Castellammare, processo Domino – bis: Le Richieste di Condanna per i Capi del Clan D’Alessandro

Processo Domino: Luigi D’Alessandro, giovane boss emergente, rischia undici anni di carcere. Scuola come nascondiglio per la camorra.

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Processo Domino – bis a Castellammare di Stabia: Richieste di condanna per capi clan D’Alessandro. Scopri i dettagli scioccanti.

Nel processo “Domino – bis” a Castellammare di Stabia, emergono richieste di condanna significative per i leader del clan D’Alessandro. Si tratta di un procedimento che coinvolge il vertice del clan scanzanese, noto per la sua attività criminale.

**Le Richieste di Condanna**

Luigi D’Alessandro junior, figlio del defunto capo Pasquale, affronta una richiesta di undici anni di carcere. Carmine Barba, noto come ‘o turrese, rischia 16 anni di reclusione, mentre Giovanni Izzo affronta una richiesta di condanna di soli 2 anni.

**Un Dettaglio Scioccante**

Le indagini hanno svelato che Luigi D’Alessandro aveva le chiavi della scuola media “Salvati”, che fungeva da nascondiglio per i vertici della camorra. Qui, si svolgevano riunioni clandestine. È emerso che le chiavi erano in mano a Luigi D’Alessandro, un giovane di soli 22 anni, che già sedeva al tavolo dei boss.

**La Scoperta Scioccante**

Durante un sopralluogo, la polizia ha scoperto una roccaforte della droga all’interno della scuola, completata da due pitbull da combattimento. Questo nascondiglio era rimasto inosservato per anni. Gli inquirenti si concentrano soprattutto sul traffico di droga, ma ci sono numerosi altri reati contestati, tra cui l’associazione di stampo mafioso.

**Conclusioni**

Il processo “Domino – bis” getta luce su una rete criminale intricata e pericolosa, con richieste di condanna significative per i suoi leader. L’indagine continua a rivelare dettagli scioccanti che mettono in evidenza l’importanza della lotta contro il crimine organizzato in Italia.

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