Digiuno intermittente e restrizione calorica paragonabili

Il digiuno intermittente e la restrizione calorica sono paragonabili per la perdita di peso, secondo uno studio dell'università di Chicago di 12 mesi.

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Il digiuno intermittente e la restrizione calorica sono paragonabili per la perdita di peso, secondo uno studio dell’università di Chicago di 12 mesi.

Digiuno intermittente e restrizione calorica paragonabili per la perdita di peso

In breve
Secondo uno studio di 12 mesi condotto dalla University of Illinois Chicago, il digiuno intermittente e la restrizione calorica sono alla pari per quanto riguarda l’efficacia nel dimagrimento. I partecipanti ai gruppi di digiuno intermittente e di restrizione calorica hanno assunto in media circa 400 calorie in meno al giorno rispetto al gruppo di controllo e hanno perso circa cinque chilogrammi in più rispetto ai membri del gruppo di controllo.

Secondo uno studio recentemente pubblicato su Annals of Internal Medicine, il digiuno intermittente (1) e la restrizione calorica (2) sono due metodi equivalenti per perdere peso.
I partecipanti ai gruppi di digiuno intermittente e restrizione calorica hanno assunto in media circa 400 calorie in meno al giorno rispetto al gruppo di controllo e hanno perso circa cinque chilogrammi in più rispetto ai membri del gruppo di controllo.

Il gruppo di ricerca composto da 90 individui di età media di 40 anni, che soffrivano di obesità, è stato diviso in tre gruppi.

Il primo gruppo seguiva il digiuno intermittente, consumando cibo solo tra le ore 12:00 e le 20:00 senza fare conteggio calorico.
Il secondo gruppo riduceva l’assunzione calorica del 25% rispetto alla normale dieta giornaliera ed entrambi questi gruppi avevano consulenza con un dietologo.
Infine, il terzo gruppo, il gruppo di controllo, aveva abitudini alimentari normali.

I partecipanti al gruppo di digiuno intermittente e quelli del gruppo di restrizione calorica hanno assunto in media circa 400 chilocalorie in meno al giorno rispetto al gruppo di controllo e al termine dei 12 mesi, i partecipanti dei primi due gruppi hanno perso circa cinque chilogrammi in più rispetto ai membri del gruppo di controllo.

La differenza tra il gruppo di digiuno intermittente e quello di restrizione calorica non ha mostrato alcuna differenza statistica significativa. Questo dimostra che i due metodi sono paragonabili dal punto di vista dell’efficacia per la perdita di peso.

Krista Varady, l’ultima autrice della pubblicazione, ha evidenziato come il digiuno intermittente sia diventato così popolare proprio perché è più semplice da attuare rispetto ad altri metodi di dieta.
Nonostante ciò, sempre ricordando che il cibo è importante anche per l’apporto di nutrienti essenziali per la salute, e non solo per il valore energetico, è importante valutare sempre la dieta che si sceglie di seguire.

1- Digiuno intermittente (alternato)

Il digiuno intermittente è un modello alimentare che prevede un ciclo regolare di periodi di digiuno e periodi di alimentazione. Durante i periodi di digiuno, si limita o si evita del tutto il consumo di cibo, mentre durante i periodi di alimentazione si mangia normalmente.

Ci sono diversi metodi di digiuno intermittente, tra cui i seguenti:

Metodo 16/8: In questo metodo, si digiuna per 16 ore al giorno e si limita l’assunzione di cibo a una finestra di 8 ore. Ad esempio, si potrebbe scegliere di iniziare il digiuno dopo cena intorno alle 20:00 e poi consumare il primo pasto intorno alle 12:00 del giorno successivo.

Metodo 5:2: Questo metodo prevede l’alternanza di giorni di digiuno e giorni di alimentazione normale. Durante i giorni di digiuno, si limita l’assunzione calorica a circa 500-600 calorie al giorno, mentre negli altri giorni si mangia normalmente.

Digiuno alternato: In questo modello, si alternano giorni di digiuno completo con giorni di alimentazione normale. Durante i giorni di digiuno, si evita completamente il cibo o si limita l’assunzione calorica a un livello molto basso.
Il digiuno intermittente è diventato popolare per vari motivi, tra cui la perdita di peso, il miglioramento della sensibilità insulinica, la riduzione dell’infiammazione e il supporto alla salute del cervello.

Tuttavia, è importante notare che il digiuno intermittente potrebbe non essere adatto a tutti e potrebbe comportare rischi per alcune persone, come quelli con disturbi alimentari, donne in gravidanza o in allattamento, o persone con determinate condizioni mediche.

Prima di iniziare qualsiasi tipo di regime alimentare, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario per valutare la propria situazione individuale e verificare se il digiuno intermittente è sicuro e adatto alle proprie esigenze.

2 – Restrizione calorica

La restrizione calorica viene calibrata per tagliare le calorie senza causare malnutrizione. Ciò significa che l’apporto vitaminico, proteico, minerale e di acqua dev’essere mantenuto a livelli tali da soddisfare i fabbisogni dell’organismo.

La restrizione calorica (RC) è una pratica alimentare che consiste nell’assumere meno calorie rispetto al normale fabbisogno energetico del corpo, al fine di promuovere la salute e la longevità. La RC è stata oggetto di numerosi studi scientifici, in particolare nel campo della ricerca sull’invecchiamento e sulla salute.

La RC può essere attuata in diversi modi. Una delle strategie comuni è ridurre l’apporto calorico totale dell’alimentazione, spesso riducendo la quantità di cibo consumato o scegliendo alimenti a basso contenuto calorico. Altre varianti includono il digiuno intermittente, che prevede periodi di astinenza dal cibo alternati a periodi di alimentazione normale, o la dieta chetogenica, che si basa su un alto consumo di grassi e una riduzione significativa dei carboidrati.

Gli studi sugli animali hanno dimostrato che la RC può prolungare la durata della vita e ridurre il rischio di sviluppare malattie legate all’invecchiamento, come diabete, malattie cardiache e alcune forme di cancro. Tuttavia, i risultati degli studi sull’uomo sono più eterogenei e non tutti i benefici osservati negli animali sono stati confermati negli esseri umani.

La RC può comportare alcuni effetti collaterali, come affaticamento, irritabilità, perdita di massa muscolare e riduzione del metabolismo basale. È fondamentale praticare la RC in modo responsabile e sotto la supervisione di un professionista della salute qualificato, specialmente se si seguono diete estremamente restrittive.

È importante sottolineare che la RC potrebbe non essere adatta a tutti e non dovrebbe essere praticata senza la consulenza di un medico o un dietologo. La nutrizione adeguata è essenziale per il corretto funzionamento del corpo, e una riduzione eccessiva delle calorie può comportare carenze nutrizionali e altri problemi di salute.

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