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1 maggio 2023 – Giornata del Lavoro CONFSAL – Il LAVORO quale FUTURO

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iazza del Plebiscito Napoli 1 maggio 2023 – Una Festa del lavoro entusiasmante quella della Confsal, la grande confederazione dei sindacati autonomi con oltre due milioni di iscritti, organizzata a Piazza del Plebiscito, il luogo più iconico della città.

Nonostante la pioggia tante le persone arrivate da tutt’Italia per celebrare il Primo maggio, la festa dei lavoratori, una festa molto sentita e dal valore universale.

Sul palco il Segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta e i segretari generali delle più importanti federazioni di categoria aderenti alla Confsal: dalla Scuola e dall’Università alla Sicurezza, dalla Sanità al Pubblico impiego, passando dall’Agricoltura ai Trasporti, all’Industria, Commercio e Artigianato.

Tra i presenti, in ordine alfabetico, Massimo Battaglia, s.g. Unsa, Giuseppe Carbone s.g. Fials, Emilio Contrasto s.g. Unisin Falcri Silcea, Roberto di Maulo s.g. Fismic, Raffaele Gallotta s.g. Confsal Comunicazioni, Franco Giancarlo s.g. Confsal Vigili del Fuoco.

Sul palco anche Alfonso Luzzi S.g. Federagri, Maria Mamone S.g. Snalv, Cosimo Nesci S.g. Fna, Gianluigi Pascoletti S.g. Feder.casa, Elvira Serafini S.g. Snals, Mario Serpillo Presidente Uci, Giuseppe Sugamele S.g. Libersind, Giuseppe Tiani S.g. Siap.

L’Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani, ha portato i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione comunale della città partenopea.

A moderare gli interventi, Rosanna Lafauci, vice-Segretario generale della Confsal. A fare gli onori di casa Salvatore Margiotta, Segretario dello Snals di Napoli.

Tante le criticità emerse dai discorsi dei segretari: dal precariato e dalla difficoltà di ricambio generazionale nel mondo produttivo, alla piaga del caporalato, alle diseguaglianze nel sistema sanitario tra le varie regioni, agli organici sottodimensionati.

Dell’importanza della formazione per maturare le competenze richieste dalle imprese hanno parlato da remoto Rossella Spada direttore del Fondo Formazienda e Andrea Cafà Presidente di Cifa e FonARcom.

Un’attenzione particolare ai giovani nel discorso del Segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, che nel suo ampio e articolato intervento, toccando i grandi temi del mondo del lavoro, ha affermato:

“Siamo qui per far capire l’importanza del lavoro…nel lavoro c’è la dignità, c’è la vera cittadinanza per cui la prima richiesta che avanziamo in tutti i tavoli, in tutte le occasioni, anche ieri sera a Palazzo Chigi: politiche attive per dare lavoro ai giovani”.

Ha poi chiamato in causa tutte le amministrazioni del Sud “affinché si impegnino molto di più per utilizzare le risorse destinate allo sviluppo del Mezzogiorno, perché la situazione è tragica”.

Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale, in quanto “Quindici anni fa lavoravano nel Sud circa due milioni di giovani ed oggi 1.300mila, negli ultimi anni abbiamo perso circa 400mila giovani che sono andati altrove. A questa emergenza la Confsal dedicherà sempre tutta la sua attenzione”.

Nell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi con il Presidente Meloni e gli altri Ministri l’altro ieri fino a quasi mezzanotte, il Segretario generale Margiotta ha riferito di avere chiesto interventi per implementare il lavoro giovanile e che il taglio del cuneo fiscale diventi strutturale, per tutelare soprattutto coloro che lavorano nei settori in cui lo stipendio è più basso.

Per quanto riguarda il lavoro pubblico, è stato sollecitato un sper ollecito intervento ridare dignità ai lavoratori del settore, tra i più penalizzati dalla crisi, “perché servono risorse per rinnovare i contratti, perché c’è una perdita del potere d’acquisto che va recuperato”.

In termini di sicurezza, è portato avanti dalla Confsal il principio della prevenzione partecipata, perché – ha affermato il Segretario generale – “la sicurezza sul lavoro è un grande fattore economico, perché ogni euro speso per la prevenzione nella sicurezza non è un costo ma un investimento”.

Altra nota dolente quella del sistema previdenziale, pertanto – ha sottolineato Margiotta, “Abbiamo fatto presente che col sistema attuale i contributi dei lavoratori vengono depredati, perché non sono rivalutati nella giusta misura, per cui si arriva alla fine e si passa da uno stipendio mille a una pensione di seicento-seicento cinquanta, una situazione insostenibile”.

“Questo sistema così come è fatto rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria – ha continuato – perché, nel momento in cui le persone cominceranno ad andare in pensione con questo sistema, ci sarà un grave problema sociale. Abbiamo chiesto che si rimedi e in tempo utile si rimetta mano alla riforma del sistema previdenziale”.

Un ultimo pensiero del Segretario generale della Confsal è andato alla pace:

“C’è un anelito di pace, lo troviamo nelle parole del Papa, lo troviamo tra la gente, e quindi l’appello ai nostri governanti è che insieme al sostegno incondizionato ad un popolo aggredito dobbiamo mettere in campo anche tutti gli sforzi diplomatici affinché si possa arrivare quanto prima ad un negoziato e ad un cessate il fuoco nella prospettiva della pace”.

Alla domanda: “Lavoro, quale futuro?” – ha concluso Margiotta – siamo qui a Napoli perché la prima risposta debba essere: “Un lavoro che riparta dal Sud”.

Infine, al termine della bella manifestazione, tanta musica e intrattenimento con lo Spettacolo di Confsal Giovani. Sul palco, insieme al presentatore Francesco Mastrandrea, La Femelle, Tony Maiello, Peppe Iodice, Biagio Izzo, Andrea Sannino che hanno entusiasmato la piazza con le loro performance.


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