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Note Meteo Nazionale 28 Dicembre: Capodanno con temperature anomale, poi…

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Note Meteo Nazionale 28 Dicembre: Weekend di Capodanno con temperature anomale, caldo primaverile fino a 20°C su alcune regioni. Poi: neve e gelo nella calza della Befana!   #Note #meteonazionale #meteo #previsionimeteo #28Dicembre

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Il protagonista assoluto anche dei prossimi giorni sarà l’anticiclone africano il quale, accompagnato da aria calda in quota, dominerà la scena su buona parte del bacino del Mediterraneo condizionando pesantemente pure l’avvio del 2023.

In sostanza, siamo di fronte ad una vastissima area di alta pressione che di fatto blocca qualsivoglia perturbazione atlantica o irruzione di aria fredda in discesa dal Polo Nord.

Come mostra la mappa qui sotto, l’anomalia più rilevante riguarda il campo delle temperature: solitamente questo è uno dei periodi più freddi dell’anno e invece tra Sabato 31 e Domenica 1 Gennaio 2023 sono attesi, pensate, scarti rispetto alla media climatica di +8/10°C, con valori dunque in collina e montagna più simili a quelli di Maggio che di Dicembre.

Mappa di anomalia delle temperature attese per Capodanno: fino a +10°C oltre le medie climatiche

Mappa di anomalia delle temperature attese per Capodanno: fino a +10°C oltre le medie climatiche

Sia per la giornata di San Silvestro, sia per quella di Capodanno ci aspettiamo tempo soleggiato e fin troppo mite per il periodo al Centro-Sud, con punte massime fin verso i 20°C durante il giorno.

Tuttavia, come accade spesso durante l’Inverno, la stasi atmosferica causata dall’anticiclone produce un ristagno dell’aria nei bassi strati, specie in Valpadana, con conseguente formazione di nebbie o nubi basse e con temperature che rimangono piuttosto fredde anche nelle ore diurne.

Nel dettaglio, banchi nebbiosi e cieli cupi si presenteranno sulle pianure di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Da sottolineare, infine, un fenomeno veramente insidioso e pericoloso per la nostra salute.

La mancanza di ventilazione per giorni e giorni favorirà il ristagno delle sostanze inquinanti che, soprattutto a causa dell’alta pressione, sono destinate a rimanere “schiacciate” nei bassi strati dell’atmosfera, determinando dei parametri ambientali spesso pessimi, con gravi ripercussioni per la nostra salute (malattie respiratorie, eccetera). POI…

Poi ci sarà una grossa novità, appena arrivata, pronosticata or ora dall’ultimo aggiornamento dell’autorevole Centro Europeo: per l’ultima delle feste natalizie, la Befana, nella calza oltre a doni e dolciumi, potremmo trovare anche gelo e neve!

Se tutto fosse confermato, ciò rappresenterebbe in sostanza la svolta dopo un lungo periodo dominato dalla staticità atmosferica, da un tempo stabile e soprattutto da temperature anomale, ben oltre quelle che ci si aspetterebbe in questo periodo dell’anno.

Ma andiamo con ordine e vediamo qual è l’ipotesi appena emersa dai Centri di Calcolo di Reading: ebbene, proprio verso la conclusione delle feste natalizie (in prossimità dell’Epifania) l’alta pressione potrebbe decidere di migrare verso la Scandinavia, favorendo in questo modo la discesa di masse d’aria gelida dalla Russia.

Queste correnti freddissime potrebbero entrare fin sul nostro Paese, sia dalla Porta della Bora (Alpi Giulie), sia dalla Valle del Rodano (Francia sud-orientale), dando vita a un vortice ciclonico sull’Italia.

La cartina che vi proponiamo qui sotto, riferita alle temperature a 850 hPa (circa 1500 metri) previste per il giorno dell’Epifania, mostra proprio la possibile irruzione di aria freddissima dalle terre russe verso il cuore del Vecchio Continente e poi verso l’Italia (i colori sul blu al Nord indicano valori intorno ai -5/-7°C sotto lo zero).Befana: la cartina del Centro Europeo che mostra la possibile irruzione fredda dalla Russi.

Befana: la cartina del Centro Europeo che mostra la possibile irruzione fredda dalla Russia

Quali sarebbero le conseguenze? Secondo l’ipotesi appena ribadita dagli ultimi dati a nostra disposizione, l’ingresso dalla Porta della Bora di queste masse d’aria artica potrebbe alimentare un vortice ciclonico sui nostri mari.

Oltre ad un drastico calo dei valori termici, che si riporterebbero su canoni decisamente più consoni al periodo, è lecito attendersi per la fase conclusiva delle feste anche un tempo più movimentato, con il rischio di precipitazioni su molte regioni.

Bisognerà a quel punto valutare le temperature, in quanto non è da escludere che possa tornare la neve fino a quote basse o addirittura in pianura: favorite, in quel caso, sarebbero soprattutto le regioni del Nord.


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