Castellammare di Stabia si mobilita per il sottopasso di via Cosenza

L'Ascom ha organizzato un evento al Supercinema di Castellammare di Stabia per discutere dell'opera del sottopasso di via Cosenza, considerata inutile da molti cittadini.

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L’Ascom ha organizzato un evento al Supercinema di Castellammare di Stabia per discutere dell’opera del sottopasso di via Cosenza, considerata inutile da molti cittadini.
Durante l’incontro è emerso il supporto per l’idea di indire un referendum cittadino per respingere l’opera che ha guadagnato consensi e sta raccogliendo sempre più sostegno da parte dei cittadini in quanto, dicono, l’opera dividerebbe la città in due, isolando il quartiere del San Marco e i suoi abitanti
Inoltre, sarebbero inevitabili i problemi di ordine pubblico durante le partite della Juve Stabia.

Castellammare di Stabia si mobilita: l’idea di un referendum per il sottopasso di via Cosenza

In breve
L’opposizione alla costruzione del sottopasso di via Cosenza a Castellammare di Stabia è emersa con forza durante un incontro al Supercinema. I cittadini hanno manifestato il proprio parere verso questa opera ritenuta inutile e divisiva che, secondo alcuni, minaccia di isolare il quartiere di San Marco.
Durante il dibattito, è spuntata l’idea di organizzare un referendum per far sentire la voce della comunità e respingere il progetto. La proposta ha ricevuto ampio sostegno e potrebbe rappresentare un passo significativo nella battaglia per preservare l’unità e il futuro della città.

La città di Castellammare di Stabia si è unita per discutere sul progetto del sottopasso di via Cosenza, e l’idea di indire un referendum ha preso piede. Circa 500 persone hanno partecipato all’evento del Supercinema organizzato dall’Ascom per esprimere il loro dissenso nei confronti di quest’opera ritenuta “inutile”.

Durante l’incontro, politici e associazioni si sono scagliati contro i commissari assenti, mentre le associazioni hanno criticato la politica, in un circolo vizioso. Tuttavia, l’evento del Supercinema ha offerto l’opportunità di un confronto approfondito sul futuro della città. L’argomento centrale è stato il sottopasso di via Cosenza, considerato inutile da tanti, e su questo punto c’è un’unità di intenti tra politica e associazionismo.

La risposta della città è stata positiva, con circa cinquecento persone in platea al Supercinema a sostenere l’iniziativa dell’Ascom.

Durante il dibattito sono emerse idee importanti, come la proposta di Tonino Scala di organizzare un referendum cittadino per respingere il progetto del sottopasso.
Quest’opera, infatti, dividerebbe la città in due e isolerebbe, si dice, il quartiere di San Marco, che conta circa 20.000 abitanti.
Ciò, dicono, potrebbe portare la città in una crisi senza precedenti.

L’impatto sulle manifestazioni sportive

Inoltre, dicono, bisogna considerare anche l’impatto sulle manifestazioni sportive. Il quartiere San Marco ospita lo stadio Romeo Menti e se l’ingresso principale rimarrà chiuso per almeno tre anni, potrebbero sorgere problemi di ordine pubblico durante le partite della squadra di calcio Juve Stabia.

Alla manifestazione erano presenti tutti i rappresentanti dei partiti politici locali, così come i deputati della zona:
Peppe Giordano (PD), Tonino Scala (SI), Marilena Lo Moriello (Verdi), Nino Longobardi (Italia Viva), Vincenzo Ungaro (Azione), Michele Aprea (Fratelli d’Italia), Nello Di Nardo (Forza Italia) ed i due deputati di zona Gaetano Amato (M5S) e Annarita Patriarca (Forza Italia).

Anche il mondo della scuola era rappresentato.
Il presidente dell’Ascom, Jonny De Meo, ha sottolineato che il progetto danneggia non solo i commercianti, ma anche il quartiere nel suo complesso. Con oltre 4.000 studenti che frequentano le scuole della zona e la presenza di esercizi commerciali storici, ci sarebbe anche una svalutazione degli immobili. Tutto ciò non può essere accettato.

Questo è stato un primo passo positivo per la città, che si è mostrata attiva e pronta a difendere, ciascuno, le proprie ragioni. Anche i commercianti hanno iniziato a protestare, organizzando una serrata durante l’incontro ventilando l’ipotesi che, come forma di protesta nelle prossime azioni, potrebbero occupare i binari della stazione Via Nocera.

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