Gattuso:” La squadra andrà in ritiro. Stiamo giocando col fuoco”

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Gattuso:” Questa squadra sta iniziando a giocare col fuoco;  non abbiamo furore agonistico, oggi abbiamo toccano non il fondo ma siamo sprofondati”

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky al termine della sconfitta dei suoi azzurri contro la Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni:

“Sensazioni? Grande preoccupazione,  oggi  ho visto una squadra che ha fatto il contrario di quello preparato. Ero convito che  oggi venisse fuori una grande prestazione e invece abbiamo  giocato in modo elementare,  piatti: abbiamo sbagliato tutto! Questa squadra  sta iniziando a giocare col fuoco;  non abbiamo furore agonistico, oggi abbiamo toccano non il fondo ma siamo sprofondati. La squadra andrà in ritiro: lo hanno deciso loro.  Mi sento parte del progetto? Sono venuto qui mica per stare due mesi, a me piace la roba difficile. Ci metto la faccia, ho grande responsabilità, devo trovare insieme al mio staff le soluzioni.  Coppa Italia o Champions per cambiare rotta? Ora bisogna guardare la classifica. Dobbiamo ritrovarci, guardare partita dopo partita, dirci le cose in faccia. Avevo buone sensazioni, non ho visto nulla di quello provato in allenamento.  Demme e Lobotka?  Possono aiutarci, ma sono appena arrivati, già facciamo fatica e non riusciamo a giocare come dovremmo quindi li mettiamo in difficoltà a farli giocare subito.  Dove migliorare? Nel primo tempo non abbiamo fatto malissimo, ma appena abbiamo subito gol abbiamo perso sicurezza.  Quello che abbiamo provato è che l’attaccante esterno doveva essere vicino a  Milik  e cercare di lavorare bene con le catene. Koulibaly per la Lazio o Juve? Non si è allenato con la squadra, vedremo e decideremo in questi giorni.  La squadra è con te? I giocatori ascoltano, hanno voglia di seguire. Non credo possa entrare nella testa e convincere i miei giocatori con il carattere che avevo io.  Tirare i pugni sul tavolo non serve a nulla, bisogna semplicemente farci un esame di coscienza.  Oggi il problema è ritrovarci: sembra che ci siamo visti questa mattina e siamo andati a giocare; ognuno gioca per sé. I  ragazzi forse non sono abituati a giocare con una classifica così e per questo dobbiamo aiutarci tra di noi.”

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