Il gioco dopo la delusione
Cratere off limits da quattro giorni per lavori: i turisti arrivano fino in cima ma non possono visitare il Gran Cono. Improvvisano partite di pallone. Sono arrivati da ogni parte del mondo per visitare il Vesuvio e il suggestivo cratere, ma arrivati a quota mille hanno trovato un divieto perché il sentiero 5 (quello del cratere) è impraticabile da domenica scorsa a causa dei danni causati da nubifragio di sabato.
Per frane e smottamenti pericolosi per il transito, infatti, domenica mattina dopo i controlli della pulizia municipale l’Ente Parco ha disposto il divieto di accesso al sentiero e lo stop alle biglietterie. Lunedì mattina dovevano arrivare i mezzi per il ripristino, ma non c’è stato ancora alcun intervento così da quattro giorni pullman di turisti, pubblici e privati, arrivano fino a quota mille (al piazzale detto La Siesta) e rimangono a bocca asciutta. Il presidente dell’Ente Parco, Agostino Casillo, fa sapere che sono necessari lavori di manutenzione straordinaria per la sicurezza ma gli operatori turistici denunciano danni anche al commercio.
“Avvisiamo i turisti che il cratere è chiuso – dicono – ma loro vogliono comunque salire sul Vesuvio. Arrivati qui, poi, restano un po’ a guardare il panorama e poi tornano indietro con l’amaro in bocca”. Questa mattina nello spiazzale a quota mille i turisti hanno improvvisato partite di calcetto. “Bello giocare con la palla – ha detto un turista tedesco – qui in alto. Però avremmo voluto vedere il cratere”.
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