Di Lauro, 47 anni, è stato arrestato oggi nella sua casa di Secondigliano dal Nucleo Investigativo. È il presunto reggente del clan Di Lauro fondato da suo padre Paolo.
Arresto del reggente del clan Di Lauro a Secondigliano
Punti Chiave Articolo
- In breve
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- Vincenzo Di Lauro, 47 anni, è stato arrestato oggi nella sua casa di Secondigliano dal Nucleo Investigativo.
Di Lauro è considerato il reggente del clan criminale Di Lauro, fondato dal padre Paolo, e il suo arresto è stato il culmine di un’ampia indagine del Nucleo Investigativo sulla criminalità organizzata nella regione.
- Vincenzo Di Lauro, 47 anni, è stato arrestato oggi nella sua casa di Secondigliano dal Nucleo Investigativo.
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Arresto di Vincenzo Di Lauro, reggente del clan Di Lauro Vincenzo
Napoli, Italia – Nel primo pomeriggio di oggi, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella casa di Vincenzo Di Lauro, 47 anni, nel quartiere Secondigliano di Napoli, e l’hanno arrestato.
L’operazione di oggi rappresenta un duro colpo per il clan criminale Di Lauro e la sua rete di attività criminali nella regione.
Secondigliano, il quartiere in cui è avvenuto l’arresto, è stato a lungo uno dei principali territori di influenza del clan, con diverse attività illegali che si svolgono sotto il controllo del clan.
Vincenzo Di Lauro, noto anche come “Enzo”, è ritenuto uno dei principali capi del clan criminale, che era stato fondato dal padre Paolo negli anni ’80.
Dopo l’arresto del padre nel 2005, Vincenzo aveva assunto un ruolo sempre più importante all’interno del clan, diventandone il reggente.
In conclusione
Vincenzo Di Lauro è il presunto reggente del clancriminale fondato dal padre Paolo.
L’arresto di oggi dimostra la volontà delle forze dell’ordine di combattere la criminalità organizzata nella regione e l’impegno delle autorità nel contrastare la crescente influenza dei clan nella città di Napoli e nelle sue vicinanze.
La notizia dell’arresto di Vincenzo Di Lauro rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia, ma resta ancora molto lavoro da fare per sradicare completamente le attività criminali dei clan nella regione.
Le autorità continueranno a lavorare duramente per assicurarsi che la giustizia venga fatta e che i responsabili vengano puniti per i loro crimini.
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