Virtus Stabia, le dichiarazioni di Mister Arcangelo Gallo, preparatore dei portieri, durante il Saturday Cup 2024 svoltosi allo Stadio Comunale di Casola.
Gallo, classe ‘81, ha giocato a livello dilettantistico al Nola, Scafatese, Angri, Gragnano, Portici. Ha intrapreso la carriera di preparatore da 10 anni, prima nel Gragnano in serie D e poi da 7 anni allena il settore giovanile della Virtus Stabia e da 2 anni in prima squadra. Gallo collabora con la federazione allenando i portieri al CFT ( CENTRO TERRITORIALE FEDERALE) di Casola da 4 anni. Ha allenato i portieri della selezione Magna Grecia in più di un occasione.
Mister Arcangelo Gallo, presente al torneo Saturday Cup 2024, ci racconta la sue esperienza con i portieri di questa stagione, in particolare di Inserra, estremo difensore della prima squadra
Le dichiarazioni di Gallo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it.
Gallo dichiara: ”Alla fine abbiamo conquistato ciò che meritavamo in campo. I ragazzi sono stati bravissimi, Peppe Inserra ha dato il suo contributo. Anche Birrese, Longobardi e Todisco hanno contribuito alla crescita di questa squadra. Vivo il mondo Virtus oramai da sette anni, qui è casa mia. Devi ringraziare tutti, i Dirigenti, chi mi ha aperto le porte del campo. Viverla dal campo è emozionante. Inserra? Ha sbagliato poco e niente. Non posso rimproverargli nulla, ha dato tutto e va bene così. Si è messo a disposizione dal primo giorno, è un ragazzo di esperienza, è il mio ragazzo!”.
Virtus Stabia: under e over a confronto.
Gallo prosegue: ”Sono due mondi opposti. Vivere gli under significa vedere la passione di chi scende in campo pronto, con i guanti, è bellissimo. Il piccolo lo vedi crescere. Possiamo dire che è un dare reciproco, loro ci trasmettono tanto e noi dobbiamo capirlo. I grandi? Cosa posso insegnare più a Peppe Inserra? Nulla! Va solo allenato. E’ una persona speciale, è nel mio cuore. Non so se andrà via o resterà. Mi auguro di poterlo allenare anche il prossimo anno se la società avesse ancora bisogno di me!”.
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