I
vini docg irpini, Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, sono pronti a sbarcare al Vinitaly 2022 in programma dal 10 al 13 aprile, dopo 2 anni di stop legato al Covid.
Saranno ben 89 le aziende presenti alla 54esima edizione di Vinitaly nella collettiva organizzata dalla Camera di Commercio di Avellino.
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Che ancora una volta, da domenica 10 a mercoledì 13, costituirà un imperdibile punto di passaggio per winelover, appassionati e addetti ai lavori che affolleranno gli spazi della manifestazione scaligera.
«Dopo lo stop imposto dalla pandemia – sottolinea il commissario straordinario Gaetano Mosella – torniamo finalmente a incontrarci e a confrontarci in uno scenario importante come il Vinitaly 2022. Lo facciamo con la forza dei nostri vini straordinari, con le storie dei nostri vignaioli e con il racconto di un territorio capace di incantare e di sorprendere. Con la consapevolezza che, come sempre, l’Irpinia saprà essere protagonista».
Il calendario delle iniziative del territorio avellinese al Vinitaly 2022
Ricco il calendario di iniziative che animeranno lo spazio avellinese che avrà come claim «L’Irpinia, una terra da raccontare». Confermato, dopo il successo ottenuto negli anni precedenti, il format Taste4Test che offre alle cantine irpine la possibilità di incontrarsi, faccia a faccia, con alcune delle più note firme del giornalismo agroalimentare ed enogastronomico italiano.
Una bella opportunità di confronto tra chi produce vini e chi li comunica, in un vis a vis dal quale, sulla base delle esperienze passate, possiamo dire che entrambi le parti escono arricchite. Numerosissimi gli incontri che i produttori avranno con buyer e operatori internazionali, a testimonianza della crescita esponenziale che i vini irpini stanno riscontrando presso i mercati esteri.
«L’ente camerale in questi anni – spiega Luca Perozzi, segretario generale della Camera di Commercio di Avellino – ha lavorato per offrire ai nostri vignaioli la possibilità di incontrarsi con importanti esponenti di diversi mercati esteri e continuerà a farlo nel futuro. Conosciamo l’appeal e le potenzialità dei nostri vini e dobbiamo fare in modo che le etichette irpine diventino sempre più un punto di riferimento per chi determina i flussi di acquisto.
Vinitaly 2022, in tal senso, rappresenta un palcoscenico fondamentale dove muoversi, intercettare le tendenze, costruire rapporti che aprano nuovi scenari ai produttori. Senza dimenticare che il vino e le eccellenze agroalimentari costituiscono ormai da tempo un volano imprescindibile per l’intera economia dei territori».
Sul piano regionale e territoriale la Campania – che ogni anno si presenta al Vinitaly con la sua vetrina espositiva regionale di oltre 500 mq – ha messo a punto la strategia e il coordinamento delle attività da svolgere.
È ferma convinzione dell’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo che “bisogna caratterizzare la 54° edizione del Vinitaly con l’esaltazione delle produzioni campane di bianchi, rossi, rosati e spumanti regionali e avere testimonial di spicco per rilanciare l’immagine del vino campano anche attraverso una efficace attività comunicativa”.
Oltre ai produttori Irpini la Campania sarà rappresentata al Vinitaly 2022 anche da quelli del Sannio
Sul fronte dei produttori vitinicol oltre a quelli irpini ci saranno anche quelli del territorio sannita – diecimila ettari vitati che assegnano il primo posto alla provincia di Benevento nel comparto vitivinicolo campano – c’è molta attenzione e interesse all’iniziativa dell’onorevole Pasquale Maglione per la Commissione Agricoltura, sulla realizzazione di un hub per il comparto vinicolo nella zona telesina volto ad offrire alle aziende del settore una struttura di interscambio di merci e di deposito.
La proposta va letta a corollario dell’opera infrastrutturale di Alta Velocità Napoli/Bari, una rivoluzione per il territorio che consentirà di collegare le aree interne del Sannio col resto del Paese. Un’opportunità a cui agganciare progetti e iniziative condivise affinché si avviino reali processi di crescita per il rilancio dell’economia del territorio e concreti vantaggi al settore della viticoltura che fa del Sannio un territorio altamente qualificato e competitivo sia sul mercato nazionale che estero.
Sempre sul fronte politico, è in discussione la legge sulla promozione del comparto agricolo del biologico: una norma quadro importante per il settore che attende da oltre un decennio di essere varata, ed è di pochi giorni fa la modifica approvata alla Carta Costituzionale in merito alla tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi.
Un grande passo avanti sia dal punto di vista giuridico che per quanto riguarda la tutale dei territori.
Attenzione agli sprechi, sostenibilità, biodiversità saranno certamente al centro degli incontri in fiera per una edizione Vinitaly 2022 pronta a partire con più slancio ed energia che mai.
A cura di Antonio Valente
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