È terminata poco dopo la mezzanotte la discussione generale sulla manovra in aula al Senato. I lavori riprenderanno questa mattina in attesa della maxiemendamento del governo che dovrebbe arrivare verso le 16:00. Il voto di fiducia è atteso in nottata.
Il programma della giornata
Il governo al termine della discussione generale, tra le 15 e le 16, presenterà l’ultima versione del maxi emendamento. La chiama dei senatori inizierà verso le 23, al termine delle dichiarazioni di voto che saranno trasmesse dalle 22 in diretta tv.
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opo l’esito della votazione il governo presenterà la nota di variazione del bilancio che sarà votata dall’Aula prima del voto finale del disegno di legge, che sarà quindi trasmesso alla Camera per il via libero definitivo.
Una delle questioni più calde e quella degli aumenti dell’IVA: il maxi emendamento del governo prevede aumenti IVA per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 sia nel 2021 che nel 2022. “L’abbiamo aumentata per evitare la procedura di infrazione” ha detto il ministro Tria: “sono causa di salvaguardia per la contabilità di bilancio e c’erano già delle norme che prevedevano un forte aumento dell’IVA degli anni 20 e 21”.
A margine e nel merito, non si può non ricordare le bordate lanciate dal “DUO” nei confronti della precedente clausola di salvaguardia che faceva perno sull’IVA e il conseguente incensarsi che hanno fatto dichiarando, tra le tante: “Quest’anno l’IVA – un regalo l’asciatoci dal precedente governo – non è aumentata grazie a noi che ci abbiamo messo 12,5 miliardi”, ed ora? Ora eccoli lì a comunicare, con nonchalance (ça va sans dire), la stessa clausola aumentata, per di più, a 23 miliardi per i prossimi anni. Ma questo, chiaramente, non sarà da considerare come un loro regalo a futura memoria. LORO hanno dovuto farlo per portare avanti la loro abolizione della povertà e delle tasse, chiaramente anche in un mondo sereno, felice e tutto italiota.
Per completare il quadro, altre due note a fare buon peso:
Nel M5S sembra che stia per scattare la resa dei conti con dissidenti e malpancisti. A quanto si vocifera, le convocazioni per i dissidenti sarebbero già partite. C’è chi giura che non si tratterà di espulsioni, ma i diretti interessati non sanno se crederci. Ad ogni modo sembra che ci sia anche chi pensa ad uscire, da solo, dal movimento.
Nella Lega, intanto, si assiste ad un ennesimo passo avanti nella loro malvolenza e malignità verso i “diversi” per cui ecco che ora, il cosiddetto comandante Salvini, non trova niente di meglio da fare e dire se non inventarsi il coprifuoco per i migranti.
La sperimentazione partita a Firenze già da novembre, fa perno su due provvedimenti della Prefettura che impongono ai migranti dei centri accoglienza il coprifuoco dalle 20 alle 8 e, agli operatori, il controllo dei pacchi ordinati per corrispondenza dagli stessi migranti e Matteo Salvini, nella sua funzione di ministro dell’Interno, afferma: “Penso che li proporrò a livello nazionale”.
E così inizia questo 21 dicembre dell’anno 2018 per cui – parafrasando Eduardo – non resta che attendere che passi la giornata ed arrivi la nottata per avere, forse, informazioni sulle decisioni prese e quindi, di nuove attendibili contorsioni.
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