IL PUNTO – Un tempo si diceva: non far sapere al contadino quanto è buono il pane con le pere!
Poi venne l’era comunista (altrove), nazista e fascista (anche qui in casa nostra) e cominciarono interdizioni, blocchi di intere aree, limitazioni agli spostamenti e tante altre amenità del genere.
Poi, quando tutto sembrava essere stato superato e che fosse diventato un brutto incubo ecco che, alla fine, è giunta l’era gialloverde a darci l’ennesima conferma che l’uomo, sebbene pomposamente si sia autodefinito “sapiens”, di Sapiens ha ben poco, e di memoria ancor meno, mostrando – con le sue azioni – di essere inferiore anche alle cosiddette “bestie” che invece, come risaputo, imparano proprio dalle esperienze passate e di esse fanno memoria senza mai perderla e facendone, addirittura, patrimonio del proprio Dna.
L’uomo NO! L’uomo, nel suo Dna, mantiene la “bestialità” e, a ricorrenza ciclica, la fa riemergere dando così conferma, una volta in più, non solo al fatto che la vera bestia è lui (e basta voler vedere che ovunque è giunto ha portato, comunque, morte e distruzione sia all’ambiente che alle altre specie, qualunque esse fossero. E poi: l’uomo è l’unico “animale” capace di uccidere così: perché gli và, per dirlo in modo destroide e meloniano), ma anche ad una legge fisica della meccanica classica, la legge della conservazione della massa, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier, che è il seguente: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma».
Ecco: passano gli anni, i secoli passano l’uomo si evolve, cambia, si trasforma ma resta sempre l’animale più bestiale e temibile di questo mondo ed allora ecco anche che, ad esempio, cambiano i colori governativi ma la zuppa resta sempre quella. A metà del secolo scorso i colori prevalenti erano rossi (altrove) e NERO, anche in casa nostra ed ora? Ora, a distanza di quasi 80 anni, quando si cominciava a pensare che tutto fosse veramente passato, distrutto, ecco che la Legge di Lavoisier rivenduca la sua fondatezza mostrandoci che, pur se l’attuale colore lo si è (ri)battazzeto gialloverde, sempre nero resta. Un nero trasformato, ma non distrutto come il postulato insegna.
Ed allora, venendo alle ultime vicende, ecco che, con un’ordinanza emessa ieri, è stato disposto lo stop alla Navigazione e sosta per un raggio di mezzo miglio dalla nave a qualunque unità non espressamente autorizzata e, a questo punto, sembra lecito supporre che sia una risposta alla visita effettuata sulla Sea Watch da Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, insieme ai parlamentari Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, e Riccardo più Europa più ancora il sindaco di Siracusa Francesco Italia, è stato disposto (probabilmente su ordine o suggerimento del solito prezzemolino che mette piedi e mani in qualsuasi dicastero e ministero)
Q
uesto blocco, interdizione, rastrellamento, “coprifuoco” o comunque lo si voglia definire, e stato stabilito con una ordinanza firmata dal C.V. (CP) Luigi D’ANIELLO, comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, e diffusa poco fa.
Scopo? Unico rilevabile e ben visibile è quello di dare uno schermo utile al sig Salvini e a “nascondere” le vere condizioni che ci sono sulla nave in modo che il Comandante possa tranquillamente, ed impunemente, continuare a parlare di “giovani belli e forti, in perfetta salute” che , prepotentemente, vogliono venire in Italia “perchè così gli va” nascondendo così la presenza di minori a bordo come anche che, pure gli “adukti” non è che sono “giovani, belli e forti” (per inciso: in tal caso sarebbero come i cosiddetti “ariani” di nefasta memoria ma a lui comunque ancora graditi e non sgraditi).
E questo è! E la smettano di rigirare la frittata provando a portare il discorso sull’ignobile concetto dei “naufragi programmati” et altre imbecillità del genere sul tipo anche: ma gli altri…. perché noi…. ed allora? Bestie gli altri giustifica la nostra bestialità o ci autorizza ad essere anche peggio? Bah! Di fatto, pur volendo ammettere (cosa che anche un idiota comprende) che comunque gli imbarchi sono “programmati”, il punto su cui focalizzare lo sguardo, ed il proprio livore, NON sono quei poveri “migranti” che scappano da situazioni come minimo invivibili (comunque di possibile morte), inclusi gli stessi “lager” Libici, ma gli scafisti e tutta l’organizzazione delinquenziale che li guida e governa per cui, il VERO UOMO FORTE e CAPACE , è contro questi che dovrebbe rivolgere i propri strali e le proprie azioni e non contro quei poveri disgraziati vittime due volte, ma ….
MA il Comandante, il Capitano, il ciò che vi pare trova più comodo e semplice prendersela con i più deboli percorrendo anche la strada più comoda.
Combattere le vere mafie ed i veri delinquenti è cosa più dura e finanche pericolosa per cui: meglio prendersela con gli innocenti ed i deboli! È cosa più facile, tranquilla e salutare e rende ugualmente, anzi di più visto che non fa spendere nulla. Traslando è come se un “medico” se la prendesse con l’ammalato, e lo distruggesse, piuttosto che con la malattia che tale lo rende. Comodo, semplice ma anche bestiale. Ed anche questo è innegabile per cui, a questo punto ed in chiusura, mi piace ricordare il grande Virgilio che nell’Eneide, Libro I 538-543, ebbe a scrivere:
“Huc pauci vestris adnavimus oris. Quod genus hoc hominum? Quaeve hunc tam barbara morem permittit patria? Hospitio prohibemur harenae; bella cient primaque vetant consistere terra.
Si genus humanum et mortalia temnitis arma, at sperate deos memores fandi atque nefandi.”
In pochi a nuoto arrivammo qui sulle vostre spiagge. Ma che razza di uomini è questa? Quale patria permette un costume così barbaro, che ci nega perfino l’ospitalità della sabbia; che ci dichiara guerra e ci vieta di posarci sulla vicina terra.
Se non nel genere umano e nella fraternità tra le braccia mortali, credete almeno negli Dei, memori del giusto e dell’ingiusto.
Versi tragicamente attuali anche se non comprensibili per gli attuali governanti vuoi per cuore, vuoi per intelletto e cultura. Ma sono state scritte e si sono tramandate nei secoli e nei millenni per cui anche questa è realtà: tragica, bestiale, indicibile, ma realtà!
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