Nave Diciotti, sbarcati nella notte i rifugiati trattenuti a bordo del pattugliere da più di 5 giorni

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Nave Diciotti, sbarcati nella notte i rifugiati trattenuti a bordo del pattugliere da più di 5 giorni

Finita l’odissea dei migranti trattenuti a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera ‘Diciotti’. Poco dopo la mezzanotte è iniziato lo sbarco dei 137 migranti trattenuti sulla nave  da più di 5 giorni. Sul pattugliatore sarebbero rimasti, in totale, dieci giorni, da quando sono iniziati i soccorsi. I primi a scendere sono stati 12 giovanissimi, che sono stati presi in consegna da personale della Croce Rossa italiana. Dopo le rapide procedure di fotosegnalamento e prima identificazione, i migranti sono stati fatti salire a bordo di tre pullman diretti verso l’hotspot di Messina.
La fine dello stallo si è avuta solo a tarda sera, e dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha pesato probabilmente sulla decisione.
Dalla sua ha il premier Giuseppe Conte. “A queste condizioni – il commento del presidente del consiglio – l’Italia non aderisce al bilancio dell’Unione che sottende una politica così incoerente sul piano sociale”.

Alla notizia dello sbarco, il commissario Ue alla migrazione Dimitri Avramopoulos ha dichiarato: “Accolgo con favore il fatto che sia stata trovata una soluzione e che i migranti a bordo della Diciotti siano in grado di sbarcare e ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno”, e questo “grazie alla solidarietà attraverso le frontiere e le comunità”, ma “non possiamo sempre aspettare per questo tipo di solidarietà basata sulla buona volontà, dobbiamo avere misure strutturali“.
Le operazioni si sono svolte con serenità, tra il sollievo dei migranti, delle forze dell’ordine, del personale di assistenza e dei 43 militari della Guardia costiera che hanno condiviso a bordo la sorte delle persone salvate dal mare.

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