b style="font-family: Verdana, BlinkMacSystemFont, -apple-system, 'Segoe UI', Roboto, Oxygen, Ubuntu, Cantarell, 'Open Sans', 'Helvetica Neue', sans-serif">Il Senato ha approvato, con un voto decisivo per la storia delle leggi sul benessere animale in Italia, lo stop all’abbattimento selettivo dei pulcini maschi
Questo significa che si apre una nuova era per tutti quei pulcini che vengono triturati vivi o soffocati – tra i 25 milioni e i 40 milioni all’anno – e che sono considerati veri e propri scarti dell’industria delle uova.
Si attendeva questo esito da mesi, esattamente da quando l’onorevole Francesca Galizia ha presentato l’emendamento e la Camera dei deputati, nel dicembre 2021, lo ha approvato nel giro di pochi giorni.
Questo significa che – previa l’approvazione finale alla Camera dei Deputati – entro il 2026 il Governo italiano dovrà introdurre misure per vietare l’abbattimento sistematico dei pulcini ed evitare così ciò che purtroppo accade ora.
I pulcini maschi, vengono abbattuti entro le prime 24 ore di vita e senza l’utilizzo di tecniche di stordimento: questo significa che muoiono atrocemente, triturati vivi o soffocati.
Ancora prima che la legge fosse approvata alla Camera, Coop e l’associazione di categoria Assoavi si sono impegnate a introdurre tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni (l’in-ovo sexing) che identificano il sesso del pulcino ancora prima della sua nascita.
L’implementazione del primo macchinario in Italia è avvenuta nel corso dello scorso anno, il primo di tanti, che speriamo verranno introdotti quanto prima in tutta la filiera e che risparmieranno progressivamente la vita di oltre 25 milioni di pulcini maschi all’anno.
Si sta finalmente per mettere fine a una delle pratiche più crudeli dell’industria alimentare in Italia, facendo la storia per gli animali nel nostro paese.
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