Delitto shock a Giffoni: Pugnalato a morte e fatto a pezzi

Lo avevano denunciato come disperso a fine luglio ma Ciro Palmieri, fornaio di Giffoni Sei Casali, era già morto. #Palmieri #Pezzi #Moglie #figli #Uomo #19agosto

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Delitto shock a Giffoni. Lo avevano denunciato come disperso a fine luglio ma Ciro Palmieri, fornaio di Giffoni Sei Casali, era già morto. #Palmieri #Pezzi #Moglie #figli #Uomo #giffoni #19agosto

Delitto shock a Giffoni: Pugnalato a morte e fatto a pezzi dalla moglie e dai figli

E’ quanto è emerso dalle conclusioni dell’indagine rese pubbliche questa mattina in una nota congiunta della Procura di Salerno e della locale Procura del Tribunale per i minorenni che hanno effettuato due arresti per presunti reati a carico di Monica Milite, Massimiliano Palmieri e il giovane di 15enne fratello di quest’ ultimo.

Gli indagati sono rispettivamente la moglie e i figli del defunto. 

Si dice che anche il figlio di 15 anni coinvolto abbia partecipato materialmente all’omicidio.
L’uomo sarebbe stato accoltellato più volte, anche quando era già steso a terra senza vita, dalla moglie e dai figli, a seguito di una faida familiare poi sfociata nel sangue. La loro violenza indiscriminata si è notata anche nello spezzettamento del cadavere che, sigillato in sacchetti di plastica,  è stato smaltito un pezzo alla volta. Tutto è successo sotto gli occhi dell’ultimo figlio, un bambino di 11 anni che ha osservato impotente quanto stava accadendo.

Il corpo di Ciro Palmieri, fatto a pezzi, è stato probabilmente gettato in un dirupo, in queste ore i Carabinieri, insieme agli alpini e ai vigili del fuoco, stanno cercando di recuperarne i pezzi. Ad incastrare i presunti omicidi, c’erano le riprese delle telecamere di  sorveglianza all’interno della casa in cui è avvenuto il terribile spargimento di sangue.

Immagini che la famiglia avrebbe cercato di rendere inutilizzabili ma che poi, invece, sono state recuperate da tecnici e inquirenti. Nei giorni scorsi la scomparsa dell’uomo era stata segnalata sui social, ma l’operato dei militari ha permesso in due settimane di stringere il cerchio attorno ai responsabili. Alla base del gesto ci sarebbe una storia di violenza domestica.

FONTE: Ciro Palmieri (foto da twitter de il mattino)

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