Empoli – Napoli (3-2) Spalletti: Sono io il responsabile

Dopo la sconfitta del Napoli contro l’Empoli il tecnico dei partenopei Luciano Spalletti è intervenuto così nel post partita.

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Dopo la sconfitta del Napoli contro l’Empoli per effetto dei tre gol subiti in 7 minuti (dall’80’ all’88’) che ribaltano l’iniziale doppio vantaggio degli azzurri, il tecnico dei partenopei Luciano Spalletti è intervenuto così nel post partita.

Le sue parole sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione sportiva:

Cosa pensa di quello che è accaduto oggi ad Empoli soprattutto a Meret?

“Prendo atto di quello che accade poi è chiaro che immaginarsi un finale del genere diventava difficile. Sono partite dove gli avversari continuano a lottare con l’intensità giusta, loro hanno fatto così tutto l’anno, noi sul finale della partita abbiamo perso un po’ di attenzione e su questo la responsabilità è mia”

Come stanno i ragazzi nello spogliatoio dopo quello che è accaduto?

“Dipende da quello che si costruisce giornalmente, è un atteggiamento consolidato che ci deve essere in una squadra del rango come la nostra, dipende dal lavoro settimanale; dalla continuità nell’essere esecutivi e attenti. Abbiamo abbassato qualche cosa e non va fatto, poi inevitabilmente quando commettiamo la leggerezza, in un atteggiamento del genere subentra anche il timore e poi il resto lo fanno gli avversari che hanno forza e qualità”

Il Napoli nell’ultimo periodo è un po’ fragile?

“Noi abbiamo delle caratteristiche dove bisogna sempre stimolare questo fatto del possesso palla perché è importante per noi non andare a dover fare quella che è una cosa innaturale cioè andare a rincorrere gli avversari, andare a lottare quando la partita diventa un po’ una battaglia. Le nostre qualità sono differenti e probabilmente da qualche episodio che viene fuori ci prendiamo degli svantaggi”

Quei 7 minuti sono unicamente responsabilità di Luciano Spalletti?

“Molta sì, perché poi se la squadra non sa reagire in un anno che si sta insieme dovrebbe avere un comportamento consolidato, dovrebbe avere un atteggiamento; una ricerca che diventa evidente in qualsiasi momento della partita perché altrimenti è segno che ho trasferito male il mio lavoro ai ragazzi, perché noi dobbiamo lottare per lo scudetto!”

A cura di Luigi Matrone

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