Oggi Conte alla Camera. Moscovici a Salvini: non sono Babbo Natale (ndr: che RICEVE, non scrive, lettere)

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Oggi pomeriggio informativa urgente di Conte alla camera sulla bocciatura della manovra da parte della commissione europea. Secondo fonti di governo sarà l’occasione per ribadire anche la fiducia nel dialogo con l’Unione Europea. Bruxelles, aprendo la strada alla procedura per deficit eccessivo basata sul debito, vede un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio e l’Italia rischia, ora, l’apertura di una procedura in relazione al mancato rispetto della regola di riduzione del debito nel 2017: “non è una manovra positiva per il popolo”, ha detto il commissario Moscovici.

In assenza di correzioni, è bene precisare che la procedura scatterebbe non per deficit eccessivo, in quanto il governo prevede comunque di restare sotto la soglia del 3%, ma per squilibri macro-economici, considerata la mole del debito (oltre il 130% del Pil). Questo è il punto vero ma i gialloverde, facendosi vittime, tentano di far passare l’idea che la bocciatura sia proprio per quel 2,4% che comunque, invece, sarebbe anche garantito come punto massimo di sforamento.

In sintesi e in realtà, il punto non è il 2,4% ma gli squilibri macro-economici previsti già vidente un debito oltre il 130% del Pil e, purtroppo, ormai in continua crescita per cui la domanda a cui la Commissione UE vorrebbe rispondesse l’Italia, è: chi paga il conto delle spese extra?

“gli interrogativi e i dubbi sulla crescita, il deficit e la riduzione del debito restano – annotano alla Commissione UE -. Da dove viene questa extra crescita? Chi pagherà il conto per questa spesa extra? Continuiamo a credere che questa manovra comporta dei rischi per l’economia italiana, le sue imprese, i suoi risparmiatori e i suoi contribuenti”.

Dal canto suo, Moscovici risponde direttamente all’ironia di Salvini sulla “letterina di Babbo Natale” alla quale il nostro ha paragonato la lettera della Commissione europea:

“Non mi sono messo il vestito rosso o la barba bianca e non sono Babbo Natale. Sono il commissario agli Affari Economici e penso si debbano trattare queste questioni con rispetto reciproco, serietà e dignità. Non con disinvoltura e un’ironia che stride. Diamoci da fare perché c’è tanto lavoro, in questa situazione che nessuno ha voluto. Certo non noi. Il dialogo non è un’opzione, è un imperativo”

Per inciso, comunque, si annota che Babbo Natale le letterine le RICEVE e non le scrive. E le riceve, sì, ma dai bambini buoni e non tanto cresciutelli; almeno all’anagrafe!

E questo è!

Intanto i mercati, questa mattina, hanno aperto con segno meno ed in calo dello 0,4% a Parigi, -0,3% a Francoforte.

Milano, la grande osservata speciale di queste ore, apre con -0,58 % sulle ftse mib (ora a – 161,47 in calo quindi dello 0,86%) con i titoli del settore bancario in difficoltà ma, in verità, in questo momento, non c’è nessun titolo positivo. I titoli che viaggiano intorno alla parità, e quindi perdono meno, sono Mediaset, Luxottica ed Italgas mentre lo spread fra Btp e Bund apre a 314,46% con l’Euro che scende sotto 1,14 sul dollaro.

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