Eccellenza e Promozione, dirigenti e allenatori sono scettici sul ritorno in campo

Le tante società di Eccellenza ma anche di Promozione si continuano ad interrogare su quando riprenderanno i campionati dilettantistici

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Le tante società di Eccellenza ma anche di Promozione si continuano ad interrogare su quando riprenderanno i campionati dilettantistici, anche perchè sta per arrivare l’ennesima rivoluzione annunciata nel decreto del 30 dicembre 2021, che prevede che dal 10 gennaio, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, lo sport di squadra e di contatto è consentito solo a coloro i quali sono in possesso del Green Pass rafforzato.

Un bel problema che coinvolge tante società che hanno tanti calciatori ancora senza vaccino e che dunque dovranno affrontare questa problematica. Intanto il pensiero delle società cade anche sulla decisione adottata dal C.R Campania di far slittare a data da destinarsi la seconda giornata di ritorno dell’Eccellenza e categorie inferiori non prima del 23 gennaio.

Angelo Valerio, allenatore della Maddalonese in un’intervista rilasciata al quotidiano Sport Casertano, ha espresso il suo parere. Non pochi i dubbi del tecnico calatino, che chiede chiarezza dalla LND per la programmazione del girone di ritorno del quinto campionato nazionale, dov’è impegnata la compagine granata.

“Stiamo continuando con gli allenamenti provando, per quanto possibile e con uno sforzo importante da parte della società, di rispettare le nuove normative anti-covid e quelle già predisposte, non sempre molto chiare. A partire dalla prossima settimana non basterà un tampone effettuato 48 ore prima delle attività sportive, ma sarà necessario il super green pass. Teniamo alta l’attenzione con distanziamento, tamponi interni e l’inibizione all’utilizzo degli spogliatoi.

Sono a favore dei vaccini da sempre e credo fermamente nella validità del metodo scientifico, ma anche sull’obbligo vaccinale, che partirà dal 10 gennaio, bisogna fare chiarezza. O si stabilisce che il vaccino è obbligatorio, e ci si assume tutti i rischi che potrebbero ricorrere in seguito ad eventuali problematiche relative alla vaccinazione di massa, oppure no. Non possiamo parlare di libertà di scelta, se poi forzi i tesserati a farlo per evitare esclusioni. È una situazione spinosa, troppo particolare. Mi auguro soltanto che si torni alla normalità, e che la nuova disposizione sportiva risulti utile”.

Il nuovo decreto- Sono d’accordo con l’adottamento di misure drastiche, ma che siano intelligenti. La FIGC ha parlato di sospensione della seconda giornata del girone di ritorno di Eccellenza, che sarà recuperata in data da destinarsi; se analizziamo però il caso della Promozione, ci rendiamo conto che lì la sospensione sarà in vigore fino al 23 gennaio. Allora c’è da pensare che lo stop di una settimana sarà prolungato, come accaduto nella passata stagione.

Per non parlare della mancata sospensione dei turni di Coppa Italia di Eccellenza e Promozione, lì cosa cambia?” Infine un accenno alla Serie D, che proseguirà regolarmente: “Posso capire che i principali campionati professionistici, come la Serie A o la Serie B proseguano visto il contingente numero di controlli e le innumerevoli possibilità economiche delle compagini in questione, ma che senso ha far proseguire la D che prevede incontri interregionali e non categorie minori, che sono limitate all’ambito regionale? C’entra per caso il fattore economico?”

Ad interrogarsi per il possibile ritorno in campo e la nuova normativa del decreto da parte del governo, lo fa anche il Napoli United, attraverso i suoi canali ufficiali. 

“L’anno scorso siamo stati fra i promotori della battaglia per la ripresa dei campionati. I fatti ci hanno dato ragione, perché con il riconoscimento dell’Eccellenza come competizione di interesse nazionale la stagione ha potuto concludersi regolarmente, senza particolari problematiche. Quest’anno però, di fronte alla situazione di emergenza determinata improvvisamente dalla variante Omicron, riteniamo necessario adottare scelte ispirate alla prudenza. Riteniamo opportuno che si opti per uno slittamento del calendario e la sospensione di alcune settimane, finché i numeri saranno meno drammatici di quelli attuali.

Attenzione: un anno fa lo stop ai campionati era avvenuto senza nessuna certezza sulla loro ripresa e siamo ragionevolmente convinti che senza l’iniziativa dal basso portata avanti da tante società non avremmo più giocato. Con la nostra proposta non vogliamo in alcun modo caldeggiare uno scenario simile a quello, ci teniamo a ribadirlo per non far sorgere equivoci, ma semplicemente immaginiamo una sospensione temporanea a tutela della salute dei tesserati. Gli oltre 170 mila casi di ieri e gli ospedali che continuano a registrare un incremento di ricoveri e terapie intensive non autorizzano, a nostro avviso, scelte di altro tipo.

C’è la necessità che le società testino regolarmente i tesserati. Noi del Napoli United lo abbiamo fatto di nostra iniziativa, riscontrando ben cinque casi di positività, tutti completamente asintomatici, ma comunque contagiosi. Senza scelte di questa natura, rischiamo focolai significativi all’interno dei club e nelle nostre famiglie che ci sembrano un azzardo troppo grande, rispetto al quale qualche giornata di sospensione, con la chiarezza necessaria sulla ripresa, non è un sacrificio troppo grande. Ora è il momento di tutelare la salute dei nostri ragazzi, per noi è prioritario”. 

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