamento del servizio sanitario". "Come rappresentante delle istituzioni e soprattutto come ricercatrice oncologica ho presentato la scorsa settimana in Senato la mia proposta per elevare il costo delle sigarette e dei prodotti da fumo, così come già accaduto in altri Paesi – afferma Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato – Potremmo in tal modo generare oltre 13 miliardi di euro di ricavi da investire nel potenziamento del Ssn, oltre che in campagne pubblicitarie mirate a far conoscere soprattutto ai più giovani tutti i rischi legati al consumo di sigarette.La tutela della salute dei cittadini è sancita dalla nostra Costituzione, e occorre fare di tutto affinché essa si realizzi pienamente". In Italia, nel periodo 2007-2019, nelle donne – riporta una nota – è stato documentato un eccesso di 16.036 morti per carcinoma polmonare, il 16% in più di quanto atteso.

Un quadro che riflette la diversità di genere nella diffusione dell'abitudine di fumare nel corso del tempo e che suggerisce l'opportunità di promuovere con forza la lotta al tabagismo. "Negli ultimi anni si è osservata una diminuzione lenta ma costante del numero complessivo di fumatori, con un rialzo durante la pandemia – sottolinea Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom – Le campagne anti-fumo e una maggiore attenzione alla prevenzione primaria hanno ottenuto risultati positivi.Nonostante questo, l'incidenza del tumore al polmone e la sua mortalità sono ancora alte, con numeri in aumento tra le donne, specialmente in età avanzata, poiché i danni del fumo possono emergere anche dopo molto tempo.

Nel 2023 le nuove diagnosi sono state 44mila, 30mila negli uomini e 14mila nelle donne.E' fondamentale attivare campagne che possano sensibilizzare la popolazione su questo tema, sull'importanza degli stili di vita sani e sulla necessità di interrompere quanto prima l'abitudine tabagica, perché, anche se una diminuzione del numero di sigarette è un buon punto di partenza, non esiste una soglia sotto la quale non risultino dannose". La campagna #SOStenereSSN "si pone come obiettivo primario quello di recuperare risorse preziose per far fronte alle tante esigenze del servizio sanitario aggredendo una abitudine dannosa come quella del fumo – conclude Sandro Franco, direttore Panorama della Sanità – I dati parlano chiaro: in Italia, il 24,5% dei cittadini fuma e uno su 4 consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno.

Aumentando di 5 euro il costo del pacchetto genereremmo potenzialmente un volume di circa 13,8 miliardi di euro l'anno.Risultato più che prezioso per un sistema che lamenta una cronica carenza di risorse.

Ovviamente la speranza è che questo aumento dei costi si traduca anche in un forte disincentivo per i giovani.Speriamo quindi che la nostra campagna possa tradursi in un bene sia per la salute che per la sanità del nostro Paese".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pnrr, Musumeci: “Cinque Regioni del Sud rinunciano a 7 milioni di euro per mettere in sicurezza il territorio”

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(Adnkronos) – "Cinque regioni del Sud hanno detto che devono rinunciare alla risorsa Pnrr per mettere in sicurezza il territorio per un importo di circa 7 milioni, perché non riescono a rispettare i termini".A dirlo oggi il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, intervenendo in video collegamento alla seconda giornata del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena. "Con il governo Meloni siamo a una svolta perché ha deciso di fare della cultura della prevenzione l'obiettivo prioritario, in un'Italia che finora ha seguito solo l'emergenza.

In Italia finora – spiega Musumeci – si è pensato essenzialmente alla ricostruzione, che poteva essere limitata se lo stesso interesse ci fosse stato verso la prevenzione; la pianificazione urbanistica non ha mai tento conto della pianificazione della protezione civile.C'è stata una particolare attenzione a costruire senza tenere conto però di paramenti essenziali che ogni ingegnere e ogni sana amministrazione conosce.

La delocalizzazione non è più un argomento tabù.In alcuni casi è necessario allontanarsi se il ricostruito si trova nelle stesse condizioni dove prima si era costruito.

La prevenzione è anche un fatto culturale, per questo stiamo cercando di offrire alle famiglie, con un partenariato con le compagnie di assicurazioni, la possibilità di stipulare una polizza contro le catastrofi naturali", prosegue il ministro.  "Stiamo lavorando alla revisione della protezione civile, il ddl per la prevenzione sul rischio sismico presto lo porteremo all'esame del Consiglio dei ministri, dove abbiamo previsto l'analisi del fabbricato perché non si può parlare di intervento se non si sa dove intervenire", conclude.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiammata prima del decollo, paura su aereo Brindisi-Torino: passeggeri evacuati con gli scivoli

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(Adnkronos) – Attimi di paura oggi all'aeroporto del Salento di Brindisi per un principio di incendio su un volo Ryanair in partenza per Torino.In fase di rullaggio, intorno alle 8.30, si è verificata una forte fiammata, forse a uno dei motori, e il decollo è stato interrotto.  
A bordo c'erano 184 passeggeri e 6 membri di equipaggio che sono stati evacuati attraverso gli scivoli di emergenza e accompagnati nell'aerostazione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e tutti gli altri voli in arrivo e in partenza sono stati bloccati per alcune ore.  In una nota Aeroporti di Puglia ha comunicato che "a causa di un problema a un aeromobile in partenza si è reso necessario procedere alla chiusura dell’Aeroporto del Salento di Brindisi.Il problema, verificatosi quando l’aeromobile era già allineato in testata per il decollo, ha comportato l’evacuazione dei passeggeri attraverso gli scivoli di emergenza.

Tutte le operazioni si sono svolte nella massima sicurezza per i passeggeri e l’equipaggio".  
L'aeroporto è stato riaperto poco prima delle 12 sia per i voli in arrivo che quelli in partenza.Nel frattempo, durante le circa due ore e mezza in cui lo scalo è rimasto chiuso alcuni passeggeri sono stati fatti salire su autobus diretti all'aeroporto di Bari per poter decollare dal 'Karol Wojtyla' in modo da non perdere le coincidenze di voli internazionali.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Shanghai, Berrettini supera O’Connell e va al secondo turno

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(Adnkronos) – Inizia bene il torneo di Matteo Berrettini nel Masters 1000 di Shanghai.L'azzurro si impone in due set sull'australiano Chris O’Connell con il punteggio di 7-6 (10-8), 7-6 (8-6) in poco più di due ore di gioco.

Al prossimo turno Berrettini troverà Holger Rune, per una rivincita della gara di Cincinnati dove a trionfare fu il danese in tre set. Berrettini, reduce dal ritiro dal torneo di Tokyo per problemi agli addominali, dimostra di aver recuperato la condizione.Il 28enne romano conquista la prima vittoria dell'anno in un Masters 1000.

Nel primo set, in particolare, l'azzurro risale nel tie-break da 1-5.Con la vittoria odierna, Berrettini ribadisce il feeling da record con i tie-break nella stagione in corso: ne ha vinto 14 sugli ultimi 15 giocati. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Addio a Ron Hale, la star di ‘General Hospital’ e ‘I Raian’ aveva 78 anni

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(Adnkronos) – L'attore statunitense Ron Hale, che ha interpretato il ruolo del dottor Roger Coleridge nella soap "I Ryan" e quello di Mike Corbin in un'altra soap di successo, "General Hospital", è morto all'età di 78 anni a St.George, nella Carolina del Sud.

Hale è morto il 27 agosto scorso, secondo un comunicato ufficiale delle pompe funebri diffuso oggi dalla famiglia.  L'attore ha recitato in "I Ryan" dal 1975 al 1989 e ha vinto due volte il Daytime Emmy Award come attore non protagonista nel 1979 e nel 1980.Nei panni del dottor Roger Coleridge, un medico di famiglia benestante che spesso si scontrava con il clan Ryan, è stato sposato con Delia Reid (Ilene Kristen/Randall Edwards), Maggie Shelby (Cali Timmins) e poi ancora Delia.

Hale ha poi interpretato Mike Corbin, il padre del boss mafioso Sonny Corinthos (Maurice Benard), in "General Hospital" dal 1995 al 2010, ed è apparso anche nello spinoff "Port Charles" dal 1997 al 2000 (Max Gail ha interpretato in seguito lo stesso personaggio dal 2018 al 2021). Nato come Ronald Hale Thigpen il 2 gennaio 1946 a Grand Rapids, nel Michigan, ha frequentato la Furman University, è arrivato a New York all'età di 19 anni e si è diplomato all'American Academy of Dramatic Arts nel 1967.Nel 1969 appare nella sua prima soap, "Aspettando il domani" e poi debutta sul palcoscenico di Broadway.

Il suo primo ruolo al cinema è stato nel film "Tutti gli uomini del presidente" (1976), dove interpreta il ladro del Watergate Frank Sturgis.Hale è apparso anche in episodi dei telefilm "Matlock" e "MacGyver". (di Paolo Martini) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Buchmesse, l’Italia a Francoforte con la forza della sua musica

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(Adnkronos) –
Italia Ospite d’onore alla Buchmesse 2024 offre un ricco programma di eventi culturali che celebrano la diversità e la vitalità della produzione artistica tricolore.La musica, linguaggio universale che trascende ogni barriera, assume un ruolo di primo piano in questo evento.

Un viaggio attraverso la storia e le tradizioni italiane, dalla grande opera al pop più contemporaneo, passando per la musica popolare, animerà la città di Francoforte. "La Buchmesse è soprattutto libri, ma nei giorni della Buchmesse celebreremo una componente fondamentale della nostra cultura: la musica popolare”, ha affermato Mauro Mazza, Commissario straordinario di Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse 2024.  “I concerti che porteremo a Francoforte – ha continuato Mazza – mostreranno al pubblico tedesco e non solo quanto la nostra musica sia in continua evoluzione, pur mantenendo intatta la sua anima, proprio come il motto ‘Radici nel futuro’ che ci ha accompagnato in questo percorso fino alla Buchmesse".Un calendario di eventi di grande prestigio che sarà inaugurato al teatro Alte Oper il 15 ottobre, a partire dalle 20.30, dall’Orchestra della Fondazione Arena di Verona con un concerto omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della sua scomparsa.

L'orchestra eseguirà le arie più emozionanti del repertorio pucciniano.Un evento che onorerà il genio musicale del grande compositore lucchese, ma anche il legame tra musica e letteratura e l’iscrizione della pratica del canto lirico nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. 
La festa della musica italiana a Francoforte proseguirà sempre all’Alte Oper il giorno successivo, mercoledì 16 ottobre alle ore 20, con il concerto “Taranta d’amore e balli italiani”.

La magia della taranta e dei balli popolari italiani invaderà il palco teatro francofortese con uno spettacolo coinvolgente diretto dal Maestro Ambrogio Sparagna.L’Orchestra Popolare Italiana trascinerà il pubblico in un vortice di ritmi e danze tradizionali, offrendo un’autentica immersione nelle tradizioni musicali del Sud Italia.

Nello spettacolo saranno inseriti anche alcuni brani ispirati alle laudi francescane e al Cantico delle Creature e riferimenti alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Dopo una serata di pausa, la grande musica riprenderà venerdì 18 ottobre, alle 19.30, al teatro Oper Frankfurt con il Rigoletto di Giuseppe Verdi, regia di Hendrik Müller e direzione di Giuseppe Mentuccia.Un appuntamento all’insegna dell’amicizia tra i due popoli, con un cast di artisti italiani e tedeschi e le due lingue a fare da padrone.  Sabato 19 ottobre, alle 20, sarà la Festhalle ad ospitare il gran finale: Il Volo – Live in concert 2024.

Il prestigioso palcoscenico in cui si sono esibiti grandissimi della musica internazionale accoglierà Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, veri e propri ‘ambasciatori’ del bel canto italiano nel mondo.L’atteso appuntamento live segnerà il culmine di una settimana all’insegna dell’eccellenza artistica made in Italy. 
Le note saranno protagoniste di Italia Ospite d’Onore anche all’interno del Padiglione progettato da Stefano Boeri, con le esibizioni degli artisti chiamati ad animare la pausa giornaliera del calendario letterario: in Fiera saranno presenti Giandomenico Anellino, Antonio Maggio, Rosy Messina, Agostino Penna e Angelica Sepe. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pil, Stoppani: “L’Italia regge malgrado tensioni geopolitiche, le banche sostengano la crescita”

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(Adnkronos) – Tasso di disoccupazione ai minimi dal 2007, Pil atteso sopra l'1% nel 2025: l'Italia tiene testa alle sfide macroeconomiche del momento. "Una situazione migliore rispetto alle tensioni geopolitiche e alle aspettative di contesto", dice all'Adnkronos Lino Stoppani.Cruciale, nella prospettiva del vicepresidente di Banca popolare di Sondrio, è sostenere l'economia reale, il credito è un tassello fondamentale, soprattutto adesso che la Bce ha tagliato i tassi d'interesse: "Bisogna ripartire dal report di Mario Draghi, con quelle riflessioni sulle banche che non aiutano le imprese a crescere", dice Stoppani che chiosa: "L'Europa rischia di arretrare senza un mercato unico di capitali" e l'operazione di Unicredit su Commerzbank "mostra l'importanza di grandi colossi" in grado di competere con Cina e Usa.

Le piccole banche devono scomparire? "Neanche per sogno – dice Stoppani – sono un valore importante: l'offerta diversificata consente di rispondere ai diversi bisogni delle imprese: non ci sono solo quelle grandi".  L'Italia è composta quasi per l'80% da piccole e medie imprese, e il radicamento territoriale degli istituti bancari – come affermato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a Sondrio – non è un valore campanilistico o romantico: significa leggere il tessuto produttivo e non far mancare mai a chi rischia e produce le linee di credito.Per Giorgetti è un'attività che "non è e non può essere un algoritmo: l'esempio è proprio la Banca popolare di Sondrio che ha saputo espandere la sua attività senza mai perdere il collegamento con il territorio". "Quella banca è un gioiello, da sempre in prima linea nell'ascolto e nel sostegno dei bisogni del territorio", aveva detto Stoppani all'Adnkronos. "Fin dalle sue origini, la Popolare di Sondrio ha posto al centro della sua missione lo sviluppo delle comunità locali".

Un approccio attento ai bisogni delle persone, dice, che ha creato un forte legame con soci e clienti, rendendo l’istituto un punto di riferimento per piccole e medie imprese, agricoltori, artigiani e famiglie.E i dati recenti lo dimostrano: il sostegno della Banca Popolare di Sondrio all'economia reale si conferma forte e concreto con nuove erogazioni per 2,7 miliardi di euro destinate a famiglie e imprese, mentre i finanziamenti netti alla clientela sono aumentati del +3,9%.  Una strategia, quella della Banca popolare, che dà anche un eccellente ritorno economico, basta soffermarsi su un primo semestre da record, con utili netti pari a 263,6 milioni di euro: il miglior risultato semestrale nella storia della banca.

Un incremento del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, un dato che, insieme a un margine di intermediazione cresciuto del 18,5%, ha superato le aspettative degli analisti.I ricavi? 403,7 milioni di euro, ben al di sopra dei 390,5 previsti.

Il margine di interesse è salito del 25,9%, raggiungendo i 538,1 milioni, e le commissioni nette sono aumentate del 9,3%, fino a toccare i 212,7 milioni.Sul fronte dei costi operativi, sebbene siano cresciuti del 14,1%, raggiungendo i 317,8 milioni, non hanno impedito al cost/income ratio di scendere al 39,1%, segno di grande efficienza.

Questi numeri raccontano che la Banca Popolare di Sondrio, nonostante le sfide globali, continua a crescere.  Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, in occasione della presentati dei risultati del primo semestre si è detto fiducioso sul futuro prossimo: "Puntiamo a proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024".La sfida del futuro passa anche attraverso le nuove generazioni: da qui la nascita di Liquid Factory, una nuova fabbrica di startup: l’obiettivo è attrarre i migliori talenti italiani ed europei.

L’iniziativa, promossa da un gruppo di imprenditori con un solido track record in Silicon Valley, punta a creare nuovi “unicorni” partendo dalla Valtellina, unendo la passione per la montagna con una visione innovativa e globale.In partnership con Banca Popolare di Sondrio, il progetto mira a supportare startup promettenti attraverso investimenti iniziali di 200mila euro e l’accompagnamento di esperti che faciliteranno il percorso di crescita e scalabilità internazionale.

Una banca che vuole unire passato e futuro.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)