Vincenzo Onorato, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione Juve Stabia Talk Show che va in onda ogni Giovedì dalle 19:30 sui canali Vivicentro.it.Le dichiarazioni di Onorato sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.
“Ai miei tempi non c’era il Var, negli anni ’80 c’erano gomitate, questo è un calcio più morbido, il nostro era molto più duro.
Ci sono gol non validi per un’unghia, sinceramente tutte queste regole non mi piacciono, non puoi fare nulla, hai addosso tante situazioni da cui non puoi sfuggire, il difensore di oggi non sono tosti come ai miei tempi, era un’altra storia.Garantisco che la Juve Stabia ha assimilato il carattere di Pagliuca, non molla di un centimetro, non perdono mai l’attenzione.
Il professionista è chi si allena a 100 e gioca a 100, a tavola beve l’acqua e non il vino, se c’è contestazione la notte non si dorme.Io collaboro con la Cantera Napoli, abbiamo tanti istruttori.
Io mi battevo che in Italia giocassero gli italiani, ci sono pochissimi giocatori italiani, non capisco perché dobbiamo cercare calciatori esteri, i migliori calciatori campani andavano ad Empoli, Brescia, Parma.Anche la piazza esigente deve cercare i giovani nostri, i procuratori li vanno a prendere troppo giovani, io vado contro il sistema, ovviamente quello che penso io non è legge.
Ho trovato questa società (Cantera Napoli) dove sto benissimo, con ottimi direttori che vogliono migliorare, come me a 62 anni.La Cantera toglie gli scugnizzi dalla strada, li distrai dai telefoni e dai tablet.
Investire quindi sugli scugnizzi del Sud, se non saranno calciatori saranno buoni cittadini.Lo stesso Napoli calcio dovrebbe investire sui giovani locali.
A Nisida, nel carcere per i minorenni, abbiamo portato avanti un progetto calcistico per i giovani, per me è stata una bellissima esperienza.Fiore è stato croce e delizia, a Castellammare sono venuto qui in C2 perché dovevo qualcosa a Roberto Fiore, era un vincente e in 2 anni siamo arrivati dove meritavamo, tranne la delusione dello spareggio con la Salernitana.
Mi ricordo che i diffidati a Reggio Calabria vennero tutti ammoniti e squalificati ed abbiamo perso, sono aneddoti da raccontare.Oggi alla Juve Stabia vanno fatti i complimenti alla società: Pagliuca, Lovisa, la squadra è giovane e vuole fare carriera.
Io penso che nelle prossime partite la Juve Stabia cercherà di vincerle, non vedo nessuna pressione.La pressione ce l’hai quando sei a rischio retrocessione, ma qui c’è tranquillità e sono sicuro che faranno il loro compito.
I calciatori sono mentalizzati all’approccio alla gara, il professionista è questo.Su Adorante dissi che avrebbe fatto più gol in B che in C.
Adorante scalpita perché è stato fermo e vuole fare gol, contano i numeri per loro.Se vai in America (serie A nda) devi avere uno stadio pronto, l’anno prossimo si potrebbe rivedere Juve Stabia – Napoli e sarebbe una cosa fantastica, ma bisogna aspettare, la burocrazia è lenta.
I giocatori devono fare il loro perché in primis è importante per loro, devono pensare ad andare in America.Ad Ischia giocavano tanti isolani del posto e io andai a dare una mano a vincere dei campionati (ride).
Pagliuca è un allenatore carismatico e i ragazzi devono essere dei cani randagi come lui (ride)”.





