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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, Andreulli: “Castellammare? Mi sento a casa. Ad Acireale grande gioia dopo una partita infinita”

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abio Andreulli, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese che va in onda ogni Lunedì dalle 20:30 sui canali social Vivicentro.it.

Le dichiarazioni di Fabio Andreulli sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it.

“Uno dei ricordi più belli alla Juve Stabia è certamente il derby con il Napoli, con un’intera città raccolta attorno alla squadra già due ore prima della gara, fu un’esperienza bellissima.

Ho tanti ricordi a Castellammare, ho tanti amici anche in Curva, ogni volta che torno è come sentirmi a casa mia, li ringrazio tutti per l’affetto dimostrato.

Il direttore Pannone venne a Castellammare e con lui anch’io, sono stati i miei inizi nel calcio professionistico, ho giocato con calciatori importanti, esperienza molto bella dal punto di vista umano e come giocatore, arrivai quando fecero il campo in erba sintetica.

Mi sono trovato fin da subito bene con l’intera città, al di là del lavoro che facevo. Nei miei 5 anni ho avuto un rapporto con gli altri calciatori molto buono, non ho mai avuto problemi con nessuno.

Nell’anno della C1 sono stato in camera con Petrazzuolo, che fa attualmente ancora parte della società, è un bravissimo ragazzo, un tipo tosto.

Nell’anno del testa a testa col Potenza, abbiamo vinto la partita che più contava, stavamo dilapidando un buon vantaggio a causa di qualche pareggio di troppo. Alla fine si ricordano sempre le partite che contano.

Tifosi? Anche quando giocavo io e stavamo vincendo la C2, c’erano settimane con lo stadio pieno ed altre meno, forse dipende dalla vicinanza del Napoli per il quale parecchi stabiesi tifano, ma non me lo so spiegare, ci sono ovviamente anche i tifosi della festa che vanno solo quando si vince.

Ricordo anche la vittoria di Acireale, partita infinita, con qualche disordine a fine gara. Nello spogliatoio successe di tutto e mi ricordo che Petrazzuolo si seppe difendere e difese anche i più giovani. Ci ruppero il vetro del pullman con un sasso, fu una baraonda ma tornammo a casa felici.

Io e Gigi Castaldo avemmo la possibilità di andare al Napoli, ma non se ne fece nulla. Nel calcio moderno mi rivedo in Barella.

Oggi lavoro con mio fratello in una azienda ereditata da nostro padre ed alleno i ragazzini in una polisportiva non a scopo di lucro del mio paese, un bel gruppo per togliere i bambini dalla strada, dove tra l’altro anche io iniziai a tirare i primi calci ad un pallone.

Spero di ritornare quanto prima allo stadio Romeo Menti sto provando ad organizzarmi con i ragazzi della Polisportiva. Saluto tutti e ringrazio tutta Castellammare per l’affetto che mi avete dimostrato durante la mia permanenza alla Juve Stabia.”


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