C’è aria di big match, ma soprattutto c’è aria di rivincita. La sfida tra Frosinone e Juve Stabia non è solo un incrocio di classifica, ma un intreccio di destini che riporta le lancette dell’orologio indietro di qualche mese, riaprendo vecchie ferite e accendendo nuove ambizioni.
Il “Fattore Alvini”: Esperienza e voglia di riscatto
Questa estate, la dirigenza ciociara non ha avuto dubbi: per rilanciare un ambiente depresso da una stagione infelice, serviva una guida sicura. La scelta è ricaduta su Massimiliano Alvini, un tecnico che per questa categoria rappresenta non solo un lusso, ma una garanzia di competenza e carisma.
Eppure, per il Mister, sedersi sulla panchina giallazzurra ha il sapore del riscatto personale. L’ombra della scorsa stagione a Cosenza è ancora lunga: un’annata travagliata con i “lupi” della Calabria, terminata nel peggiore dei modi con il ritorno in Serie C e un esonero che, col senno di poi, non servì a raddrizzare la barca.
Quel pomeriggio fatale al Romeo Menti
Il destino, si sa, ha un senso dell’umorismo particolare. Se c’è una data cerchiata in rosso nel passato recente di Alvini, è quella della trasferta al Romeo Menti. Fu proprio la sconfitta contro la Juve Stabia a segnare il punto di non ritorno della sua avventura calabrese.
I tifosi delle Vespe ricordano bene quel match: una prestazione sontuosa decisa da uno straordinario Adorante, coadiuvato dai “graffi” letali di Candellone e Fortini. Quei gol regalarono a Castellammare un pezzo fondamentale di salvezza e condannarono Alvini. Oggi, il tecnico toscano ritrova quegli stessi colori, ma con una corazzata diversa alle spalle e una gran voglia di cancellare quel ricordo.
Frosinone: La “Banda Terribile” che diverte
Il matrimonio tra Alvini e il Frosinone, al momento, sembra essere nato sotto una buona stella. I Ciociari hanno ritrovato quel “veleno” agonistico e quella brillantezza che sembravano perduti.
Se il Monza appare, per rosa e investimenti, la fuoriserie del campionato, il Frosinone — insieme alla sorpresa Cesena — si sta prendendo la palma della squadra più divertente. Un calcio fatto di velocità, verticalizzazioni improvvise e un lavoro collettivo maniacale. Non è solo vincere, è il come si vince che sta riaccendendo l’entusiasmo allo “Stirpe”.
Vespe avvisate: Serve un cambio di marcia
Per la Juve Stabia, la trasferta in Ciociaria rappresenta un esame di maturità ai limiti del proibitivo. La squadra di Ignazio Abate arriva all’appuntamento con diverse incognite, specialmente lontano dalle mura amiche del Menti.
In trasferta, le Vespe hanno spesso dato l’impressione di “sparare a salve”, faticando a concretizzare la mole di gioco e palesando una fragilità che contro l’attacco del Frosinone potrebbe rivelarsi letale. Servirà qualcosa di drasticamente diverso rispetto alle ultime uscite: più cinismo, più attenzione e quel furore agonistico che ha fatto la fortuna dei gialloblù in passato.
Basta moviola: Che parlino solo i protagonisti
C’è infine un ultimo auspicio che accompagna la vigilia di mister Abate e dei suoi ragazzi. La speranza è che al fischio finale si possa parlare solo di tattica, di gol e di gesti tecnici.
Ultimamente, gli episodi da moviola non hanno certo sorriso ai colori di Castellammare di Stabia, lasciando spesso l’amaro in bocca e la sensazione di aver raccolto meno di quanto seminato. A Frosinone servirà una prestazione perfetta, ma anche la serenità di una direzione di gara che lasci ai ventidue in campo il compito di decidere il destino del match.





