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Juve Stabia, svelato il calendario di inizio 2026 con date e orari stabiliti fino al 25 gennaio

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Si delinea l’agenda del nuovo anno per la compagine di Castellammare. I vertici del campionato cadetto hanno, infatti, diramato la programmazione dettagliata delle sfide che inaugureranno il mese di gennaio 2026, fissando gli appuntamenti chiave per il girone di ritorno delle Vespe.

Il calendario propone un inizio d’anno caratterizzato da due match casalinghi e una suggestiva trasferta pugliese. Di seguito il dettaglio degli incontri:

  • Si riparte al “Menti”: Il primo appuntamento del nuovo anno vedrà i gialloblù scendere in campo tra le mura amiche. La sfida contro il Pescara è fissata per sabato 10 gennaio, con fischio d’inizio nel tardo pomeriggio, alle ore 17:15.

  • Trasferta al “San Nicola”: La settimana successiva, per il 20° turno, la Juve Stabia sarà ospite del Bari. Una gara affascinante in notturna, prevista per sabato 17 gennaio alle ore 19:30.

  • Ritorno a casa con l’Entella: Il trittico di gennaio si concluderà nuovamente a Castellammare di Stabia. Per la 21ª giornata, le Vespe affronteranno la Virtus Entella in un classico orario pomeridiano: appuntamento a sabato 24 gennaio alle ore 15:00.

I tifosi possono dunque iniziare a segnare le date sul calendario: il 2026 della Juve Stabia è pronto a cominciare.

IL PROGRAMMA COMPLETO

19a GIORNATA

Sabato 10 gennaio 2026

ore 15.00            AVELLINO – SAMPDORIA

ore 15.00            CARRARESE – BARI

ore 15.00            FROSINONE – CATANZARO

ore 15.00            REGGIANA – VENEZIA

ore 15.00            SÜDTIROL – SPEZIA

ore 15.00            V. ENTELLA – MONZA

ore 17.15           JUVE STABIA – PESCARA

ore 19.30            CESENA – EMPOLI

Domenica 11 gennaio 2026

ore 15.00            MANTOVA – PALERMO

ore 17.15            PADOVA – MODENA

20a GIORNATA

Venerdì 16 gennaio 2026

ore 20.30            SAMPDORIA – V. ENTELLA

Sabato 17 gennaio 2026

ore 15.00            AVELLINO – CARRARESE

ore 15.00            EMPOLI – SÜDTIROL

ore 15.00            MONZA – FROSINONE

Sabato 17 gennaio 2026

ore 15.00            PADOVA – MANTOVA

ore 15.00            VENEZIA – CATANZARO

ore 17.15            REGGIANA – CESENA

ore 19.30           BARI – JUVE STABIA

Domenica 18 gennaio 2026

ore 15.00            PESCARA – MODENA

ore 17.15            PALERMO – SPEZIA

21a GIORNATA

Venerdì 23 gennaio 2026

ore 20.30            CARRARESE – EMPOLI

Sabato 24 gennaio 2026

ore 15.00            CESENA – BARI

ore 15.00            FROSINONE – REGGIANA

ore 15.00           JUVE STABIA – V. ENTELLA

ore 15.00            MANTOVA – VENEZIA

ore 15.00            MONZA – PESCARA

ore 17.15            MODENA – PALERMO

ore 19.30            SPEZIA – AVELLINO

Domenica 25 gennaio 2026

ore 15.00            SÜDTIROL – PADOVA

ore 17.15            CATANZARO – SAMPDORIA

Juve Stabia, le decisioni del Giudice Sportivo: Marco Ruggero non sarà disponibile con il Monza

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Come previsto la Juve Stabia e quindi il tecnico delle Vespe in vista del prossimo impegno di campionato avranno sicuramente un calciatore in meno da poter schierare in campo. Le scorie della combattuta gara contro la Sampdoria lasciano il segno: il Giudice Sportivo ha infatti ha solo potuto ufficializzare quello che era già risaputo e cioè lo stop per un turno del difensore Marco Ruggero.

La decisione ufficiale

Nel pomeriggio di oggi, martedì 25 novembre 2025, il Giudice Sportivo Avv. Emilio Battaglia, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Moreno Frigerio, ha reso noti i provvedimenti disciplinari relativi all’ultimo turno di campionato.

Nel comunicato ufficiale si legge la sanzione a carico del difensore gialloblù:

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA RUGGERO Marco (Juve Stabia): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

Assenza pesante contro il Monza

Il provvedimento scaturisce dal cartellino rosso (frutto di una doppia ammonizione) ricevuto da Ruggero durante la gara di ieri sera contro la Sampdoria che ha generato anche il rigore con cui i blucerchiati hanno vinto con le Vespe. Il difensore dovrà quindi guardare dalla tribuna la prossima sfida casalinga, che vedrà la Juve Stabia ospitare il Monza al “Romeo Menti”.

Un’assenza non da poco per lo scacchiere difensivo stabiese, che perde uno dei suoi riferimenti in una gara che si preannuncia complessa contro la formazione brianzola che è in testa alla classifica. L’allenatore spera quindi di recuperare Varnier per sostituire Ruggero.

Educational Goal Festival: Salerno Capitale della Sostenibilità. Giovani più consapevoli degli adulti

Domani, 26 novembre, Salerno si trasformerà per un giorno nella capitale italiana dell’educazione alla sostenibilità. Dalle 9.30 alle 18.30, il Palazzo Comunale ospiterà l’evento centrale dell’Educational Goal Festival (EGF), il primo appuntamento nazionale dedicato interamente alla cultura della sostenibilità, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

L’iniziativa, inaugurata ieri a Roma con un confronto istituzionale, non si ferma alla Campania: fino al 29 novembre, il festival animerà ben 50 località in tutta Italia. Scuole, comuni e associazioni daranno vita a una maratona di laboratori, spettacoli e dibattiti per trasformare la teoria in azione concreta.

Il divario generazionale: studenti promossi, adulti rimandati

Uno dei dati più significativi emersi durante la presentazione all’Università della Pace (ONU) riguarda il forte divario generazionale sulla percezione dell’urgenza ambientale.

“Il 70% degli studenti è oggi consapevole dei temi della sostenibilità, contro appena il 30% degli adulti.”

Questo il quadro tracciato da Enrico Giovannini, Direttore scientifico di ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile). Se da un lato le piazze dei Fridays for Future dimostrano l’attivismo dei giovani, dall’altro la sensibilità nella fascia adulta della popolazione resta ancora troppo bassa.

Un risultato frutto anche delle riforme scolastiche, come sottolineato dall’ex Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti: “L’introduzione nel 2019 dell’educazione civica come materia multidisciplinare è stata decisiva. La sostenibilità è diventata un concetto trasversale che permea il modo in cui i giovani concepiscono il loro ruolo civico e professionale”.

Ad A2A il premio per l’educazione scolastica

Durante la conference di apertura è stato assegnato un importante riconoscimento al mondo delle imprese. A2A si è aggiudicata il premio per il miglior progetto di educazione ambientale rivolto alle scuole.

Selezionato tra 25 candidature dal Comitato tecnico scientifico di EGF, il progetto della multiutility milanese ha eccelso per:

  • Originalità;

  • Rispondenza agli obiettivi SDGs dell’Agenda ONU 2030;

  • Alto numero di studenti coinvolti;

  • Replicabilità ed efficacia educativa.

Il premio è stato ritirato da Elena Tondini, Head of Brand Strategy, Communication and Media Planning di A2A.

Il programma di Salerno e gli obiettivi del Festival

Antonio Garofano e Massimiliano Pontillo, vertici dell’Educational Goal Festival, hanno ribadito la missione dell’evento: “Portare la cultura della sostenibilità nelle piazze per trasformare il pensiero in cambiamento sociale. L’Italia e l’Europa devono accelerare per non perdere terreno rispetto a realtà come la Cina, che sulla mobilità elettrica sta correndo con forza”.

Domani a Salerno, il focus sarà sull’esperienza diretta. Il programma prevede:

  • Talk e Panel: Approfondimenti su educazione alla sostenibilità, greenwashing (con l’Università degli Studi di Salerno), finanza sostenibile e lotta allo spreco.

  • Laboratori Esperienziali: Attività pratiche su intelligenza artificiale, circolarità e beni comuni rivolte a studenti e docenti.

Istituzioni e Partner

L’evento vede un ampio supporto istituzionale e privato. Oltre al Ministero dell’Ambiente — che tramite il direttore Domenico Repetto ha ricordato il finanziamento di 300 progetti Plasticfree e la piattaforma “Cultura e consapevolezza” — il festival vanta il patrocinio di UNESCO Italia, INDIRE, CONAI, FERPI e Regione Campania.

Tra i main sponsor figurano Terravision Electric e partner locali come Salerno Pulita e GORI.

a Napoli congresso medici-fisiatri Simfer

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Ha registrato 1.600 partecipanti il 53esimo Congresso nazionale Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa), ospitato alla Stazione Marittima di Napoli fino al 26 novembre, confermandosi come il più rilevante appuntamento scientifico della medicina fisica e riabilitativa italiana. Quattro giornate di lavori, oltre 24 aree tematiche e decine di sessioni parallele hanno dato forma a un programma che spazia dall’ictus alle gravi cerebrolesioni, dall’artrosi alla sarcopenia, dalla robotica alla riabilitazione digitale, fino all’intelligenza artificiale applicata alla pratica clinica. La Simfer evidenzia l’impronta internazionale del congresso, con keynote lecture dall’estero, una sessione dedicata e numerose collaborazioni con società scientifiche italiane di area neurologica, reumatologica, ortopedica e internistica. Ampio spazio è stato dedicato alle nuove tecnologie, alla telemedicina, alla teleriabilitazione, ai modelli predittivi per la gestione della spasticità e ai progressi dell’ingegneria della riabilitazione.

Tra i temi emergenti – riferisce la società scientifica – forte attenzione alla fragilità, alle patologie dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico, all’inflammaging e alla nutrizione clinica, con un focus sulla sarcopenia e sulla composizione corporea. Importante anche il fronte dell’organizzazione sanitaria, con approfondimenti su linee guida, modelli di appropriatezza, tariffe e impatto del Dm 77. Significativa la partecipazione dei giovani specialisti, protagonisti delle rapid communications, dei premi under 40 e dei numerosi momenti formativi dedicati”.

“Abbiamo voluto dare un grande spazio a ciò che rappresenta la vera innovazione degli ultimi anni, cioè l’arrivo delle tecnologie avanzate, della telemedicina e soprattutto dell’intelligenza artificiale nella riabilitazione delle persone con disabilità”, spiega il presidente Simfer, Giovanni Iolascon. “Un altro elemento decisivo – sottolinea – è stato il dialogo continuo con le associazioni dei pazienti, che hanno portato all’attenzione del congresso i cosiddetti unmet needs, i bisogni ancora non soddisfatti dall’attuale disponibilità di cura. Desidero poi sottolineare il successo numerico dell’evento: non solo per il numero dei partecipanti, ma anche per la quantità e la qualità dei contributi scientifici, delle letture magistrali e dei lavori presentati. In tutti gli ambiti della riabilitazione – neurologica, ortopedica, cardiorespiratoria, protesica e non solo – abbiamo avuto davvero il top dei relatori e delle relazioni”.

“Il congresso nazionale Simfer – conclude il segretario nazionale della società scientifica, Andrea Bernetti – è l’occasione per affrontare molte tematiche in ambito riabilitativo, con un particolare focus sulle nuove tecnologie a disposizione delle persone con disabilità. Sì è parlato inoltre di fisiatria interventistica per la gestione delle patologie dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico, sottolineando l’importanza di un approccio molto preciso che valorizzi la visita medica a supporto delle innovazioni tecnologiche dell’imaging. Rinforzare i sistemi sanitari dal punto di vista della riabilitazione è essenziale, e anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato questo aspetto come centrale per la sua agenda”.

Fonte AdnKronos

Vespa Rosa, donne in prima linea: Il grido di “StabiAmore” contro la violenza sulle donne

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In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la voce dell’associazione StabiAmore si alza forte e chiara. Non è solo un comunicato istituzionale, ma un vero e proprio “grido” di sostegno e consapevolezza inviato dal Presidente Onorario. Un appello rivolto a tutta la cittadinanza, ma con un destinatario preciso: l’universo maschile.

Il vento sta cambiando: Donne al vertice

Il messaggio parte da una fotografia lucida della realtà attuale. Le donne sono oggi in prima linea: le vediamo eccellere nello sport, guidare i processi decisionali nella politica, e far sentire la propria passione sulle gradinate, cuore pulsante del tifo che nella nostra città ha un valore sacro.

“Dopo secoli di dominio maschile il mondo sta finalmente cambiando, riconoscendo il ruolo alle donne, che meritano di stare ai vertici delle istituzioni politiche ed economiche.”

È un riconoscimento doveroso di un cambiamento storico epocale. Le barriere stanno cadendo e il merito sta finalmente prevalendo sul genere.

La resistenza del vecchio mondo

Tuttavia, il Presidente Onorario non nasconde l’altra faccia della medaglia, quella più oscura. Questo progresso, purtroppo, incontra ancora resistenze feroci. “Purtroppo tanti maschi non sopportano di dover stare sullo stesso piano o, giustamente, di essere dipendenti dalle donne,” si legge nella nota. È in questa incapacità di accettare la parità che germoglia il seme della violenza. I dati in Italia sono allarmanti: i casi di aggressione e femminicidio aumentano, sintomo di una cultura che fatica ad evolversi e che necessita di “misure adeguate” per essere contrastata.

L’appello agli uomini: Gentilezza come rivoluzione

Il cuore del messaggio è un invito all’azione rivolto agli uomini, definiti poeticamente come “la metà del cielo meno illuminata dalla bellezza”. Non serve la forza fisica per cambiare le cose, ma la forza d’animo. Il Presidente indica la strada maestra: il dialogo e la gentilezza. Non occorrono sforzi sovrumani: basta riscoprire doti che appartengono a tutti. Valorizzare l’ascolto: per combattere quella violenza che “deturpa la nostra società”.

L’obiettivo è la costruzione di una nuova società, dove il rapporto paritario tra i sessi non sia solo una legge scritta, ma una realtà vissuta quotidianamente.

Un patto di “StabiAmore”

La chiusura è un abbraccio alla città e un invito alla tenerezza. L’appello finale è quello di disporci verso le donne “solo con affetto”. È un invito a trasformare la mentalità maschile, affinché ovunque – dalle case agli stadi, dagli uffici alle piazze – regni il rispetto.

Cari amici maschi, la sfida è lanciata: rispondiamo con civiltà, rispetto e tanto, autentico StabiAmore.

Sampdoria – Juve Stabia (1-0): Il podio e il contropodio gialloblù

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l rigore del solito Coda condanna la Juve Stabia alla sconfitta in casa della Sampdoria. Una gara sporca, decisa dal penalty assegnato ai doriani, che lascia amaro un bocca alle Vespe.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Confente, inoperoso per gli oltre novanta minuti di gioco. Nessuno rischio per il portiere gialloblù, che si mostra deciso nelle poche occasioni in cui i blucerchiati bussano alla sua porta. Battezza il lato sbagliato quando Coda si presenta dal dischetto ma certo non è una colpa.

Medaglia d’argento: a Leonardo Candellone, pericoloso anche in un match in cui la Juve Stabia costruisce obiettivamente poco. Solito lavoro oscuro ma determinante del capitano, che nel primo tempo va vicinissimo alla rete del vantaggio con l’esterno destro su cui Ghidotti si supera allungando in angolo. In gare così, senza un riferimento “vero” avanti, in grado di occupare l’area avversaria, si soffre. Riferimento che probabilmente oggi in rosa manca.

Medaglia di bronzo: a Marco Bellich, probabilmente il più in palla del pacchetto arretrato. Il 6 non è nella sua versione più brillante ma ribatte ai tentativi doriani che arrivano dal suo lato. Tappa anche le falle che non dipendono da lui, come nella ripresa quando il fuorigioco attuato dalla difesa stabiese non è sempre tempestivo.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Marco Ruggero, ingenuo protagonista dell’episodio chiave della gara. Le immagini evidenziano la maglia blucerchiata che si allunga; al netto delle perplessità sull’utilizzo del var, resta una trattenuta evitabile su un cross destinato a scivolare via. A ciò si aggiunge il primo cartellino giallo speso senza effettiva necessità. Forse rispolverare un pizzico di mentalità “operaia” dell’anno di esordio in cadetteria, tipica di chi è consapevole che in Serie B ogni errore è letale, favorirebbe la concentrazione.

Medaglia d’argento: a Giuseppe Leone, che sul bagnato di Marassi non riesce a dirigere il gioco. Il regista si vede poco, toccando una quantità di palloni sensibilmente inferiore al solito, sintomo di una manovra in cui i normali ingranaggi non funzionano come al solito. Senza la sua presenza in fase di costruzione, la qualità si abbassa divenendo più prevedibile.

Medaglia di bronzo: a Lorenzo Carissoni, che un po’ come Leone, c’è ma non si vede. Il fluidificante costantemente proiettato nella metà campo avversaria quasi non lascia traccia. Nessun errore per il 24, proprio perché la sua serata ha pochissimo da raccontare, in positivo come in negativo. Un ulteriore depotenziamento per l’imprevedibilità della Juve Stabia.

Musica, a Napoli convegno dedicato ad Alessandro Scarlatti

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Un appuntamento speciale per celebrare e ricordare un grande italiano, il Maestro Alessandro Scarlatti, in occasione dei 300 anni dalla sua morte. Oggi e domani a Napoli, presso la sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella si svolgerà il convegno internazionale di studi “Alessandro Scarlatti e il suo tempo”. Domani, poi, alle 20 all’interno della Chiesa dei Girolamini, a conclusione dell’evento promosso dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) si terrà un concerto organizzato dall’associazione Alessandro Scarlatti e diretto da Antonio Florio.

Dopo i saluti istituzionali di Gaetano Panariello, direttore del Conservatorio di Napoli, Francescantonio Pollice, Presidente del Cidim Ets, Tommaso Rossi, direttore artistico dell’associazione Alessandro Scarlatti e Oreste de Divittis, presidente dell’associazione Alessandro Scarlatti, l’incontro sarà coordinato dai professori Luca Della Libera (ordinario di Storia della Musica presso il Conservatorio di Frosinone, tra i principali studiosi italiani di Alessandro Scarlatti nel mondo) e Marco Bizzarrini (ordinario di Musicologia all’ Università di Napoli). L’iniziativa prevede la presenza di alcuni dei massimi esperti della vita e della musica del grande compositore nato a Palermo nel 1660 e morto a Napoli nel 1725.

Alessandro Scarlatti è uno dei più importanti compositori italiani del periodo barocco e il principale esponente della scuola musicale napoletana. Ha vissuto e lavorato tra Napoli e Roma, e oggi è considerato il maggiore operista italiano tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Riuscì ad influenzare con la sua bravura in modo duraturo anche il periodo a seguire, che generò musicisti del calibro di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel e Jean Philippe Rameau. L’attenzione a questi compositori da parte della storiografia ottocentesca ha in parte oscurato la figura di Scarlatti, padre peraltro di Domenico Scarlatti, altro celebre compositore.

“Alessandro Scarlatti – spiega Francescantonio Pollice, presidente di Cidim e Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) – è un musicista di fondamentale importanza nella storia della musica italiana. La profondità del suo linguaggio musicale, ancorato alla grande tradizione rinascimentale e allo stesso tempo immerso nella sensibilità barocca, la ricchezza e l’originalità delle sue soluzioni compositive, la particolare sensibilità nel rapporto tra la musica e il testo rappresentano i tratti più significativi di un compositore estremamente prolifico, divenuto punto di riferimento per almeno due generazioni di musicisti e ancora oggi oggetto di ispirazione e studio da parte degli appassionati. La nostra associazione – conclude – ha deciso di promuovere, in occasione del 300° anniversario della morte di Alessandro Scarlatti, diverse iniziative dedicate alla sua figura. Oltre al convegno, infatti, sono previsti eventi musicali e didattici, per ribadire ancora una volta le straordinarie capacità di un grande italiano”.

Fonte AdnKronos

insuccesso per Boccia, per lei solo 118 voti

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Gennaro Sangiuliano è stato eletto al consiglio regionale della Campania, flop invece per Maria Rosaria Boccia. Ma la bocciatura di personaggi mediatici durante la campagna elettorale, con poco riscontro alle urne, non riguarda solo lei.

La notte del voto ha dato le sue sentenze. L’ex ministro della Cultura entra nel consiglio regionale della Campania grazie a 9.902 preferenze: candidato da Fratelli d’Italia come capolista nella provincia di Napoli, è emerso in una lotta serrata a colpi di voti con altri candidati con parecchie preferenze.

Discorso diverso per Maria Rosaria Boccia: candidata nella Lista Bandecchi, l’influencer e imprenditrice ha raccolto appena 118 voti. E non è andata meglio a Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, ragazzo ucciso per futili motivi al centro di Napoli due estati fa: candidata come capolista a Napoli per la Lega, ha ottenuto 964 voti.

Fonte AdnKronos

IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia non inverte il trend delle trasferte. Un “rigorino” resuscita la Samp

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Continua la difficile relazione tra la Juve Stabia e le partite lontano dal “Menti”. Il posticipo della 13ª giornata di Serie B ha confermato il trend negativo per le “Vespe”, che hanno ceduto di misura, 1-0, sul campo di una Sampdoria affamata di punti e fino a ieri fanalino di coda del campionato.
​La vittoria blucerchiata, seppur di misura, è sufficiente a sollevare i doriani e ad accrescere i rimpianti della formazione campana, che in trasferta quest’anno ha saputo gioire una sola volta.

​🥅 Un Primo Tempo di Studio e Timidi Spunti

​La prima frazione di gioco si è rivelata una battaglia tattica, avara di vere emozioni. L’unico brivido per la difesa blucerchiata è arrivato da un destro dalla distanza di Candellone, deviato in corner dal portiere Ghidotti.
​La risposta della Sampdoria è stata invece involontaria ma pericolosissima: un cross sbilenco di Depaoli ha sorpreso tutti, compreso il portiere stabiese Confente, che ha visto il pallone spegnersi sulla parte alta della traversa, scongiurando una beffa inattesa. Si va al riposo sullo 0-0, con le due squadre che non riescono a sferrare l’affondo decisivo.

​🚨 L’Episodio Chiave: VAR, Rosso e Rigore Generoso

​La ripresa vede una Juve Stabia più propositiva in avvio, ma è un episodio a capovolgere in maniera drastica l’inerzia del match. All’undicesimo minuto, il VAR richiama l’attenzione dell’arbitro su un contatto in area stabiese. Viene sanzionata una trattenuta di Ruggero ai danni di Vulikic: la decisione è severissima. Per il difensore gialloblu scatta il secondo giallo, l’espulsione e il calcio di rigore per la Sampdoria.
​Le proteste degli ospiti sono veementi, ma la decisione è irrevocabile. Dal dischetto si presenta l’attaccante blucerchiato Coda che non sbaglia. È il suo quinto gol in campionato, un centro che vale non solo i tre punti ma anche un record personale: Coda si conferma il massimo cannoniere nella storia della Serie B con 140 reti.

​💛 Un Sospetto di Reazione Tardiva

​Sotto di un gol e in inferiorità numerica, la Juve Stabia ha comunque trovato la forza per una reazione d’orgoglio. Le occasioni più nitide capitano nuovamente sui piedi di Candellone e di Mosti, ma la poca lucidità e la fretta non permettono ai gialloblu di finalizzare gli sforzi.
​Il triplice fischio sancisce l’1-0 finale per la Sampdoria. Per la Juve Stabia è una sconfitta che fa male, non solo per il risultato, ma perché permette a Empoli e Reggiana di raggiungerla al settimo posto in classifica, sebbene le “Vespe” abbiano una partita in meno. Un campanello d’allarme per mister e squadra: per puntare in alto è necessario svoltare e ritrovare la via della vittoria lontano dalle mura amiche.

Sampdoria – Juve Stabia (1-0): Le pagelle ai calciatori gialloblù

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Al termine della gara Sampdoria – Juve Stabia giocata al Marassi, persa dalle Vespe con il punteggio di 1 a 0 a causa di un rigore assegnato ai padroni di casa e realizzato da Coda, assegniamo i voti ai calciatori della gialloblù:

CONFENTE 6: Primo tempo inoperoso, solo un intervento. Secondo tempo ancora inoperoso ma deve arrendersi al rigore trasformato dall’esperto Coda.

RUGGERO 5: Una buona partita fino all’azione del rigore: contatto inutile e ingenuo che dà la possibilità al direttore di gara e al VAR di decidere per il penalty (discutibilissimo).

GIORGINI 6,5: Partita di sostanza la sua, tiene bene gli avversari di turno con fisicità e tempismo, di fronte aveva un certo Coda, non un attaccante qualsiasi.

BELLICH 7: Partita imponente la sua, con l’aggiunta di alcune sortite offensive, leader della difesa.

CARISSONI 5,5: Produce poco in fase di spinta, impegnato nel limitare gli esterni avversari. Tanti appoggi purtroppo sbagliati. (dal 46 s.t. Baldi S.V.)

LEONE 6: Sono mancate le sue geometrie, impegnato a controllare Cherubini, il più in forma della Samp. Poco aiutato da Correia. (dal 18 s.t. PIEROBON 5,5): Subentra al 62’ minuto, da lui ci si aspetta sempre qualcosa di buono. Le aspettative sono tante ma stasera sono state deluse. La condizione migliora ma si nota che non è al meglio e poi in 10 uomini con la Samp raccolta dietro era difficile creare qualcosa di buono.

CORREIA 5,5: Primo tempo assente, meritava la sostituzione, meglio nella ripresa con qualche sua incursione che lo salva da un’insufficienza netta.

MOSTI 6: Un buon primo tempo il suo, la sua tecnica e la sua fisicità non mancano, uno dei pochi che prova la conclusione da fuori area. Nel secondo tempo rallenta, forse non è nelle migliori condizioni, sarebbe il caso di fermarlo per una partita. Si divora l’occasione per il pari nel secondo tempo. (dal 46 s.t. De Pieri S.V.)

CACCIAMANI 5,5: Unico che cerca di saltare l’uomo, oggi però brilla meno rispetto alle partite precedenti. Dopo 3 partite con la nazionale U19 era anche prevedibile. (dal 35 s.t. Piscopo S.V.)

GABRIELLONI 6: Voto di sufficienza non per la partita, dove si è visto poco, ma per i falli conquistati, in cui in due occasioni l’avversario meritava l’ammonizione. (dal 18 s.t. MAISTRO 5: Subentrato anche lui al 62’ si intestardisce con troppi dribbling, per cercare lo spiraglio per la conclusione, ma l’avversario lo raddoppia sempre aiutato anche dalla superiorità numerica. In alcuni tratti della partita sembra essere ritornato il calciatore svogliato della passata stagione).

CANDELLONE 6,5: Non si smentisce più ormai, ennesima partita di sacrificio totale per la squadra, ha cercato di dialogare con il suo compagno di reparto, l’unico a tenere impegnato il portiere, non si risparmia mai. Nel secondo tempo si è visto meno anche perché lasciato solo in avanti. Servirebbe in rosa un suo degno sostituto.

MISTER ABATE 5,5: Partita preparata in maniera troppo rinunciataria. Anche se c’erano le due punte nel primo tempo si è badato più a far sfogare la Samp che a creare. Manca la sostituzione di Ruggero ad inizio ripresa perché già ammonito. Questa volta le sostituzioni non hanno aiutato la causa. In trasferta si continua ad essere fragili al netto della direzione arbitrale.

DIRETTORE DI GARA, ZUFFERLI 5: Solito arbitraggio casalingo in generale. Manca qualche ammonizione sui continui falli ai danni di Gabrielloni. Una direzione di gara non uniforme che ha mandato in confusione tutti nella valutazione del metro di giudizio. Nel primo tempo c’è un tocco di mano della difesa della Sampdoria su un colpo di testa di Gabrielloni. Sul rigore assegnato alla Samp prima decide di far continuare ma poi viene richiamato al VAR e cambia la decisione.

Sampdoria – Juve Stabia (1-0), Abate: Meritiamo rispetto! Rigore discutibile. L’arbitraggio non mi è piaciuto

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Al termine di Sampdoria – Juve Stabia terminata con una vittoria per 1 a 0 dei padroni di casa grazie ad un contestatissimo rigore realizzato da Coda, episodio che ha determinato anche la doppia ammonizione per Ruggero, si è presentato in sala stampa Mister Ignazio Abate che ha commentato l’esito della gara:

Ha visto l’episodio che ha deciso la gara un suo giudizio?

Penso che l’avete visto un po’ tutti, ma al di là del rigore che è molto molto discutibile l’arbitro era lì a cinque metri, aveva fatto una scelta. Poi sei minuti al var, non so cosa abbiano visto, ma è una cosa che si sta ripetendo nel tempo. Tutte le volte che andiamo fuori casa abbiamo rigori contro.

Io credo che meritiamo un minimo di rispetto anche noi, perché lavoriamo tutta la settimana con sacrificio. Sappiamo che conquistare la salvezza e arrivare a 46 punti è complicatissimo. Ma oggi al di là del rigore, che poi sono episodi, era la conduzione della gara che non mi è affatto piaciuta.

Le chiedo, alla luce di quello che ha visto in campo, cosa si porti a casa di positivo in vista del proseguo del campionato e cosa invece dovete sistemare e migliorare?

L’avevamo preparata così, sapevamo che i primi 20-25 minuti studiando la Samp che partivano veramente forte, anche per il momento, giocando in questo splendido stadio. I ragazzi hanno tenuto botta per 20-25 minuti, poi piano piano i ritmi si sono abbassati, abbiamo preso in mano un po’ la partita dal punto di vista tecnico. Anche se il primo tempo potevamo fare molto meglio e avere più pazienza con la palla, invece il secondo tempo, fino al rigore, siamo partiti molto bene.

Poi nonostante ciò, anche rimanendo in dieci, la squadra credo che abbia fatto un’ottima gara. Abbiamo avuto anche noi le nostre palle gol, mi porto dietro lo spirito e l’unione di questo gruppo che è la base per conquistare la Salvezza.

Dati alla mano tra la scorsa stagione e questa con 54 partite di Serie B, solo tre rigori assegnati alla Juve Stabia mentre solo nelle ultime quattro trasferte quattro rigori contro.

Vuole commentare questo dato?

Non mi piace parlare degli arbitri, però poi si arriva a un certo punto che uno non sa più cosa pensare. La partita non era una partita cattiva, era una partita maschia, giusta, tra due squadre che si giocavano tanto. Fosse passato sul piano che si giocasse più la Samp che noi, invece anche noi ci giochiamo la salvezza e dovremo faticare tanto.

Quindi, come ho detto prima, credo che i miei ragazzi e tutti noi meritiamo un minimo di rispetto.

La prossima gara è in casa col Monza?

Difficile, come tutte, affrontiamo la capolista, sappiamo che è una grande squadra, però venderemo calda la pelle, sicuramente.

Sampdoria – Juve Stabia (1-0): Ancora un rigore contro, ed in trasferta, condanna le Vespe alla sconfitta

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È una sconfitta che brucia, quella maturata al “Luigi Ferraris” nel posticipo della 13ª giornata di Serie BKT. La Juve Stabia esce battuta per 1-0 dalla Sampdoria, ma a testa altissima, piegata solo da un episodio controverso e da un rigore trasformato dall’esperto Massimo Coda. Una gara in cui le Vespe hanno dimostrato personalità e idee, mettendo per larghi tratti della partita alle corde una Sampdoria contestata dal suo stesso pubblico, ma pagando a caro prezzo una severa decisione arbitrale e la mancanza di cinismo sotto porta.

TABELLINO

Sampdoria (3-5-2): Ghidotti; Venuti, Hadzikadunic, Giordano (28′ s.t. Ioannou); De Paoli (17′ s.t. Pafundi), Benedetti (41′ s.t. Casalino), Vulikic, Bellemo (41′ s.t. Ferri), Conti (28′ s.t. Barak); Cherubini; Coda. A disp. Krastev, Ravaglia, Coucke, Coubis, Pedrola, Narro. All. Gregucci-Foti.

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni (46′ s.t. Baldi), Mosti (46′ s.t. De Pieri), Leone (18′ s.t Maistro), Correia, Cacciamani (35′ s.t. Piscopo); Candellone, Gabrielloni (18′ s.t. Pierobon). A disp. Signorini, Boer, Reale, Stabile, Mannini. All. Abate.

Reti: 13′ s.t. rig. Coda (S)

Ammonizioni: Ruggero (J) De Paoli (S) Gabrielloni (J) Giorgini (J) De Pieri (J)

Espulsi: 11′ s.t. Ruggero (doppia ammonizione)

Angoli: 4-4

Recupero: 1’ pt – 0’ st

Arbitro: Sig. Luca Zufferli della sez. di Udine

Assistente 1: Marco Ricci della sez. di Firenze

Assistente 2: Marco Ceolin di Treviso

IV Ufficiale: Andrea Zappi della sez. di Firenze

VAR: Niccolò Baroni della sez. di Firenze

AVAR: Ivano Pezzuto della sez. di Lecce

Note: Spettatori paganti 847, abbonati 20.392, rateo 194.745 euro. Settore ospiti chiuso.

Primo tempo: Vespe pungenti, Samp sterile

L’avvio di gara vede i padroni di casa provare a fare la partita, spinti dalla necessità di punti ma frenati dal clima teso sugli spalti. Il possesso palla blucerchiato (oltre il 60% nella prima frazione) è però sterile e non impaurisce mai seriamente Confente. Al 18′, un colpo di testa di Coda finisce abbondantemente a lato, unico squillo doriano.

La Juve Stabia, invece, quando riparte fa male. Al 23′ Candellone accende la luce con un guizzo d’esterno destro che costringe Ghidotti alla parata in corner. Poco dopo un tiro-cross di Depaoli scheggia la parte alta della traversa, facendo correre un brivido lungo la schiena della difesa gialloblù. La squadra di Abate insiste e costruisce un’azione da manuale con Correia che serve splendidamente Mosti: l’inserimento è perfetto, la conclusione mancina meno, con la palla che si apre troppo e manca lo specchio.

La prima frazione si chiude con un giallo a Ruggero al 38′ per un fallo a centrocampo, una sanzione apparsa subito molto severa da parte dell’arbitro Zufferli, e che peserà come un macigno sul prosieguo del match.

Il primo tempo finisce in parità con il risultato di 0-0.

La svolta: rigore ed espulsione

La ripresa si apre con le Vespe subito aggressive: Cacciamani gira a rete ma trova Ghidotti attento. La Sampdoria appare impacciata e la contestazione del pubblico aumenta. Ma proprio nel momento in cui la Juve Stabia sembrava poter prendere il sopravvento, arriva l’episodio che cambia la storia del match.

Al 10′ del secondo tempo, contatto in area tra Ruggero e Vulikic. Zufferli viene richiamato al VAR e, dopo la revisione, decreta la massima punizione ed estrae il secondo giallo per il difensore stabiese. Juve Stabia in dieci e rigore per la Samp. Una decisione che lascia l’amaro in bocca: è il quarto rigore fischiato contro le Vespe nelle ultime quattro gare in trasferta, sempre sul risultato di 0-0. Dal dischetto Coda non perdona e sigla l’1-0.

Cuore gialloblù fino alla fine

Nonostante l’inferiorità numerica e la ferita nell’orgoglio, la Juve Stabia non si arrende. Anzi, alza il baricentro. Mister Abate ridisegna la squadra inserendo forze fresche: dentro Maistro, Pierobon e successivamente Piscopo. Proprio il neo-entrato Pierobon serve un assist a Candellone che viene fermato dalla difesa di casa. Successivamente sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro sul secondo palo, Mosti, tutto solo davanti la porta, non riesce a impattare bene la sfera, divorandosi il pareggio.

Nel finale, la Sampdoria di Gregucci e Foti, in evidente difficoltà fisica e psicologica, si difende con ogni mezzo, ricorrendo spesso a perdite di tempo e “crampi tattici” per spezzare il ritmo. Non bastano i 6 minuti di recupero e gli ingressi di Baldi e De Pieri: al triplice fischio è festa (a metà) per la Samp che sale al terzultimo posto, mentre per la Juve Stabia resta il rammarico.

Testa al prossimo obiettivo

Le statistiche finali raccontano una verità diversa dal risultato: sebbene la Samp abbia tirato di più in totale, le Vespe hanno centrato lo specchio della porta più volte degli avversari: 3 a 2 (rigore incluso).

La squadra resta ferma all’ottavo posto, ma la prestazione offerta al Marassi è la prova che il gruppo è vivo e combattivo. Ora bisogna trasformare la rabbia in energia positiva: testa subito alla prossima sfida contro il Monza dell’ex Thiam. L’obiettivo è riprendere a macinare punti, sperando di vedere un Romeo Menti gremito in ogni ordine di posto per spingere questi ragazzi che, anche oggi, hanno dato tutto.

Conservatorio Marenzio, un cartellone da record: Svelati oltre 100 eventi per la stagione 2025-2026

Un traguardo storico che sancisce la centralità dell’istituzione musicale nel tessuto culturale lombardo. Lo scorso 18 novembre, il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia e Darfo Boario Terme ha alzato il sipario sul nuovo anno accademico, presentando un imponente cartellone per il biennio 2025-2026. I numeri parlano chiaro: oltre 100 date in programma da novembre a ottobre prossimo, confermando il Conservatorio non solo come luogo di studio, ma come centro di produzione artistica di primo piano.

Una stagione, due anime

La presentazione, guidata dalla Presidente Patrizia Vastapane e dal Direttore Massimo Cotroneo, ha messo in luce la duplice natura della nuova offerta, suddivisa in due rassegne distinte ma complementari:

  • La Rassegna Concertistica: Il cuore pulsante della produzione, che vedrà esibirsi decine di allievi, docenti e ospiti di prestigio in un viaggio attraverso la musica sinfonica, cameristica, jazz, pop ed elettronica.

  • Spazio Marenzio: Un contenitore culturale dedicato all’approfondimento, che ospiterà masterclass, conferenze, seminari e attività divulgative pensate anche per i più piccoli.

Il concerto come momento formativo

La filosofia alla base del progetto è chiara: la performance non è un’appendice, ma il fulcro della didattica. “La capacità di progettare e produrre questa quantità di concerti è un plusvalore che completa il percorso didattico”, hanno sottolineato i vertici dell’Istituto. Il Marenzio si posiziona così tra i primi istituti italiani per capacità produttiva, offrendo agli studenti l’opportunità cruciale di misurarsi con il palcoscenico e con il pubblico, trasformando lo studio in esperienza viva.

Un viaggio tra i generi e i luoghi

La parola d’ordine del cartellone 2025-2026 è pluralità. La programmazione presentata abbatte le barriere tra i generi, spaziando dalla musica antica alle sperimentazioni contemporanee, dalla solennità della letteratura sinfonica all’energia del jazz e alle nuove frontiere della musica elettronica.

Altrettanto fondamentale è la vocazione territoriale. Gli eventi non resteranno confinati nelle aule dell’Istituto, ma abiteranno i luoghi simbolo di Brescia e Darfo Boario Terme. Una scelta strategica che rafforza il legame con la Valle Camonica e contribuisce a creare un “sistema musicale diffuso”, rendendo la musica un bene culturale condiviso e accessibile (la quasi totalità degli eventi è a ingresso gratuito).

Spazio Marenzio: il laboratorio delle idee

Se la Stagione Concertistica è la vetrina, Spazio Marenzio rappresenta l’officina. È qui che l’identità del Conservatorio come laboratorio di ricerca prende forma. In questo spazio, la didattica incontra la musicologia e l’innovazione tecnologica, favorendo il dialogo tra maestri di fama internazionale e giovani interpreti. Non solo trasmissione del sapere, dunque, ma una pratica condivisa che unisce tradizione strumentale e ricerca interdisciplinare.

Con questa presentazione, il Conservatorio Luca Marenzio conferma il suo ruolo di protagonista culturale: un’istituzione aperta, dinamica e capace di guardare al futuro, mettendo in dialogo la memoria storica con le nuove generazioni di musicisti.

Gori accende i riflettori sulla violenza digitale per il 25 Novembre con “Error 404 – Woman Not Found”

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Il 25 novembre non è solo una data sul calendario, ma un momento cruciale di riflessione e azione collettiva. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Gori rinnova con forza il proprio impegno sociale lanciando la campagna “Error 404 – Woman Not Found”.

Quest’anno, l’attenzione si sposta su un fronte spesso sottovalutato ma drammaticamente attuale: la violenza digitale. Allineandosi al tema scelto dalle Nazioni Unite, Gori sceglie di denunciare una delle forme di abuso in più rapida crescita, dove schermi e tastiere diventano armi capaci di ferire profondamente l’identità e il benessere psicologico delle donne.

Violenza digitale: un nemico invisibile ma reale

Minacce online, hate speech, molestie via chat, diffusione non consensuale di immagini intime e attacchi mirati alla reputazione: sono fenomeni che non conoscono confini geografici e che invadono la sfera privata in ogni momento della giornata.

La campagna di Gori parte da un assunto fondamentale: ciò che accade sul web non è mai “solo online”. Le conseguenze di questi attacchi sono tangibili, devastanti e pervasive, trasformando la vita delle vittime in un incubo da cui è difficile disconnettersi.

La campagna: un volto che svanisce nei pixel

Il messaggio di “Error 404 – Woman Not Found” viaggia attraverso un linguaggio visivo immediato e simbolico, diffuso tramite video, reel e post sui canali social aziendali (Instagram, Facebook, Linkedin, X, YouTube).

Al centro della narrazione c’è il volto di una donna, bersaglio di un flusso incessante di messaggi ostili e incursioni digitali. Sotto il peso di queste parole, l’immagine della protagonista non regge: si frantuma progressivamente, perdendo definizione e umanità, fino a dissolversi completamente nella schermata di un errore 404.

“Un richiamo potente alla ‘scomparsa’ dell’identità, della voce e della presenza di chi subisce violenza online.”

La metafora tecnica dell’errore di pagina non trovata diventa così il simbolo del vuoto lasciato dalla persona annullata dalla violenza, sensibilizzando cittadini, istituzioni e comunità sulla necessità di non voltare lo sguardo.

L’impegno concreto di Gori: oltre la sensibilizzazione

La campagna di comunicazione è solo la punta dell’iceberg di un impegno più profondo che Gori porta avanti sul piano della Responsabilità Sociale d’Impresa. In un contesto nazionale dove la violenza di genere rappresenta ancora una ferita aperta nel tessuto sociale, l’azienda crede fermamente nella necessità di un cambiamento culturale che parta dalla formazione e dalla prevenzione.

Coerentemente con l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, Gori ha attivato una serie di misure concrete rivolte alle proprie persone, per garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e tutelante:

  • Supporto psicologico: Attivazione di un servizio gratuito e anonimo per i dipendenti.

  • Ascolto attivo: Momenti di confronto strutturati attraverso survey interne.

  • Formazione: Webinar, incontri e attività di sensibilizzazione costanti.

L’obiettivo è chiaro: contrastare ogni forma di abuso – fisico, psicologico o digitale – e costruire una cultura aziendale e sociale in cui le donne siano libere di esprimere pienamente la propria identità, senza la paura di svanire nel nulla come un “Error 404”.

Castellammare di Stabia, maltempo: Scatta l’Allerta Arancione per domani con scuole e parchi chiusi

Torna l’incubo maltempo sulla Campania. La Protezione Civile Regionale ha diramato un nuovo avviso di criticità che prevede un innalzamento del livello di allerta: si passa al Codice Arancione a partire dalla mezzanotte di oggi.

In risposta alle previsioni avverse, che annunciano precipitazioni intense e possibili dissesti, l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia ha disposto misure precauzionali immediate a tutela della pubblica incolumità.

Stop alle lezioni e chiusura dei luoghi pubblici

Per la giornata di domani, martedì 25 novembre, a Castellammare di Stabia:

  • Sono sospese le attività didattiche in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

  • Resteranno chiusi al pubblico il Parco Urbano delle Antiche Terme, il Parco di Villa Gabola e tutti i parchi urbani cittadini.

  • Disposta la chiusura del Cimitero comunale.

L’Allerta Meteo: Orari e Zone

L’avviso della Protezione Civile è valido dalle ore 23.59 di oggi (lunedì 24 novembre) fino alle ore 23.59 di domani (martedì 25 novembre).

Il peggioramento interesserà gran parte della regione, ma colpirà con maggiore intensità la fascia costiera. Nello specifico, l’Allerta Arancione riguarda le seguenti zone:

  • Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana.

  • Zona 2: Alto Volturno e Matese.

  • Zona 3: Penisola Sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini (l’area che comprende Castellammare).

  • Zona 5: Tusciano e Alto Sele.

  • Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento.

Sul resto della Campania, il livello di allerta rimane Giallo prorogato per ulteriori 24 ore.

I rischi previsti

Gli esperti prevedono una rapida intensificazione delle precipitazioni. Si attendono rovesci e temporali che potrebbero assumere forte intensità.

Il bollettino segnala un rischio concreto di dissesto idrogeologico diffuso e rischio idraulico. Questo comporta la possibilità di frane, colate rapide di fango, caduta massi, allagamenti di locali interrati e pianterreno, nonché scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali.

Si raccomanda alla cittadinanza la massima prudenza negli spostamenti, limitandoli a quelli strettamente necessari durante le fasi più intense del maltempo.

Precedenti: Sampdoria-Juve Stabia sono 2 in campionato nel capoluogo ligure

Dopo tredici mesi le vespe tornano a sfidare in campionato a Marassi la Sampdoria

I precedenti tra Sampdoria e Juve Stabia sono due in campionato disputati a Genova ed entrambi in serie cadetta.

In entrambi gli incontri, le vespe sono tornate a casa con un risultato positivo.

Questi i dettagli dei due precedenti dagli anni duemila ai giorni nostri

– 2011 / 2012 – Campionato Nazionale di Serie Bwin

9 dicembre 2011 – 19° giornata d’andata: SAMPDORIA – JUVE STABIA 1 – 1 (arbitro Leonardo Baracani di Firenze) Marco SAU (JS) e Pozzi (S).

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BkT

4 ottobre 2024 – 8° giornata d’andata: SAMPDORIA – JUVE STABIA 1 – 2 (arbitro Luca Massimi di Termoli) Coda (S) e doppietta di Andrea ADORANTE (JS).

Formula Uno, GP Las Vegas 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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A Las Vegas succede di tutto: McLaren squalificate e Verstappen che vince davanti a Russell e Antonelli, con un Mondiale piloti ancora tutto da scrivere. Quarto Leclerc, ottavo Hamilton. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Las Vegas.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, primo posto per Max Verstappen, super. Voto?

“Cosa c’è da dire? Un grandissimo weekend. Ora lui è il favorito. Voto 10”.

Seconda piazza per George Russell. Voto?

“Grande gara, merita il secondo posto. Voto 9”.

Terzo posto per Antonelli. Che ne pensi?

“Mitico Kimi. Voto 9”.

Quarta piazza per la Ferrari di Leclerc. Voto?

“Delusione Ferrari. Voto 5”.

Quinto invece a Carlos Sainz? Che ne pensi?

“Ottimo weekend. Voto 7”.

Sesta piazza per Hadjar. Come valuti la sua gara?

“Fortissimo ne sentiremo parlare. Voto 7”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Hulkenberg?

“Un martello. Voto 7”.

Segue Hamilton, voto?

“Ferrari non all’altezza di questa F1. Voto 2”.

Che voto dai al nono posto di Ocon?

“Voto 6”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Bearman.

“Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP del Qatar, in programma la prossima settimana. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1. Chiuderemo poi con gli incontri del cinema, in programma a inizio dicembre a Sorrento”.

Irpinia, Terremoto del 1980: 45 anni dopo è ancora vivo il ricordo di quel 23 novembre che cambiò l’Italia

Oggi ricade il 45° anniversario del terremoto dell’Irpinia. Non è solo una data sul calendario, ma una cicatrice profonda nel tessuto sociale e geografico del nostro Paese. Quasi mezzo secolo è passato da quando la terra si aprì tra la Campania centrale e la Basilicata, scatenando una potenza devastante che colse la popolazione nelle proprie case, durante i momenti di riposo domenicale.

L’apocalisse in novanta secondi

La scossa principale fu registrata dai sismografi con una magnitudo di 6.9 della scala Richter alle ore 19:34 del 23 novembre 1980. La violenza fu tale da raggiungere il IX grado della scala Mercalli (MCS), un livello classificato come “completamente distruttivo”.

L’epicentro fu individuato nel comune di Conza della Campania, in provincia di Avellino, ma l’onda d’urto fu così vasta e violenta da devastare un’area di 17.000 chilometri quadrati. Interi borghi medievali, che avevano resistito ai secoli, si sbriciolarono in un istante, trasformandosi in trappole mortali di pietra e polvere. Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Balvano, Laviano: nomi che divennero tristemente noti in tutto il mondo.

I numeri di una tragedia immane

Il bilancio finale del sisma del 1980 rimane, ancora oggi, agghiacciante per le sue proporzioni. I dati ufficiali raccontano di un’ecatombe:

  • 2.914 morti confermati, strappati alla vita sotto le macerie.

  • 8.848 feriti, molti dei quali portarono i segni del trauma per il resto della loro esistenza.

  • 280.000 sfollati: un esercito di persone che in un minuto perse tutto – casa, ricordi, radici – trovandosi a dover affrontare un inverno rigido in roulotte o container.

“Fate Presto”: il ritardo dei soccorsi e l’indignazione di Pertini

Il terremoto dell’Irpinia non fu solo una catastrofe naturale, ma anche uno spartiacque politico e sociale. Nei giorni successivi al sisma, l’Italia scoprì la sua fragilità non solo geologica, ma anche organizzativa. I soccorsi arrivarono con ritardi inaccettabili, ostacolati da strade interrotte, mancanza di coordinamento e assenza di una struttura di protezione civile moderna.

Rimarrà per sempre nella storia il titolo del quotidiano Il Mattino, “FATE PRESTO“, un grido disperato che raccoglieva l’angoscia di chi era ancora vivo sotto le pietre. E rimarranno impresse le parole dell’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che recatosi sui luoghi del disastro, denunciò con rabbia e commozione le mancanze dello Stato: “Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci”. Da quelle macerie e da quella denuncia nacque, anni dopo, la moderna Protezione Civile italiana.

45 anni dopo: tra memoria e ricostruzione

Oggi, a 45 anni di distanza, la ricostruzione fisica è quasi ovunque completata, sebbene abbia portato con sé decenni di polemiche, inchieste e trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato per sempre il volto dei paesi appenninici.

Tuttavia, ciò che resta intatta è la memoria. Il 23 novembre è il giorno del silenzio e del ricordo per le vittime, ma è anche un monito costante sulla necessità della prevenzione sismica e della sicurezza del territorio. Ricordare l’Irpinia significa onorare chi non c’è più, ma anche impegnarsi affinché l’Italia non si faccia mai più trovare impreparata di fronte alla forza della natura.

Juve Stabia verso lo stadio Marassi: Questi i 22 convocati di Abate per la sfida alla Sampdoria

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Tutto pronto in casa Juve Stabia per una delle trasferte più affascinanti e difficili della stagione. Le Vespe scenderanno in campo domani sera, lunedì 24 novembre 2025, nella prestigiosa cornice dello stadio “Luigi Ferraris” di Genova, per sfidare la Sampdoria nel posticipo della 13ª giornata del campionato di Serie BKT. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 20:30.

Al termine della seduta di rifinitura odierna, il tecnico Ignazio Abate ha sciolto le riserve diramando la lista dei calciatori che prenderanno parte alla spedizione ligure. Sono 22 i convocati chiamati a difendere i colori gialloblù in una gara che si preannuncia intensa sotto il profilo agonistico e ambientale.

La lista completa dei convocati

Di seguito l’elenco dei calciatori a disposizione di mister Abate, divisi per reparto:

  • Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 22 Vetró, 23 Boer.

  • Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini, 76 Mannini.

  • Centrocampisti: 10 Pierobon, 29 Correia, 37 Maistro, 55 Leone, 77 Cacciamani, 98 Mosti.

  • Attaccanti: 9 Gabrielloni, 11 Piscopo, 21 De Pieri, 27 Candellone.

Emergenza infermeria: 7 assenti

Non mancano le note dolenti per lo staff tecnico stabiese. La lista degli indisponibili resta purtroppo lunga, concedendo meno possibilità di scelta a Mister Ignazio Abate soprattutto in alcuni settori del campo. Non saranno della partita pedine importanti come Varnier in difesa e il blocco di centrocampo composto da Battistella, Duca e Zuccon. Ancora out Morachioli, insieme a Burnete e Ciammaglichella.

Un banco di prova importante, dunque, per chi sarà chiamato a sostituirli, in un match dove servirà il contributo di tutta la rosa per uscire indenni da Marassi.

Napoli – Atalanta (3-1): Le foto dei protagonisti in campo

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Guarda le foto di Napoli – Atalanta realizzate dal nostro fotografo Giovanni Somma che ci raccontano così la vittoria degli Azzurri contro gli Orobici allenati da Raffaele Palladino allo stadio Maradona di Napoli.

Il Tabellino

Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani (19′ st Juan Jesus), Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez (24′ st Mazzocchi); Lang (24′ st Elmas), Højlund (30′ st Lucca), Neres (24′ st Politano)

Allenatore: Antonio Conte

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Ahanor (1′ st Kossounou); Bellanova, Ederson, de Roon, Zappacosta (17′ st Zalewski); Pasalic (1′ st Scamacca), Lookman (37′ st Maldini); De Ketelaere (32′ st Samardzic)

Allenatore: Palladino

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 17′, 38′ Neres (N), 45′ Lang (N), 8′ st Scamacca (A)

Ammoniti: De Roon (A), Zappacosta (A), Juan Jesus (N)

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO